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Autore: Sognatrice_2000    26/05/2021    2 recensioni
Dopo essere rimasto gravemente ferito da Palpatine, Darth Vader riesce a fuggire insieme a Luke dalla base della seconda Morte Nera e viene attaccato ad un respiratore in ospedale.
Attraverso i numerosi interventi per ricostruire il suo corpo, suo figlio Luke è sempre accanto a lui, sempre diposto a dargli la forza quando lui non riesce a trovarla, sempre pronto a regalargli attimi di gioia in mezzo a un dolore senza fine.
Man mano che il tempo passa il loro rapporto prende una piega inaspettata, rischiando di trasformarsi in qualcosa di molto pericoloso e sbagliato.
Si ritroveranno entrambi a fare i conti con sentimenti nuovi, inopportuni, ma anche terribilmente profondi che li porterà ad intraprendere una relazione illecita, sbagliata agli occhi degli altri ma incredibilmente naturale per i loro cuori.
La storia di un amore proibito, tragico e catartico, carnale e purissimo.
Genere: Angst, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Anakin Skywalker/Darth Vader, Luke Skywalker
Note: What if? | Avvertimenti: Incest
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“Ce la fai?” Luke, con un braccio di suo padre avvolto attorno al collo, guidò lentamente Anakin in direzione del Millennium Falcon. Era la prima volta che camminava con le nuove protesi e aveva difficoltà nel compiere i movimenti più elementari.  
Luke si era subito offerto di aiutarlo, ma non riusciva a reggere da solo il peso del suo corpo robusto ed era stato costretto a chiedere l’aiuto di Han, che lo sosteneva dall’altro lato muovendosi con fin troppa disinvoltura.
“Han, non strattonarlo, non è un pupazzo!” Lo rimproverò Luke, guadagnandosi uno sbuffo da parte del suo amico.  
“Rilassati, Luke, non è mica fatto di vetro.”
“Attento, attento, così lo farai cadere!”
“Luke, sto bene.” Anakin sorrise, in parte divertito e in parte commosso dalla preoccupazione di suo figlio. “Non hai motivo di essere così ansia.”
“La prudenza non è mai troppa.” Insistette Luke, mantenendo un passo lento e attento. 
Una volta attraversata la passerella ed entrati all’interno della navetta, Luke si affrettò a farlo sedere.
Han si posizionò sul sedile di guida, mentre Luke prese posto accanto ad Anakin. “Stai bene? Sei comodo?”  
“Luke, va tutto bene. Non c’è bisogno che ti preoccupi così tanto per me.”
“Sei la persona che amo di più al mondo. Mi preoccuperò sempre per te.” Le parole di Luke gli fecero saltare un battito. Ancora faticava a credere che questo straordinario ragazzo lo amasse così tanto, nonostante tutto il male che gli aveva fatto.
“Dove stiamo andando?” Chiese Anakin, più per sviare la mente da tali pensieri che per reale interesse. 
Non aveva importanza la loro destinazione, tutto ciò che contava era che ci fosse Luke al suo fianco.
“E’ una sorpresa.” Luke sorrise misterioso, accendendo la sua curiosità. “Sono sicuro che ti piacerà.”
“Non mi dai nemmeno un piccolo indizio?”
Luke scosse la testa risoluto. “No, dovrai aspettare finché non saremo arrivati.”
“Potrei sempre costringerti a rivelarmelo…”
“E in che modo?” Luke sorrideva giocoso, e Anakin ricambiò il sorriso, ugualmente divertito.  
“Ho dei metodi persuasivi davvero notevoli…” Sussurrò a pochi centimetri di distanza dal volto di suo figlio, tentando invano di fingersi minaccioso. La voce di suo padre era bassa e ipnotica, quasi… seducente. Luke sentì qualcosa di caldo agitarsi nella pancia.
“Ah sì?” Mormorò, stordito dalla sua vicinanza, incapace di staccare gli occhi da quelli di Anakin. L’ultima cosa che si aspettava era che suo padre gli piombasse addosso e cominciasse a solleticargli i fianchi come se fosse un bambino.
“S-smettila!” Luke rise, tentando invano di sottrarsi a quell’assalto. Anakin gli si arrampicò in grembo, finendo a cavalcioni sopra di lui. Luke smise improvvisamente di ridere, fin troppo consapevole della vicinanza di Anakin, del suo ginocchio premuto tra le proprie cosce, pericolosamente vicino all’inguine.
Aveva il viso arrossato e il respiro gli usciva in rantoli ansimanti; Anakin non si rese subito conto di quello che stava succedendo, ma anche lui smise di ridere e di fargli il solletico quando capì che Luke stava reagendo in modo… inaspettato alla vicinanza dei loro corpi. Percepì la sua eccitazione ancora prima di sentirla; la percepiva vibrare nella Forza, un sentimento caldo e confuso, misto a paura e imbarazzo.
Anakin sapeva che avrebbe dovuto scusarsi e spostarsi subito, e fingere che non fosse accaduto nulla.
Ma la vista delle guance rosse di Luke, le labbra aperte da cui uscivano respiri brevi e accelerati e i suoi occhi che lo guardavano confusi e appannati, come se si fosse dimenticato chi era, scosse qualcosa dentro di lui. 
Rimase fermo dov’era, incapace di allontanarsi. Il corpo teso, lo sguardo lucido dal piacere… tutto di Luke sembrava chiamarlo.
E per un folle momento, desiderò mandare al diavolo la razionalità e ogni principio morale e appropriarsi di quella bocca ansimante e farla sua. Ma fu solo un istante, che si spezzò quando Han entrò nella stanza e annunciò che erano arrivati.
Anakin si allontanò bruscamente da suo figlio, cercando di ritrovare la lucidità.
Non poteva sapere che anche Luke, per un folle momento, aveva desiderato baciarlo.
  
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