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Autore: LightAngel    18/05/2005    3 recensioni
In questa fan fic, da principio non si capirà molto, in modo particolare dal prologo. Ma saranno molte le sorprese, gli antiche segreti che verrano svelati. E cosa sarà mai accaduto all'angelo dagli occhi tristi? E chi sarà colui a cui appertiene la morte e la distruzione?
Genere: Fantasy, Generale, Malinconico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ancora amici

Ancora amici?

 

Capitolo 4

Angel sparì, un secondo prima che il colpo mostrasse la sua capacità distruttiva,  per poi apparire proprio ai ‘confini’ del cratere creato dall’esplosione. Tutto era avvolto dalla polvere, causata dall’attacco, che si era alzata in aria.

“Il momento della verità” pensò lei.

Quando la polvere si diramò poté vedere del cielo tutti gli Spirits con in groppa i loro ‘padroni’. Questi ultimi stavano guardando verso il basso con occhi a palla: si concentrarono prima sul cratere, poi sullo Spirit ed infine su Hilary. Lei, vedendo che era diventata l’oggetto della loro attenzione, decise che era meglio filarsela.

-Drago Azzurro, per favore, puoi scendere?- chiese Takao, senza staccare gli occhi della ragazza. Come diamine aveva fatto a spostarsi di 15m in meno di un secondo? Loro si erano salvati grazie ai bit, ma lei?

Takao scese a terra, seguito dagli altri.

Diamine! Diamine a lei che aveva voluto vedere se stavano bene, era logico che stessero bene! Difficilmente i loro bit avrebbero deciso di non aiutarli come avevano sempre fatto! Ma lei no, lei voleva essere sicura, ed ora per andarsene non poteva usare uno dei suoi ‘metodi’ (?_? NdLettori Non vi conviene saperlo NdA).

Freddamente si girò e iniziò a camminare verso le scale (Che miracolosamente si erano salvate dallo psicopatico NdL.A).

-NO! Hilary aspetta- le disse Takao da dietro.

Ma lei non si voltò neppure, lo ignorò completamente e continuò  a camminare per la sua strada, che in quel momento era qualunque la portasse il più lontano possibile da loro…

-HILARY!- Takao riuscì a raggiungerla e la bloccò per un braccio.

-Che cosa sta succedendo?- chiese Lai

-…- Hilary non rispose, ne si voltò. Invece fece un lungo respiro  e riordinò le idee per tentare di rispondere nel migliore dei modi.

-Ve l’ho già detto. Niente che vi riguardi – (Migliore dei modi >__> NdLettori ^__^’’’’’’’’ NdA) questa volta lo disse più lentamente, scandendo bene le parole, con un tono gelido che, a loro parere, poco le si addiceva.

- NO, adesso basta. Hilary non puoi fare come una ragazzine viziata e dire solo quello che ti fa comodo, quando ti pare e piace. ‘Uno’ non può venire qui, un ragazzo che tu conosci, distruggere mezzo parco, non si sa come, e tu dire: “Niente che vi riguarda”. Sei o non sei nostra amica ?!- disse Takao mentre gli altri annuivano.

Hilary ringraziava internamente Takao, con quelle parole gli aveva reso tutto più semplice: -No- disse semplicemente.

-‘No’, cosa?- chiese il capitano incerto.

-No- ripeté lei –D’ora in poi non dovrete più considerarmi come vostra amica, perché non lo sono più.- disse lei gelidamente (Dopo aver passato tutto quel tempo con Rea e Kei non le dovrebbe venire difficile NdA ^__^ NdL.A.).

-E’ per colpa sua? Per quello che quel ragazzo ha detto?- Chiese il professor Kappa (Non è per essere cattiva, ma spesso mi dimentico della sua esistenza ^__^’’’’’’’’’’’’’’’’ NdA T__T Ndp.K).

-No- fu la sua semplice risposta, ma non era vero, con quelle poche ma crudeli parole l’aveva fatta riflettere, riflettere su quello che quella settimana aveva deliberatamente ignorato. Cioè di quanto fosse pericoloso per loro starle semplicemente vicino.

-Allora perché?!- chiese Takao infuriato. Non la capiva, non capiva che cosa stava pensando e che cosa stesse nascondendo.

-Mettiamola da un altro punto di vista- iniziò la ragazza, tutti gli sguardi puntati su di lei –Perché dovrei essere vostra amica?-

-Che vuoi dire?- chiese Max spaesato. (Not English O.O NdA Miracolo NdLettori).

-Ciò che ho detto, da quando sono con voi ho rischiato spesso la vita per una causa che non mi appartiene, per poi sentirmi rinfacciare di non essere una Blader- disse lei glacialmente. Non aveva mai pensato veramente quelle cose: la ‘causa’, come l’aveva appena definita, riguardava molto più lei che loro, non aveva mai desiderato essere una Blader è il primo che lo avesse insinuato si sarebbe ritrovato con un occhio nero (Tipetto violento? NdA Non sai quanto NdMike -.-‘’’’’’’’ NdL.A.).  Sapeva che con molte probabilità, così, alla fine, li avrebbe fatti sentire in colpa, ma meglio così che morti…

Tutti la guardavano stupiti, in silenzio.

-E’ questo quello che pensi?-  chiese Kei. Con quello sguardo sembrava che le potesse leggere l’anima, ma per fortuna non lo poteva fare (Ci mancherebbe solo questo e posso buttare tutta la storia ç__ç NdA_che_è_in_crisi_a_causa_di_paggine_e_paggine_da_ricopiare_non_solo_di_questa_fic).

-Sì- disse lei in tono sicuro, ma credeva di non averlo convinto, no lui no, lui sapeva che cosa significava dover ‘mentire’ agli amici dietro una finta maschera.

-Bene, allora vattene! - tuonò Takao.

-Se mi lasci andare, è  quello che faccio- disse lei gelida.

In effetti, Takao, le stava ancora bloccando per un braccio.

Lui la lasciò e, come preannunciato, lei se andò, senza voltarsi e senza nessuna incertezza o tentennamento. Forse era la fine della loro amicizia.

-Che cosa ti sta succedendo, Hilary?- si chiese piano Mao.

 

Bhè non si poteva dire che non fosse un’ottima attrice, aveva dovuto mentire per tutta la sua ‘vita’, a persone come tante, come loro. No, loro non erano delle semplici persone, loro erano dei suoi amici, l’avrebbero capita anche se avrebbero saputo la verità, ne aveva avuto oggi la conferma, ma non poteva restare con loro. Quel b******o  oltre a ‘combattere’ per la sua ‘missione’ adorava renderla la vita un inferno e sapeva che, senza troppi preamboli, li avrebbe uccisi senza alcun rimpianto, e loro non erano abbastanza potenti neanche solo per sperare di contrastarlo…

Già, aveva visto quello che era successo ai mondiali, quanto fossero potenti e come avevano lottato per battere la BEGA, ma questa era un’altra storia.

Se solo ci sarebbero stati gli scudi sacri, lei si sarebbe fatta ‘vedere’ nella sua vera forma e loro da bravi ‘storici’ avrebbero raccontato la sua storia, almeno quella più antica. Possibile che quando ci sono le persone non servono mai?!

Appena fu sparita dalla visuale dei ragazzi, s’infilò in un vicolo e appoggiò le spalle al muro, freddo. Aveva un leggero fiatone, ma non perché fosse stanca, ma per la fatica di mentire a Kei, possibile mai che fosse quasi sicura di non essere riuscita a fregarlo?! Anche lui aveva mentito per molto tempo, era diverso, lui nascondeva sempre quello che provava, almeno lui aveva potuto scegliere…

-Complimenti, sei un’ottima attrice- no, non era Mike, era…

 

Ed ecco anche questo capitolo è finito ^o^ (+__+ NdLettori Tanto non mi convincete ^____^ NdA  Ma non è un capitolo un po’ corto? NdAlex  In effetti su Word sono appena 2 pagine NdA). Contrordine ^o^, mi dovrete sopportare ancora per qualche riga.

 

-Kei!- disse lei sorpresa.

-…- lui non le rispose, ma le si avvicinò finché le fu di fronte.

 -Che cosa ci fai qui?!-  chiese le tra lo stupito e l’arrabbiato.

Silenzio.

‘Mai che risponda ad una domanda!!’ urlò lei mentalmente. Non sapeva quanto sarebbe riuscita a mentire con lui, diamine! Era una creatura ancestrale (antica, primordiale) e si faceva mettere in difficoltà da un sedicenne!

Si girò, pronta ad andarsene, ma la voce del ragazzo la bloccò.

-Perché hai deciso di allontanarti da noi?- chiese lui.

-Te l’ho già detto - disse lei fintamente seccata.

-No, quello che hai detto era per far stare tutti tranquilli dandogli un motivo per non essere costretta a non dire il vero, visto che non si sarebbero mai accontentati del silenzio- disse lui sicuro.

C***o!

-Ti sbagli, sono stata semplicemente sincera- un’altra bugia da aggiungere all’elenco: - solo perché non ti piace quello che hai sentito, non vuol dire che ti sto mentendo.- disse lei gelida.

Sulle labbra del ragazzo apparve un sorisetto ironico: -Mi dispiace, ma non riesci a mentirmi.-

Diamine!!!

Silenzio. Lei non sapeva più come rispondere, come era possibile che quel Russo, che in quel momento avrebbe volentieri mandato al diavolo, riusciva a leggere le bugie dentro la sua anima e a riconoscerle?

Sospirò.

-Ho i miei buoni motivi per allontanarmi da voi- disse lei chiudendo gli occhi per poi fare un gesto vago con la mano: -ma per ora non posso dire niente ne a te, ne a nessun altro- .

-Chi era il ragazzo che ci ha attaccato?- insistette lui, per poco non li uccideva, almeno questo gli toccava.

-Non posso- disse lei piano, questa volta era sincera.

-E’ pericoloso- disse tranquillamente Kei  –non è normale-.

-Lo so, lo so meglio dite.- disse la ragazza, mentre i suoi occhi si stavano velando di un velo di tristezza.

-Allora, perché lo conosci e anche bene?- era vero lei lo conosceva bene, anche troppo bene per i suoi gusti, ma lui come aveva fatto a capirlo?! Il freddo, l’insensibile Kei che riusciva a… capirla?! Wao! Domani nevica !!!! ( =_= NdKei ^___^ NdA).

-Lo conosco bene perché, bhè perché in un certo senso è mio fratello- questa volta anche Kei era stupito (Perché? Noi no? O.O NdLettori).

 

 

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