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Autore: Sakura_822    18/04/2021    1 recensioni
Mikan e Natsume sembrano non sopportarsi da quando si sono conosciuti,
Ma allora perché quando si parla di Natsume, Mikan sente sempre una fitta al cuore?
E perché Natsume non riesce a staccarle gli occhi di dosso?
Quando Mikan sarà nei guai, Natsume farà di tutto per salvarla.
Ma perché? Non sarà che... No, non diciamo assurdità.
O forse si?
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mikan Sakura, Natsume Hyuuga, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Due labbra erano schiacciate contro le sue… e non due labbra qualsiasi, ma quelle di Natsume.
Natsume. Il ragazzo per il quale si era persa in quel labirinto chiamato “amore” la stava baciando: proprio lui che sembrava non averle mai dato una possibilità, stuzzicandola per tutti questi anni per qualsiasi cosa ora la stava tenendo stretta contro il suo corpo, soffocando le sue lacrime e le sue parole con un bacio dal sapore salato.

Fu qualcosa di breve, leggero e dolce per quanto la situazione potesse permettere e quando i loro visi si allontanarono leggermente Mikan sbatté le ciglia ancora umide, intontita.

Cosa era appena successo...
Due dita esili andarono a sfiorarle le palpebre delicatamente, raccogliendo così i segni del suo pianto.


“Basta piangere…” Mormorò il ragazzo, ma anche nei suoi occhi scarlatti era possibile notare un velo lucido, nascosto dai ciuffi scuri della frangia.

Mikan non rispose, osservandolo interdetta, scioccata, sconvolta: non solo aveva appena scoperto qualcosa di così drammatico riguardo Natsume, ma quest’ultimo l’aveva pure baciata! La sua mente era attraversata da infinite sensazioni: stupore, delusione, paura, rabbia, ma anche gioia, felicità e soddisfazione e si odiava per star provando sentimenti positivi in una situazione in cui non c’era niente per cui gioire.

Era un’egoista e un’ipocrita, ecco cosa.

Inspirò leggermente col naso, cercando di riacquistare lucidità.

“I-io non…” Comiciò, non sapendo però neanche lei cosa fare o cosa dire al riguardo. Si strinse nelle spalle, non trovando il coraggio di sostenere lo sguardo del corvino.

Natsume si avvicinò nuovamente a lei, cingendola in un debole abbraccio al quale la ragazza non poté che corrispondere, aggrappandosi al tessuto della maglietta bianca sporca di sangue del giovane.


“Da quanto va avanti?”

La domanda uscì con un dolore lancinante dalla gola di Mikan, che si ritrovò a buttare giù un conato di vomito.

“Un po’.”

Oddio… e lei non se ne era mai accorta…

“Perché…?”

Sussurrò debolmente, il corpo rigido tra le braccia del corvino.

“Non lo so…” Ripose il moro con cautela, ma Mikan lo interruppe.


“No! Perché non sei venuto da me?! Perché non hai chiesto aiuto?!” Ecco, stava di nuovo piangendo, fantastico…


Natsume sospirò, poggiando il mento sopra il capo della castana, inspirando il delicato odore di pesca.


“Mi dispiace.”


Mikan emise un verso strozzato, stringendolo più forte e Natsume fu sul punto di dire qualcosa quando improvvisamente questa portò le mani al colletto della sua maglietta, tirandolo in basso.

“La prossima volta che succede-” Disse tra le lacrime. “La prossima volta che senti di starlo per fare devi venire da me okay?!”

Natsume sbatté le palpebre, sorpreso, per poi replicare. “Mikan io non…”

“Non provarci nemmeno ad inziare! Non te lo sto chiedendo: farò qualsiasi cosa per evitare che capiti ancora quindi non… non cercare di respingermi.”

Gli occhi nocciola della giovane si rispecchiarono in quelli scarlatti del corvino, pregandolo silenziosamente.

“O-okay…”

Si ritrovò a sussurrare.


“Promettilo.” Ribatté la ragazza, fissandolo con determinazione al che Natsume finì con espirare.

“Lo prometto.”



..

.

I giorni a seguire furono... strani.

Lei e Natsume dopo quell’avvenimento non è che si stessero ignorando, ma neanche veramente parlando. Si guardavano, questo sì: durante le lezioni, tra i corridoi scolastici e quelli del dormitorio i loro occhi finivano sempre con l’incontrarsi, senza saper però come approcciarsi.

Tuttociò la stava facendo letteralmente impazzire. Come poteva accertarsi che il ragazzo stesse bene e che non facesse niente di stupido se non era neanche in grado di rivolgergli la parola... per non parlare poi del bacio... forse per Natsume non era niente, ma per lei, oh per lei... riusciva ancora a sentire il calore della bocca di Natsume sulla sua, il sapore leggermente salato delle sue lacrime e l'odore ferroso del sangue.

Sospirò, le gote leggermente più calde del normale ora.

Doveva trovare il coraggio di parlargli, non poteva lasciare le cose così com'erano. Però allo stesso tempo... che avrebbe dovuto dirgli?

Si morse il labbro carnoso e portò due dita a giocare con le punte dei capelli racchiusi in uno dei suoi codini. Doveva pensare a qualcosa e c'era bisogno che lo facesse alla svelta.

Questa sera, dopo l'incontro con il club degli alice speciali sarebbe andata a parlargli. Si decise infine.

Effettivamente, a causa del rapimento e della situazione con Natsume aveva finito col saltare diversi incontri e nonostante a breve ci sarebbe stato il festival Alice erano ancora impegnati coi preparativi; tra l'altro forse Tsubasa sarebbe in stato di consigliarle cosa fare, come già in passato.

Sì, avrebbe aspettato quella sera, era la cosa più saggia da fare.

Con la coda dell'occhio scorse la chioma bionda di Ruka accarezzare uno dei piccoli coniglietti che lo seguivano ovunque andasse.

Corrucciò le sopracciglia. Lui... sapeva? Onestamente non ne aveva idea. Ruka nell'ultimo mese si era rivelato essere una persona completamente diversa dall'immagine che aveva di lui. Abbandonare Natsume in quello stato... non importa il motivo del loro litigio, non avrebbe dovuto farlo.


Il ragazzo in questione, sentendosi osservato, si voltò verso la castana con occhi confusi. Lei però si limitò a lanciargli un'occhiataccia, tornando con lo sguardo a fissare il proprio banco.

Questa sera, si ripeté, questa sera avrebbe parlato con Natsume e si sarebbe fatta spiegare tutto, compreso il motivo per cui Ruka si fosse improvvisamente reso così ostile nei suoi confronti.

Sì, questa sera.

...


..

.


ANGOLO AUTRICE:

Che dire, è passato quasi un anno e mezzo dall'ultimo aggiornamento, c'è ancora gente che segue questa storia? Non lo so più ahahah

Comunque sia, ecco qua l'undicesimo capitolo per quelle povere anime che ancora leggono questa storia. 

Vi do il permesso di linciarmi, 

A presto, si spera :)
   
 
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