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Autore: orny81    06/06/2021    5 recensioni
Quel maledetto giorno non può essere dimenticato.
Sant' Antoine... Non era mai stato così terribile passare in quel luogo, tranne quel giorno. Abbiamo visto sulla nostra pelle, quello che il popolo sofferente prova verso tutto ciò che riguarda la nobiltà.
Non si erano nemmeno resi conto che dentro quella carrozza, solo uno delle due persone fosse nobile.
I loro occhi erano imbevuti di sangue e terrore... Vedevo in loro la disperazione più profonda.
Questa FF si collega alla mia one shot "Bound to you"... La troverete inserita come primo capitolo per poter capire tutta la storia.
Spero sia di vostro gradimento... Buona lettura.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Marron Glacé, Oscar François de Jarjayes, Quasi tutti
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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5
 
- Andrè-
 
Mi avvicino alla porta della stanza di Oscar. E' notte fonda e nessuno si muove in casa.
La cena deve essere durata poco tempo. La carrozza di Girodelle, si mosse solo dopo due ore dal suo arrivo.
La cosa mi sembrò molto strana. Normalmente le cene della famiglia Jarjayes, duravano molto più tempo.
Il fatto stesso che sia stato invitato Girodelle per una cena, mi dà modo di pensare. Arrivo subito alla conclusione che lui sia venuto qui, per un motivo ben preciso: Il  matrimonio combinato con  Oscar.
Lui rispetto a me, ha più probabilità di sposare Oscar, la donna che amo più di me stesso.
Ho voglia di stringerla a me... Sentire il suo profumo. Apro piano la porta, ma non entro. Dentro la stanza c'è già qualcuno con lei. Guardo bene. Il mio occhio fa un pò di fatica ultimamente, non aiuta poi che la stanza è illuminata solamente dalla luce della luna.
 
Due donne bellissime, avvolte in un abbraccio silenzioso, che vale tutti quelli non avuti nel corso degli anni.
 
- Oscar- 
 
Seduta sulla poltrona...la finestra aperta. La luce della luna che bacia il mio viso. Mi sento stanca di tutto ciò che succede nella mia vita, ultimamente.
Sento un rumore provenire alla mia destra. Mi giro e  sorpresa, osservo avanzare mia madre.
Entra  elegantemente nella mia stanza. I capelli biondi liberi sulle spalle. La vestaglia rosa con dei fiori delicati ed il suo sguardo limpido rivolto verso di me.
Si avvicina, alzo lo sguardo. Sembra una visione...una dea.
Non dice nulla, il suo sguardo vale più di mille parole.
Appoggio la testa sul suo seno, il suo profumo inebria i miei sensi.
Rimaniamo così per molto tempo.
 
- Oscar...!
 
Alzo lo sguardo, incontrando i suoi bellissimi occhi.
 
- Oscar, hai vissuto una vita splendida. Libera rispetto alle tue sorelle da un lato, dall'altro non pienamente.
 
Mi prende per mano, ci sediamo sul bordo del grande letto a baldacchino. Con la mano sinistra, sposta i capelli da un lato, liberando il mio viso.
Lascia la mano sulla mia guancia.
 
- Il tuo cuore  Oscar...non ha catene!...
- Madre io...
- Hai capito benissimo il motivo della cena di stasera.
- Si madre...
- A differenza delle tue sorelle, tu puoi scegliere...
 
Non riesco a proferire parola. Lei delicatamente si alza dal letto. Si avvia verso la porta e dopo pochi passi si gira, guardandomi.
 
- Segui il tuo cuore Oscar...il resto verrà da sè!...
 
Si allontana, lasciandomi sola con i miei pensieri.
Mi sdraio sul letto e guardo il tetto del baldacchino.
Chiudo gli occhi e penso ad Andrè. 
Mi alzo di scatto. Prendo la vestaglia appoggiata sul letto e la indosso. Sono scalza. Il pavimento è molto freddo...io stessa lo sono.
Tutto tace. Scendo le scale e mi avvio verso l'ala della servitù.
Sento dei rumori e vedo una debole luce in lontananza. Mi nascondo dietro una parete per non farmi vedere.
 
- Buonanotte Andrè!... Ancora sveglio?... E' tardi!... Forza screanzato!... Hai bisogno di dormire... Sù!... Se non vuoi che tiro fuori il mestolo come quando eri piccolo.
- No!... no per carità!... Ora mi addormento!... Buonanotte nonna!...
- Buonanotte Andrè!...
 
Sento chiudere la porta della stanza di Nanny, e mi avvio verso la stanza di Andrè.
Apro la porta e lo vedo seduto sul letto, mentre dà le spalle alla porta.
E' nudo dalla vita in sù. Le fiamme del camino, illuminano la sua pelle.
 
- Si nonna... mi sto mettendo a letto!...
 
Non parlo, mi avvicino al letto e soprattutto a lui.
Alzo la mano sinistra e tocco la sua spalla destra. Alza lo sguardo e con il suo unico occhio, mi guarda stupito.
 
- Oscar!... Non dovresti essere qui!... Se dovesse tornare la nonna... Non siamo più bambini!...
 
Mi siedo accanto a lui guardandolo fisso.
 
- Andrè quando mi guardi... Cosa vedi?...
- Cosa?...
- Come mi vedi?... Come un soldato?... Come un uomo?... Cosa vedi di me?...
 
Si gira, fissandomi. Prende le mie mani, tenendole tra le sue.
 
- Oscar... io vedo una donna. Con un cuore grande che ama tutto ciò che la circonda. Agli altri dai l'impressione di essere fredda... Glaciale. Ma non è così!... Dentro di te hai un fuoco, che non riesce più ad essere intrappolato
.
Rimango a bocca aperta, mentre una lacrima scende giù dal mio viso. Avvicina la mano sulla mia guancia, prendendo la lacrima con il suo pollice, portandoselo poi nella sua bocca, assaggiandola.
Dentro di me, si accende qualcosa solo guardandolo. Non avevo mai visto niente di più sensuale.
Avvicina nuovamente la mano sul mio viso con l'indice, mentre dolcemente dice:
 
- Sei una donna bellissima... Ecco quello che vedo. Amo tutto di te... Tutto!
L'indice scende... Tocca piano il collo, scendendo verso l'incavo dei seni, liberi dalle fasce.
Le mie mani toccano le sue, le prendo e le avvicino al mio viso, baciando i polpastrelli.
- Se credete che io profani con la mia mano indegna questa sacra reliquia, le mie labbra rosse come due timidi pellegrini cercheranno di rendere morbide l'aspro contatto con un tenero bacio...*
 
Avvicino le labbra alle sue in un dolce bacio.
 
- Ho sempre amato questa parte, Andrè!...
- Lo so  Oscar!... Quante ore a leggere il nostro amato " Shakespeare", in questa stanza, durante un temporale da bambini.
- Non capivamo il senso di queste parole... Ma forse eravamo troppo piccoli per capirlo.
 
Ci baciamo con dolcezza.
 
- Oscar... Io non voglio forzarti a fare qualcosa per cui non sei ancora pronta. Vieni qui... Sdraiati accanto a me, come facevamo da bambini.
 
Mi sdraio accanto a lui, abbraciandolo.
 
- Ti amo   Andrè...
 
Non sento la sua risposta, la conosco perfettamente. I miei occhi si chiudono. Forse dopo molto tempo, riesco a dormire, mentre una mano dolcemente, accarezza i miei capelli.
 
Angolino Orny
Grazie di cuore per le recensione e per l'affetto. Un abbraccio anche a chi solo legge la mia storia.
Ornella
* Romeo e Giulietta... William Shakespeare.
   
 
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