Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
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Autore: erislytherin    16/04/2021    0 recensioni
— Secondo me non riesci nel tuo intento se ti butti da lì. —
Mi giro con la stessa espressione apatica che ho da mesi, forse da anni, verso la voce che ha interrotto l’inquietante silenzio che si era formato attorno a me. Neanche il mio cuore si è degnato di accelerare il suo battito, anche solo per lo spavento. Pensavo di essere solo.
— Non è abbastanza alto per morire. —


➪ kth x newcharacter x jjk
Genere: Angst, Hurt/Comfort, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Jeon Jeongguk/ Jungkook, Kim Taehyung/ V, Min Yoongi/ Suga, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
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Ho cercato di ritardare questo momento quanto più ho potuto. Ma dopo la visita di ieri di Min, l’uomo che sta minacciando me, mio padre e la mia fottuta ragazza, non posso più continuare a metterla in pericolo. Min mi ha fatto capire che sa dove abita, sa dove va in università, sa chi sono i suoi genitori. E ha capito che il modo per piegarmi completamente alla sua volontà è minacciare lei. In questo mese ho cercato di fare di tutto per allontanarla, di modo che fosse lei a lasciarmi, ad andarsene, a odiarmi. Ho pensato che così sarebbe stato più semplice, sarebbe stato più immediato, che lei si sarebbe stancata di me e del mio comportamento. Stavo deliberatamente facendo lo stronzo, sotto minacce di Min, e purtroppo mi usciva talmente bene che lei ci stava credendo. Ci credeva, ma non abbastanza da mollarmi, semplicemente litigavamo, ogni giorno, rompendo quel bellissimo rapporto che in questo anno avevamo creato, snaturando quel bene e quell’amore che io continuo a provare per lei. E forse anche lei per me, per questo non riusciva ad andarsene.

Ma oggi devo farlo. Devo lasciarla andare, devo fare in modo che non mi stia più vicino, che Min non abbia più modo di spiarla e di vederla e di minacciarla. Lei è solo in pericolo se continuerà a stare con me. La sto aspettando in un café a Sinchon, oggi è sfortunatamente il Peppero Day e quindi è pieno di coppiette che si scambiano i suddetti dolci. Appena la vedo entrare, felpa nera oversize, cappellino e mascherina che la praticamente nascondono, mi agito. Tutta la convinzione che mi ero costruito fino a quel momento se ne sta andando. La verità è che la amo da morire, ma non posso più farlo. Si siede veloce al nostro tavolo e toglie la mascherina, e posso finalmente vedere quanto abbia pianto. Non ci vediamo da qualche giorno.

— Hey. — mi dice, senza nessuna emozione.

— Ciao. — ed eccolo, il silenzio che mai pensavo potesse crearsi tra noi. Dai Jeongguk, hai ripetuto questo discorso talmente tante volte, ce la devi fare. Fai finta che sia lo specchio. Lei mi anticipa.

— Senti JK, ti prego… Perché non vuoi dirmi cosa c’è che non va? —

Sospiro e inizio il mio discorso, preparato e imparato a memoria.

— Mi sono accorto che… Non funzioniamo più come prima. E non credo si possa riparare. — abbassa la testa per un secondo e poi la rialza, guardando di lato.

— E di questo mi sono accorta anche io. La domanda è perché, quando è iniziato, qual è il moti- —

— Perché ho iniziato l’università e non voglio più vincoli. Voglio divertirmi, voglio pensare a me, voglio godermi questi anni. — cerco di essere il più scocciato possibile, ma sto morendo dentro. La sto letteralmente uccidendo, ha iniziato a piangere, ma questo è l’unico modo. Mi odierà, mi lascerà, potrà iniziare una nuova vita, sarà lontana da ogni pericolo.

— Jeongguk… Ti prego. Non puoi essere serio. N-non puoi… — farfuglia, sconvolta, ferita.

— Sono più che serio. Non ce la faccio più! —

— Come puoi essere serio! Hai detto di amarmi. Hai detto di essere felice, e in un solo mese hai completamente cambiato idea. C’è un’altra persona? Ti sei innamorato di qualcun altro? P-perché se non è così non capisco come sia possibile! — sta già singhiozzando e io non credo di reggere.

— Potrebbe esserci. Forse sì, forse no, ed è proprio questo il punto. Voglio vedere altre persone, non voglio più stare con te. È finita. — il mio tono è glaciale. La sua espressione è terrificante, arrabbiata, delusa, infinitamente triste e confusa. Ma, come già avevo previsto, non si dà per vinta.

— J-jeongguk ti prego! Capiamo assieme sta cosa, possiamo vederci di meno, possiamo… —

E io aggiungo l’ultima, letale frase. Che spezza il suo cuore, ma spezza anche il mio, in mille pezzi.

— Smettila di piagnucolare e sparisci dalla mia vita! Non voglio più vederti. Non voglio passare un altro minuto con te. Non sei più niente per me, niente! Continua per la tua strada ma non cercarmi più, non parlarmi più, dimenticami, hai capito? Sparisci dalla mia vita! — mi alzo in piedi e me ne vado, non curante di tutti gli sguardi puntati su di noi, correndo fuori, dove finalmente posso scoppiare in un pianto disperato. Faccio qualche metro e mi nascondo in un vialetto, per poi appoggiarmi al muro, mettendo le mani nei capelli e continuando a piangere, imprecando e maledicendo quell’uomo che mi ha costretto a lasciarla andare. Ora che Eri è fuori pericolo, posso fare di tutto per distruggerlo con le mie stesse mani. Min, sei un uomo finito.

   
 
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