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Autore: NightWatcher96    26/06/2021    2 recensioni
Uno strano Villain colpisce Deku facendolo diventare un coniglio. Durante la sua cattura, tuttavia, trovano solo vestiti e polvere, il suo corpo completamente disintegrato. Come riporteranno Deku alla normalità? Fluff e Kacchan x Deku
Genere: Avventura, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: All for One, Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Angolo della Quirkless

Ringrazio le mie carissime lettrici che mi danno la forza di scrivere anche se spesso fra cose quotidiane e calore la voglia cala. Eccomi qui ad aggiornare, un capitolo diciamo molto importante perché introduce l'Arco finale! Detto questo, Enjoy!!



 

"Oi, ci siamo quasi" proferì Katsuki, vicino all'entrata dei dormitori.

Erano quasi le diciassette e trenta, mancavano una manciata di secondi allo scoccare del coprifuoco per studenti ma ce l'avevano fatta, per fortuna. Il biondo prese una chiave dalla tasca e iniziò ad aprire la porta, senza lasciare la mano del silenzioso Deku. Dopo quel piagnisteo e l'attacco silenzioso al parco, il verdino si era chiuso un silenzio tombale, lo sguardo spento e le orecchie che sembravano coprirgli gli occhi, tanto erano basse e a tratti chine in avanti. L'One for All non si era manifestato, forse era tornato ad essere Quirkless.

Appena entrarono, la mano di Kacchan volò immediatamente all'interruttore ma nel momento stesso in cui le dita premettero per accendere la luce, si levò un assordante "Sorpresa!".

La luce calda inondò l'area comune dei dormitori, c'erano palloncini colorati dappertutto, uno striscione con scritto "Bentornato, Izuku" e due tavoli carichi di ogni qualsivoglia leccornia, compresa una torta a tre strati con panna e cioccolato, guarnita di squisite fragole. Doveva proprio essere stata opera di Rikido! 

Kacchan sbuffò con un mezzo sorriso, guardando di riflesso Deku che si era staccato dalla sua mano e aveva fatto un passo avanti, con gli occhi brillanti di gioia. Era come un bambino con una card di All Might tra le mani. Aveva l'invitante bocca a forma di cuore aperta, sembrava così innocente che gli sarebbe venuta voglia di baciarlo dinanzi a tutti.

Eijiro fu il primo ad avvicinarsi, con il più raggiante dei sorrisi. Era così felice quella testa rossa che stava anche allungando un po' troppo le mani per prendere quelle fredde del verdino, più sorridente di prima. Kacchan si oscurò per gelosia: nessuno doveva toccare Deku!

"So che hai passato un brutto periodo, per cui abbiamo pensato di farti una festa in modo da svagarci un po'" spiegò Eijiro, tirandolo verso la combriccola di amici già con bicchieri di succo e analcolici in mano. Mina, soprattutto, sembrava si fosse già ubriacata!

"Non abbatterti, vedrai si troverà presto una soluzione" mormorò Shoto.

A nessuno sfuggì Kacchan tirare per una mano Deku e spostarlo più verso il suo corpo, fissando truce la mano del bicolore che era rimasta sollevata a metà. Calò quasi un silenzio pesante, poi Ochako si schiarì la voce e iniziò ad intonare un'allegra canzone. Kyoka annuì al tentativo dell'amica di smorzare quei toni freddi, prese una chitarra acustica e prese a strimpellare. 

Erano accordi semplici ma la melodia era veramente incredibile!

I ragazzi si disposero a semicerchio, dondolandosi mentre uno ad uno seguitava la voce dolce di Ochako e quella più da rock di Kyoka, facendo si che Deku si sentisse investito da parole che ricordavano la forza di un Hero. Era come sentirsi sul palco di un concerto acustico come quello che avevano tenuto tempo prima e avevano fatto sorridere Eri-chan.

Il Rabbit Hero si strofinò una lacrima, poi sorrise in modo dolce, prese per mano sia Shoto che ne rimase sorpreso sia Kacchan che non ebbe neppure il tempo di incazzarsi e rise felice, mentre le lacrime sgorgavano. In quel momento non aveva bisogno di rimuginare sul suo potere scomparso, voleva solo godersi un po' di tempo con i suoi amici. A malavoglia anche Katsuki prese a canticchiare, la melodia l'aveva sentita tutto il giorno prima da Kyoka nella sua stanza e perfino Shoto si aggregò, con la sua voce incredibilmente intonata.

Quando finirono ci fu un applauso, dei coriandoli e finalmente il taglio della torta. 

Fu Momo a tagliare in parti uguali, Tenya a servire le bevande, Denki dei piattini con finger food, Eijiro a trascinare una sedia per far sedere Deku. 

"Dove siete stati poi?" domandò con uno sguardo sorridente quanto indagatorio.

"Non sono affari tuoi, Capelli di Merda" bofonchiò il biondo, avvicinandosi a Deku. 

"Sì, è vero, ma ultimamente voi due state sempre insieme. Siete riusciti a parlarvi e a non insultarvi più?".

Kacchan inspirò una profonda boccata d'aria dalle narici, cercando di calmarsi. Eijiro sembrava volesse disperatamente sapere, notò perfino Shoto guardare nella loro direzione, la mano toccata da Midoriya ancora alzata, come l'avrebbe voluta studiare. 

Che cosa erano? Delle simpatiche fin troppo marcate per entrambi? Li avrebbe fatti esplodere e basta!

"Oh, guardate che carino! Deku sta scodinzolando!" esclamò Mina, indicandogli quel morbido pon pon che si muoveva veloce. "Sembra così morbido! Ti spiace se la tocco?" disse, ignorando i tentativi di Deku di farla desistere. Come appena indice e pollice iniziarono a tirare dolcemente i peli bianchi della sua coda lui arrossì e si ritrovò ad essere un coniglio. 

Fu qualche istante di bagliore, poi vederlo così piccino con le zampette sugli occhi così da cucciolo bastonato e le orecchie ritte fece intenerire tutti, perfino Koda che non celò il suo "ooh!" per troppa dolcezza.

"Occhi da Procione! Guarda che cazzo hai fatto!" scattò Katsuki, mentre Deku sospirava e si concentrava a tornare se stesso, poi si ricordò che non aveva l'orecchino e non aveva neppure scritto ad Hatsume Mei che era stata così gentile e lui l'aveva dimenticata.

"Suvvia, Bakugo, a me sembra che Midoriya sia molto più carino in questa forma! Sembra un peluche!" cinguettò la rosa, prendendolo in braccio. Lo fece aderire un po' troppo contro il suo seno, per sommo rammarico del piccolo.

"Midoriya, pervertito! Perché non torni umano?!" scattò Mineta rabbioso, anche Denki sembrava geloso. 

"Lo farei ma… rischierei di essere ecco… beh… nudo…!" farfugliò il coniglio, rosso. 

"Lascialo stare, Mina, lo stai imbarazzando" intervenne giocoso Eijiro, prendendoselo in braccio. "Tra l'altro non si è ancora ripreso dalle sue ferite".

Kacchan stava fremendo di rabbia cieca, ma la sua non era la solita espressione incazzata ironica, no, era qualcosa di molto più bestiale. I suoi occhi rubino erano due puntini luminosi, stringeva un bicchiere di vetro nella mano che rischiava di esplodere e quella linea piatta delle labbra non prometteva nulla di buono. 

"Siamo stati al parco" borbottò Deku, mentre Red Riot si sedeva e lo accarezzava distrattamente sui capelli. "Ci siamo chiariti. Possiamo definirci adesso buoni amici".

"Davvero? Ma che bello! Vuol dire che non vedremo più Bakugo bullizzare Midoriya!" esclamò Denki. 

Improvvisamente il silenzio cadde. L'aria della festa si era raggelata con quel commento un po' troppo pungente: Kacchan fece un passo avanti, infilandosi le mani in tasca e guardò Deku che tremava un po', negando un pochino. Non avrebbe fatto esplodere nulla per la sua festa.

"Nulla mi impedisce di far esplodere te, Fulminato!" ringhiò con sarcasmo, facendolo rabbrividire. 

Il piccolo coniglietto saltò sul tavolo, improvvisamente stanco, si mise a zampettare distrattamente lungo il bordo del suo nuovo piano bianco, facendo attenzione a non pestare nulla con le zampette. Inutile dire che non si fece notare da nessuno, dato che Mina ed Eijiro avevano iniziato a punzecchiare Kacchan per quell'inaspettato cambio e lato dolce.

Sorrise, il piccolo Izuku. Era bello vedere tanti amici circondare il suo Kacchan, ne aveva bisogno. Gli volevano bene. E lui aveva solo bisogno di prendere una boccata d'aria fresca. Tentò di saltare su una sedia e poi sul pavimento quando comparve uno scivolo di ghiaccio a facilitargli le cose. Rimase stupito, solo una persona avrebbe potuto fare qualcosa del genere. 

Shoto aveva ancora la mano con un po' di gelo a ricoprirne il dorso ma gli stava… sorridendo? Deku si sentì un po' imbarazzato, poi scivolò sul pavimento e zampettò verso l'uscita. E di nuovo il bicolore gli fece una gentilezza, aprendogli la porta solo che uscì anche lui. 

Perché era così premuroso? Deku non lo sapeva. 

Shoto lo prese in braccio dolcemente e si avviarono insieme verso gli scalini, sedendosi per ammirare la pallida e bianchissima luna che irradiava luce argentea riflettendosi con le flebili stelle. Che pace. Dentro si sentiva ancora il frastuono di voci sconnesse, la più forte quella di Mina. Che autentica forza della natura quella ragazza!

"Volevo scusarmi, Midoriya" iniziò il ragazzo con l'eterocromia. Deku lo guardò curioso, ancora sul suo grembo. "Non sono stato io a rapirti, ma non so perché mi sento in colpa. Sapere che il nemico avesse preso il mio aspetto per tenderti una trappola…" mormorò, sospirando per poi guardarlo. "…mi fa incazzare".

Deku rimase stupito, era la prima volta che vedeva Todoroki imprecare a cuore leggero. 

"Non preoccuparti, Todoroki-kun, non è colpa tua" sorrise il piccino, poggiandogli una zampa su un dito. Si stupì di vedere i suoi occhi illuminarsi e un accenno di rossore colorare le sue gote. 

"Sono stato messo al tappeto come un pivello. E' bastato far saltare la luce e colpirmi alla testa con un pugno ben assestato. Devo migliorare, devo essere più forte" raccontò, con lo sguardo altrove. "Mi fa incazzare tutto questo perché se sono facile da annientare vuol dire che non posso essere utile nel proteggere le persone importanti?".

Lo guardò marcando l'ultima frase e Deku si sentì colpito, ripensando a quello che aveva detto Kacchan, ovvero che Todoroki aveva una simpatia per lui. Si sentiva un po' il cuore a mille, però il suo apparteneva solo al biondo. Le sue labbra si incresparono appena alla menzione del suo… ragazzo? Poteva definirlo in quel modo?

"Todoroki-kun" chiamò Midoriya, accarezzandogli un dito. "Qualunque cosa sia accaduta, la nostra amicizia non cambierà mai. Siamo sempre compagni, rivali, amici, tutto. Per cui, non addossarti una colpa che non ti appartiene. Hunter-Kane era un nemico subdolo dopotutto".

D'un tratto si levò una scossa di terremoto, forte abbastanza da far saltare la corrente nei dormitori, causare grida e scuotere tutto. Todoroki scattò in piedi, tenendo stretto al petto con fare protettivo Deku. No, non sembrava una normale scossa, qualcosa gli diceva che era opera di qualche Villain. 

Aveva potuto superare le restrizioni della scuola? Superare perfino i Pro Hero e i professori per arrivare agli studenti? 

Qualcosa si materializzò dal terreno, un piccolo ammasso informe dai colori verdastri e neri: spuntarono quattro arti muscolosi, una testa con tre occhi disposti in fila verticale fino al naso schiacciato. Una bocca larga, piena di denti aguzzi e una lunga lingua. 

"Un… Noumu?!" espirò Deku, saltando dalla forte presa protettiva di Todoroki. 

"Non puoi combattere, sei ferito!" intervenne l'altro. "Devi andare subito dentro!".

"No, non posso farlo!" replicò deciso Deku, anche se aveva paura perché era un Quirkless.

"DEKU!".

La porta del dormitorio si spalancò con un sonoro fracasso, Kacchan era visibilmente preoccupato, seguito dagli altri ragazzi. Nel vedere il Noumu che sembrava attendere un qualunque comando. Aveva qualcosa di diverso dagli altri suoi simili, i suoi occhi scarlatti con iride corvina, il cervello racchiuso sotto una pelle blu scuro, le unghie nere, i piedi con artigli che ricordavano quelli di un'aquila reale. Indossava un pantalone strappato simile a quello di un militare. 

"Un Noumu?!" gemette Ochako. "Come ha fatto ad arrivare qui?!".

"Si è materializzato dal terreno! Questo non è un Noumu come tutti gli altri!" spiegò frettolosamente Todoroki. 

Kacchan afferrò Deku e corse immediatamente dentro, sapeva che gli altri avrebbero combattuto. Non l'avrebbe mai ammesso ma erano tutti validi combattenti. 

"Kacchan, dobbiamo lottare quel nemico!" replicò il coniglietto, premuto contro la sua spalla.

"Che cazzo ci facevi con Bastardo a Metà?!" ruggì il focoso, portandolo nella usa stanza. Lo mise sul letto, lui a braccia conserte.

"Stavamo solo parlando. Si è scusato per il mio rapimento".

"Ah?!" sbuffò il biondo. "Ma che cazzo sta farneticando? Non è stato lui a rapirti!".

"Todoroki aveva un'espressione affranta" sospirò Deku, concentrandosi per tornare un Rabbit Hero. Se lo avrebbe visto nudo Kacchan non gli avrebbe creato imbarazzo. 

"Che stai facendo? Non vorrai mica combattere?!".

Deku completò la trasformazione: il suo corpo tornò quello di un Rabbit Hero, la sua virilità ben in mostra. Non si aspettò di avere un abbraccio famelico dall'altro, un ginocchio a stimolare il suo membro e un morso leggero fra la spalla e la clavicola. Gemette, artigliando i capelli biondi che tanto amava, volendo molto di più.

"Deku… non puoi lottare…" sussurrò Bakugo, staccandosi in malavoglia. 

L'altro sospirò gravemente, si sentiva così in minoranza, come se fosse tornato indietro ai tempi delle medie e la sua vita era un inferno. Kacchan era stato un vero bullo, ma adesso lo amava e si sentiva decisamente protetto. Si infilò prontamente una tuta e una maglietta, aveva lasciato i suoi abiti all'ingresso ma non avrebbe potuto raccoglierli.

"Non sono del tutto sicuro che l'One for All sia veramente scomparso. Non so come definirlo, ma quel guizzo di potere in Ospedale… io continuo a rimuginarci" spiegò Deku, stringendo il pugno destro.

Sentì prendersi la mano da Kacchan dolcemente, gliela strinse un po', chiudendo il divario tra di loro con un casto bacio. Durò una manciata di secondi ma fu qualcosa di elettrizzante. 

"So che non ti tireresti mai indietro. Ti salverò io il culo" sogghignò il biondo, tirandolo per una mano. 

E intanto quel Noumu non si era ancora mosso, ancora fissava il vuoto con i suoi occhi. 

"Iida-kun, dovremmo chiamare i professori!" sussurrò Asui, che era forse la più spaventata. 

"Sì, ma i cellulare non funzionano!" gemette Mineta, che era nascosto dietro ai suoi compagni con in mano il cellulare. "Quel mostro deve aver tagliato comunicazioni e linea elettrica!".

"Non ha senso, perché la U.A. è tutta illuminata" evidenziò Momo. "Creerò un drone con un messaggio di aiuto!" propose, voltandosi verso l'ingresso dei dormitori per usare il suo Quirk. Come appena il drone volò verso il cielo, il Noumu spiccò un salto capace di creare una voragine sotto ai piedi e raggiungerlo in un attimo distruggendolo con una stretta di mano, a mo' di morsa.

Tutti spalancarono bocca e occhi all'immagine di quel mostro che ora sembrava pronto a distruggere ogni cosa. Emise un ringhio disumano, atterrando a quattro zampe. I suoi occhi caddero su Todoroki, poi a Bakugo e infine a Midoriya.

"Yaomomo! Crea un altro drone, noi cerchiamo di tenerlo impegnato!" esclamò Tenya, facendo segno a Mina e a Ochako di proteggerla. "Tutti gli altri proteggiamo i dormitori!".

Il Noumu spiccò un rapidissimo scatto, la lingua biforcuta penzolante dalla bocca grondante di saliva: Shoto immediatamente creò una spessa lastra di ghiaccio ma non fu abbastanza da fermare un pugno dato a piena potenza. Ne creò una seconda ma ebbe lo stesso effetto, decise quindi di scagliare una fiammata. 

Il Noumu fu colpito in pieno, scaraventandolo lontano nel suo agonizzante dolore. 

Kacchan si levò in volo, voleva distruggere quel mostro che si stava torcendo tenendosi il volto che ora odorava di bruciato e aveva delle ferite, un occhio chiuso dove sgorgava del sangue. Usò uno dei suoi guantoni, a piena potenza.

"AP Shot!" ruggì e una violenta fiammata esplosiva di nuovo lo colpì in pieno.

"Oh, no…!" sussurrò Deku. 

Dalla schiena del Noumu si stava aprendo un nauseante squarcio sanguinante e mentre agonizzava, con il corpo che si muoveva debolmente, un qualcosa di viscido stava uscendo. Una forma di crisalide!

Un occhio rosso puntò su Deku, facendolo accapponare, un brivido lungo la schiena. No, non era possibile! Quell'angosciante sensazione terribile, quei ricordi oscuri, il potere così forte e ora che ne aveva bisogno non poteva usarlo.

Un essere fluorescente con delle ali a farfalle, tutto bianco lasciò il corpo del Noumu, ora morto con gli occhi socchiusi. L'essere aveva la pelle bianca, una luminescenza argentea che gli conferiva un aspetto simile a un Dio. Aveva due occhi a mandorla, l'iride viola, il bulbo nero, non aveva la bocca, quattro arti lunghi e sinuosi, unghie nere. 

"Ch… che cazzo?" espirò Kirishima, sentendo la paura prendergli possesso del corpo.

L'essere alzò la mano sinistra, dal palmo crebbero cinque liane candide che andarono ad avvolgersi intorno al corpo di Denki, Eijiro, Shoto e Katsuki. 

"Detroit Smash!".

Un guizzo di potere lasciò serpeggiante il braccio destro di Deku che nella furia aveva ugualmente voluto fare qualcosa. Rimase sconcertato di essere stato totalmente inutile. Abbassò la guardia, il mostro socchiuse gli occhi, poi dal volto fino allo stomaco si aprì uno squarcio: una bocca oscura piena di denti aguzzi e una lingua biforcuta scarlatta. 

Lo catturò con estrema facilità, portandoselo a un passo da quella bocca. Deku poteva sentire aria gelida, come un vuoto oscuro che lo stava richiamando, le energie sempre più deboli.

"Vai Dark Shadow!" urlò improvvisamente Fumigake, scagliando il suo demone per colpire il mostro. Quest'ultimo chiuse e aprì gli occhi in un frangente mettendolo al tappeto come l'avesse tramutato in sasso.

"Che cosa gli hai fatto?!" ringhiò Ojiro, saltando verso di lui. Anche lui fu colpito da quel lampo improvviso, ritrovandosi a terra con il corpo paralizzato.

Iida corse rapidissimo per saltargli alle spalle, anche lui non riuscì a contrastare quel colpo che un occhio nudo non avrebbe potuto vedere. Si ritrovò sbattuto contro un albero, con i muscoli contratti innaturalmente, perfino gli organi. 

Il drone, però, era riuscito a volare. Momo aveva fatto in modo di scrivere un messaggio per poterlo portare a qualche professore, per sperare di essere salvati. Un nemico di quel calibro non potevano sconfiggerlo da soli. Erano solo studenti!

Deku si sentì le forze sempre più deboli, come il lavaggio del cervello di Shinso. I suoi occhi persero lucidità, il capo si piegò all'indietro, il corpo molle. Non sentì più nulla...

 

Quella sensazione corvina, il vuoto assoluto, il suo sguardo verde fissava una figura dai capelli bianchi e i suoi stessi occhi verdi, con indosso una maglietta che gli stava allungando una mano. Sembrava così gentile, trasmetteva una tale pace.

Aveva solo una mano libera da quel fumo che gli impediva perfino di parlare. Provò ad allungargliela.

Si strinsero, il contatto fu come una sorte di calore in tutto il corpo. Beh, ammesso che sotto quella coltre nera fumosa ne avesse ancora uno.

"Nono possessore, non devi preoccuparti. Abbiamo deciso di conservare il nucleo dell' One for All per non lasciarlo sottrarre. E' un potere che va custodito per evitare di farlo cadere in mani sbagliate".

Deku si sentì in colpa, tanto da abbassare lo sguardo e ritirare la mano. La bianca figura tuttavia sorrise e la trattenne.

"Sappiamo che battaglia hai affrontato e non ci sono parole per dirti quanto siamo orgogliosi di te. Il potere dell'One for All è ancora dentro di te, ma per sbloccarlo necessiterà un corpo più forte e una volontà ancora più d'acciaio. Capisci, Nono possessore?".

Deku si sentì come rinvigorito. Allora quel potere non l'aveva abbandonato? Ma perché non riusciva ad usarlo?

"La battaglia non è finita. Il nemico è ancora qui fuori e sta cercando di usare l'One for All per i suoi scopi malvagi. Noi crediamo in te, ti stiamo aiutando, Midoriya Izuku. Ma è anche vero che dipende anche da te".

Il verdino deglutì, abbassando lo sguardo. Poi lo rialzò ed annuì.

"Trova la forza dentro di te. Ci saranno ancora tante battaglie da affrontare, dovrai dimostrarci di esserne ancora degno".

Izuku annuì ancora una volta, staccando quella mano per stringerla a pugno. Si sentiva come traboccante di energia. Doveva solo risvegliarlo. Forse era stato anche il suo corpo a tenere l'One for All come incatenato dietro a una porta. Doveva sbloccarlo! Ora!

"Vai"...

 

Due dita si illuminarono e scagliarono un potente colpo nella bocca del nemico. Il boato fu forte, il dolore ancor di più. 

Deku si risvegliò a seguito di quel movimento non volontario del suo corpo, un po' come deja-vu del passato, al Festival Sportivo contro il lavaggio del cervello di Shinso. Gli facevano male l'indice e il medio, ora completamente rossi e rotti. Il suo corpo si era indebolito molto, probabilmente sarebbe stato un ritorno al passato. Avrebbe dovuto sottoporsi nuovamente a un allenamento come l'American Dream di All Might.

"Deku!" si sentì chiamare.

Attraverso il dolore vide Kacchan che lo chiamava disperatamente, il mostro che stava stringendo sempre di più quella lingua serpeggiante bianca intorno al torace, rendendogli difficile respirare. Anche gli altri stavano soffrendo.

La sua mano ferita era dolorante. Il mostro sembrava essere incazzato. 

Improvvisamente alle loro spalle si aprì un buco nero, un warp. E c'era solo una persona capace di farlo…!

Spuntò una mano pallida, un'altra guantata, poi una ancora bruciata e piena di ustioni. La Lega dei Villain? 

"Kurogiri, catturali tutti e sei".

Il warp si amplificò e potente il suo risucchio tirò verso il profondo nero l'essere e i cinque Hero, sotto gli occhi di tutti. 

"Midoriya Shonen! Ragazzi!".

Era All Might, con Aizawa, Midnight e Vlad. Stavano correndo verso i dormitori.

"Kurogiri, chiudi il warp gate".

Aizawa scagliò le sue bende, attivando il suo Quirk, per un frangente il portale si bloccò dal chiudersi. Riuscì a catturare la mano di Eijiro ma un lampo bianco lo colpì dritto al volto, scagliandolo pesantemente su All Might. Aveva fallito!

Avevano perso ben cinque studenti in una volta sola!

EraseHead aveva una ferita allo zigomo, era riuscito a deviare in parte il colpo ma questo l'aveva portato a fallire. Dannazione! 

"Midoriya Shonen!" chiamò All Might, protendendo l'arto verso il vuoto per poi abbassarlo con grande sconforto.

I suoi ragazzi, il suo pupillo…! 

Imperdonabile!

Patetico!

Inutile…!

 

"Maestro, va tutto secondo i piani".

Tomura Shigaraki si sentiva come invaso da una sensazione nuova, come orgoglio e incredibile felicità macabra. Non aveva alcuna mano sul corpo, mostrava la sua faccia compiaciuta allo schermo del bar, mentre il suo maestro applaudiva lentamente. 

"Li abbiamo catturati. Che ne facciamo del mostro?" chiese Kurogiri, mentre puliva un bicchiere con cura.

"Ha un Quirk interessante. Potrebbe essermi utile" rispose All for One, guardando poi Himiko e Compress che salivano da una botola sul pavimento, mentre Dabi giocherellava con un fuocherello nella mano sinistra. "Come stanno i nostri ospiti?".

"Izuku-kun è così carino con quelle orecchie da coniglio, voglio tagliare la sua pelle e vederlo sanguinare! Degli altri non me ne frega affatto!" rispose Toga, mentre si teneva le guance imporporate di eccitazione fra le mani. 

"L'essere è stato imprigionato in una delle mie sfere, tutti gli altri studenti sono incatenati alle sedie, sono privi di senso" spiegò Compress, tirando fuori una biglia azzurrata magicamente da una mano. "Vuole che glielo porti?".

"Kurogiri, apri un Warp Gate e tu Mr. Compress inserisci la sfera al suo interno" ordinò All for One con un accenno di sadica gioia nella voce. 

Fecero quanto richiesto, poi la registrazione scomparve lasciando la Lega dei Villain a se stessa. Nessuno, però, si era accorto che i cinque studenti avevano semplicemente finto di essere privi di senso per poter ascoltare i discorsi del piano superiore. Erano stati rinchiusi in uno stanzino interamente di pietra, molto piccolo, quattro metri per tre e filtrava solo dell'aria da un piccolo condotto dove filtrava la luce lunare. C'era un odore di umidità persistente e dell'acqua che gocciolava nitidamente alle loro spalle. 

Erano stati bloccati su delle sedie, le braccia e le gambe bloccate da fermi di ferro, catene e acciaio indistruttibili ma almeno erano insieme.

"Deku, come stai?" chiese subito Shoto.

Erano stati collocati in quest'ordine: Midoriya, Katsuki, Eijiro, Denki e infine Shoto. 

"Sto bene, non preoccupatevi per me" mentì, il realtà il dolore alla mano era insopportabile. 

"Sei riuscito a usare il tuo potere?" chiese Eijiro, sporgendosi in avanti per vederlo attraverso quella luminosità scarsa.

"Non so, non del tutto. Credo che sia ancora dentro di me, ma devo solo convincermi a poterlo usare di nuovo" spiegò il giovane, deglutendo. "Siamo nel covo del nemico".

"Allora Hunter-Kane lavorava con Shigaraki?" sbuffò Denki, in quel momento voleva solo starsene nel suo letto e non pensare a nulla.

"Dobbiamo solo uscire fuori di qui!" tagliò corto Eijiro, guardandosi intorno. "Non ci sono porte che possiamo usare, siamo bloccati e apparentemente l'unica uscita è quel condotto d'aria ma non si può usare perché troppo in alto e troppo piccolo".

"Midoriya potrebbe trasformarsi in coniglio e raggiungere quel condotto!" provò Denki, speranzoso.

"No!".

Tutti si stupirono a quanto grave fu quella semplice parola uscita dalle labbra di Bakugo. Era rimasto in silenzio fino a quel momento, forse rabbioso, forse a pensare a come scappare. Si sentiva di rivivere un deja-vu, solo che adesso era insieme ai suoi compagni.

"La trasformazione in Bunny e in Rabbit Hero richiede una quantità disumana di energia, Deku è attualmente ferito! Il suo Quirk, se è tornato potrebbe servirci per dopo! E poi mi spieghi che vantaggio abbiamo a usare un condotto dell'aria?!" scattò rabbioso.

Deku avrebbe voluto baciarlo però tuttavia ci pensava a quello che aveva detto Denki, tuttavia era anche vero che quel piccolo rettangolo che a malapena si vedeva nell'oscurità avrebbe portato da qualche parte.

"Se non ci sono uscite vuol dire che siamo stati portati qui con un Warp Gate" disse, dopo un attimo di riflessione. 

"Allora la nostra occasione sarà quando verrà qualcuno a liberarci. In tal caso potremo combattere e usare il Warp Gate per poter scappare!" esclamò rincuorato Eijiro. 

"Se verranno a controllarci" sospirò sconsolato Denki. 

"Fulminato, perché non provi a usare il tuo Quirk per vedere se riusciamo a rompere i fermi?" provò Kacchan. 

"Fossi in te non lo farei. Questo materiale è fatto in modo da assorbire i Quirk e rilasciarli con il doppio della potenza! Potreste ottenere l'effetto contrario!".

I cinque furono come invasi da un brivido lungo la schiena, accanto a Deku si accese un fuoco bluastro: c'era una figura sogghignante. Dabi! Guardava con cattiveria Shoto, che manteneva il contatto visivo e successivamente osservò il Rabbit Hero. Gli accarezzò una delle orecchie, scendendo lungo la guancia per poi colpirlo con un pugno al viso.

"Bastardo! Perché non ci liberi e vedi come ti spacchiamo il culo?!" ruggì Katsuki. 

"Ah, cielo. Ti comporti come se questo Rabbit Hero fosse il tuo ragazzo" commentò sarcastico Dabi, avvicinandosi con il viso a Deku, stringendogli le guance. "Quindi che cosa faresti se lo uccidessi dinanzi ai tuoi occhi?".

Kacchan stava fumando di rabbia, tuttavia aveva capito che cosa voleva fare: istigarlo a scagliare qualche esplosione che lo avrebbe ucciso sul colpo. Tuttavia era un ragazzo intelligente e non avrebbe fatto nulla di stupido. 

Afferrò i capelli di Deku strattonandolo con forza, fino a farlo gemere di dolore. Quel verdino aveva catturato l'attenzione sia di Tomura sia di All for One e voleva solo capire il perché. 

"Facciamo un bel gioco, ti va?" sogghignò. Prese una tessera nera dal suo soprabito e la passò su una scalanatura sul blocco a braccia e torace. Lo liberò, ma subito lo tirò contro il muro e iniziò a tempestarlo di ginocchiate allo sterno. "Fammi vedere il tuo potere, se mi batti, vi lascerò tutti liberi!".

Deku guardò Kacchan, poi di nuovo Dabi. Il suo potere non era controllabile, che cosa avrebbe potuto fare?

  
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