Serie TV > Teen Wolf
Segui la storia  |       
Autore: Wild_soul    12/06/2021    1 recensioni
Stiles Stilinski, un giovane poliziotto forse fin troppo sveglio per la sua età.
Derek Hale, dichiarato colpevole dell’omicidio della sua famiglia.
Il loro incontro-scontro avverrà proprio di fronte alla scena di un crimine. Ma sarà possibile per Stiles avere fiducia in un ricercato?
Genere: Avventura, Azione, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Stiles ebbe la premura di non rispettare neanche un limite di velocità che venisse segnalato lungo la strada. Aveva il cuore a mille e non era di certo necessario avere l’udito di un licantropo per constatarlo. Lanciò un rapido sguardo verso il corpo di Derek abbandonato sul sedile del passeggero, le braccia molli rimaste a bloccare la ferita sul fianco. Ed ebbe paura.

“Hale, devi svegliarti” quasi urlò, mentre imboccava una stradina secondaria che lo avrebbe portato al parcheggio dello studio veterinario, ma non ebbe risposta dal mannaro “Ascoltami bene, razza di idiota, non mi lascerai in questo diavolo di casino, quindi vedi di rialzarti” continuò, dopo aver inserito il freno a mano. Scese velocemente dalla jeep e spalancò lo sportello del passeggero “Derek Hale, FORZA!” gli urlò e, ad enfatizzare il concetto, gli diede un pugno in pieno viso -era più che certo che un semplice schiaffo non sarebbe bastato-, in un vano tentativo di farlo riprendere. Realizzò di aver avuto una brutta idea quando si ritrovò una mano dolorante a causa dell’impatto e gli artigli sfoderati del licantropo a serrargli il polso.

“Sei impazzito, ragazzino?” mormorò il moro con voce rauca, mentre si faceva aiutare dal minore a mettersi in piedi “Mi hai portato qui per darmi il colpo di grazia o per farmi medicare?”

Stiles non rispose al sarcasmo dell’altro, troppo impegnato a sorreggere la massa fisica del mannaro, che, a causa della fatica, gli sembrava essere quasi il doppio rispetto alla sua. Proprio mentre la sua testa stava realizzando che fosse notte fonda e che, probabilmente, lo studio fosse ormai chiuso, uno Scott Mccall abbastanza pallido in viso spalancò la porta in vetro dell’ingresso, correndo incontro ai due.

“Mio Dio, Derek. Che diavolo hai combinato?” farfugliò e, con estrema facilità, lo trascinò di peso facendosi strada fino alla sala operatoria “Chiama Deaton” ordinò al poliziotto, porgendogli il suo telefono in mano con la schermata del contatto già attivata e, anticipando la domanda di Stiles, aggiunse “Lui sa tutto, come te immagino. Non sono in grado di medicare Derek senza il suo aiuto”

In una manciata di minuti, dopo una bizzarra conversazione al telefono, il veterinario fece la sua comparsa nello studio, ordinando sia a Stiles che a Scott di rimanere nella sala di attesa. Il poliziotto abbandonò la schiena contro il muro, lasciandosi scivolare lungo la parete fino a sedersi a terra, trattenendo a stento un gemito di dolore. A quella vista Mccall, che aveva appena terminato una chiamata al telefono, si precipitò da lui.

“Anche tu sei ferito” constatò, notando solo in quel momento quel che restava della divisa macchiata di sangue e i profondi graffi sullo stomaco. Senza attendere risposta da parte dell’altro, si allontanò, per poi tornare pochi minuti dopo con un vasetto. All’interno sembrava esserci una strana ed inquietante sostanza viscosa “È un composto ricavato dalle nove erbe, ti aiuterà a guarire più in fretta” mormorò, mentre, dopo aver liberato il poliziotto degli ultimi brandelli di uniforme, iniziava a spalmargli quello strano viscidume verdastro sul ventre, per poi ricoprirlo con delle bende “Sì, ti brucerà un po’” confermò, vedendo comparire una smorfia di fastidio sul viso dell’agente.

In poco meno di un quarto d’ora, lo studio venne riempito dai famosi ‘tirocinanti’ che Stiles, durante il sopralluogo, aveva incontrato. Tutti, in particolare Malia e Isaac, lo scrutavano con sguardo molto scettico.

“Quindi, lui sa di noi?” domandò la prima, mantenendo le braccia incrociate al petto ed appoggiandosi alla parete.

“Siete…tutti mannari, giusto?” chiese conferma il poliziotto, rimanendo volontariamente a distanza dal gruppetto. Alla sua domanda, la ragazza che ricordò chiamarsi Lydia alzò gli occhi al cielo.

“Banshee” affermò, sollevando una mano in segno di presenza.

“Una…portatrice di morte?” rispose l’agente, citando le parole che ricordava del Bestiario. Dopo un primo attimo di stupore, lei gli rivolse un inaspettato sorriso.

“Non fare gli occhioni dolci al primo che non ti definisce iettatore, Martin” la rimproverò Isaac, rimasto in silenzio fino a quel momento “E poi, non sappiamo niente di questo ragazzo”

“Potrei dire lo stesso su di voi” rispose di rimando Stiles.  Lui e il biondo rimasero a fisarsi per qualche secondo, fino a quando non si udì lo schiavare di una porta e Deaton fare comparsa nella sala d’attesa.

“Derek sta benone, ma evitate di infastidirlo con troppe chiacchiere” informò il gruppo, prima di farli entrare. Vedendo i ragazzi correre nella stanza adiacente, Stiles rimase rigidamente al suo posto, sentendosi improvvisamente fuori luogo. Neanche si accorse del veterinario che si era seduto proprio al suo fianco, fino a quando non lo sentì parlare. “Credo proprio che anche lei debba entrare, agente. Immagino ci siano un po’ di cose da chiarire, visti gli ultimi eventi”

Dopo un attimo di esitazione, durante il quale Stiles si domandò per quale diavolo di motivo quell’uomo si ostinasse a dargli del ‘lei’,  il poliziotto si convinse a raggiungere gli altri. La sua entrata nella sala avvenne durante un imbarazzante tentativo di rimprovero da parte di Scott verso Derek, ancora seduto a gambe penzoloni sul tavolo operatorio con un discreto quantitativo di bende che gli fasciavano il busto e le braccia.  La scena risultava essere piuttosto esilarante, dal momento che quest’ultimo aveva qualche anno ed una discreta massa di muscoli in più rispetto a Mccall.

“Questo idiota si è lanciato contro un alpha da solo” ripeté il licantropo più giovane, gesticolando un po’ a casaccio per il nervosismo.

“Avrei anche salvato delle vite” rispose pacatamente il moro, alzando un sopracciglio infastidito “E, per la cronaca, in questa stanza c’è un idiota più idiota di me” sbuffò, lanciando un’occhiata di rimprovero verso il poliziotto.

“Prego?” domandò Stilinski, incrociando preventivamente le braccia al petto.

“Come può un umano essere così sconsiderato da attaccare volontariamente un alpha, eh?” continuò Derek, alzandosi dalla sua postazione e continuando a fissare l’agente. Cadde un imbarazzante silenzio nella sala, durante il quale Stiles meditò se attaccare in quel momento il licantropo, già ferito gravemente, oppure attendere che si riprendesse per poi stanarlo con dello strozzalupo.

“Te l’ho già detto. Sono un poliziotto. Il mio compito è difendere Beacon Hills”

“Appunto, non offrirti inutilmente come vittima sacrificale, ragazzino” rispose il licantropo, indossando una t-shirt nuova che Scott aveva appena preso da un armadietto “Ti ho già detto che abbiamo bisogno del tuo aiuto, ed il tuo cadavere non servirebbe a molto”

“Potreste mangiarlo” rispose automaticamente Stiles, sollevando le spalle.

“Come?” a parlare era stato il più giovane del gruppo, Liam “Che razza di idea ti sei fatto di noi? Non siamo cannibali” affermò, con voce innaturalmente acuta.

“Davvero? Il simpatico cucciolone incontrato questa notte mi è sembrato abbastanza assetato di sangue” controbatté il poliziotto.

“Ti è sembrato assetato di sangue perché gli hai impedito di mordere uno degli Argent, ragazzino. Era quello il suo obiettivo” rispose il moro, ignorando lo strano scambio di battute tra Stiles e Liam.

“Fermo, fermo” Lydia si intromise nel discorso gesticolando animatamente “Sei andato dagli Argent?” chiese a Derek, minacciandolo con un indice smaltato di rosso. Ebbe come risposta un muto assenso del capo.

“Seriamente?” la voce di Isaac parve quasi un sussurro “Dopo tutti i problemi che ci hanno causato, tu gli vuoi salvare la vita?” il moro non rispose, limitandosi a sostenere lo sguardo del biondo. Solo in quel momento Stiles parve ricordarsi delle parole che Allison gli aveva rivolto poche ore prima.

“Un cosa?” “Un cacciatore. Credi che a me e papà piaccia collezionare strozzalupo come passatempo? Certo che diamo loro la caccia, perché credi che questo alpha voglia ucciderci, allora?”

“Gli Argent vi danno davvero la caccia?” la domanda gli uscì quasi involontariamente, tanto che si ritrovò gli sguardi di tutti i presenti addosso, incerti se rispondergli o meno. Fu in quel momento, proprio quando incrociò gli occhi di Derek, che il pesante macigno della consapevolezza gli precipitò addosso “La tua famiglia, quindi…”

“Non lo so” sentenziò il maggiore, distogliendo lo sguardo e schiarendosi la voce “Ad ogni modo non fidarti di loro, di qualsiasi cosa ti abbiano detto” concluse.

“Ma senza di loro non avrei mai scoperto di voi. Se Gerard non mi avesse dato il Bestiario, i-”

“Frena” ad interromperlo, questa volta, era stato Scott “Perché Gerard ti ha dato il Bestiario?”

“Non lo so” rispose per lui Derek “Ma non può essere un caso. Quando è entrato nell’ufficio di Stiles per la prima volta, sono più che sicuro che mi abbia riconosciuto, anche sotto forma di lupo”

“Quindi eri davvero un lupo!” esclamò il poliziotto, dandosi un pugno su una mano con tono trionfante “Non ero pazzo a pensarlo”

“Ragazzino…sono un lupo mannaro” rispose il moro, guardandolo tra l’accigliato ed il divertito “In cosa diavolo credevi che mi fossi trasf-“

“Ma il veterinario a cui si è rivolto lo sceriffo affermava che tu fossi un incrocio tra un husky ed un pastore belga”

“Stiles” il licantropo lo fissò con sguardo spazientito “È Deaton il veterinario in questione, è ovvio che abbia falsato le informazioni per coprirmi, mentre l’addestratrice che mi ha fatto entrare nelle unità cinofile è la madre di Lydia”

“La signora Walters?”

“La signora Walters” confermò la Martin, sorridendo fieramente.

“Ma allora a cosa vi serve il mio aiuto? Avete già lei nella polizia”

“Lei non ha accesso a cataloghi e informazioni come te, Stiles. Si occupa di ben altro” lo corresse di nuovo la ragazza.

“Stiles” a richiamare la sua attenzione era stato Scott, diventato improvvisamente serio in volto “Alla prossima luna piena tutto questo si ripeterà, ma potremmo non essere così fortunati come stanotte. L’alpha potrebbe diventare più forte”

“Vuoi veramente difendere Beacon Hills?” continuò Liam “Questo è l’unico modo”

“Cosa posso fare per aiutarvi?” domandò il poliziotto, dopo lunghi secondi di esitazione. Forse quei ragazzi avevano ragione, forse l’unico modo per proteggere la sua città era seguire la pista dell’alpha, senza interferire con gli Argent.

Il moro puntò lo sguardo su Stiles, studiandolo silenziosamente “Lo vuoi fare davvero?”

“Credo che le emozioni di stanotte siano state abbastanza convincenti. Voglio che tutto questo finisca”  e, a quell’affermazione, Derek nascose un sorriso compiaciuto. Il cuore dell’agente era rimasto regolare per tutto il tempo.

 



 ANGOLETTO FELICE

Buon-qualsiasimomentodelgiornosia! Ho appena dato il primo esame della sessione e, finalmente, ho trovato un pochino di tempo per scrivere qualche riga in più su questa storiella. Ripeto che in questo periodo non riuscirò ad essere puntuale con i vari aggiornamenti. Spero che il nuovo capitolo vi sia piaciuto!  Insulti e critiche  sono ben accette nelle  recensioni. Un bacio!

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Teen Wolf / Vai alla pagina dell'autore: Wild_soul