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Autore: Vianne1013    07/07/2021    2 recensioni
Eccomi qui, dopo tanto tergiversare ho deciso di pubblicarla anche qui e spero che questa storia un po' particolare vi piaccia, si basa sulla canzone è Il figlio della Luna cantata in spagnolo e italiano da Mecano e solo in spagnolo da Sara Brightman. Spero che vi piaccia. Un bacione a tutti.
Genere: Avventura, Azione, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaori Makimura, Ryo Saeba
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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La mattina successiva, il giorno della partenza, il sole brillava alto nel cielo e la foresta risplendeva di colori vivaci e allegri.
Hitomi, Toshio e gli altri si alzarono di buon ora e consumarono un’abbondante colazione gitana e si prepararono a salutare tutta la popolazione.
“Grazie per l’ospitalità mamma Yadranka, è stato bello rivederti.” Disse Hitomi abbracciandola con dolcezza. “Sentirò molto la tua mancanza.”
“Torna a trovarmi quando vuoi, porta anche tuo marito e tua figlia, sarete sempre i benvenuti qui, nella Valle della Luna.” Disse la donna sorridendo felice, nel tentativo di bloccare le lacrime.
Yadranka salutò anche Toshio, la piccola Harumi e poi passò a Ryo.
“Sei un grande guerriero, come avevo immaginato. Hai affrontato le tue paure, i tuoi demoni e sei riuscito a dominarti. Hai scelto l’Amore e la Luce, contro l’Oscurità e l’hai fatto per la tua famiglia. Sei un guerriero di luce, a tutti gli effetti, hai un cuore buono e sei protetto dalla Luna. Lo stesso vale per la tua famiglia. Ti auguro tutto il bene del mondo.” Gli disse Yadranka con aria serena.
“Grazie.” Disse Ryo, cercando di ringraziare la donna.
“Non ringraziarmi, mi hai aiutato a salvare la mia gente, ti sarò grata a vita.”
“È tutto merito di Shan In.” Disse l’uomo lanciando un’occhiata verso la figlia che a pochi passi da lui, stava parlando e scherzando con Stevan. “Lei ha insistito per aiutare Aghir e per venire qui, a risolvere il mistero. È lei l’unica da ringraziare.”
“Sì, hai ragione.” Disse Yadranka, per poi avvicinarsi alla piccola Shan In ed abbracciarla forte.
“Piccola mia, io davvero non so come ringraziarti. Hai salvato tutti noi e hai sconfitto l’Oscurità. Ti devo tutto. Ti ringrazio tanto.”
“È stato bello conoscerti, mamma Yadranka.” Disse la bambina sorridendo raggiante.
“Anche per me tesoro, ti auguro di realizzare tutti i tuoi sogni, le tue speranze e di vivere la tua vita, in un mondo d’Amore.”
“Lo farò, grazie!” disse e poi si sporse in alto, le diede un dolce bacio sulla guancia e raggiunse gli zii a pochi passi di distanza.
L’ultimo saluto, fu quello di Kaori, che abbracciò prima Rubinia, poi salutò il timido Stevan e infine abbracciò Yadranka.
“Ti devo tanto Kaori, se non ci fossi stata tu, non saremmo riusciti a vincere e forse non saremmo qui, a raccontarlo.” Confessò con aria triste.
La sweeper le mise una mano sulla spalla e sorridendo disse “È stato bello, venire qui e conoscervi tutti. Grazie ad Aghir sono riuscita a riprendermi mio marito e a far ritornare la tranquillità nella mia famiglia. Sono io che devo ringraziare voi.”
“Vi auguro tutto il bene del mondo.”
“Grazie ricambio di cuore. Forse un giorno ci rivedremo.” Disse Kaori, sorridendo e raggiungendo gli altri.
Rivolsero un ultimo saluto alla stirpe della Luna e s’incamminarono verso casa, felici, sereni e liberi da incubi, paure e disperazione. Il mistero era stato risolto, il Figlio della Luna era tornato ai legittimi proprietari, senza cadere nelle mani sbagliate e tutto erano tornato alla normalità.

*******************************

Quando tornarono a Tokyo, era sera inoltrata, la città era illuminata con mille luci vivaci e una meravigliosa luna piena risplendeva nel cielo. Il tragitto verso casa fu tranquillo e senza problemi. Si separarono con Hitomi e Toshio all’incirca a metà strada e Ryo continuò tranquillamente sulla strada di casa.
Una volta rientrati, Kaori mise Shan In al letto e si preparò per andare a dormire. Ryo si recò in sala, spalancò la finestra, in modo da far entrare il vento leggero e preso un bicchiere di whisky, si recò sul terrazzo.
Appoggiò il bicchiere sul davanzale, si accese una sigaretta e l’aspirò a pieni polmoni. Shinjuku li aveva accolti a braccia aperte, ma lui si sentiva ancora scosso per quello che era accaduto prima. La città continuava ignara il suo flusso normale, mentre lui ancora non riusciva a darsi pace.
Un fruscio alle sue spalle, lo destò dalla confusione dei pensieri.
“Shan In dorme profondamente.” Mormorò Kaori, raggiungendolo con tranquillità. “E anche io, non vedo l’ora di coricarmi.”
Gli si stiracchiò davanti come a dimostrare la sua affermazione, ma Ryo non parlò e rimase impassibile.
“Ryo?” lo chiamò lei, cercando di incrociare il suo sguardo e quando lo fece, per poco non svenne. Lo sweeper la guardò con un’espressione scura sul volto e una tensione ancor del tutto smaltita.
“Che hai?” gli domandò con dolcezza, ma lui non rispose, la prese tra le braccia e la strinse forte. La baciò sui capelli, assaporando a pieni polmoni la fragranza di vaniglia e chiuse gli occhi.
“Ryo, dimmi che ti succede.”
“Ti ho persa… ti avevo persa….non posso immaginare la mia vita senza di te.” Mormorò senza difese, stringendola contro il petto, mentre il cuore gli correva con velocità.
“Sono qui…” rispose, afferrandolo per il volto, in modo da incrociare gli sguardi. “Sono qui, davanti a te e puoi abbracciarmi. Sono tua, nessuno al mondo ci può separare. Il nostro amore è eterno e vivrà per sempre, soprattutto grazie a Shan In. Ai-shiteru Ryo.”
“Sei proprio una romanticona Sugar. Ai-shiteru.” Disse lui, prima di baciarla con passione, dimostrandole tutto l’amore che provava per lei.
Passarono tutta la notte a fare l’amore, riscoprendo quell’intesa e quel legame che sembravano perduti e irrecuperabili. Rinnovarono il patto di amarsi fino alla fine del mondo, sotto lo sguardo attento e amorevole di Mamma Luna, protetti e avvolti dal suo manto argenteo.

*******************************

Nove mesi dopo.
Clinica di Doc.
Kaori era nel letto, con un piccolo frugoletto che si agitava tra le sue braccia. Un piccolo Ryo di 4 Kg, che si guardava attorno con aria intontita.
“Hai proprio fatto un capolavoro Kaori!” cinguettò Kazue, mentre controllava che la pressione della mamma fosse nella norma e che il battito del piccolo non fosse troppo accelerato. “Per fortuna assomiglia a te e non a Ryo.”
“Ehi, cosa vorresti dire? Io sono un bellissimo ragazzo di vent’anni!” disse l’uomo con aria fiera e orgogliosa.
“Non cambi proprio mai eh…” sbuffò Umibozu, con aria impassibile.
“Tu cosa vuoi brutto scimmione?????” ruggì Ryo, guardandolo in cagnesco, mentre Mick cercava di separarli senza successo.
“Papà smettila, non comportarti da bambino.” Lo rimproverò Shan In, prima di sporgersi sul letto per vedere il fratellino appena nato.
“Yuhuuuuu, è qui che ci si congratula con la mamma?” urlò una voce familiare, che annunciò l’arrivo di Hitomi, Toshio e Harumi. Hitomi si precipitò subito da Kaori, per congratularsi con lei e per vedere il piccolo.
“È bellissimo! Complimenti Kaori, è meraviglioso!” disse una volta, visto il piccolo.
“Ehii e con il papà non si congratula nessuno?”
“Non hai fatto niente di che.. hai solo assolto al tuo compito di uomo.” Disse Hitomi, guardandolo con aria impassibile e il cipiglio alzato. “Qui il merito è tutto di Kaori. Tu hai solo dato un piccolo contributo e basta.”
“Non è vero! Metà dei suoi fantastici geni sono miei!”
“I geni avariati dirai!” sbuffò lei.
“Non ricominciare con questa storia! Sei impossibile!” ringhiò Ryo, con aria urtata. “Spero che Harumi, non cresca uguale a te.”
“Io sono una bellissima donna, con un fantastico carattere. Mio marito è felicissimo, vero caro?” domandò lei lanciando un’occhiata tagliente al marito, che deglutì a fatica e si sentì accerchiato.
“Ecco, vedi?????? Anche lui non può dire nulla! Vuol dire che sei un’antipatica, insopportabile, donna acida!”
“Povera Kaori, che ti sopporta tutti i santi giorni!” continuò Hitomi con aria inferocita.
“Potrei dire la stessa cosa di te!”
“Maniaco!”
“Zitella acida!”
Continuarono per altri minuti a battibeccare, davanti allo sguardo attonito dei presenti, che non si sognarono neanche lontanamente di interromperli, un po’ per evitare problemi, un po’ per non venire brutalmente uccisi. Finalmente arrivò Doc in loro soccorso, che decise di porre fine a quella guerriglia senza senso.
“Bene, bene, smettetela di litigare. Kaori e il piccolo devono riposare, perciò, tutti fuori di qui, lasciateli in pace.” Disse il vecchietto con tono austero, ricevendo uno sguardo pieno di riconoscenza da parte di Kaori, che era ormai esausta.
Mick, Kazue, Miki e gli altri, lasciarono tutti i fiori e i regali nella stanza e uscirono, lasciando Kaori e Ryo, soli con i loro bambini.
Ryo si avvicinò alla moglie, si sistemò dietro di lei e rimase ad osservare il loro piccolino, che si stava addormentando. Si sentiva felice e appagato. Dopo l’esperienza di Sevan, erano tornati cambiati e la notizia della gravidanza di Kaori era stato come un segnale di nuova vita per tutti. Un segno che il Male era stato sconfitto per sempre.
“È meraviglioso.” Disse Ryo, stringendola forte a sé. “Spero somigli a te.”
“Invece io spero prenda qualcosa di te.”
“Di me? E cosa mai dovrebbe ricevere da me?”
“La lealtà, la forza, l’intelligenza e il tuo cuore. Spero che cresca con la tua stessa sete di giustizia e determinazione.” Disse Kaori con dolcezza.
“E anche con il mio meraviglioso mokkori.” Disse Ryo scherzando e facendo scoppiare a ridere, sia la moglie che la figlia.
“Non cambierai mai.”
“No e spero che non accada mai. Spero di vivere per sempre con te e con i nostri figli, nella felicità, serenità, nell’Amore e nella Luce.”
“Anche io voglio la stessa cosa.” Rispose guarandolo intensamente negli occhi.
Si baciarono con tutto l’Amore che provavano l’uno per l’altra, stringendo tra le braccia un altro frutto della loro meravigliosa unione, in grado di sfidare la morte e rinascere dalle ceneri, come una fenice.
Shan In rimase a guardarli estasiata. Finalmente i suoi genitori erano di nuovo uniti e niente e nessuno li avrebbe più separati. Poi era nato il suo fratellino, ora era una sorella maggiore e la cosa non poteva farle che piacere. Non poteva essere più felice.
Piena di gioia,afferrò la piccola mano del fratello con dolcezza e lasciò che lui le stringesse con delicatezza,aggrappandosi a lei. La sua attenzione però venne catturata da una strana voglia presente sul polso del fratello.
Shan In cercò di focalizzarla meglio e si ritrovò ad osservare una strano segno, a forma di falce di luna sulla pelle del piccolo. Questa cosa l’incuriosì e la lasciò perplessa, mentre cercava di comprenderne il significato.
Era infatti, persa nei suoi pensieri, quando udì all’improvviso una voce familiare, echeggiare nella sua testa.
Quando i suoi occhi s’incrociarono con quelli del fratellino piccolo, lei udì queste parole.
“Ciao Shan In.”
“Aghir?”
“Hai visto? Te l’avevo detto che sarei tornato da te.” Disse la voce nella sua testa, riempiendole il cuore di gioia.
Al sentire quelle parole, Shan In sorrise felice e rispose mentalmente“Bentornato Aghir. Bentornato.”
Ora sì che era davvero felice.


Fine.

*******************************
Commenti finali e ringraziamenti:
Eccomi qui! Come mia classica usanza, sono qui a salutare e ringraziare tutti coloro che mi hanno seguito fino alla fine. Ho voluto concluderla in una giornata, perché era doveroso chiuderla definitivamente.
Sono felice, non posso dire che sia la mia fic più bella, ma sono comunque contenta di essere riuscita a concluderla. Sono felice di aver fatto questo triplo crossover dove ho inserito anche Hitomi e Toshio di Cat’s Eye e Shan In di Angel Heart.
Mi sono divertita moltissimo a scriverla, anche se non è stata una passeggiata. Lo ammetto!
Beh, detto questo, spero che vi sia piaciuta e vi ringrazio ancora per averla letta,seguita e commentata.
Un bacione grande e alla prossima! ^_^
   
 
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