Bentornati in questo nuovo capitolo di GOLDEN BULLET - THE HUNTER WARRIOR.
Ci eravamo lasciati con moltissimi scontri in simultanea. Chi riuscirà a prevalere? Lo scoprirete subito... in questo capitolo!
Vi
anticipo
subito che il prossimo capitolo sarà pubblicato
martedì 1 Giugno!
Qui,
di seguito il link dove poter ascoltare le OST
della storia!
... e, dopo ciò, posso augurarvi una BUONA LETTURA!!!
GOLDEN BULLET - THE HUNTER WARRIOR
Un sacrificio necessario... il ritorno di Malefica!
Martedì 28 Agosto 2018
KAIRI
Fu
un vero colpo di fortuna.
Il fatto che lui non possedesse lo scettro con le Sfere del Drago era un vantaggio che non potevamo assolutamente ignorare.
La tattica di
combattimento attuata da Diablo era sempre stata molto semplice,
durante quei
dieci anni di battaglie; mandarci contro scagnozzi pericolosi e poi
riportarli
in vita grazie agli artefatti magici rubati da Namecc. Eravamo riusciti
a
uccidere Glacial solo perchè quest’ultimo ci aveva
sottovalutato, senza usare
il massimo della sua nuova forza ma, con lo scettro, Diablo avrebbe
potuto
resuscitarlo, peggiorando la nostra situazione.
Chiunque
gli avesse giocato questo brutto tiro, dovevamo
approfittarne e sconfiggerlo...
...
qui e ora!
“Questo
è da parte della nostra Cristal...
KA-ME-HA-ME-HAAAA!”
Non
demmo ascolto ai suoi deliri. Io e Dragon caricammo il
nostro colpo più potente, approfittando del fatto che lo
stregone fosse
completamente distratto.
Funzionò.
A causa del sigillo che gli era stato imposto con
la forza, Diablo non fu in grado di rendersi intangibile. Lui e le
intere
rovine di quel castello vennero polverizzati con quell’Onda
Energetica, con noi
che sfruttammo i nostri Key-Blade per renderla ancora più
efficace e non
lasciando traccia nè del suo scettro nè tantomeno
del suo corpo.
La
battaglia era già finita.
Lo
sforzo della trasformazione si fece sentire per entrambi,
che perdemmo istantaneamente il secondo livello del Super Sayan. Solo a
quel
punto recuperammo la ragione, rendendoci conto di quanta distruzione
avessimo
provocato con quei due attacchi. L’intera montagna sulla
quale poggiavano le
rovine era stata ridotta in cenere, e due immensi crateri lineari si
erano
formati sotto di noi, superando di gran lunga il chilometro di distanza.
Entrambi
crollammo sul terreno, visibilmente stremati.
“Ce
l’abbiamo fatta... li abbiamo sconfitti...
stavolta è finita per davvero!”
[Trunks and Mai - DRAGON BALL SUPER]
Avevamo
vendicato tutte le morti provocate da quei due
bastardi. Questa volta ci eravamo riusciti sul serio. Sora, Riku, i
miei amici
su Destiny Island, Topolino, Paperino, Pippo, Ventus...
...
Tifa, Yuffie, Cloud e Leon, che ci avevano
abbandonati nel corso di quei dieci anni...
...
coloro che vi avevano uccisi, ora hanno raggiunto gli
Inferi, per sempre.
Provai
a rialzarmi, ma il massimo che riuscii a compiere fu
mettermi seduta a gambe incrociate. Volevo scoppiare a piangere per la
frustrazione, ma se l’avessi fatto avrei perso tempo
prezioso. BETA Cristal era
nei guai. Tatsumaki non poteva sconfiggere Hinode da sola e non avevamo
la
certezza che l’eroina affrontasse soltanto la figlia di
Malefica.
Non
era solo questo, però, a lacerarmi il cuore.
“Dragon...
per la storia di Cristal...”
“La
ritroveremo, Kairi... non temere! Loro non vogliono
uccidervi!”
“Io...
io mi riferisco a nostra figlia... quella della
nostra linea temporale...”
L’uomo,
con un sospiro, si voltò verso di me e mi fece una
rivelazione a dir poco sconvolgente.
“Lo
sapevo... fin dall’inizio... sapevo che quel maiale
ti avesse messo incinta, quella notte. Questo, però, non mi
avrebbe mai
impedito di vedere Cristal come mia figlia. Lo hai sentito tu stesso...
quel
farabutto non se ne è mai fregato nulla di lei. Per
quanto mi riguarda, sia
Emerald che Cristal sono nostri figli, e sono certo che anche tu la
pensi allo
stesso modo!”
Il
mio cuore si sciolse all’istante. Come riusciva Dragon a
farmi innamorare sempre più di lui? Era un mistero il come
riuscisse sempre ad
anticiparmi e risollevarmi dal dolore che mi provocavano, e lo sarebbe
rimasto
per sempre.
Capire
come funzionasse l’amore era impossibile.
“Kairi...
quella luce...”
Dragon
puntò il suo sguardo verso sinistra, e quando mi resi
conto di ciò che avesse visto spalancai la bocca per lo
stupore. Quel minuscolo
puntino di luce si avvicinò a noi, come se avesse una
propria volontà, ed entrò
dentro al corpo del mio uomo, nel suo cuore.
“Questa
energia... ma cosa significa?” si
chiese Dragon, stranito.
“E’
l’Energia Residua degli Angeli”
Ormai
ci ero arrivata. Quelle forme di energia erano ciò che
restava dei nostri Angeli, la conferma che questi ultimi fossero stati
davvero
sconfitti dai nostri nemici.
Cosa
farne, tuttavia?
“E’
ora di alzarci! Dobbiamo raggiungere BETA Cristal
prima che sia troppo tardi!” dichiarai
io, ritentando nuovamente di
mettermi in posizione eretta.
“Avremmo
dovuto immaginarcelo... quei due erano dei
completi incapaci senza lo Scettro delle Sfere...”
Oh
no. Quella era una voce che io non avrei mai voluto
ascoltare, in quel momento.
Orripilati,
riuscimmo ad alzarci da terra e ci voltammo
verso il nostro nuovo avversario. Dall’aspetto insolito,
doveva sicuramente
trattarsi del bio-androide di nome Cell.
Dalle
informazioni trapelateci nei nostri studi, quel mostro
era immensamente più potente di Glacial e di Diablo messi
assieme. Nella Dimensione
BETA, l’unico in grado di sconfiggerlo fu Gohan in SS2, ma
dubitavamo che Cell
fosse rimasto su quei livelli.
“Quell’incosciente
non avrebbe dovuto attraversare
quel varco oscuro... invece di trovare la
vostra amata figlioletta,
ha incontrato me e due Deadly Sins... quando si è
resa conto dell’erroraccio
che ha commesso, è stato troppo tardi!”
Le
parole di Cell mi gettarono nello sconforto più totale.
Quella descrizione degli eventi poteva essere attribuita a una sola
persona.
“No...
allora Cristal...”
“Eh
già... credo che la streghetta la stia ancora...
avete capito, credo. Quanto tempo
è passato da quando l’ha portata
via? Una decina di minuti, presumo...”
affermò Cell, sospirando quasi per
deriderci “Avete permesso che vostra figlia
venisse stuprata ed umiliata
senza fare alcunchè... che genitori incoscienti!”
Dragon,
furioso, si gettò all’attacco di Cell che,
tuttavia,
evitò facilmente il suo pugno. Prontamente, l’uomo
che amavo evocò il suo
Key-Blade e provò a staccare la testa
all’androide...
...
e ci riuscì!
“KAIRI!
COME CON GLACIAL! DISTRUGGIAM... AAAAAHHHHHH!”
Io
mi ero mossa
già in anticipo per colpire il corpo di Cell
con un’ennesima onda energetica, ma nessuno dei due si era
aspettato una
reazione simile da parte del nostro nemico. La sua testa, infatti, fu
in grado
di rigenerare del tutto il suo corpo e, con un affondo della mano,
trapassò da
parte a parte il corpo di Dragon. Quello che restava del suo precedente
corpo venne disintegrato da un'altra onda energetica, prodotta dal
palmo di Cell.
L’urlo
dell’ex-Generale Supremo mi ghiacciò sul posto.
“DRAGON!”
[Kokoro
o Shihai Shite Iku Yami - BOKU NO HERO ACADEMIA]
“Fossi
in te non farei alcun passo” mi
avvisò
l’androide, pienamente soddisfatto del suo operato “Se
estrarrò il braccio
dal suo corpo, lui morirà dissanguato nel giro di tre
secondi! E non provare a
trasformarti o usare il Key-Blade... con me non
funzionerà!”
La
sua aura aumentò talmente tanto da schiacciare i miei
polmoni, impedendomi di respirare normalmente. Era di gran lunga
superiore al
SS2...
...
anche al Super Sayan God di Goku...
...
e tanto vicino a...
Merda.
Mi aveva incastrato.
Cell
poteva raggiungere la forma Golden, avendo le cellule
di Freezer nel suo corpo. La sua corazza verde era diventata dorata, ed
i suoi
occhi si erano colorati di rosso sangue.
“Tranquilla...
non voglio ucciderlo. Voglio soltanto
trattare con te!” mi rassicurò
lui, tranquillamente, come se non avesse
trafitto a morte l’uomo della mia vita “Siamo
molto interessati alle tue
capacità, ormai dovresti averlo capito. Voglio darti la
possibilità di scegliere
se vivere o morire. Molto semplice!”
“Vivere
o morire? Non eravamo indispensabili, noi
principesse, per il vostro piano?”
“Ciò
che ci interessa è il vostro Cuore di Pura Luce e il
vostro Key-Blade, non la vostra vita. Se sceglierai di
vivere, io lascerò
morire il tuo vero amore ma non ti farò un graffio.
Se invece ti arrenderai
adesso... io lascerò vivere Dragon... ma tu verrai
completamente assorbita
nel mio organismo. In questo modo, il tuo Cuore si
aggiungerà al mio e
potrò utilizzare anche il tuo Key-Blade! La
tua Anima, invece, finirà
nell’aldilà e non dovrai mai più
mettere in pericolo te stessa o la tua
famiglia nuovamente!”
Quella
proposta mi fece venire il volta stomaco.
“Pensi
davvero che cederò ad un ricatto come questo?!
Puoi scordartelo!”
“Sta
attenta a cosa dice, sua maestà...”
insistette
Cell, per nulla turbato dal mio rifiuto “... a noi
basta e avanza una sola
Principessa dal Cuore Puro che sappia brandire un Key-Blade. Se
non sarai
tu... allora sarà tua figlia Cristal a pagare per la tua
scelta!”
Mi
ero appena rimessa in piedi, ma l’orrenda rivelazione
dell’androide mi costrinse nuovamente a crollare in
ginocchio, davanti a lui.
Mostri.
Quei farabutti erano dei mostri senza cuore.
“A
te la scelta... te o tua figlia? Se deciderai di
morire, noi lasceremo andare Cristal, ma tu diventerai parte del mio
corpo...
esattamente come è accaduto a quell’eroina
nanerottola di Classe S!”
Davanti
a una proposta del genere, non avevo altra scelta
che...
“Non...
non ascoltarlo...”
Fu
Dragon a fermarmi, cercando di liberarsi dalla morsa
mortale di Cell. La sua aura si stava abbassando sempre di
più segno che l’ex
Generale Supremo fosse quasi in fin di vita.
“Dragon.
Non ho altra scelta...”
“Lui...
lui ci sta prendendo in giro... non lasceranno
mai andare Cristal, anche se tu accettassi di arrenderti...
è una trap...”
Cell,
decisamente infastidito dalle parole di Dragon,
affondò ancora di più il suo braccio dentro al
suo petto, e l’aura del mio uomo
si abbassò ulteriormente.
“NO! LASCIALO STARE! MI ARRENDO! MI ARRENDO!!!”
Non
potevo permetterglielo. Non potevo sopportare di veder
morire l’uomo che amavo una seconda volta, non dopo che Chi e
Simon erano
riusciti a riportarmelo indietro. Non potevo permettergli nemmeno di
prendersi
la vita di Cristal, considerandola comunque mia figlia nonostante tutte
le
scoperte che avevamo fatto.
Non
avevo altra scelta.
Lentamente,
e con grande fatica a causa delle fatiche
accumulate dalla precedente battaglia, mi portai di fronte a Cell,
mentre
Dragon cercava strenuamente di liberarsi, peggiorando soltanto la sua
situazione.
“No...
Kairi... ti supplico...”
“Basta,
Dragon. Prenditi tu cura dei nostri
figli. Cell... puoi assorbirmi, ma dovrai mantenere la tua
promessa!”
Cell,
con immensa soddisfazione, allungò la sua coda verso
di me. Conoscevo il suo metodo di assorbimento grazie alle tante
ricerche che
avevamo svolto su di lui.
Che
modo atroce di perdere la vita...
“Ottima
scelta, sua maestà... PREPARATI A DIVENTARE
PARTE DI QUESTO CORPO PERF...”
[I'm Seriously Going To Crush You - BOKU NO HERO ACADEMIA]
Cell
rimase completamente spiazzato da quanto avvenne.
Dragon, per nulla intimorito dalla ferita orripilante, era riuscito a
liberarsi
dalla presa dell’androide semplicemente trasformandosi in
drago. Questo aveva
costretto l’essere ad allontanarsi, preoccupato. Dragon
tornò normale subito
dopo, usando il Key-Blade per recuperare le forze, mentre io mi
allontanai
intimorita dal nostro nemico.
“Dragon!
Allora stai bene!”
“Certo
che lo sono! E tu sei un’idiota senza cervello!”
mi urlò contro Dragon, arrabbiato con me “Quel
farabutto avrebbe potuto
portarsi via Cristal già ieri, e non l’ha fatto!
E’ chiaramente una trappol...”
Qualcosa
saettò vicino a noi e lo evitammo per un soffio.
Quando riconoscemmo l’arma lanciataci da Cell, rimasi troppo
sconvolta...
...
perchè quel Key-Blade, precedentemente appartenuto a
Tatsumaki, era la prova che l’androide mi aveva mentito.
“Vi
piace?” mi prese in giro Cell, allungando la sua
mano verso il Key-Blade a forma di lancia e ri-evocandolo “L’ho
ottenuto
quando ho assorbito la donna dai capelli verdi. E’ un oggetto
dal potere
straordinario... sei una credulona, Kairi. Davvero pensavi
che avremmo
liberato BETA Cristal o risparmiato un Candidato al Trono di Dio
Supremo?”
“Tu...
farabutto...” iniziai a singhiozzare
io, disgustata dal suo comportamento “... hai la
minima idea di quanto stia
soffrendo Cristal in questo momento? Perchè ve la
state prendendo con lei?!
SIETE DEI VERMI SENZA CUORE!”
L’androide,
per tutta risposta, mi rivolse un ghigno
trionfante.
“Un
Cuore? Sei proprio una sciocca... io
non sono un essere umano. Io non ho un Cuore... non l’ho mai
avuto! Potete
disperarvi quanto volete, ma fino a quando non sarete in grado di
sconfiggermi,
voi non potrete salvare vostra figlia! Fatevene una ragione!”
Quelle
parole, per quanto odiassi ammetterlo, fecero
l’effetto desiderato dal bio-androide, portandomi alla
disperazione più totale.
Ero
troppo debole. Contro quei bastardi, io ero del tutto
inerme, e non potevo salvare mia figlia dalle loro grinfie. A nulla
valsero le
parole di conforto di Dragon, il quale cominciò a urlare con
grinta verso di me,
mentre cercava strenuamente di sconfiggere Cell tutto da solo.
Era tutto inutile. Quei farabutti erano
invincibili…
…
invincibili…
…
invincibili…
…
invincibili…
“KAIRI!
PER L’AMOR DI DIO! TORNA IN TE, PORCA MISERIA!
HO BISOGNO DI TE… KAIRI!”
Una
scarica di adrenalina percorse tutta la mia spina
dorsale. Il mio sangue cominciò a ribollire nelle mie vene e
il mio corpo si
mosse completamente da solo.
Quelle parole le conoscevo
perfettamente. Erano le stesse
che io urlai a Dragon quando rimanemmo imprigionati nel Mondo del
Nulla, per
farlo riprendere. Mi bastarono quelle parole per farmi tornare la
voglia di
combattere per mia figlia e per i miei amici.
Cell
si rese conto dei miei movimenti e allontanò il padre
dei miei figli con un calcio sul ventre, pronto a contrastarmi.
“E’
tutto inutile, Kairi! Non sei forte abbastanza per
sconfiggermi! PRENDI QUESTO! MAKANKO-SAPPO!”
L’attacco
dell’androide, palesemente copiato dal namecciano
Piccolo, si diresse inesorabilmente verso di me, ma per istinto riuscii
a
evitarlo abbassandomi con le ginocchia...
...
no... non le avevo abbassate!
“Ma
che...?!”
Ero
semplicemente diventata una bambina! Come era potuto
succedere?
“Questa
mi è del tutto nuova! VEDIAMO COME TE LA CAVI CON
QUESTO! RAGGIO LETALE!”
Il
primo colpo lo evitai per un soffio e mi beccai un
graffio sul fianco, data la sorpresa per quanto mi fosse avvenuto.
Tuttavia mi
ripresi subito, e non mi feci colpire più da alcun attacco
dell’androide, al quale
riuscii velocemente ad avvicinarmi nonostante non fossi trasformata in
Super
Sayan. La mia forza fisica era aumentata vertiginosamente, senza alcuna
spiegazione logica, e non riuscivo a comprendere come.
Cell,
vedendosi affrontato a viso aperto, si trovò costretto
a parare l’affondo del mio Key-Blade con il suo, mentre con
la mia mano libera,
istintivamente, io toccai la ferita infertami dal suo precedente
attacco.
Fu
un errore colossale.
In
quel momento, il mondo attorno a me svanì completamente,
i miei occhi videro soltanto oscurità per qualche secondo e
la mia bocca si
impregnò di sangue...
...
il mio sangue.
“NO!
KAIRI!”
Merda.
Avevo erroneamente pensato che la creazione del Dr.
Gelo, parando il mio attacco con la sua lunga arma, non potesse
colpirmi con
calci o pugni ma solo con attacchi di KI, ma Cell aveva usato il
braccio libero
per trapassarmi il diaframma da parte a parte, lacerandomi tutti gli
organi
interni mortalmente. Ci era riuscito semplicemente allungando il
braccio di
qualche metro.
Stupida.
L’avevo attaccato senza pensarci due volte, e mi
ero scordata delle capacità intrinseche dei namecciani
ottenute dall’androide,
con la genetica.
Qualcosa
di strano, però, stava accadendo dentro al mio
corpo, di inspiegabile a parole. Non stavo provando alcun dolore. Le
mie forze
non mi stavano affatto abbandonando, ma al contrario sentivo una fiamma
ardente
riscaldare la mia anima sempre di più, un flusso di energia
che non mi era mai
appartenuto ma che, in quel momento, stava man mano prendendo possesso
del mio
corpo.
“Povera
stupida... avvicinarti troppo a me ti è
costata la vit... ma cos...?! AAAAAHHHHHHH!!!”
Incurante
delle ferite subite, usai Fatalità per tranciare
il braccio armato di Cell, il quale urlò per il dolore
estraendo l’altro dal mio
petto, grondante di sangue. Mi resi conto di non aver più
bisogno di respirare
e che il mio cuore avesse smesso di battere già da diversi
secondi, eppure ero
ancora viva.
Non
solo. Improvvisamente avevo smesso di essere una bambina
ed ero diventata adolescente, allontanandomi rapidamente
dall’androide il cui
corpo iniziò a brillare di una luce macabramente rosso
sangue...
...
e la mia bocca si aprii da sola, urlando con una voce
completamente diversa dalla mia.
“Abilità
Vampirica... Sangue Esplosivo!”
Un’esplosione
immensa colpì il nostro nemico, avvolgendolo
in un mare di fiamme, fumo e polvere. Sia io che Dragon ci allontanammo
dal
punto dell’esplosione, ma il mio uomo non aveva intenzione di
fermare
quell’attacco.
“PRENDI
QUESTO! MASENKO!”
Quell’onda
di KI provocò un’esplosione ancora più
tremenda,
e questa volta non bastò correre o volare per sfuggire
all’immensa onda d’urto
che ci fece ruzzolare e rotolare rovinosamente sulle macerie della
montagna.
Ignorai
lo squarcio sul mio corpo, il quale era decisamente
peggiorato a causa dell’esplosione, e mi preparai subito a
curarlo con
Fatalità. Rimasi sorpresa quando mi resi conto che le mie
ferite si stessero
rimarginando da sole, a una velocità disarmante.
Il
mio cuore, nel mentre, aveva faticosamente ripreso a
battere.
“Kairi!
Tutto bene?” mi domandò Dragon
preoccupatissimo “Come stai?”
“Io...
penso bene...” mi voltai confusa verso di lui,
ammettendo “... però non so cosa
mi sia successo in questi pochissimi
secondi...”
“...
per qualche secondo la tua aura è sparita del
tutto... ma il tuo corpo ha continuato a muoversi, come se qualcuno
avesse
preso il suo possesso!” mi
rivelò lui, cogliendomi completamente alla
sprovvista “Sei diventata pallida come un
cadavere, i tuoi occhi avevano
le iridi rosa e assomigliavano a quelli di un serpente”
Controllata
da qualcuno...
...
un momento...
“Tanjiro...
lui aveva detto che dentro di me c’era...”
Sorrisi,
rassicurata dalle parole di Dragon.
Io
e Chi, quella mattina, avevamo trovato il tempo di farci
raccontare da Tanjiro la sua storia. Era stato così che
avevamo fatto una
particolare scoperta, ovvero che dentro al mio corpo risiedeva
l’anima di una
delle sue sorelline minori.
Nezuko
Tamado. Era stata lei a salvarci momentaneamente
la vita.
Nel
momento in cui realizzai quella verità, percepii lo
stesso calore di quando Tanjiro si era rivolto a me con gentilezza,
rivolgendosi a sua sorella.
“Non
preoccuparti, Dragon... so cosa mi è successo!”
rassicurai subito il padre di Emerald e Cristal, puntando preoccupata
lo sguardo
verso l’immensa coltre di fumo provocata dai nostri attacchi
“Pensi che
Cell sia morto?”
Lo
sguardo truce di Dragon, purtroppo, mi fece comprendere
l’amara verità.
“No...
la sua aura è ancora viva e pimpante. Odio
ammetterlo... ma nemmeno in coppia siamo in grado di fargli un graffio,
al
momento”
Aveva
ragione. Cell fuoriuscì dalle macerie, completamente
illeso e privo di ferite. Non si era fatto nemmeno un piccolo
graffietto e gli
arti strappati gli erano già ricresciuti.
“Devo
ammetterlo, Kairi... l’attacco di prima mi ha
letteralmente colto di sorpresa, ma non succederà di nuovo!”
Non
potevamo sconfiggerlo. Dragon aveva decisamente ragione.
Non potevamo ferire quella creatura in alcun modo. L’unica
speranza che ci
restava per sopravvivere era la fuga.
“Aaaahhhh...
mi sono sgranchito i muscoli”
affermò l’androide, schioccandosi il collo con
nochalanche “Era da tanto che
non mi capitavano avversari così in gamba. Potete anche
andarvene, per quanto
mi riguarda!”
Ci
misi qualche secondo per rendermi conto di ciò che avesse
detto l’androide. Lui...
...
lui ci stava lasciando andare?
“Che...
che cazzo significa?! Non dovevi ucciderci?!”
gli urlò contro Dragon, stupito dal comportamento di Cell,
il quale aveva
abbandonato il suo comportamento bellicoso.
“Affatto.
Il mio compito era quello di rapirti, sua
maestà, a qualunque costo” ci
spiegò l’androide, soddisfatto “Se
avessi davvero voluto ubbidire agli ordini di quel bastardo, non vi
avrei
lasciato alcuno scampo fin dall’inizio... avrei
ucciso Dragon e ti avrei
messa al tappeto senza battere ciglio! Non fraintendetemi... io stavo
davvero
cercando di assorbirti, Kairi!”
“Ma...
ma perchè...”
Non
riuscivo a comprendere le motivazioni dietro ai suoi
gesti. Qualcosa, però, la stavo cominciando a intuire,
analizzando le parole di
Cell. Lui non stava seguendo gli ordini del suo padrone. Lui si era
semplicemente divertito con noi. Non aveva mai avuto intenzione di
consegnarmi
al suo capo.
Un
dubbio viaggiò nella mia mente, un enorme sospetto che
venne prontamente confermato dall’androide.
“Tranquilla...
Cristal è al sicuro e Hinode sta dalla
mia parte. Tutti coloro che sono morti
ieri sono stati riportati in
vita da quella donna e si trovano tutti in un’altra
Dimensione. Fino a
quando il mio padrone non cercerà di appropiarsene, non gli
verrà torto alcun
capello”
“Come
facciamo a sapere che non ci stai mentendo?!”
gli domandai io, inferocita e offesa per essere stata ingannata da
quell’essere.
La
successiva rivelazione di Cell mi colse alla sprovvista.
“Credetemi...
se non per gli altri, potete stare certi
che GAMMA Hinode proteggerebbe ogni versione di Cristal anche a costo
della sua
stessa vita. Non riesco a capire il
motivo dietro a questa
decisione, ma so che se provassi a torcere un capello a quella ragazza,
le pene
dell’inferno sarebbero preferibili a ciò che
Hinode mi farebbe”
Dallo
sguardo dell’androide, mi resi conto che probabilmente
lui non stava mentendo.
Perciò
Hinode e Cristal erano legate in qualche modo, nel
futuro?
“Su,
tornate indietro!” ci invitò lui ad
abbandonare
l’arena dello scontro, soddisfatto “I
vostri amici potrebbero essere in
serio pericolo! E tu... cosa ci fai qua?”
La frase di Cell ci colse completamente alla sprovvista.
[Continuazione
- Survive and Get The Blade - KIMETSU NO YAIBA]
Come
avevamo fatto a non percepire la sua aura? Possibile si
fosse mosso senza farsi notare da nessuno? Conoscendo il soggetto,
questa
ipotesi era probabile quanto l’opposta.
Saitama
si guardò attorno, con uno sguardo talmente serio da
farmi venire la pelle d’oca. Stava certamente valutando tutta
la situazione,
cercando di capire come muoversi nel migliore dei modi. Il suo sguardo,
tuttavia, si pietrificò davanti al Key-Blade afferrato da
Cell.
“EHI!
HAI SENTITO COSA TI HO DETTO!? COSA CI FAI QUI,
PELATO DI...”
Un
pugno. Questo bastò a bucare il ventre
dell’androide, il
quale cominciò a sputare sangue violaceo dalla bocca. Io e
Dragon rimanemmo
letteralmente a bocca aperta.
Forza
pura. Questa era la descrizione adatta del semplice
attacco di Saitama.
“Tu,
insettone... dove hai trovato quel Key-Blade?”
Io
e Dragon indietreggiammo, preoccupati. Questa storia
sarebbe finita molto male se fossimo rimasti coinvolti in quella
battaglia.
“E
se anche fosse? Cosa te ne importa? Ormai quella
nanetta ha smesso di vivere... preoccupati meno dei morti, se
non vuoi
raggiungerli!”
L’androide
rimarginò istantaneamente le sue ferite, pronto
ad affrontare l’eroe di nome Saitama.
“Se
non sbaglio il tuo nome è Cell... ho indovinato?”
“Sono
onorato, dico sul serio... conosci anche il mio
nome” si complimentò il
cyborg, indicando il nostro pelato amico “Tu,
invece, devi essere Caped Baldy... meglio noto come Saitama!
Si dice che la
tua potenza sia senza eguali, e l’ho appena provato sulla mia
pelle!”
“Perchè...
perchè l’hai uccisa?”
“Ancora
con questa storia... e va bene. Te lo
dirò... solo se mi consegnerai personalmente la
regina Kairi!”
Il
ghigno malefico di Cell mi dette il voltastomaco. Verme.
Ancora con questa storia.
“Mi
stai irritando, insetto...” insistette Saitama,
per niente terrorizzato “Voglio una risposta...
prima che ti cancelli
dall’esistenza!”
Io
e Dragon arretrammo nuovamente. La situazione stava
precipitando.
“Non
ci arrivi da solo? Sono un cattivo! Non ho bisogno
di un vero motivo per ammazzare qualc...”
PUNCH!
Un
altro pugno, sferrato verso l’androide. Un fortissimo
getto d’aria si abbattè verso Cell, il quale
evitò agilmente il colpo. Saitama
non sembrava averla presa affatto bene.
“Non
sei minimamente credibile, verme! Tu sei tutto
tranne che un nemico senza obiettivi.
Cell... a cosa puntavi con la
morte di Tatsumaki? Avevo fatto una promessa... avevo detto a
sua sorella
che non le sarebbe accaduto nulla di grave...”
Oh
no. Che storia era quella?
***
Qualche giorno prima...
SAITAMA
“Mi spiace tantissimo per il
pugno che ho sferrato a tua moglie, Gohan... non volevo tirarlo
così forte...”
“Nah, tranquillo Saitama! Va
tutto bene! Videl ha preso colpi peggiori, e poi è riuscita
a superare l’ultimo
turno eliminatorio! Inoltre è curiosa di sapere quale sia il
tuo segreto!”
“Il mio segreto?”
“Per la tua forza smisurata!
Non ho mai conosciuto un terrestre forte quanto te, e volevo sapere se
sei
riuscito a raggiungere questa potenza con un allenamento
speciale”
“Nah... niente di
particolare...”
Era la verità. Il mio
allenamento era molto semplice, anche fin troppo, e lo spiegai in
pochissimi
secondi al giovane guerriero. A differenza di tanti miei amici,
tuttavia, lui
sembrò entusiasta.
“UAO! E’
INCREDIBILE! SEI
RIUSCITO A DIVENTARE COSI’ FORTE CON UN ALLENAMENTO
COSI’ SEMPLICE! SONO COSI’
INVIDIOSO!”
“Io invece invidio te. Ho
passato mesi interi ad allenarmi, senza pensare a
nient’altro. Sono
diventato forte, è vero, ma il prezzo che ho pagato
è stato tremendo... i miei
capelli... la mia vita sociale... ma soprattutto il mio orgoglio. I
miei nemici
sono tutti troppo deboli e mi basta sempre un pugno per sconfiggerli.
Tu,
invece, hai ottenuto quella forza senza perdere nulla di tutto questo.
Hai
ancora i capelli, sei sposato con una donna bellissima, hai una figlia
stupenda
e non sembri insoddisfatto della tua vita”
“Ecco... hai ragione solo in
parte. E’ vero che ho una famiglia meravigliosa e che la mia
vita va alla
grande... ma non è sempre stato così. Quando ero
più piccolo, la mia infanzia è
stata rovinata da due autentici mostri. Fu uno di questi, tuttavia, a
farmi
vivere un vero e proprio incubo... un androide di nome Cell, che
puntava a
distruggere la Terra. A causa sua, molti dei miei amici hanno rischiato
la vita
e mio padre... ecco... a differenza tua, io non mi sono allenato per
piacere
personale... l’ho fatto perchè sono stato
costretto. Ho perso la mia infanzia a
causa di quell’androide... ci ho messo tantissimo tempo per
ritornare a cercare
la mia felicità e se non fosse stato per Videl... io non ci
sarei mai riuscito”
“Capisco... allora posso
chiederti un consiglio? Come posso ritrovare la voglia di
vivere?”
“Non è affatto
difficile! A
dire la verità hai già iniziato il tuo percorso
di rinascita!”
“Eh?! Che stai...”
“Allora rispondi a questa
domanda... chi era quella bellissima donna con la quale stavi parlando
cinque
minuti fa?”
“Ahahahah...
c’è un
malinteso... Fubuki è soltanto
un’amica...”
No. Un momento. Cosa stavo
dicendo? Lei era soltanto un eroina che provava ogni volta ad
arruolarmi nel so
gruppo, i Blizzard. Perchè l’avevo definita una
mia amica?
Se qualcun’altro meritava
quell’appellativo, quello era certamente Genos, o King...
... ma ero rincitrullito, per
caso? Il primo era uno scroccone che sfruttavo per ricevere dei soldi
in più,
mentre King era un falso eroe che passava il tempo dietro ai
video-giochi.
“Io non direi che tu sia
completamente isolato dal mondo... se tu fossi stato un completo
idiota,
nessuno di loro avrebbe continuato a starti vicino. Ho parlato anche
con tutti
i tuoi amici, Saitama... e non sai quante belle parole siano uscite
dalle loro
bocche”
“Di-dici sul serio?”
“Eccome! Genos ti vede come
un mentore saggio e senza peli sulla lingua, grazie al quale sta
raggiungendo
tutti i suoi obiettivi e grazie al quale riesce sempre a rialzarsi dopo
una
sconfitta. Alcuni eroi di Classe S sono rimasti sbalorditi dalla tua
immensa
potenza e vorrebbero conoscerti meglio... perfino Tatsumaki ha ammesso
che hai
un buon potenziale per diventare un eroe al massimo livello... anche se devo ammettere che, a parere
mio, lo sei già!”
“Quell’antipatica
nanerottola?! Sicuro che non ti abbia preso in giro o che non fosse
ubriaca?!”
L’ultima volta che Tatsumaki
si
era risentita di un mio commento, aveva cercato di ammazzare Zombieman
in preda
agli effetti dell’alcool. Me lo aveva riferito Genos stesso,
affranto e
dispiaciuto per quanto avvenuto.
“A parte ciò...
anche Fubuki
sembra aver cambiato idea sul tuo conto. Si è resa conto di
tutti i suoi limiti
grazie a te. Invece di provare ad arruolarti nel suo gruppo, ora si sta
allenando duramente per raggiungere lo stesso potenziale di sua
sorella. Lei è
stata quella che mi ha fatto i complimenti più belli su di
te. Mi ha anche
parlato di una promessa...”
***
“Avevo
promesso a Fubuki che avrei protetto sua
sorella anche a costo della mia vita... come... come hai potuto...”
Io
e Dragon ci portammo una mano davanti alla bocca,
sconvolti. Non ne sapevamo nulla. Tatsumaki, d’altronde, ci
era sempre sembrata
ignara di questa promessa fatta da Saitama. In quei pochi giorni, lui e
l’eroina amica di Cristal si erano comportati come cane e
gatto, ma nonostante
ciò ero certa che, come eroi e colleghi, si fossero sempre
rispettati a
vicenda.
Beh...
Saitama la rispettava sicuramente, a giudicare dal
modo in cui stava reagendo alla morte di Tatsumaki.
“Saitama...
povero imbecille...” lo
canzonò
Cell, scuotendo il capo con immensa delusione “Con
quale coraggio dirai la
verità alla tua amica? Mi immagino già la
scena... tu, in lacrime, ammetterai
di non aver mantenuto la tua parola... che non sei stato in
grado di
proteggere la sua cara sorellina!”
“Non
farti strane idee... Tatsumaki era tutto tranne che
una principiante. Se lei è morta... significa che il suo
assassino è molto
forte” dichiarò Saitama, senza vergogna
“Non ha fatto in tempo a
usare i suoi poteri psichici o, peggio ancora, questi non avevano
effetto sui
suoi avversari. A giudicare dalle tue capacità... dubito che
uno come te sia
stato in grado di ucciderla”
Cell
digrignò i denti, furioso. Lo aveva letteralmente punto
nell’orgoglio.
Saitama
non poteva sapere che Tatsumaki non era stata
semplicemente uccisa, ma assorbita dall’androide. Solo in
quel modo, infatti,
Cell era stato in grado di usare il Key-Blade appena conquistato
dall’eroina.
“Non
so il perchè... ma tu mi ricordi tanto una
persona...” affermò il bio-androide,
iniziando a muovere i suoi passi verso
l’eroe di Classe A “... incredibile... sembra
sia passata una vita da
quando ho intravisto uno sguardo identico al tuo!”
Ora
i due guerrieri si trovavano l’uno di fronte
all’altro.
Cell era molto più alto di Saitama e lo sovrastava di almeno
mezzo metro.
“Arrogante...
sicuro di sè... gli occhi di un uomo che è
accecato dalla pura rabbia!”
“Provo
a indovinare... è lo stesso sguardo di quello che
ti ha fatto il culo a strisce, quasi venti anni fa!”
Non
appena finì di pronunciare quella frase, Cell lo prese
letteralmente alla sprovvista, con un pugno nella bocca dello stomaco.
Per la
prima volta da quando avevo conosciuto l’eroe, questi
sputò sangue dalla bocca
accusando il colpo e arretrando di qualche passo.
“Non
paragonare il vecchio me a quello di adesso... non
sottovalutarmi!”
Saitama
si riprese quasi istantaneamente e provò a colpire
nuovamente il suo avversario con uno dei suoi incredibili pugni. Cell,
tuttavia, riuscì a parare il colpo con il palmo della sua
mano. Perfino il
pelato era rimasto di stucco davanti a quella dimostrazione di forza da
parte
dell’androide.
“Credo
tu non sappia molto sul sottoscritto”
continuò Cell a sbeffeggiare Saitama, il cui sguardo era
colmo di stupore e
sbigottimento “A differenza della mia
precedente forma, io possiedo le
cellule di tutti i partecipanti al I Torneo del Potere, grazie
all’ottimo
lavoro svolto da Hit che ha raccolto tutti i DNA! Ma non è
finita qui...”
Il
braccio imprigionato di Saitama iniziò a torcersi di
frotne all’immensa potenza di Cell.
“Ieri
mattina, Hinode mi ha concesso di assorbire la
parte di Majin Buu che aveva acquisito. Non solo sono immortale, ma
sono anche
in grado di rigenerarmi e apprendere le mosse dei miei avversari con un
solo
sguardo! Hinode mi ha donato anche un nuovo potere, a me completamente
sconosciuto!”
Il
braccio di Cell si alzò in aria, con il palmo aperto. Che
intenzioni aveva quell’insettoide?
I
suoi occhi si rivolsero a me. Le sue iridi avevano
cambiato nuovamente colore. Non erano più rossi, ma ambrati,
come quelli di
Master Xehanort...
...
no... impossibile...
...
quello era il potere dell’Oscurità!
“Mi
perdoni, mia regina... Dragon aveva proprio ragione!
Non ho mai avuto bisogno della sua forza!”
“NO!”
Sia
io che Dragon corremmo a perdifiato, in direzione dei due
contendenti. Una luce apparve sopra la testa di Cell, a conferma dei
miei
dubbi. Senza perdere un secondo in più, mi trasformai in SS2
e preparai
Fatalità. Sapevo di non avere la forza sufficente a parare
la lancia, ma in
combinazione con Dragon le possibilità aumentavano, ancora
di più se invece di
bloccare il Key-Blade dell’androide, entrambi avessimo
puntato a...
“Saitama!
PREPARATI A SCAPPARE!”
Il
nostro piano funzionò. Usando il massimo della nostra
forza fisica, con i nostri Key-Blade io e Dragon tragliammo il braccio
di Cell
che imprigionava Saitama, il quale fu in grado di sfuggire ed evitare
di farsi infilzare
dall’arma precedentemente appartenuta a Tatsumaki. Tutti e
tre ci tenemmo a
distanza da Cell, il quale si fece ricrescere nuovamente il braccio
mozzato.
C’era
mancato un soffio, ma il nostro trionfo rischiava di
durare molto poco. Solo per raggiungere quel risultato, eravamo stati
costretti a dare
il massimo. Se avessimo continuato in quel modo, la nostra sconfitta
sarebbe
stata inevitabile.
“Dragon,
Kairi...” ci richiamò Saitama,
abbastanza preoccupato “Voi tornate indietro! Ci
penso io a Cell!”
“Stai
scherzando, spero!!!” affermai io, scioccata
“Non
vedi che è più forte di tutti e tre messi insieme?”
“Non
ho usato il massimo della mia forza! Potevo
liberarmi da solo, prima!”
“E
CE LO DICI SOLO ADESSO!?”
“Kairi!
Approfittiamone!” mi ordinò invece
Dragon,
con fermezza “In questo modo possiamo
cercare Cristal!”
Digrignai
i denti, decisamente insoddisfatta. Andare a
cercare BETA Cristal, in quel momento, aveva la massima
priorità.
“D’accordo...”
mi arresi io, voltando le
spalle al nostro alleato e amico ma avvisandolo “VEDI
DI NON MORIRE,
SAITAMA!”
Io
e Dragon cominciammo a correre all’indietro, in direzione
di tutti gli altri, mentre Saitama e Cell si erano messi in posizione
di
combattimento, pronti a combattere tra di loro.
***
Nello stesso momento...
BETA CHI
La
battaglia tra me e Gluttony era incominciata da qualche
minuto, ma ero in netta difficoltà. Nonostante Tanjiro
avesse già preso il
possesso del mio corpo, quella donna era su tutt’altro
livello rispetto a Lust.
In quanto a tecnica ed esperienza, l’ex giornalista mi era
nettamente
superiore.
Il
mio corpo era già ricoperto di graffi e lividi
dappertutto. Avevo fatto un grossissimo errore ad affrontarla da sola,
senza
qualcuno che potesse aiutarmi.
“Che succede,
ragazzina? Stai già boccheggiando?”
si prese gioco di me quella megera, volteggiandomi attorno come una
zanzara
alla ricerca di sangue “Davvero
pensavi di poter combattere allo stesso
livello di un Deadly Sins, completamente da sola? E pensare
che io sono
soltanto la quinta tra i sette in termini di potenza...”
Le
sue parole non mi ferirono un granchè. Ero consapevole di
non essere la più forte del mio gruppo e che, da sola, non
fossi in grado di
far nulla. Nonostante ciò, avevo necessariamente bisogno di
trattenere Gluttony
vicino a me, così da lasciare l’incombenza di
Greed a tutti gli altri. Simon se
la sarebbe cavata alla grande anche da solo, contro Envy.
- Chi... credo
sia giunta l’ora di provare
l’efficacia di quella sostanza –
- Già da adesso?
Quella è la nostra sola carta a
sorpresa da giocare! Se non funziona, siamo morti!
–
-
Se non la usiamo, siamo morti comunque! –
Tanjiro
aveva perfettamente ragione. Se non potevamo
sconfiggerla con l’esperienza, allora eravamo costretti ad
aumentare la nostra
forza e la nostra velocità. Potevamo raggiungere
quell’obiettivo solo in un
modo...
***
Quella
mattina...
“Ricordi cosa hanno detto i
nostri amici al riguardo del KI Power e di quella sostanza chiamata
Yilar?”
“Certo... che sono molto...
un
momento! Non mi starai dicendo che quel pazzo di Freezer...”
“Già...
probabilmente ci ha
iniettato del DNA sconosciuto nelle vene. Non so quali geni abbia usato
per
creare questa sostanza, ma di certo Freezer voleva potenziarci, in
questo modo”
“Ma allora come posso
attivare
quel potere, Peach?”
“...”
“... Peach...?”
“... ascoltami, Chi. Non so
che
abbia in mente quell’imbecille dell’imperatore
ma… ti scongiuro… evita di
attivare quel potere prima del tempo. Potrebbe accaderti qualcosa di
molto
brutto se non sei preparata a sufficienza”
“... qualcosa... di
brutto?”
“Tu non hai sostenuto dei
reali
allenamenti nelle arti marziali. La trasformazione donatati da Freezer
potrebbe
aumentare drasticamente la tua potenza, ma il tuo corpo non
è ancora abbastanza
resistente da sopportare quel cambiamento. In parole povere... se tu
provassi a
trasformarti, rischieresti l’auto-distruzione!”
***
Le
parole di Peach risuonarono minacciosamente nella mia
mente. Il rischio di rimanere uccisa per colpa dello Yilar era davvero
molto
elevato e non ero certa di poter sconfiggere Gluttony con una
capacità che
nemmeno conoscevo. Tuttavia dovevo comunque provarci, o sarebbe stata
la fine
per me e i miei amici.
Lasciai
a Tanjiro il compito di caricare la mia aura, mentre
io lo avrei aiutato nella trasformazione con la mia concentrazione.
La
prima sensazione che provai fu quella di un formicolio
sulla schiena, lungo la spina dorsale, dal quale riuscivo a percepire
l’immensa
forza che mi era stata donata dallo Yilar. Dovevo semplicemente
lasciarla
scorrere nel mio corpo, tutto qua.
A
parole sembrava semplice, ma non era affatto così. Ogni
fibra dei miei muscoli, quando veniva avvolta da quell’aura
incandescente,
mandava impulsi dolorosi al mio cervello, intimandogli di smettere con
quella
tortura.
- Chi... basta
così... –
- No... non è
abbastanza... ancora un po’! –
Cominciai
a sentire le mie ossa allungarsi e irrobustirsi
come acciaio, mentre il mio cuore pompava il doppio del sangue di cui
necessitava. Il formicolio sulla schiena si spostò
leggermente più in basso,
sul mio coccige. Qualcosa stava fuoriuscendo dai miei vestiti.
Era
una coda. Lunga e pelosa, come quelle delle scimmie,
iniziò a dimenarsi senza controllo prima che fossi in grado
di muoverla a mio
piacimento.
Un
momento... ma quella non era la caratteristica
principale di un...
“Quindi
appartenevano a un sayan i geni di quello
Yilar...” comprese al volo Gluttony,
pronta nuovamente ad affrontarmi.
Io,
tuttavia, cercavo ancora più potere.
-
Adesso basta, Chi! Se vai oltre, rischi di
perdere il controllo! –
Infastidita
e delusa, decisi di ubbidire al comando di
Tanjiro. Fu una scelta saggia, mi resi conto, perchè il mio
corpo non la
smetteva di farmi male dappertutto.
Evocai
subito Catena Regale, pronta a confrontarmi
nuovamente con Gluttony. Speravo di essere diventata molto
più forte, ma non
riuscivo a percepire la differenza tra la me di prima e quella di
adesso, più a
causa della mia inesperienza che per altri motivi.
- Tanjiro! Il mio corpo
è di nuovo tuo! Hai bisogno di
una mano prima che ti ceda il comando? –
- Ottimo!
Adesso ti mostrerò una delle mie tecniche
più forti e la combinerò con la tua nuova forza!
Suggeriscimi un modo per
bloccarla e coglierla di sorpresa... e il corpo da Majin
diventerà cenere! –
La
sua tenacia e la sua sicurezza mi rassicuravano
moltissimo. Questo mi permise di recuperare fiducia e analizzare
l’andamento
del combattimento fino a quel momento.
In
termini di forza bruta, velocità ed esperienza, Gluttony
era decine di volte superiore alla Deadly Sins sconfitta il giorno
prima.
Colmare un divario simile era impossibile da sola, ma questo non
significava
che io fossi sconfitta già in partenza. Dovevamo sfruttare
un momento della
lotta in cui lei mi avrebbe decisamente sottovalutato e, a giudicare
dai suoi
movimenti, quello migliore per sferrarle un colpo decisivo era uno
solo...
- Sei sicura
della tua decisione, Chi? Molte cose
potrebbero andare storte! –
- Per questo voglio
affidare la pratica a te, Tanjiro!
–
Diverse
scariche elettriche si materializzarono attorno al
corpo della mia avversaria, segno che stesse per attaccarmi.
L’ammazza-demoni
inspirò una sola volta aria nei polmoni, i quali a causa del
mio cambiamento
fisico erano in grado di accumulare tre volte più ossigeno
di un comune essere
umano...
...
e attaccò, senza darmi modo di rendermene conto!
“Danza del Dio
Fuoco – VALZER FLASH!”
Catena
Regale venne totalmente avvolto dalle fiamme, e con
un semplice balzo in avanti il mio corpo si trovava di fronte a
Gluttony, la
quale si riprese subito e, senza darmi modo di reagire, fu in grado di
scivolarmi sotto le braccia afferrandomi entrambi i polsi con le sue
mani e disarmandomi
subito. A nulla valsero i miei calci per cercare di liberarmi.
“Che sciocca... PREPARATI A
RAGGIUNGERE SIMON
ALL’ALTRO... MA CHE...?!”
Ecco.
Quello era il momento nel quale Gluttony o i nostri
avversari mi avrebbero sottovalutato di più...
...
l’istante prima di darmi il colpo di grazia!
Prima
che lei potesse uccidermi, riuscii a evocare il mio
Key-Blade con l’unica parte ancora libera del mio corpo,
riuscendo anche ad
afferrarlo. Una sferzata della mia coda, al massimo della
velocità, mi permise di
colpire Gluttony in pieno stomaco con la lama fiammeggiante del mio
Key-Blade, e
il demone mi liberò arso dalle lingue di fuoco incandescenti.
L’onda
d’urto dell’attacco mi scaraventò
dall’altra parte
della radura, senza che riuscissi a recuperare il controllo prima della
caduta
rovinosa sul terreno. Quando mi rialzai, davanti a me c’era
l’inferno.
L’intera
radura era avvolta dalle fiamme, e Gluttony si
dimenava come una matta da una parte all’altra, urlando per
il dolore causato
dalle sue carni che bruciavano senza freno.
Non
era il momento di fermarmi! Dovevo continuare ad
attaccarla, o Gluttony si sarebbe subito ripresa!
Kairi
mi aveva sconsigliato di usare gli incantesimi al
livello Maestria, ma non mi restava altra scelta.
“ZETTA
FLARE! ZETTA FLARE! ZETTA FLARE!”
Ancora
una volta venni scaraventata all’indietro a causa
dell’immenso potere che fuoriuscii dal mio Key-Blade, il
quale gettò altre
fiamme sul rogo, aumentando la temperatura circostante e provocando
ancora più
dolore a Gluttony, la quale non la smetteva di gridare atrocemente.
“AAAAAAAAAHHHHHHHHHH! SCHIFOSA
PUTTANA! QUESTA... ME...
LA...”
Ancora.
Dovevo colpirla ancora e non darle il tempo di
reagire! Le fiamme erano ottime per carbonizzarle il corpo da Majin, ma
non
erano controllabili. Dovevo trovare un modo per sfruttare quelle che
avevo già
prodotto, per renderle ancora più efficaci e potenti.
Fu
a quel punto che un’idea si materializzò nella mia
testa,
e la suggerii a Tanjiro, il quale decise di aiutarmi.
“ZETTA
AERO!”
Le
fiamme attorno a Gluttony si erano momentaneamente
dissolte, senza però spegnere l’immenso incendio
che avevo provocato. Il membro
dei Deadly Sins era a dir poco irriconoscibile. Non era rimasta traccia
della
sua bellezza ottenuta per mezzo della chirurgia estetica.
Ben
presto, non sarebbe rimasta nemmeno traccia delle sue
ossa, perchè la magia di Catena Regale era tutto tranne che
terminata!
Usai
tutta l’energia che avevo ancora in corpo e la sfruttai
per modificare il getto d’aria prodotto dal mio Key-Blade,
trasformandolo in un
vortice con epicentro proprio sopra quel che restava della carcassa di
Gluttony. Le fiamme attorno a noi vennero velocemente attratte
dall’aria,
concentrandosi e riprendendo a bruciare il corpo del demone, il quale
riprese
il suo atroce e terrificante lamento a squarciagola.
Quello
che avevo di fronte a me, ora, era un maestoso e
pericolosissimo uragano di fuoco incandescente, il quale
aumentò il suo
turbinio e, con esso, anche la sua potenza distruttiva. Non era
più rimasto
ossigeno intorno a me, ma non accennai a fermarmi consapevole che, se
l’avessi
fatto, me ne sarei pentita per il resto della mia vita.
Troppo
tardi.
Ormai
incapace di controllare quell’attacco indomabile,
l’uragano si autodistrusse provocando un’esplosione
così potente da accecarmi
la vista e spazzarmi via per centinaia e centinaia di metri. Persino il
canyon
attorno a noi subii gli effetti di quell’immenso colpo, e si
sbriciolò in tanti
pezzettini.
Certa
che, in quel momento, io sarei morta arsa dalle
fiamme, non fui più in grado di riprendere il controllo e
svenni per il dolore
immenso provocatomi dalle bruciature.
***
Nello
stesso momento...
MIDORIYA
Ci
avevo provato. Lo giuro. Avevo davvero cercato di colpire
Greed con tutte le mie forze ma, all’ultimo, il mio corpo si
era paralizzato.
Non
ce la facevo. Non riuscivo a colpire il corpo della
ragazza che amavo. Non importava se era già morta.
Affrontarla e distruggere
ciò che restava di lei era troppo da sopportare per me.
Tutta la sete di sangue
che avevo provato nei confronti del demone si era dissolta come neve al
sole.
Greed
mi avrebbe staccato la testa con un colpo secco se
Goten non si fosse portato di fronte al mio nemico, parando il suo
attacco e
cercando di colpirlo a sua volta con un pugno dritto sul viso.
Per
il mezzo sayan fu come aver colpito un blocco di
Katchin-Katchin senza aura. Dolorante, Goten si allontanò
dal suo avversario,
trascinandomi con me alla larga.
Era
un incubo dal quale non mi sarei risvegliato mai più.
“Mi...
mi dispiace, Goten... io non posso...”
“Sì
che puoi! Ochaco potrà anche essere morta, ma se
riusciamo a riattivare le Sfere del Drago, o a recuperare quelle Super,
possiamo riportare in vita tutti!” mi
incitò lui, con speranza,
rialzandomi con la forza “Avrà
anche il corpo della tua ragazza, ma
quello è uno dei nostri nemici e va ucciso, se non vogliamo
che commetta altre
atrocità!”
Sapevo
che avesse pienamente ragione. Io ero un eroe. Non
dovevo lasciarmi condizionare dal corso degli eventi. Era mio compito
sconfiggere i cattivi, non importava in quali circostanze, e di certo
non
potevo lasciare Goten a combattere da solo contro un demone dal potere
paragonabile a quello degli Angeli.
“Le Super Sfere del Drago...
quindi voi non lo sapete
ancora...”
Le
parole di Greed ci lanciarono un pericoloso allarme.
Quella
che ci fece fu la peggiore delle rivelazioni, in
grado di ammutolire anche il mio amico.
“Si da il caso che
quelle sfere non esistano più. Il
nostro padrone ha deciso di assorbirne l’energia,
così da poterle sfruttare per
il suo desiderio finale!”
No.
Impossibile.
Questo
significava che...
“... ebbene sì.
Nessuno dei vostri amici potrà tornare in
vita! La morte di tuo padre, Goten, è stata del tutto vana,
così come quella
dei tuoi maestri e della tua ragazza, Midoriya! Cosa si prova a perdere
completamente le proprie speranze!? PENSAVATE DAVVERO DI POTER
RISOLVERE TUTTO
CON UNO SCHIOCCO DI DITA!? QUESTA E’ UNA GUERRA, RAZZA DI
INSULSI MORTALI! NON
RIUSCIRETE MAI A SCONFIGGERCI SE NON SIETE PRONTI A FARE DEI SACRIFICI!
TUTTI
QUELLI CHE SONO MORTI LO SAPEVANO... e ora l’avete capito
anche voi”
Quelle
parole mi avevano completamente svuotato. Ero inerme,
troppo sconvolto dalla terribile e dolorosa verità appena
appresa.
Avevo
perso Ochaco per sempre…
…
ed era solo colpa mia.
- Non lasciarti prendere
dallo sconforto,
giovanotto! –
***
Una
voce, improvvisamente, rieccheggiò nella mia testa,
cogliendomi alla sprovvista. Chi aveva parlato? Cosa stava succedendo?
- Ti sto parlando
telepaticamente dal tuo
subconscio. Il mio nome è Kisuke Urahara e sono uno
Shinigami –
“Un...
cos...?”
La
mia bocca, improvvisamente, si richiuse ermeticamente per
istinto, ma senza che io lo volessi.
- Non fare lo
stupido! Non parlare o il tuo nemico
ci scoprirà! Ascolta attentamente ciò che sto per
rivelarti... Ochaco potrebbe
ancora essere viva! –
- Cosa?! Dice sul serio?
–
- Non puoi
saperlo, ma nel suo corpo si trovava
l’anima di una mia amica. La conosco troppo bene e non
avrebbe mai permesso
alla tua ragazza di morire senza fare nulla. Qualunque cosa succeda a
quel
corpo, Ochaco starà bene! Puoi fidarti di me, giovanotto!
–
Il
suo tono era così scherzoso ma tranquillo. Non avevo
motivo di credergli, ma nemmeno il contrario. Cosa potevo fare?
- Prova a
controllare il corpo della tua ragazza,
se non sei sicuro. Li vedi quei tatuaggi sulle braccia? Sono identici a
quelli
che aveva Yoruichi, e lei è una grandissima esperta di Kido
come me –
- Perciò, se
riusciamo a sconfiggere e distruggere il
nuovo corpo di Greed... –
-
All’apparenza potrà sembrare una passeggiata, ma
non lo è. Quel farabutto ha il potere demoniaco della Difesa
Totale a Riflesso.
Non importa quali attacchi, fisici o fatti di KI possano colpirlo...
lui sarà
sempre in grado di resistergli e di rigirarlo a suo piacimento!
–
- Ma allora come possiamo
sconfiggerlo? –
- Abbiamo due
opzioni. Una è quella di usare un
Key-Blade e attaccarlo, ma tu non possiedi il Marchio di Maestria e non
sei
ancora pronto per sfruttarlo al massimo dei suoi poteri. Anche quella
ragazzina, quella Chi, ieri è stata molto fortunata... solo
grazie all’anima
estranea nel suo corpo è stata in grado di ferire
l’avversario, ma con Greed
non sarebbe in grado di fargli nulla, e nemmeno io!–
- ... e la seconda? –
- ... la
seconda è distruggerlo dall’interno. Yoruichi
ha fatto sì che quei tatuaggi non fossero visti da Greed,
attivando un
incantesimo difensivo chiamato Kyokko su se stessa. Grazie a esso, il
demone sa
della presenza di un’altra entità dentro di lui,
ma non ne conosce l’identità.
Perciò ascoltami attentamente, giovane Midoriya...
perchè il piano che sto per
suggerirti potrebbe non piacerti. Tu cerca di guadagnare tempo!
–
***
[Continuazione
- What Can You See in Their Eyes - BLEACH]
Mi
ripresi al volo, voltandomi verso Goten con aria
tranquilla. Lui era ancora scosso dalle parole di Greed,
perciò dovevo
risollevargli il morale.
“Ehi,
amico... forse so come sconfiggere il nostro
avversario!”
“Di-dici
sul serio?”
“Sconfiggermi? Tu?!
Ahahahahahahah!” iniziò a
sghignazzare il demone, decisamente divertito dalla situazione creatasi
“Davvero
affonderesti le tue mani dentro al corpo della tua povera ragazza?!
Sei davvero crudele, Deku-Kun... amavi davvero la tua ragazza?!”
“Certo
che sì! Quello che ho di fronte è solo il suo
corpo! Da qualunque parte si trovi il suo
Cuore e la sua Anima, ora
lei è al sicuro... e lo stesso vale per i miei
maestri o per Son Goku!”
affermai, con grinta e forza, lasciando di stucco Goten, al quale si
allargarono le pupille per la sorpresa.
Kisuke
mi aveva spiegato per filo e per segno il piano che
aveva in mente, sfruttando anche qualcuno dei miei consigli.
L’unica parte del
corpo che avevo sotto controllo era la mia bocca, mentre il resto era
perfettamente controllato dallo Shinigami.
Dovevo
sfruttare quel momento al meglio, senza lasciar
intendere nulla al mio nemico.
“Sei proprio un caso
disperato, Deku-Kun... i corpi
dei tuoi amici si stanno rivoltando nella tomba, solo ad ascoltarti...”
“Dimmi,
Greed... cosa si prova a essere sottomesso a
qualcuno che, un giorno, ti pugnalerà alle spalle?”
Lo
giuro. Mai mi sarei immaginato che quella frase
funzionasse al primo colpo. La smorfia di orrore e disgusto che mi
rivolse
Greed fu una delle migliori reazioni alla quale io potessi ambire.
Dovevo
rincarare la dose, senza alcuna paura delle
conseguenze.
“Davvero
non ci eri arrivato prima? Pensavi davvero che
al vostro padrone foste utili? Lo siete... ma non nella maniera in cui
credevi
tu! Sette Frammenti di Pura Luce e Tredici di Oscurità...
strano che il vostro
gruppo sia formato da tredici individui, il vostro capo compreso.
Persino un
bambino ci arriverebbe da solo!”
Senza
timore, cominciai ad avvicinarmi a lui, ma il demone
aveva iniziato a camminare all’indietro, intimorito dalle mie
parole.
“Hai
ragione... sono furioso per quanto è successo alla
ragazza che amo. Tuttavia... non posso negare che provo
un’immensa pietà nei
tuoi confronti. Sei soltanto un burattino nelle mani del suo
marionettista... e
quando non gli sarai più utile, lui ti getterà
nella pattumiera come
spazzatura! Forse è per questo che cerchi così
tanto di provocarmi... la tua
anima sa perfettamente quale sarà il suo destino e sta
cercando senza speranza
di autoconvincersi che non morirai per mano del tuo padrone”
“Smettila... smettila...”
Greed
iniziò a rabbrividire per la rabbia. Era come se,
sotto la pelle della mia ragazza, ci fossero centinaia e centinaia di
bolle che
provavano a fuoriuscire da essa, come acqua in evaporazione.
Stava
funzionando. Come previsto, oltre al corpo di Ochaco,
il Deadly Sins aveva al suo interno anche cellule appartenenti a Majin
Buu. Bastava
una sola frase, soltanto una, e il nostro piano avrebbe funzionato alla
perfezione.
“...
ammettilo, Greed... TU PROVI INVIDIA PER NOI ESSERI
UMANI, PERCHE’ A DIFFERENZA TUA NOI POSSIAMO RIBELLARCI AL
NOSTRO DESTINO! A
TE, INVECE, NON RESTANO CHE DUE SCELTE... MORIRE PER MANO NOSTRA... O
PER
QUELLA DEL TUO ANGELO! UNA COSA E’ CERTA... LA TUA AVARIZIA
DI CORPI TI STA
CONDUCENDO DRITTO VERSO LA MORTE!”
“TACI! TACI! TACI!
SEI MORTO, FIGLIO DI PUTTANA!”
Rimasi
completamente spiazzato quando un grande pezzo di
carne si staccò dal corpo mortale di Greed, dirigendosi a
velocità supersonica
verso di me.
“ATTENTO
MIDORIYA!!!”
Il
mio corpo si mosse da solo grazie alla freddezza di
Kisuke, il quale fu rapido abbastanza da pronunciare il suo fidato
incantesimo.
“KIDO #81 – DANKU!”
Attorno
a me si creò una barriera di energia, sotto forma di
cubo, e la massa di carne staccatasi da Greed mi inglobò
senza alcuna fatica.
Essa continuò a fagocitarmi per diversi secondi, almeno per
mezzo minuto, fino
a quando non iniziò a ritirarsi con lentezza.
Ero
certo che avesse funzionato perchè non mi trovavo
più
assieme a Goten o Greed, ma in uno spazio viscido, puzzolente,
ricoperto di
vermi striscianti di qualunque dimensione. La puzza di sangue fetido e
raggrumato per poco non mi fece vomitare, ma il mio obiettivo era stato
raggiunto.
Mi
trovavo dentro al corpo di Ochaco!
***
Nel frattempo....
GLUTTONY
[Kakuzu
- NARUTO]
Lurida
e schifosa puttana. Come diavolo ci era riuscita a
ottenere così tanto potere in una sola volta?
C’era mancato poco che io ci
rimettessi tutti e cinque i Cuori che possedevo dentro di me, a causa
di
quell’immenso uragano infuocato. Di certo il mio corpo Majin
si era ridotto in
cenere e questo era un grosso guaio.
La
mia potenza era
stata decimata, a causa dell’annullamento
della mia Fusione Anomala. Possedevo ancora gran parte della mia Pietra
Filosofale, ma un altro attacco di tale portata mi avrebbe limitata
ancora di più. Se qualcun altro mi avesse raggiunta, in quel
momento, avrebbe potuto uccidermi facilmente.
Con
lo sguardo, provai a cercare Chi tra quelle rovine
carbonizzate e innerite dalla fuliggine dell’esplosione
provocata da quella
stronza.
Eccola
lì. La troia era distesa a un centinaio di metri di
distanza dalla sottoscritta, a pancia in giù, con i vestiti
letteralmente in
brandelli e con la pelle totalmente ustionata per il contraccolpo
dell’attacco.
Lei e quell’ammazza-demoni erano riusciti a farmi tornare
nella mia forma
originale, ma di conseguenza avevano perso i sensi e la battaglia.
Povera
ingenua. La sua inesperienza l’aveva condannata a
morte.
“Ora comincio a
capire perchè Lust non sia stata in
grado di ucciderti... sei stata la prima, dopo moltissimi anni, a
distruggere
il mio corpo artificiale. Potenza limitata, ma affinità
notevole tra le due Anime” ammisi io, con
i miei tentacoli che la
afferrarono senza lasciarle alcuno scampo.
Nessuno
avrebbe potuto salvarla, stavolta. La fidanzata di
Simon Kog era nelle mie mani e non mi restava altro da fare che gustare
il mio
pranzetto.
Quella
stronza non meritava di essere rapita. Non avrei
obbedito agli ordini del mio padrone. Tanto saremmo comunque riusciti a
catturare BETA Cristal e ALFA Kairi. Anche solo una di loro era
più che
sufficiente. Divorare il corpo di colei che mi aveva rubato la fama e
la gloria
era molto meglio, usare i miei tentacoli per strapparla in due come un
foglio
di carta, lasciando che i suoi organi penzolanti e il suo sangue
grondassero
dentro il mio becco.
Ecco.
Le avevo afferrato le gambe. Ora dovevo semplicemente
portare il suo corpo sopra la mia bocca, aprire il becco e attuare le
mie
volontà.
Finalmente
carne fresca, di qualità, dopo tantissimi anni…
“Tu...
lascia andare subito quella ragazza!”
Quella
voce sconosciuta mi colse talmente alla sprovvista
che, per lo spavento, mi voltai in preda al panico alle mie spalle e
mollai il
corpo di Chi, il quale cadde inerme per terra.
Fu
la rovinosa caduta che permise a quella giovane di
riprendere i sensi.
“Ma...
ma cosa... non riesco a...”
Porca
puttana. Ci avevo messo troppo e qualcuno era riuscito
a raggiungere la fidanzata di Chi. Di chi si trattava? E come riusciva
a
vedermi?
Quando
la riconobbi, spalancai la bocca per lo stupore e lo
stesso fece la giovane Chi, la quale fu avvicinata dalla nuova arrivata
che la
curò istantaneamente dalle sue ferite, riportandola al cento
per cento delle
sue forze.
Come
era possibile?
Lei
non poteva essere ancora viva! Il suo corpo era
arrivato al limite estremo ed era stata maledetta! Come faceva a stare
ancora
in piedi?!
“Che
tu sia maledetto, Polunga... non potevi scegliere
metodo peggiore per tenere in vita questa povera bambina...
imprigionare la sua
anima e lasciare che fosse la mia a ottenere il suo controllo”
La
voce che uscii da quel corpicino, mi resi immediatamente
conto, non era affatto quella della piccola Ai. Qualcuno aveva preso
possesso
della bambina, e la sua aura era molto oscura e potente. Avevo
già percepito
un’energia molto simile alla sua, ma non riuscivo a
comprendere dove o da chi.
“A-Ai?!
Sei davvero tu?” chiese Chi alla piccola,
stupita, guardandosi attorno confusa “Dove
si trova Gluttony? Non dirmi
che...”
“Hai
distrutto il suo corpo Majin ed è ancora qui. Le
sue tecniche speciali sono l’invisibilità e
l’intangibilità fisica. Puoi
sconfiggerla solo attraverso le magie del Key-Blade... tutte le altre
tecniche
non serviranno a nulla”
Anche
la ragazza di Simon si rese conto di non avere di
fronte la piccola Ai, ma qualcun’altro, e cominciò
a guardare la sua salvatrice
con sospetto.
“Scusa...
ma... ma tu chi sei?”
L’entità
dentro al corpo della piccola scienziata, tuttavia,
non accennò alcuna risposta, ma si portò di
fronte a me, senza alcun timore.
Io quello sguardo l’avevo già visto. Cos’era quella tremenda sensazione di deja-vu? Perchè il mio corpo stava tremando come una foglia? Cosa mi stava succedendo?
[Malefica's
Theme - KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
“Che
tu ci creda o no, Gluttony è davanti a te”
continuò a parlare costei con Chi, puntandomi il dito contro
“Lei
fa parte
di una razza di Demone Puro chiamata Albatros, rappresentante il
peccato della
Gola. E’ una tartaruga azzannatrice gigante, con tentacoli
che fuoriescono dal
suo carapace, ricoperti da ventose circolari e ricoperte da lunghi
artigli di
squalo... se non fossi arrivata in tempo, saresti diventata il suo
spuntino”
“Da-davanti
a me? Come farò a combattere contro di lei,
adesso?!” si lamentò la giovane
incosciente, facendomi sogghignare
soddisfatta.
Forse
non tutto era perduto. In termini di potenza fisica,
grazie al fatto che Chi si fosse iniettata lo Yilar di un sayan, la
nuova
arrivata era molto inferiore. In compenso, aveva molta più
esperienza della
ragazza di Simon, con quest’ultima che però era
impossibilitata a vedermi.
Se
dovevo battermi solo con l’anima dentro il corpo della
bambina, allora potevo cavarmela egreg...
“...
sta tranquilla... alla sua invisibilità ci penso io!”
Improvvisamente,
senza darmi il tempo di rendermene conto,
il mio corpo cominciò a emettere una strana sostanza e a
ricoprire la mia
mucosa, senza che io potessi far nulla per annullare il processo...
...
e permettendo a Chi di osservare il mio reale
aspetto!
“Ma...
CHE ORRORE!!! STAVO PER ESSERE MANGIATA DA QUEL
COSO?!”
“Tu... COME DIAVOLO HAI FATTO
AD ANNULLARE LA MIA
TECNICA?!” urlai contro alla bambina, inferocita
dal fatto di essere stata
scoperta.
La
sua risposta mi lasciò completamente di sasso,
perchè mi
permise di comprendere l’identità dietro
all’anima soggiogata da Ai nel suo
corpo.
“Molto
semplice... potrai nascondere il tuo corpo
materiale, ma la Luce e l’Oscurità dentro al Cuore
di un essere vivente saranno
sempre percepibili da un’abile fata, maga o strega... ancora
peggio se nel
tuo corpo hai non uno, ma addirittura cinque Cuori! Non avevi speranze
di
fuggire dinnanzi alla Sovrana del Male in persona!”
No.
Non lei. Non quella donna...
...
ecco perchè mi era sembrata di riconoscerla! Io avevo
già avuto a che fare con quella minaccia ambulante di sua
figlia...
...
e ora mi ritrovavo di fronte alla madre?! Dentro a
un corpo allenato per le arti marziali e potente, per giunta?!
“Ebbene
sì, mia cara Gluttony... quella che hai di fronte
a te è Malefica, la Strega più potente di tutti
gli universi... e non ci sarà più
nessuno che potrà proteggerti, adesso!”
Ero nella merda più totale. Dovevo subito contattare Envy, o non ne sarei mai uscita viva.
- ENVY! ENVY! CAMBIO DI
PROGRAMMA! RAGGIUNGIMI
ALL’ISTANTE! SONO IN GUAI SERI... ENVY... ENVY!!! –
Nessuna
risposta mi arrivò telepaticamente dal mio compagno.
Nemmeno un accenno.
Provai
a percepire la sua energia vitale, essendo noi Deadly
Sins in grado di sentire le nostre aure anche in altre linee
temporali...
...
ma mi accorsi, con mio intenso sgomento, che il mio
compagno era impossibile da rintracciare.
Questo
stava a significare soltanto una cosa...
...
ero rimasta da sola...
...
Envy era stato già sconfitto da Simon, e il mio
compagno era cinque volte più forte di me.
Senza
un corpo artificiale adeguato, sarei sopravvissuta
nella dimensione dei mortali solo per una ventina di minuti, e di
mortali non
erano rimasti molti se non quelli di fronte a me...
...
corpi che io, in quelle condizioni, non potevo
ottenere.
***
Dentro il corpo di Greed...
MIDORIYA
Camminare
all’interno di quella carcassa marcia e ricoperta
di vermi fu una delle situazioni più disgustose,
stomachevoli e terrificanti
che io avessi mai vissuto nel corso della mia vita. Stentavo a credere
che
quello fosse un corpo umano, e Kisuke sembrò darmi
pienamente ragione.
- In effetti la sua
morfologia fisica è molto
strana. Comincio a credere che tu e Goten abbiate combattuto contro il
corpo da
Majin, fino ad ora –
Davanti
alle parole di Kisuke, iniziai a riflettere su dove
e come potessimo indebolire il nostro avversario. Ricordai
perfettamente le
parole che ci dissero Simon e ALFA Kairi su come combattere un membro
dei
Deadly Sins; per prima cosa andava distrutto il corpo da Majin,
annullando la
Fusione Anomala; poi bisognava distruggere i Cuori e i Filamenti
dell’Anima
presenti nel Corpo Originale del Demone Puro; infine bisognava
cancellare e
disintegrare ciò che ne restava, ossia la Pietra Filosofale.
Perciò
il primo passo consisteva nello strappare da Greed la
parte artificiale del suo essere.
A
tal proposito, in quei giorni, io e Ochaco avevamo parlato
moltissimo con Majin Buu per scoprire quali fossero i suoi punti di
forza e i
suoi punti di debolezza, e quei discorsi si erano rivelati parecchio
fruttuosi.
Avevamo scoperto, infatti, che Buu fosse un demone artificiale che non
poteva
morire di vecchiaia, in grado di usare tutte le magie e capace di
ricopiare
alla perfezione le tecniche dei propri avversari. La sua
peculiarità maggiore,
però, consisteva in una reazione di difesa molto
particolare, la stessa che io
avevo sfruttato contro Greed per farmi assorbire.
Quando
Buu si sentiva minacciato, a parole o nei fatti,
il suo corpo cercava automaticamente di assorbire il proprio avversario
e di
inglobarlo dentro di se.
Questo
meccanismo di auto-protezione, ci aveva spiegato
tuttavia il Majin, era un’arma a doppio taglio
perchè, con una semplice
barriera di KI o magica, era possibile non diventare parte del suo
corpo e
indebolirlo con delle semplicissime manovre.
“Dobbiamo
trovare il cervello di Greed... lì ci
sarà sicuramente
quella strana cavità di cui Buu mi ha parlato”
- Allora ti conviene
iniziare a salire. Siamo stati
fortunati a fermarci prima dello stomaco... non sono sicuro che la
nostra
Fusione possa resistere a quegli acidi... –
“E
la tua amica?”
- Yoruichi ne sa una
più del diavolo... stai pur
certo che lei avrà fatto il tuo stesso ragionamento!
–
“Puoi dirlo forte, brutto pezzo di merda!”
[Soundscape
to Arbor - BLEACH]
Un
lungo brivido lungo la schiena mi percorse. Mi era venuto
un colpo sentendo quella voce, e per istinto avevo temuto che a parlare
fosse
stato Greed. Per fortuna non era lui, ma un gatto persiano dalla folta
peluria
rosata.
Kisuke
prese possesso del mio corpo, parlando con il micio
senza alcuna vergogna.
“Ohilà,
Yoruichi! Come mai ti trovi in questa
forma... di solito non sei nera?”
“E’
colpa del desiderio di quella mocciosa! Mi sono
trasformata in un corpo non mio, e perciò anche la mia forma
da felino è
totalmente diversa!”
“Ohoh...
allora la giovane Ochaco è al sicuro!”
festeggiò il mio alter-ego, soddisfatto, cogliendomi di
sorpresa, mentre il
gatto cominciò a trasformarsi davanti ai miei occhi...
...
rivelandosi in realtà la mia ragazza!
“MA-MA-MA-MA...?!”
“Siamo
riuscite a scambiarci in tempo...”
ci spiegò Yoruichi, con il corpo di Uraraka sotto il suo
controllo “...
prima che Greed...”
Il
comportamento dell’amica di Kisuke, remissivo e affranto,
non mi promise nulla di buono. Ero certo che Ochaco si trovasse nella
Dimensione ALFA quando è stata attaccata, e dubitavo che
Greed potesse passare
inosservato agli occhi di tutti i nostri amici.
Ergo...
“Yoruichi...”
le chiesi, pronto al peggio “...
quanti dei nostri amici sono morti per cercare di proteggervi?”
Dopo
aver tirato un lungo e sofferto sospiro, la Shinigami
ammise con tono tetro.
“Mi
dispiace... credimi... ho provato a proteggere
tutti i tuoi compagni di classe. Io mi sono salvata separandomi da lei,
diventando quello che i Custodi del Key-Blade chiamano Nobody, ma
Ochaco è stata
assorbita completamente. Possiamo ancora salvare il suo corpo,
tuttavia... quello che hai intravisto dall'esterno è solo la
forma Majin di Greed, non il vero corpo della tua amata. Ci
basterà ritrovarla dentro quest’inferno,
così che
io possa nuovamente rifondermi in lei... ed il gioco è fatto!”
Annuii,
ormai più amareggiato che altro. In meno di un
giorno mi era crollato il mondo addosso, e più il tempo
passava più restavo da
solo. Non osai immaginare cosa provasse in quel momento Ochaco.
Ora,
però, sapevo come vendicare le persone a cui volevamo
bene e che erano cadute per mano dei Deadly Sins.
“Kisuke...
qualcun altro è arrivato a dare man forte a
Goten?”
-
Freezer e Ub... Dragon e Kairi ci metteranno
ancora un po’ a raggiungerli, ma già
così potremmo essere sufficienti –
mi rispose mentalmente Kisuke.
“Ottimo...
direi che non abbiamo più tempo da perdere!
Cerchiamo questa cavità una volta per tutte!”
dichiarai io, colmo di
determinazione e sete di vendetta, rivolgendomi a Yoruichi “Hai
per caso
trovato una zona, nel corpo di Greed, dove vi stavano appesi molti
bozzoli?”
“No”
ammise l’ex-gatto, rivelandoci
però “Alcune
zone del suo corpo, tuttavia, non sono per me accessibili.
Due di queste si trovano sul petto del nostro nemico...
l’altra è nei pressi
della nuca”
Ottimo.
Ero certo che le prime due fossero le entrate per
raggiungere i Cuori di Greed, e dalla descrizione di Yoruichi compresi
che
questi fossero una coppia. L’ultima, quella che a me
interessava, riguardava
sicuramente la cavità dei bozzoli descrittaci da Buu.
“Perfetto!
Andiamo verso la nuca e stacchiamo la parte di
Buu dal suo corpo!”
Avevo
deciso di puntare verso la direzione della nuca,
quando la donna mi fermò con la mano, poggiandomela sulla
spalla.
“Ehm...
c’è una cosa che non vi ho ancora detto”
ci rivelò, cogliendoci alla sprovvista “Non so
per quale motivo, ma la
Cavità della Nuca sembra molto più protetta
rispetto a quelle dove si trovano i
due Cuori... anzi, posso azzardare che siano collegati tra di essi.
Perciò...”
- ... per
raggiungere la nuca, dobbiamo per forza
sbloccare le altre due. Che sia maledetto... è fatto in modo
tale che lui possa
sempre anticipare le nostre mosse! –
Kisuke
non aveva tutti i torti. Se avessimo sbloccato una
cavità e distrutto uno dei cuori di Greed,
quest’ultimo ci avrebbe sicuramente
teso un’imboscata nelle altre due zone sigillate. Provare ad
attuare il nostro
piano senza essere scoperti era impossibile...
...
almeno in apparenza.
“So
io che cosa fare!”
Quando
ci voltammo, io e Yoruichi rimanemmo a bocca
aperta...
...
cosa ci facevano loro due, dentro al corpo di Ochaco?
***
Fuori il corpo di Greed...
Poco prima...
ALFA KAIRI
Quando
raggiungemmo nuovamente il Cimitero dei Key-Blade, lo
scenario che ci trovammo di fronte era il peggiore al quale potessimo
pensare.
Di
fronte a gran parte dei nostri amici vi stava un nemico
con le stesse sembianze di Ochaco, la ragazza di Midoriya, il quale era
sparito. A combatterla vi erano Goten, Ub e Freezer, i quali
però erano
piuttosto malconci.
“Fate...
fate attenzione...” ci avvisò
Goten,
col fiatone e con decine di ferite lungo tutto il corpo “...
quello...
quello è Greed! Midoriya... è già
stato assorbito!”
Io
e il mio uomo sgranammo gli occhi, orripilati. Ochaco era
Greed?!
“Quel
farabutto si è appropriato del suo corpo dopo
che ha raggiunto la Dimensione ALFA!” ci
spiegò Ub, anch’egli messo
molto male “Non funziona nulla contro di lui... nè
i colpi fisici nè
quelli energetici... nemmeno le mie magie gli hanno fatto il solletico!
L’unico che sta riuscendo a contrastare Greed è
Freezer, ma...”
L’imperatore,
stranamente, si trovava in grandissima
difficoltà contro il suo avversario. I suoi riflessi erano
molto più fiacchi
del solito e, nonostante con l’Acqua Benedetta avesse
ottenuto la capacità di
ferire un Deadly Sins quando voleva, l’alieno non riusciva a
colpire il suo
avversario nemmeno una volta.
“Maledetto
tu e i tuoi giochi di prestigio, schifoso
demone da quattro soldi...”
cominciò a sbraitare Freezer, portandosi
nuovamente a debita distanza da Greed il quale, sogghignando,
puntò lo sguardo
verso di me.
Fu
il mio istinto a salvarmi. Non presagendo nulla di buono,
feci un balzo di lato, e osservai il masso che si trovava dietro di me
sbriciolarsi e due Key-Blade appiattirsi come se fossero stati messi
sotto una
pompa idraulica.
Cristo
Santo... che razza di potere era quello? Era
riuscito a modificare l’aspetto esteriore di due armi
leggendarie come se
fossero plastilina!
“Sa
cambiare la gravità di ciò che osserva... questa
non ci voleva” comprese Dragon,
decisamente preoccupato, trasformandosi
in SS2 ed evocando il suo fidato Key-Blade, Ruggito del Guerriero
“Avete un
piano, per caso?”
“Sì!
Dobbiamo trattenerlo fino all’arrivo di Simon!”
ci spiegò Goten, con frettolosità “Solo
lui può scalfire quel suo guscio!”
Io
e Dragon lo guardammo straniti. Tutto qui? Era quello il
loro piano?
No.
Goten
doveva aver pensato a qualcos’altro, a giudicare dal
suo sguardo assente. Forse Midoriya ne faceva parte, come...
...
ma certo!
“Ha
un punto debole in particolare?” chiesi
al
giovane sayan, il quale non mostrò alcun segno di sorpresa
davanti alla mia
domanda.
“Il
petto! Come Lust, dobbiamo distruggere i suoi
Cuori per sconfiggerlo!”
“AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!
COME SE POTESTE FARLO,
RAZZA DI IDIOTI CHE NON SIETE ALTRO!” ci
urlò in preda all’euforia Greed,
preparando un colpo d’aura sul palmo della sua mano
“A proposito,
sua
maestà... come mai lei si trova qui? Non
dovevate cercare vostra
figlia... ops, errore!”
Quel
brutto figlio di puttana stava cercando, come Diablo e
Glacial, di provocarmi. Non ci sarebbe riuscito.
Forse
potevo sfruttare quella situazione a mio vantaggio.
“Infatti
mi trovo qui per trattare con te!”
Tutti
quanti, Greed incluso, mi osservarono con sguardo
sorpreso. Alcuni di loro non sapevano cosa fosse successo a Cristal,
mentre
Dragon sembrava più stupito che altro, ma ero certa che
sarebbe stato furbo
abbastanza da scoprire il trucco dietro la mia maschera.
“Devo
ammetterlo...” continuai, portandomi di
fronte al demone dell’avarizia “...
io non posso sconfiggerti. Nemmeno
Simon potrebbe farlo. La tua Difesa a Specchio è
insuperabile. Tra i
Deadly Sins, tu sei senza ombra di dubbio il più forte...”
Che
imbecille. Ci stava cascando come un baccalà. Glielo
leggevo dal suo ghigno malvagio di trionfo. Poteva essere quello dalla
difesa
più impenetrabile, ma era anche quello più
stupido e credulone.
“Sono contento che tu lo abbia
capito...
ihihihihihihihihih! E sentiamo... cosa vorresti propormi?”
“Semplice...
uno scambio! Cristal sarà un Cuore di
Pura Luce, ma non può usare un Key-Blade, e di certo non ha
la mia esperienza!
Perciò... io mi offro di essere assorbita nel tuo
corpo, ma voi libererete
mia figlia e non la cercherete più!”
Ero
stata molto precisa sulle parole da usare, così che
tutti i miei compagni, Dragon per primo, capissero le mie intenzioni.
Tra di
loro, tuttavia, il più rapido a comprendere
sembrò Goten.
Forse
perchè era stato l’unico ad aver vissuto
quell’esperienza.
Se
non altro, Dragon non stava reagendo malamente. Il suo
istinto da guerriero, ne ero certa, gli stava suggerendo la
verità.
“E
tu, ex-Generale Supremo? Tu saresti d’accordo con
lei?” gli chiese improvvisamente Greed,
facendo finta di essere
sospettoso...
...
ma staccando un piccolissimo pezzo di carne dalla sua
pelle, credendo di non essersi fatto vedere.
Conferma.
Quello ci credeva scemi.
“La
nostra priorità, al momento, è
l’incolumità di
Cristal! Se Kairi è intenzionata a lasciarsi assorbire da te
per salvare nostra
figlia... allora non sono nessuno per farla desistere dal suo intento!”
Bravo,
Dragon. Potevi fidarti di me, senza alcun timore.
Sapevo perfettamente cosa fare.
Greed,
soddisfatto della mia decisione, sogghignò e si
preparò all’assorbimento, mostandoci finalmente la
sua palla di carne in
movimento.
Chiusi
gli occhi, pronta a quell’orribile sensazione...
...
dovevo soltanto lasciarlo fare, non è così?
“NO!
KAIRI!”
Ma
che...
...
chi mi aveva afferrato in quel modo!?
No...
Dragon?!
Quando
riaprii gli occhi, rimasi senza parole quando mi resi
conto che non si trattasse dell’uomo che amavo, ma
bensì del figlio di Goku!
“Goten...
ma cosa...?! Lasciami andare o assorbirà
anche...”
Merda!
La palla era già pronta a inglobarmi e Goten non la
smetteva di staccarsi da me. Quali intenzioni aveva il mezzo sayan?
Non
ebbi modo di pensarci ulteriormente. Quell’ammasso di
carne avvolse tutte le mie membra impedendomi di respirare per almeno
mezzo
minuto. Mi resi conto, con immenso orrore e panico, che la stessa sorte
fosse
toccata a Goten.
Il
mio piano, comunque, era perfettamente riuscito. Alla
fine sia io che il mezzo sayan ci trovavamo all’interno del
corpo di Greed,
senza aver riportato alcuna consenguenza, perfettamente in grado in
muoverci a
nostro piacimento.
***
Dentro
il corpo di Greed...
Nel
presente...
[Sasuke's Ninja Way - NARUTO]
“Tu
devi ancora spiegarmi il motivo per il quale ti
sei attaccato a me come una cozza, razza di incosciente che non sei
altro!” rimproverai Goten, subito dopo
aver ritrovato Midoriya e, con mia grandissima
sorpresa, anche Ochaco la cui anima però era controllata da
una Shinigami di
nome Yoruichi. Il cuore e il corpo della ragazza di Deku dovevano
trovarsi da
qualche altra parte, dentro quell’ammasso di vermi e carne.
“Stava
per fare una cavolata, sua maestà! Lei ha
sottovalutato i poteri di assorbimento di Majin Buu!”
mi rispose lui,
lasciandomi senza parole “Non sa che se fosse stata
assorbita da Greed senza
una semplicissima barriera di KI, il suo corpo sarebbe rimasto
imprigionato
dentro a un bozzolo, lasciandola in uno stato semi-comatoso?”
Le
mie proteste si bloccarono in gola, e nella stessa si
formò un groppo causato
dall’incredulità e dallo sbigottimento. Se quello
che
mi stava dicendo Goten era vero...
...
oddio...
...
stavo per combinare un pasticcio!
“Ma...
ma come hai fatto a capire che anche Midoriya si
fosse fatto assorbire di proposito?” chiese con
curiosità Yoruichi.
“Perchè
quando un guerriero viene assorbito
completamente, l’aspetto di Buu cambia assumendo la
morfologia del caduto. Per
questo, posso affermare che l’assorbimento di Ochaco
è avvenuto con successo e
che quella di fronte a me è un’altra persona. Se
Midoriya fosse stato catturato
contro la sua volontà... anche l’aspetto di Greed
sarebbe cambiato!”
Se
all’inizio avevo creduto che l’assorbimento di
Goten
fosse stata una catastrofe, ora mi rendevo conto che averlo al nostro
fianco,
in quella situazione, fosse addirittura indispensabile.
Lui
e tutti i suoi compagni avevano combattuto contro Majin
Buu circa dieci anni fa e conoscevano alla perfezione le sue
capacità e il modo
in cui sconfiggerlo. Dovevamo sfruttare le sue conoscenze, se volevamo
uscirne
vivi.
In
pochissimi secondi, Midoriya e Yoruichi furono in grado
di sciogliere tutte le nostre curiosità, raccontandoci per
filo e per segno
cosa avessero trovato dentro al corpo di Greed.
“Le
vostre ipotesi sono corrette” ammisi io,
spiegando loro “Sono convinta che, per
sbloccare la cavità dei bozzoli,
sia necessario aprire quella dei due Cuori. Tuttavia, non credo sia
necessario
distruggere le sue fonti di vita prima di strappare il bozzolo di Majin
Buu dal
corpo di Greed. Una cosa è certa... per cercare di attuare
il nostro piano,
dovremo muoverci separatamente e attaccare tutte e tre le
cavità allo stesso
tempo, senza dargli l’opportunità di preparare
alcuna strategia difensiva”
“Perciò
dobbiamo stabilire soltanto in che modo dividerci”
disse Midoriya, chiedendo nuovamente a Yoruichi “Hai
per caso notato
delle differenze tra la cavità dei cuori e quella dei
bozzoli?”
“Sì”
ci rispose la donna, rivelandoci “Quella
della cavità è una semplice parete di carne,
protetta dalla magia generata
dalle cavità dei cuori. In queste ultime, tuttavia, sembra
sia necessaria una
chiave per entrare, perchè ho visto due serrature, a
distanza non più di dieci
metri l’una dall’altra”
Perfetto.
Ora sapevamo cosa fare.
“Midoriya...
chi c’è dentro al tuo corpo? Un altro
Shinigami?”
“S-sì,
sua maestà”
“Perfetto.
Le cavità dei due cuori spettano a me e
Midoriya!” dichiarai, senza alcun
tentennamento “Ci limiteremo
solo a sbloccarle! Se dovessimo entrarci, sono certa che finiremmo
intrappolati! Goten e Yoruichi, invece, aspetteranno che la loro
cavità venga
liberata dalla magia, prima di aprirla con la forza”
Non
ci restavano molte scelte, purtroppo. Quello era l’unico
modo per provare a scalfire la Difesa Totale di quel farabutto di Greed.
***
GOTEN
Incredibile.
Chi l’avrebbe mai immaginato che dopo dieci
anni sarei tornato all’interno di quel corpo?
All’epoca,
io non avevo superato in età la doppia cifra, e
mi ero fatto assorbire completamente dal mio avversario,
perciò non avevo
alcuna memoria del mio soggiorno dentro Super Buu.
“Eccoci
qui! Siamo arrivati!”
La
famosa parete che ci separava dalla cavità dei bozzoli si
ergeva dinnanzi a noi. A differenza del resto del suo corpo, ricoperto
di vermi
e lombrichi, quel punto era immacolato e privo di fori o zone marce.
Uno strato
trasparente, ma spesso, di energia spirituale ci impediva di toccare o
strappare
quel muro di carne.
Ci
restava soltanto da attendere che Midoriya e Kairi
fossero in grado di disattivare le cavità dei cuori.
“Ti
è già capitato di essere assorbito?”
Sorpreso
dalla domanda di Yoruichi, le raccontai la verità.
“Già...
avevo sei anni. Quel farabutto aveva ucciso tutta
la mia famiglia e quella del mio migliore amico Trunks. Entrambi
abbiamo
provato a combattere contro di lui... ma non abbiamo avuto alcuna
speranza...”
Ricordarmi
di quei momenti era sempre molto doloroso, e
nonostante provassi a convincermi che fosse stato troppo presto per me
combattere contro una creatura mostruosa come Super Buu, il non essere
riuscito
a vendicare personalmente la mia famiglia era una ferita che non si
sarebbe mai
rimarginata del tutto.
“Le ferite
si rimarginano, ma solo se sei forte
abbastanza da sopportarle senza pensarci su”
provò a rassicurarmi
la donna, poggiandomi una mano sui capelli e scompigliandomeli come
farebbe una
maestra al suo allievo “Ora
sei come un bambino che si diverte a
strapparsi le crosticine delle ferite... così, invece di
guarire, ti fai
nuovamente male e peggiori soltanto la situazione. Le cicatrici non
spariscono,
Goten... l’unico modo per poterle rimarginare è
lasciare
che le croste cadino da sole, e andare avanti per la tua strada”
Già.
Me l’aveva detto anche mio padre, quando avevo provato
a spiegargli cosa provavo. Cazzo, quanto mi mancava papà...
...
dovevo vendicarlo! Dovevo vendicare la sua morte e
quella dei miei amici!
Non
ero più un bambino... ora ero un adulto!
“Ecco!
Guarda! La barriera si è dissolta! Ora
possiamo distruggere la parete!”
Yoruichi
aveva ragione. La parete era stata liberata dalla
magia, segno che Kairi e Midoriya fossero riusciti a sbloccare le
cavità dei
due cuori.
“Speriamo
solo che i nostri amici non abbiano
problemi...” ammisi, usando una semplice
lama di KI per creare
un’apertura, nella quale Yoruichi fu rapida a sufficienza da
entrarci.
Conoscendo
la rapida rigenerazione delle cellule demoniace
artificiali, mi accinsi subito a usare un’altra delle mie
tecniche.
“Galactica
Doughnut!”
Un
anello di KI si formò attorno all’apertura che
avevo
creato, impedendole di richiudersi. Con le mani, fui poi in grado di
aumentarla
fino alla grandezza da me desiderata, ovvero sufficientemente spaziosa
affinchè
potessero passarci più di due-tre bozzoli alla volta.
Se
anche la barriera magica si fosse riattivata, il mio
anello ci avrebbe permesso di fuggire senza alcuna fatica.
Varcai
l’entrata della cavità, cominciando a guardarmi
attorno. Sembrava un film dell’orrore.
Pensavo
di trovarci solo quattro o cinque bozzoli, ma in
realtà ve ne stavano a milioni.
Misericordia...
quanti esseri viventi aveva divorato,
quel farabutto di Greed?!
“Che
spettacolo raccapricciante...” si
trovò costretta ad ammettere Yoruichi, stringendo con forza
i pugni per la
rabbia “...
magari potessimo salvare tutti...”
“...
già... ma non possiamo, al momento”
Dovevo
ammetterlo. Il nostro unico scopo era distruggere il
bozzolo con le cellule di Majin Buu. Salvare tutte le altre anime era
per noi
impossibile. Promisi a me stesso, tuttavia, che li avrei vendicati.
Cominciai
a cercare con lo sguardo il bozzolo di Buu.
Trovarlo non sarebbe stato facile, ma il demone artificiale era
tutt’altro che
irriconoscibile.
La
nostra ricerca si concluse dopo nemmeno dieci minuti.
Buu
si trovava agglomerato dentro un bozzolo a dir poco
gigantesco, e sembrava quasi che stesse dormendo...
...
no... a dire la verità stava dormendo per davvero!
“Singolare,
il vostro amico...”
ammise
Yoruichi, allontanandosi momentaneamente “... io
provo a cercare il
corpo di Ochaco! Tu separa il tuo amico da quel groviglio di nervi!”
Solo
quando fui certo che la Shinigami fosse al sicuro, io
preparai due Kienzan e affettai i due lacci che tenevano legato Buu al
corpo di
Greed.
Nel
momento in cui il bozzolo si disgregò, lasciando che il
Majin precipitasse al suolo, attorno a me scoppiò il
finimondo.
***
Fuori dal corpo di Greed...
Nel frattempo...
DRAGON
Greed
si stava rivelando un avversario molto più ostico di
quanto potessimo immaginare. Nemmeno con il Key-Blade ero in grado di
scalfire
la sua difesa impenetrabile, e stavo rimanendo sempre più a
corto di stamina.
Lo
stesso valeva per i miei compagni. Freezer era su tutte
le furie e Ub sembrava stare su un altro pianeta, come se fosse
successo
qualcosa di grave a qualcuno dei nostri amici.
Poteva
trattarsi di Chi? O di Ai? Ora non potevo
permettermi il lusso di pensarci su.
Dovevo
sconfiggere Greed e liberare Kairi, Goten e Midoriya
dal suo corpo.
“Che peccato... sembra che
nessuno di voi possa tenermi
testa!” ci prese nuovamente in giro Greed,
totalmente illeso e con l’intenzione
di concludere l’incontro “Vorrà dire... CHE
VI MANDERO’ ALL’ALTRO MONDO
SEDUTA ST...”
Improvvisamente
il demone smise di parlare. Le sue palpebre
si sgranarono per lo shock e gli occhi sembrava quasi che volessero
fuoriuscire
dalle sue orbite. I suoi tremori erano incomprensibili nel
significato...
...
fino a quando non vidi la sua pelle e i suoi muscoli
sciogliersi come neve al sole.
Fu
uno spettacolo a dir poco raccapricciante. Il demone
continuava a distorcersi lentamente, emettendo un suono a dir poco
straziante.
Come
era stato possibile? Cosa era successo?
“Io...
io credo di aver capito!” dichiarò
improvvisamente Ub, sorpreso ma allo stesso tempo nuovamente grintoso
“I
nostri amici, invece di sconfiggerlo da fuori, lo stanno distruggendo
dall’interno!
Le cellule di Buu si sono staccate dal corpo di Greed!”
Quella
notizia era sia ottima che orrenda nello stesso
momento. Ottima perchè la Difesa a Specchio di Greed era
crollata...
...
orrenda, perchè ora la mia donna e i nostri amici si
trovavano imprigionati dentro all’ammasso di insetti e
lombrichi che, invece di
sciogliersi, stava aumentando lentamente di volume...
“...
Dio Misericordioso...”
“...
Santo Polunga...”
“...
per tutte le corna di mio padre...”
***
Dentro
il corpo di Greed...
MIDORIYA
Quando
trovammo le due Serrature nel petto di Greed, Kairi
mi insegnò come sbloccarle con il Key-Blade. Nella pratica
si rivelò molto più
semplice del previsto, e la mia cavità si aprì
con facilità.
Riuscimmo
entrambi a percepire il cambiamento attorno a noi,
perchè la magia di protezione dei suoi Cuori si era
disattivata davanti ai
nostri occhi. Invece di entrare dentro le due cavità, sia io
che la regina
attendemmo un cambiamento d’aura improvviso nel corpo di
Greed.
Cinque
minuti dopo, potemmo festeggiare. Riuscimmo a percepire
un enorme scossone che per poco non ci fece cadere per terra. La carne
attorno
a noi incominciò a ritirarsi, segno che le cellule di Buu si
stavano separando
da Greed. Gli insetti, però, cominciarono ad aumentare di
numero e la cosa non
mi piaceva per niente.
“Deku!”
mi urlò ALFA Kairi dall’altra cavità
“E’
il momento! PREPARATI A DISTRUGGERE IL CUORE DI...
AAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHH!”
Lo
giuro. Mai provai sensazione più orrenda di quel momento.
Uno tsunami di lombrichi avvolse sia me che la regina, trascinandoci
via dalle
cavità con la forza di un maremoto.
Avrei
voluto urlare, o quantomeno respirare, ma le mie mani
avevano istintivamente coperto la mia bocca per impedire ai vermi di
entrare in
qualche mia cavità.
Fu
semplicemente insopportabile. Avrei preferito la morte,
piuttosto che rivivere quegli istanti.
***
Fuori
dal corpo di Greed
ALFA KAIRI
“KAIRI!
KAIRI! RIAPRI GLI OCCHI!”
Quando
sentii la voce di Dragon, fui in grado di riaprire
gli occhi. Mi trovavo fuori dal corpo di Greed, con Ub e il mio uomo al
mio
capezzale.
Mi
rialzai in fretta e furia, cercando con lo sguardo il
nostro nemico. Mi vennero i brividi quando mi trovai di fronte a quella
scena.
Dove
un’istante prima vi stava il corpo di Greed, adesso vi
era un bozzolo alto quanto una montagna, che Freezer e Goten stavano
cercando
di distruggere con tutte le loro forze, senza riuscirci. Ub, invece,
era
riuscito a fondere quella piccola parte di Buu all’interno
del suo corpo,
evitando perciò che qualcuno potesse usarla per i propri
scopi.
Gli
unici assenti, dovetti constatare, erano Midoriya e
Ochaco.
“La
parte di Buu è stata separata dal suo corpo... ma
quel demone farabutto ha pensato bene di tenderci una trappola bella e
buona.
Ha sparato fuori sia te che Goten... e ora sta affrontando i
due giovani
eroi dentro quella corazza mastodontica!”
No.
No no no...
“Merda...
è tutto inutile! Questo coso è indistruttibile
quanto il suo corpo!” fu costretto ad ammettere
Goten, mentre Freezer era
livido per la rabbia.
Ero
nel panico più totale. Cosa potevamo fare?
Cosa?
“Lasciate
fare a
loro!”
Una
voce a noi completamente sconosciuta ci colse alla
sprovvista. Chi aveva parlato?
Quando
ci voltammo verso il punto di provenienza di quel
suono femminile, restammo molto confusi. Chi era quella donna di
colore? Come
avevamo fatto a non renderci conto della sua presenza? Eppure la sua
aura era
tutto tranne che azzerata!
“Ci
ho messo un po’ ad arrivare qui...”
ci
spiegò lei con nochalanche, mentre una timida Momo Yaoyorozu
fece capolino
dalle sue spalle “Mi sono occupata di una
piccola... faccenda... mentre
voi stavate litigando tra di voi. Simon ci sta raggiungendo. Envy
è già stato
sconfitto”
La
sua rivelazione, per quanto fosse una bella notizia, non
mi rassicurò. La sua sicurezza non mi lasciava del tutto
tranquilla. Una cosa
era certa...
...
riuscivo a percepire un’immensa potenza provenire dal
suo corpo, tale da pietrificare perfino due mostri del combattimento
come
Freezer e Dragon, con quest’ultimo che provò a
chiederle spiegazioni.
“Non
credo di conoscerti. Potrei sapere se sei
un’alleata o meno... ma soprattutto... potrei sapere il tuo
nome?”
“Farò
finta che me l’abbia detto in terza persona, signor
Oronar...” lo freddò con lo sguardo la
donna, facendo indietreggiare il mio
uomo “... il mio nome è Asia
Taneko. Sono una dei quattro Candidati al
Trono di Dio Supremo!”
Non
ebbi il tempo di razionalizzare il tutto. Asia si era
già portata di fianco al mio uomo, sferrandogli un pugno
così forte e tremendo
da fargli perdere i sensi, sotto il nostro sguardo paralizzato per lo
shock.
“NO!
DRAGON!” urlai, in preda al panico, raggiungendo
mio marito e scuotendolo dalla tunica. Era solo svenuto, per fortuna.
“L’ho
dovuto fare, sua maestà. Se glielo avessi
semplicemente proposto, non avrebbe mai accettato ciò che
sto per fargli”
mi avvertì la donna di colore, voltandosi verso Momo che,
affranta, fece
apparire sulle sue mani una strana boccetta grazie ai poteri derivati
da Buu.
Cos’era
quella strana sostanza svolazzante? Dove l’avevo
già
vista?
“Hai
fatto un ottimo lavoro, ragazzina... adesso puoi
tornare da loro! Il tuo lavoro è terminato!”
La
povera Momo, terrificata e affranta dall’essere stata in
compagnia di Asia, si era portata alla larga da lei e si era gettata
tremante
tra le braccia di Goten e Ub scoppiando in un pianto disperato.
“Asia...
cosa diavolo hai intenzione di fare a Dragon?”
la minacciai io, rialzandomi prontamente ed evocando
Fatalità tra le mie mani “Se
gli farai del male... io giuro che ti...”
La
mia vista si oscurò improvvisamente, ma io avevo ancora
gli occhi aperti. Quando mi resi conto di ciò che fosse
successo, sbiancai per
il terrore. Asia non si era limitata a portarsi davanti a me a
grandissima
velocità, ma era stata in grado di disarmarmi con una mano e
di portare il
palmo dell’altra davanti al mio viso.
Fu
qualcos’altro, però, a farmi capire quanto lei
fosse
pericolosa... e me ne resi conto quando notai che due indumenti in
particolare
mi erano stati tolti senza che me ne accogessi.
La
conferma la ebbi quando glieli vidi appesi alla sua
mascella spalancata!
“YYYYYYYYYYYAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHH!!!
RIDAMMELI
SUBITO, PERVERTITA!!!”
“Come
vuoi... secondo me starebbe meglio senza, sua
maestà” dichiarò apertamente,
sputandomi addosso il mio reggiseno e le mie
mutandine “Potete stare tranquilli. Sono qui per due
semplicissimi motivi...
potenziare Dragon Oronar e parlare a quattrocchi con Simon Kog. Non
posso
sconfiggere l’altro Candidato da sola... ergo, ho
bisogno di allearmi con
entrambi per dare a quel pezzente imbroglione una bella lezione. Regina
Kairi... davvero non riconosce l’essere che si trova
all’interno di questa
boccetta?”
Ancora
imbarazzata per essere stata svestita dei miei
indumenti intimi, ma anche grata per il fatto che Asia non avesse messo
in
mostra a tutti parti personali del mio corpo, decisi di ricontrollare
nuovamente il contenuto di quell’anfora.
Quando
compresi di chi si trattasse, cominciai a indicarlo
con dito tremante per lo sbigottimento.
“Asia...
perchè... perchè lui...?”
“Ha
affrontato da solo la regina Lilith. Ecco perchè
si trova in quelle condizioni” ci rispose
lei, inginocchiandosi di
fronte a Dragon e poggiandolo sulle sue gambe “I
suoi poteri non l’hanno
salvato dalla potenza della Regina dei Demoni... lui non
potrà più tornare a
essere un vampiro come prima. In compenso, posso iniettare il suo
genoma
all’interno di un essere umano... e siccome Dragon
Oronar è il più debole
tra i Quattro Candidati al Trono di Dio Supremo, la decisione
è presa!”
“P-PRESA?!
PRESA UN CORNO! NON PUOI INIETTARE DENTRO AL
CORPO DI UNO SCONOSCIUTO IL SANGUE MALEDETTO DI UN VAMPIRO! CHI TI
CREDI DI
ESSERE?!”
Asia,
tuttavia, mi ignorò completamente e stappò la
boccetta
di vetro con i denti, sputando il tappo di sughero e preparandosi a
versarne il
contenuto dentro alla bocca dell’uomo che amavo.
“INSOMMA!
PUOI CONSIDERARMI, PER L’AMOR DI DIO?! NON SEI
NESSUNO PER PRENDERE QUESTA DECISIONE! LASCIA CHE SIA LUI A VOLERLO!”
Nessuno
aveva il coraggio di intromettersi in quel discorso.
Nemmeno Freezer, tra di noi il più potente, aveva la forza
per fermare le
azioni di quella ragazza, la quale tirò un lungo e
infastidito sospiro prima di
rivolgersi a me con nervosismo.
“Vediamo
di mettere le cose in chiaro, Kairi Wave... tra
non molto, i Quattro Candidati al Trono di Dio Supremo si scontreranno
e, per
sopravvivere, il tuo uomo ha bisogno di diventare molto più
forte. Non
addolcirò la pillola. Quando questo
accadrà, io combatterò contro tutti e
tre e sarò pronta a ucciderli o cancellarli se si pareranno
davanti alla mia
strada. In compenso, però, quel bastardo di un
Angelo vuole intromettersi
in tutti i miei piani, perciò ho bisogno che io, Simon e
l’uomo che ami stiano
dalla mia parte. Non mi interessa se il sangue di questa creatura
appartiene a
un mostro... se per raggiungere i miei scopi dovrò
trasformare Dragon Oronar
in un Vampiro, io lo farò senza pentirmi delle mie azioni!
Se pensi di
potermi fermare, allora fatti avanti... MA TI POSSO
ASSICURARE CHE IL PADRE
DEI VOSTRI BAMBINI AVREBBE PREFERITO DIVENTARE UN MOSTRO PIUTTOSTO CHE
PIANGERE
IL CADAVERE DELLA DONNA CHE AMA!”
Il
silenzio era calato nel cimitero dei Key-Blade. Le parole
di Asia mi avevano turbato, e non poco. Quella farabutta non scherzava
quando
mi diceva che non avrebbe affatto addolcito la pillola. Mi aveva
letteralmente
spiattellato in faccia che era una nostra nemica, che si sarebbe
alleata con
noi soltanto per sconfiggere l’Angelo Traditore e che, per
farlo, avrebbe
trasformato Dragon in un Vampiro.
Non
potevo permetterglielo. Io non potevo permetterle di far
bere il sangue di Alucard al padre di Emerald e Cristal, non importava
quali
fossero le sue motivazioni. Non sapevo quali sarebbero potute essere le
conseguenze di una trasformazione da umano a mostro. C’era il
grossissimo
rischio che, diventando un vampiro, Dragon potesse mettere a
repentaglio
l’incolumità dei miei figli.
Dovevo
farla ragionare, prima che commettesse una
sciocchezza.
“Io credo... io penso che sia comunque più saggio aspettare che si risvegli” insistetti con forza, nonostante le mie gambe stessero tremando per la paura “Credimi... possiamo trovare un accordo anche parlandone. Non c’è bisogno di arrivare a tanto! Non so quale sia il rapporto tra te e Hitomi, perciò non so dirti se lei sarebbe stata d’accordo con le tue azioni, ma...”
[Kamado
Tanjirou No Uta - KIMETSU NO YAIBA]
L’ampollina
fermò il suo moto rotatorio giusto un attimo
prima che la prima goccia di sangue colasse all’interno della
cavità orale di
Dragon. Nel momento esatto in cui Asia aveva sentito il nome della sua
compagna, era rimasta paralizzata per lo shock.
“Tu...
tu come conosci Hitomi!? SE SAI DOVE SI TROVA, TI
CONVIENE RIVELARMELO! ALTRIMENTI...”
“E’
dentro al corpo di Simon Kog, come Seconda Anima”
affermò Freezer, cogliendo quell’occasione e quel
punto debole della nostra
interlocutrice per intromettersi “Grazie al
suo potere, stiamo
combattendo e sconfiggendo i Deadly Sins, gli alleati del nostro nemico”
“Come...
mio Dio... non può essere...”
“POSSIAMO
ANCHE SEPARARLA DAL CORPO DI SIMON!”
aggiunsi immediatamente io, prima che Asia diventasse mentalmente
incontrollabile “Se torneremo a Cair
Paravel, posso dare alla tua amica
una Replica per ridarle il corpo! Qualunque possa essere il legame che
vi
unisce... puoi ancora recuperarlo!”
Ci
ero riuscita. Ne fui certa quando la vidi, con sguardo
orripilato, gettare via la boccetta con all’interno il sangue
di Alucard che si
versò assorbendosi nel campo di tantissime battaglie. Anche
la sua aura si
placò, facendomi capire tantissime cose su di lei.
Sorrisi,
riuscendo finalmente ad avvicinarmi alla ragazza di
colore e inginocchiandomi di fronte a lei.
“Asia...
tu pensavi che Hitomi fosse persa per sempre.
Per questo volevi diventare un Dio Supremo... volevi riaverla al tuo
fianco,
non è così?”
Dandomi
ragione con i suoi occhi grondanti di lacrime di
gioia, il suo sguardo si portò nuovamente verso il mio viso
e, distruggendo la
sua maschera di ferocia, si gettò tra le mie braccia in
preda ai singhiozzi,
facendoci tirare un sospiro di sollievo.
Non
mi resi conto, tuttavia, che quel sangue non si immerse
completamente del tutto nel terreno. Parte di esso, come se avesse una
propria
coscienza, si era insinuato all’interno
dell’orecchio di Dragon, mutandolo
definitivamente e per sempre.
***
Dentro il corpo di Greed
Nel frattempo...
MIDORIYA
Quando
mi resi conto di essere stato liberato, sbloccai le
mie cavità orali e provai a riaprire i miei occhi.
Mi
trovavo all’interno di una nuova cavità, grande
quanto
una città. Guardando verso l’alto, riuscii a
intravedere milioni e milioni di
bozzoli, al cui interno vi stavano tantissime persone innocenti, in uno
stato
di morte apparente. Cosa significava tutto questo? Goten e Yoruichi non
avevano
staccato le cellule di Buu dal corpo di Greed?
Un
ronzio mi costrinse a puntare lo sguardo dritto davanti a
me. Vi stava, infatti, un enorme ammasso di mosche, libellule, zanzare
e cicale
che si erano amalgamate, formando un unico corpo.
Ai
suoi piedi vi stava il corpo di Ochaco, ancora avvolto
dal bozzolo nel quale era stata imprigionata. Cominciai ad avanzare,
rendendomi
conto della macabra verità.
“Mai visto un
Belzebub, giovanotto? Ebbene sì...
questo è il mio reale aspetto. Il peccato
dell’Avarizia ha ridotto il mio
precedente corpo in cibo per mosche e larve... esseri dai quali ho
sempre
tratto forza!”
Mi
guardai attorno, sperando con tutto il cuore che fosse
rimasto qualcuno ad aiutarmi.
“E’ tutto
inutile. I tuoi amici si trovano tutti fuori
da questa corazza impenetrabile. Questa sarà la tua tomba...
e anche quella
della tua cara fidanzatina!”
Non
gli detti modo di torcerle un capello. Con il potere di
One For All, fui in grado di portarmi davanti al demone, recuperare il
bozzolo
di Ochaco e allontanarmi da quel mostro.
Con
tutta la forza che avevo in corpo, incominciai a
strappare quel guscio a mani nude, riuscendo dopo qualche secondo a
estrarre la
ragazza che amavo, mentre Greed non accennò alcuna protesta.
“Ochaco...
Ochaco... svegliati, ti prego...”
“Non si
risveglierà. Non fin quando quell’altra donna non
rientrerà dentro di lei”
dichiarò il Deadly Sins, senza ancora muoversi da
lì “Siete
stati degli ingenui a cercare di strapparmi via le cellule di Buu
dal mio corpo originale. E’ vero, adesso il mio potere di
Intangibilità Totale
si è disattivato... ma non puoi comunque distruggermi tanto
facilmente. Invece
di facilitarvi il lavoro, ve lo siete complicato ulteriormente. Dimmi,
Midoriya... perchè non avete distrutto prima i miei
due Cuori, invece di
staccare Buu? Rispondimi con tutta calma... nessun
essere al mondo
sarebbe in grado di attraversare questa barriera, e io certamente non
ho
bisogno di combattere per ammazzarti. Mi basterebbe lasciarti qui per
molti giorni...
una morte di stenti che meriteresti eccome!”
Farabutto.
Credeva di essere invincibile, ma ero convinto al
cento per cento che non lo fosse. Doveva avere un punto debole, ne ero
più che
certo. Dovevo soltanto strapparglielo fuori...
...
e poi, con i miei poteri, avrei potuto dargli il
colpo di grazia!
“Non
abbiamo distrutto i Cuori perché, una volta
fatto, con le cellule Majin tu avresti potuto rigenerarli. Eravamo
certi, e io
lo sono tutt’ora, che quello fosse il peggior errore che
avessimo potuto commettere!”
gli risposi, con sincerità, continuando ad accarezzare la
fronte e i capelli
della mia povera anima gemella.
“I miei complimenti,
Deku. Hai proprio ragione. Se tu
avessi distrutto i miei Cuori, quelle cavità si sarebbero
sigillate e avrei
attivato nuovamente il potere di assorbimento. A quel punto,
però, le cellule
Majin avrebbero secreto degli acidi che vi avrebbero digerito del tutto”
Quindi
non avevamo commesso realmente un errore. La nostra
decisione era stata corretta e ci aveva impedito di essere assorbiti
dalle
cellule di Greed.
“Quello
che non capisco, tuttavia, è il motivo per il
quale tutte queste persone si trovino sopra di noi”
continuai a parlare
io, cercando di tenerlo impegnato in quel discorso “Non
sarebbero dovute
essere espulse assieme a Buu?”
“No”
negò l’essenza insettoide, spiegandomi “Perchè
io ho usato le cellule di Buu per assorbirle, ma non è stato
Buu stesso a
inglobarle in se. Per questo io ne sono ancora in possesso... loro
sono la
mia chiave per la sopravvivenza!”
Le
sue parole mi accesero una lampadina nel cervello. Dovevo
chiarire subito quella faccenda?
“La chiave per la tua
sopravvivenza? Che significa?”
L’ammasso
di insetti cominciò a svolazzare in cerchio
attorno a me e al corpo di Ochaco, senza però avere
intenzioni bellicose. Fece
così per qualche minuto, e io non sapevo se o come reagire
davanti a quel
silenzio asfissiante.
Poi,
improvvisamente, Greed si fermò, e mi rispose.
“Ma sì...
tanto morirai comunque! Li vedi tutti questi
insetti che volano? Ebbene... per diventare invincibile, i miei due
Cuori si
sono disgregati nelle creaturine invertebrate che hai di fronte a te.
Posso immaginare la tua domanda... ma allora non mi
basterebbe eliminare
tutti gli insetti per sconfiggerti e cancellarti? La risposta
è... sì e no.
Sì... per morire, tutti i miei insetti devono
essere distrutti, e così
facendo non mi resterà un corpo con cui difendermi.
Questo, però, non ti
basterebbe... perchè ad ogni insetto eliminato, io
posso usare uno di quei
bozzoli per sostituire il suo contenuto nel pezzo di cuore che
è stato
distrutto!”
“Quindi,
per sconfiggerti, dovrei eliminare più e più
volte tutti i tuoi insetti... sacrificando le anime delle persone che
si
trovano sopra di noi”
“Ottimo riassunto,
Deku-Kun. La tua risposta è corretta...
sei libero di uccidermi quando vuoi, ma il tuo onore da eroe verrebbe
macchiato
indelebilmente” mi punzecchiò
quella carogna, avvisandomi anche di un
altro piccolo particolare “Inoltre, quello nel quale ti
ritrovi è un Bozzolo
Demoniaco che rimane attivo anche dopo una mia ipotetica morte.
L’unico modo
per evitare tutto ciò sarebbe staccare tutti i bozzoli dal
soffitto... ma a
quel punto io te lo impedirei!”
Perfetto.
Quindi, anche se riuscissi a distruggerlo, io
resterei imprigionato fino alla mia morte. Poco male, pensai tra me e
me. Se
fossi riuscito a trascinare quel farabutto nella tomba con me, allora
avrei
affrontato il mio destino senza alcuna paura.
- Continua a parlargli...
non sei da solo! –
Kisuke,
attraverso la mia mente, era riuscito a mandarmi un
messaggio molto importante. Quando provai a chiedergli spiegazioni, lui
mi mi
chiese semplicemente di fidarmi di lui.
Perciò, a quel punto, decisi di continuare a giocare con il demone e con la sua scarsa intelligenza.
[The Devil - BEST OST IN THE WORLD]
“D’accordo.
Lo ammetto. Ci hai sconfitto su tutta la
linea. Non posso vincere contro di te”
“Eheheh... finalmente
ci sei arrivato...”
“Però
voglio che tu mi riveli un’ultima verità, un
dubbio che mi sta assalendo da circa un giorno”
continuai imperterrito,
cogliendolo di sorpresa “Ormai siamo certi
che l’ultimo Candidato al
Trono di Dio Supremo, quello che vi comanda, sia uno tra Whis e il
Sommo
Sacerdote...”
“Capisco...
perciò vuoi sapere il nome del boss di
fine livello. Fammici riflettere su...”
Rimasi
sorpreso davanti a quella rivelazione.
Quell’imbecille voleva davvero rivelarmi la verità
sul suo capo?
No.
Non era così stupido da rivelarmi il suo vero nome...
...
oppure sì?
“D’accordo. Come
desideri. Se è il nome dei quattro
candidati che brami di conoscere, allora te li rivelerò...
come avrai ben
capito, Simon Kog e Dragon Oronar sono i primi due e li abbiamo tenuti
in pugno
per moltissimi anni, prima che essi scoprissero tutta la
verità. La terza è una
giovane donna di nome Asia Taneko, che perfino noi conosciamo ben
poco... sappiamo
solo che la sua Candidatura si sia attivata nel momento in cui abbiamo
sterminato le popolazioni di tutti gli universi nella Dimensione DELTA.
E poi
vi sta l’ultimo candidato che, con l’aiuto mio e di
tutti i miei compagni
d’armi, Lilith inclusa, ha deciso di cambiare per sempre le
leggi di questo
mondo...”
Il
battito del mio cuore cominciò a farsi sempre più
forte.
Non vi stava più alcun suono, oltre a quello e alla voce di
Greed, che potesse
interessare al mio orecchio, che udii alla perfezione la
verità sul conto del
nostro reale nemico.
“... il vostro unico nemico...
altri non è che Whis-Sama!
L’Angelo Protettore del Settimo Universo, colui che ha
protetto le nostre
fughe, è l’Ultimo Candidato al Trono di Dio
Supremo, il Vero Traditore della Scala
Gerarchica Divina!”
Finalmente.
Ora avevo ricevuto due importantissime
rivelazioni, di cui una era una conferma ai miei dubbi.
La
prima era che Greed, colui che io avevo creduto
insuperabile, scaltro e pericoloso, altro non era che un imbecille di
prima
categoria, il più idiota credulone che io avessi mai
conosciuto. E pensare che
io lo avevo temuto, assieme a Uraraka-Chan, credendolo una seria
minaccia per
l’incolumità dei miei compagni e dei liceali del
Liceo Shiketsu.
Era
la seconda rivelazione, tuttavia, ad avermi dato un
indizio ancora più importante sul carattere del mio
avversario, quella che mi
provocò la reazione più istantanea possibile...
...
semplicemente cominciai a ridere...
...
risi come un matto, fino alle lacrime, davanti allo
sguardo stupito dell’ammasso di insetti. Solo quando non ne
ebbi più la forza,
decisi finalmente di scoprire tutte le mie carte.
“Capisco...
quindi
il vero traditore non è Whis!”
“MA?! MA CHE...?! SEI SORDO,
PER CASO?! TI HO DETTO CHE
LO E’, INVECE!!!”
Greed
era un pessimo bugiardo. Aveva cercato di ingannarmi
anche in quella situazione, ma non ci era riuscito perchè
io, a differenza di
tantissimi miei coetanei, analizzavo i miei avversari in maniera
metodica senza
dimenticare nemmeno il più piccolo dettaglio.
“No.
Non sono sordo... ma non sono neanche stupido come
te” affermai io, con fermezza, lasciandolo basito
“Ancora più
importante, io non sono cieco... pensavi davvero che non me ne rendessi
conto?
Nel momento in cui mi hai rivelato il nome di Whis, mi hai rivelato la
vera
identità del tuo capo! Davvero non ti sei reso conto del
piccolo tranello che
ti ho teso?”
“Cos... di che parli,
farabutto? COSA STAI FARNETICANDO?!”
“Il
tatuaggio sulla tua lingua, quello che avevi
mentre avevi la tua forma Majin... è lo stesso che aveva
Tao-Pai-Pai, quello
che gli impediva di rivelare il nome dell’Ultimo Candidato!
Io ti avevo dato
due alternative, Greed... e nel momento in cui mi hai risposto, il tuo
sigillo
mi ha rivelato l’inganno!”
Riuscivo
a sentire il dolce profumo della vendetta quando
osservai quell’ammasso di mosche agitarsi in preda alla
rabbia e alla ferocia.
Si era reso conto solo all’ultimo di aver compiuto una
sciocchezza.
“Non
è finita qui. Non credere che io resterò qui a
farmi
comandare a bacchetta da un Demone senza cervello come te!”
dichiarai,
imperterrito, evocando il mio Key-Blade e mostrandoglielo con orgoglio
“Quello
che stai vedendo è un Power Up che ho acquisito da
pochissimo tempo. Ho deciso
di dargli il nome di Benihime... e non hai la più pallida
idea della potenza di
cui dispone!”
“Ah... AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!
Credi davvero di potermi
sconfiggere con un’arma che conosci così poco?”
“Io
no... ma qualcun altro si! SVEGLIATI, BENIHIME!”
Nel
momento in cui io usai il comando di evocazione della
Zampakuto di Kisuke, quest’ultimo prese definitivamente
possesso del mio corpo
e, in simbiosi, riuscimmo a completare la Fusione Anomala.
“Un... un momento... quel tipo di formula...”
[What
Can You See in Their Eyes - BLEACH]
Quando
Greed comprese la verità, era già tardi.
“SHIBARI!”
Il
mio corpo si mosse a una velocità impensabile anche solo
pochi giorni prima. Dalla punta di Benihime si erse una fittissima rete
scarlatta, dai buchi così piccoli da sembrare quasi
impercettibili, che
intrappolò ogni insetto prodotto dal corpo di Greed.
“Cos... LIBERAMI
SUBITO, BRUTTO FIGLIO DI PUTTANA!”
“Spiacente!
Non posso proprio farlo!”
lo liquidò frettolosamente Kisuke, puntando lo sguardo verso
l’alto “A
proposito... grazie per averci rivelato anche le fonti della tua
Immortalità.
Davvero un’ottima pensata la tua... invece di inglobare le
anime di tutti i
tuoi sacrifici in un’unica Pietra Filosofale, hai pensato
saggiamente a tenerli
sempre separati. In questo modo, avresti sempre potuto rifornirti di
nuove
anime! Peccato solo... che la tua avarizia ti si sia rivoltata contro!”
Sfruttando
anche i miei poteri, Kisuke fece un balzo così
alto da raggiungere la cima di quella prigione e, con un ghigno di
vittoria,
preparò un nuovo attacco.
“KAMISORI!”
I
movimenti di Benihime furono talmente veloci da essere impercettibili
anche a occhio nudo, ma i suoi effetti furono devastanti. Tutti i
bozzoli
vennero recisi dal soffitto e sbucciati come un coltello farebbe con la
frutta,
liberando le anime di tutti coloro che erano stati imprigionati i quali
precipitarono sul pavimento privi di sensi.
“NOOOOOOOOOOOOOOOOOO!
RAZZA DI FARABUTTO!!!”
“Guarda
che non è finita!”
gli urlò
Kisuke, puntando l’arma verso di lui e pronunciando un
incantesimo “Hado
#32 – OKASEN!”
Per
Greed non ci fu scampo. Un onda di fuoco giallo venne sparata
verso di lui che, imprigionato nel precedente attacco a tela dello
Shinigami,
venne arso completamente dalle fiamme...
...
almeno così credevo.
“Questo
non basterà a distruggerlo...”
mi rivelò Kisuke, atterrando di fronte alla marea di insetti
inceneriti “...
sono certo che abbia una seconda forma, molto più adatta al
combattiment...! MERDA!”
Kisuke
evitò un getto di ragnatele per un soffio. A spararle
era stata una creatura a dir poco rivoltante, un ragno con la corazza
di uno
scarabeo, con le ali di una libellula e le tenaglie di una mantide
religiosa...
...
alta più di cinque metri?!
Quella
creatura cominciò ad attaccare all’impazzata,
segno
che avesse perso del tutto il lume della ragione. Kisuke fu in grado di
proteggere tutti noi con uno dei suoi attacchi difensivi, Chikasumi no
Tate, ma
non sarebbe resistito ancora per molto.
“Mi duole ammetterlo, ma per
il momento possiamo
soltanto impedire che i suoi attacchi facciano del male a qualche
innocente!
Nel mentre…”
“SHUNKO! RAIJIN SENKEI!”
Qualcos’altro
attaccò il corpo di Greed, cercando di
lacerarlo in quanti più punti possibili. Le sue ali vennero
strappate dal suo
corpo e ridotte in brandelli, ma il resto del suo corpo rimase del
tutto
illeso.
A
provocare quegli attacchi, con mia grande sorpresa, era
stata...
“U-URARAKA?!”
“Deku-Kun!
Non distraiamoci!” mi rispose
però
lei, con sguardo carico di odio e rabbia nei confronti del suo
avversario “Quel
mostro ha ucciso gran parte dei nostri amici, prima di catturarmi! Ora
che è
senza controllo…”
“La
tua amica ha ragione!” mi rispose Kisuke,
portandosi alle spalle della mia ragazza “Non
distrarti dalla battaglia,
altrimenti...”
“... lo
stesso vale per te, razza di maniaco!
Smettila di guardarle il culo!”
Lo
giuro. Non avevo mai visto Ochaco-Chan con uno sguardo
talmente spaventoso. A quanto pare il piano di Kisuke era riuscito, e
Yoruichi
era rientrata nel corpo di della mia ragazza effettuando la Fusione
Anomala con
lei.
Ciò
che cominciò a risaltare ai miei occhi furono i
frequenti lampi attorno al suo corpo, il cui fulcro partiva dalla
schiena e
formava un cerchio di energia elettrica, a forma di tamburi, di KI.
“Quindi...
che intenzioni hai, pervertito? Qual’è
il tuo... no... non penserai mica a...? NOOOOO...”
Non
ebbi nemmeno il tempo di chiudere gli occhi. Un
esplosione di immensa portata mi gettò dall’altra
parte della nostra prigione e
solo grazie all’agilità dello Shinigami e a Black
Whip, fui in grado di
attutire l’impatto.
Quando
fui in grado di riaprire gli occhi, Ochaco Uraraka si
era letteralmente trasformata, e fu letteralmente irriconoscibile ai
miei
occhi. Si era messa a quattro zampe, come un felino. I suoi piedi e le
sue mani
erano diventati zampe di gatto con artigli formati da
elettricità. Quel flusso
le avvolgeva le braccia e le gambe, coprendole gli avambracci oltre il
gomito e
le gambe fino alle cosce. I suoi capelli avevano assunto la forma di
orecchie
da gatto e le era perfino cresciuta una coda.
“Quella
che hai davanti ai tuoi occhi è la
trasformazione definitiva di Yoruichi... Shunko – Raiju Senkei”
mi
spiegò Kisuke, mentre Uraraka si stava, sotto il mio sguardo
sconcertato e
incredulo, leccando il dorso della mano proprio come un gatto
“Devi
sapere che il carattere di quella donna è molto volubile, ma
in questa forma lo
è addirittura il doppio, esattamente come un qualunque gatto
domestico...”
Questo,
però, non mi aiutava a capire il perchè il mio
alter-ego avesse, ormai avevo intuito, forzato la trasformazione delle
nostre
compagne in battaglia.
“... molto
semplice, mio caro collega... il suo
carattere volubile è collegato alla sua Energia Spirituale,
che voi chiamate KI
e noi nominiamo Reiatsu. Per essere precisi, questa trasformazione
provoca 48
alterazioni o instabilità al secondo nell’aura
della Fusione Anomala tra Yoruichi
e Ochaco... in poche parole, quella ragazza è diventata
incontrollabile per
tutti, tranne che per noi!”
La
mia ragazza partì subito all’attacco, riprovando
nuovamente lo stesso attacco col quale aveva staccato le ali a Greed.
Il Demone
Puro riuscii nuovamente a pararsi e a resistere ai colpi, ma a causa
dell’elevatissima velocità della sua avversaria
non riusciva più a
contrattaccare. I versi orripilanti di quel mostro, ormai impegnato a
non farsi
ammazzare da Ochaco e Yoruichi, si stavano facendo sempre
più squillanti e
terrificanti.
Era
stupefacente. Non riuscivo a credere a quello che stavo
vedendo. Con una velocità simile, nemmeno Greed al massimo
della sua potenza
sarebbe riuscito a starle dietro. Forse nessuno sarebbe mai riuscito a
farlo.
Persino il mio corpo veniva attratto dalla forza prodotta dai suoi
movimenti.
Ochaco
ora mi sembrava imbattibile.
Era
questo il vero potere della Fusione Anomala?
“Non
festeggiare troppo in fretta, ragazzo... lei
non potrà tenerlo bloccato in eterno! Dobbiamo essere noi a
scalfirlo con
Benihime! Tuttavia, se ci avviciniamo adesso, rischiamo di finire
affettati
dagli attacchi di Ochaco...”
“Ma
allora cosa si fa?”
“Semplice... diventiamo ancora più forti! BANKAI – GUANYIN BIRAKI BENIHIME ATARAME!”
[You
Say Run - BOKU NO HERO ACADEMIA]
Un
immenso potere cominciò a fluire dentro al mio corpo,
talmente grande che mi vennero i brividi al solo pensare di averne
così tanto. Alle
mie spalle era apparsa la figura eterea di una donna con il capo
rivolto
all’ingiù, il cui potere fu in grado di
rigenerarmi completamente le ferite
subite durante lo scontro contro Greed.
Quindi
quello era il vero potere di Kisuke Urahara, lo
Shinigami che mi stava aiutando. Avevo, nel corso di quel mese,
imparato a
percepire le aure di chi mi stava attorno, e in quel momento quello che
sentivo
mi aveva lasciato senza fiato...
...
il livello che avevo raggiunto era quasi pari a
quello di due mostri del combattimento come Goku o Vegeta!
“Questa
è la seconda volta che rilascio
completamente la mia Zampakuto. Ora vedrai il suo tremendo potere...
KANNON
BIRAKI BENIHIME ATARAME!”
Ochaco,
improvvisamente, si era allontanata da Greed con
sguardo allarmato e carico di terrore. Il motivo lo compresi al volo
quando
vidi l’enorme insetto letteralmente smontarsi pezzo per
pezzo. La stessa
creatura, mossa dal panico, si era allontanata da noi, interrompendo
quel
ciclo.
Le
zanne da mantide religiosa erano appena state recise.
“Come
temevo... se continueremo così, di questo
passo non faremo in tempo”
comprese al volo Kisuke, ammettendo “Ochaco
può distrarre il nostro nemico, ma è costretta ad
allontanarsi dopo il mio
attacco, per evitare di essere uccisa dal mio potere... e quel singolo
distante
basta a Greed per allontanarsi dal mio raggio d’azione...
adesso, coi miei
poteri, potrei anche provare ad avvicinarmi, visto che il Bankai mi
permette
anche di rigenerare tutte le ferite, ma ci metterei troppo a fare il
cambio di
tecnica e saremmo nuovamente punto e a capo...”
Un
momento. Il suo Bankai gli permetteva anche di rigenerare
ogni ferita? Ma allora...
“KISUKE!
FACCIAMO A CAMBIO! TU LIMITATI A USARE IL
BANKAI PER TENERMI IN VITA!”
Non
ci voleva un genio per capire quale fosse la nostra
miglior mossa da attuare. Ochaco aveva già ripreso a
combattere contro il ragno
gigante, bloccandolo nuovamente nella sua morsa letale ad altissima
velocità. Se
potevo guarire istantaneamente, allora
l’unica scelta che mi restava era gettarmi
all’attacco nello stesso momento in
cui la mia fidanzata attaccava...
...
e se non potevo usare i poteri del mio alleato,
allora dovevo usare i miei.
Sì,
ma come? Anche in questo caso la risposta era molto
semplice.
Durante
quel combattimento contro Ochaco, Greed non si era
limitato a subire le artigliate della sua avversaria, ma si stava
proteggendo
cercando di richiudersi su se stesso, ancora di più ora che
le sue tenaglie e
le sue ali erano state recise.
Questo
comportamento aveva un solo e unico significato...
“OCHACO!
NON SPAVENTARTI E CONTINUA AD ATTACCARE! BLACK
WHIP!”
Era
il momento di mettere a frutto tutti gli insegnamenti di
All Might e di Eraser Head!
Per
prima cosa, mi portai davanti all’enorme ragno, usando
il mio secondo Quirk per ammanettare le zampe dell’enorme
ragno. Gli attacchi
di Ochaco, nella sua forma felina, mi avrebbero letteralmente ucciso se
Kisuke
non mi avesse curato con il suo Bankai.
Funzionava!
Io e Kisuke potevamo usare i nostri poteri in
maniera del tutto separata, avendo due aure completamente differenti!
“E’
ora di capovolgere quest’invertebrato!
UUUUUUUAAAAHHHHHHHH!!!”
Con
la mia sola forza fisica, fui in grado di sollevare
l’enorme corpo di quel demone, facendolo ruotare esattamente
come riusciva il
professore Aizawa, e riuscii a farlo cadere a pancia insù.
Sì!
Ora era scoperto!
“OCHACO!
PROVA A FERIRLO ADESSO!”
I
tentativi della ragazza, tuttavia, si rivelarono ancora
inefficaci. Quel bastardo, nonostante avesse le zampe completamente
piegate, era
riuscito a richiuderle verso il centro dello stomaco, impedendoci di
avere una
visuale diretta.
“D’accordo...
vorrà dire che dovrò cercare di creare
un’apertura con le maniere forti! NON FERMARTI, OC...”
Improvvisamente,
senza rendermene conto, la donna-gatto si
era ersa al di sopra del suo avversario, congiungendo tutte le dita
delle sue
mani in una posa che io conoscevo perfettamente.
Non
aveva per caso intenzione di...
Improvvisamente,
le zampe di Greed vennero prese da
fortissimi tremiti e si aprirono con la forza, sotto le proteste
urlanti e
incessanti del demone, lasciando che il suo punto debole venisse
scoperto.
Era
il Quirk di Ochaco. Era stato quello a paralizzare
definitivamente Greed!
-
MIDORIYA! NON AVRAI UNA SECONDA OCCASIONE! E’ IL
MOMENTO DI DARGLI IL COLPO DI GRAZIA! -
Cazzo!
Kisuke aveva ragione! Data l’instabilità
comportamentale della mia ragazza, quell’apertura sarebbe
potuta sparire nel
giro di mezzo secondo.
Kisuke
prese momentaneamente il controllo del mio corpo e si
portò tra Ochaco e Greed, usando il suo Bankai per staccare
definitivamente le
zampe di Greed, il quale non poteva più difendersi in alcun
modo.
Era
l’ora di mettere fine ai giochi!
“QUESTO
E’ PER I MIEI AMICI! TEXAS SMASH!”
Aveva
funzionato! Il mio pugno riuscii a spezzare finalmente
le difese del mio avversario, perforandogli il molle ventre,
l’unica parte del
suo corpo a non possedere difese. Le urla di agonia di Greed non mi
colpirono
affatto.
Dovevo
sconfiggerlo! Dovevo fargliela pagare!
“QUESTO
E’ PER I MIEI MAESTRI! QUESTO E’ TUTTE LE
PERSONE CHE HAI ASSORBITO NEL CORSO DEI TUOI ANNI! MAKANKO-SAPPO!!!”
Dal
mio Key-Blade partì il raggio di KI insegnatomi da
Piccolo, che distrusse ogni piccolo centimetro rimasto del suo petto.
I
miei colpi non accennavano a fermarsi. Perfino Ochaco,
rendendosi conto di cosa stesse accadendo, si era fermata in preda alla
confusione.
- MIDORIYA!
BASTA! NON E’ NECESSARIO CHE LO FACCIA
TU... FERMATI! -
No.
Dovevo essere io...
...
dovevo essere io a farlo fuori!
Dovevo
ucciderlo io...
...
io...
...
io...
“QUESTO E’ PER AVER CERCATO DI ASSORBIRE ANCHE GLI AMICI DI OCHACO... E QUESTO... QUESTO E’ PER AVER FATTO SOFFRIRE OCHACO!!! UNITED... STATE... OF... SMAAAAAAAAASH!!!”
[Man
Of The World - NARUTO]
Dopo
aver caricato il mio pugno al massimo della mia
potenza, lo scagliai con ferocia verso il volto della creatura, che
agonizzò
davanti ai miei occhi...
...
era stata quella l’immagine che mi era passata
davanti agli occhi.
Ma
non andò così.
Il
mio pugno si era diretto non verso il mio nemico, ma sul
pavimento della nostra prigione, che si incrinò a causa
dell’impatto.
Lentamente, l’intero bozzolo gigantesco venne polverizzato
dal mio attacco
liberando me, Ochaco, Greed e tutte le persone precedentemente
imprigionate.
All’esterno,
vi stavano tutti i miei amici, scioccati da ciò
che stavano vedendo. Erano tornati anche Simon e Dragon, e inoltre
c’erano
nuovi membri, tra i quali riconobbi la mia amica Momo. Mancavano
soltanto Chi,
Ai, Saitama, Tatsumaki e Cristal, segno che fosse successo loro
qualcosa. Dragon,
mi resi anche conto, era disteso per terra, privo di sensi.
Dovevo
avere una cera orribile, perchè non la smettevano di
tremare per la paura davanti al mio sguardo.
“Per...
perchè...”
***
Davanti
a me si ergeva uno spettacolo stomachevole. Il
Demone Puro, esattamente come Lust, era tornato a essere un mortale.
Nonostante
tutti i miei colpi, Greed era ancora vivo, ma le sue condizioni erano
terribili. I miei pugni gli avevano spappolato tutti gli organi vitali,
rendendolo incapace di fuggire. L’unica arma che gli era
rimasta era solo la
parola.
“...
eri riuscito... a distruggermene uno... potevi
uccidermi definitivamente... ma allora perchè...
perchè non hai colpito il mio
ultimo cuore? Perchè... perchè ti sei fermato?”
Già...
perchè... perchè non avevo avuto la forza per
uccidere quel mostro?
La
risposta si trovava sopra la mia testa, nel punto in cui
stava volando Ochaco. Era stata lei a modificare la gravità
sul mio braccio,
alleggerendola quel tanto che bastava per deviare il mio attacco.
Il
suo viso era rigato dalle lacrime e aveva riacquistato
conoscenza.
“Ti
prego... Deku-Kun... non farlo...”
Il
mio cuore perse un battito. Mio Dio...
...
lei aveva paura di me...
...
Ochaco stava piangendo per colpa mia.
- Midoriya... stai bene?
–
Non
avevo nemmeno le forze per poter ribattere al mio
compagno di corpo. Ero ancora troppo scosso da quanto fosse accaduto.
La rabbia
aveva preso possesso della mia anima per pochissimi secondi, e per poco
non mi
ero spinto a compiere un gesto tremendo...
...
stavo per togliere una vita...
...
stavo per diventare l’esatto opposto di ciò che
volevo diventare.
Stavo
per commettere lo stesso errore, lo stesso che aveva
portato Ayumi, qualche settimana prima, a subire quasi una ferita
mortale.
“Capisco...
è stata lei...” comprese al
volo
Greed, a dir poco sconsolato “... nonostante le
abbia ucciso gran parte dei
suoi amici... nonostante... nonostante io l’abbia torturata
prima
dell’assorbimento... lei ha avuto pietà per me... che
disgustosa puttana...”
“Sta
zitto”
Non
l’avrei accettato. Non avrei mai permesso a quel farabutto
di insultarla. Mai.
“Quella
che tu hai chiamato puttana... quella che ha
avuto pietà per te... mi ha impedito di ucciderti non per
salvare la mia
anima... lo ha fatto per salvare la tua! Lei ha rispettato i suoi
principi e
non si è fatta soggiogare dalla vendetta. Uravity
è un’Eroina! Lei non
toglierà mai la vita a qualcuno perchè crede
ancora che tu possa redimerti... e
io, come suo ragazzo, sono d’accordo con la sua decisione!
Anche se la
rabbia mi corrode il Cuore... ho fiducia nella donna che io
amo!”
“E
allora... cosa farai?” mi domandò Greed,
con tono
flebile “Mi lascerai qui... a marcire fino alla
morte... saresti così
crudele da non darmi il colpo di grazia?”
Aveva
ragione. Non potevo nemmeno lasciarlo in quelle
condizioni, o non sarei stato un vero eroe. Avevo vinto, ma non potevo
vantarmi
di quella conquista...
...
non in quella maniera così spregevole.
“No”
Simon fermò all’istante Freezer, bloccandogli la
mano “Deve essere Midoriya a decidere... non
noi!”
L’alieno
scosse infastidito il capo, arrendendosi davanti
alle parole di Simon.
Che
fare... cosa fare...
“Deku-Kun...”
Ochaco
era tornata a terra e si era avvicinata a me,
stringendomi con forza la vita. Lei non voleva che mi macchiassi di
quel
crimine, ma non potevamo nemmeno lasciarlo in vita. Greed avrebbe
recuperato
tutte le sue energie e ci avrebbe nuovamente attaccati. Peggio ancora,
avrebbe
potuto uccidere altri innocenti.
Cosa
fare?
“Fatemi...
fatemi fuori...”
Sia
io che Ochaco ci eravamo voltati, sbigottiti verso la
vera anima del Demone Puro, il quale aveva improvvisamente cambiato
espressione.
Non
sembrava più malvagio come prima.
“Non
fate quella faccia... se non lo farete voi... lo
farà il mio capo... lui mi farebbe provare le pene
dell’inferno... se
davvero posso chiedervi un ultimo desiderio... fate almeno che sia il
meno
doloroso possibile...”
Ochaco
stava tremando su tutto il corpo. Lei non l’avrebbe
mai ucciso, era quella la verità. Quello a cui si stava
riferendo Greed, a dire
il vero, ero proprio io...
...
lui mi stava chiedendo di ucciderlo.
Cosa
fare...
...
cosa fare...
***
- COSA?! CHE CI FAI TU, QUI? –
- LE... LE MIE GAMBE SI SONO
MOSSE DA SOLE! IO... IO NON LO SO!! PERCHE’... LA TUA FACCIA
SEMBRAVA CHIEDERE
AIUTO!!! –
***
- Prima, quando nessuno sapeva
come intervenire, tu stato l’unico a farlo. Proprio tu, una
persona timida e
senza specialità. La cosa mi ha davvero toccato. Sai come
hanno cominciato
molti degli eroi presenti lì? Le loro parole, alla fine
della prima azione
furono “Il mio corpo s’è mosso da
solo!”. Ho sentito dire che già dal periodo
delle scuole si può determinare se qualcuno possa diventare
uno dei migliori
eroi. Beh... questa è la stessa cosa che è
successa a te, vero? Midoriya
Izuku... TU PUOI DIVENTARE UN’EROE! –
***
ALFA KAIRI
Quando
vidi Midoriya puntare il suo Key-Blade verso petto di
Greed, sapevo già cosa stesse per fare e sorrisi, felice
della crescita mentale
del giovane.
“Energia!”
Davanti
allo sguardo attonito e scioccato di tutti i presenti,
le ferite di Greed si rimarginarono istantaneamente, senza lasciargli
nemmeno
una cicatrice. Perfino l’essere demoniaco rimase del tutto
sconvolto dalla
decisione del suo nemico, il quale prese per mano Ochaco raggiungendoci
senza
battere ciglio.
“Cos...
perchè l’hai fatto?”
Solo
a quel punto Midoriya si voltò verso di lui,
spiazzandolo con un sorriso sincero e con una risposta incredibile.
“Non
lo so... il mio braccio s’è mosso da
solo,
un’altra volta. Il tuo sguardo mi implorava
pietà... e io non posso
voltare le spalle a chi è in difficoltà!
E’ il mio credo! Diventerò un eroe in
grado di salvare tutti con il mio sorriso! Io sono Deku!”
Ochaco,
commossa dalle parole del suo ragazzo e comprendendo
più di noi cosa stesse provando nel suo Cuore, si strinse
attorno al suo
braccio, dandogli la forza di intraprendere fino in fondo quella
decisione.
“Fuggi,
Greed. Non provare ad affrontarci di nuovo...
se scoprirò che cercherai nuovamente di uccidere degli
innocenti, sarò
costretto a combattere nuovamente contro di te... e non ti
ritroverai di
fronte un ragazzino adolescente incapace di usare la sua forza!”
“Non
sarà
necessario... hai già vinto tu...”
Il
corpo di Greed, nonostante fosse stato curato, cominciò a
disgregarsi come per magia, senza alcun motivo apparente, cogliendo di
sorpresa
Midoriya e Ochaco.
“Ma...
ma io...”
“I
Demoni Puri non possono sopravvivere nella loro
Forma Originale nel mondo dei Mortali, te lo sei scordato? Che
tu mi
abbia curato o meno...
ora non mi è rimasta nient’altro che la mia vera
Anima, e
dovrò tornare nell’Aldilà per espiare
le mie colpe”
“Come...
tu lo sapevi già?” gli
domandò
Ochaco, comprendendo tutta la verità.
“Sì,
mia cara Ochaco... come aveva detto Deku prima di
farsi assorbire, io e i Deadly Sins siamo stati ingannati da quel
farabutto.
Speravamo di poter riottenere la libertà che ci era stata
negata per anni... ma
quell’angelo da strapazzo ci ha fatto il lavaggio del
cervello. Lui voleva
la mia morte e quella dei miei compagni ad ogni costo... ma non gli sta
andando
così bene...”
Come
per incanto, l’Oscurità presente nel Cuore
Originale di
Greed, ben visibile nella sua disgregazione, venne letteralmente
estirpata,
lasciando soltanto la sua piccola e flebile Luce.
“Lui
non ci avrà mai come vuole... Lust deve aver
fatto la stessa cosa, alla fine, così come tutti i miei
compagni oggi caduti...”
ammise lui, rivelandoci “Deku... avevi azzeccato...
anche l’altra tua
ipotesi. E’ vero... è lui il vero
traditore! Lui non sa... non sa
l’errore colossale che ha commesso. E Dragon... percepisco
una nuova aura
dentro di lui, ma non è più malvagia... lui
vi dirà la verità... sui due
nemici provenienti dal futuro!”
“Cos...
merda! Quel bastardo ce l’ha fatta sotto il
nostro naso!” dichiarò Asia, voltandosi
verso Dragon e notando solo in quel
momento una striscia di sangue dentro il suo orecchio.
Quando
mi resi conto della verità, mi feci prendere dal
panico ma fui prontamente rassicurata da Ub, il quale mi disse.
“Non
si preoccupi, sua maestà... Dragon e Alucard
stanno discutendo telepaticamente senza azzuffarsi... dovrebbe
risvegliarsi nel
giro di pochissimi minuti”
Ci
voltammo nuovamente verso Greed, il quale sogghignò
davanti ai volti rigati dalle lacrime di Midoriya e Ochaco.
“Non piangete per l’assassino dei vostri amici... non serve a niente avere pietà per me. Sconfiggetelo... sconfiggete il Sommo Sacerdote... e impedirete l’avverarsi della Profezia sui Quattro Dei Supremi!”
Detto
ciò, Greed si disgregò, disperdendosi per sempre
in
piccolissimi frammenti di Luce. Solo un Cuore, quello appartenuto
all’Angelo da
lui sottomesso, raggiunse il corpo di Midoriya, entrando dentro di lui.
Era
tutto finito. Mentre Ub, per mettere al sicuro tutte le
persone che erano state liberate da Greed, aveva cominciato il
procedimento di
assorbimento, tutti noi ci avvicinammo ai due giovani eroi, pronti a
consolarli.
“All
Might ed Eraser Head sarebbero stati orgogliosi di
entrambi” dichiarai io, altrettanto commossa, prima
che Momo raggiungesse i
suoi amici e si gettasse tra le loro braccia, in preda ad una crisi di
pianto
isterico.
Nessuno
dei tre ragazzi fu più in grado di trattenersi, e
gettarono le maschere mostrando tutta la loro frustrazione e il loro
dolore.
La
situazione in quel campo di battaglia si era risolta a
nostro favore, esattamente come in quella di Simon. Envy era
sicuramente un
avversario molto più ostico di Lust, ma grazie agli
allenamenti svolti con
Hitomi durante quelle ore, la battaglia si era risolta velocemente.
Nemmeno
nella sua forma originale, il Demone Puro era stato in grado di fargli
il
solletico, nonostante fosse diventato un Belial. Nel suo caso,
però, quel
bastardo non aveva provato in alcun modo a redimersi, segno che tra le
fila di
quel farabutto del Sommo ci fossero anche Demoni che appoggiavano la
sua linea
di condotta.
Già...
quel bastardo...
...
ora sapevamo chi era il vero boss finale e
gliel’avremmo fatta pagare molto cara!
Riuscivo
a percepire anche l’aura di Saitama in compagnia di
quella di Tatsumaki. Furono proprio questi due ad arrivare per primi,
lasciandomi
senza parole.
Non
doveva essere stata assorbita?
“TA-TATSUMAKI?!
COME HAI FATTO A FUGGIRE DAL CORPO DI
CELL?”
“Lavoro
di squadra” ci rivelò la
esper,
indicando freddamente Saitama “Io mi ero protetta
con una barriera prima di
essere assorbita, senza farmi scoprire da quel citrullo, mentre Caped
Baldy gli
ha tirato un colpo talmente forte sul diaframma che ha costretto
quell’insettoide a vomitarmi!”
“Quindi
è per questo che stai puzzando così tanto?!
Bleah!” esclamò Goten,
tappandosi il naso per il disgusto.
“E
Cristal?” domandò Freezer, a
dire la verità
con tono svogliato, alla sovrana “Cosa le
è successo?”
Il
mio sguardo affranto colse alla sprovvista tutti, dando
loro un chiaro segnale.
“L’ha
rapita Hinode...” rivelò loro
Tatsumaki,
distrutta e sconfitta nell’orgoglio.
Tra
tutti, quello più a pezzi, colui che aveva preso peggio
la notizia, sembrava essere Simon Kog.
“Mi...
mi dispiace...” esclamò, avvolto dai
sensi di
colpa, affranto da quanto fosse successo “...
se ci siamo separati è
soltanto colpa della mia lingua lunga... prometto che salveremo vostra
figl...”
“... tranquillo, Simon. Alla fine avevi ragione tu...” rivelai io, distrutta, sconfortando tutti “... BETA Cristal non era la figlia biologica di BETA Kairi... d’altro canto, ALFA Dragon non è il padre biologico della mia Cristal. Dobbiamo capirci di più su questa storia, prima di provare a salvarla... e potremmo avere anche più tempo del previsto!”
[Itachi's
Theme - NARUTO]
“Che...
che intende, sua maestà?” mi
domandò Ochaco,
ripresasi lentamente dal suo stato di profondo turbamento assieme a
Midoriya e
Momo.
“Pensiamo
che non la vogliano uccidere e che la figlia
di Malefica stia agendo contro la volontà del Sommo Sacerdote”
La
mia era soltanto una supposizione, nata dalle parole che
ci aveva rivolto Cell prima di lasciarci andare. Hinode stava dalla
nostra
parte? Oppure no, visto che aveva ucciso gran parte dei nostri amici,
prima di
riportarli, a quanto sembra, in vita?
“Ho
avuto lo stesso sospetto quando abbiamo combattuto
contro Cell... come se a lui non interessasse nulla di noi”
confermò
Saitama, preoccupato “Sarò sincero... non
immaginavo che lui fosse così
forte... e poi... ho avuto la sensazione che abbia sputato Tatsumaki di
proposito!”
“EH?! NON VORRAI PRENDERTI GIOCO DI ME, SPERO...”
“Lo
abbiamo pensato anche noi...” ammisi io,
altrettanto dubbiosa “... anche quello che ci ha
raccontato Simon ieri su
Lilith-Sama mi sembra molto sospetto. Chissà... forse
questi tre potrebbero
avere degli obiettivi completamente diversi da quelli del Sommo!”
Per
me non erano dubbi, ma certezze. Lilith doveva trattarsi
sicuramente della mente dietro a quello strano gruppetto, ma ancora non
riuscivo a capire quale fosse il loro vero obiettivo.
“Quando
abbiamo affrontato Cell... ci aveva detto che
il legame tra Hinode e Cristal era così forte che nemmeno
lui si sarebbe
azzardato a combattere contro di lei per provare ad assorbirla...”
continuai io, confusa “... questo potrebbe
essere un indizio molto
importante. Anche Lilith sarebbe pronta a qualsiasi sotterfugio per
riuscire a
salvare Zero dalle grinfie del Sommo...”
“...
facendo diventare quell’insettoide un Candidato al
Trono di Dio Supremo!”
A
parlare era stata Asia, cogliendoci totalmente alla
sprovvista.
“Provate
a pensarci. Quelle due sono così ossessionate
dalla persona che amano da essere disposte a tutto pur di salvarle
dalle
grinfie del Sommo Sacerdote... e Cell è la loro carta
vincente. Un bio-androide
in grado di potenziarsi a grande velocità, al quale
è stato iniettato anche il
genoma di Majin Buu, che potrebbe evocare un Key-Blade quando e come
vuole,
semplicemente raccogliendolo dal Cimitero dei Key-Blade... non mi
sorprenderebbe se avessero stipulato un accordo per avvantaggiarsi
della
situazione”
Possibile
fosse così? Lilith arriverebbe anche a questo per
riuscire a sconfiggere il nostro avversario? Dovevo sinceramente
ammettere che
avere Cell come Dio Supremo non era la migliore delle nostre ipotesi,
ma di
certo non era la peggiore.
Avremmo
dovuto parlarne con calma quando tutti ci saremmo
riuniti.
“Non
è rimasta alcuna aura appartenente ai Deadly Sins,
in questo mondo...” ammise Asia, trovando
conferma alle mie frequenti
ricerche “... devono essere fuggiti in
un'altra Dimensione. Ci conviene
tornare in quella ALFA e ricongiungerci agli altri”
“E
come dovremmo fare, scusa?” la squadrò
malamente
Tatsumaki, sicuramente ferita nell’essere stata sconfitta dal
suo avversario “Non
abbiamo Navicelle Spazio-Temporali a nostra...”
“...
noi sì!” la rassicurò Momo,
togliendosi qualcosa
dalla tasca e mostrandocela. Era una piccola capsula, che io riconobbi
al volo.
“Perfetto!
Non abbiamo più alcun motivo per restare
qui! Dobbiamo soltanto attendere che Chi e Ai tornino indietro...”
Anche
Chi e Ai erano riuscite a sconfiggere Gluttony e ci
stavano raggiungendo. L’aura della sorellina di Simon,
tuttavia, era talmente
bassa da sembrare quella di un cadavere in fin di vita.
[Kimimaro's Theme - NARUTO]
Ciò
poteva significare soltanto una cosa...
...
l’avevo intuito nel momento in cui, durante la lotta
contro Greed, Ai era diventata impercettibile anche per me...
...
il suo tempo stava per scadere.
Prima
che potessimo raggiungerla, Chi ci aveva raggiunto di
corsa, in preda ai singhiozzi, con il corpicino di Ai ormai privo di
forze e
grondante di sangue.
Cristo
Santo...
Senza
perdere alcun secondo mi portai vicino a Chi, pronta a
usare il mio Key-Blade per provare a curare Ai, ma la ragazza
fermò sia me che
Simon, senza avere il coraggio di guardarmi in faccia. Cosa significava?
“E’...
è tutto inutile... ci ho provato tante volte,
ma non funziona...”
In
preda al panico, Simon raccolse Ai dalle sue braccia e la
poggiò sul terreno, usando i suoi poteri per cercare di
capire quale fosse la
sua situazione.
Sbiancò
per l’orrore quando comprese cosa stesse avvenendo
dentro al suo corpo...
“I...
i suoi organi... i suoi organi stanno bruciando
dall’interno...”
“CO-COSA?!”
esclamai io, a dir poco scioccata,
controllando assieme a lui “Ma... ma che
razza di maledizione è questa?!
Come è possibile tutto questo?”
Fu
Ai, con voce rauca e distrutta, a rivelarci la verità.
“La
Maledizione... che mi ha lanciato Polunga... è questa che mi
sta impedendo di
guarire...”
“Ma...
ma anche prima, tu stavi male e poi ti sei
ripresa al volo” provò a dire
Chi, ancora restia a mollare “Non possiamo
fare qualcosa per salvarti?”
“Quello
era... l’effetto del Cellular Power. E’ vero che mi
sono ripresa subito... ma
le conseguenze, dopo lo scontro contro Gluttony, sono queste...”
Conoscevamo
perfettamente i sintomi descrittici da Ai. Ogni
forma di droga legata al KI Power, anche quella della sorella adottiva
di Simon,
presentava moltissimi rischi per chi le assumeva. Uno di questi,
purtroppo, era
il rallentamento delle capacità curative se si eccedeva
nell’aumento di potenza...
...
se, poi, si aggiungeva la Maledizione di Polunga,
quelle capacità si azzeravano del tutto.
“Simon...
Chi... perdonatemi... avrei voluto... vivere
abbastanza da vedervi fare la pace...”
cominciò a farfugliare Ai, con il
sangue che sgorgava senza freno da tutti i suoi fori, rendendo quel
momento
ancora più straziante e atroce da vivere “...
promettetemelo... promettetemi che non litigherete più
per motivi così sciocchi... e promettetemi... promettetemi
che, insieme a Ub,
proteggerete Selena...”
Il
senso di impotenza. Quel sentimento che mai e poi mai
avrei voluto rivivere nella mia vita. E ora, invece, stavo per vedere
un’altra
anima innocente morire davanti ai miei occhi, senza poter far nulla per
salvarle la vita...
…
e non osavo immaginare cosa stesse provando Simon.
“Forse
c’è una speranza per te, Ai...”
Tutti,
dal primo all’ultimo, ci voltammo verso Asia, la
quale si portò verso la piccola Haibara e si
inginocchiò di fronte a lei,
spiegandole con freddezza e lucidità.
“...
se è come credo, la tua anima non finirà
nell’Aldilà,
ma su un mondo a te completamente sconosciuto. Se è
così, dovrai raggiungere la
capitale del regno di Gier, Fatima, e quando ti presenterai davanti
alle
guardie, dì loro che ti ha mandata Asia Taneko, la sorella
del Grande Saggio
Keiichi Taneko. Lui saprà come farti tornare in vita... lui
saprà come
aiutarci!”
Ai,
con un sorriso che ci straziò il cuore, cominciò
a
piangere di gioia e annuii flebilmente, prima di voltarsi verso Ub, il
quale si
trovava al suo capezzale, affranto ma ormai consapevole di quanto
stesse
accadendo.
“Lo
so, Ai... proteggerò tua figlia... proteggero Simon e
Chi... proteggerò tutti a qualsiasi costo...”
“Lo so,
Ub... se davvero raggiungerò questo fantomatico mondo... un
giorno tornerò da
te... vedi... di non morire... fino... a... quel... mom...”
“Ai...?
Ai?! AI! AI!!!”
Allarmata,
poggiai il mio orecchio sul suo petto, cercando
di percepire il suo battito o l’aura della sua seconda
entità.
Niente.
Non respirava nemmeno. Le fiamme dentro di lei si
erano spente e non erano rimaste che le ossa carbonizzate.
Ai
Haibara era
venuta a mancare.
“Simon...
NO! SIMON! SIMON!!!”
Allarmata,
mi voltai verso il giovane guerriero, il quale
stava stringendo con forza il proprio petto con la sua mano. Il suo
respiro
affannato e i suoi occhi persi nel vuoto mi fecero capire cosa stesse
per
succedere.
Simon
Kog, troppo addolorato per la morte improvvisa
della sua sorellina, aveva avuto un infarto.
“NON
ADESSO, SIMON! RIPRENDITI, CAZZO!”
***
Dimensione
DELTA - Cimitero dei Key-Blade - Cima del Canyon
GAMMA HINODE
[Strange
Whispers - KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
La
nostra missione era stata un successo. Eravamo riusciti a
salvare BETA Cristal, avevamo sconfitto tre Demoni Puri ed eravamo
riusciti a
impossessarci del Key-Blade Originale. Non solo. Ero riuscita anche a
riottenere lo Scettro di mia madre, rubatole da Diablo nella Dimensione
ALFA.
Chi avrebbe mai immaginato che quel folle psicopatico fosse stato in
grado di
incastonare le Sette Sfere del Drago di Namecc, rendendole ancora
più potenti?
Mi
trovavo sopra ciò che restava del Gran Canyon, dove ormai
era rimasta soltanto una piccolissima tomba dedicata alla memoria della
piccola
scienziatina morta quel giorno.
A
lei dovevamo gran parte del merito nella riuscita dei
nostri obiettivi. Era grazie al prototipo della sua sostanza se io ero
diventata forte abbastanza da sovrastare guerrieri pericolosissimi come
Simon o
i Deadly Sins. Era merito suo se eravamo riusciti a salvare le anime
delle
persone uccise nello sterminio degli universi. Era grazie a lei se,
adesso,
anche un nemico imbattibile come il Sommo Sacerdote era diventato
abbordabile
per tutti.
“Simon
l’ha presa male, non è così?”
Lilith
e Cell mi avevano raggiunto con il tele-trasporto.
Con quelle gesta, tutti e tre ci eravamo ufficialmente rivoltati contro
l’Angelo, sancendo la nostra separazione ufficiale da quel
gruppo. Ero
consapevole che ne avremmo presto subito le conseguenze, ma per i
nostri scopi
avremmo pagato questo e altro.
“Ha
rischiato un infarto... lo hanno salvato in tempo,
ma ho molti dubbi su di lui…”
spiegai alla regina dei demoni,
rivelandole anche “Comunque, sono riusciti
a tornare tutti nella
Dimensione ALFA. Gli unici presenti in questa linea spazio-temporale
siamo noi
tre...”
“...
e lui...”
specificò Cell, lievemente
preoccupato “... non possiamo restare ancora a lungo
qui... dobbiamo
sbrigarci a compiere il prossimo passo!”
Annuii
con freddezza, volando in loro compagnia in direzione
della tomba di Ai. Atterrata ai suoi piedi, usai la magia del mio
scettro per
dissotterrare il suo cadavere.
Mi
venne il voltastomaco. I suoi amici avevano provato di
tutto per seppellirla in modo dignitoso, ma la maledizione di Polunga
l’aveva
ridotta a un mero e proprio straccio.
Per
fortuna, il sigillo imposto sul suo corpo era sparito e,
come avevo lungamente previsto, dentro al suo corpo vi stava un
leggerissimo ma
ben percettibile, almeno per gli occhi di una strega, filamento di
magia.
L’anima
di Ai, come era prevedibile, non aveva raggiunto
l’Aldilà. Asia ci aveva visto lungo, in questo, e
avremmo dovuto tenere
d’occhio quella pericolosissima candidata se volevamo vincere
quella guerra.
In
compenso, l’anima di mia madre era ancora dentro quel
corpo, perciò potevamo sfruttare le sue capacità.
Dovevamo
sfruttarle, se volevamo puntare al Trono.
“Drago Polunga... che con il tuo desiderio, il corpo da te martoriato torni in salute, permettendo all’anima insita in lei di poter vivere! Permetti a Malefica di impossessarsi del corpo di Ai, ridandole la sua piena potenza!”
[Malefica's
Theme - KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
Il
desiderio ebbe un effetto immediato. Tutto il sangue e i
liquidi che si erano raggrumati, sul corpo della bambina, evaporarono
lentamente e il suo ventre si rigonfiò, segno che i suoi
organi interni si
stessero rigenerando. Un solo, semplice battito del suo nuovo cuore mi
fece
intendere che era tornata in vita.
Nel
momento in cui riaprii gli occhi, sogghignai trionfante.
Quella
non era più Ai...
...
quella era Malefica!
Con
la sua magia, mia madre fu in grado di pulire tutti i
suoi vestiti, rendendosi presentabile. Solo a quel punto ci rivolse lo
sguardo,
con curiosità.
“Ma
che bel gruppetto... un bio-androide costruito con
la genetica... un Demone Puro in fuga dal suo regno maledetto... e la
versione GAMMA
della mia discendente. A cosa devo l’onore di questa
resurrezione anticipata?”
Conoscevo
perfettamente il carattere di mia madre, perchè
era molto simile al mio. Poche chiacchiere e tanti fatti.
“Abbiamo
bisogno delle tue competenze nella Magia...
anche quella Oscura!” le
spiegò velocemente Lilith, rivelandole “In
particolare, vogliamo sapere cosa siano i cosidetti Graal e a cosa
servono...”
“...
e se non volessi rivelarvelo?”
domandò
Malefica, sogghignando diabolicamente.
Cell
prontamente le puntò il palmo della mano in faccia,
altrettanto divertito.
“Senza
il suo Scettro, madamigella, non sei in grado
di sconfiggere nessuno di noi. Non solo...
siamo anche in grado
di estrapolarle quelle informazioni con la forza bruta, se necessario”
“Credo
di non essermi spiegata bene” si
affrettò a dire tuttavia mia madre, preoccupata dalla
risposta di Cell “Non
vi ho dato un rifiuto... se volete delle informazioni, pretendo
qualcosa in
cambio! Cosa avete da offrirmi?”
Sapevo
si stesse rivolgendo praticamente alla sottoscritta.
Non mi avrebbe mai dato delle risposte senza ricevere ciò
che desiderava di più
al mondo...
...
e io sapevo perfettamente cosa bramasse nel profondo
del suo cuore.
“Le
tue ali da fata e la tua bacchetta. Noi
ti ridaremo il cento per cento dei tuoi poteri... ma in
cambio, tu dovrai
unirti a noi e dovrai darci una mano a sconfiggere il Sommo Sacerdote!”
Chiunque,
davanti a una proposta simile, avrebbe rifiutato
senza battere ciglio. Il motivo era presto detto. Mettersi contro la
Schiera
Angelica era un tabù non solo per la loro potenza smisurata,
ma anche per la
salvaguardia dell’ordine universale.
Tutti
avrebbero rifiutato, ma non mia madre.
“Avete
un gran coraggio a mettervi contro il Sacro
Signore di tutte le Divinità... ma ci sto. Se voi
mi ridarete indietro le
mie ali e la mia bacchetta, sarò pronta ad appoggiarvi.
Forza... datemi
tutte le spiegazioni del caso!”
***
BETA CRISTAL
Non
avevo la più pallida idea del luogo in cui ero stata
trascinata. Doveva essere una fortezza, a giudicare dallo sfarzoso
letto in
cui...
...
scossi il capo, ancora sconvolta da quello che era
avvenuto.
Come
mi ero potuta arrendere così facilmente alle lusinghe e
alle parole al miele di Hinode? Come ci ero finita sotto quelle coperte
con
lei?
Come
avevo potuto... far sesso con colei che mi aveva
rapita?
Come...?
COME?!
Avrei
voluto piangere ma non ci riuscivo. Avrei dovuto
sentirmi umiliata, ferita nel mio orgoglio da donna, ma non era
così. Per quanto
provassi ribrezzo verso me stessa, non potevo negare la
verità...
...
a me era piaciuto.
Da
morire.
Fare
sesso con Hinode mi era piaciuto.
Qualcuno
bussò improvvisamente alla porta della mia camera.
Frettolosamente, mi alzai dal letto e mi sbrigai a mettermi addosso dei
vestiti, prima di aprire al possibile ospite. Di certo avevo tutte le
intenzioni tranne che quella di far intendere qualcosa a possibili
estranei.
Non
era solo uno. Una piccola folla entrò dentro la stanza,
ossia tutti coloro che credevamo fossero morti per mano di Hinode e di
Cell. Un
altro grande mistero si era parato innanzi a me...
...
perchè ci avevano fatto credere il contrario?
“Ohilà!”
affermò Caulifla, portandosi alle mie spalle
e letteralmente ‘schiaffeggiandomi’ il culo
“Come è stato questo
pomeriggio di follia con quella là?”
“EEEEEEEHHHHHHHH?!
COME DIAVOLO L’AVETE SCOPERTO?!”
Tutti,
nessuno escluso, indicarono un Baymax totalmente
ricostruito a puntino, che abbassò il capo in segno di
scusa.
Già.
Lui
poteva dare delle valutazioni su ciò che accadeva
attorno a lui, e non sapeva certamente il significato di dscrezione,
incapace di mantenere un segreto con persone sconosciute come
un normale essere umano. D’altronde era un androide.
“Nessuno
ti giudica, Cristal... nemmeno noi sappiamo quali
siano le intenzioni di Hinode”
A
parlare, stavolta, era stato Jin Zaraki. Anche lui era
stato riportato in vita dalla magia della figlia di Malefica.
Più di tutti, lui
sembrava confuso da quanto fosse accaduto. L’assassino aveva
sempre pensato che
Urahara fosse la sua sorella adottiva, ma scoprire che addirittura si
trattasse
di una strega completamente sconosciuta lo aveva colto alla sprovvista.
Io
di certo non mi aspettavo che Hinode fosse completamente
pazza di me. No, era come se lei mi avesse sempre conosciuto. Mentre noi...
ehm... ecco... avete capito... lei mi parlava di tutti i miei
hobby e dei
momenti che aveva vissuto con me.
La
verità, purtroppo per lei, era che io non l’avevo
mai
vista a parte in quei due giorni!
“Potrebbe
provenire da una linea Spazio-Temporale
diversa dalle nostre. Ecco perchè ti conosce”
provò a suggerirmi Eraser
Head, riflessivo “In effetti, mentre voi
eravate in...”
“...
AAAAAHHHHHHH... NON DIRLO, PER FAVORE!”
“Ok,
ok... in tua assenza abbiamo visitato questo
palazzo più e più volte”
mi rivelò GoGo, masticando una gomma “Abbiamo
trovato tantissime foto, dentro un enorme cassetto... e voi
due eravate
sempre insieme!”
“Che
cosa? Dite sul serio!?”
“Sì...
e sembravate davvero felici!” confermò
Ayumi,
porgendomi un piccolo malloppo di vecchie fotografie, che io mi
apprestai a
osservare con occhio attento.
Avevano
ragione. In quelle foto c’eravamo sia io che Hinode,
la quale sembrava una ragazza completamente diversa rispetto a quella
che
avevamo conosciuto, soprattutto nell’aspetto fisico. I
capelli, invece che
neri, erano ramati, mentre i gli occhi erano rosso fuoco e non ambrati.
C’erano
anche molte foto nelle quali entrambe eravamo in compagnia di due altre
persone.
Quei
due non li avevo mai visto prima! Che novità era
questa?
“Tu
li conosci, Cristal?” mi domandò Gin,
avvicinandosi a me per controllare le foto.
“No,
ma credo possano essere i genitori originali
della Cristal che lei ha conosciuto...”
rivelai loro, lasciandoli
totalmente a bocca aperta “...
però non li ho mai visti nella nostra
dimensione! A proposito! Voi non sapete la mia storia, non è
vero?”
Velocemente,
mi affrettai a raccontare tutto ciò che mi era
stato narrato dalla figlia di Malefica durante il mio rapimento, al
riguardo di
mio padre e di questa Cristal Orochi della quale era sempre stato
innamorato.
“Non
sono così convinto che questa sia tutta la verità”
dichiarò GoGo, severamente “Prova a
pensarci su... se davvero Dragon e
Cristal fossero stati amanti, non penso che Kairi avrebbe acconsentito
ad
adottarti su due piedi... avrebbero potuto gestire meglio una storia
così
scandalosa. Invece la regina non si è preoccupata di volerti
vicina a lei... azzardo
un’ipotesi... e se, invece, i tuoi veri genitori fossero
quelli nella foto?”
La
mascella mi cadde per terra a causa dello shock. Era
davvero possibile tutto questo?
Dragon
e Kairi non erano i miei genitori biologici ed ero
stata adottata? E cosa era successo alla mia mamma e al mio vero
papà?
“Non...
non avrebbe avuto senso... perchè allora
Hinode mi ha raccontato una storia mezza falsa?”
mi domandai io,
stranita.
“Non eravamo da soli e dovevo convincere Diablo e Glacial della mia mala fede. Ecco perchè!”
[Dearly
Dreams - KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
Spaventata
a morte, cercai di nascondere tutte le foto ma
combinai un pasticcio e le feci cadere tutte per terra.
“Se
avessi detto loro la tua vera storia, tu per prima
non mi avresti creduta e loro ne avrebbero approfittato per rapirti a
loro
volta. Sono stata costretta a mentirti”
Davanti
a noi vi stavano Hinode, Cell e la regina dei Demoni
Lilith. Non erano da soli. Assieme a loro vi stava anche Ai Haibara, ma
la sua
aura era completamente differente e la stessa Ayumi se ne rese conto,
non
avvicinandosi precauzionalmente alla sua migliore amica.
“Do
a tutti il benvenuto su ciò che resta della
Dimensione GAMMA. Credo di dovervi delle
spiegazioni più
dettagliate, da questo momento” annunciò
Lilith stessa, avanzando verso di
noi e facendoci indietreggiare preoccupati “Noi
tre abbiamo tradito il
Sommo Sacerdote. Puntiamo a far diventare Cell il prossimo Candidato al
Trono
di Dio Supremo... e il potere di Cristal fa al caso nostro!”
Buoni?!
Quelli erano andati fuori di testa! Tutti noi
eravamo stati avvertiti della pericolosità immensa di
quell’androide e delle
sue folli gesta...
...
pensavano davvero che io dessi loro una mano?!
“Ai...
anche tu...” affermò sconvolto
Gin alla sua ex-compagna di organizzazione, prima che
quest’ultima ci rivelasse
la sua vera identità.
“...
io non sono Ai. Quella bambina mi ha
gentilmente prestato il suo corpo il tempo necessario per sconfiggere
il Sommo
Sacerdote. Tornerà in vita, ma nel suo precedente aspetto. Fino
a quel
momento io per voi sono Malefica, la sovrana delle Fate e la
più potente delle
streghe... almeno fino a quando mia figlia non vorrà
prendere il mio posto”
“Rifiuto.
E comunque non hai risposto a
molte delle nostre domande...” le disse Hinode, con
severità, invitandola a
sedersi sul mio letto, ancora disfatto dopo...
...
basta! Non dovevo pensare a quello!
Solo
dopo essersi seduta, Malefica ci osservò con sguardo
deciso, rivolgendosi a Lilith e Hinode.
“E’
il vostro momento. Fatemi tutte le domande che
desiderate... io vi darò le risposte necessarie!”
***
LILITH
Era
finalmente arrivato il momento tanto atteso. Hinode mi
aveva suggerito quel piano subito dopo aver parlato con Cell e io mi
ero
trovata d’accordo con quanto lei avesse proposto.
Il
potere di Malefica, con le sue ali e con la sua reale
bacchetta magica, era decine di volte più spaventoso e
terribile di quanto
potessimo immaginare, e le sue conoscenze avrebbero potuto aiutarmi in
ciò che
le stavo chiedendo.
“Deduco
che tu mi conosca perfettamente, BETA
Malefica...”
“Dici
bene, Lilith-Sama... e so anche cosa stai per
chiedermi” mi rispose lei, cogliendomi alla
sprovvista e rispondendo
seccamente alla mia domanda “La risposta,
purtroppo, è no. Non
esiste magia che possa aiutarti, in questo momento. Sei
ancora troppo debole
per poter sperare di annullare la Maledizione che ti è stata
imposta... e solo
il Cavaliere del Destino può annullarla senza conseguenze”
“Tu,
però, potresti farlo comunque... non hai negato
del tutto quest’ipotesi”
Il
sospiro arrendevole di Malefica mi dette la conferma che
speravo.
“Dici
il vero. La modifica della Linea del Destino è
un’incantesimo molto potente, e solo se possiedi un Corpo
abbastanza resistente
saresti in grado di sopravvivere! Il
prezzo, tuttavia, potrebbe
essere troppo elevato, vista la situazione in cui ci troviamo...”
“Ovvero?”
le domandai io, preoccupata da quell’ultima
frase.
“Il
Sommo Sacerdote, che ci piaccia o no, rimane un
nemico ancora troppo potente per chiunque.
Sono sicura al cento per
cento che l’Angelo, invece di impedirti la modifica della tua
maledizione, farà
di tutto per attuarla...”
Cominciai
a capire le preoccupazioni della sovrana delle
Fate. Se io avessi annullato la mia maledizione senza l’aiuto
del Cavaliere del
Destino, la mia potenza sarebbe diminuita a vista d’occhio.
Ai Haibara era stata
la dimostrazione più evidente di quanto stesse affermando
Malefica. La bambina,
per modificare i poteri di Polunga e rigirarli a suo favore, aveva
accorciato
la sua stessa vita, irrimediabilmente.
Dovevo
necessariamente diventare più potente, e io sapevo
già come fare.
“Lo
faremo domani notte, quando avrò completato la mia
prossima missione!” confermai alla fata, la quale
sogghignò come se avesse
sempre intuito le mie intenzioni.
“Ora
passiamo alla prossima questione”
affermò
Hinode, con rapidità, domandandole “Mamma...
mi spieghi cosa sono i
Graal? I Druidi li chiamano anche Màndala, ma non capisco il
motivo per il
quale siano collegati alla Profezia...”
“...
questa è un’ottima domanda, Hinode...”
si
complimentò Malefica nel corpo della piccola Ai,
rispondendoci “Il
Màndala è un Marchio Divino che viene tramandato
di generazione in generazione
in ogni essere vivente. Ce l’avete tutti, se è
questo che vi state chiedendo”
Ammetto
che questa risposta non me l’aspettavo per niente.
Tutti possedevamo un Màndala? Ma allora...
“...
allora, il Màndala che ALFA Kairi pensava avessi
attivato tu...”
“... no. Io non ho il potere di attivare il Màndala o il Graal. Semplicemente, la mia versione ALFA ha fatto in modo che quello di ALFA Kairi fosse visibile soltanto a poche persone. Ogni marchio ha un proprio significato, e permette a coloro che assorbono il potere di un Angelo... di poter essere candidati ufficialmente al Trono di Dio Supremo!”
[Case
Of The Foretellers - KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
Davanti
a quella rivelazione, io rimasi visibilmente sotto
shock. Se quello che ci stava rivelando Malefica era vero…
“...
esattamente, Lilith-Sama. Che a te piaccia o
meno, avendo al tuo interno l’anima di un Angelo, tu sei
ufficialmente una
Candidata. In base a quanto è avvenuto durante
queste battaglie, al momento
gli altri Candidati siamo io, Simon Kog, Chi Miura, Dragon Oronar,
Kairi Wave,
Midoriya Izuku, Wrath, Pride, Sloth e te, Lilith, oltre ovviamente ai
due
vostri ex-alleati provenienti dalle Dimensioni ALFA e GAMMA”
“So-sono
così tanti?! Ma non dovevano essere soltanto
quattro?” si chiese confusa la giovane
Cristal, voltandosi verso i suoi
compagni per cercare spiegazioni.
Fu
nuovamente Malefica a risponderci.
“Non
necessariamente. I Candidati possono essere tutti
quelli che lo desiderano, purchè riescano ad assorbire
l’anima di un Angelo, a
patto che sia consenziente. La Profezia
ci dà molte più rivelazioni
di quante pensiamo. I Candidati non possono soltanto ottenere
l’anima di un
angelo... ma anche sette cuori di Pura Luce e tredici Cuori di Pura
Oscurità.
Questo sta a significare che i quattro Candidati che vorranno ambire al
trono,
dovranno ottenere un X-Blade... e credetemi, evocarlo è
tutto tranne che una
passeggiata”
Io
lo sapevo perfettamente. Diablo mi aveva spiegato, tempo
addietro, il motivo per il quale fosse difficilissimo diventare un
Maestro del
Key-Blade. Quella chiave era l’arma più potente di
tutti gli universi ma, di
conseguenza, era anche in grado di corrompere la propria anima. In
parole
povere, una come me non avrebbe mai avuto
l’opportunità di diventare un Dio Supremo,
perchè non sarebbe stata in grado di controllare
l’immensa potenza del Key-Blade.
Sembrava
assurdo, detto in quel modo, ma il Key-Blade
risultava più efficace se nelle mani di una persona dotata
di un Cuore e di un
Intelletto molto forte. Logica e Anima dovevano essere sincronizzate
alla
perfezione se si voleva sfruttare la Chiave al massimo della potenza,
per
accedere ai Cuori di tutti gli esseri viventi.
Tra
i Candidati, in quel momento, non potevo considerare
nemmeno Pride e Wrath, per il mio stesso problema. Un dubbio,
però, mi sorse
quando pensai a Sloth.
Tra
i Deadly Sins, lui era senz’altro il più
pericoloso. Non
era la sua forza a farmi paura, quanto la sua capacità in
battaglia. Era il più
freddo, tra tutti i sette, e sapeva perfettamente bilanciare tutte le
sue
caratteristiche in combattimento diventando una vera e propria macchina
da
assassinio spietata ed efficente.
Uno
come lui, per quanto il suo cuore fosse marcio come il
mio, avrebbe potuto evocare un Key-Blade...
...
e se lo avesse fatto, di certo avrebbe potuto
superarmi, se non lo aveva già fatto mentre era al servizio
del Sommo.
Ripensando
a chi appartenesse l’anima di quel Demone, mi
vennero i brividi lungo la schiena. Lui non sarebbe dovuto diventare un
Dio
Supremo, a qualsiasi costo.
E
poi non potevo dimenticarmi di quei due. Quelli erano
pericolosissimi solo per la loro provenienza e per essere stati i primi
alleati
dell’angelo patriarca. Uno di loro avrebbe potuto facilmente
ottenere il potere
di un Key-Blade, se solo l’avesse desiderato.
Le
carte vincenti del Sommo Sacerdote erano state ormai
scoperte, grazie all’astuzia di Alucard che, per fortuna, era
riuscito a
comprendere le mie vere intenzioni. Con la nuova Fusione Anomala tra
Dragon e
il vampiro, l’uomo che tanto amava ALFA Kairi era riuscito
sicuramente a
pareggiare il divario con tutti gli altri. L’ex-Generale
Supremo dell’Impero
Yilancariano era senza ombra di dubbio il Candidato al Trono con le
qualità
migliori per ottenere la vittoria.
Simon,
d’altro canto, non gli era da meno. Aveva soltanto
bisogno di imparare velocemente l’utilizzo del suo Key-Blade,
e sicuramente
avrebbe fatto un ottimo uso dei suoi nuovi poteri. Ero convinta che ci
sarebbe
riuscito. Quel terrestre, come Zero, era in grado di applicare e
migliorare
tutte le tecniche che apprendeva, analizzandole con una precisione che
nessuno,
in ogni universo, era in grado di svolgere.
ALFA
Kairi era una guerriera con grandissima esperienza che,
purtroppo, aveva tutto tranne che intenzione di diventare una Dea.
Già solo
quel fattore la portava ad essere tra le ultime a poter metterci il
bastone tra
le ruote.
In
quanto a BETA Chi e Midoriya, non li contai nemmeno.
Erano stati in gamba, ma non avevano alcuna speranza di pareggiare la
potenza
di Simon o Dragon in così poco tempo.
E
poi ci stava Cell, che in quanto a capacità intrinseche
era apparentemente perfetto per aspirare a quel Trono. C’era
soltanto un
piccolissimo problema, che provammo subito a porre a Malefica.
“Io
non riesco più a evocare quel Key-Blade”
iniziò a
spiegare Cell, con nervosismo “Quello che
ho recuperato dopo aver
assorbito l’eroina dai capelli verdi. Da quando sono stato
costretto a sputarla
fuori, non ci sono più riuscito... è
perchè non possiedo un Cuore, ho
indovinato?”
“Non
hai un Cuore, ma sei abbastanza intelligente da
aver capito il tuo problema”
confermò Malefica, la quale però
dichiarò
“Hai azzeccato il succo del discorso. Se
non hai un Cuore, o se è
instabile e privo di controllo, non puoi ottenere un Key-Blade e,
perciò, non puoi
essere un Candidato adatto. Anche Ai,
inizialmente, possedeva un
Key-Blade ma io non posso utilizzarlo perchè ne verrei
corrotta. Tuttavia,
questo potrebbe non essere un problema per te... nel corso di
questi giorni,
mesi o anni, potresti sviluppare un Cuore tutto tuo. E’
già successo, in
passato, che esseri privi ne abbiano ottenuto uno, con la loro semplice
forza
di volontà. Ti avviso, però...
per te, ottenerlo sarebbe molto più
facile, se accettassi la Luce invece
dell’Oscurità! Se continuerai a
compiere
le scelte sbagliate... dubito fortemente che tu possa
diventare un Candidato
al Trono idoneo per diventare Dio Supremo”
Ecco.
Perfetto. Nè io nè Hinode avevamo tenuto conto di
questo fatto. Speravamo fortemente che Cell potesse ottenere un
Key-Blade semplicemente
assorbendo un altro Custode. Cristal era fuori questione (e per ovvi
motivi...).
Per ALFA Kairi valeva lo stesso, essendo colei che aveva cresciuto la
ragazza. BETA
Chi, la ragazza di Simon, era inavvicinabile (anche in questo caso per
ovvie ragioni),
e i Custodi che si trovavano a Cair Paravel avevano
l’esperienza adatta a
contrastare l’assorbimento dell’androide.
Ergo,
con Cell avevamo le mani legate. Solo lui e la sua
tenacia avrebbero potuto far riprendere il nostro piano. Anche il
bio-essere
sembrava essersene reso conto, dato che sbuffò scocciato e
contrariato, ma allo
stesso momento sconsolato e arrendevole.
Fare i buoni dopo essere stati malvagi per così tanto tempo non era così facile come pensavano gli altri.
“Altra
domanda... come può il Sommo, essendo un Angelo,
ambire al Trono?” insistette Hinode,
ancora più affamata di risposte “Quel
ruolo non è tabù per loro?”
Fu
a quel punto che Malefica ci fece una rivelazione che,
ammetto, non mi piacque affatto. Se quello che aveva detto era vero...
...
allora avevamo enormemente sottovalutato la sua forza di
volontà!
***
AI
La
vita che avevo vissuto era stata tutto tranne che
monotona. Al contrario, io per prima avevo fatto di tutto per
complicarmela.
Gia
in età infantile avevo perso i miei genitori,
all’inizio
credendo fosse stato un incidente nel loro laboratorio
scientifico a
togliere loro la vita. Ero stata presa sotto custodia, assieme a mia
sorella
Akemi, dagli stessi aguzzini che avevano desiderato morti mio
padre e mia madre...
...
e da quel momento, si era fatto tutto più difficile.
Non
lo nego. Ero tutto tranne che una persona di buon cuore.
Io avevo appoggiato fin dall’inizio le idee del Gruppo
Karasuma e non mi ero
tirata indietro nei miei esperimenti, e lo stesso valeva inizialmente
anche per
Akemi, la quale aveva cominciato a lavorare assieme ai sicari per
poterci
permettere un guadagno privato. Ben presto, le mie capacità
intellettuali
spinsero il boss a iscrivermi in un’università
americana, alla tenera età di
dieci anni, dove imparai per la prima volta a cavarmela da sola. Akemi
mi
seguì, a sua volta, e cominciò a farsi una
seconda vita fuori
dall’organizzazione.
Fu
proprio in quel periodo che scoprii, in maniera del tutto
involontaria, la formula per creare il KI Power. Ovviamente non sapevo
quali
fossero i suoi reali rischi perchè non avevo alcuna
conoscenza in merito all’energia
spirituale. Sapevo soltanto che quel tizio su cui avevo fatto
esperimenti
proprio con quel farmaco se ne fuggì a gambe levate,
distruggendo l’intero laboratorio,
prima di essere catturato completamente inerme.
Quell’improvviso aumento di
forza eccitò a morte il capo dell’organizzazione,
che mi offrì un nuovo
laboratorio scientifico a Tokyo, facendo tornare dall’America
sia me che Akemi.
Avevo
quindici anni, quando avvenne. Tre giorni dopo essere giunta
in quel laboratorio, venni stuprata da Gin e Beer e, da quel rapporto,
concepii
Helena. Per salvarla da morte certa, io e Akemi decidemmo di fuggire in
Brasile,
alla larga da quei farabutti. Tuttavia non avevamo fatto i conti con
qualcuno
addirittura peggiore di loro.
Hunter
Warrior... o meglio...
...
Zero, il
Demone Puro che mi strappò dalle braccia quel minuscolo
barlume
di luce pura che stava cambiando la mia vita.
Non
potevo saperlo, all’epoca, ma fu grazie a quella
separazione se Helena riuscì a sopravvivere e a non essere
ricercata dal Gruppo
Karasuma. Per poter fuggire a mia volta, dovetti attendere quattro anni
dopo,
quando Akemi venne ingiustamente uccisa con un colpo di pistola da Gin.
Riuscendo a ingerire la mia seconda più grande creazione,
l’APTX-4869, fui in
grado di regredire di dieci anni fisici la mia età e passare
inosservata ai
loro occhi.
Per
molti mesi, io vissi con il puro terrore di vedermi Gin
di fronte alla casa del dottor Agasa. Quelle paure, tuttavia,
cominciarono a
svanire nel momento in cui conobbi Simon Kog. Quel giovane
apparentemente
freddo e duro, ma dall’animo puro e generoso, era
l’unico in grado di potermi
capire fino in fondo, l’unica persona al mondo dalla quale io
potessi prendere
esempio. Fu grazie a lui se io cominciai ad avere più
fiducia del mondo
esterno, spingendomi ad accettare la proposta di Son Goku,
all’Accademia di Mr.
Satan.
La
mia vita, da quel giorno, era cambiata per sempre.
La
Shiho che si divertiva a creare sostanze pericolose, o la
piccola Ai che tremava di paura quando sentiva la vicinanza con un
membro
dell’organizzazione degli Uomini in Nero, non
c’erano più, lasciando spazio a
una guerriera vera e propria, in grado di poter difendere tutti coloro
a cui
voleva bene ma, soprattutto, che non mollasse mai davanti a un
fallimento.
Tante
volte ero andata vicina alla morte, a volte anche per
colpe e intenzioni mie, ma quella volta non avevo paura di
ciò che stava
succedendo.
Avevo
vissuto soltanto per vent’anni, ma li avevo vissuti fino
in fondo. Non avevo alcun rimpianto...
...
alcuno...
...
no...
... era una bugia.
[Roxas
Theme - KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
Col
cavolo che non avevo rimpianti. Avrei tanto voluto
ricominciare da capo, quella volta. Avrei tanto voluto vivere come Ai
Haibara,
in compagnia di Akemi, Selena, del Dottor Agasa e di Simon Kog, dei
Detective
Boys e di Shinichi, delle mie compagne di tante battaglie e dei miei
sen-sei
Goku e Piccolo...
...
avrei tanto voluto vivere quella seconda vita con Ub,
il ragazzino di cui mi ero follemente innamorata senza che me ne
rendessi
conto.
Morire
come un’eroina non mi era sembrata una dipartita
così
tremenda, ma la mia anima era lacerata dal dolore. Stavolta ci avevo
creduto
davvero. Speravo davvero di essere riuscita a sistemare tutto.
Io
non volevo morire. Io volevo rimanere in vita e
continuare a dar loro una mano. La Maledizione di Polunga aveva
permesso a
tutti di poter accedere alla cosidetta Fusione Anomala, ma sentire il
mio corpo
decomporsi giorno dopo giorno sino alla morte era
un’esperienza della quale
avrei tanto voluto fare a meno. Sino all’ultimo secondo della
mia vita, stesa
al centro del Cimitero dei Key-Blade, nella mia mente e nel mio Cuore
viaggiava
soltanto una semplice ma straziante supplica...
...
vi prego, Kami...
...
fate che le parole di quella Asia fossero vere...
...
datemi una sola e ultima opportunità per
riscattarmi davvero!
Nel
momento in cui il mio corpo non fu più in grado di
andare oltre, esso smise di lottare e il mondo attorno a me divenne
talmente
oscuro da farmi una tremenda paura.
Anche
la notte più buia sarebbe sembrata luminosa in
confronto a ciò che provai in quei momenti per me
interminabili. Non riuscivo a
vedere, sentire o provare nulla. Solo la mia coscienza era intatta, ma
non
potendo provare altro che sgomento.
Oddio...
...
quello non poteva essere l’Aldilà.
Mi
rifiutavo di credere che avrei passato l’eternità
in quel
modo tanto angosciante. Volevo fuggire, urlare o piangere, ma non
potevo farlo.
No...
vi scongiuro...
...
questo no...
...
non posso restare qui...
...
non ce la faccio!
Non
avevo bisogno di farmi alcuna domanda per capire dove
fossi andata a finire. Quello era l’Inferno, ed era perfino
peggio rispetto a
quello che tutta l’umanità si era immaginata.
In
quel mondo, io non valevo nulla. Non ero nulla.
Ai...
Ai...
svegliati...
Quella
voce... io...
Ai!
Svegliati!
Apri gli occhi!
Era
impossibile. Io credevo che fosse stato ucciso. Come
poteva esserci finito anche lui, all’inferno? No. Se lui era
qui, allora io non
ero nel luogo destinato ai malvagi.
Dovevo
reagire. Dovevo trovarlo, e in fretta.
Respiri
a
fatica, piccola mia...
...
coraggio...
so che puoi farcela!
Respirare?
Nell’Aldilà era possibile usare i polmoni? Cosa
diavolo sta succedendo?
Come
ci sei finita
in questo mondo sperduto, assieme a me?
Forza,
Ai! Non
mollare! Tu sei viva!
Io...
io sono...
...
un momento... e se le mie preghiere avessero avuto
esito positivo?
E
se io, in realtà, mi trovavo nel mondo descrittomi da Asia
al mio capezzale, sul mio letto di morte terrena? Se davvero era
così, allora
io non potevo perdere un secondo di più!
Io
volevo restare con lui! Volevo lottare per riavere in
mano la mia vita!
Nel
momento in cui io presi coscienza di quel fatto, fui
nuovamente in grado di percepire e riprendere il controllo del mio
corpo, e
aprii istintivamente le palpebre.
La
luce che filtrava dalle fronde delle maestose e
millenarie quercie mi accecò momentaneamente la vista, e
solo dopo qualche
secondo fui in grado di rialzarmi. Quello non era
l’Aldilà. Ora ne ero sicura.
Riuscivo a sentire l’aria che accarezzava il mio collo e
scostava leggermente i
miei capelli.
Mi
resi conto immediatamente di un piccolo particolare. Io
non ero più una bambina, ma ero tornata nel mio corpo da
adulta, come Shiho
Miyano. Non solo. Ero completamente nuda. Niente tuniche da angioletto
o ali
dalle piume candide come la neve.
Solo
io, in mezzo alla natura, come mamma m’aveva fatto.
“Ehm...
credo che ti servano questi, giusto?”
Istintivamente,
mi voltai alle spalle coprendomi tutte le
nudità con le mani, imbarazzata nel trovarmi in quelle
condizioni. Le stesse
braccia con le quali mi stavo coprendo, tuttavia, mi caddero sui
fianchi quando
riconobbi colui che mi aveva parlato.
No.
Non potevo credere ai miei occhi. Era un sogno.
Allora quella voce non me l’ero immaginata.
Senza
più pensare al fatto che fossi completamente priva di ogni
qualsivoglia capo d’indumenti, mi gettai tra le braccia di
Goku Sen-Sei,
anch’egli adulto, dalle cui mani caddero alcuni indumenti
sicuramente
indirizzati a me.
Non
me ne poteva più fregar nulla di quanto mi sarebbe
successo. Non mi importava più di aver abbracciato il mio
maestro di arti
marziali senza avere vestiti addosso, facendolo diventare rosso come un
peperone.
Ciò
che contava era che lui fosse lì con me, in quel mondo
completamente sconosciuto. Ora potevo stare tranquilla.
Con
lui al mio fianco, non mi sarebbe più successo nulla.
“A-AI!!!
I VESTITI... METTITI I VESTITI! TI PREGO! E’
IMBARAZZANTE!”
Sciogliendo
l’abbraccio con il maestro e asciugandomi le
lacrime causate dalla commozione dalla gioia, mi affrettai a seguire il
suo
consiglio.
Cinque
minuti dopo, entrambi eravamo in cammino verso una
meta completamente sconosciuta.
“Goku
Sen-Sei... di preciso, dove ci troviamo?”
“Nel
Terzo Mondo Ignoto, o meglio conosciuto come Anomaly,
una Dimensione dell’esistenza che esula dalle leggi della
nostra linea
temporale o spaziale!” mi
spiegò lui, grattandosi la fronte con un dito
leggermente confuso “Almeno questo è
quello che mi hanno detto gli abitanti
del primo villaggio che ho incontrato. Comunque sia, in questo
posto ci
vanno a finire tutte le anime che muoiono con dei rimpianti molto
forti, tali
da impedire a Re Enma di poterci spartire tra Paradiso o Inferno.
E’ come una
sorta di Purgatorio... nel quale, mi hanno spiegato, è
possibile tornare in
vita, se lo si desidera!”
Senza
parole, sgranai la bocca per lo shock, trattenendo il
mio sen-sei per la pelliccia d’animale che indossava.
“Ho...
ho sentito bene?! Possiamo perfino tornare in
vita!?”
“Gli
abitanti di quel villaggio mi hanno detto così... spero
solo che mi abbiano raccontato la verità!”
Ero
incredula. Esisteva davvero un luogo simile,
nell’universo?
Per
questo motivo Asia mi aveva dato quelle indicazioni?
Perchè lei ci era stata ed era stata in grado di tornare in
vita? Cominciai a
sorridere, tutta elettrizzata. E brava la nuova Candidata al Trono! Il
Sommo
Sacerdote non aveva fatto i conti con quel mondo, questo era poco ma
sicuro.
Ripensai
velocemente alla profezia che, ormai, avevano tutti
imparato a memoria, compresi i muri. In quelle frasi, mi resi conto, si
faceva
cenno anche a questo strano mondo ignoto, in particolare per quanto
riguardava
il tanto decantato Cavaliere del Destino.
Qualunque
cosa sarebbe successa tra i Candidati al Trono di
Dio Supremo, questo guerriero all’apparenza invincibile
avrebbe dovuto fare la
sua apparizione per decretare le sorti di questa guerra, per poi
prendere il
controllo del Trono a lui spettante...
...
quello di un mondo in cui Spazio e Tempo non
esistevano...
...
e la sua Anomalia sarebbe sparita per sempre!
“Goku-Sama...
stiamo per caso tornando in quel
villaggio?”
“No,
purtroppo... sono successe molte cose dal mio
arrivo” mi spiegò lui,
rammaricato “Sembra che anche le anime
malvagie possano provare rimpianti così forti da far
desiderare loro la
resurrezione... un gruppo di manigoldi ha messo a ferro e fuoco le loro
case e
adesso vivono tutti nascosti nella foresta. Per fortuna, io non ero da
solo...”
“...
lei non era...? Mi sta dicendo che ci sono anche
tutti gli altri?!” gli chiesi, ancora
più sbigottita di prima.
Goku,
per tutta risposta, mi alzò il pollice
all’insù.
“Tutti
quelli che sono morti per colpa dei Deadly Sins si
trovano qui. Per ora ho ritrovato soltanto i Partecipanti del Torneo
del
Potere, ma da quello che ho saputo anche quelle degli innocenti morti
per colpa
delllo sterminio sono resuscitati su Anomaly, sparsi per tutto questo
mondo!
Probabilmente è stato il tuo desiderio a portarci a questo!”
Quella
notizia mi fece piangere di gioia. Allora non avevo
commesso un errore...
...
avevo dato a tutti una seconda possibilità!
Senza
perdere alcun secondo, raccontai a Goku cosa fosse
successo prima della mia morte e delle indicazioni che avevo ricevuto
da Asia.
“Mmmmhhhh...
il regno di Gier... Jiren mi aveva
parlato di un tizio dalle capacità formidabili, accompagnato
da una giovane
coppia di sovrani. Se non sbaglio, provenivano proprio da quel regno!”
“Ottimo!
Allora dobbiamo andare a parlare subito con lui!”
gli intimai, decisa e determinata a lasciare quel mondo il prima
possibile “Così
aiuteremo tutti i nostri amici e le nostre famiglie!”
Goku,
diventando improvvisamente serio e severo, annuì senza
voltarsi e continuò a camminare, ma il suo passo si era
fatto decisamente più
svelto.
Dovevamo
darci una mossa...
...
e anche alla svelta!!!
Altri tre demoni sono ufficialmente stati sconfitti. Greed, Envy e Gluttony ci hanno lasciato, ed ora rimangono pochissimi nemici al nemico principale della saga, che in questo capitolo si è rivelato definitivamete essere il Sommo Sacerdote! E' lui il boss definitivo di questa storia!
Perchè aspira al trono di Dio Supremo? Perchè ha compiuto tutte queste azioni? Lo scoprirete nei prossimi capitoli!
Per quanto riguarda Ai... in quanti credevano che la sua ipotetica morte sarebbe stata definitiva, così come quella di tutti gli altri guerrieri e innocenti morti per mano dei Deadly Sins?
Ed ecco a voi il Plot Twist della mia storia, il perno centrale sul quale baserò anche la prossima storia, l'ultima di questa saga... il mondo di Anomaly, dal quale è risorta Asia Taneko, una delle candidate al Trono di Dio Supremo!
In tal caso, vi chiedo di fare tantissima attenzione alle spiegazioni che inserirò nei prossimi capitoli in merito all'esistenza di Anomaly. Chi è bravo in matematica, infatti, noterà qualcosa di molto strano... come è possibile che quella dimensione esista? Asia, in particolare, vi anticipo subito che non dovrebbe realmente appartenere a nessuna delle dimensioni che vi elencherò...
ALFA - BETA - GAMMA - DELTA
Come è possibile? Sarà Ai stessa a comprenderlo... e resterete scioccati davanti a tale rivelazione!
Ho parlato anche fin troppo! Vi aspetto il prossimo mese per il prossimo capitolo di GOLDEN BULLET - THE HUNTER WARRIOR!
ALLA PROSSIMA!!!