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Autore: Arvistloe    10/04/2021    0 recensioni
L'angelo Samael che bramava il libero arbitrio, entrò in un incubo, ordito dal gemello Michael, un essere più oscuro dell'inferno, che voleva prendere il posto del padre Dio.
Genere: Dark, Hurt/Comfort, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Nella piramide nera tutti erano in subbuglio. Nessuno dei fedeli a Michael credeva mai possibile che qualcuno potesse attaccare il centro del potere del loro Dio. Il Dio senza cuore con ancora solo indosso la vestaglia cercava di arrivare al suo laboratorio/sala di tortura per ideare qualche magia. Ma in un corridoio trovò Amenadiel lupo mannaro. Il fratello voleva farlo in pezzi fosse stata l'ultima cosa che avrebbe fatto. Michael tentò di lasciargli delle magie oscure, ma Amenadiel le schivò, inseguendolo per i corridoi.

Nello stesso momento.

Due soldati incontrarono Lucifer in un corridoio. Lucifer completamente nudo, parlava tra sé ogni tanto ridendo o piangendo. Vide i due soldati sibilando ai due una lunga lingua nera di serpente. Li superò continuando. Un soldato disse a l'altro tremando
"La lingua nera del serpente. Gli eterni che diventano completamente pazzi la trovano nella bocca. Può fare di tutto"

Voltato l'angolo, Azrael quasi si scontrò con Lucifer che le disse dopo averle baciato la testa
"Azrael vorrei parlare con te, ma faccio tardi al lavoro con la detective"
Lucifer fece alcuni passi, fermandosi per ridere, urlando
"Non c'è nessuna detective...sono un assassino...Non ce nessuna Chloe"
Il cuore di Azrael si spezzò vedendo Lucifer sbattere la testa al muro, dicendo alla sorella con la fronte piena di sangue
"Guarda Azrael, del sangue"
L'angelo della morte non voleva gravare di un nuovo peso suo fratello Lucifer, facendogli uccidere Michael. Sapeva bene che appena Chloe gli avrebbe ridato la sanità mentale si sarebbe sentito in colpa anche se Michael meritava di morire. Prese una decisione. Azrael tirò fuori dal mantello un coltello, colpendo alle spalle Lucifer. Il fratello cade in ginocchio poi senza vita sul pavimento. L'angelo della morte riprese dalle spalle del fratello il coltello, tagliando con lo stesso la mano destra di Lucifer avvicinandola all'anello. Si formò un coltello che volò via per cercare Michael. Azrael si avvicinò a Lucifer, mettendo le mani sulla ferita alla schiena. Una luce elettrica circondò l'angelo della morte. La mano di Lucifer crescere, respirando profondamente Lucifer. Il tornato in vita Lucifer si allontanò da Azrael spaventato. Lei cercò di calmarlo
"Luci va tutto bene. Vieni con me"
Lucifer scosse la testa fuggendo via.

Nello stesso momento.

Amenadiel lupo mannaro era riuscito ad intrappolare Michael nella sua sala del trono. Il falso Dio urlò
"Perché i miei poteri da Dio sono così deboli! Maledetta piramide dovevi proteggermi!"
Il coltello arrivò nella sala del trono. Michael colpì con il pugno destro un muro della piramide attivando un congegno. Dei fili neri dal pavimento si arrotolarono intorno al coltello fermandolo. Ma Amenadiel riuscì nell'afferrare l'odiato fratello. Con gli artigli della mano destra Amenadiel graffiò Michael, lasciandolo quel tanto per non ucciderlo, perché voleva portarlo nel suo laboratorio/sala di torture per ridargli il suo vero aspetto. Nella furia di Amenadiel, Michael mosse la mano destra. Dei fili neri portarono il coltello quasi alla schiena del lupo mannaro. Fermò il coltello due mani che lo spezzarono in due. Era Lucifer che afferrò Amenadiel dicendogli faccia a faccia in un momento di lucidità
"Vattene! Vattene, cerca la tua famiglia! Vattene. Troverai un modo, vattene!"
Buttandolo di lato. Amenadiel si guardò nel riflesso di uno scudo appeso al muro. Non voleva diventare come Michael. Ululò a Lucifer correndo via dalla piramide nera. Lucifer rise istericamente dicendo con la voce spezzata
"Trovali! Almeno tu devi essere felice! Almeno tu"
Si voltò guardando Michael con occhi di fuoco.

Azrael giunse poco dopo nella sala del trono, quasi urlando vedendo il coltello spezzato sul pavimento. Lucifer rise istericamente per poi afferrare Michael per la gola, sbattendolo diverse volte contro la parete dietro di lui, provocando una rientranza. Il falso Dio sentiva provenire da Lucifer ondate di magia più potente della sua da Dio. Era la magia nera di un cuore frantumato. Michael pensò che se lo uccideva, Lucifer sarebbe diventato sul serio il re dell'inferno senza pietà. Ma il terrore tornò fortissimo quando guardò negli occhi rossi di Lucifer, così tanto da farsela sotto, mentre per la stretta alla gola delle mani di Lucifer respirava sempre meno.

Lucifer ricordò ogni male fattogli da quel gemello. Il cuore meccanico batteva così forte quasi sul punto di spezzarsi. Ma improvvisamente qualcosa fermò Lucifer.
Il re dell'inferno spezzato si guardò intorno. Poi riguardò Michael lasciandolo andare, dicendo a quel gemello qualcosa che fece inginocchiare Azrael. Tre piccole parole che Lucifer aveva detto al fratello Michael che aveva distrutto la sua eternità, fargli uccidere il suo unico amore
"Io ti perdono"

Nella sua pazzia, quell'animo frantumato decise che nulla avrebbe riportato in vita la sua Chloe, oppure Trixie la bambina per cui aveva sentimenti paterni. Vedeva la morte di Michael inutile. Si allontanò da Michael che sul pavimento tossiva, ridendo di quel fratello pazzo. Nel palazzo di zaffiro Jesus seduto sul trono sorrise, dicendo
"Finalmente può avvenire"

Una luce circondò Lucifer come un tornado. Si trovò bloccato in quel tornado che lo alzò dal pavimento. Azrael guardò la luce con una felicità immensa dicendo
"Lo spirito Santo! La redenzione!"
Mentre Michael era inorridito. Dalla luce volò fuori una colomba bianca che rimase di fronte a Michael, dicendogli con voce antica
"Michael, ti furono concesse molte possibilità di portare conforto, di lasciare la via malvagia di questa piramide nera, luogo di dolore. Michael, tu non trovasti mai il pentimento. Oggi questo tuo fratello si erge alla perfezione. Questo re dell'inferno con il perdono che ti concede, purifica ogni suo peccato. Tu Michael non puoi più restare in questa realtà. Tu con il tuo mondo di dolore e lacrime resterete bloccati in una realtà alternativa dove c'è solo il vuoto"

Una luce intensa si diffuse in tutta la piramide nera. Solo Michael non poteva tenere gli occhi aperti, urlando dal dolore.

Amenadiel fu raggiunto dalla luce quasi al palazzo di zaffiro, tornando normale. Dentro il palazzo di zaffiro Ella fu toccata appena da un filo lucente dello Spirito Santo, guarendo da ogni trauma fisico e mentale.

Nella piramide nera, ormai avvolta del tutto dalla luce dello Spirito Santo, la colomba bianca toccò con una ala il petto di Lucifer. Il re dell'inferno lo guardava perso nella sua pazzia. Il cuore meccanico uscì dal petto, sostituito da uno normale. La colomba si avvicinò ad Azrael, in piedi che era commossa e felice di vedere Michael sconfitto e Lucifer liberato dal cuore meccanico. La colomba gli disse, mentre la punta dell'indice di Azrael divenne incandescente, ma non provava dolore
"Tu poni sulla fronte di Michael il marchio del dolore. Chiunque può ucciderlo. Rivivra ogni volta, dovendo rimettere da solo apposto il suo corpo, come tutte le anime innocenti che spezzò"
Felice Azrael afferrò i capelli sopra la fronte di Michael, segnando sulla carne della fronte una parola in lingua angelica.

La piramide scomparve dal paradiso, lasciando una enorme zona senza nulla. In quella zona, Azrael corse da Lucifer. Il fratello era disteso per terra sempre nudo e svenuto. La colomba ricompare, dicendo ad Azrael
"Comunica a Lucifer che il cuore meccanico non c'è più nel suo petto, ma un cuore normale. Purtroppo non posso rimettere apposto la sua mente, solo Chloe può farlo"
La colomba volò via. Commossa fino alle lacrime, Azrael pregò Jesus di raggiungerli.

Poco dopo.

Amenadiel e Jesus aiutarono Lucifer ad alzarsi. Lo volevano coprire con un mantello, ma Lucifer li fermò, dicendo rivolto a Jesus con una risata isterica
"Io sono un assassino. Devi aiutare quelli…"
Indicando dove non c'era nessuno. Lucifer si diresse dove aveva detto dicendo
"...Fatevi vedere. Siete state le sue vittime. Lui…" Indicando Jesus
"...Lui può aiutarvi. Ascoltatemi"
Le forze abbandonarono nuovamente Lucifer che stava per svenire, afferrato appena in tempo da Amenadiel. A pochi passi da loro comparvero una moltitudine di esseri di ogni realtà, malati e vittime degli esperimenti di Michael. Jesus disse avvicinandosi a quelle vittime
"Il suo animo spezzato percepiva il loro dolore…"
Rivolto alle ex vittime di Michael, mentre Amenadiel prendeva in braccio Lucifer
"...Non dovete più avere timore. Il vostro carceriere non c'è più. Verrete aiutati per riprendervi"
Amenadiel sussurrò a Lucifer sempre svenuto
"Fratello sei straordinario. Tutto merito dell'amore. Grazie, se non mi avessi fermato mi sarei perso nella rabbia e dolore"

Nello stesso momento.

In una dimensione vuota, la piramide nera fluttuava. Delle urla di Michael provenivano dall'interno. L'ex Dio senza pietà correva terrorizzato, portando sotto il braccio sinistro quello destro. L'occhio sinistro penzolava attaccato con un pezzo di carne. Urlava terrorizzato perché lo inseguivano i mostri che aveva creato, gli alleati rimasti intrappolati con lui. Tutti per ucciderlo.

Qualche ora dopo. Paradiso. Palazzo di zaffiro. Sala del trono.

Tutti stavano festeggiando la vittoria sul Dio Michael. Amenadiel domandò a Jesus, con il figlio in braccio
"Non vedo Chloe"
Jesus sorrise
"Tenta di riportare il suo Lucifer"

Camera da letto del palazzo di zaffiro.

Lucifer non voleva indossare vestiti, seduto sul pavimento in un angolo, leccandosi la mano destra con la lunga lingua da serpente. Vedendo aprire la porta rise istericamente vedendo che era Chloe, dicendo con voce disperata
"Io ti ho uccisa. Io sono il tuo assassino. Ora posso dirti che ti amo, ce un cuore normale qui…"
Si graffiò il petto con le unghie della mano sinistra, urlando
"...Non mi devo tagliare la lingua perché altrimenti tu muori. Ma sei morta lo stesso…"
Si alzò dal pavimento tremando
"...Io sono un assassino! Io sono un assassino…"
Chloe lo guardava scossa da singhiozzi di pianto. Nonostante l'aspetto malandato, di una persona rotta, Chloe vedeva il suo Lucifer. Tentò di avvicinarsi, ma Lucifer si nascose sotto le coperte del letto urlando
"...Vattene allucinazione, altrimenti il mio cuore di carne si spezzerà. Tu sei morta. Tu non esisti!"
Chloe respirò profondamente. Voleva essere forte per loro due. Avevano passato un mare di dolore, era certa meritassero la felicità. Voleva dargli subito la sfera trasparente che avrebbe riportato la sanità mentale in Lucifer, ma Jesus le aveva spiegato che lui doveva accettarla. Con cautela Chloe disse a Lucifer sempre nascosto sotto le coperte
"Lucifer sono io. Siamo tutti vivi. Anche Trixie. Ti dobbiamo raccontare tante cose. Ma devi accettare di tornare alla tua sanità mentale precedente…"
Ridacchiò
"...del mio scapestrato e dal grande cuore Lucifer. A proposito…"
Uscì dalla camera tornando subito con un sacchetto di carta bianca, dicendo a Lucifer che sbirciava da sotto le coperte
"...Ti ricordi Trixie? Grazie a lei scopriste che adoravi gli orsetti gommosi. Nell'appartamento c'era sempre una confezione solo per te. Grazie a tuo fratello Jesus ne abbiamo trovati"
Tornò sul letto accanto a Lucifer, mettendo un po' di orsetti gommosi vicino l'apertura da dove Lucifer la guardava. Una mano afferrò alcuni degli orsetti gommosi tornando sotto le coperte. Lo vide mettersi in ginocchio, completamente coperto da un lenzuolo bianco, lasciando solo la faccia fuori. Masticava gli orsetti gommosi guardando Chloe con diffidenza. Le disse, mentre allungava un braccio con la mano aperta per altri orsetti gommosi che Chloe gli diede
"Io non capisco. Non devi volermi bene. Ti uccisi. Perché sei qui. Mi dai queste cose deliziose. Io devo essere punito"
Chloe si posizionò in ginocchio sul letto di fronte a lui che ingoiò gli altri orsetti gommosi, dicendogli
"Per quello che ci hanno fatto, gli unici colpevoli rimangono quelli del mondo da dove veniva tua madre. Subito dopo quel vero serpente che era Michael il tuo gemello. Ma ora basta. Tu sei riuscito nel dare un calcio in culo a quella striscia di dolore e vendetta. L'hai fatto usando quel grande cuore che possiedi. Ora dobbiamo e possiamo essere felici"
Chloe gli gettò le braccia al collo, per baciarlo con passione. In un primo momento Lucifer tentò di allontanarla, ma nel suo cervello devastato una piccola fiammella di ragione gli gridava la normalità. Portò fuori dal lenzuolo le mani per abbracciare Chloe, continuando nel bacio. Nuovamente la pazzia stava per sommergerlo. Scosso da singhiozzi di pianto, Lucifer nascose il viso nella spalla sinistra di Chloe, dicendogli
"Mi perdo nuovamente. Aiutami"
Chloe gli mostrò la sfera trasparente tra loro due, dicendogli
"Accetta di ritrovare la tua sanità mentale"
Una lingua da serpente uscì dalla bocca di Lucifer che prese nei palmi delle mani la sfera. La sfera volò sulla fronte scomparendo. Lucifer chiuse gli occhi. La lingua era normale. Guardò Chloe dicendole
"Io ti amo. Ora posso dirlo finalmente…"
Ridacchiò felice urlando
"...IO TI AMO!"
Gli occhi di Chloe si riempirono di lacrime ritrovando il suo Lucifer che scese dal letto dicendo mentre usciva dalla camera
"...voglio vedere gli altri! Voglio dirlo a tutti che ti amo!"
Ma tornò dentro la camera chiudendo la porta, dicendo con un mezzo sorriso
"Meglio che mi vesta"
Chloe annuì raggiungendolo per baciarsi nuovamente.

Qualche ora dopo.

Lucifer aveva sempre odiato quella specie di tunica che si indossava in paradiso. Ma anche contro voglia lo indossò. Aveva dovuto combattere con sé stesso per non spogliare la sua Chloe dal vestito ampio e vaporoso con disegni floreali. La trovava sempre bella. Insieme entrarono nella sala del trono. Jesus gli andò incontro. Il loro padre Dio era seduto vicino al trono visibilmente invecchiato. Chloe sorrise a Jesus, dicendogli dopo averlo abbracciato
"Sa tutto. Anche di quello che hanno fatto Michael e vostro padre Dio, negandogli la vittoria nella sua ribellione"
Lucifer guardò appena il padre, dicendo a Jesus
"TI ringrazio per tutto. Tu con pochi altri dal paradiso non siete stati miei nemici. Durante il nostro incontro nel deserto ricordo bene, dal paradiso ti urlavano di uccidermi. Tu avesti pietà di me, rimandando quel re pieno di rabbia all'inferno. Mi salvasti. Come salvasti da Michael le persone che compongono il mio cuore, anche quando era meccanico. Grazie veramente"
La loro stretta di mano di fronte a Chloe era qualcosa di epocale. Jesus continuò a Lucifer
"Ti prego, cerca il perdono verso nostro padre. Lui fu anche la vittima di Michael. Fu ingannato anche più di tutti noi. Lucifer trova anche per questo tuo nemico sconfitto la pietà. Io sono certo che brani di cominciare una vita con Chloe senza strascichi"
Lucifer guardò Chloe sorridendole. Jesus non aveva torto, voleva mettere un punto al suo passato. Si avvicinò al padre Dio che non aveva il coraggio di guardarlo. Lucifer gli disse un po' sforzato
"Io desidero cominciare la mia nuova eterna vita senza il peso di rabbia e risentimento. Quindi ti perdono. Non vuol dire che avremmo un rapporto padre e figlio. Ti assicuro non troverai in me qualcuno che ti pugnalerà alle spalle"
Il padre Dio annuì un sì, sempre con gli occhi bassi. Tornato da Jesus e Chloe, quest'ultima abbracciò il suo Lucifer che si sentiva più leggero. Una voce fece sorridere Lucifer. Sulla porta della sala del trono Trixie e Dan. La bambina era scossa da singhiozzi di pianto, dicendo con voce rotta
"Lucifer, Lucifer sei vivo"
Commosso anch'esso fino alle lacrime, Lucifer abbracciò quella umana verso cui provava sentimenti paterni. La bambina gli gettò le braccia al collo, nascondendo il viso nella spalla di quello che voleva come secondo padre. Lucifer gli disse, cercando di frenare le lacrime che gli bagnavano le guance
"La mia guerriera. Mi ha detto tua madre cos'hai fatto. Hai salvato tutti noi scoprendo la verità sulla piramide nera. Sono così orgoglioso di te, piccola mia"
Una frase di Trixie lo lasciò senza fiato
"Papà Dan lo permette, posso chiamarti papà Lucifer?"
Lucifer annuì un commosso sì, ma lo affermò con la voce rotta
"Sarei onorato mio dolce cuore. Si voglio essere per te papà Lucifer"
Si unì all'abbraccio anche Chloe. Lucifer guardò Dan, sorridendo felice quando vide apparire accanto a lui l'angelo Charlotte.

Poco dopo.

Nuove lacrime, sorrisi e abbracci per Lucifer, rivedendo Ella, Linda, Amenadiel e il figlio Charlie.

Qualche ora dopo.

Su suggerimento di Trixie, Jesus organizzò una cena familiare intorno un tavolo ovale. La bambina gli aveva detto
"Un tavolo ovale come per i cavalieri della tavola rotonda non fa sentire nessuno escluso".

Alla cena partecipo anche Azrael con molti degli angeli che avevano partecipato all'attacco alla piramide nera. Dio fu invitato, ma declinò. L'ex Dio preferiva passare del tempo con San Giuseppe che gli stava insegnando l'arte della falegnameria.

La cena fu molto cordiale, apprezzando tutti il cibo. Fu alla fine, quando fu portato il caffè che Jesus disse a tutti
"Ora dobbiamo prendere una decisione tutti noi. Serve che sia proclamato un Dio ufficiale. Qualcuno che gestisca Paradiso, Purgatorio, Inferno più il pianeta Terra. Io avrei pensato Amenadiel o se vuole Lucifer prendere il posto che aveva vinto nella ribellione"
Tutti si alzarono con il bicchiere in mano pieno di vino, dicendo Amenadiel per gli altri
"Jesus tu solo meriti questo titolo. Se non avessi tenuto assieme il pezzo di vero paradiso nel palazzo di zaffiro era tutto perduto. Lode a Dio Jesus"
Tutti dissero
"Lode a Dio Jesus"
Bevendo dal bicchiere sedendosi. Jesus era incredulo. La pelle cominciò a emettere un luccichio sancendo la sua nomina. Cercando di riprendersi, Jesus disse con voce un po' rotta
"Vi ringrazio. Spero di non deludere nessuno…"
Sorrise, dicendo a tutti
"...vuol dire che invece di proporre al nuovo Dio la mia idea, la proporrò a voi. Vorrei che tutti voi umani diveniate eterni. Con voi e il resto degli eterni vorrei formare una squadra. Non mi piace la divisione di prima tra paradiso, purgatorio e inferno. Sono una serie di livelli per rendere le anime umane libere dai pesi della vita mortale, oppure bloccare all'inferno le anime più oscure. Io vorrei che rimanendo sulla Terra chi vuole o chi vuole restare in paradiso, restiamo in contatto per mantenere tutto in equilibrio. Naturalmente non mi aspetto che rispondiate ora"
Dan alzò la mano destra, dicendo visibilmente emozionato
"Dio Jesus, io vorrei restare qui con Charlotte. Ma voglio vedere come prima tutti i miei amici, parenti, vedere Trixie. Puoi aiutarmi?"
Dio Jesus gli sorrise comprensivo
"Basterà usare qualche magia per bilanciare le cose. Bene…"
Rivolto a tutti
"...propongo di vederci domani pomeriggio qui per il pranzo. Così mi comunicherete le vostre decisioni"
Tutti approvarono.

Quella notte. Palazzo di zaffiro. Camera di Chloe e Lucifer.

Chloe si svegliò da sola nell'enorme letto. Vide Lucifer in piedi nel balcone. Lo raggiunse, indossando una vestaglia di seta blu scura. Come Lucifer che indossava una vestaglia di seta celeste, erano nudi sotto quell'indumento. Si posizionò alla destra di Lucifer che le disse mentre fissava lontano alcuni angeli che portavano nella notte un enorme giardino dove era la piramide nera
"Io capirei se non volessi diventare una eterna. Ora potrò seguirti qui in paradiso quando arriverà quel giorno. Purtroppo non posso essere diviso dall'inferno, troppo legato alla mia essenza. Ma Dio Jesus mi ha detto che avrò tutta la libertà che voglio, gestendo anche senza tornare mai in quel posto. Forse cambiando finalmente alcune cose, l'inferno può essere un luogo di giustizia"
Chloe si appoggiò al braccio destro del suo possente re dell'inferno, dicendo
"Io ti amo. Siamo ormai una coppia più forte di qualunque cosa. Ti seguirei tra le fiamme dell'inferno se servisse. Ti prego non angustiarti. Io, Ella, Linda e Trixie abbiamo già deciso. Vieni in camera, ti racconterò tutto, mentre ti dimostro quanto sei importante per me"
Chloe intrecciò una mano a quella di Lucifer, portandolo in camera. Tra nuovi baci e carezze Lucifer trovò un dolce paradiso personale.

Riuniti per il pranzo.

Chloe, Linda e Ella accettarono di diventare eterni, entrando anche Trixie e Charlie. Jesus disse
''Aggiungo che i più giovani tra noi, Trixie e Charlie abbiano una apparente crescita normale che si fermerà ai trent'anni"
Sia Chloe che Linda accettarono. Jesus disse a tutti
"Naturalmente se nella vostra eternità vorrete tornare qui in paradiso basta volerlo per esserci. Ricordate che qui rimarrà per l'eternità la vostra casa…"
Jesus guardò Lucifer
"...giurando che nessuno mai sarà scacciato oppure lasciato solo…"
Lucifer sorrise a Chloe baciandole la mano destra intrecciata con la sua. Jesus continuò
"...Naturalmente chi vuole potrà usufruire delle ali. Ma dovrà seguire un corso di un paio di mesi qui in paradiso. Ma ora…"
Una luce avvolse tutti. Quando sparì Dio Jesus disse
"Ora chi non era eterno lo è, chi invece lo sarà dopo i trent'anni".

Qualche anno dopo.

Azrael entrò nella centrale di polizia. Si diresse alla scrivania di Chloe dove era come sempre seduto Lucifer. L'angelo della morte disse ai due innamorati, intenti nel controllare alcune informazioni per un caso
"Forse posso darvi delle informazioni importanti sul caso che seguite…"
Lucifer gli indicò la sedia di fronte la scrivania. Sedutasi Azrael raccontò
"...ieri conducevo l'anima di un serial killer a l'inferno. Giunto alle porte mi implorò di portarlo via. In cambio di cento anni in meno di pena. Glieli concedero se le informazioni vi serviranno, mi disse che…"
Dal paradiso Dio Jesus guardò felice lo scorrere del tempo tra le persone a lui care. Portò la visione da Amenadiel e Linda. Avevano aperto assieme uno studio, sostenendo un centro di aiuto. Il figlio Charlie ogni tanto faceva vedere delle belle ali multicolori. Un urlo di Trixie fece tornare Dio Jesus da Lucifer e Chloe. La ragazza abbracciava felice il padre acquisito e la madre, perché aveva vinto un ingresso per un corso da astronauta della Nasa. Si unì alla gioia Ella con il fidanzato da un anno, il tecnico informatico Carl, un nerd come lei.

Dei piccoli bambini entrarono nella sala del trono, dicendo a Jesus che la partita era iniziata. Il Dio Jesus li seguì.

Dove era stata la piramide nera c'era un rigoglioso giardino. In una radura due squadre di piccoli angeli giocavano a calcio. Dan con accanto Charlotte incoraggiavano i piccoli con gli altri. I due da qualche tempo si occupavano dei bambini giunti in paradiso troppo presto. In tutta quella gioia, risate, Jesus si sentì tirare per la manica del vestito. Un bambino riccioluto che camminava appena gli disse sorridendo
"Tio"
Un angelo arrivo trafelato, dicendo al bambino
"Ma cosa devo fare con te? Tra un paio di anni nascerai..."
L'angelo si accorse che il bambino si era attaccato alla gamba di Dio Jesus, dicendo un po' imbarazzato
"...mio Dio ci fa impazzire. Non vede l'ora di nascere. Dobbiamo fare i salti mortali quando i genitori sono in paradiso"
Dio guardò il piccolo, chiedendo all'angelo
"Sono abitanti del paradiso?"
L'angelo prese in braccio il piccolo fuggitivo che allungava le braccia verso Dio Jesus, spiegando l'angelo
"Vi presento il figlio dei deckerstar..."
Tutti li chiamavano anche in paradiso in quel modo
"...Ma solo fra quattro anni"
Jesus prese in braccio quello che era suo nipote, dicendo all'angelo
"Lo riporto io dopo nella camera dei prossimi nati..."
L'angelo annuì di si. Jesus si sedette su una panchina lì vicino con il nipote, facendolo sedere sulle sue gambe, dicendogli
"...avrai una famiglia molto speciale ma piena d'amore. Cominciamo dall'inizio. C'era una volta un angelo caduto che era certo nessuno lo avrebbe mai amato. Poi c'era un miracolo, dimostrò a quell'angelo che il vero amore esiste..."
Jesus continuò nel raccontare a quel piccolo una leggendaria storia d'amore che riuscì nel ribaltare anche il paradiso.

FINE
   
 
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