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Autore: Luz_    28/08/2009    2 recensioni
Lui sappiamo tutti chi è.
Lei, ragazza tremendamente introversa.
Lui, sebbene fosse spesso a contatto con lei, non l'aveva mai degnata di uno sguardo.
Lei innamorata di lui da quando lo vide la prima volta.
Loro...per sempre.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Robert Pattinson
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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20° capitolo


E sto abbracciato a te
senza chiederti nulla, per timore
che non sia vero
che tu vivi e mi ami.
E sto abbracciato a te
senza guardare e senza toccarti.
Non debba mai scoprire
con domande, con carezze,
quella solitudine immensa
d'amarti solo io.
~ Pedro Salinas ~

 

 


Un raggio di luce penetrò dalle persiane semi-aperte e mi colpì in viso, costringendomi a svegliarmi, però rimasi a poltrire nel letto, mentre leggevo i messaggi che mi erano arrivati.
Il primo era di Fi:
<< Ehi tesoro!Come stai?Com'è andato il ritorno?Abbiamo saputo di Thomas...ci vuole coraggio a ripresentarsi eh...vabbè, fatti sentire!!!Ci manchi..Fi ed En.>>
Il secondo era di Alessandra:
<>
Ed il terzo, invece, era di Robert:
<>
Oh Dio!Oggi partiva per Vancouver e me ne ero completamente dimenticata! Gurdai l'ora: 10.45, mancava ancora un quarto d'ora, così lo chiamai.
"Amore!" esclamai appena rispose.
"Ehi!Mattutina eh?" scherzò Rob.
"Scusami!Ero stanchissima e..."
"Tranquilla, non fa niente...immagino quello che stai passando.."
"Rob, quanto rimarrai a Vancouver?"
Sentii che lo chiedeva alla sua manager, poi si rivolese di nuovo a me rispondendo:"3 settimane.."
Tre settimane?!?Mi si gelò il sangue e sbiancai.
"Lu, ci sei?"chiese, non sentendomi più parlare.
"Si, sono qui.."dissi, ancora in trance.
"Che hai fatto?"
"Rob, 3 settimane.."e mi tremò la voce.
Lui sospirò."Vedrai che passeranno in fretta, devi essere forte come sto cercando di esserlo io.."
"Va bene.."
"Brava l'amore mio; stanno chiamando il mio volo...ti chiamo appena atterro."
"Anche se qui sono le tre del mattino, miraccomando!" e lui rise.
"D'accordo!Ciao piccola.."
"Ciao, fai buon viaggio."dissi mogia mogia e lui riattaccò.
La tristezza mi riavvolse tra le sue braccia e mi riaccoccolai sul letto; poi mi ricordai delle mie amiche e così iniziai a rispondere all'sms di Fi, scrivendole:<>
Poi toccò ad Ale, a cui le scrissi di farsi trovare dopo mezz'ora alla trinità e andai a prepararmi.
Cercai in fondo alla valigia l'unico costume che avevo, dato che a Londra non c'era l'uso di "andare al mare"; sopra indossai un vestito velato, tutto floreale con l'allacciatura dietro al collo e vi abbinai delle ciabattine, anche esse con disegni floreali.
Raccolsi i capelli dorati in una mezza coda, presi la borsa con crema solare, asciugamano e Ipod (di Rob), inforcai gli occhiali da sole e andai a prendere Ale, che mi stava già aspettando.
"Che macchinuccia.."commentò lei, appena salì sulla mia BMW cabriolet,
"Ti piace la mia piccolina?Regalino dei miei, per farsi perdonare."
"Di cosa?"
"Della loro assenza.."e mi misi a ridere.
Quindici minuti dopo arrivammo a Francavilla, zona marittima, ed Ale mi fece parcheggiare di fronte al lido Venus,dove gli anni precedenti ci riunivamo.
"Non ci credo!Esiste ancora questo lido!"mormorai sorpresa.
"Certo che c'è..!Dai andiamo, che ci stanno già aspettando.." e ci dirigemmo verso il nostro ombrellone.
Camminare sulla sabbia fu una sensazione bellissima, che non provavo più da tanto tempo; quel giorno il cielo era sereno, nemmeno una nuvola lo punteggiava ed il mare era favoloso, una tavola cristallina.
Arrivammo all'ombrellone, dove c'erano già tutti: subito riconobbi i visi di Manuele, Michela, Iginio ed Andrea, i miei vecchi amici; Iginio era stata la mia prima cotta adolescenziali ed eravamo stati insieme, se così si poteva definire...poi vi erano nuovi arrivati nel gruppo, che infatti non riconobbi.
"Ciao ragazzi! Guardate chi vi ho portato!"disse Ale, indicandomi.
Loro rimasero in silenzio, mentre mi scrutavano e io, ovviamente, arrossii per l'imbarazzo.
Dopo un pò di esitazione Michela, Michi per noi, balzò su gridando:"Luciaaaa!!!"e tutti mi piombarono addosso, facendomi cadere sulla sabbia.
"Ohi!Così la uccideteee!Levatevi!"urlava Ale, scansandoli.
Iginio mi aiutò ad alzarmi e poi mi riabbracciò. "Mamma mia Lu!Non ti stavo per riconoscere...sei diventata bellissima..!"mormorò squadrandomi.
"Oh..che vuoi dire "sei diventata"?" chiesi, facendo la finta offesa e scappò un sorriso a tutti; anche gli altri poi, mi vennero a salutare "con calma".
Dopo i saluti e le presentazione ai "nuovi", i ragazzi andarono a farsi un bagno, mentre io, Ale e Michi ci distendemmo al sole per abbronzarci, soprattutto io che ero bianco latte.
Ad un certo punto Manu, Andrea e Iginio, totalmente bagnati, si distesero rispettivamente su Ale, Michi e me, distese a pancia in giù e che eravamo bollenti per il sole: al toccò con i loro corpi ghiacciati gridammo e balzammo su.
Ale venne rincorsa per tutta la spiaggia da Manu , cercando di non farsi buttare in acqua, mentre a me, Iginio, non diede neppure il tempo di scappare, perchè mi prese in braccio, correndo verso la riva.
"Ti prego no!No!" gridavo, scalciando, ma inutile, mi buttò nell'acqua gelata, seguendomi a ruota.
La mattinata e il pomeriggio continuarono così, ridendo come bambini, tra i miei racconti sulla vita londinese e i motivi per cui ero tornata in Italia.
I ragazzi prima di andarcene, ci invitarono al falò, che si sarebbe svolto quella sera lì sulla spiaggia e noi accettammo volentieri.
Infatti tornammo subito a Chieti, per lavarci e cambiarci per poi ritornare a Francavilla.
Quella sera decisi di indossare un vestito nero,lungo fino a metà coscia, con due bretelline sottili e che si modellava, morbidamente, al corpo; sandali, sempre neri, e e i capelli sciolti sulle spalle. Quando arrivai al falò vidi che ero l'ultima ed infatti mi stavano aspettando tutti, seduti attorno al fuoco.
"Ben arrivata!"esclamò Iginio, facendomi segno di sedermi vicino a lui.
La serata passò allegramente, ridendo e scherzando, mangiando i fantastici "arrosticini" che tanto mi erano mancati della cucina abruzzese e varie bruschette.
Guardavo Ale e Manu, che erano seduti vicini e mi venne il dubbio che tra di loro ci fosse del tenero, così sussurrai all'orecchio di Iginio:"Ma c' del tenero tra quei due o sbaglio?"
Lui li guardò sorridendo:"E' tanto che si piacciono, ma nessuno dei due fa la prima mossa; forse stanno meglio così.." Annuii in quel momento una leggera brezza,proveniente dal mare, mi fece rabbrividire e senza dire niente Iginio si sfilò la giacca e me la pose sulle spalle, per poi stringermi a sè, guardandomi profondamente.
Forse mi sarei dovuta discostare da quell'abbraccio, ma in quel momento stavo bene e non c'era niente di male.....

   
 
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