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Autore: NightWatcher96    18/07/2021    2 recensioni
Uno strano Villain colpisce Deku facendolo diventare un coniglio. Durante la sua cattura, tuttavia, trovano solo vestiti e polvere, il suo corpo completamente disintegrato. Come riporteranno Deku alla normalità? Fluff e Kacchan x Deku
Genere: Avventura, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: All for One, Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Angolo della Quirkless

Avevo scritto metà capitolo diverso tempo fa ma come al solito mi sono ingarbugliata talmente tanto nelle mie idee che ho letteralmente stoppato. Però eccomi qui ad aggiornare perché voglio concludere questa storia e non lasciarla a metà. E' abbastanza triste non farlo.
Detto ciò, Enjoy!



 

Il tempo sembrò fermarsi per qualche attimo, rendendo quel momento così infervorato in uno da stop motion. 

Katsuki non aveva mai avuto paura in vita sua, nemmeno quella volta in cui fu proprio pestato per bene da All Might durante i combattimenti contro i professori. Ora, nel trovarsi letteralmente in gabbia, incapace di muoversi e vedere quel volto che tanto amava avvicinarsi con intenti omicida gli faceva venir voglia di ridere e piangere allo stesso tempo.

Sapeva che un pugno dell'One for All a metà potenza già era distruttivo e un corpo normale si sarebbe disintegrato. 

Vide i suoi amici battere forte contro le capsule nel tentativo di fare qualcosa e di richiamare Deku ma era tutto inutile. Quest'oggi sarebbe morto come un idiota e proprio davanti a quel merdoso di All for One.

Eppure il destino si beffò ancora una volta di lui: Deku scagliò il Detroit Smash non contro di lui ma bensì a uno dei possenti tubi di metallo che sostenevano le quattro capsule. Il risultato fu assordante: l'onda d'urto incrinò i cristalli, la forza dell'acqua all'interno e della gravità li fece esplodere in una pioggia di schegge. Shoto immediatamente creò una rampa di ghiaccio per poter scivolare e attutire i colpi, controllando rapidamente i suoi amici.

"State tutti bene?" chiese, aiutando Kirishima a rialzarsi e poi Denki che annuirono un po' stralunati.

"Ma che cosa è successo?" espirò il biondo con la saetta nera in una ciocca.

Shoto si voltò a guardare Deku che era in piedi su un altro generatore e teneva per la gola Katsuki.

"Non lo so…" ammise preoccupato, poi fisso All for One che si era messo con le mani dietro la schiena, a fianco a Garaki altrettanto stupito di quel barlume di coscienza che si era interposto contro l'ordine di distruzione precedente. 

Katsuki sapeva inconsciamente che Izuku fosse forte ma non pensava così tanto. Il suo corpo tremava, respirare stava diventando difficile e macchie nere danzavano davanti ai suoi occhi un po' appannati e vitrei. La mano intorno al suo collo era gelida, sembrava che quello fosse un corpo senz'anima, un morto che camminava. 

Questo pensiero gli fece sobbalzare il cuore. Non era che All for One avesse realmente ucciso Deku?

La rabbia gli si infiammò dentro le viscere, le lacrime presero a scorrergli lungo le guance focose; afferrò il polso che lo strangolava con una mano e gli puntò in faccia l'altra, poi urlò scagliandogli delle esplosioni potenti, dettate dalla collera che provava. 

Ottenne l'effetto sperato, la morsa al collo gli si allentò, prontamente scagliò una ginocchiata al suo stomaco e con una capriola a rovescio si rimise in piedi, ansimando e tossendo. 

L'anello di polvere svanì, c'era un odore di bruciato ma Deku era letteralmente integro e lo fissava con ciechi occhi carichi di rabbia. L'aveva fatto appena incazzare. 

"Non possiamo battere Midoriya, non in quello stato! Dobbiamo solo scappare!" intervenne Denki, spaventato.

"Non lo lasciamo qui in balia di quei due bastardi!" urlò di rimando Katsuki, senza staccare gli occhi di dosso al suo Izuku che si era incurvato un po' in avanti, le braccia piegate lungo i fianchi e le mani aperte, una gamba in avanti, l'altra indietro. 

A malincuore Kacchan gli scagliò contro un'esplosione, Deku saltò verso l'alto con un'agilità incredibile nel tentativo di staccargli la testa con una tallonata. L'altro si abbassò prontamente, sentì solo un tocco leggero contro le punte dei suoi capelli. 

Deku atterrò con una verticale, afferrò il polso destro e iniziò a scagliare l'Air Force. Kacchan riuscì a schivarne tre, il quarto gli tranciò lo zigomo. Senza i suoi guantoni protettivi il numero di colpi era limitato, già sentiva un accenno di dolore scavargli nei muscoli delle braccia, ma doveva tenere duro.

Scagliò un AP Shot e lo colpì in pieno. Deku fu sbalzato verso una vasca di acqua gelida senza il minimo suono di annegamento o urla di dolore. Riconosceva di dover dare credito a Denki, non potevano nulla contro quella potenza e se anche si fossero scontrati con All for One ci avrebbero rimesso la vita. All Might aveva perso il suo potere nel tentativo di batterlo!

"Difficilmente Izuku Midoriya morirà per così poco" fece notare mellifluo All for One, schioccando le dita sinistre.

In un'esplosione rumorosa, Deku fu nuovamente in aria con un Air Force pronto a sparare. Questa volta il suo bersaglio sarebbe stato Kirishima Eijiro e non avrebbe fallito. Il primo proiettile d'aria fu scagliato con una brutalità disarmante: il rosso cercò di pararsi con il suo Quirk ma Shoto fu più rapido innalzando un'alta e spessa paratia di ghiaccio.

Percepirono un sibilo e qualche attimo dopo una crepa andò a incrinare pericolosamente vicino al pettorale sinistro di Red Riot lo strato di ghiaccio. Denki lo tirò per un braccio, l'unico ad essersi reso conto che Izuku ne aveva scagliati ben cinque di proiettili.

In tutta risposta, il ghiaccio si frantumò in una pioggia assordante di piccole schegge taglienti.

Red Riot non ebbe il tempo di scappare: Izuku con una velocità incredibile gli arrivò a pochi centimetri dal viso per colpirlo con un Delaware Smash di pugno sinistro. Fece l'unica cosa possibile… afferrò il pugno a due mani e inclinò il collo verso l'esterno per evitare di essere colpito a piena potenza dall'onda d'urto di quel colpo.

"Andate!" urlò.

Denki colpì in pieno Izuku con una scarica elettrica da quasi un milione di volt, Shoto gli scagliò una fiammata ardente e lo bloccò prontamente in una colonna di ghiaccio. 

"Diavolo…!" espirò Chargebolt, tirando per un braccio Red Riot che era ancora stupito. "Dobbiamo immediatamente andar via da qui! Midoriya è troppo potente!".

"Come cazzo facciamo a scappare? Non ci sono uscite!" ringhiò stancamente Kacchan.

Aveva il capo chino che la frangia oscurava i suoi occhi annebbiati di lacrime; ardeva la sua rabbia in tutto il corpo in una pulsante voglia di far esplodere ogni cosa, soprattutto quel bastardo di All for One. 

"Bakugo, non possiamo sconfiggere Midoriya" intervenne apatico Shoto. 

"Lo so, cazzo! Quel pilone di ghiaccio non lo conterrà ancora a lungo!" scattò il biondo, senza staccare gli occhi di dosso a Izuku.

"Però possiamo creare un diversivo per raggiungere la botola al soffitto".

Il focoso rilassò leggermente le spalle, schioccando la lingua contro i denti; fece due saltelli indietro senza abbassare la guardia per essere accanto a Shoto, poi volse rapidamente lo sguardo al tetro soffitto.

A malapena s'intravedeva una botola abbastanza grande da farli passare. 

Il problema non era solo come raggiungerla visto che era a circa diciotto metri di altezza ma di tener a bada Izuku. 

Una crepa nel pilone di ghiaccio fece tentennare i quattro ragazzi e ridere All for One che era sempre più estasiato di vedere quel Rabbit Hero essere una furia. Si udirono dei colpi dall'intero, poi una luce iniziò a brillare come fosse stata una supernova: la prigionia di ghiaccio venne letteralmente distrutta in una nuova pioggia di schegge.

Izuku scattò rapidissimo avventandosi su Shoto e i due ruzzolarono in terra. 

"Todoroki!" gridarono Denki ed Eijiro. 

Kacchan pensò di attaccare All for One e Garaki, sperando che i suoi amici avrebbero colto l'occasione per cercare di raggiungere la botola al soffitto, la loro unica possibilità di vittoria.

Izuku stava cercando di colpire Shoto con una serie di violenti pugni, seduto sul suo sterno per evitare fughe. Il bicolore invece poteva solo difendersi con gli avambracci e incassare nella speranza di cogliere un cedimento o qualcosa.

Denki lo colpì nuovamente con una scarica da un milione e mezzo di volt. Izuku fu momentaneamente tramortito da quel colpo: Shoto ne approfittò per colpirlo al volto con un pugno infuocato e di alzare un muro di fuoco.

"Kaminari, cerca di tenere a bada Midoriya con le tue scosse!".

"Certo! Lascia fare a me! Tenterò di non strafare!" sorrise il biondo, individuando il Rabbit Hero che stava cercando di abbattere il muro con l'Air Force. Lo sorprese con una nuova scarica che lo sbattè al suolo duramente.

Shoto alzò con una mano al suolo un'altissima colonna di rovente fuoco, poi sbattè il piede sinistro e lasciò serpeggiare intorno ad essa un anello di ghiaccio cercando di renderlo resistente e far si da creare una rampa verso il soffitto. Il fuoco che aveva funto da base si spense e lui iniziò a correre.

Nel mentre saliva correndo il più velocemente possibile vide Katsuki impegnato con Eijiro a tentare di colpire All for One che era nettamente più forte di loro. Il biondo non riusciva neanche ad avvicinarsi che doveva schivare lame nere e scarlatte dalle dita dell'uomo e proiettili di energia che ricordavano molto quelli di Deku, intanto rialzatosi alla ricerca dei suoi compagni da uccidere.

Improvvisamente All for One richiamò a sé il Rabbit Hero e lo fece interporre tra di lui e un pugno indurito di Eijiro. 

Tutto sembrò fermarsi a rallentatore…

La mano appuntita era trapassata nello stomaco di Deku, evitando che All for One sarebbe stato colpito. Il rosso era pietrificato, gli occhi ampi e tremante, incapace di ignorare il sangue che stava macchiando il suo avambraccio sinistro e la mano che non riusciva a togliersi dalle quelle interiora.

"Bravo, Rabbit Hero! Ora passiamo alla parte finale" sorrise All for One.

Dalle dita nacquero nuovamente quelle lame taglienti andando a conficcarsi in gran parte della schiena di Deku che ebbe un sussulto, tossendo e vomitando sangue. 

"E' ora che l'One for All torni da me" sorrise.

Intorno al corpo di Deku crebbe una luminescenza scarlatta e degli accenni di energia verde, a tratti segnata da scariche elettriche. Se Garaki era estasiato della vittoria del suo Maestro, Kacchan era letteralmente spaventato che dinanzi ai suoi occhi Deku stava perdendo il suo Quirk. 

Cosa poteva fare?

Come poteva salvarlo?

Kirishima era completamente attonito e non riusciva neanche più a muoversi, tanto scioccato era. Forse poteva…? No, non davanti a tutti!

Non ci pensò su due volte, fece uno scatto, prese il volto di Deku a coppa nelle mani e lo baciò con tutte le ultime energie.

 

Non lasciarmi. Non farti sconfiggere. C'è un motivo perché All Might ha trasferito a te il suo Quirk. Ti ho sempre odiato, ti ho trattato come un sassolino da strada ma la verità è che io ti ho sempre ammirato. Deku, ti prego, combatti e torna da me…

 

Aveva il sapore ferroso di Deku un bocca, mischiato alle sue lacrime salate ma non gli importava. Neanche che tutti lo avessero visto compiere un gesto tanto inusuale, soprattutto fra due ragazzi. 

Kacchan aveva perfino ceduto alle lacrime perché non sapeva come altro sfogare il suo dolore. Era troppo ormai da sopportare con il solito atteggiamento sprezzante. 

Sentì le piccole labbra replicare: di riflesso dischiuse gli occhi e vide che Izuku lo stava fissando con occhi quasi gentili e sembrava sorridergli dolcemente.

 

Ti amo, Kacchan…

 

Katsuki si staccò, premendo ancora insieme le fronti, respirando dolorosamente. 

"Deku, combattiamo. Sei più forte di quel merdoso!" gli disse.

Il Rabbit Hero annuì, raccogliendo le sue forze. Afferrò tremante il braccio di Red Riot che era nel suo stomaco e se lo tolse con una volontà d'acciaio. Forse con una ferita simile sarebbe morto, ma ora erano alle resa dei conti e non c'era tempo per pensare di essere agli sgoccioli. 

"Il potere del mio Otouto sta fluendo in me. E' un giorno da festeggiare, signori" sogghignò All for One.

Deku guardò Kacchan, poi Eijiro che era rimasto ancora bloccato. Gli fece una carezza al viso, cercando i suoi occhi mentre il potere lasciava sempre più il suo corpo. Il rosso sobbalzò sotto al suo tocco e con occhi ampi e bocca aperta, incapace di risvegliarsi da quel torpore dove la mente ripeteva in un loop infinito che aveva infilzato il suo amico, gli scesero delle lacrime.

"Kirishima-kun, non è colpa tua. Va tutto bene" sussurrò.

Un rivolo di sangue gli colò ancora lungo il mento. 

"M… Midori… ya…" articolò il rosso, cadendo in ginocchio. 

Guardava le sue mani sporche di sangue. Gli venne un conato di vomito, si arricciò tenendosi lo stomaco e prese a respirare in modo troppo rapido.

Fu Denki a soccorrerlo, buttando una rapida occhiata a Shoto che aveva raggiunto la botola e stava cercando di applicare pressione per aprirla. Era come sigillata, maledizione! Probabilmente aveva fatto male a pensare che l'avrebbe potuta aprire con facilità.

 

Se dev'essere la battaglia finale, piccolo Izuku, ti aiuteremo!

 

Nana.

Nana Shimura aveva pronunciato quelle parole con una grande determinazione e Izuku, per un frangente, si era sentito come rinvigorito e la sua volontà nuovamente d'acciaio. Non sapeva se All for One avrebbe esercitato nuovamente il suo terribile controllo mentale su di lui, ma avrebbe approfittato per non rendergli le cose facili.

L'One for All crepitò nel suo petto, scorrendo libero e potente nelle sue vene. Lo percepiva sempre più maestoso, come un'onda pronto a travolgerlo. 

Dischiuse gli occhi, i suoi sensi erano un po' ovattati; Kacchan lo stava guardando con affetto, i suoi rubini vitrei di lacrime riflettevano All for One che si crogiolava nel suo nuovo potere in una luminescenza che andava dal nero pece al rosso sangue. E il suo corpo, martoriato e più debole, stava pian piano schiarendosi nel caratteristico verde smeraldo con scariche elettriche intense.

Strinse il pugno sinistro: percepiva il potere fluire naturalmente e il suo corpo rispondere abbastanza bene.

In qualche modo All for One gli aveva curato le ferite precedenti, tuttavia non sapeva quanto avrebbe resistito con quel buco nello stomaco.

"Midoriya".

Guardò Red Riot che tremava sorretto da Denki, tenendosi le mani insanguinate. Lo guardò con lo stesso volto sbiancato di terrore di prima, poi colto da un istinto di rabbia si strappò parte della sua felpa e la utilizzò per tamponare l'emorragia, come fossero state bende.

"Oh, ma che amico premuroso!" commentò sarcastico All for One.

Izuku per poco non perse l'equilibrio a una nuova lama affilata che gli conficcò dritta nella spalla destra. 

Faceva male ma non poteva lasciar vincere il Male Assoluto.

"Che non ti venga in mente di lottare da solo, hai capito?" esclamò improvvisamente Katsuki, prendendogli la mano con la cicatrice datata.

"Kacchan, sai che questa è la resa dei conti".

"Non mi importa! Non posso perderti ancora!" esclamò il biondo con maggior fervore.

Eijiro e Denki si scambiarono uno sguardo incuriosito, non capivano che tipo di relazione c'erano tra quei due. 

"Che non ti venga in mente di tradirmi, giovane Rabbit Hero".

Improvvisamente quel poco di lucidità mentale che aveva ritrovato svanì in un bianco e un silenzio assordanti. La resistenza che stava opponendo ad All for One smise e rimase immobile a lasciarsi rubare il Quirk facilmente.

"DEKU!" chiamò Kacchan, scrollandolo.

"Non può sentirti, ragazzo" arrivò la voce melliflua di All for One. "Se fossi in te, lo lascerei perdere. Potrebbe attaccarti".

Cazzo! 

Kacchan scagliò un'esplosione su quelle lame che continuavano a far defluire via dal corpo di Deku l'One for All: si levò una nuvola grigiastra ma non le scalfì affatto. Allora provò a tirare Izuku con tutte le sue forze, anche se sarebbe stato doloroso. 

"Deku, cazzo! Combatti!" implorò.

Improvvisamente il corpo del Rabbit Hero ebbe uno spasmo: l'One for All si levò molto più forte, ricordando l'ultimo guizzo di energia raccolto da All Might a Kamino contro il suo acerrimo nemico. Si voltò come un automa, camminando verso All for One con passi lenti e decisi.

All for One non si preoccupò che quel piccolo Hero stava avanzando verso di lui, ormai era sicuro di aver messo a tacere la sua coscienza definitivamente. Kacchan invece gridava il nome di Deku, lottando disperatamente contro le braccia di Denki che non voleva farlo avvicinare per nessun motivo.

"Eccellente, Izuku Midoriya. Adesso, vieni e dammi tutto il tuo potere" sibilò con languida cattiveria.

Deku si fermò dinanzi a lui: le lame si staccarono dal suo corpo lasciando linee sanguinanti. All for One aprì le braccia, dal suo corpo crebbero due lame enormi che ricordavano molto i pungiglioni acuminati degli scorpioni. Erano neri, come fossero stati di metallo.

"E' finita, Otouto. Hai cercato di ribellarti a me ma alla fine sei tornato sotto la mia ala protettiva" sussurrò l'uomo senza volto, con finta tristezza. 

I capelli bianchi di Deku gli avevano immediatamente ricordato suo fratello. 

"Sayonara, Otouto" finì e le lame squarciarono la pelle in un suono nauseante e spruzzi di sangue.

 

Non vincerai mai fratello. Il male e l'ordine mondiale che vuoi creare non potranno mai realizzarsi! Sei stato capace di dare speranza a persone per creare il tuo esercito personale. Eppure ti sei lasciato finire dal tuo stesso sogno. Com'è triste…

 

Garaki era sbiancato, attraverso le sue spesse e buffe lenti i suoi occhi erano ampi e scioccati. Il suo Maestro, All for One era…

"E' finite, All for One".

Izuku si era spostato all'ultimo istante per lasciar infilzare al cuore All for One con una delle sue lame acuminate. L'altra, però, gli era finita dritta nello stomaco, esattamente dove era stato colpito involontariamente da Eijiro. L'uomo non aveva più il ghigno sadico sul viso, era rimasto pietrificato da quell'amara sconfitta per opera di un ragazzino.

Gli tornò in mente la sconfitta subita da All Might. 

Curioso come il destino si fosse nuovamente beffato di lui ma questa volta avrebbe portato all'inferno una persona importante al suo nemico biondo. E si sarebbe divertito a vederlo morire di dolore anche all'aldilà. 

"Garaki, Tomura…" mormorò l'uomo, sentendo le forze abbandonarlo sempre più velocemente.

Lo scienziato annuì incredulo che il suo maestro stesse veramente morendo sotto ai suoi occhi.

All for One sorrise, allungando la mano verso di lui; in un attimo una sostanza grigia e molle crebbe nella bocca dell'uomo, avvolgendolo e riducendolo a un puntino nero. Era stato teletrasportato con una velocità incredibile!

"Ho aperto la botola!" urlò Shoto.

Ci era riuscito riscaldando i quattro bulloni che aveva visto agli angoli dell'intelaiatura di metallo della grata. Era poi bastato raffreddare il tutto e colpire con il gomito per ridurre a brandelli quell'ostacolo. 

Kacchan rapido scagliò un'esplosione contro quell'essere mostruoso, facendolo cadere inerme in terra e lasciarlo carbonizzare, prendendo Deku tra le sue braccia.

"Non… si… salverà…" sentì sussurrarsi alle spalle.

"Andiamo, Baku-bro!" gridò Denki, spaventato che se avessero perso tempo si sarebbero ritrovati a scontrarsi contro altri nemici.

Kacchan non se lo fece ripetere e i quattro raggiunsero Shoto cercando di muoversi a gattoni in quello stretto cunicolo. 

"Come facciamo a muoverci con Midoriya?" domandò Denki, che era il terzo della fila. 

Il passaggio era un ammasso di paratie di metallo dove filtrava una corrente molto fredda d'aria. Non c'erano fonti di illuminazione, sembrava di muoversi nel vuoto più totale.

"Vado a controllare io" propose Shoto. "Voi rimanete qui, tenterò di essere rapido".

Annuirono e il bicolore iniziò a muoversi a quattro zampe, cercando di non perdere né l'orientamento né di essere troppo lento. Il vociare dei suoi compagni lo seguì fino a quando la sua mano tastò del terreno umido e leggermente più caldo. Alzò un braccio sulla sua testa per capire se il soffitto era ancora troppo basso ma trovò solo dell'aria.

Si rimise piano in piedi, accendendo un fuoco con la sua mano e le ombre si diradarono un po'.

Il cunicolo alle sue spalle era terminato con una sorte di scalinata dinanzi a sé, scavata nella roccia e nel terreno. Dall'odore di muffa, doveva essere qualche bunker, come un piano superiore a quello più basso che era stato il laboratorio di Garaki. O quel che era.

"Ragazzi!" chiamò.

"Todoroki!" rispose Denki, in modo molto ovattato.

"C'è un'uscita, venite!" continuò continuando a guardarsi intorno.

Non c'erano altre uscite, quella scalinata che saliva era la loro unica via di fuga. 

Il primo a uscire fu Denki, poi Eijiro che aveva le gambe di Deku penzolanti sulle spalle e infine Kacchan che sosteneva il suo torso cercando di non muoverlo troppo. 

"Come sta?" chiese il bicolore, avvicinandosi.

"Respira a malapena" rispose vergognosamente Eijiro.

"Non è colpa tua, amico" confortò Denki ma l'altro negò, a pugni stretti.

"Cerchiamo di uscire da qui. Nella migliore delle ipotesi non dovremmo trovare nessuno" propose Shoto, indicando la scala dinanzi a sè.

Eijiro mise Deku sulle spalle di Katsuki cercando di non guardare il la fasciatura zuppa di sangue, dall'odore terribilmente ferroso. Non era colpa sua ma sentiva il peso delle sue terribili azioni e sei Midoriya sarebbe morto non ce l'avrebbe fatta a portare un simile fardello.

"Non mollare, amico" sussurrò sottovoce.

Proseguirono lungo la scalinata, con Shoto sempre davanti con la fiamma accesa fino a quando non si fermarono dinanzi a una porta di legno incustodita. 

"Non posso credere che sia tutto qui" borbottò Denki. "Che facciamo?".

"Aprila" intimò Katsuki.

Shoto obbedì, la mano rigida si avvolse intorno alla maniglia di freddo metallo per aprirla. La porta cigolò, un freddo vento li investì rabbiosamente. 

"Ma cosa…?" biascicò Eijiro, incredulo.

Erano letteralmente alle spalle della U.A, in un vicolo che dava l'accesso a una strada principale di Musutafu. 

Il cielo era bruno, non una stella brillava, né la luna rischiarava il buio immenso. La città sembrava essere addormentata, non si udiva un solo rumore, se non il fruscio delle chiome degli alberi. Non aveva senso. 

Come potevano essere arrivati all'accademia con così tanta facilità?

"Sbrighiamoci!" scattò Kacchan, ormai troppo scosso per aver visto tanto.

Raggiunsero con attenzione i dormitori della U.A, del tutto stupiti, come se fosse stato un sogno terribile. Le ferite che avevano e ciò che avevano subito, tuttavia parlavano chiaro. E se fosse stata un'illusione?

"Fermi!".

I giovani Hero sobbalzarono a quell'improvvisa voce sprezzante alle loro spalle, si voltarono lentamente ma comunque pronti a reagire. Una luce li investì rendendo difficile vedere chi fossero le quattro figure dinanzi a loro.

"Ragazzi!".

Quella voce..! Il faro si abbassò, i quattro poterono riconoscere Aizawa, poco più dietro Vlad e Present Mic. Notarono perfino Nezu il Preside e Recovery Girl. 

Eijiro si sentì mancare, era felice. Erano finalmente tornati a casa e non potevano essere più felici. Ora che l'adrenalina era scomparsa dal suo corpo, percepiva la stanchezza martoriare le sue membra, insieme al fiume di emozioni negative provate. Sentì lo stomaco sottosopra, una sensazione acida risalirgli lungo l'esofago e non ce la fece: vomitò saliva e bile sull'asfalto, tossendo.

"Sono tutti feriti!" espresse Nezu. "Recovery Girl, glieli affido, per favore!".

"Certo, lasciate fare a me!".

Si avvicinarono, Katsuki era come in catalessi, immobile con lo sguardo fisso nel vuoto e le mani strette sotto le gambe di Izuku. Non era riuscito a sentire più nulla, era estraneo agli stimoli esterni.

"Mio Dio!" esclamò Present Mic. "Midoriya è in condizioni terribili!".

"Presto, dobbiamo portarlo immediatamente dentro!" seguitò Recovery Girl. Quello che aveva visto era molto, molto grave.

Aizawa si avvicinò a Katsuki per prendere tra le braccia Deku ma questo si scansò ringhiando. 

"Non toccatelo!" urlò, tremando e respirando pesantemente.

"E' sotto shock" constatò Aizawa, tuttavia avrebbe riprovato. "Bakugo, sei al sicuro. Puoi lasciare Midoriya a Recovery Girl".

"No! Lo so che è tutta un'illusione!".

"Midoriya può morire!" abbaiò improvvisamente Eijiro. "Non fare l'idiota, Baku-bro!".

Il biondo si tese come una corda di violino: quella foschia rossa si stava diradando e i suoi occhi stavano mettendo a fuoco la realtà. C'erano i Pro Hero, Recovery Girl, il preside. Non erano più al covo dei nemici, non c'era All for One. E Deku…

Deku!

"Deku è stato ferito! E'… è molto grave ed… ed io..! Io…! Non sono riuscito a salvarlo…!" iniziò a gridare, iperventilando.

"Oh, cielo. Povero ragazzo. Deve aver subito un enorme shock" espirò Recovery Girl.

Katsuki permise ad Aizawa di prendere Deku tra le braccia, poi le sue gambe cedettero e si ritrovò seduto in terra, con le mani tra i capelli, incapace di respirare correttamente. Non voleva che Deku morisse. Ma lo aveva visto infilzato per ben due volte e con un danno simile le percentuali di sopravvivenza erano molto basse.

"Recovery Girl!" esclamò Aizawa. "Midoriya non sta respirando!".

Il cuore di Katsuki perse un battito, quel che stava pensando si stava avverando.

No.

Non poteva essere.

Non voleva neanche pensarci.

I suo sensi, poi, lo abbandonarono di colpo e tutto divenne nero...

  
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