E rieccoci qui!!! Scusate per la nostra assenza ma siamo state in vacanza ^^
Abbiamo passato 15 giorni al mare e ora siamo più energiche che mai v.v
Mentre eravamo lì abbiamo anche continuato la ff, il mare a me non ispirava ma a Martina sembra proprio di si xD.
Ok la smetto e posto il capitolo, naturalmente le recensioni sono ben accette.
Baci da Anto&Marty
Già
alle prime luci del giorno Hogwarts era in subbuglio.
Studenti
che correvano di qua e di la, professori che studiavano carte sopra
carte,
fantasmi che piroettavano nell’aria indisturbati.
Hermione
aveva dormito poco quella notte, e non per sua volontà, ma
aveva così tanti
pensieri in testa che non li riusciva proprio a mandare via; tattiche,
mappe,
nomi, libri, LUI..
Si
proprio lui, Draco…
Si
alzò dal letto e si preparò.
L’aspettava una giornata importante. La prima
prova della Coppa Dei Prefetti era alle porte. Sentiva il suo stomaco
brontolare e intuiva l’arrivo imminente di un forte mal di
testa. Ora capiva
benissimo come si era sentito Harry tre anni fa.
Draco
non ricordava niente di quello che la Mezzosangue le aveva spiegato
ieri.
Cosa
impossibile, ma lui, Draco Lucius Malfoy, si sentiva per la prima volta
in
ansia. E non per paura di perdere, Draco sapeva che non avrebbe mai
perso con
la Granger, ma per timore di deluderla. Cha Jamie avesse ragione alla
fine?
~~~~~~~~~
E
infatti, appena Hermione prese la sua forchetta in mano, una decina di
studenti
si avvicinarono a lei ponendole domande all’impazzata. A
rompere quell’ammasso
di voci fu l’arrivo di Draco che, per la seconda volta, si
sedette al tavolo
rosso-oro accanto a Hermione, senza badare alle occhiate inceneritrici
che gli
lanciavano gli studenti del Grifondoro.
“Granger,
non mi ricordo niente” le bisbigliò ad un orecchio
per non farsi sentire da
tutti gli studenti che erano intorno.
Hermione
sgranò gli occhi.
“Cosa?!
Ieri sapevi tutto!”
“E che
cazzo ci posso fare io? Adesso ho un vuoto nella mente”
tentò di giustificarsi
il Serpeverde.
Hermione
stava per ribattere, ma la McGranitt incominciò a parlare
facendo zittire tutti
gli studenti.
“Silenzio
ragazzi! Tra qualche momento avrà inizio la Coppa dei
Prefetti. Il castello
sarà messo a vostra disposizione per cercare gli oggetti.
Avete due ore di
tempo per trovare tutti gli utensili babbani e per riferire a me la
parola
chiave. La prima coppia che arriva in Sala Grande con la soluzione
giusta
vince! E adesso vi distribuisco le liste degli oggetti.”
La
McGranitt fece comparire dal nulla delle pergamene sulla testa di ogni
coppia.
“Tutte
le liste sono diverse, come ben sapete. Non mi resta che augurarvi
buona
fortuna!”
Hermione
prese la lista che si trovava proprio sopra la sua testa.
Lista
Orologio
Agenda
Cellulare
Stereo
“Sono
abbastanza semplici Malfoy… Ti è andata
bene” e provò a spiegargli velocemente la
forma e le funzioni degli oggetti. Tutte le coppie erano concentrate
sulla
lista e, da quei pochi nomi scritti a penna, cercavano di carpire
già la
soluzione. La squadra formata da Ron e Padma sembrava stesse leggendo
un
foglietto con caratteri egiziani, mentre quella di Pansy e Ernie
rigirava
continuamente il foglio perché non riusciva a capire quale
fosse il verso
giusto. Hannah ed Anthony invece litigavano sulla pronuncia delle
parole.
A
quanto pare gli unici ad essere in vantaggio erano Draco ed Hermione.
Il
resto della sala era intento con i preparativi, tutti i tavoli erano
spariti e
le porte della Sala si erano chiuse.
Hermione
si voltò verso Ginny con uno sguardo pieno
d’ansia, e la rossa in risposta le
fece un sorriso d’incoraggiamento.
Blaise
e Jamie guardavano Draco e ridacchiavano … se non fosse
stato per la prova che
era in procinto di cominciare li avrebbe uccisi entrambi. A quanto pare
Blaise
si era messo in combutta con quel marmocchio!
I
prefetti girarono il capo rivolgendo l’attenzione alla
Preside che aveva cominciato
a parlare.
“Ragazzi
è ora. Quando si apriranno le porte la prova avrà
inizio. E’ inutile ricordarvi
di non toccare o spostare gli oggetti che non sono presenti sulla
vostra lista.
Buona fortuna!”.
Tutte
e quattro le coppie si allinearono davanti all’immenso
portone della Sala
Grande, ancora chiuso. Hermione aveva cominciato a mangiucchiarsi le
unghie per
il nervosismo. Draco era dietro di lei, poteva sentire i suoi pettorali
vicinissimi
alla sua schiena. Certo che lei era veramente piccola paragonata alla
figura
del Serpeverde.
Ma
cosa andava a pensare ? Questo di certo non era il momento
più opportuno!
Improvvisamente
le porte
della Sala si spalancarono.
La
prima prova era ufficialmente iniziata.
~~~~~~~~~
Le
porte si aprirono molto lentamente e tutte e quattro le squadre
cercarono di
farsi spazio per riuscire a passare per prime, acquistando
così un po’ di
vantaggio. Hermione tirò Draco per il mantello,
costringendolo così a fermarsi
nel bel mezzo del corridoio.
“Cosa
c’è?” chiese alla Grifondoro perplesso.
Le altre coppie erano già sparite dalla
loro vista.
“Se
cominciamo ad andare a caso non troveremo mai niente. Iniziamo a
ragionare e
andiamo per ordine” cominciò a spiegare la
Grifondoro. Estrasse dal mantello la
lista degli oggetti da cercare e diede un’occhiata
approfondita ai quattro nomi
scritti a penna.
“E’
impossibile che si trovino in giro per tutto il castello senza una
logica
precisa … deve esserci qualche indizio. Ad esempio
“Cellulare” … un oggetto del
genere dove potrebbe trovarsi?” pensò ad alta voce
Hermione.
“Ehm …
che cos’è un cellulare?”
domandò innocentemente Draco.
La
Grifondoro lo incenerì con lo sguardo.
“Malfoy
… te l’ho spiegato prima! Ma mentre parlavo tu mi
ascoltavi??” chiese nera di
rabbia la riccia puntando un dito contro il torace del ragazzo che le
stava di
fronte.
“Naturalmente
no” rispose Malfoy come se fosse una cosa ovvia.
*Ero
molto più interessato a guardarti*
considerò, ma questo pensiero lo tenne
per se.
Hermione
alzò gli occhi al cielo.
“Un
cellulare è un oggetto che i babbani usano per tenersi in
contatto tra di loro…
possono parlare oppure mandarsi messaggi” cominciò
a spiegare pazientemente la
riccia.
“Ah,
tipo i gufi” ipotizzò il biondo.
Ad
Hermione le si illuminarono gli occhi.
“I
gufi … ma certo! LA GUFERIA!!! Malfoy seguimi!” e
detto questo cominciò a
correre all’impazzata verso la torre ovest del castello.
Draco, non avendo
ancora capito la situazione, rimase per un po’ fermo al suo
posto dove la
Grifondoro lo aveva lasciato, con un’espressione di chi non
ha capito niente.
Appena si rese conto che la riccia era parecchi metri lontana da lui,
cominciò
a correre come un matto, con il mantello nero che sventolava dietro di
lui come
se si fosse scontrato in pieno con una bufera.
“Granger!
Ma mi hai preso per un corridore??? Aspetta !!!”
urlò mentre cercava di
raggiungerla.
Hermione
rallentò la sua corsa e il biondo la affiancò.
“Se il
mio ragionamento è giusto nella guferia dovremmo trovare il
cellulare! Devono
aver fatto un confronto con il mondo dei maghi e quello dei babbani
… se è così
riusciremo a trovare anche gli altri tre oggetti!”
spiegò a Malfoy con il
fiatone.
Draco
finalmente riuscì a capire.
“Devi
ammetterlo Granger, sono un genio!” le disse visto che era
stata la sua
affermazione a darle quell’idea.
“Si
Malfoy, questa volta mi sei stato d’aiuto”
confessò la Grifondoro.
Arrivarono
nell’ala ovest del castello e salirono le scale che portavano
in cima alla
torre, quella della guferia.
Si
ritrovarono in una grande stanza circolare con migliaia di buchi nel
muro, dove
ora riposavano centinaia di gufi.
“E ora
cosa dovremmo fare?” chiese Draco un po’
preoccupato. Aveva una strana
sensazione.
Hermione
prese un profondo respiro prima di rispondere.
“Dobbiamo
cercare in tutti i nidi. Il cellulare deve essere qui da qualche
parte” spiegò
mentre scrutava con attenzione tutti i buchi nel muro.
“Che
cosa? E io dovrei infilare le mani lì dentro? Scordatelo
Granger!” disse
furioso il biondo in direzione della Grifondoro.
“Malfoy
quante volte te lo devo ripetere? Se vogliamo vincere dobbiamo
farlo!”
Improvvisamente
un grosso gufo nero cominciò a stridere, interrompendo il
battibecco tra i due
ragazzi.
Il
rumore che faceva era assordante e sbatteva rumorosamente le grandi ali
nere.
Era come se volesse attirare la loro attenzione.
“Stupido
pennuto… cos’hai da gracchiare?” gli
urlò contro Malfoy.
“No
aspetta! Forse ci sta dando qualche segnale” cercò
di spiegare la Grifondoro.
“Ma
quale segnale? Non vedi che è solo uno stupido pennuto
troppo cresciuto?” osservò
il biondo.
Il gufo
cominciò ad urlare sempre più forte, muovendo le
ali ininterrottamente.
Hermione
iniziò ad avvicinarsi al gufo, sotto
lo sguardo preoccupato di Draco.
“Granger
non te lo consiglio… potrebbe essere pericoloso”
la avvertì.
Ma Hermione
era già partita in quarta, e quando si ritrovò a
pochi metri dall’uccello,
quest’ultimo si calmò volando sulla mano che la
ragazza gli porgeva.
“Cosa
c’è?” provò a chiedere con
voce dolce all’animale.
Draco,
da dietro, la guardava sbigottito. Anche una che parla con gli animali
doveva
capitargli!
Il
gufo cominciò ad indicare con il becco il suo nido ed
Hermione si avvicinò,
sperando che dentro ci fosse quello che sperava. Infilò una
mano nella tana e
constatò che era molto profonda. Strano.
Spinse
giù la mano fino a toccare il fondo. Ma quello non era
affatto il fondo del
nido.
Davanti
agli occhi increduli di Draco, Hermione tirò fuori la mano
che stringeva un
piccolo cellulare nero.
Il
gufo gracchiò felice e ritornò al suo posto,
contento di aver tolto
quell’invasore dalla sua dimora.
Con un
sorriso a trentadue denti, Hermione si girò verso Draco e
gli mostrò il
cellulare.
Draco
di risposta le sorrise. Il primo vero sorriso che la Grifondoro avesse
mai
visto su quel suo viso sempre contratto dal caratteristico ghigno.
“Ok,
Granger … e ora che ne facciamo di quel coso? Chiamiamo
qualcuno nel mondo dei
babbani e ci facciamo dire la soluzione?” ironizzò
il biondo , mentre sul suo
viso era ricomparso il solito ghigno.
Hermione
non fece caso alla battuta del Serpeverde e schiacciò il
pulsante per far si
che il cellulare si accendesse.
Sullo
schermo apparvero molti simboli strani, finché sulla
schermata principale comparve
il castello di Hogwarts come sfondo. La Grifondoro diede
un’occhiata tra i
messaggi ricevuti o inviati, ma notò che non ce
n’erano. Allora passò alla
rubrica. Sulla scheda era stato registrato un solo numero e, da come
notò
Hermione, era davvero molto strano.
“010”
lesse ad alta voce la Grifondoro.
Draco,
dal canto suo, non riusciva a seguire tutti i movimenti che la Granger
effettuava su quel … coso. Premeva quei tasti come se li
conoscesse da una
vita, e probabilmente era così.
“Forse
dobbiamo chiamare questo numero, è l’unico
presente nella rubrica” spiegò al
biondo mentre premeva il tasto per effettuare la telefonata. Dopo il
primo
squillo una voce registrata rispose alla chiamata. Draco si
avvicinò
all’orecchio di Hermione per sentire meglio. I due si
ritrovarono con le guance
vicinissime, ma non ci fecero caso, dato che erano troppo presi dalla
voce che
stava parlando.
“Buongiorno.
Se avete chiamato questo numero vuol dire che siete riusciti a trovare
l’oggetto babbano immatricolato come
“cellulare”. Per ricevere l’indizio
è
sufficiente rispondere alla seguente domanda: come si chiama la scatola
magica
che nel mondo babbano fa muovere persone e oggetti?” ci fu
subito un “bip”, a
quanto pare dovevano dare la risposta, e forse c’era anche il
tempo!
Hermione
cadde nel panico.
Scatola
magica? Ma di che stava parlando? Nel mondo dei babbani non
c’erano scatole
magiche. Cercò di calmarsi, probabilmente aveva la mente
annebbiata a causa di
tutta quell’ansia.
Improvvisamente
Draco parlò.
“Granger
… la scatola magica, quella che mi hai spiegato il primo
giorno di lezioni!”
cercò di farle rammentare.
Hermione
subito si ricordò, gli occhi le si illuminarono e, con il
cellulare
all’orecchio urlò “LA
TELEVISIONE!”.
“Risposta
esatta! Ecco il vostro indizio: 1. Questo cellulare si
auto-distruggerà fra
cinque secondi esatti per evitare che arrivi nelle mani di qualche
babbano.
Arrivederci e buona giornata”.
Hermione
aveva ancora il cellulare attaccato all’orecchio. Sicuramente
stava ancora
pensando all’indizio, e non si era resa conto del significato
dell’ultima
frase.
Draco
le prese subito il cellulare dalle mani e lo lanciò fuori
dalla finestra della
guferia, mentre Hermione lo guardava sbigottita. Dopo pochi secondi si
sentì un
boato e dalla finestra cominciò a intravedersi del fumo nero.
I due
si guardarono.
“Se
non te lo avessi tolto a quest’ora ti ritroveresti senza un
orecchio, anzi,
senza tutta la faccia” la rimproverò il biondo.
Hermione
arrossì.
“G-Grazie”
gli disse in un sussurro rivolgendo lo sguardo verso il pavimento. Era
stata
troppo intenta a pensare a cosa potesse significare l’indizio.
“E ora
che facciamo? Che vuol dire il numero 1 ?” le chiese Draco
con aria
infastidita.
“Non
lo so … ma sarà meglio andare a cercare gli altri
oggetti, quando li avremo
trovati tutti penseremo alla soluzione” spiegò la
Grifondoro.
“Si,
sarà meglio” convenne Draco.
Hermione
prese di nuovo la lista e, con una penna, sbarrò il nome
dell’oggetto che
avevano appena trovato.
“Allora
… “Agenda”. Dove potrebbe trovarsi?
Proviamo ad usare lo stesso ragionamento
che abbiamo fatto per il cellulare” pensò la
Grifondoro.
“Cos’è
un’agenda?” naturalmente era stato Draco a parlare.
Hermione
si girò lentamente verso di lui con uno sguardo che non
prometteva nulla di
buono.
“Di
nuovo?? Ma allora non hai ascoltato niente di quello che ti dicevo in
Sala
Grande!”
“Beh,
può darsi che abbia ascoltato … ma me lo sono
dimenticato subito” cercò di
giustificarsi il biondo “E poi ripetendolo ad alta voce
è probabile che riesci
ad arrivare prima alla soluzione, no?” continuò
cercando di essere convincente.
Hermione
abbandonò la sua espressione dura e si rilassò.
“Si,
hai ragione … allora vediamo. Un’agenda
è un insieme di fogli dove i babbani
scrivono e annotano tutto quello che vogliono ricordarsi. Tipo un
appuntamento
o un compleanno” spiegò la Grifondoro.
“Che
forma ha?” le domandò Draco cercando di intuire
dove potesse trovarsi un
oggetto del genere.
“ Beh
… facendo un confronto con il mondo dei maghi direi che
è simile ad un libro
quindi …proporrei di cercare nella biblioteca”
ipotizzò Hermione.
“Ok,
allora andiamo” disse Draco scendendo le scale della guferia
e incamminandosi
insieme alla Grifondoro verso la biblioteca.
~~~~~~~~~
I
corridoi erano deserti, sembrava che il castello si fosse svuotato e
che le
loro fossero le uniche presenze.
In
giro non c’era un solo studente …
chissà dov’erano andati a finire tutti.
Improvvisamente
da lontano si sentì uno scoppio, seguito dalle
inconfondibili urla di Ron.
“Sto
andando a fuoco! Padmaaa, presto dell’acqua!”
urlava il rosso alla sua compagna
che non sapeva proprio cosa fare. La ragazza lo spinse nel bagno li
vicino e lo
scaraventò direttamente sotto il rubinetto
dell’acqua.
Draco
ed Hermione cominciarono a ridere come matti.
“Quel
Weasley è proprio un imbecille” disse mentre il
rosso usciva dal bagno tutto
gocciolante, seguito dalla sua compagna di squadra.
Gli
sguardi di Ron ed Hermione si incontrarono.
Quello
di lui duro e pieno di odio.
Quello
di lei triste e malinconico.
Draco,
notando l’espressione della Grifondoro, la prese per mano
sussurrandole
all’orecchio “Dai, andiamo” e la
trascinò con se per il lungo corridoio, sotto
lo sguardo perplesso di Ron e Padma.
~~~~~~~~~
Il
Serpeverde continuava a tenerla per mano e a trascinarla dietro di lui.
Quando
vedeva quell’espressione triste sul viso della Grifondoro non
riusciva a
contenersi.
“Non
dovresti farti influenzare così tanto da Weasley”
buttò lì improvvisamente il
biondo.
“Non
devi permettergli di condizionare le tue emozioni, lui per te
appartiene al
passato, no?” non riusciva a capire perché le
stava dicendo tutte quelle cose.
In fondo a lui cosa importava? Si stava rendendo solo ridicolo.
Hermione
non riusciva a credere a quello che aveva appena sentito.
Malfoy
stava dicendo delle cose giuste, ma sentirle uscire dalla bocca di
colui che
l’aveva insultata per sei lunghi anni era davvero strano.
Draco
si accorse di tenere ancora la mano della Grifondoro e velocemente si
staccò da
lei.
Ora
camminavano per il lungo corridoio, lui avanti e lei dietro, non
sapendo cosa
dire.
Arrivarono
in biblioteca.
Anche
li non c’era nessuno. Neanche Madama Pince.
Hermione
pensò che era stata mandata via di proposito, altrimenti in
qualche modo
avrebbe potuto aiutarli. Se il suo ragionamento era esatto stavano
seguendo la
pista giusta.
Draco
parlò per la prima volta dopo molti minuti.
“Allora?
In che reparto dobbiamo cercare?” chiese alla Grifondoro
continuando a darle le
spalle.
Hermione
si sentiva a disagio. Eppure nella ricerca del primo oggetto erano
stati così
bene.
“Direi
nella sezione dove si trovano i libri di babbanologia. Mi viene in
mente solo
quella… quando ho preso i libri per te non c’era
niente, ma probabilmente
l’agenda l’avranno nascosta dopo”
provò ad ipotizzare la Grifondoro.
Draco
si diresse verso il reparto indicato da Hermione e cominciò
a guardare i titoli
uno ad uno.
Hermione
notò che tutti i libri erano
veramente grossi, l’agenda doveva essere piccola quindi non
sarebbe stato
troppo difficile trovarla.
Dopo
qualche minuto di ricerca nel più assoluto silenzio,
Hermione notò che fra due
grossi libri era presente un piccolo spazio. Spostò i due
grossi volumi che
parlavano di come funzionasse il calendario babbano (altro indizio) e
tirò
fuori un piccolo quaderno provvisto di anelli.
“Malfoy,
l’ho trovata!” disse euforica.
Draco
interruppe la sua ricerca e si avvicinò a lei.
La
Grifondoro aprì l’agenda e cominciò a
sfogliarla.
Era
come nuova. Non era stata scritta neanche una volta.
Improvvisamente
l’occhio le cadde su una pagina, l’unica dove era
stato scritto un piccolo
appunto con una penna rossa, un colore che dava subito
all’occhio.
L’annotazione
era stata scritta al 2 Ottobre, quello stesso giorno.
2
Ottobre
Prima prova coppa dei Prefetti
“Il 2
Ottobre è oggi” fece notare la Grifondoro al
biondo che le stava accanto “Non
capisco proprio cosa voglia dire”
“Beh
non pensiamoci ora … come hai detto tu, prima troviamo tutti
gli oggetti” le
ricordò il Serpeverde.
“Si.
Allora… il prossimo oggetto è
l’orologio” disse riprendendo per la terza volta
la lista.
“Questo
credo che sia il più facile da identificare …
è uguale a quello dei maghi… non so se
si riferisca a quello da polso oppure ad un orologio normale”
fece notare
Hermione.
“Io
direi di andare a cercare alla torre dell’orologio”
suggerì Malfoy osservando
la grande torre da una delle finestre della biblioteca.
“Si,
sono d’accordo. Mi sembra l’unico posto in cui
potrebbe trovarsi” e detto
questo i due ragazzi uscirono dalla biblioteca per dirigersi verso la torre.