Anime & Manga > Boku no Hero Academia
Segui la storia  |       
Autore: NightWatcher96    30/06/2021    2 recensioni
Uno strano Villain colpisce Deku facendolo diventare un coniglio. Durante la sua cattura, tuttavia, trovano solo vestiti e polvere, il suo corpo completamente disintegrato. Come riporteranno Deku alla normalità? Fluff e Kacchan x Deku
Genere: Avventura, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: All for One, Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Angolo della Quirkless

Eccomi qui con un nuovo capitolo. Stiamo arrivando alla resa dei conti, ormai e curiosamente sta crescendo un bel po' di voglia di dar voce alle idee che mi sono arrivate, tutto merito di chi mi segue, ovviamente. Detto questo, Enjoy!!



 

"Facciamo un bel gioco, ti va?" sogghignò. Prese una tessera nera dal suo soprabito e la passò su una scalanatura sul blocco a braccia e torace. Lo liberò, ma subito lo tirò contro il muro e iniziò a tempestarlo di ginocchiate allo sterno. "Fammi vedere il tuo potere, se mi batti, vi lascerò tutti liberi!".

Deku guardò Kacchan, poi di nuovo Dabi. Il suo potere non era controllabile, che cosa avrebbe potuto fare?

 

Era una situazione davvero difficile, l'aria si era fatta incredibilmente pesante e il cuore che galoppava nel suo petto non aiutava affatto. Si sentiva così inutile e per una volta essere un Hero con un Quirk che era come finito chiuso in un baule lo pressava facendogli sentire rabbia, frustrazione e tanti altri sentimenti negativi.

Dabi sghignazzava con i suoi penetranti occhi, giocherellando con una fiamma bluastra nella mano destra. L'altra era nella tasca del suo pantalone e ne muoveva le dita come se ci fosse stato qualcosa da sfiorare.

"Sei interessante con queste orecchie" commentò dopo un silenzio interminabile. In un rapido movimento della gamba sinistra afferrò la base delle orecchie sbattendogli la testa ripetutamente contro il muro. E nel mentre guardava Shoto a tre quarti, un sorriso macabro sulle labbra, beandosi dei gemiti di Deku. "Chi è il fortunato, allora?".

"Lascialo andare!" ringhiò Shoto, dibattendosi.

"Ah, ma tu guarda! Sei più coriaceo di quel che ricordassi. Dov'è finito il tuo storico sangue freddo?" sibilò sarcastico Dabi, ripetendo quelle testate contro la durissima pietra. Sentì il peso di Deku far pendere il suo braccio, stava quasi perdendo i sensi. Lo tirò prima sé, per poi trascinarlo per le orecchie doloranti verso Katsuki. "E' lui?".

Izuku guardò a fatica i rubini ardenti del biondo ma non risposte. Dabi lo schiantò di viso contro quello di Kacchan in un sonoro rumore nauseante. Ripetè l'atto ignobile fino a vedere la fronte di entrambi macchiata di rosso. 

Katsuki rovesciò la testa all'indietro, con la bocca aperta e gli occhi appannati dal dolore, mentre il sangue da uno spacco sulla fronte gocciolava e serpeggiava verso il setto nasale e gli zigomi.

Passò poi ad Eijiro. Ripetè la stessa domanda e di nuovo Izuku non rispose. Questo gli costò lo stesso trattamento e spaccò la testa al rosso. Poi a Denki. Ora aveva tre Hero con la fronte rotta e un Rabbit Hero che era sempre più prossimo a svenire, con un sanguinoso squarcio sulla fronte e un fiume di sangue che non accennava a placarsi. 

Afferrò per i capelli il verdino, ottenendo un gemito strozzato, poi lo spinse a pochi centimetri dal volto di Shoto. Quest'ultimo aveva gli occhi ampi, illuminati da un sentimento nuovo: la collera. 

"Saresti perfetto da distruggere in questo momento" sogghignò. 

"Lascia stare me e i miei compagni!" intimò rabbioso. 

Dabi si ritrasse: per un attimo gli sembrò di vedere un bambino con una fasciatura sull'occhio che urlava contro suo padre e singhiozzava per riavere sua madre. Fece schioccare la lingua contro le labbra, prima che il suo sorrisetto mutasse in una rabbiosa espressione di vendetta. Schiantò Deku contro il suo viso più e più volte. Poi sorrise macabramente.

"Se non vuoi che faccio esplodere i tuoi amici mostramelo" sillabò nell'orecchio di Deku.

Con le pochissime forze rimaste lo vide puntare la mano verso Katsuki, Eijiro e Denki e allora chiuse gli occhi, cercando disperatamente il suo Quirk. Non poteva essere tornato inutile! Era l'unico libero, doveva pur far qualcosa, maledizione! I suoi amici non c'entravano, erano solo lui che volevano!

L'oscurità regnava sovrana dentro di lui. Non vedeva ghirigori o lampi di luce, non percepiva nulla. Sentiva le risate di Dabi che gli intimavano di usare il potere per evitare una brutta fine ai suoi amici. Li doveva proteggere! All Might aveva continuato a usare le ultime fiamme del suo potere contro All for One!

-Ti prego… One for All… concedimi ancora il tuo potere!-.

Era da tempo che non si sentiva più così triste e infelice, gli venne in mente quando piagnucolava per il bullismo di Kacchan, per la sua impotenza nell'essere nato senza un Quirk, per essere stato sempre schifosamente debole.

"Allora non ci tieni? Bene, li farò fuori!".

Dabi non aspettava altro sotto gli occhi di Shoto che sembrava terrorizzato, nella sua apatia. Scagliò tre fiammate sulle prigionie dei giovani Hero e un'esplosione si levò nella piccola stanza. Katsuki, Eijiro e Denki urlarono, qualcosa di verde si mosse a saetta, facendo alzare una nuvola di polvere, un sordo boato e una pioggia di schegge.

Li vide: occhi luminosi e verdi che ardevano di rabbia. 

"Eccolo qui" commentò Dabi, viscidamente felice. 

Appena il polverone si diradò rimase stupito di vedere Izuku Midoriya avvolto dall'One for All, il corpo sprizzare scariche elettriche e il braccio destro completamente rosso, come se fossero esplosi muscoli, ossa e tendini. Un'emorragia sottocutanea.

"Cosa? Non sei in grado di controllare il tuo potere, Rabbit Hero?" shignazzò.

Un brivido tuttavia gli salì lungo la schiena: vide dei flebili cristalli di ghiaccio ballonzolargli dinanzi agli occhi e capì troppo tardi. Midoriya non aveva solo liberato i tre amici prima di saltare in aria con un Detroit Smash, ma era riuscito anche a proteggere Shoto che, rimasto silenzioso alle sue spalle lo aveva immobilizzato in una spirale di ghiaccio.

"Abbiamo vinto. Lasciaci andare" sillabò il giovane Todoroki.

Eppure Dabi schioccò le dita: un warp gate si aprì sotto di loro e caddero con delle urla.

 

Shoto non aveva mai avuto paura del buio.

Riteneva che crescere con un padre che rasentava un Villain piuttosto che un Pro Hero gli avesse creato una concezione del tutto differente della paura. Ma adesso, così stranito da quell'ansia che stava crescendo nelle sue viscere, stringere al petto il corpo del piccolo Rabbit Hero inconscio e ritrovarsi in mezzo al nulla lo inquietava.

Lo confortava percepire sotto le dita tiepide i battiti del suo migliore amico, lo aiutava a schiarirsi le idee infilare il naso tra i capelli e accarezzargli le orecchie flosce. D'un tratto sentì un calore alle gote, così strano per un'amicizia. Anche se non vedeva a un palmo dal naso percepiva i respiri lenti e caldi contro la sua guancia: le labbra dischiuse di Izuku erano a pochi centimetri da lui.

Deglutì un paio di volte e senza rifletterci su ancora a lungo premette delicatamente la bocca su quella più piccola baciandola. Non aveva mai riservato qualcosa del genere a un ragazzo, figurarsi a una ragazza. Ma una volta aveva ricevuto un bacio dolce da sua madre sulla guancia con tutto l'amore possibile di una madre. Ricordava perfettamente lo schiocco sulla sua candida pelle di bambino, quel respiro caldo uscire dal naso che faceva le fusa contro di lui e quel calore che suo padre aveva sempre raggelato con un semplice sguardo.

Era lo stesso con Izuku? Non lo sapeva. 

Si staccò, accarezzando dolcemente la guancia; era imbrattata di sangue rappreso e risultava appiccicosa.

Improvvisamente vide un puntino luminoso farsi strada verso di lui, diventando man mano più grosso e minaccioso: una piccola palla di fuoco roteava velocissima scoppiettando frammenti di fuoco. C'era solo una persona capace di fare qualcosa del genere! Alzò prontamente una lastra di ghiaccio ma come il buio ritornò dopo lo schianto di quel colpo sentì un pugno schiantarsi contro la sua mandibola e due mani rabbiose strappargli Deku dalle braccia. 

Prontamente accese un fuoco con la mano, ancora in terra a strofinarsi il dorso dell'altra contro le labbra spaccate. Riconobbe dei rubini rabbiosi, in collera che lo fissavano con Deku tra le braccia. 

"Bastardo! Ti ho visto!" ruggì.

"Ah, Bakugo" risposte atono l'altro, alzandosi in piedi. 

"Come ti sei permesso di baciarlo?" scattò furioso, con un passo avanti. "Come cazzo ti sei permesso di premere le tue sudicie labbra su quelle di Deku?!".

"Midoriya non ti appartiene" evidenziò stoico l'altro, stupito da una simile dichiarazione. "E' mio amico".

"Gli amici si baciano sulla bocca, schifoso pervertito?!".

"Sembra che tu tenga particolarmente a Midoriya. Devo pensare a male?" marcò incolore Shoto, tuttavia i suoi occhi ardevano di rabbia. 

Katsuki improvvisamente sogghignò, portandosi dolcemente Deku sulle spalle e tenere le braccia e le mani libere. Controllò la sua fronte con quella fonte di luce del bicolore e non trattenne uno sbuffo di rabbia: la fronte era più rossa che rosa e i respiri incostanti del verdino non promettevano nulla di buono.

Tornò a sogghignare sotto uno sguardo compiaciuto. 

"Hai perso in partenza, Bastardo a Metà".

L'altro si oscurò; la fiamma nella mano ebbe un guizzo per la rabbia che stava crescendo.

"Di che cosa stai parlando, Bakugo?".

"Deku mi appartiene, è mio. Non permetto a nessuno di baciarlo. Nessuno oltre me".

Shoto improvvisamente fu invaso da una serie di sensazioni frustranti: ora capiva il discorso di Dabi, la domanda sul chi fosse il fortunato, quegli sguardi complici fra Deku e Kacchan, all'ospedale quello spruzzo di rabbia. Il moto di gelosia. Capiva tutto e allora perché si sentiva tradito? Messo da parte?

"Oi, cos'è quella faccia di cazzo che stai facendo? Non sarai mica geloso?" ringhiò Katsuki.

"Avrei dovuto capirlo" sussurrò, portandosi una mano sulla fronte. "Avrei dovuto capirlo che Midoriya non si sarebbe mai fidato di me così tanto da confidarmelo!". Una fiammata rovente si aggrappò al suo corpo, l'altra mano emise del fumo bianco. "Avrei dovuto immaginare che non si sarebbe mai innamorato di me!". Scagliò una fiammata e una stele di ghiaccio verso Bakugo che saltò, aiutato dalle sue esplosioni nei palmi, schivando tutto e cercando di non far colpire Deku sulle sue spalle.

Era pazzo di rabbia mentre lasciava sgorgare il suo Quirk, lasciandosi annebbiare dalla foschia di rabbia e collera. Si fidava di Midoriya e considerava Bakugo suo amico e rivale. Evidentemente si sbagliava. 

"Todoroki-kun…".

La fiammata incontrollata lo avrebbe colpito, contro la volontà del suo cuore spezzato. Shoto prontamente sbattè il piede in terra per innalzare una colonna di ghiaccio e schermare la schiena del Rabbit Hero sveglio, mentre Katsuki scivolava su quella specie di rampa e atterrava a pochi passi da lui. 

"Non devi essere arrabbiato… te lo avrei detto… è solo che è così nuovo ed io non so nulla di sentimenti…".

Deku parlava a fatica, assonnato e teneva gli occhi chiusi, respirando tra il dolore del suo corpo malandato, il braccio ferito come agli inizi della U.A e la fronte spaccata. Katsuki fece per spostarlo in braccio, sedendosi in terra quando negò, preferendo rimettersi in piedi, sebbene debole e barcollante.

"Mi dispiace molto sentire questo dolore e questa rabbia in te, non te lo meriti. Non pensavo di dirtelo in questo modo… ma conosciamo Kacchan e il suo carattere" spiegò Deku, schiudendo gli occhi stanchi. Sorrise a uno sbuffo irritato dal biondo che tuttavia gli offriva supporto con una mano al fianco e una che stringeva il polso non ferito sul suo collo.

"Però…" bofonchiò Shoto a pugni stretti.

Izuku gli fece una carezza alla guancia, stringendogli la spalla e cercando i suoi occhi. "Troverai chi ti ama, ne sono certo. E poi, baci molto bene, Shoto-kun".

Arrossì come un peperone, sentendo sobbalzare il cuore. Non seppe se per la carezza di Deku o il fatto che l'avesse chiamato per nome. 

"P… possiamo ancora essere amici?" balbettò come un bimbo.

Deku lo abbracciò dolcemente, per grande rabbia di Katsuki che tuttavia non obiettò nulla. In un primo momento il giovane bicolore non reagì, poi si rilassò, ricambiando dolcemente. Gli schioccò ugualmente un bacio sulla guancia, lasciandolo staccare.

"Non c'era neanche bisogno di chiederlo. Niente cambierà o romperà la nostra amicizia" confermò radioso Deku.

"Kirishima e Kaminari? Dove sono?" chiese poi Shoto, sospirando un po'. 

"Non lo so. Quando mi sono svegliato non c'era nessuno" sputò velenoso Katsuki.

Improvvisamente una liana bianca si avvolse intorno alla caviglia del biondo, allarmando gli altri due: era arrivata dal nulla e stava serpeggiando strettamente lungo la gamba, il bacino, la vita e le braccia. Era bloccato e cosa peggiore stava sollevandosi verso l'alto.

"Kacchan!" gridò Deku, correndo verso di lui.

Il biondo non riusciva a muovere un solo muscolo, quella forza era decisamente superiore alla sua. A malapena voltandosi verso il lato opposto riuscì a scorgere qualcosa con la coda dell'occhio e sentì la paura attanagliargli le viscere. Era di nuovo quell'essere falena bianco! Ma come? Avrebbero dovuto lottare con quel mostro che era così forte e spaventava?

Deku guardò la mano… ora come ora il suo corpo non riusciva a sincronizzarsi con il suo Quirk, che sembrava essere tornato un po' di più, lo percepiva come un formicolio nella mano ancora integra. Poteva utilizzare l'Air Force, anche se ciò gli avrebbe rotto le dita, come al festival sportivo contro Shoto.

Scosse il capo, correndo verso l'uomo falena che stava volando verso l'infinito: non poteva più esitare! Era per questo motivo che si era ritrovato a perdere l'One for All. Scosso da quei sentimenti rabbiosi la sua corsa di trasformò in una a quattro zampe, simile a quella di Asui: la sua velocità aumentò drasticamente e fu capace di scagliare un agilissimo balzo. 

Smash o Air Force? Deku non lo sapeva, poi vide le liane stringersi ancor di più sul corpo di Kacchan e preferì il secondo. 

Afferrò il polso della mano ancora integra e scagliò quattro proiettili, colpendo i viticci e un occhio del mostro che ebbe un fremito e un urlo disumano. Se le spezzò le dita, maledizione! Eppure lo aveva immaginato l'uovo che non esplode nel microonde!

Shoto era sotto di lui, mentre scivolava sul ghiaccio per eguagliare la velocità incredibile di Deku; fece infine una deviazione, scagliando ben due lastre di ghiaccio, una per attutire la caduta del biondo, una per fare da supporto al Rabbit Hero.

"Midoriya!" chiamò.

L'altro annuì, il corpo che diventava avvolto di scariche elettriche mentre volava verso il nemico. Il suo braccio era fuori uso ma dovevano farlo fuori. Sentì presto due presenze ai suoi lati: Shoto e Katsuki gli stavano dando supporto. Gli si agganciarono ai fianchi, le braccia sulla sua schiena, occhi che non avrebbero ammesso atti di eroismo solitari.

I tre si scambiarono un cenno convinto, poi diedero sfogo ai loro poteri che fuoriuscirono come un turbine di fuoco, ghiaccio ed elettricità, ben presto prese a serpeggiare velocissimo, colpendo la falena gigante che cercò di resistere ma ne fu ben presto travolta.

Un nuovo Warp Gate tuttavia si aprì e li inghiottì.

 

Atterrarono con una sincronia incredibile in un nuovo background, ma rimasero completamente pietrificati. Era un laboratorio.

Al soffitto pendevano diverse capsule contenenti dei corpi, alcuni in putrefazione. Non c'era alcuna guardia, solo un uomo seduto a una scrivania invaso dai lampi colorati di tre enormi monitor che mostravano analisi, corpi e tracciati di DNA.

Shoto e Kacchan si misero schiena contro schiena per proteggere Izuku che era più sfiancato di prima. Quel laboratorio era enorme, poteva benissimo essere un prefabbricato destinato alla creazione di un supermercato. Il soffitto era talmente avvolto dalla penombra che non si vedeva nulla, c'era un odore di sangue e di metallo e si udivano dei mugoli in lontananza, provenienti da due capsule proprio dinanzi all'uomo con i baffi che era assorto nel suo lavoro.

C'erano diverse rampe di ferro e scale che portavano ai piani alti, verso il soffitto e quelle capsule verdastre, piene di liquido. 

Deku si sentì mancare… non voleva di nuovo rivivere tutto quello che aveva portato alla sottrazione parziale dell'One for All. Si artigliò le mani nei capelli, respirando sempre più velocemente.

"Stiamo in guardia!" bofonchiò Kacchan, sentendo quel sibilo perforargli l'orecchio. Si voltò, vedendo Deku con un'espressione scioccata e vuota, ansimare e affamarsi d'ossigeno, tremando, con le lacrime che sgorgavano sugli occhi. Ricordò l'ospedale come un deja-vu. "Deku, calmati. Ci siamo noi, va tutto bene!" provò, inghiottendolo in un abbraccio.

Non si rilassò per niente tra le sue braccia, ancora tremando.

"Sta andando in iperventilazione" evidenziò Shoto, guardandosi intorno.

Fu allora che notò con la coda dell'occhio due figure che si agitavano, battendo dei pugni sui vetri infrangibili delle capsule. Riconobbe dei tratti rossi e altri gialli… erano i suoi compagni!

"Bakugo, Midoriya, ci sono Kirishima e Kaminari lì!" indicò.

I due aguzzarono la vista, mentre la poltrona si voltava e il dottor Garaki sorrideva mellifluo, gli occhiali stravaganti ad illuminarsi di velature verdi e magenta. 

"Buonasera, ragazzi" disse. "Siete proprio in tempo per il mio esperimento, ovvero rimozione forzata dei Quirk".

Kirishima aveva attivato l'Indurimento e continuava a battere pugni su quei vetri, sperando di ribaltare la difficile decisione. Denki provò a usare una scarica da mezzo milione di volt, ma ottenne un effetto indesiderato: le pareti erano schermate e ribaltarono l'attacco contro di lui, facendolo fulminare e tramortire sulla base della capsula.

"Kaminari!" chiamò terrorizzato Eijiro, furioso.

"Lasciali subito andare, mostro!" ruggì Katsuki, tuttavia senza staccarsi da Izuku, un po' meno scioccato.

"E perché dovrei rinunciare ai miei esperimenti? Il mio Maestro ne è molto contento. Quell'uomo falena aveva un DNA molto particolare, con diversi Quirk. Se non sbaglio doveva chiamarsi Hunter-Kan" continuò, giocherellando con le dita guantate di una sua mano.

Il cuore di Deku cadde letteralmente nelle viscere. Allora… non era finita? Era ancora vivo? Ma come…?

Garaki schioccò le dita e dietro ai tre studenti si materializzò l'uomo falena, ovvero Hunter-Kane, con un enorme buco al centro dello stomaco e occhi indemoniati.

Improvvisamente, però, Deku attivò il suo Quirk: il dottore, nel notare quelle scariche elettriche, si piegò in avanti sulla poltrona, stupito e deliziato che l'oggetto del suo esperimento per conto del Maestro si fosse degnato di presentarsi. Doveva ringraziare Dabi che aveva preferito far un colpo di testa e l'intervento di Kurogiri per evitare ulteriori danni. Ora che erano qui, significava solo una cosa.

Premette un tasto segreto su uno dei braccioli, si aprì una botola dal pavimento sotto il Rabbit Hero, catturandolo sotto gli occhi basiti di Katsuki e Shoto. 

"Tranquilli, anche per voi ce ne è" mormorò Garaki, richiamando altre due capsule. 

Furono portati accanto a Eijiro e Denki, tutti e cinque bloccati. 

"Eccellente lavoro, dottor Garaki".

L'uomo con i baffi color cioccolato si inchinò rispettosamente dinanzi a un alto uomo in smoking nero, con un respiratore al collo collegato al suo viso senza alcun dettaglio umano. Stava applaudendo lentamente, sbucando dall'oscurità per portarsi accanto a Hunter-Kane.

"I nostri patti possono considerarsi conclusi" disse con un ghigno. 

Il corpo di Hunter-Kane fu percorso da uno spasmo, mentre la mano dell'uomo era premuta nel suo corpo, risucchiandogli il Quirk sotto forma di luminescenza arcobaleno. L'uomo falena iniziò a dibattersi ferocemente, prima di diventare rinsecchito, il corpo di un grigio malato, le ali come di carta pesta che si sbriciolarono a un fremito involontario.

"Ah… il mio antico Quirk, o meglio del mio Otouto".

E da quelle capsule, sospese a mezz'aria, i cinque erano rimasti pietrificati di quell'abominio che continuava a bearsi di quella meravigliosa fine per un uomo che aveva creduto troppo nel suo sogno e si era schierato con il male. 

"Non preoccuparti, la Croce Occulta continuerà i suoi studi con il dottor Garaki. Esperimenti di un cervello di prim'ordine come il tuo non devono andare sprecati".

Hunter-Kane allungò una mano contro l'uomo in nero ma il suo corpo si sbriciolò in miliardi di frammenti scuri, come carta bruciata. 

"Midoriya… quello…" gemette spaventato Eijiro.

"All for One".

Come fosse stato chiamato, l'uomo alzò la testa verso di lui, gli parve di vederlo sorridere. Il dottor Garaki prontamente tornò ai suoi computer, premendo rapidamente le dita sulla console. Nelle capsule fu rilasciato un liquido verdastro e una mascherina d'ossigeno sul volto dei ragazzi. A nulla valsero i tentativi di controbattere.

Nella capsula di Deku furono rilasciate ben sette ultime fiale trasparenti e attesero qualche istante.

Il contatto con quel liquido inodore e contro poi il suo corpo innescarono una reazione terribile, sotto gli occhi di tutti. Deku iniziò a urlare per il dolore, le orecchie che fremevano, i suoi occhi privi di iridi, i valori del sangue e del Quirk che continuavano a schizzare verso percentuali altissime e incredibili.

"Che meraviglioso spettacolo" sorrise All for One. "Un mio caro amico dovrebbe essere qui. Vorrei vedere il suo volto modellato dall'impotenza".

"Midoriya!!" esclamarono Shoto, Eijiro e Denki, meno stordito, attraverso le mascherine. 

Il loro amico si dibatteva furiosamente, incredibilmente le ferite invece si rigeneravano, senza lasciare neppure una cicatrice. Sembrava fosse il Quirk di Recovery Girl. La sua mente era una confusione di lampi, non sentiva né capiva più nulla. Le sue orecchie fischiavano, la gola non ne poteva più di lanciare urla e strilli.

La capsula si incrinò, zampilli di liquido refrigerante iniziò a cadere.

"Maestro, penso che non reggerà a quel ritmo" ammise Garaki.

"Proprio come avevo pensato. Il Quirk che stavo cercando è dentro quel ragazzo Rabbit" tagliò corto All for One. 

Altre schegge incrinarono la capsula, poi cedette definitivamente, con un'inondazione del liquido che venne raccolto in un canale di scolo a grate di metallo sul pavimento. 

Quando dischiusero gli occhi i ragazzi rimasero sconcertati: Deku era accovacciato su un generatore d'elettricità, il petto nudo, un pantalone nero a ricoprirgli la parte inferiore. I capelli bianchissimi, le orecchie ritte e gli occhi completamente assenti, senza l'iride, senza una coscienza.

"Deku!" chiamò spaventato Katsuki.

"Vieni" ordinò All for One. 

Il Rabbit Hero saltò agilmente verso di lui, accovacciandosi su un solo ginocchio. 

"Puoi alzarti, Izuku Midoriya" continuò felice. "E distruggili per me".

Si voltò verso i suoi amici, una lacrima colò sulla sua guancia: caricò un Detroit Smash verso Kacchan e partì. 

Era la sua fine?

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Boku no Hero Academia / Vai alla pagina dell'autore: NightWatcher96