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Autore: kia84    16/05/2021    0 recensioni
Per Alec è il suo primo provino, non sa cosa gli riserverà il futuro.
Per Damon quel provino potrebbe essere il rilancio della sua carriera, non ha molte aspettative.
Cosa succederà quando si ritroveranno a lavorare insieme?
Due mondi diversi che dovranno imparare a coesistere l'uno con l'altro.
Sarà amicizia? Sarà amore? Sarà fan service?
Cosa si cela dietro il suo sguardo?
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Behind your gaze 13
POV Alec

Stavo aspettando nella sala riunioni dell'agenzia da tempo insieme a Paul, ero decisamente annoiato e rischiavo di addormentarmi su quella sedia se non avessi fatto al più presto qualcosa. Quanto altro ancora ci avrebbero fatto aspettare? Uno dei superiori del mio manager ci disse per la seconda volta che qualcuno era in ritardo e di pazientare ancora un po', nel mentre ordinò alla sua segretaria di portarci qualcosa di fresco da bere. Sorrisi alla donna che mi servì una bibita del brand che stavo promuovendo. Mi piaceva quel gusto fruttato, non era troppo dolce e in quel momento fu una manna dal cielo. Presi in mano il cellulare e iniziai a guardare le foto che avevo scattato quel giorno con Damon e i suoi nipoti. Mi ero divertito un sacco quella giornata. Avevano orchestrato tutto le nostre sorelle prendendoci in contro piede e cambiandoci i programmi con l'aiuto dei manager. Hope mi aveva persino fatto perdere dieci anni di vita quando mi aveva fatto intendere che Damon si era fatto male e aveva bisogno di me. Ero corso a casa sua con l'agitazione in corpo per paura di fare tardi e maledicendo tutti perché non rispondevano al telefono. Non mi sarei mai aspettato di vedere la scena che mi si presentò davanti. Il mio uomo con due marmocchi sollevati ai suoi fianchi e Choco che mi diede il suo benvenuto abbaiando mentre il suo sedere penzolava per aria. Era un nuovo tipo di sollevamento pesi? Fu una scena epica, non sapevo nemmeno come avevo fatto a non ridergli subito in faccia. Avrei dovuto ricevere l'Oscar solo per quello! Poi finalmente avevo conosciuto i suoi nipoti, li avevo adorati fin da subito. Mi aveva sempre incuriosito conoscere il rapporto che legava zio e nipoti, sapendo com'era fatto Damon, attento e premuroso per le esigenze degli altri, vederlo direttamente alle prese con due bambini era stato esilarante e dolce allo stesso tempo. Erano fortunati Bonnie e Bryce ad avere uno zio come lui, un giorno lo avrebbero apprezzato di più. Il mio compagno stravedeva per loro, avrebbe fatto qualunque cosa gli avessero chiesto senza dire di no. Dopo aver visto quel quadretto era facile immaginare Damon felice a giocare con i propri pargoletti a pendere dalle loro labbra amandoli sopra ogni cosa. Sarebbe diventato un super papà. Peccato che restando con me non avrebbe potuto avere dei figli, o almeno non con il suo stesso DNA. Se non altro, almeno per tutto il tempo che saremmo rimasti insieme. Non volevo gufare sulla nostra relazione ma avevo sempre un po' di timore che sarebbe successo qualcosa di brutto che ci avrebbe fatti andare ognuno per la propria strada senza avere più la possibilità di vederci. Non volevo tutto ciò, peccato che non tutti erano d'accordo con il mio pensiero. Fattori esterni continuavano a mettersi in mezzo. Sembrava ci fosse vietato avere una storia sana e normale come tutti gli altri. Ero infastidito da tutto questo accanimento contro di noi. Perché non potevano lasciarci un po' di spazio per respirare ed essere liberamente noi? Non volevo dovermi costantemente nascondere agli occhi di tutti se amavo una persona. Specialmente se si trattava di Damon. Avrei voluto gridarlo al mondo intero che lui era solo mio. Che schifo di vita. Se avessi scelto un'altra carriera forse avrei avuto più libertà nell'amare la persona che volevo, ma non potevo immaginare una carriera diversa per Damon. Forse il professore? Se fosse andata così avremmo perso un vero e proprio talento come lui. No, impossibile toglierlo da quel mondo. Sarebbe stata impossibile lo stesso la nostra relazione. Sbuffai alquanto insoddisfatto. L'arrivo improvviso di un messaggio da parte di Alice fece fermare i miei tristi pensieri. Quando aprii la foto che mi aveva inviato mi tornò il sorriso. Quell'immagine era arrivata proprio al momento giusto, fu come una ricarica per me. Potevo già immaginare tutte le cose che il mio compagno avrebbe detto contro sua sorella e la sua mania di scattarci foto nei momenti meno adatti e troppo intimi, senza nemmeno chiedere il nostro permesso. Non mi sarei nemmeno sorpreso se l'avesse fatta scattare con furbizia a uno dei suoi figli. La salvai subito tra i preferiti e rimasi a guardarla per molto tempo. Ero innamorato di lui e adoravo le nostre foto insieme, la chimica tra di noi era lampante anche se eravamo addormentati sul divano stretti nell'abbraccio reciproco e inconsapevoli di tutto ciò che ci circondava. Quello era stato il mio risveglio la mattina successiva all'incontro con i gemelli, eravamo entrambi ancora stravolti per riuscire a carburare subito. Se non ci fosse stato nessuno probabilmente avremmo dormito insieme per almeno altre dodici ore. E forse fatto anche altro avendo un po' di tempo a nostra disposizione e nessuno che ascoltasse gemiti e grida di estasi. Sarebbe stato troppo imbarazzante.

"Nel vostro mondo dei sogni, sempre insieme. La prossima volta chiudetevi nella vostra camera!"

Ridacchiai leggendo il suo messaggio e le spedii un'emoji preferendo non commentare. La inoltrai a Damon, non riuscendo a resistere. Quella era la parte migliore di noi. Vedevo solo amore in quella foto.

"Insieme siamo migliori. Con il mio calorifero personale non ho bisogno di una copertina."

Gli inviai il messaggio poco prima dell'entrata in scena della persona che tutti stavano aspettando. Chase, un nome e una garanzia per farmi venire l'acidità di stomaco. Cosa ci faceva lui la dentro? Rimisi il cellulare in tasca e mi sistemai sulla sedia in modo teso, iniziando a picchettare ripetutamente con la gamba. Sembrava avessi un tic, in realtà ero soltanto nervoso dalla sua presenza. L'ultima volta non ci eravamo di certo lasciati in modo pacifico e con Damon non ne avevo più parlato. Restava sempre il famoso scheletro nell'armadio che nessuno aveva voglia di tirare fuori. Dannato Chase. A mala pena gli feci un cenno con il capo continuando a fissarlo in modo accigliato. Per tutta risposta, lui mi sorrise con entusiasmo con un luccichio divertito nello sguardo. Cosa stava combinando? Sarebbe stato maleducato da parte mia andarmene in quel momento? Le opzioni erano tre: andarmene, fargli un occhio nero oppure restare seduto ad ascoltare. Le prime due opzioni stavano vincendo sull'ultima. Se la sarebbero presa quelli dell'agenzia che ci avevano chiamato per parlare di un nuovo progetto?

"Adesso che siamo tutti presenti possiamo iniziare a parlare di lavoro. Voi due vi conoscete già? Avete bisogno di presentazioni?"
"No, grazie. Ci siamo già presentati qualche tempo fa. Abbiamo amici in comune. Come stai Alec?" la sfrontatezza di quel ragazzo mi dava sui nervi. Come poteva comportarsi in quel modo come se nulla fosse mai successo tra di noi?
"Magnificamente e tu?" quasi ringhiai mentre mi sforzavo a distendere le labbra in una sorta di sorriso.
"Sempre al top. Grazie ad aver detto a Damon che lo stavo cercando. Alla fine siamo riusciti a parlare." di cosa diamine stava parlando? Quando era successa una cosa del genere? Non mi aveva detto niente? Era vera quella notizia o mi stava prendendo in giro ancora una volta?
"Mi fa piacere che vi conosciate già. Non perdiamo ulteriore tempo allora, il tempo è denaro. Alec volevamo proporti un nuovo progetto dove dovrai affiancare Chase per il suo rientro nelle scene. Il modo migliore per tutti, per far tacere le male lingue, è quello di farvi collaborare insieme per dire che va tutto bene e che siete amici. Il progetto in questione è molto interessante. Qui c'è il copione di una nuova serie bl. Il casting per te è praticamente pura formalità, ti abbiamo già scelto fin dall'inizio. Sei perfetto per la parte. Ti prego leggi la sceneggiatura." il grande capo spinse davanti a me un plico di fogli e mi fissò con molta aspettativa. Guardai il copione come se fosse un vassoio pieno di vipere. Stava scherzando? Erano forse tutti impazziti li dentro?
"Perché avete scelto proprio me?" contai fino a dieci prima di porre quella domanda. Mi aspettavo che all'improvviso saltasse fuori qualcuno con la telecamera a dirmi che era tutto uno scherzo. Peccato che nessuno stava entrando in quella stanza.
"Perché sei un attore giovane e di successo. Tutti ti amano. Il personaggio che vorremo farti interpretare ti assomiglia molto." quelle parole mi infastidirono.
"Non mi conoscete per dire una cosa del genere. Piuttosto che essere riconosciuto come un attore giovane e di successo vorrei ricevere dei commenti positivi sulle mie doti recitative. Mi renderebbe più soddisfatto essere riconosciuto per i miei sforzi."
"Tu sei un bravo attore, è indiscutibile. Prova a leggere il copione, te ne innamorerai subito." cercò di portare la mia attenzione su quei fogli spingendoli ancora di più verso di me.
"Non mi sembra giusto nei confronti degli altri attori che devono superare i provini per ottenere una parte."
"E' vero ma tutti vogliono vederti in quella parte. Si ricrederanno appena ti vedranno in azione."
"Perché proprio me? Perché non qualcun altro di più famoso e bravo? Ce ne sono tanti di attori che accetterebbero subito l'offerta."
"Ma noi vogliamo te." esclamò lui con fermezza e con un sorriso da squalo. Pensava di essere convincente in quel modo?
"E' per via del mio rapporto con Damon? E' per questo che avete scelto me?" andai direttamente al nocciolo della questione senza nascondermi dietro a niente. Perché non essere onesti fino in fondo?
"Beh, si ma solo in parte. Noi vogliamo te."
"Lo avete già proposto a Damon? O avete avuto troppa paura per chiederglielo dopo le presunte accuse di molestie sessuali mosse da qualcuno presente in questa stanza? Pensavo che come al solito avreste avuto pochi scrupoli in merito."
"Alec!" esclamò allarmato Paul mettendomi una mano sul polso come a volermi fermare da qualunque cosa avessi fatto o detto. Era in panico e cercava di avvertirmi con gli occhi di smetterla.
"Questo ragazzo non ha peli sulla lingua. Non mi avevano detto che fosse così schietto."
"Infatti di solito non lo è." il mio manager cercò di blandire il capo con un mezzo sorriso di scuse.
"Mi dispiace di risultare sfacciato, ma voglio mettere subito le cose in chiaro. Non farò questa serie." dissi in tono risoluto allontanando il copione sulla scrivania.
"Come puoi dire una cosa del genere senza nemmeno aver letto il copione? Non può capitarti di nuovo una proposta del genere."
"Preferisco fare le cose nel modo giusto e ottenere certi ruoli per i miei meriti. Me lo ha insegnato qualcuno di molto importante per me." ribadii pensando all'espressione triste e turbata del mio compagno quando pensava di non essere visto ed era perso tra i suoi pensieri. Voleva farsi vedere sempre sorridente da me mentre io cercavo di fargli capire che accettavo tutto di lui, anche le parti negative e oscure del suo carattere. Vederlo triste mi faceva male al cuore.
"Potrebbe causarti dei problemi in futuro rifiutare così questa offerta. Ripensaci." quelle parole sembravano come una minaccia.
"Leggeremo con calma il copione e poi vi faremo sapere. Scusate Alec, oggi non si sente molto bene." Paul prese il plico di fogli e se lo mise nella borsa a tracolla che si portava sempre dietro con tutto il necessario che avrebbe potuto servirmi quando eravamo fuori.
"Forse è meglio. Parlatene tra di voi e prendete una decisione."
"Sareste proprio una bella coppia immaginaria tu e Chase. Pensaci." si intromise un'altra persona dell'agenzia che fino a quel momento era rimasta zitta ad osservare attentamente la crescente rabbia del suo capo verso di me.
"Grazie per questa opportunità. Adesso dobbiamo andare per un altro programma nel calendario. Ci sentiamo presto. Andiamo Alec." il mio manager si alzò in piedi di scatto tirandomi su. Salutò tutti con un cenno di scuse e qualche promessa vana e mi trascinò a forza fuori da quella stanza angusta e dall'agenzia stessa. Stavo letteralmente fumando di rabbia.

Ci trovammo per strada e mi sentivo ancora come un leone rinchiuso in gabbia. Continuavo ad andare a destra e a sinistra con la voglia di rompere qualcosa. Potevo sempre tornare su e spaccare la faccia a quella feccia infame.

"Che diamine ti è saltato in mente la dentro? Sei forse impazzito?" mi affrontò Paul con fare esasperato piazzandosi davanti a me per bloccarmi il passaggio.
"Non sono impazzito. Con quello li non voglio avere nulla a che fare!"
"Stiamo parlando di lavoro, non stiamo giocando e tu di certo non sei più un bambino. Non puoi rifiutare delle proposte di lavoro in questo modo. Sapevo che avrei dovuto portare tua madre per farti ragionare."
"Lo sapevi che ci sarebbe stato anche lui?"
"Me lo avevano accennato." fece un profondo sospiro e annuì mettendosi le mani sui fianchi.
"Lo sapevi e non mi hai detto niente! Lo sai cosa ha fatto quello stronzo a Damon?" cercai di non gridare ma non riuscivo a contenere la rabbia che avevo in corpo.
"So tutti i retroscena."
"E non ti importa? Non ti interessa cosa ha dovuto passare Damon a causa sua? Quanto abbia sofferto dopo quel video?"
"Non pensi che forse Chase abbia avuto ragione?"
"Lo ha praticamente accusato di molestie sessuali! E tutti gli haters gli sono andati dietro rovinando la sua vita e la sua carriera. Ti sembra uno scherzo? Lo conosci anche tu, Dam non è così!"
"Ne sei sicuro? Sei così sicuro della sua innocenza? Forse Damon non ti ha detto proprio tutto."
"Lui non mi ha detto proprio nulla ed io gli sto lasciando i suoi spazi. Quando se la sentirà me ne parlerà lui. Non si è mai professato innocente e so che si sente in colpa perché si prende sempre carico di tutti i problemi. Io mi fido di lui. Non metto in dubbio il fatto che ci abbia provato senza il suo consenso, ma da qui a bollarlo come molestatore no! Lui non lo è." ribadii con sicurezza infastidito dalle sue insinuazioni.
"E per questo motivo tu vuoi rinunciare a un'offerta di lavoro come questa?"
"Si. Assolutamente!"
"Quando la smetterai di combattere inutilmente delle battaglie per gli altri? Questo non è un tuo problema. Lascia che se la risolva il tuo partner per conto suo. Noi dobbiamo pensare alla tua carriera, non alla sua. C'è già altra gente pagata che lo segue per quel motivo. Inizia ad essere un po' egoista una buona volta. Damon direbbe lo stesso se lo venisse a sapere." quelle parole mi fecero agitare ancora di più. Era come una pugnalata alle spalle da parte sua. Da quando si comportava in quel modo?
"Vuoi raccontarglielo?"
"Se continui ad essere irragionevole si, lo farò. Almeno sarà lui a sgridarti visto che è l'unico che ascolti. Ha troppo potere su di te, non va bene. Non fare sciocchezze Alec, adesso torni a casa e ti leggi tutto il copione. Non voglio sentire altre scuse del genere uscire dalla tua bocca. Ripeto. Questo non è un tuo problema. Se vuoi avere successo e farti conoscere da tutti persino con il diavolo dovresti andare a firmare."
"Non mi trovo nella condizione di dover accettare tutto pur di fare soldi."
"Ne sei sicuro? Eri tu quello che aveva accettato di entrare nell'industria dell'intrattenimento sia perché ti affascinava questo ambiente sia perché volevi aiutare economicamente la tua famiglia. Ultimamente tuo padre non se la sta cavando bene con la sua piccola impresa, quel mercato sta lentamente morendo e non c'è molta richiesta. Non è vero? Cosa faresti se la situazione peggiorasse e vi servirebbe un aiuto economico in più per andare avanti? Pensaci Alec. Sei solo all'inizio della tua carriera, una mossa sbagliata come questa ti farebbe fare terra bruciata intorno a te. Damon ci è già passato dopo l'errore che ha commesso qualche anno fa. Ha avuto soltanto fortuna se Meg lo ha richiamato dopo quel provino, e parte di quella fortuna la deve a te che lo hai scelto per la vostra intesa. Rifletti attentamente sulle tue mosse Alec. Te lo direbbe pure lui."
"Merda." sbottai frustrato portandomi i capelli indietro. Sapevo che aveva detto la verità ma non riuscivo ad accettarlo lo stesso. Aveva tirato fuori i problemi della mia famiglia sapendo benissimo che erano il mio punto debole. Voleva ricordarmi cosa mi aveva spinto a quella carriera e che non ero il solo a dover decidere i miei progetti. In pratica ero con le mani legate ma avrei fatto di tutto per rinunciare a quella serie che mi avevano proposto. Non mi interessava leggere la trama.
"Sei ancora qui? Pensavo fossi già andato a piangere tra le braccia di Damon." esordì all'improvviso una voce alle mie spalle. Mi girai mentre l'acidità di stomaco tornava a farsi sentire più forte di prima. Perché non la smetteva di sorridere?
"E' meglio che tu stia zitto. Non sono dell'umore di scherzare." lo avvisai lanciandogli un'occhiataccia malevola che su di lui non fece nessun effetto.
"E' solo una serie televisiva. Cosa sarà mai? Al massimo dovremo scambiarci qualche bacio. Certo, avrei preferito recitare insieme a Damon visto il nostro affiatamento passato sulle scene ma pazienza. Andrai bene pure tu. Non so come baci, ma sai benissimo come bacia il nostro amico. Ricordo ancora i suoi baci come fosse ieri. Spero tu sia alla sua altezza."
"Ti diverte così tanto provocarmi? Perché diamine hai accettato quella proposta?"
"Perché per me va bene. E' stato già pianificato tutto da un po' di tempo per il mio rientro nelle scene. Avevo proposto Damon come co-protagonista ma la produzione voleva essere cauta e ha proposto te per quel ruolo. Ho accettato, non ho alcun problema. Ma forse quello che li ha sei tu. Sai, potresti dare una mano a un amico." disse lui mettendomi una mano sulla spalla con nonchalance.
"Tu ed io non siamo amici e mai lo saremo." scrollai la sua mano. Volevo darle fuoco.
"Va bene, non ti scaldare. Comunque ti ringrazio di nuovo per aver parlato a Damon. Mi ha contattato dopo."
"Non ci credo." scossi la testa con sicurezza. Non poteva essere vero.
"Vuoi vedere la cronologia delle mie chiamate? Oppure ti accontenti dei messaggi su Line? Sai, adesso non fa altro che cercarmi per chiedermi di vederci. Lo farò penare un altro po', ma in realtà non vedo l'ora di rivederlo. Mi è mancato." quelle parole decretarono la sua morte. Altro che il suo nome nella lista nera. Mi sarei goduto fino alla fine ogni dolore che gli avrei inflitto e solo quando mi sarei stancato lo avrei ammazzato.
"Stai alla larga da lui!" gli ringhiai a un palmo di naso strattonandogli il collo della maglietta.
"Non posso. Rivogliono vedere tutti i DC in azione e penso che presto lavoreremo di nuovo insieme. Probabilmente la coppia DamLec è agli sgoccioli. Quanto manca per la fine delle riprese della seconda stagione?"
"Alec non reagire." mi sussurrò Paul allontanandomi dal nemico. Cercai di ribellarmi dalla sua stretta, non riuscivo a pensare ad altro che a mettergli le mani addosso per fargli male.
"Stai attento alle tue parole." lo avvertii puntando un dito nella sua direzione non riuscendo a sbloccarmi dalla corporatura massiccia del mio manager.
"Cos'ho detto di sbagliato?"
"Chase scusaci, adesso dobbiamo proprio andare. Alec ha il calendario pieno. A presto."
"A presto." sorrise la feccia salutandomi con la mano. Era soddisfatto di quella scenata, come se non aspettasse altro.

Paul mi trascinò verso la sua macchina intimandomi di tacere e restare calmo. Eravamo ancora troppo vicini all'agenzia e i paparazzi potevano essere sempre dietro l'angolo, non avrebbe giovato a nessuno farmi vedere in quelle condizioni. Tranne a quegli avvoltoi che fiutavano a metri di distanza uno scoop pronto per essere spiattellato al pubblico. Mi prudevano le mani. Perché tutti cercavano di fermarmi ogni volta che volevo prenderlo a pugni? Se lo meritava, se non di peggio. La sua sfacciataggine era colossale e lui ci godeva a farmi perdere le staffe. Ci riusciva così bene, senza dover faticare tanto. Avevo bisogno di scaricare la tensione. Mi sentivo sul punto di esplodere. Le parole di Paul erano come un brusio in sottofondo, non mi diedi nemmeno la pena di ascoltarle. Chi volevo sentire era un'altra persona. Avevo bisogno di lui, di capire cosa stava succedendo. Dovevo sapere se quelle presunte chiamate e messaggi fossero veri e quanto avessi dovuto preoccuparmi. Mi aveva mentito? Aveva deciso di nascondermi delle cose? Mi aveva detto di non farlo ed essere onesto nella nostra relazione e lui non lo era con me? No! Stavo impazzendo. Presi il cellulare e selezionai il suo nome per avviare la chiamata. La linea era libera, rimasi in attesa per parecchio tempo ma non ci fu risposta. Ci provai altre volte ma niente da fare. Il risultare era lo stesso e il mio malessere aumentava. Non volevo avere dubbi su di noi, ma avevo bisogno di essere rassicurato. Avevo bisogno di sentire dalla sua voce che quelle erano solo menzogne e che tutto sarebbe andato bene. Anche i sospetti di Paul mi facevano male. Mi stavano mostrando un uomo che a mala pena riconoscevo. Damon non poteva essere così, io lo conoscevo bene e mi fidavo di lui. Allora perché quelle parole continuavano a tormentarmi? Provai a chiamarlo di nuovo ma partì la segreteria. Decisi di lasciargli dei messaggi su Line nella speranza che li leggesse quanto prima e che venissi richiamato. Con disappunto, notai che non aveva nemmeno visualizzato la foto che gli avevo spedito prima.

Quel giorno le riprese non prevedevano la presenza del mio compagno sul set. Era impegnato con i suoi progetti musicali e tanto altro ancora con la sua agenzia emergente. Praticamente non aveva più tempo libero per se stesso, figurarsi per me. Cercai di concentrarmi sul copione, ma il mio pensiero continuava a finire sempre nello stesso posto. James si accorse del mio nervosismo e fece di tutto per distrarmi da quei problemi imponendomi di esercitarmi con lui per poi propinarmi alcune delle sue battute stupide per alleggerire l'atmosfera. Dovevo essergli grato, era un buon amico. Si prendeva sempre cura di me quando non c'era Damon al mio fianco. Nell'arco della giornata provai più volte a contattarlo ma non ci riuscii. Mi sentivo sempre più abbattuto. Solo una volta Brian mi rispose al suo posto dicendo che stava provando con un nuovo cantante e che non aveva tempo. La conversazione era durata soltanto alcuni secondi nel quale lo sconforto mi fece buttare ancora più giù di morale. James non mi perse di vista un secondo, era il mio unico conforto in quella disastrosa giornata. Non potevamo ritornare indietro a quando eravamo felici e spensierati mentre stavamo giocando con i bambini?

Meg mi richiamò più volte cercando di farmi concentrare sulle battute. Mi chiese anche di dare una mano ad alcuni attori del cast nuovo per interagire meglio tra di loro. Erano imbarazzati, non era semplice fare certe scene con una persona dello stesso sesso se non lo avevi mai fatto. Io ero stato fortunato. Damon mi aveva aiutato molto fin dall'inizio. Un conto era flirtare davanti le telecamere ma era diverso quando si trattava di baci e la scena in questione era una di quelle. Dovevano girare il loro primo bacio. Per entrambi era la prima volta con una persona dello stesso sesso ed erano nervosi, come se non lo avessero mai fatto prima. Come potevo aiutarli? Baciare Damon la prima volta era stato talmente naturale per me che a mala pena mi ero reso conto di non essere da solo con lui. Sapevo di volerlo baciare da subito, non ho avuto nessun dubbio a tal proposito. Ero attratto da lui e in quel momento avevo seguito le mie emozioni. Non mi ero posto troppi problemi di sorta, lo avevo fatto e basta perché lo volevo. Non mi ero mai pentito di averlo baciato.

"Alec come hai fatto a baciare Damon la prima volta? Com'è stato? Non ti sentivi in imbarazzo nel baciare un uomo?" mi chiese Champ, il mio collega, guardandomi con un misto di espressione tra l'ansioso e l'interessato. Gli mancavano un taccuino e una penna e sarebbe stato il perfetto studente.
"In realtà, in quel momento non mi sono fatto domande. Sapevo che prima o poi avrei dovuto baciare un uomo, visto che mi trovavo a un casting per una serie bl, quindi ho preso in mano la situazione e ho seguito Damon. Poteva essere un semplice bacio a stampo, non era previsto che lo facessimo sul serio in quel momento, ma...diciamo che mi sono fatto prendere dall'entusiasmo." mormorai con un mezzo sorriso sulle labbra al ricordo di quel fatidico giorno che aveva cambiato tutto.
"In che senso ti sei fatto prendere dall'entusiasmo?"
"Stiamo parlando dei DamLec, certe cose non dovresti nemmeno chiederle dopo averli visti insieme. Li conosci anche da più tempo di me." ribatté Jaime, l'altra parte della sua ship e uno dei nuovi membri del cast.
"Cosa centra? Voglio sapere come è riuscito a baciare un perfetto estraneo con facilità. Ho bisogno di capirlo perché nella prossima scena tocca a noi e sinceramente non so come andrà a finire. Per me è la prima volta con un uomo, la cosa mi imbarazza un po'. Ho bisogno di aiuto da chi ne sa qualcosa in più. Ormai è un veterano nel baciare Damon. Hai qualche consiglio da darmi?"
"Adesso si che sono un po' in imbarazzo. Comunque ho seguito le mie emozioni. E' come se in quel momento stessimo comunicando con lo sguardo, si era creata una sorta di intesa. Damon pensava di darmi un semplice bacio, tipo solo lo sfiorarsi delle labbra, ma io mi sono lasciato andare a ciò che sentivo in quel momento e l'ho baciato. Un vero bacio che ha sorpreso entrambi. E come ben sai durante le prove ho continuato a farlo perché ormai per me era talmente naturale, non avevo più timori o altro. Siamo attori, è normale avere pubblico intorno a noi mentre giriamo delle scene. Devi solo superare l'imbarazzo iniziale e poi tutto andrà bene con la pratica. E' questione di abitudine." scrollai le spalle sentendo la nostalgia di quei giorni quando stavo iniziando pian piano a innamorarmi di lui. Perché continuava a non rispondere al telefono?
"Vedo ancora come continua a farti arrossire Damon e non parlo solo delle scene. Non hai detto che con il tempo l'imbarazzo scompare?" Champ continuava a insistere perché ancora non riusciva a comprendere una cosa che per me era così naturale fare, era diventata come una boccata di ossigeno puro.
"Ma stiamo parlando di Damon. Lui farebbe arrossire chiunque." Jaime aveva ragione ma il nostro collega sembrava non riuscire arrivare al nocciolo della questione.
"Beh se l'intimità è cresciuta così tanto tra di loro non dovrebbe succedere ancora."
"Ma dove vivi? Non li hai visti insieme?" stavo iniziando a spazientirmi. Diedi un'occhiata alla messaggistica del cellulare ma ancora Damon non aveva visualizzato niente.
"Quindi anche noi dovremmo essere più intimi per baciarci? Ma loro non lo erano stati all'inizio."
"Quindi cosa vorresti? Un appuntamento?"
"No grazie."
"Ragazzi, l'unico consiglio che posso darvi è di seguire le vostre emozioni. Altro non saprei dirvi. Con me e Damon ha funzionato alla grande." dissi loro con un sospiro. Non sapevo più cosa dirgli, il malumore era tornato.
"E se non c'è emozione? Che razza di consiglio è?"
"Cercate di crearlo in qualche modo. Oppure andate a chiedere a qualcun altro che ne sa di più." la mia uscita non era delle più felici ma sinceramente non me ne importava nulla. Avevo bisogno del mio spazio in quel momento.
"Magari possiamo chiedere a Damon se se lo ricorda ancora. Penso che per lui sia passato un bel po' di tempo."
"Bravo, vallo a chiedere a quel pozzo di esperienza che è Damon. Sempre se a te risponde al telefono." sbottai in collera al solo pensiero della grande esperienza del mio compagno.
"Calma amico. Fai un respiro profondo e non agitarti." si intromise James avvicinandosi e appoggiandomi una mano sulla spalla con fare amichevole.
"Vuoi essere tu il loro mentore? Insegna loro come baciarsi con naturalezza."
"Beh io non ho tutta questa esperienza...e di certo l'unica volta che ho baciato un uomo non ero al livello tuo e di Damon. Voi siete decisamente su un altro livello...hey!! Vengo in pace!" mise le mani in avanti come a placarmi. Sapevo che non avrebbe mai detto niente contro di noi e che quella non era una presa in giro, mi fidavo della sua amicizia. Dovevo solo calmarmi, non potevo andare avanti così. Non ero arrabbiato con loro, non si meritavano tutta la mia rabbia. Feci un profondo respiro.
"Si...scusatemi tutti. Oggi non ci sto tanto con la testa. Scusami ancora Champ."
"No...va bene. Non preoccuparti."
"Champ ed io ce la caveremo in qualche modo."
"Ragazzi, porto Alec a prendersi una boccata d'aria. Ci vediamo dopo."

James ed io camminammo per un po' e gli raccontai tutto ciò che era successo con Chase quella mattina. Il mio amico sembrava più frustrato di me per la situazione, ma cercò lo stesso di calmarmi e farmi ragionare. Dovevo ancora ascoltare la versione di Damon prima di giungere a conclusioni che probabilmente erano errate solo perché mi ero fatto abbindolare dalle parole di quell'idiota. Dalla sua espressione si capiva che aveva qualche dubbio che il mio compagno non avesse realmente contattato quella serpe ma non disse nulla al riguardo per non farmi essere ancora di più in ansia. Era amico di entrambi e di certo non mi avrebbe detto nulla contro Damon per alimentare i miei oscuri pensieri. Almeno lui era leale, peccato che conoscesse meglio di me il mio compagno e l'ascendente che Chase avesse su di lui. Per lavoro mi ero dovuto vedere le scene hot che avevano girato nella loro serie e sinceramente mi ero sentito fortemente a disagio. Non perché fosse una brutta scena e non sapessero recitare, anzi era tutto il contrario. La loro chimica sulla scena era spettacolare, dovevo ammetterlo, non potevo di certo dire il contrario. Avevano iniziato con il botto e di sicuro erano stati molto apprezzati dai fans che li avevano shippati subito come coppia reale, un po' come avevano fatto con noi. Dopo averli visti in azione potevo capire in che modo avessero alimentato le fantasie dei fans. Subdolamente, qualcuno mi aveva anche suggerito di vedere altri video di Damon e Chase fuori dalle scene per notare quanto fossero reali e in sintonia ma non lo avevo fatto. Mi erano già bastate le scene girate, non ero così scemo da tormentarmi ancora di più per farmi venire la voglia di cavarmi gli occhi e chiederne al mio compagno il risarcimento. Si diceva lontano dagli occhi lontano dal cuore. Mai un detto era stato così perfetto. Il lavoro era lavoro, la vita privata era tutta un'altra storia e avevo già casini con la mia in quel momento. Aggiungere altro sale nella ferita sarebbe stato da pazzi masochisti ed io non ero ancora arrivato a quel punto. La cosa che mi turbava maggiormente erano i confronti che facevano tra noi due, passato e presente. Damon non me ne voleva parlare ed io non potevo leggergli nella mente. Ero frustrato.

James mi portò in un piccolo locale vicino al set per prenderci da bere e continuai a tormentarlo con le mie fisse. Poverino, dovevano farlo santo. Quando Meg lo chiamò al telefono, mi disse che doveva tornare subito indietro per girare la sua scena ma che io potevo restare un altro po' li a far prendere aria al cervello. Per distrarmi, presi a giocare con il cellulare e passai il tempo in quel modo. Uccidere altri avatar mi aiutò a sbollire la mia voglia di colpire qualcun altro. Iniziai ad annoiarmi presto, e provai di nuovo a chiamare Damon. Niente. Non aveva nemmeno visualizzato i miei messaggi, sembrava sparito. Che senso aveva continuare a cercarlo? Mi arrivò la notifica di un fan che aveva menzionato il mio account su IG, non ci facevo più caso ormai da quante ne ricevevo al minuto. Fortunatamente quelle notifiche erano silenziose. Per curiosità, andai a vedere di cosa si trattasse e il link mi portò allo spezzone di una vecchia live di Damon dove strimpellava con la chitarra e rispondeva alle domande dei fans. Questo video risaliva a qualche mese prima del nostro incontro. Quando aveva ancora il cuore infranto e tutti sparlavano sul suo comportamento molesto e inaccettabile nei confronti del suo ex partner. Nonostante facesse di tutto per sembrare normale, si notava una certa tristezza nel suo sguardo. Era serio ma il suo sguardo profondo mi faceva capire quanto in realtà in quel momento si sentisse solo. Veniva voglia di andare accanto a lui e abbracciarlo per dire che sarebbe andato tutto bene.

"Onestamente al giorno d'oggi, penso che l'argomento sul genere sia molto discusso. Penso che se amiamo qualcuno sia una buona cosa non avere limitazione di genere. Bisognerebbe aprire di più mente e cuore quando si parla di amore. L'amore è amore. Per quanto mi riguarda, la persona che vorrei avere al mio fianco è qualcuno che mi faccia venir voglia di restare con lei per sempre, che mi faccia ridere. Qualcuno che mi faccia sentire bene e con cui so di voler passare il resto della mia vita. Quindi penso che potrebbe essere di qualsiasi genere. Ciò che è importante è sentirsi a proprio agio con questa persona e voler crescere con lei. In quel momento capirai che è la persona giusta con cui passare il resto della tua vita. Alla fine non si tratta di scegliere quale genere preferisci ma si tratta se questa persona è quella per te oppure no. Cosa provi quando stai con lei, come ti fa sentire. Se vedi un futuro insieme. Se capisci che è la tua persona giusta allora non hai bisogno d'altro."
Quelle parole mi fecero sorridere. Aveva ragione. Lui era la mia persona giusta, lo era sempre stato e l'avevo capito fin dall'inizio anche se non volevo ammetterlo. Avevo taciuto i miei sentimenti per lui non perché fosse un uomo ma per paura che per lui fossi solo un fratellino di cui prendersi cura e niente di più. Lui era la persona con cui voler crescere e con la quale costruire qualcosa di importante, ma dovevamo avere elle basi solide per farlo. Lui era la mia persona, ma io ero la sua? Secondo le opinioni dei fans si. Sotto il video avevano commentato che dopo i giorni tristi finalmente Damon aveva trovato me. DamLec forever. Per me era una novità essere così amato dai fans, c'era persino chi mi ringraziava di essere entrato nella sua vita e averlo fatto ridere di nuovo. C'erano anche quelli che mi dicevano che non ero nessuno paragonato a Chase e che potevo solo andare a nascondermi perché Damon mi stava solo usando e io usavo lui. Questi erano soltanto i commenti più soft, gli insulti peggiori erano decisamente più pesanti e crudeli. Risposi a un messaggio di mio padre mentre sorseggiavo distrattamente il mio succo di frutta. Lo avrei finito rapidamente e poi sarei tornato sul set dagli altri, quella era la mia intenzione almeno finché non mi si piazzò davanti un'ombra che cambiò all'istante i miei piani.

"Ciao straniero. E' da tanto che non ci vediamo." alzai di scatto lo sguardo al suono della sua voce e rimasi sorpreso. Era la mia ex che mi stava guardando con un sorriso felice e una borsa nuova di edizione limitata che le penzolava dal braccio. A quanto sembrava le cose le stavano andando bene dopo la nostra rottura.
"Veronica."
"Posso farti compagnia?" mi chiese indicando la sedia davanti a me che James aveva lasciato libera.
"Accomodati. A quanto pare il mio amico mi ha lasciato solo."
"Come stai? Ho letto tante cose di te negli ultimi tempi."
"Non credere a tutto quello che leggi. Sai quante cose inventano per fare un po' di gossip e aumentare le visualizzazioni per essere al top dei trend del momento. Spesso è solo spazzatura." ribattei accigliato facendo un gesto con la mano come se volessi scansare quella roba li.
"Lo so bene per esperienza. Quindi anche i pettegolezzi sulla tua vita amorosa con Damon sono falsi?" il suo sorriso sornione mi fece arrossire. Voleva soddisfare la sua curiosità e confermare chissà quali fantasie su noi due.
"No comment."
"Ah...no comment. Va bene, diamolo per buono. Sono contenta per te che si sia risolta la questione."
"Non con pochi problemi. Ogni giorni se ne presentano di nuovi. Com'è andata dopo lo scandalo dell'altra volta quando ci hanno beccati? Non vorrei crearti di nuovo altri casini per il fatto che siamo seduti insieme."
"Non preoccuparti. L'intervista che avete rilasciato entrambi ha aiutato a smorzare l'attenzione su di me. C'è voluto un po' di tempo, non è stato immediato, ma alla fine si è normalizzato tutto. Sono passata da ragazza chiusa nello stanzino delle scope a ragazza mollata per giusta causa. Il mio status è cambiato. Almeno hanno smesso di chiamare Damon sfascia relazioni." annuì con fierezza. Era bello vederla di nuovo spensierata, mi sentii meno in colpa per come era finita tra di noi.
"Non ne sono tanto sicuro. Gli haters sono sempre in agguato e ci vanno giù pesante per ogni minima cosa detta o non detta. C'è chi mormora anche di peggio di un semplice sfascia relazioni. Quello non è niente." feci una risata amara giocherellando con il bicchiere di vetro quasi vuoto.
"Come vanno le cose tra di voi? Vedo che state ricevendo tante pressioni da tutti i lati e siete sempre sotto i riflettori. Come riuscite a gestire la cosa? Non è pesante?"
"Più di quanto immagini, ma finché siamo insieme riusciremo a superare tutto."
"Perché non sembri tanto convinto delle tue stesse parole? Cos'è successo Alec?" il suo tono si fece serio e preoccupato.
"Niente. Lascia perdere." scossi la testa non volendo trascinarla in mezzo alle mie paranoie.
"Alec, anche se non ci sentiamo spesso siamo rimasti amici. Puoi raccontarmi tutto lo sai. Sono qui per ascoltarti e magari posso darti qualche consiglio. Un punto di vista esterno potrebbe servirti per capire meglio la situazione. Mi dispiacerebbe che tutto quello che ci è successo in passato non sia servito a niente."
"Il suo vecchio partner è tornato dall'inferno e vuole portarci dentro con se." affermai in tono esausto strofinandomi gli occhi.
"Chase? Oddio! Adesso capisco la tua faccia." esclamò lei in tono disgustato e battendo un colpo sul tavolo. Attirammo l'attenzione dei presenti e chiesi scusa con un cenno del capo. Dovevamo essere praticamente invisibili ma Veronica stava facendo di tutto per farci notare. Maledizione. Ci mancava solo quello.
"La mia agenzia sta spingendo a farmi accettare una nuova serie bl con lui come protagonista. Ho detto di no ma non so fino a quando potrò rifiutarmi. Non lo sopporto...non sopporto lui e la sua boria. Non sa quando smettere di parlare e continua a stuzzicarmi finché non è soddisfatto della mia reazione. Odio il suo sorriso."
"Ti capisco, la tua non è una bella posizione. Però Alec, rifletti bene sul rifiutare quella proposta. Nonostante la tua rabbia e il tuo disprezzo, quello è il tuo lavoro. Non ti sto dicendo di accettare ma solo di valutare le tue alternative e se ne vale veramente la pena. Così vincerebbe quello stronzo. Dovresti fargli vedere quanto vali e che in realtà c'è un motivo perché tu ti trovi dove sei adesso, al fianco di Damon, e lui è finito nel dimenticatoio per molto tempo e potrebbe anche restarci se vuoi la mia opinione. Vali di più di lui." cercò di risollevarmi il morale lei mettendo i capelli dietro l'orecchio. Forse era strano da parte di un ex dire certe cose e non portare rancore verso l'altra persona, ma sapevo che era sincera. Credeva seriamente in ciò che mi aveva detto ed io ero grato per il suo supporto.
"Non credo che a lui importi. Vuole solo farmi arrabbiare e ci riesce. E' impossibile scalfire le sue convinzioni su loro due."
"Magari se si comporta così è perché è proprio lui quello insicuro sulla loro situazione. Tu hai preso il suo posto e lui si ritrova con un pugno di mosche in mano. Ti ferisce come si sente ferito lui. Sei riuscito a parlare con Damon?" ecco la domanda del secolo.
"No, ho provato a chiamarlo tante volte ma non risponde perché è impegnato con il lavoro." sbuffai sconsolato.
"Cos'altro c'è che non ti fa stare tranquillo?"
"Ha detto che Dam lo ha contattato di recente e continuano a sentirsi."
"Tu gli credi?"
"Vorrei non farlo ma lui sa come influenzare le persone, è bravo in questo. Mi ha fatto entrare in paranoia e il fatto che non riesca a contattare Damon mi sta facendo andare fuori di testa."
"Ti fidi di Damon?"
"Si." annuii con sicurezza.
"Bene, allora continua a farlo. E' solo questo che conta. Dagli credito. Chiarisci ogni cosa con lui e non nascondergli niente, nemmeno le tue paure. Questo fa male in una relazione. Magari la storia è diversa da quella che credi. A quell'ipocrita piace molto incasinarti la testa, non abboccare sempre alle sue parole."
"Se dovessi scoprire che quello che ha detto è vero? Che si sentono ancora?"
"Capita a tutti di sentire vecchi amici...anche quelli che ti hanno sputtanato alle spalle. Non vuol dire niente. Dipende tutto dalle persone in questione e da quanto si è disposti a perdonare l'altro. Tutti commettiamo degli errori, l'importante è ammetterlo e cercare di rimediare. Specialmente se l'altra persona è importante."
"Penso che per Chase, lui sia importante."
"E per Damon?"
"Penso lo sia stato, almeno in passato. Non ne abbiamo mai parlato seriamente. A volte ho paura del fatto che il motivo per cui non ne voglia parlare è perché sta soffrendo e in realtà tiene ancora a lui. Questo mi annienterebbe."
"Questo te l'ho già detto un po' di tempo fa e te lo riconfermo adesso, relazione o non relazione. Sarà pure un bravissimo attore ma il suo sguardo non mente quando si volta verso di te. Tiene molto a te, nessuno può negarlo. Adesso io non so esattamente cosa pensa di Chase e che rapporto ci sia ancora tra di loro, ma posso garantirti che sei la sua priorità. Ucciderei per avere qualcuno accanto che mi guardi nello stesso modo in cui lui guarda te. Un misto tra amore incondizionato e voglio sbatterti subito al muro."
"Quindi la prossima volta dovrò venire a incontrarti in galera? Dovrò informarmi sugli orari di visita." ridacchiai divertito dalla sua fervida immaginazione.
"Spiritoso come al solito." fece una smorfia che mi fece ridere di più.
"Grazie per avermi ascoltato. Avevo proprio bisogno di parlare con qualcuno."
"Spero di essere riuscita a calmarti un po'. L'unica cosa che posso consigliarti è quella di non tormentarti troppo con questi pensieri e parlarne direttamente con Damon senza girarci intorno. Prima o poi dovrete affrontare il l'argomento. Non portarla troppo alle lunghe, in questo modo ti logori soltanto e non ti fa bene. Non voglio vederti soffrire. Ti voglio bene Alec." mi disse mettendo una mano sopra la mia poggiata sul tavolo.
"Ti voglio bene anch'io. Grazie per esserci stata quando avevo bisogno." le strinsi la mano facendole un sorriso di riconoscenza.
"Non dirlo nemmeno. A cosa servono a fare le ex amichevoli allora? Adesso basta parlare di te. Parliamo di me. Chi è che è riuscita ad ottenere un contratto con un nuovo brand?"

Restammo a parlare per un altro po' di tempo insieme, mentre lei mi informava sulle sue ultime novità di carriera. Ero felice per lei. Non la vedevo così contenta da molto tempo. Era rilassante parlare con lei, come fare un salto nel nostro passato quando non avevo ancora incontrato Damon e la nostra relazione andava ancora abbastanza bene. Mi era mancata la sua compagnia. Adesso mi sentivo più rilassato e meno ansioso rispetto a prima. Certo, il grande problema non era ancora stato risolto. Avrei dovuto aspettare un altro po'. Mentre scherzavo con Veronica mi arrivò un messaggio nella chat che aveva creato Damon per organizzare la festa di addio per Brian. Era il mio compagno che voleva ricordare ancora una volta che il party sarebbe stato quella sera e che dovevamo tutti prepararci. Lui e le sue manie di precisione non cambiavano mai. Mandai una emoji di conferma e tornai a parlare con la mia ex senza nemmeno accorgermi che qualcuno ci stava riprendendo di nascosto in una live di IG. Il mio unico pensiero in quel momento era se quella sera sarei riuscito a parlare con Damon.


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Ciao, ero in dubbio se postare o meno l'altro capitolo. Non so se vi piace oppure no la storia, vorrei avere qualche riscontro da chi la sta leggendo. Su Wattpad sta andando avanti, per chi volesse seguirla.
Fatemi sapere
Kia
   
 
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