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Autore: Airis_cs    31/08/2009    4 recensioni
La storia tiene conto della maggior parte degli avvenimenti del settimo libro.Lord Voldemort è stato sconfitto ma c'è ancora qualcuno che trama nell'ombra. Nella scuola di magia e stregoneria di Hogwarts è stato indetto un nuovo torneo, quello della coppa dei prefetti, che li vedrà affrontarsi in varie prove. In questo anno Hermione si ritrova sola, senza l'aiuto dei suoi due migliori amici che sono diventati inspiegabilmente scontrosi nei suoi riguardi.Dovrà vedersela con Draco Malfoy e un ragazzino dall'aria abbastanza furba.
Ciao a tutti ^^ Siamo due cugine, Antonietta e Martina, e siamo appassionate della coppia Draco/Hermione. Proprio per questo abbiamo deciso di scrivere una fan fiction su di loro. Speriamo possa piacervi. I commenti naturalmente sono ben accetti!!
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Nuovo personaggio, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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E rieccoci qui!!! Scusate per la nostra assenza ma siamo state in vacanza ^^
Abbiamo passato 15 giorni al mare e ora siamo più energiche che mai v.v
Mentre eravamo lì abbiamo anche continuato la ff, il mare a me non ispirava ma a Martina sembra proprio di si xD.
Ok la smetto e posto il capitolo, naturalmente le recensioni sono ben accette.

Baci da Anto&Marty

Già alle prime luci del giorno Hogwarts era in subbuglio.
Studenti che correvano di qua e di la, professori che studiavano carte sopra carte, fantasmi che piroettavano nell’aria indisturbati.
Hermione aveva dormito poco quella notte, e non per sua volontà, ma aveva così tanti pensieri in testa che non li riusciva proprio a mandare via; tattiche, mappe, nomi, libri, LUI..
Si proprio lui, Draco…
Si alzò dal letto e si preparò. L’aspettava una giornata importante. La prima prova della Coppa Dei Prefetti era alle porte. Sentiva il suo stomaco brontolare e intuiva l’arrivo imminente di un forte mal di testa. Ora capiva benissimo come si era sentito Harry tre anni fa.

 
Draco non ricordava niente di quello che la Mezzosangue le aveva spiegato ieri.
Cosa impossibile, ma lui, Draco Lucius Malfoy, si sentiva per la prima volta in ansia. E non per paura di perdere, Draco sapeva che non avrebbe mai perso con la Granger, ma per timore di deluderla. Cha Jamie avesse ragione alla fine?

 

~~~~~~~~~

 

 Dopo due stremanti ore di Pozioni, seguite da Erbologia e Difesa contro le Arti Oscure, Hermione era in Sala Grande in procinto di rifocillarsi col suo pranzo. Masse di studenti si muovevano da prefetto a prefetto per riuscire a carpire qualche notizia nuova o qualche indizio sulla prova.
E infatti, appena Hermione prese la sua forchetta in mano, una decina di studenti si avvicinarono a lei ponendole domande all’impazzata. A rompere quell’ammasso di voci fu l’arrivo di Draco che, per la seconda volta, si sedette al tavolo rosso-oro accanto a Hermione, senza badare alle occhiate inceneritrici che gli lanciavano gli studenti del Grifondoro.
“Granger, non mi ricordo niente” le bisbigliò ad un orecchio per non farsi sentire da tutti gli studenti che erano intorno.
Hermione sgranò gli occhi.
 “Cosa?! Ieri sapevi tutto!”
“E che cazzo ci posso fare io? Adesso ho un vuoto nella mente” tentò di giustificarsi il Serpeverde.
Hermione stava per ribattere, ma la McGranitt incominciò a parlare facendo zittire tutti gli studenti.
“Silenzio ragazzi! Tra qualche momento avrà inizio la Coppa dei Prefetti. Il castello sarà messo a vostra disposizione per cercare gli oggetti. Avete due ore di tempo per trovare tutti gli utensili babbani e per riferire a me la parola chiave. La prima coppia che arriva in Sala Grande con la soluzione giusta vince! E adesso vi distribuisco le liste degli oggetti.”
La McGranitt fece comparire dal nulla delle pergamene sulla testa di ogni coppia.
“Tutte le liste sono diverse, come ben sapete. Non mi resta che augurarvi buona fortuna!”
Hermione prese la lista che si trovava proprio sopra la sua testa.


Lista

Orologio
Agenda
Cellulare
Stereo

 
“Sono abbastanza semplici Malfoy… Ti è andata bene” e provò a spiegargli velocemente la forma e le funzioni degli oggetti. Tutte le coppie erano concentrate sulla lista e, da quei pochi nomi scritti a penna, cercavano di carpire già la soluzione. La squadra formata da Ron e Padma sembrava stesse leggendo un foglietto con caratteri egiziani, mentre quella di Pansy e Ernie rigirava continuamente il foglio perché non riusciva a capire quale fosse il verso giusto. Hannah ed Anthony invece litigavano sulla pronuncia delle parole.
A quanto pare gli unici ad essere in vantaggio erano Draco ed Hermione.
Il resto della sala era intento con i preparativi, tutti i tavoli erano spariti e le porte della Sala si erano chiuse.
Hermione si voltò verso Ginny con uno sguardo pieno d’ansia, e la rossa in risposta le fece un sorriso d’incoraggiamento.
Blaise e Jamie guardavano Draco e ridacchiavano … se non fosse stato per la prova che era in procinto di cominciare li avrebbe uccisi entrambi. A quanto pare Blaise si era messo in combutta con quel marmocchio!
I prefetti girarono il capo rivolgendo l’attenzione alla Preside che aveva cominciato a parlare.
“Ragazzi è ora. Quando si apriranno le porte la prova avrà inizio. E’ inutile ricordarvi di non toccare o spostare gli oggetti che non sono presenti sulla vostra lista. Buona fortuna!”.
Tutte e quattro le coppie si allinearono davanti all’immenso portone della Sala Grande, ancora chiuso. Hermione aveva cominciato a mangiucchiarsi le unghie per il nervosismo. Draco era dietro di lei, poteva sentire i suoi pettorali vicinissimi alla sua schiena. Certo che lei era veramente piccola paragonata alla figura del Serpeverde.
Ma cosa andava a pensare ? Questo di certo non era il momento più opportuno!

Improvvisamente le porte della Sala si spalancarono.
La prima prova era ufficialmente iniziata.

 

~~~~~~~~~

 

 
Le porte si aprirono molto lentamente e tutte e quattro le squadre cercarono di farsi spazio per riuscire a passare per prime, acquistando così un po’ di vantaggio. Hermione tirò Draco per il mantello, costringendolo così a fermarsi nel bel mezzo del corridoio.
“Cosa c’è?” chiese alla Grifondoro perplesso. Le altre coppie erano già sparite dalla loro vista.
“Se cominciamo ad andare a caso non troveremo mai niente. Iniziamo a ragionare e andiamo per ordine” cominciò a spiegare la Grifondoro. Estrasse dal mantello la lista degli oggetti da cercare e diede un’occhiata approfondita ai quattro nomi scritti a penna.
“E’ impossibile che si trovino in giro per tutto il castello senza una logica precisa … deve esserci qualche indizio. Ad esempio “Cellulare” … un oggetto del genere dove potrebbe trovarsi?” pensò ad alta voce Hermione.
“Ehm … che cos’è un cellulare?” domandò innocentemente Draco.
La Grifondoro lo incenerì con lo sguardo.
“Malfoy … te l’ho spiegato prima! Ma mentre parlavo tu mi ascoltavi??” chiese nera di rabbia la riccia puntando un dito contro il torace del ragazzo che le stava di fronte.
“Naturalmente no” rispose Malfoy come se fosse una cosa ovvia.
*Ero molto più interessato a guardarti* considerò, ma questo pensiero lo tenne per se.
Hermione alzò gli occhi al cielo.
“Un cellulare è un oggetto che i babbani usano per tenersi in contatto tra di loro… possono parlare oppure mandarsi messaggi” cominciò a spiegare pazientemente la riccia.
“Ah, tipo i gufi” ipotizzò il biondo.
Ad Hermione le si illuminarono gli occhi.
“I gufi … ma certo! LA GUFERIA!!! Malfoy seguimi!” e detto questo cominciò a correre all’impazzata verso la torre ovest del castello. Draco, non avendo ancora capito la situazione, rimase per un po’ fermo al suo posto dove la Grifondoro lo aveva lasciato, con un’espressione di chi non ha capito niente. Appena si rese conto che la riccia era parecchi metri lontana da lui, cominciò a correre come un matto, con il mantello nero che sventolava dietro di lui come se si fosse scontrato in pieno con una bufera.    
“Granger! Ma mi hai preso per un corridore??? Aspetta !!!” urlò mentre cercava di raggiungerla.
Hermione rallentò la sua corsa e il biondo la affiancò.
“Se il mio ragionamento è giusto nella guferia dovremmo trovare il cellulare! Devono aver fatto un confronto con il mondo dei maghi e quello dei babbani … se è così riusciremo a trovare anche gli altri tre oggetti!” spiegò a Malfoy con il fiatone.
Draco finalmente riuscì a capire.
“Devi ammetterlo Granger, sono un genio!” le disse visto che era stata la sua affermazione a darle quell’idea.
“Si Malfoy, questa volta mi sei stato d’aiuto” confessò la Grifondoro.
Arrivarono nell’ala ovest del castello e salirono le scale che portavano in cima alla torre, quella della guferia.  
Si ritrovarono in una grande stanza circolare con migliaia di buchi nel muro, dove ora riposavano centinaia di gufi.
“E ora cosa dovremmo fare?” chiese Draco un po’ preoccupato. Aveva una strana sensazione.
Hermione prese un profondo respiro prima di rispondere.
“Dobbiamo cercare in tutti i nidi. Il cellulare deve essere qui da qualche parte” spiegò mentre scrutava con attenzione tutti i buchi nel muro.
“Che cosa? E io dovrei infilare le mani lì dentro? Scordatelo Granger!” disse furioso il biondo in direzione della Grifondoro.
“Malfoy quante volte te lo devo ripetere? Se vogliamo vincere dobbiamo farlo!”
Improvvisamente un grosso gufo nero cominciò a stridere, interrompendo il battibecco tra i due ragazzi.
Il rumore che faceva era assordante e sbatteva rumorosamente le grandi ali nere. Era come se volesse attirare la loro attenzione.
“Stupido pennuto… cos’hai da gracchiare?” gli urlò contro Malfoy.
“No aspetta! Forse ci sta dando qualche segnale” cercò di spiegare la Grifondoro.
“Ma quale segnale? Non vedi che è solo uno stupido pennuto troppo cresciuto?” osservò il biondo.
Il gufo cominciò ad urlare sempre più forte, muovendo le ali ininterrottamente.
 Hermione iniziò ad avvicinarsi al gufo, sotto lo sguardo preoccupato di Draco.
“Granger non te lo consiglio… potrebbe essere pericoloso” la avvertì.
Ma Hermione era già partita in quarta, e quando si ritrovò a pochi metri dall’uccello, quest’ultimo si calmò volando sulla mano che la ragazza gli porgeva.
“Cosa c’è?” provò a chiedere con voce dolce all’animale.
Draco, da dietro, la guardava sbigottito. Anche una che parla con gli animali doveva capitargli!
Il gufo cominciò ad indicare con il becco il suo nido ed Hermione si avvicinò, sperando che dentro ci fosse quello che sperava. Infilò una mano nella tana e constatò che era molto profonda. Strano.
Spinse giù la mano fino a toccare il fondo. Ma quello non era affatto il fondo del nido.
Davanti agli occhi increduli di Draco, Hermione tirò fuori la mano che stringeva un piccolo cellulare nero.
Il gufo gracchiò felice e ritornò al suo posto, contento di aver tolto quell’invasore dalla sua dimora.
Con un sorriso a trentadue denti, Hermione si girò verso Draco e gli mostrò il cellulare.
Draco di risposta le sorrise. Il primo vero sorriso che la Grifondoro avesse mai visto su quel suo viso sempre contratto dal caratteristico ghigno.
“Ok, Granger … e ora che ne facciamo di quel coso? Chiamiamo qualcuno nel mondo dei babbani e ci facciamo dire la soluzione?” ironizzò il biondo , mentre sul suo viso era ricomparso il solito ghigno.
Hermione non fece caso alla battuta del Serpeverde e schiacciò il pulsante per far si che il cellulare si accendesse.
Sullo schermo apparvero molti simboli strani, finché sulla schermata principale comparve il castello di Hogwarts come sfondo. La Grifondoro diede un’occhiata tra i messaggi ricevuti o inviati, ma notò che non ce n’erano. Allora passò alla rubrica. Sulla scheda era stato registrato un solo numero e, da come notò Hermione, era davvero molto strano.
“010” lesse ad alta voce la Grifondoro.
Draco, dal canto suo, non riusciva a seguire tutti i movimenti che la Granger effettuava su quel … coso. Premeva quei tasti come se li conoscesse da una vita, e probabilmente era così.
“Forse dobbiamo chiamare questo numero, è l’unico presente nella rubrica” spiegò al biondo mentre premeva il tasto per effettuare la telefonata. Dopo il primo squillo una voce registrata rispose alla chiamata. Draco si avvicinò all’orecchio di Hermione per sentire meglio. I due si ritrovarono con le guance vicinissime, ma non ci fecero caso, dato che erano troppo presi dalla voce che stava parlando.
“Buongiorno. Se avete chiamato questo numero vuol dire che siete riusciti a trovare l’oggetto babbano immatricolato come “cellulare”. Per ricevere l’indizio è sufficiente rispondere alla seguente domanda: come si chiama la scatola magica che nel mondo babbano fa muovere persone e oggetti?” ci fu subito un “bip”, a quanto pare dovevano dare la risposta, e forse c’era anche il tempo!
Hermione cadde nel panico.
Scatola magica? Ma di che stava parlando? Nel mondo dei babbani non c’erano scatole magiche. Cercò di calmarsi, probabilmente aveva la mente annebbiata a causa di tutta quell’ansia.
Improvvisamente Draco parlò.
“Granger … la scatola magica, quella che mi hai spiegato il primo giorno di lezioni!” cercò di farle rammentare.
Hermione subito si ricordò, gli occhi le si illuminarono e, con il cellulare all’orecchio urlò “LA TELEVISIONE!”.
“Risposta esatta! Ecco il vostro indizio: 1. Questo cellulare si auto-distruggerà fra cinque secondi esatti per evitare che arrivi nelle mani di qualche babbano. Arrivederci e buona giornata”.
Hermione aveva ancora il cellulare attaccato all’orecchio. Sicuramente stava ancora pensando all’indizio, e non si era resa conto del significato dell’ultima frase.
Draco le prese subito il cellulare dalle mani e lo lanciò fuori dalla finestra della guferia, mentre Hermione lo guardava sbigottita. Dopo pochi secondi si sentì un boato e dalla finestra cominciò a intravedersi del fumo nero.
I due si guardarono.
“Se non te lo avessi tolto a quest’ora ti ritroveresti senza un orecchio, anzi, senza tutta la faccia” la rimproverò il biondo.
Hermione arrossì.
“G-Grazie” gli disse in un sussurro rivolgendo lo sguardo verso il pavimento. Era stata troppo intenta a pensare a cosa potesse significare l’indizio.
“E ora che facciamo? Che vuol dire il numero 1 ?” le chiese Draco con aria infastidita.
“Non lo so … ma sarà meglio andare a cercare gli altri oggetti, quando li avremo trovati tutti penseremo alla soluzione” spiegò la Grifondoro.
“Si, sarà meglio” convenne Draco.
Hermione prese di nuovo la lista e, con una penna, sbarrò il nome dell’oggetto che avevano appena trovato.
“Allora … “Agenda”. Dove potrebbe trovarsi? Proviamo ad usare lo stesso ragionamento che abbiamo fatto per il cellulare” pensò la Grifondoro.
“Cos’è un’agenda?” naturalmente era stato Draco a parlare.
Hermione si girò lentamente verso di lui con uno sguardo che non prometteva nulla di buono.
“Di nuovo?? Ma allora non hai ascoltato niente di quello che ti dicevo in Sala Grande!”
“Beh, può darsi che abbia ascoltato … ma me lo sono dimenticato subito” cercò di giustificarsi il biondo “E poi ripetendolo ad alta voce è probabile che riesci ad arrivare prima alla soluzione, no?” continuò cercando di essere convincente.
Hermione abbandonò la sua espressione dura e si rilassò.
“Si, hai ragione … allora vediamo. Un’agenda è un insieme di fogli dove i babbani scrivono e annotano tutto quello che vogliono ricordarsi. Tipo un appuntamento o un compleanno” spiegò la Grifondoro.
“Che forma ha?” le domandò Draco cercando di intuire dove potesse trovarsi un oggetto del genere.
“ Beh … facendo un confronto con il mondo dei maghi direi che è simile ad un libro quindi …proporrei di cercare nella biblioteca” ipotizzò Hermione.
“Ok, allora andiamo” disse Draco scendendo le scale della guferia e incamminandosi insieme alla Grifondoro verso la biblioteca.

 

~~~~~~~~~

 

I corridoi erano deserti, sembrava che il castello si fosse svuotato e che le loro fossero le uniche presenze.
In giro non c’era un solo studente … chissà dov’erano andati a finire tutti.
Improvvisamente da lontano si sentì uno scoppio, seguito dalle inconfondibili urla di Ron.
“Sto andando a fuoco! Padmaaa, presto dell’acqua!” urlava il rosso alla sua compagna che non sapeva proprio cosa fare. La ragazza lo spinse nel bagno li vicino e lo scaraventò direttamente sotto il rubinetto dell’acqua.
Draco ed Hermione cominciarono a ridere come matti.
“Quel Weasley è proprio un imbecille” disse mentre il rosso usciva dal bagno tutto gocciolante, seguito dalla sua compagna di squadra.
Gli sguardi di Ron ed Hermione si incontrarono.
Quello di lui duro e pieno di odio.
Quello di lei triste e malinconico.
Draco, notando l’espressione della Grifondoro, la prese per mano sussurrandole all’orecchio “Dai, andiamo” e la trascinò con se per il lungo corridoio, sotto lo sguardo perplesso di Ron e Padma.

 

~~~~~~~~~

 
Il Serpeverde continuava a tenerla per mano e a trascinarla dietro di lui.
Quando vedeva quell’espressione triste sul viso della Grifondoro non riusciva a contenersi.
“Non dovresti farti influenzare così tanto da Weasley” buttò lì improvvisamente il biondo.
“Non devi permettergli di condizionare le tue emozioni, lui per te appartiene al passato, no?” non riusciva a capire perché le stava dicendo tutte quelle cose. In fondo a lui cosa importava? Si stava rendendo solo ridicolo.
Hermione non riusciva a credere a quello che aveva appena sentito.
Malfoy stava dicendo delle cose giuste, ma sentirle uscire dalla bocca di colui che l’aveva insultata per sei lunghi anni era davvero strano.
Draco si accorse di tenere ancora la mano della Grifondoro e velocemente si staccò da lei.
Ora camminavano per il lungo corridoio, lui avanti e lei dietro, non sapendo cosa dire.
Arrivarono in biblioteca.
Anche li non c’era nessuno. Neanche Madama Pince.
Hermione pensò che era stata mandata via di proposito, altrimenti in qualche modo avrebbe potuto aiutarli. Se il suo ragionamento era esatto stavano seguendo la pista giusta.
Draco parlò per la prima volta dopo molti minuti.
“Allora? In che reparto dobbiamo cercare?” chiese alla Grifondoro continuando a darle le spalle.
Hermione si sentiva a disagio. Eppure nella ricerca del primo oggetto erano stati così bene.
“Direi nella sezione dove si trovano i libri di babbanologia. Mi viene in mente solo quella… quando ho preso i libri per te non c’era niente, ma probabilmente l’agenda l’avranno nascosta dopo” provò ad ipotizzare la Grifondoro.
Draco si diresse verso il reparto indicato da Hermione e cominciò a guardare i titoli uno ad uno.
 Hermione notò che tutti i libri erano veramente grossi, l’agenda doveva essere piccola quindi non sarebbe stato troppo difficile trovarla.
Dopo qualche minuto di ricerca nel più assoluto silenzio, Hermione notò che fra due grossi libri era presente un piccolo spazio. Spostò i due grossi volumi che parlavano di come funzionasse il calendario babbano (altro indizio) e tirò fuori un piccolo quaderno provvisto di anelli.
“Malfoy, l’ho trovata!” disse euforica.
Draco interruppe la sua ricerca e si avvicinò a lei.
La Grifondoro aprì l’agenda e cominciò a sfogliarla.
Era come nuova. Non era stata scritta neanche una volta.
Improvvisamente l’occhio le cadde su una pagina, l’unica dove era stato scritto un piccolo appunto con una penna rossa, un colore che dava subito all’occhio.
L’annotazione era stata scritta al 2 Ottobre, quello stesso giorno.

 

2 Ottobre
Prima prova coppa dei Prefetti

 
“Il 2 Ottobre è oggi” fece notare la Grifondoro al biondo che le stava accanto “Non capisco proprio cosa voglia dire”
“Beh non pensiamoci ora … come hai detto tu, prima troviamo tutti gli oggetti” le ricordò il Serpeverde.
“Si. Allora… il prossimo oggetto è l’orologio” disse riprendendo per la terza volta la lista.
“Questo credo che sia il più facile da identificare … è uguale a quello dei maghi… non so se si riferisca a quello da polso oppure ad un orologio normale” fece notare Hermione.
“Io direi di andare a cercare alla torre dell’orologio” suggerì Malfoy osservando la grande torre da una delle finestre della biblioteca.
“Si, sono d’accordo. Mi sembra l’unico posto in cui potrebbe trovarsi” e detto questo i due ragazzi uscirono dalla biblioteca per dirigersi verso la torre.

  
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