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Autore: La_Spynn    17/05/2005    2 recensioni
Due improbabili eroi che hanno cominciato un viaggio che non sanno bene dove li porterà. Un Intruso che si è infiltrato in un luogo da cui avrebbe fatto meglio a stare alla larga. I loro compagni. Eroi e traditori, criminali e onesti mercanti. Shakerate bene il tutto... ed ecco a voi questa mia nuova, un po' bizzarra, fic!
Genere: Romantico, Dark, Demenziale, Azione, Avventura, Comico, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Se solo tu fossi qui… quel demone ti avrebbe staccato la testa

Se solo tu fossi qui… quel demone ti avrebbe staccato la testa!

Due Cacciatori più una “ragazza” uguale guai.

- Per la Peppa e la peppina, se il vecchio Jasiel non ha cambiato casa dall’ultima volta io non appartengo più al settimo grado! – esclamò Skye, spalancando gli occhi, incredulo. Quella che entrambi ricordavano come una vecchia catapecchia nonché base in una città dimenticata da tutti, era ora un palazzo perfetto in tutto, con pavimenti di marmo, arazzi alle pareti e camerieri pronti a scattare al minimo cenno.

- Metterei una mano sul fuoco che è tutta un’illusione… - brontolò Johan – E ricordati del perché siamo qui, per piacere! – aggiunse poi, toccando poco convinto una statua di fauno in atteggiamenti non proprio formali con un’umana molto ben fornita.

- Certo, certo… ehhm… perché siamo qui? Ehi! Posa il vaso, stavo solo scherzando… che caratteraccio… -

- Se lor signori volessero seguirmi… - si intromise lo spirituzzo, stupito per esser riuscito a portare in casa quei due litigiosi compagni, senza che avessero distrutto niente.

- E un attimo! E’ vietato guardarsi un po’ intorno? E’ maleducazione mettere fretta alla gente, non dirmi che non lo sapevi? –

- Smettila di fare il Piantagrane, Skye… -

- Piantagrane? No, non ho mai piantato grane, qualunque cosa esse siano… un frutto o una verdura? –

- Perché a tua madre non è mai venuta voglia di farti fare un bagnetto in un vulcano attivo? –

- Non lo so… mia madre non sopportava molto le alte temperature… -

- Beh, il sopportare te è sinonimo di grandissima pazienza… -

- Lo so… ehm… cosa voleva dire tutto ciò? –

Nel frattempo lo spiritello aveva spalancato la porta ed invitava insistentemente i due a proseguire nella stanza successiva. Johan, innervosito dai continui sussurri della creaturina, diede un paio di colpi sulla spalla dell’amico indicandogli di proseguire nella camera adiacente.

Un uomo dall’aria affranta, seduto con le gambe incrociate su un tappeto di seta rossa, che stringeva tra le mani un vecchio librone e circondato da numerosissimi libri e quaderni, aperti e chiusi, sparsi ovunque. Non era né un fantasma né uno spirito, nessuno in effetti sapeva con precisione a quale razza appartenesse.

- Benvenuti Cacciatori! Di ritorno da qualche eroica impresa di cui non si saprà mai nulla, vero?–

- Ma se è stato lui a pagarci per uccidere quel demone… - sussurrò Skye, aggrottando la fronte.

- Lascialo parlare… -

- Bene, bene… immagino che il mio fedele Nikeyla vi abbia illustrato la situazione! –

- Ehm.. veramente non abbiamo capito nulla… -

- Oh, ma non ha importanza, no? Volete qualcosa da bere? Io opterei per un no, se fossi in voi, perchè l’alcool fa male male alla salute… ma il fisico è vostro quindi… Beh, stavamo dicendo? Avete notato come il mercato salga e scenda? Penso che sia colpa del Lombrico che ci ha costruito la tana sotto, continua a muoversi e non sta mai fermo… come si chiamava… -

- Ahakayanakaha II°, signore – suggerì il fedele spiritello.

- Ma che razza di nome è? – domandò Skye, incredulo.

- Beh, sapete, avevamo esaurito tutti i nomi di mostri… non avete presente quanti ce ne sono in giro, ultimamente! Il che è un bene… per voi! –

- Già, almeno c’è un bel po’ di gente che ci paga per ucciderli… -

- Forse questo è il motivo che spinge te, Johan… io cerco la mia Didi… DIDDDDDDIIIIIIII!!!

- Chi? – domandò incuriosito il sommo signore, incurvando graziosamente il capo.

- La ragazza… -

Ma le parole del giovane cacciatore furono interrotte da una donna che, spalancata la porta con un calcio, era entrata, stringendo nella mano destra una pesante ascia bipenne.

- Ops… - commentò lei, notando il disastro da lei causato. – Non è un problema, vero? –

- Figurati, dovrò spendere solo diecimilacinquecento pezzi d’oro per rimettere a posto tutto… un vero scherzetto… - sospirò Jasiel.

- Ahahah! – scoppiò a ridere lei, battendo un pugno sul muro, proprio accanto ad un quadro del celebre artista Frogg O’Ran, famoso per i suoi dipinti che ritraevano rane nelle pose più disparate, che probabilmente era costato più dell’intera casa, e che cadde rovinosamente a terra. – Che ragazzo simpatico! –

- E questa chi è? – domandò Johan, interdetto.

- Ahahaha! Non mi conosci bambino? –

- Se mi chiama bambino un’altra volta la strozzo… -

- Lei è Hladgunnr dei Poggi Ventosi! Sarà la vostra guida nella ricerca dell’Intruso! –

- Noi non abbiamo bisogno di una guida! – esclamò Jo-jo, ancora offeso per la storia del “bambino”.

- Certo che avete bisogno di lei! E’ una Vaelkaira, conosce quei territori come le sue tasche… - sorrise Jasiel, inclinando il capo, con aria divertita.

- Senti HaHldaHkraHnama… -

- Hladgunnr, Skye, Hladgunnr… -

- Stai zitto, Johan, Signore delle Pronunce Perfette – gli mostrò la lingua il ragazzo.

- Ahahaha! Sono abituata al fatto che voi omuncoli non possiate pronunciare il mio nome… apparteneva ad una divinità, un tempo! E’ un nome fiero e orgoglioso! –

- Non oso pensare come qualcuno potesse pregare quella divinità… -

- Beh, ti sei già dimenticato del nome del Vermone? – gli ricordò il compagno di viaggio.

- Comunque alcuni dei miei amici mi chiamano semplicemente Fraye… che nella mia lingua significa “Portatrice di the al limone” –

- E’ uno scherzo, spero… -

- Ahahahaha! Sei intelligente, ragazzo! Fraye vuol dire Portatrice della Luna… -

- Ci sto capendo sempre meno… - scosse il capo Skye, che aveva perso da parecchio il filo del discorso. Jasiel, che si sentiva già un po’ troppo dimenticato, fu lieto di spiegargli… tutto.

- In pratica tu, Skye, Johan e la nostra amica della razza della Vaelkaira, Hladgunnr o Fraye, avete il compito di catturare ed eliminare l’Intruso del piano di sopra… sapete, non è mai piacevole avvistare uno di loro, con la loro stupida aura sbrilluccicante, no? –

I tre nuovi compagni di viaggio si studiarono attentamente. Cacciatori e Vaelkaira non erano mai andati molto d’accordo… incrociavano solo di rado le loro strade… e adesso, per il volere del sommo signore della Capitale del Nulla, loro dovevano viaggiare e combattere insieme, gomito a gomito.

Un vero disastro.

- Allora, quando partite? – domandò poi il sommo, con il chiaro intento di sbatterli fuori di casa.

La partenza fu immediata, in effetti, anche un po’ affrettata. Tempo di riempire di provviste un paio di bisacce e di bere un po’ di vino ed erano già in marcia.

- Quant’è lontano? –

- Non lo so, Skye… -

- Quanto manca? –

- Ho detto che non lo so! –

- Fraye, quanto manca? –

- Parecchio… -

- Parecchio quanto, con esattezza? –

- Parecchio –

- Perché mi tenete sempre all’oscuro su tutto? –

- Illuminarti ti farebbe stare zitto? –

- Neppure un colpo d’ascia in testa lo farebbe stare zitto, Hladgunnr –

- Oh, grandioso… -

- Già. –

- Mi sento un pochino insultato… -

Il sentiero che percorrevano era diverso da quelli del Basso Impero, a nord della capitale. Dolci colline e alte montagne all’orizzonte, il cielo ambrato che accoglieva così la sera. Boschi di pini, pioppi e betulle danzavano seguendo il ritmo del vento. Nubi solitarie solcavano il cielo. Polveri si alzavano dalla strada. Avrebbero fatto tossire chiunque, ma non chi, come loro, era abituato a percorrere su di esse grandi distanze.

- Tra… -

- Non fare quella domanda, Skye! –

- Volevo solo chiedere, mio troppo sospettoso compagno, tra quanto ci saremmo accampati… antipatico… -

- Questo lo devi chiedere alla nostra… guida… -

- Io lo stavo chiedendo a lei, ma mister “egocentrico” si è ficcato in mezzo alla discussione, come al solito…-

- Da quando parli di me in terza persona? –

- Da quando le giraffe sono rosa? –

- Questo che c’entra, scusa? –

- Perché, la tua domanda centrava qualcosa? -  

- Certo! –

- Stareste zitti, voi due! – intervenne Fraye, involontaria spettatrice di quei litigi. – Già mi hanno spedita quassù, un posto che a quelli della mia razza non piace… più con voi due… dovrei tentare di uccidermi… o magari di uccidere voi… -

- Si, si magari un’altra volta… tra quanto ci fermiamo? – sbadigliò Skye.

- Adesso! Guardate, un Riposo del Viaggiatore! – la Vaelkaira indicò con una mano la strana insegna che campeggiava sopra a quella che sembrava una vecchia catapecchia abbandonata.

- Perché dove andiamo noi l’unica accoglienza che ricevi per la notte è quella di qualche lupo affamato? – domandò Johan, incrociando le braccia al petto.

- Fortuna? – tentò Skye con un sorriso.

Il gruppo si avvicinò alla porta della casa. La aprirono. Ed entrarono.

 

TA-DAAAM! Comincia il viaggio dei nostri… ehm… eroi?...

Cosa accadrà? Nulla di buono, o forse no?

Nel prossimo chap un capitolo con una breve digressione… comunemente chiamata falshback.

Un ringraziamento superspeciale a Helen Lance sono contenta che questi due pazzi ti stiano simpatici…

Johan: Pazzi a chi? Beh, magari lui si, ma io certamente no!

Skye: Grazie, amico…

Spero che anche la vecchia Hladgunnr ti stia almeno un pochino simpatica

Hladgunnr: Vecchia a chi?

 

 

 

 

 

  
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