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Autore: kura92    29/08/2009    3 recensioni
una studentessa straniera, un matrimonio non propio voluto, cosa succederà mai? quasta è la mia prima FF su Host Club e la dedico ad una mia grande amica che mi ha aiutata a svilupparla! kisskiss kura
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Kaoru Hitachiin, Kyoya Ohtori
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 29 – il matrimonio...e una gran rivelazione!

 

Sbuffo frustrata, gettandomi sul letto. Oggi ho avuto una giornata davvero piena. La scuola, visto e considerato che ci stiamo piano avvicinando all'ultimo periodo, si è fatta decisamente più dura. E nel pomeriggio, poi, ho dovuto accompagnare Haruhi a riabilitazione, visto che nessuno del club sembrava potere. Non mi pesa affatto, anzi, mi aiuta a non pensare.

Due mesi oramai sono passati, e fra una settimana la scuola sarà finita. Kyouya e Tamaki prenderanno il diploma, e il mio destino sarà infine segnato per il resto della mia misera vita.

Però non voglio pensarci. May arriverà a Tokyo tra due giorni, saltando qualche giorno di scuola. Ha detto che non le interessava nemmeno un po', che ormai quel che è fatto è fatto (a livello scolastico) e che voleva starmi vicino e conoscere tutti i miei amici del club.

Oltre, ovviamente, rivedere Hikaru.

Non so perché, ma ho notato che May è rimasta piacevolmente colpita da Hikaru, quel giorno che l'ha conosciuto al mare. Non me ne ha mai fatto parola dopo che ci siamo sentite, perché sentiva che io avevo altro a cui pensare. È davvero un'amica fantastica!

Qualche giorno fa, però, le ho detto che pur di non pensare ero disposta anche a farmi leggere a telefono Biancaneve e i sette nani, e così si è messa a raccontare la SUA storia.

Molto più interessante di Biancaneve, ve l'assicuro.

Praticamente, nonostante si sia ritrovata a pensare che Hikaru la stesse prendendo in giro per la pronuncia, ammette che era molto ma molto carino, e simpatico. Anche se non ha capito che cosa le ha detto. (un vero colpo di fulmine, eh?)

Pensate che mi ha chiesto di insegnarle giapponese, anche se in così pochi giorni sarà impossibile. Massimo mi divertirò a fare da interprete. In fondo, penso anche io che May e Hika facciano una bella coppia...e anche Kaoru sarebbe felice se il fratello trovasse qualcuna che lo aiutasse a dimenticare Haruhi come ha fatto lui.

E poi, a proposito di Haruhi, so che sta insieme a Tamaki. E stavolta è sicuro. E io ne sono felice. Anche se mi dispiace un po' per Hika (avevo notato anche io le occhiate omicide verso Tamaki. Come quella volta al mare, per esempio. Ma so che sono amici, e non sarà questo a rovinare questa fantastica amicizia) trovo che Tamaki e Haruhi stiano davvero bene insieme. Si compensano a vicenda.

Beh, dopo tutti questi discorsi per dimenticare i miei problemi, fra un po' dimenticavo anche un'altra cosa. Che non è proprio un problema, ma che ci si avvicina. Innanzitutto, devo trovare il modo di dirlo a Kaoru senza che mi muoia per infarto sotto gli occhi. E poi farlo in fretta, visto e considerato che fra poco più di una settimana non ne avrò più l'occasione.

 

-

 

Mi guardo intorno, cercando con lo sguardo May. Il suo aereo è arrivato qualche minuto fa, ma di lei nessuna traccia. Vuoi vedere che si è persa fra le uscite? Eppure le avevo detto che l'avrei aspettata all'uscita dell'imbarco due, che poi sarebbe il suo!

Sbuffo, portandomi una mano sugli occhi e strizzandoli. Deve sei May? Mi stai facendo uno scherzo?

-BU- ...urlo, saltando fino quasi a raggiungere il soffitto per lo spavento. Ecco, appunto, uno scherzo.

-MAY, MI HAI FATTO PRENDERE UN ACCIDENTE!-

-no- mi rimprovera lei -devi dire 'bu anche a te'- per un momento rimango impalata a fissarla come un ebete...poi mi ricordo della battuta del film “la Reggina dei Dannati” che ho visto con lei circa un anno fa, quando il film era appena uscito, tratto da un romanzo della Anne Rice.

Ricordo che dopo aver visto quella meraviglia (anche se il libro era molto più bello) abbiamo iniziato a salutarci così anche quando ci vedevamo a scuola la mattina.

-ripetiamo- dice May, scuotendomi dai miei pensieri –Bu-

-Bu anche a te- rispondo prontamente, e lei mi sorride, finalmente abbracciandomi.

Sono sei mesi che non ci vediamo. Mi è mancata tantissimo, non l'avrei mai detto. Ma è la mia migliore amica da una vita, e gli voglio un bene dell'anima.

-mi sei mancata, lo sai?-

-anche tu- dice, scoccandomi un braccio sulla guancia e afferrando la sua valigia. Starà a casa mia finché ne avrà voglia, dato che ha preso un permesso speciale da scuola (qui è finita, ma da dove vengo io l'anno è solo a metà).

-ma non c'è nessun altro?- mi domanda subito dopo, guardandosi intorno come se stesse cercando qualcuno.

-Tamaki e Kyouya devono studiare, fra un po' ci sarà il diploma, lo sai no? Sai anche che Haruhi ha avuto un incidente, due mesi fa, i gemelli sono con lei- spiego, May fa un faccino triste -che c'è? Ti manca qualcuno?- le chiedo maliziosamente, mentre lei si mostra decisamente delusa.

-no, no. Infondo la maggior parte di loro nemmeno mi conosce-

-Hikaru voleva venire- continuo subito, capendo il punto -ma Kao l'ha costretto ad accompagnarlo nell'accompagnare Haru all'ospedale-

-ma sta ancora male?-

-no, riabilitazione-

-ahh! Comunque, dato che siamo solo io e te, che facciamo?- io faccio un sorriso a trecentocinquantacinque denti e l'afferro per mano.

-innanzitutto andiamo a posare a casa mia quella valigiona astronomica che ti sei portata, e poi...-

-poi?-

-poi devo trovare un modo per farti capire con Hika quando vi incontrerete. Ciò pensato davvero tantissimo, e sono arrivata alla conclusione che non hai speranza di imparare il giapponese in così poco tempo, quindi faremo in altro modo-

-e come, se è lecito? Mi metti un'auricolare nell'orecchio e fai traduzione istantanea, grande impicciona che non sei altra?-

-ma, potrei pure farci un pensierino, lo sai?- ridacchio -no, comunque non era quel che avevo in mente. Potrei scriverti dei bigliettini con la pronuncia delle parole...ma sono certa che tu faresti lo stesso un casino-

-ah, grazie tante!-

-figurati- ridiamo, e insieme ci avviamo verso il mio appartamento. Sinceramente, non so come fare con lei e Hika. Se fosse stato qualcuno che conosceva almeno un po' la nostra lingua, come Kyouya. E invece di Hikaru doveva andarsi ad invaghire.

Se si incontreranno, sarà una situazione molto comica.

 

-mamma mia, come sono stanca, chi l'avrebbe mai detto che andare in giro per Tokyo fosse così stancante?- ci buttiamo a peso morto sul letto. Non sento più le gambe, ma sono felicissima e mi sono divertita tantissimo.

Dopo aver posato il suo bagaglio a casa, io e May siamo andate a fare una passeggiata per Tokyo. A detto che, già che c'era, voleva vedere le cose più belle di questa città. È ovvio che gliele ho mostrate, ma adesso siamo entrambe stanchissime.

-quando te l'ho detto io, no eh?-

-ma che ne potevo sapere? Però la sai una cosa?- chiese retoricamente, abbracciandomi -mi sono divertita tantissimo. Questa città è più bella di quanto avessi mai detto-

-tesoro mio siamo in Giappone. Io ho sempre affermato che fosse la nazione più bella del mondo-

-ora non esageriamo! Lo sai che io preferisco di gran lunga la Russia ma..si, lo ammetto, è un bel posto, pieno di tradizioni affascinanti-

-puoi dirlo forte-

-e senti, senti- si alza all'improvviso dal letto, zampettando di qua e di là per tutta la casa come un grillo -quand'è che me li fai conoscere tutti i tuoi amici, eh? Quando quando?-

-datti una calmata, appena ce ne sarà l'occasione...magari, domani dopo scuola-mi alzo di scatto, con tutta l'intenzione di placare la sua felicità prima che mi distrugga l'appartamento, ma il movimento è troppo brusco, e mi coglie un capogiro.

May si ferma e mi corre subito in contro quando io mi accascio sul letto con una mano sulla testa dolorante. Ho avuto lo stesso effetto che volevo, ma il modo è stato un tantino più brusco di quel che volevo.

-Marsi...ma stai male?- mi chiede, squadrandomi con fare preoccupato. Dannata nausea che non ha intenzione di lasciarmi andare!

-no, solo un capogiro, non ho niente- rispondo, sorridendo. È vero, ora sto molto meglio. È passato tutto.

-meno male. Mi hai...-

-ho avuto un'idea geniale!- esclamo all'improvviso. Non so come mi è venuta in mente, né perché proprio adesso, sinceramente. Ma è la soluzione perfetta a tutti i problemi di May.

-un'illuminazione...hai visto che stare male non sempre è negativo?-

-ma di che parli?-

-l'inglese!-

-si, bello l'inglese...che c'entra?-

-tu e il giapponese siete due mondi nettamente separati, Hikaru e l'italiano lo sono allo stesso modo. E allora mi è venuta un'idea. Tu hai un voto ottimo in inglese, ed è l'unica lingua che mastichi abbastanza bene. E anche Hikaru, seppur in minima parte...insomma, potreste capirvi se parlate inglese, sarebbe perfetto!-

May mi guarda sbalordita, stupefatta. Ma la sua espressione muta immediatamente...in un sorriso che va da un orecchio all'altra.

io ti amo, lo sai che ti amo vero?-

-si, ne avevo un vago ricordo!-

-grazie grazie grazie!-

-piano, soffoco! E poi non è detto, dipende da Hika!-

-fa lo stesso-

 

-no, così bruci tutto!-

-ma perché dobbiamo cucinare noi? Non possiamo andare a comprare qualcosa?-

-ho voglia di cena casalinga, tesoro. So cucinare, approfittane. Quant'è che non mangi genuini piatti nazionali fatti in casa?-

-volevo farti assaggiare il cibo giapponese-

-domani- mi liquida, con un movimento veloce della mano.

Quando le ho detto che Kaoru e Hikaru venivano a cena da noi, stasera, si è messa all'opera cinque secondi dopo. Lei è un'ottima cuoca, a differenza mia, e ha insistito perché cucinasse. E ha insistito a tal punto che non ho potuto dir di no.

E quindi eccoci qui, adesso, alle prese con cibo, fornelli e quant'altro.

-ma sei proprio una frana! Da qua!- urla all'improvviso, strappandomi con poca delicatezza dalle mani il guanto da cucina e iniziando ad armeggiare.

-scusa tanto- esclamo, facendole la linguaccia -io preparo la tavola, va- sbuffo. Hika e Kao dovrebbero essere qui ha momenti, quindi dobbiamo far trovare tutto perfettamente perfetto.

Inizio a preparare tutto, mentre May spegne i fornelli e mette il cibo nel piatto.

-ooh! Che odorino! Assaggino- allungo la mano, ma lei mi ferma con una cucchiaiata.

-eh, no, monella, dopo, tutti insieme!- le faccio un'altra linguaccia, trattenendo a stento le risate.

In quell'esatto momento, suona il campanello di casa.

DlinDlon

Filo ad aprire senza neanche chiedere chi è, dato che tanto già lo so. Hikaru e Kaoru sono sull'uscio della porta e parlano animatamente. Lanciò un'occhiata a May che, evidentemente imbarazzata, traffica per mettere tutti i piatti in ordine. Guardo di sottecchi anche Hika e mi accorgo che,sotto le spinte di Kaoru, entra in casa con lo sguardo incollato al pavimento.

Sorrido, trascinando Kao in privato.

-Kao, ho un'idea. May non capisce Hika, né Hikaru capisce May. Hikaru conosce l'inglese?-

-per....ah! Si, abbastanza bene. Sei una geniale impicciona!- dice, sogghignando e dandomi un bacio a fior di labbra.

-grazie- rispondo, riportandolo in salotto.

La tavola, splendida come non lo è mai stata, è ricca di piatti che,seppur non fossi sola, non avrei mai immaginato di poter preparare. Hikaru sta aiutando in silenzio May, che gli indica dove posare i piatti. Manco fossero uomini della pietra! Ora ci penso io!

-hey, ma cos'è tutto questo silenzio? Qui ci si dovrebbe divertire, stasera, non pensate?- dico, in un inglese quasi perfetto. Me la cavo abbastanza, con le lingue, per mia fortuna.

-perché parli inglese?- chiede Hikaru, in giapponese, io e May ci scambiamo un'occhiata complice, e lei inizia a parlare, con la sua parlantina sciolta e invidiabile.

-così ci potremo capire tutti quanti, senza distinzioni, anche io e te. Geniale vero? E pensare che l'idea è stata di Marsi, chi l'avrebbe mai detto!-

-hey, con questo cosa vorresti dire?-

geniale davvero!- esclama Hikaru, alzandosi in piedi e abbracciandomi –grazie- mi bisbiglia all'orecchio, in modo che possa sentirlo solo io.

-di niente- rispondo con lo stesso tono.

-allora iniziamo a mangiare? Con tutte queste prelibatezze mi è venuta fame!-

-giusto Kao, mangiamo-

 

-che buono!- trilla Kaoru, finendo il suo pasto, io lo guardo con occhi scintillanti.

-davvero?-

-si! Non posso credere che l'abbia preparato tu!-

Gonfio le guance, incrociando le braccia al petto -ah si? Antipatico!-

Lui ride -ma se me l'hai detto tu che non sai cucinare nemmeno un uovo!-

-infatti ho cucinato io! Ha lasciar fare lei esplodeva casa-

-ma senti con chi mi tocca dividere la tavola! E meno male che una dovrebbe essere la mia migliore amica e l'altro il mio fidanzato eh!-

Ridono tutti, e anche io con loro -hai davvero cucinato tu? Sei fantastica- guardo prima Hikaru, che ha fatto il complimento, e poi May, che è diventata più rossa di un pomodoro maturo. È davvero incredibile, May è la ragazza più forte che io conosca, sempre capace di tirarmi su il morale con una delle sue battutine. Non l'ho mai vista così imbarazzata come adesso, di solito prende tutto a risate.

E questo è la prova del fuoco: Hikaru gli piace. Chissà se lei piace a lui!

Guardo Kaoru e sorrido.

-io credo d'aver mangiato troppo, perché non andiamo a fare un giro?- propongo, alzandomi da tavola e iniziando a sparecchiare.

-ottima idea!- risponde entusiasta May, aiutandomi a mettere tutto apposto.

 

Come sospettavo la passeggiata è stata assai divertente. Ma non è questo il punto. Dopo due orette di cammino, tutti e quattro insieme, io e Kaoru abbiamo avuto la brillante idea (non so se May mi odierà per questo, ma in fondo l'ho fatto solo per lei) di dividerci. Abbiamo usato la scusa di voler stare un po' da soli, e così facendo abbiamo lasciato May e Hika tutti soli soletti. Spero che non rovinino tutto.

-secondo te abbiamo fatto bene?-

-tu mi hai detto che a May Hika piace, giusto? Io ti dico che vale lo stesso per Hikaru. Credimi, quando a saputo che veniva qui era felicissimo...è stato lui a chiedermi di organizzare questa serata con voi, sai? Perché gli dispiaceva di non essere potuto venire a prenderla.-

-ah, davvero! Mi fa piacere che tu non ci abbia pensato, invece- mi fingo offesa, mettendo su il muso.

Per tutta risposta, Kaoru mi abbraccia da dietro, baciandomi la testa -come sei permalosa-

-non è questione d'essere permalosa-

-ma io non ho detto di non averci pensato-

-hai detto che è stata un'idea di Hikaru-

-vabbè, che significa-

-significa, significa- non riesco più a trattenermi, e scoppio a ridere -piantala di farmi il solletico, non puoi rabbonirmi sempre in questo modo-

-no? Perché?-

-perché no- dico decisa, allontanandolo dolcemente e scoccandogli un bacio sulla fronte.

Per un momento penso che questo potrebbe essere il momento perfetto per dirlo a Kao, ma poi mi rivedo. Forse non dovrei proprio dirglielo, mai. Come la prenderebbe, se fra soli pochi giorni finirà tutto?

-tutto bene?-

-si sa con precisione quando ci sarà la cerimonia del diploma e poi la nostra festa per Tamaki e Kyouya?-

faccio a malapena caso alla sua espressione addolorata, le sopracciglia crucciate in un'espressione di contraddizione.

-fra due giorni la cerimonia, di mattina. Nel pomeriggio la festa. E poi...- già, e poi mancheranno solo poche ore al matrimonio.

Io non capisco. Perché...perché anticipare il matrimonio? Non capisco, non ha alcun senso!

 

-...oh, non potevo crederci, è stato magnifico!- estasiata, ascolto il racconto di May a bocca e occhi aperti.

-aspetta. Riavvolgi un attimo il nastro. Stavate guardando il tramonto, avete parlato tantissimo...-

-si, e ho scoperto che oltre ad essere carino è anche intelligente e simpatico. Ho passato la serata più meravigliosa di tutta la mia vita. E poi, quando ho detto che forse era il momento di tornare da voi due ed andare a casa...-

-...lui era molto triste, e ad un certo punto si è avvicinato a te...-

-e mi ha baciata!- lancia un urletto e mi abbraccia -mi ha baciata! E come mi ha baciata! Sono felicissima! Grazie, grazie!-

Rido, sono felice anche io. Quando abbiamo deciso di lasciarli soli, non mi sarei mai aspettata che la serata di questi due finisse così. Certo che Hikaru non perde tempo, eh?

-sono felice per te, tesoro-

-ti devo un favore-

-puoi fare solo una cosa per me, in questo periodo...starmi vicina e tirarmi su il morale-

-ma quello lo faccio sempre. Ti voglio bene, se la migliore amica del mondo-

-anche io te ne voglio, tanto. Ma adesso che dici di andare a nanna?-

-e dove dormo io?- indico il futon accanto al mio letto -futon o letto normale?-

-ti piace il futon?-

-è comodo, si-

-allora letto normale-

-hai capito!- le lancio il cuscino in faccia, e lei fa altrettanto con me. Continuiamo così, finché entrambe non cadiamo fra le braccia di Morfeo.

 

 

Mi preparo con una stanchezza che non capisco. Cioè, si, la capisco. Oggi è il giorno del diploma, una bella festa tutti insieme e poi chissà. Ecco, più che stanchezza la mia è tristezza.

Sono felice che Tamaki e Kyouya si diplomeranno, andranno all'università e continueranno così la loro carriera scolastica, fino al lavoro. Sono davvero felice, non sto scherzando. Ma anche se tento di non pensare, oggi sembra non riuscirmi. È più forte di me.

-asciugati quella lacrima, o sbaverai tutta la matita. Andrà tutto bene, te lo prometto- faccio come mi dice, e mi risistemo il trucco leggero.

-come puoi promettermi una cosa del genere?-

-sentimi bene- mi afferra per le spalle, facendomi voltare verso di lei. È seria come non l'ho mai vista, sicura -non ci sei solo tu che cerca di convincere tuo padre, ok? Ci siamo anche io e tua madre. E se lui insisterà fino alla fine...sono pronta a rapirti prima che tu possa mettere anche un solo piede sull'altare!-

-rapirmi mi sembra una soluzione un po' drastica. Poi non sarebbe un rapimento, perché io verrei volontariamente quindi...-

-Marsi!-

-ok, grazie!-

-bene, e adesso fammi vedere- prende a sistemarmi i capelli. C'è un'altra cosa che la lega molto ai gemelli, e che ancora non ho rivelato: ama acconciare i capelli, e ci riesce anche bene.

-perfetto...al matrimonio ai capelli voglio pensarci io-

-May-

-che c'è? Mica intendevo questo matrimonio. Intendevo il tuo VERO matrimonio. Quando sposerai Kao insomma-

-scema!-

 

Arriviamo a scuola con la limousine dei gemelli che ci sono venuti a prendere. All'entrata dell'Ouran (-enorme questa scuola, un castello!- dice May) troviamo anche Honey e Mori, che sono andati a prendere Haruhi con la macchina (-macchina? È più spazioso di casa mia- dice sempre May), al cancello d'entrata. May si tiene per mano con Hikaru...vorrei farlo anch'io con Kao, ma so che la scuola non è il posto giusto. La scuola ha occhi da tutte le parti, anche i muri hanno le orecchio, qua, e non voglio rischiare.

Ho solo paura di sapere che potrebbe inventarsi il padre di Kyouya per evitare che tutti loro, che sa che sono miei amici e mi aiuteranno per qualsiasi cosa, rovinino il suo matrimonio perfetto. Suo, perché io non ne ho mai avuto voglia.

Entriamo nella scuola, cercando i nostri amici fra la miriade di studenti dell'ultimo anno, dotati di casacca, tutti uguali, pronti per il diploma.

-guardate, sono lì! Kyou-chan, Tama-chan!- grida Honey, sventolando la mano in direzione di due ragazzi che stanno parlando, e che si girano subito verso di noi.

-hey, emozionati?- gridano in coro i gemelli, saltando al collo di Tamaki che per poco non cade a terra e solleticandogli i fianchi.

Tamaki trattiene a stento le risate -ahaha, ahaha...si, molto...ahaha...smettetela!-

-ah, ragazzi, vi devo presentare una persona, lei è May, voi non l'avete ancora conosciuta, è la mia migliore amica- dico, indicandola -May, loro sono Kyouya-sempai, Tamaki-sempai, Honey-sempai, Mori-sempai e Haruhi-

May fa un breve inchino (le ho spiegato che questa è un'usanza giapponese, e lei a quanto pare se l'è ricordata)

-è un vero piacere- dice in inglese perfetto.

-che bello parli inglese, così ci capisci anche se non parliamo la stessa lingua- saltella Honey, facendole scappare un sorriso.

-così ci capiamo tutti- dicono in coro i gemelli.

-è un vero piacere, principessa, fare la sua conoscenza- naturalmente questo è Tamaki, sempre il solito.

-principessa? Ma è matto?-

-non è carino parlare così di chi non ti capisce- May sobbalza, e io non riesco a trattenere le risate, mentre Kyouya si sistema gli occhiali come nulla fosse.

-ma lui parla..ci capisce?-

-si, certo. Lui e Kaoru sono gli unici-

-dirmelo prima no, eh?-

Io ridacchio -sarà per la prossima volta. E poi quello è il modo di fare di Tama. L'Host club te l'ho spiegato come funziona no? Lui è il fondatore-

-oh, interessante-

-parlate di me? Eh? Eh?- Tamaki si guarda intorno con un cucciolo bastonato.

-si, ma dicevamo cose buone- dico, e lui sorride come un bambino a cui hanno appena regalato un lecca-lecca. Ma che ci si deve fare: Tamaki è sempre Tamaki!

-ora dobbiamo andare noi. Ci vediamo dopo la cerimonia- ci dice Kyouya, mentre porta via un Tamaki ancora inebetito. Haruhi lo saluta con la mano, sorridendo, emozionata per lui.

-Marsi-kun!- mi giro, vedendo Renge correre verso di me -Marsi-kun, Haruhi-kun, vi ho trovati. Vi ho tenuto dei posti, aspettandoo che arrivaste, venite? Sono così emozionata per loro! Andranno all'università!-

-già, ma come Honey-sempai e Mori-sempai continueranno a frequentarsi. Siamo amici, e questo non cambierà per la scuola!-

-già, già, la penso esattamente come Kaoru- dicono alternativamente Kaoru e Hikaru.

-chissà che facoltà hanno scelto-

-non lo sai Renge?- inizio, ma May giustamente mi blocca -oh, già. May, lei è Renge-kun, una compagna di classe, Renge, lei è May, una mia cara amica- continuo, stavolta in inglese -non parla giapponese- mi affretto a dire davanti all'espressione interrogativa di Renge, che sorride ed annuisce con vigore.

-è un vero piacere- dicono in coro, per poi scoppiare a ridere -beh, andiamo?- dicono ansiose, indicando l'uscita. Non so se lo fanno apposta, ma se non è così è davvero incredibile. Meglio dei gemelli.

Si sono davvero trovate! E pensare che non avrei mai detto che queste due potessero andare d'accordo.

Mentre ci incamminiamo verso i posti che ci ha tenuti Renge, May mi affianca, radiosa.

-prima mi trovi il fidanzato o qualcosa di simile, e poi Renge...quella ragazza somiglia tantissimo a Susan, caratterialmente-

-l'ho pensato anch'io quando ho visto Susan la prima volta. Coincidenze-

-come dici tu, ma sappi che ti amo-

-me l'hai già detto-

-ripeterlo non fa mai male!-

 

La cerimonia dura qualche ora, forse a causa del numero eccessivo di diplomati. Finita la cerimonia, raggiungiamo Kyouya e Tamaki, quest'ultimo attaccato al collo del primo con un sorriso ebete sul volto.

-diplomati, diplomati!- grida in continuazione e, dall'espressione di Kyouya, deduco che sta facendo uno sforzo immane per non ucciderlo.

-bravissimi!- esulta Honey, attaccandosi anche lui a Kyouya. Ridacchio, mentre Kyouya sbuffa spazientito.

Accortosi della sua irritazione, Mori stacca delicatamente Honey da Kyouya e se lo posiziona in spalla come al solito. May non ha mai fatto domande sullo strano comportamento da bambino delle elementari di Honey, soprattutto dopo che le ho spiegato che va già all'uni. Però li guarda divertita, addolcendo lo sguardo.

-simpatici, sembrano fratello maggiore e minore, non mostrano la loro età...non Honey, almeno-

-hai ragione!-

-hey- squittisce Renge -ma che corsi prenderete allora?- già, sono curiosa anch'io. In fin dei conti, Tamaki è sempre stato così...indeciso su che corsi prendere. E io per prima non saprei su Kyouya. Medicina...forse!

-Economia e Commercio- risponde laconico Kyouya. Dovevo pensarci, lui, che ha sempre tenuto i conti del club, così legato ai soldi...si, dovevo immaginarmelo. È fatto apposta per lui. Ci si troverò sicuramente benissimo.

-io prenderò Scienze dell'Educazione- e come previsto, Tamaki seguirà le orme del padre, entrando nell'ambito dell'istruzione.

-proprio come Honey e Mori, prenderete corsi diversi...ma l'Host club...insomma, ora che anche Tamaki che è il fondatore va via...-

-se siamo riusciti a portarlo avanti anche ora che Honey e Mori erano all'università- mi interrompe Kyouya -non ci saranno affatto problemi a continuare anche se in orari differenti. Quando anche i gemelli e Haruhi andranno all'università...allora questa è un'altra storia-

-fantastico- esulta Renge, entusiasta -molte donzelle potranno ancora continuare a sognare, è così bella l'amicizia che lega gli uomini, emozionante!- Renge continua così, con i suoi soliti vaneggiamenti, ancora per un po'. Ma naturalmente, nessuno la sta più ascoltando.

-beh, adesso che ne dite di andare, c'è una festa che vi aspetta, a voi due-

-c'è una festa?-

-certo che si,Lord, una grandissima festa!-

 

La festa che avevano fatto i gemelli, aiutati da Mori e Honey (più da quest'ultimo che da Mori) è fantastica. Siamo in pochi amici, naturalmente, e stiamo mangiando in un ristorante del popolino, ma in fondo è divertente. E poi, meglio pochi ma buoni, no? Pensate che hanno persino fatto la torta in loro onore, e una solo in mio.

Già, si sono ricordati che la mia festa era saltata per il problema Haruhi, e allora...ma non sono dolcissimi?

Sono rimasta letteralmente senza parole davanti alla torta panna e cioccolato, con la scritta 'buon compleanno Marsi' alla crema. Naturalmente metà torta è finita nella pancia di Honey, ma non ha importanza, è il gesto che conta.

E sono sicura che, nonostante se ne sia rimasto quasi in disparte, anche Kyouya si sia divertito. Lo dimostra quel sorrisino soddisfatto sul volto.

E sono sicura anche di un'altra cosa. Nonostante ora più della metà dei ragazzi del club fanno l'università, e portare a termine le attività sarà più difficile di prima, sono certa che la loro amicizia vincerà anche questo. In fondo, non ha caso si considerano tutti una grandissima famiglia, giusto? Anche chi, senza fare nomi, all'inizio era restio a tutto questo.

E mentre io e May ci prepariamo a tornare a casa, Tamaki abbraccia uno ad uno tutti i suoi 'figlioletti' e Honey divora ciò che rimane delle due torte. È sempre spaventoso notare quanto mangi e quanto poco prenda peso! Ma come fa?

 

 

-sveglia, scricciolo, svegliatiiiii!- l'urlo di May, dritto al mio povero e già ferito orecchio mi fa saltare dal futon, e mi costringe a svegliarmi. Pensare che stavo dormendo così bene, un sogno meraviglioso.

-ma che c'è? Perché mi devo svegliare così presto! Io ho sonno!!!- borbotto affondando il viso nel cuscino, nel disperato tentativo di ritrovare il sonno e non sentire quella scapestrata della mia amica che continua ad urlare come una matta.

-cara, non dobbiamo andare a prendere i tuoi genitori all'aeroporto?-

-no! Hanno affittato un albergo la scorsa sera e mi hanno assicurato che non ce ne era bisogno-

-ok, ma come la metti con i preparativi?-

-non sono io che ci devo pensare a quelle cose. Ha detto che ci pensa il padre di Kyouya-kun!-

-va bene, ma non parlavo di quei preparativi, scema. Io parlavo di te. Fila a farti una doccia, socia. E datti una mossa, anche!-

-mmh, noo- mugugno, infastidita, sorridendo però al tono di May. Sta cercando in tutti i modi di farmi sorridere, e ci sta anche riuscendo.

-ma senti- faccio, tirandomi finalmente a sedere -non potrei non prepararmi affatto? Andare al matrimonio in tuta da ginnastica sarebbe un'idea. Magari il padre di Kyouya rimane talmente scioccato che cancella tutto-

-Marsi- mi sgrida bonariamente -è pur sempre un matrimonio...dove si è vista mai una sposa in tuta da ginnastica?-

-ma appunto, no?-

-tu sarai la sposa più bella del mondo, mi sono spiegata?-

Sbuffo -ma a me non va- biascico, capricciosa -a che pro poi? Non mi importa niente di essere la sposa più bella del mondo, se poi non mi sposo con chi amo davvero!-

-pessimista e catastrofica- mi puntella con un dito sulla fronte -tu fa quello che ti dico io, e vedrai che avrai una bellissima sorpresa-

-bah,ne dubito-

-non ha importanza se ne dubiti. Su, fila in bagno, march!-

-agli ordini- borbotto, entrando in bagno e chiudendomici dentro.

 

Punto di vista esterno – residenza Ootori

 

Kyouya osservò lo smoking che avrebbe dovuto indossare quella mattina, fra poche ore. Sospirò. Infine non erano riusciti ad evitare che tutto questo accadesse. Il giorno era arrivato, e loro non potevano fare niente altro che recarsi all'altare e dire il fatidico si. E pensare che proprio lui, l'ultimo figlio della famiglia Ootori, una delle quattro più prestigiose del Giappone, ce l'aveva messa tutta per cercare di evitarlo. Sforzi vani, purtroppo.

Anche se...beh, doveva ammettere che sposare Marsi non gli sarebbe dispiaciuto più di tanto. Ma sapeva che lei non sarebbe stata affatto felice, e lui non lo voleva.

Fuyumi Ootori entrò nella stanza in quel momento, mettendo una mano sulla spalla del fratello, vedendolo soprappensiero. Non ci voleva molto per lei, che conosceva bene il fratello, comprendere che qualcosa non andava. Né capire che quel qualcosa non riguardava affatto il matrimonio,quanto la sposa.

-Kyouya-san, va tutto bene, sei pronto?-

-non ancora, Fuyumi, devo vestirmi- lei lo guardò, sorridendo appena -d'accordo- disse -ma sei sicuro di stare bene?-

-sto benissimo- rispose laconico, sistemandosi gli occhiali sul naso -ora per favore, dovrei prepararmi-

Fuyumi annuì, sospirando tristemente -come vuoi, ti aspetto di sotto- così dicendo, uscì dalla stanza, lasciandolo solo.

Kyouya fissò per qualche altro secondo lo smoking, prima di convincersi ad indossarlo.

Qualche minuto dopo, mentre si sistemava la cravatta davanti allo specchio, Fuyumi entrò nuovamente nella sala, il telefono nella mano destra. Per un momento rimase a guardarlo, cercando di capire cosa potesse provare, poi gli si avvicinò, porgendoglielo.

-pronto?-

-ciao, sono May- squittì la voce dall'altra parte della cornetta -ho un piano con la famiglia di Marsi per impedire tutto questo, arrivo subito al punto...mi serve anche il tuo aiuto-

Kyouya rimase in silenzio, fissando la sua immagine allo specchio. Quella ragazzina era arrivata pochi giorni fa, e aveva risolto un problema a cui lui stesso non era riuscito a trovare una soluzione. Sorrise –sentiamo-

-grazie, sapevo saresti stato fra i nostri. È una cosa molto semplice. Tu ti dovrai semplicemente occupare degli ospiti e del prete, in chiesa, e fare in modo che l'autista della limousine che dovrebbe portare Marsi all'altare non arrivi mai, mentre noi...-

 

-...portiamo a termine il matrimonio senza intoppi, sono stato chiaro?- Yoshio Ootori, nel suo ufficio, ghignò, ormai certo d'avere la situazione sotto controllo.

-si, signore! È tutto chiaro, mi muoverò immediatamente- detto questo, chiuse la comunicazione. Si, Yoshio era ormai certo che nessuno, nemmeno gli amichetti di suo figlio, sarebbero riusciti a rovinare niente. Ed era proprio per questo che aveva messo su quel piano, studiando i movimenti della ragazza per essere certo di tenere fuori dalle feste le persone giuste. LA Persona Giusta!

E una volta certo che i guastafeste fossero lontani, non poteva più trattenere una risata.

 

Residenza Hitachiin

 

Kaoru se ne stava appollaiato sotto le coperte, senza la benché minima intenzione di alzarsi. A che scopo, infondo? Per vedere la sua amata Marsi sposarci con qualcun altro? Per quanto questo qualcuno fosse un suo amico...non era sicuro di poter sopravvivere.

Hikaru lo fissò sconsolato, sospirando di tanto in tanto. Svegliarlo non sarebbe stato affatto un problema, a costo di buttarlo giù dal letto di peso...ma non gli sembrava affatto il caso, poteva capire come si sentisse.

Uscì dalla stanza, chiudendosi delicatamente la porta alle spalle, mentre Kaoru martoriava il povero cuscino rendendolo uno straccio. Lui si doveva pur sempre preparare, no?

Proprio mentre passava davanti al telefono di casa, quello squillò, facendolo saltare fino a raggiungere la parete opposta. Con mano ancora tremante, agganciò la cornetta.

-p-pronto?-

-ciao Hika, devo dirti una cosa-

-oi, May- esclamò, riconoscendola, sorrise, e si mise in ascolto -dimmi tutto-

-mi serve il tuo aiuto per il trucco, e sveglia Kaoru, deve venire anche lui-

-io posso anche venire ma...Kaoru non voglio svegliarlo, anche se non credo stia dormendo-

-hey, ti fidi di me?-

-dipende, ci conosciamo da poco e...-

-Hikaru-

-si, che mi fido-

-bene, allora ascolta attentamente...-

 

Aula di musica numero tre – Ouran

 

Due ore dopo, i ragazzi del club, al gran completo, si trovavano nella terza sala di musica dell'istituto Ouran. Dopo la telefonata che May aveva fatto a tutti, ognuno di loro aveva ricevuto uno strano biglietto anonimo che li invitava a convocarsi nella sala del club a scuola, pochi minuti prima del matrimonio. Ovviamente, mancava solo lo sposo, che doveva già trovarsi all'altare.

Kaoru giaceva in stato semi-comatoso sulla sedia, mentre il fratello, preoccupato, sventolava un fazzoletto davanti al viso dell'altro, seguito da Honey, che saltellava intorno alla sedia, porgendogli il suo Usa-chan senza molto successo, Tamaki guardava la scena con le lacrime agli occhi e Mori, imperturbabile, fissava accigliato la porta.

Del misterioso tizio della lettera nemmeno l'ombra. Fissò l'orologio.

-andiamo, è tardi- disse solamente, dirigendosi verso la porta.

-si, si, dobbiamo aiutare May-chan a salvare Ma-chan. Andiamo, andiamo- squittì Honey.

-ma Kaoru...-

-Kao, Kao, devi svegliarti- Tamaki gli diede un paio di schiaffi sulla faccia, senza alcun successo.

-dai, non puoi continuare con questo stato di catalessi, Marsi ti aspetta!-

-...-

-Kaoru!!-

-c'è un problema- l'attenzione di tutti, fino ad un momento prima concentrata sul cercare di svegliare Kaoru dalla sua trans, si posò su Mori, che aveva parlato, leggermente preoccupato.

-che problema Takashi?-

Mori non rispose, limitandosi a tirare la porta per aprirla...e il risultato fu che questa non si mosse di un solo millimetro.

-oh, è chiusa- fece semplicemente Honey, fissando la porta chiusa.

-COSA?-

-eh, si, non si apre-

-...-

 

Marsi p.o.v

 

Mi guardo fisso allo specchio. Trattengo a stento le lacrime nel vedermi vestita da sposa. Si, il vestito è spettacolare, l'acconciatura che mi sta facendo May non è da meno, e nemmeno il trucco, delicato, di Renge. Haruhi invece mi sistema il vestito pomposo. È bianco, la gonna è rigonfia, piena di strascichi, il bustino invece è stretto, abbellito dalle spalline che si attorcigliano intorno alla vita. Sono comode persino le scarpe bianche, delicate ed eleganti, e i guanti candidi che arrivano fino a metà avambraccio.

Quando May finisce di tirarmi su i capelli e abbellirli con fiori bianchi, Haruhi mi ci sistema sopra il velo, e, quando Renge finisce il trucco, me lo fa ricadere sul viso.

Si, se fossi un po' più grande, se stessi facendo questo passo con l'amore della mia vita, probabilmente sarei la persona più felice della terra. Ma adesso non è la stessa cosa, non lo è affatto. Ooh! Come sono depressa!

Quanto vorrei che Kaoru comparisse a metà cerimonia e mi portasse via come nei film! Perché? Perché? Voglio piangere!

-non fare così, sei bellissima- mi dice Renge, abbracciandomi.

-grazie-

-hey, socia, su con la vita. Te l'ho detto, andrà tutto bene!-

-io direi di andare!- si intromette Haruhi, che per l'occasione non ha voluto indossare alcun vestito, limitandosi ad uno smoking nero e comodo.

-la limousine degli Ootori ti aspetta di sotto-

-mi?-

-la sposa deve arrivare in ritardo- mi spiega Renge -ma noi no, ci rechiamo direttamente in chiesa-

-ho capito, a dopo- le saluto, mentre loro prendono un taxi che le porterà direttamente lì, i testimoni devono arrivare prima, e May e Haruhi sono le miei testimoni. In un altro momento, sarei al settimo cielo. In un altro momento.

Sollevando il vestito per non sporcarlo, entro nella macchina che mi aspetta, parcheggiata sotto casa mia. I vetri oscurati mi impediscono di vedere il guidatore, ma poco importa, in questo momento. Avrò dieci minuti buoni per pensare a quel che sta per succedere e commiserarmi.

Ho telefonato a mio padre, ieri, non sono riuscito a convincerlo, in apparenza. In realtà non ha ribattuto a quel che gli ho detto, come fa di solito, mi ha semplicemente passato la mamma, in silenzio. Ma questo non mi ha tirato su di morale. Mi sto recando comunque all'altare, quindi è stato del tutto inutile.

Sto per sposare un mio grande amico, sotto gli occhi dell'unica persona che abbia mai amato, e l'unica cosa che voglio è piangere.

-non fare così, amore mio- sobbalzò al suo della voce di mia madre. Ma da dove veniva? Non capisco...

La persona accanto all'autista si volta verso di me: mamma! È davvero incredibile...ma allora, l'autista...

-ho capito di avere sbagliato- papà. Lo sapevo. Ma non capisco, cosa ci fanno qui? -hai un'amica molto convincente, per non parlare dei tuoi amici e della madre del tuo fidanzato...alla fine mi hanno convinto-

Spalanco gli occhi -mi stai dicendo che...-

-in questi ultimi due mesi, May è venuta a trovarci tutti i giorni per parlare,e tua madre ha fatto la sua buona parte. E anche i tuoi amici di qui, non credere che mi abbiano lasciato in santa pace. Ma quello che mi ha lasciato più pensare sono state le parole di May e della madre del tuo fidanzato-

-la signora Yuzuha?-

-già, è una donna simpatica, siamo andate subito d'accordo-

-e si sono messe d'accordo per rovinarmi la vita- continua papà -ma d'altronde, ammetto d'aver sbagliato. Ho pensato solo a me, e mai, nemmeno per un secondo, a te, i tuoi sentimenti e i tuoi sogni. Tu sei brava, e non hai bisogno dell'aiuto di nessuno per dimostrarlo-

-papà- ora capisco perché, ieri, non ha mai ribattuto alle mie accuse, domande, affermazioni. Ora capisco perché per questi due lunghi mesi, trovavo spesso il telefono occupato, perché nessuno della famiglia si fosse più fatto sentire. Sono commossa. Vorrei ancora piangere, ma stavolta dalla felicità...ammesso che ho capito bene il punto della situazione.

-e se Yoshio oserà aver qualcosa da ridire, gli riferirò le parole esatte di quella donna...com'è che si chiama?-

-Yuzuha Hitachiin tesoro-

-e cioè?-

-cioè che bisogna innanzitutto pensare hai propri figli, e solamente in seguito a se stessi. È questo il compito dei genitori: volere il bene e la felicità dei propri figli- chi si sarebbe mai aspettato che la signora Hitachiin sarebbe stata in grado di fare una simile affermazione? Grazie, le devo tutto. A lei, e a tutti i miei amici...se non ci fossero stati loro! Che cosa farei io senza di loro?

-credevo che non te ne saresti mai più reso conto-

-meglio tardi che mai, no?-

-ti voglio bene- dico, allungandomi e scoccandogli un bacio sulla guancia -grazie mamma, grazie papà...ma, dove stiamo andando?-

-May ci ha detto che i tuoi amici sanno già tutto, ci aspettano in chiesa. Credo che Kyouya-san stia spiegando la verità anche al resto degli invitati-

-capisco-

 

Pochi minuti dopo, siamo davanti alla chiesa dove, fino a dieci minuti fa, mi dovevo spesare. È sorprendente come bastino della parole giuste, significative per la persona a cui sono dirette, per far crollare clamorosamente ogni certezza e sicurezza. Non esiste niente di sicuro a questo mondo, basta solo trovare il modo giusto, le parole giuste, per buttare giù queste fasulle certezze.

E per mia grande fortuna, le persone che mi stanno attorno sono riusciti a compiere questa difficile impresa. Far crollare le difese di papà, convincerlo che stava sbagliando tutto, spingerlo persino ad aiutarmi a mandare all'aria quello che fino a pochi attimi prima era il sogno di una vita.

Sorprendente quanto le parole possano fare più di mille azioni.

La macchina si blocca, facendomi tornare dai miei filosofici pensieri. Sorridente, mi appresto ad uscire dalla limousine e correre verso i miei amici, verso Kaoru, per ringraziarli di tutto quanto.

Ma prima che possa anche solo aprire l'anta, May si precipita verso di noi, capitolando un paio di volte nell'elegante vestito lungo che la rende pressappoco bellissima, ed entra in macchina come un uragano (macché, uragano è un eufemismo) spiaccicandomi contro il finestrino.

-è terribile, è successo un problema!- urla, chiudendo la portiera e costringendo papà a ripartire prima che qualcuno degli ospiti si accorga che la sposa, alias io, è nella macchina.

-primo è successo un problema non si può dire- la correggo, spingendola via -secondo mi stai schiacciando e rovinando tutto il vestito-

-si, maestra. Ma rimane il fatto che c'è un problema- incalza, alzandosi e sedendosi composta.

-così va meglio. Quale sarebbe sto problema?-

-May, cara, cosa è successo?- chiede la mamma, calma. Come fa? Io sono in piena crisi isterica. Cos'altro c'è, ancora? Anzi...cosa c'è adesso che tutto sembrava finalmente risolto?

-gli invitati...cioè, i nostri amici, e il tuo fidanzato...posso dirlo? Tuo padre lo sa no? Kaoru intendo...beh, comunque, non erano in chiesa. Ho parlato con Kyouya -fa paura quel ragazzo, lo sapevate? Ma va beh, non è importante- dunque, dicevo...Tamaki l'ha chiamato e gli ha detto che qualcuno, un certo Anonimo, ha mandato un messaggio a tutti e gli ha detto di filare a scuola. E nessuno di loro è più tornato, e i cellulari non prendono e...-

-mi stati dicendo che qualcuno a rapito Kaoru e tutti gli altri?-

-oddio, rapito è una parolona- mi liquida, rivolgendosi subito dopo a mio padre -signore, sa dov'è l'Ouran, vero? Si diriga lì, presto!-

-io esigo attenzione!- sbotto quindi, odio essere ignorata! -che sta succedendo, qualcuno ha rapito i ragazzi chiudendoli a scuola? Si può sapere che ti ha detto Kyouya?-

-stai calma tigre! Io che ne so secondo te?-

-non credo sia niente di tutto quello che hai detto tu- ci interrompe papà -penso di poter sapere di chi sia la colpa. Vado subito alla tua scuola-

-sai dov'è?-

-ovvio-

 

Ora sono nella stessa esatta situazione emotiva di quando mi hanno detto che dovevo andare all'ospedale senza dirmi perché. Sono nervosa, ed è meglio starmi alla larga.

Non appena la macchina accosta, fuggo via come un fulmine verso la scuola, seguita con parecchia difficoltà da May. Papà e mamma rimangono indietro. Faccio quanto più attenzione possibile al bell'abito, ma non mi interesso poi molto.

Non so perché, ma sono assolutamente certa che quei pazzi dei miei amici siano all'aula di musica numero tre, che poi sarebbe la sala del club.

Prima che possa arrivarci, però, un omone grande e grosso mi si piazza davanti e mi afferra di peso.

-mettimi giù scimmione. Aaah! Chi diavolo sei?- ma che vuole? Mi issa sulle spalle in religioso silenzio -lasciamiii! Aiuto!- continuo ad urlare come un'ossessa, scalciando e tirando pugni. Tanto ormai, so fare solo questo! Ma non è possibile che capitano tutte a me? E poi perché non risponde? È muto?

-attento a dove metti le mani, rovinerai il vestito- aspettate, non può esser...avrò allucinazioni uditive, può essere no? Quello là giù non può essere Yoshio Ootori, perché...beh, semplicemente non può. Il figlio si sposa -dovrebbe- e lui sta qui invece che in chiesa?...noo!

-sapevo che saresti venuta qui, per questo ti ho aspettato dopo aver chiuso qui i tuoi amici- cosa? Allora è davvero lui!

-che cosa ha fatto? Ma...perché?...e mettimi giù-

-hey, voi! Giù le zampaccie dalla mia amica!- May, che è arrivata in questo esatto istante, si mette in posizione da combattimento (è ridicola, in realtà, ma so che era quello che tentava di fare). Prima ancora che finisse la frase, però, lo scimmione nero mi mette giù per davvero. Ed io, senza dire altro, mi volto verso il padre di Kyouya, attendendo spiegazioni.

-sapevo che i tuoi amici avrebbero fatto di tutto per rovinare il matrimonio, per questo li ho spinti a venire qui, e li ho chiusi nella scuola. Qui non avrebbero dato fastidio a nessuno fino alla fine. Purtroppo la tua amica non ci è cascata, e quando me ne sono accorto ho aspettato qui, sicuro che saresti passata una volta scoperto che Kaoru non era ancora fra gli invitati. Ovviamente ignoravo che quello stupido di Tamaki avesse chiamato mio figlio, ma questo non ha cambiato affatto i piano- ghigno alla Kyouya, ma lui fa più paura. È diabolico. Tutto questo lo è.

-ma lei è pazzo- trilla May, appena dietro di me. Annuisco senza volerlo. Perché in fondo, diciamocelo, è la verità!

-e lei ha fatto tutto questo per far andare liscio come l'olio il suo matrimonio?- sono allibita, e il nervosismo è andato a farsi benedire insieme alla rabbia. È rimasta solo sorpresa e...paura. Quell'uomo è disposto a tutto.

-il tuo matrimonio, figliola-

-no, il suo, perché è lei che lo vuole, signor Ootori-

-Yoshio- la voce di mio padre mi giunge come unica ancora di salvezza.

-oh, bene, è arrivato anche tuo padre. Hiro, aiutami a portarla nuovamente in chiesa senza bisogno di usare lui- dice, indicando lo scimmione in nero dietro di lui. Non mi giro nemmeno verso mio padre. Lo so, confido che sia davvero dalla mia parte.

-libera i ragazzi prima, e poi andremo tutti in chiesa-

-ti assicuri tu che non combineranno guai?-

-oh, vedrai che non lo faranno. Perché il matrimonio che festeggeremo sarà un altro-

-scusami?-

-hai capito, Yoshio. E anche io, finalmente-

-no, non credo di aver capito, invece-

-sciolgo il fidanzamento fra mia figlia e il tuo- Yoshio Ootori rimane a bocca aperta. Ah, quanto ho sognato di vederlo in quello stato. Grande babbo!

-fino a due giorni fa eri più che d'accordo. Cosa ti ha fatto cambiare improvvisamente idea?-

-ho avuto modo di rifletterci a lungo. Di vedere mia figlia, di capire quanto stesse male. Di rendermi conto di quanto abbia sbagliato a fare tutto quello che ho fatto fino ad ora-

-stai scherzando, spero-

-affatto. Non ti accorgi che anche Kyouya-san è infelice di tutto questo? Che nessuno dei due vuole sposare l'altra? È chiaro che abbiamo sbagliato-

-a perderci sarai tu, e solo tu, Hiro-

-ne sono consapevole e lo accetto, pur di vedere felice mia figlia- ora gli vorrei saltare al collo, quanto sono felice di sentire queste parole. Fin dalla prima volta che ho avuto il coraggio di telefonargli. E finalmente, le ha dette!

-tu perderesti tutto ciò che comporta questo matrimonio, compresi gli aiuti economici, lo sai, vero? Dì pure addio al desiderio di riaprire le tue fabbriche-

Davanti al suo viso triste, mi butto fra le braccia di mio padre -papà...io...-

-no, va bene. Sapevo questo quando ho deciso-

-caro, non ha importanza. Ce la siamo cavata fino ad oggi. So che ti manca, ma non è indispensabile- papà annuisce, e abbraccia la mamma.

-prenda esempio, signor Ootori- esclama May, facendo un passo avanti a noi e indicando la grande famiglia felice, tutti stretti in un abbraccio -è così che si comporta un vero padre. Anche se prima sbaglia, poi è disposto a fare un passo indietro per il bene e la felicità dei proprio figli. Lei non ne è capace-

-questo non mi tocca, ragazzina. E se credete che queste parole bastino per farmi cambiare idea su tutto, vi sbagliate-

-fattele bastare invece- alle spalle di Yoshio, compaiono tutti i mancanti del club. Kaoru è in catalessi sulle spalle di Mori...Kaoru, che ha?

-come siete usciti?-

-Honey-sempai ha sfondato la porta- risponde semplicemente Hikaru, scuotendo con forza disumana Kaoru -hai sentito che hanno detto? Marsi non si sposa più!-

Kaoru non risponde, immobile, sembra morto. A quel punto ci pensa Tamaki che, dopo aver riempito un secchio d'acqua, quando Mori poggia a terra Kaoru, glielo butta addosso -Marsi non si sposa più!- gli urla nell'orecchio. Io aspetto impaziente la sua reazione, se è così per me lo amo ancora di più!

Due secondi dopo, Kaoru è in piedi e arzillo come non mai -che cosa? Dite sul serio? oh...ma dove siamo?-

-a scuola, scemo! Meno male che stai bene- gli salto addosso, buttandolo di nuovo per terra.

-perché, dovrei stare male?-

-non dirlo nemmeno per scherzo-

-basta con queste smancerie. Io ho un patto con tuo padre, e intendo portarlo fino in fondo-

-qual è il suo problema, signor Yoshio?- ribatto, indignata -è mio padre che ci perde, no? Dov'è il suo profitto? Perché fa tutto quello che fa? Per una vecchia promessa? Solo questo?-

-il profitto c'è eccome. Sei tu il profitto, mia cara. Tu, e la tua spiccata capacità in medicina che ti ha sempre contraddistinta in tutto quello che facevi. Il matrimonio metterà una firma sicura alla tua presenza fra i miei medici più fidati. E poi, naturalmente, volevo aiutare tuo padre, un vecchio amico e collega. Ma lui, ha quanto pare non ne ha più interesse-

-Yoshio, tu sei un caro amico, da sempre, ma...-

-no, papà- lo interrompo, alzandomi insieme a Kaoru, sicura e determinata -ho una proposta da farle, signor Ootori-

Tutti mi guardano allibiti, ma io so cosa fare, so come convincere Yoshio. Ora lo so. E so che ora che mio padre è dalla mia parte, posso farcela. Posso. Posso e devo!

-sentiamola, allora-

-io non ho affatto bisogno del matrimonio per lavorare fra i suoi medici più fidati. Siete la famiglia più prestigiosa dell'intero Giappone, sarebbe un onore per me, indipendentemente. Ma le giuro che se mi costringerà a sposare Kyouya, io non prenderò la facoltà di medicina all'università, a costo di rinunciare al mio sogno. E non sarò affatto un medico-

-Marsi, no..-

-ma le prometto- ignoro Kaoru, continuando fermamente -le prometto che se mi permetterà di realizzare i miei sogni, di fare ciò che voglio, di non sposarmi qui e oggi, e di farlo con chi amo davvero...beh, in quel caso le prometto che sarò il suo medico migliore. Che lavorerò alle sue dipendenze e sarò ligia al dovere come non lo sono mai stata!-

Vengo affiancata da Kaoru e Hikaru, da Mori e Honey (quest'ultimo serio come non l'avevo mai visto),da May, dai miei genitori. Da tutti i miei amici e tutte le persone a cui voglio bene, anche se non sono presenti. Ma io so che sono con me, in questo momento. E vedo per un momento Yoshio vacillare...

E solo allora mi accorgo che...sarà una mia impressione?...sta sorridendo. E sorride davvero divertito. io...non capisco.

-bene, se è così che la metti-

Rimango spiazzata, allibita -d-d'avvero?-

-questa storia mi ha annoiato, è impossibile convincervi. Ho perso il mio miglior alleato. Sciolgo tutto, non mi interessa più...ma tu devi mantenere la tua promessa-

Ormai sto piangendo, ne sono certa. Ma non importa, sono lacrime di gioia, come quelle di Kaoru, che sento quando mi abbraccia.

-certo. Lo farò, stia certo...tutto quello che le ho detto-

-bene- Ootori si gira, e fa per andarsene, ma a metà strada incrocia Kyouya che, insieme ad Haruhi e Renge, si dirigeva velocemente verso di noi.

-hai vinto, figliolo. Quella ragazza è caparbia quanto affascinante, non trovi?-

-lo so. Marsi è fantastica- vedo sorridere Yoshio, ma non sento quello che dice al figlio. So solo che Kyouya chiude gli occhi, sospirando tristemente, e quando li riapre, torna a sorridere verso di noi.

-ce l'abbiamo fatta- urlo vittoriosa, abbracciando il mio amico, che ricambia debolmente. Come sarei curiosa di sapere cosa le ha detto il padre. Ma non mi pare sia importante. Tutto è andato bene.

Quando mi scosto da lui e mi fiondo verso Kaoru, intravedendo appena Hikaru e May che si abbracciano a loro volta, noto di sfuggita Honey avvicinare Kyouya. Un sorriso adulto sul visetto infantile.

 

-a te Ma-chan piace, vero? Mi dispiace, Kyou-chan-

 

Non afferro le parole di Honey. Sono come un sussurro lontano. Come se le avessi sentite ma in realtà non le avessi percepite. Inconsciamente, sciolgo l'abbraccio con Kaoru, Hikaru e May, e mi volto verso Kyouya, fissandolo.

Vedo Honey porgergli Usa-chan.

Vedo Kyouya sorridere tristemente.

Vedo Honey stringerlo in un forte abbraccio consolatorio.

Vedo Kyouya voltarsi verso di noi e sorridere ancora. Un sorriso tirato. Un sorriso non vero.

Vedo tutto questo, ma non riesco a capire.

E improvvisamente, senza una spiegazione logica, mi sento male per Kyouya. Per il mio amico d'infanzia. Per quello che è e sarà sempre il mio più grande amico e confidente.

Lo vedo triste. Non festeggia con noi. Se ne sta in disparte, come sempre in realtà ma...questa volta è strano, diverso.

E non capisco perché.

 

Perché adesso sto piangendo, ed è diventato tutto buio?

 

Quando riapro gli occhi, sono distesa sul lettino dell'infermeria della scuola. Tutti mi guardano preoccupatissimi.

-che...che è successo?- mamma mi accarezza la fronte, spostandomi la frangia…che May mi aveva tolto da davanti gli occhi...devo aver rovinato tutto il lavoro delle ragazze.

-ti sei sentita male e sei svenuta. Kyouya-san è stato l'unico ad accorgersene e ti ha afferrata prima che cadessi a terra. Ora come stai?-

-meglio-

-ultimamente svieni spesso- mi fa notare Kaoru -stai male?-

-no, sto benissimo solo...- istintivamente, cerco lo sguardo di Kyouya, trovandolo. Annuisce e sorride. Come vorrei sapere cosa lo affligge.

-solo?- mi sprona a parlare Kaoru, preoccupato. Lo bacio a fior di labbra. Lo amo. Lo amo da impazzire...ma mi dispiace per Kyouya. Perché sento che quella tristezza che si porta dietro è colpa mia. Ma...cosa posso fare?

-Marsi, che volevi dire?-

-io...-

-dimmi tutto-

So già quale potrebbe essere la reazione di Kaoru, e mi preparo per essere il meno traumatizzante possibile. Non verrei che svenisse, insomma....

-io sono incinta-

BOM

Ecco, appunto...è svenuto. Mah, uomini!

 

Tutti si precipitano su Kaoru e papà...ah, è svenuto anche lui. Chi cerca di rianimare uno, chi l'altro. E io rimango sola con Kyouya vicino.

-mi dispiace- sussurro. Non so perché. Non ho capito o forse non voglio capire.

-capita-

 

 

 

ed eccomi dunque qui, come promesso, prima della fine del mese, con l’ultimo capitolo. Che è lunghissimo O.O mamma mia!!!!!

Spero che non vi risulti difficile leggerlo, e che non sia pesante, o brutto. Ma non sapevo davvero dove tagliarlo!!!!!!1

Ad ogni modo, questa è la fine che tutti, spero, aspettavate!

Ma non temete, ci sarà un epilogo, corto e divertente, per capire che fine hanno fatto i personaggi. Sempre se a voi interessa, è ovvio.

Intanto, ho notato con piacere che i lettori aumentano. Sono commossa!!!! T.T

Grazie davvero!

Hinata21: tanti piccoli Kao XDXDXD meravigliosi XD comunque si, abbiamo avuto modo di vedere che si, Marsi era incinta, e anche che il problema si è infine risolto. E che soprattutto Haruhi sta bene. Fammi sapere su questo, Baci.

Glo91: ciao!!! Si, movimentato è un eufemismo, ma la verità è che non sapevo che razza di titolo mettergli XD l’idea era quella…ingannare fino alla fine, ci sono riuscita anche qui? Si, Ma-chan è incinta! E direi che non l’hanno presa proprio benissimo, eh? (@.@ ndKAo ancora shokkato).si, anche io sto male, ma ci sarà un piccolo epilogo, una fine tutte le storie devono avere una fine, no?. Fammi sapere, mi raccomando. Baci.

Smemo92: ciao! Sempre presente e puntuale, ti amo!!!!! I soliti pieni dei gemelli eh? Però questo non è affatto uno scherzo, Marsi è davvero incinta! Si, un capitolo pieno di sorprese. Kyouya ha tenuto il gioco a Marsi, ma che poteva fare infondo? Era lei che doveva dirlo a Kao, no? Ci avevo pensato anche io, lo sai XD la macchina verso Kao e Haru lo salvaXD ci avevo pensato davvero, ma era troppo per la mia conosciuta pigrizia, ho preferito così. Il padre di Kyouya non sarà poi così perfido, giusto? (mica lo so, visto quello che ha fatto!) direi che il responso di Kyouya è chiaro. Non credevo a quello che ho scritto, all’inizio, ma poi è uscito così. Kyo innamorato. Spero di non essere andata troppo OOC. Si, mi è uscito spontaneo e non so da dove, ma mi è piaciuto. Spero anche a te. Fammi sapere e grazie. Baci

Coriandoli_di_zucchero: ihihih, grazie grazie! Sappi che mi piace interrompere i capitoli sul più bello e il sapere che ci sono riuscita alla grande mi rende orgogliosa! La tua risposta l’hai avuta, giusto? Che ne dici? Quella dell’incidente è stata una piccola idea mia e della mia amica. Avevo pensato, come detto a Smemo, di farlo passare per incidente e dire in seguito che invece Ootori l’aveva fatto apposta e voleva colpire Kaoru, ma non mi sembrava il caso e ho lasciato così. Saziata l’ansissima? (se non esiste lo inventiamo XD) fammi sapere, Baci.

 

 

 

  
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