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Autore: _Layel_    28/07/2021    2 recensioni
Quando Touya ferma sua madre dall’ustionare Shouto, decide che quando è troppo è troppo. Deve uscire da quella casa e portare il suo fratellino con sé. 
[AU! Canon Divergence, Dabi è Touya Todoroki] [No manga spoiler]
Dabi/Hawks, Bakugou Katsuki/Midoriya Izuku/Todoroki Shouto
Genere: Angst, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi, Slash | Personaggi: Dabi, Hawks, Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou, Shouto Todoroki
Note: AU, Traduzione, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Terza Parte: Capitolo Sette

 

 

Shouto non aveva, di nuovo, idea di cosa stesse succedendo.

 

Tutta la sua classe si stava preparando per l'esame per ottenere la licenza provvisoria, e Shouto avrebbe dovuto fare lo stesso... Eppure, eccolo lì, in piedi sul campo di allenamento a fissare Katsuki mentre il biondo mentre perfezionava la sua nuova mossa con un sorriso maniacale in volto. Anche da dove si trovava, Shouto poteva vedere il modo in cui Katsuki si sfregava le mani sui fianchi. Anche con il suo equipaggiamento di supporto, le sue mani sarebbero state secche quella sera e i suoi polsi doloranti per il rinculo delle esplosioni. La mente di Shouto ritornò ai massaggi che Touya aveva insegnato a Katsuki tutti quegli anni fa, quando si era reso conto di come il Quirk di Katsuki influenzasse i suoi polsi.

 

Si chiese se qualcuno avesse fatto quei massaggi a Katsuki da quando Touya se n’era andato.

 

Si chiese se Katsuki avrebbe lasciato provare Shouto.

 

Shouto arrossì quando si immaginò seduto sul letto nella stanza di Katsuki, l'altro ragazzo accovacciato accanto a lui con la mano intrappolata tra quella di Shouto mentre Shouto premeva le dita nei polsi e nei muscoli degli avambracci...

 

Una scarica di calore, più calda di tutte le fiamme che Shouto sarebbe stato in grado di produrre, sembrò correre attraverso il suo corpo al pensiero. Shouto distolse lo sguardo da Katsuki all'istante, resistendo all'impulso di seppellire il viso tra le mani dalla mortificazione. Si... Non dovrebbe pensare a queste cose. Non sapeva perché stava pensando queste cose. Non era… strano. Voleva solo assicurarsi che Katsuki stesse bene e che non si sarebbe fatto male durante l'esame. Non era niente di più.

 

Shouto prese un respiro profondo e fermo e annuì a se stesso. Giusto, era così. Era solo preoccupato per il suo amico e voleva aiutare.

 

Ora che Shouto aveva la situazione sotto controllo, tornò a concentrarsi e si accorse che aveva fissato Izuku negli ultimi minuti. Izuku, che aveva finalmente superato il suo stadio di imitazione  dello stile di combattimento di All Might e trovato il suo. Izuku, che aveva gravemente danneggiato mani e braccia durante la loro lotta a Kamino, al cui era stato detto che solo un altro pugno potrebbe provocare danni permanenti...

 

Si chiedeva se il massaggio avrebbe aiutato anche lui.

 

Shouto gemette e si allontanò fermamente da entrambi i suoi amici. Prendersi del tempo lontano dalla propria formazione non avrebbe aiutato nessuno. Se, in qualche modo, fosse riuscito a non superare l'esame e Katsuki e Izuku l’avessero fatto, non ne avrebbe mai sentito la fine. Izuku si sarebbe preoccupato per settimane e Katsuki avrebbe riso e fatto dei commenti che avrebbero lasciato Shouto con tanta voglia di ucciderlo. Hawks avrebbe scherzato, ma sarebbe stato segretamente deluso. Natsuo avrebbe forzato un sorriso e detto che la prossima volta sarebbe andata meglio ma Shouto avrebbe saputo che suo fratello era triste. E poi ci sarebbe stato suo padre...

 

Beh, non gli importava di cosa avrebbe pensato suo padre.

 

Ma gli importava di quello che avrebbe pensato Touya.

 

Suo fratello aveva rinunciato alla sua vita per Shouto. Aveva aiutato Shouto a diventare un eroe anche odiandoli. Non sapeva ancora cosa avesse passato suo fratello da quella notte, ma sapeva che solo qualcosa di orribile avrebbe potuto tenere Touya lontano da lui. Hawks lo aveva confermato l'unica volta che aveva risposto a tutte le domande di Shouto.

 

Quindi, per ora, Shouto doveva allontanare tutti questi... pensieri... e concentrarsi sull'allenamento. Quando avesse finito, poteva capire cosa stava succedendo.

 

Ed è così che Shouto si ritrovò a sgattaiolare via dalla UA quella notte e a dirigersi verso il quartier generale di Hawks.

 

Dopo l'allenamento di quel pomeriggio, Shouto aveva rifiutato di trascorrere del tempo con Izuku e Katsuki, lo avevano guardato sospettosi, e si era ritirato nella sua stanza per pensare alle sue strane reazioni di quel pomeriggio. Le aveva osservate da ogni angolazione ma non era ancora in grado di capire appieno cosa stava accadendo. Così, Shouto aveva deciso di contattare Natsuo. Suo fratello era sempre stato più bravo di Shouto a capire le emozioni. In realtà era la persona della famiglia Todoroki che le capiva meglio. Ma suo fratello non aveva risposto al telefono e fu solo dopo che Shouto aveva lasciato un messaggio a Natsuo di richiamarlo che si ricordò che Natsuo era nel mezzo degli esami e aveva detto che probabilmente sarebbe stato irraggiungibile per qualche giorno.

 

Dato che non poteva parlare con Katsuki o Izuku di questi strani... sentimenti... E che anche Natsuo era fuori dai giochi, Shouto aveva solo un'altra persona con cui parlare.

 

Naturalmente, c'erano anche altre cose che voleva chiedere all'eroe.

 

L'ufficio di Hawks era tecnicamente chiuso quando Shouto si avvicinò alle porte quella notte, ma sapeva che molti dei suoi aiutanti erano ancora all'interno dell'edificio. Suonò il campanello accanto alla porta, quello che era stato messo su ogni agenzia in caso di emergenze... o nel caso qualcuno si fosse chiuso fuori, come Hawks gli aveva spiegato ridendo il suo primo giorno. Come previsto, uno degli aiutanti di Hawks rispose immediatamente alla chiamata, la sua espressione cadde leggermente quando vide Shouto. "Oh, ciao", disse l'uomo, con le spalle abbassate mentre si metteva da parte per permettere a Shouto di entrare. Probabilmente sperava di ottenere un caso o qualcosa del genere. "Sei qui per vedere Hawks?"

 

Shouto annuì e l’aiutante, di cui Shouto dovrebbe davvero imparare il nome, annuì e chiuse la porta a chiave prima di scendere per il corridoio. Shouto lo seguì fino all'ascensore dove si separarono. Shouto salì all'ultimo piano solo pochi secondi dopo e non fu lontanamente sorpreso quando la porta si spalancò e Hawks volò verso di lui. "Non sembri ferito," disse finalmente dopo un veloce controllo. "Ma non hai neanche chiamato. E sono abbastanza sicuro che agli studenti non sia permesso uscire dalla scuola- specialmente ora, con la League of Villains in giro. Allora, che ci fai qui?"

 

Shouto fece una smorfia. Avrebbe dovuto sapere che Hawks, che era un eroe, non sarebbe stato felice di scoprire che Shouto era sgattaiolato fuori dal territorio della UA. "Avrei dovuto chiamare,” ammise. Non aveva una scusa per non averlo fatto. Sapeva, proprio come Hawks, che se Shouto avesse chiamato, lui sarebbe venuto alla UA. "Non stavo pensando lucidamente."

 

"A quanto pare," Hawks fece un sospiro e si voltò per tornare nel suo appartamento. "A questo punto vieni dentro. E dimmi perché sei qui. Cosa che avresti potuto fare al telefono. Se mi avessi chiamato."

 

Shouto alzò gli occhi al cielo, ma seguì l'eroe nell'appartamento. Shouto chiuse la porta mentre entrava e guardò la stanza familiare. Erano passate solo poche settimane dall'ultima volta che era stato lì e non fu una sorpresa vedere che nulla era cambiato nel breve periodo di tempo. Gli occhi di Shouto si soffermarono sul divano su cui aveva dormito dopo il suo litigio con Fuyumi e ci si precipitò rapidamente per lasciarsi cadere contro il bracciolo. "Fai come se fossi a casa tua,” commentò ironicamente Hawks. Shouto sollevò le sopracciglia al suo ex mentore e Hawks sorrise mentre affondò sul divano accanto a Shouto, con le ali dietro il retro del divano. "Allora?"

 

"Hai parlato con Touya?" Shouto chiese, le parole uscirono dalla sua bocca prima che ci potesse pensare veramente.

 

Hawks inclinò la sua testa e assottigliò gli occhi. "S. Lui... sta bene. Tanto bene quanto può esserlo nella sua condizione, comunque. Le cose sono un po' complicate al momento, ma ce ne stiamo occupando. È per questo che sei qui, Shouto? Ti ho detto che ti avrei chiamato se avessi avuto qualcosa da dire su Touya. E avresti potuto chiamarmi."

 

C'era qualcosa di strano in quelle parole. Tutto nel corpo di Shouto urlava che Hawks non gli stava dicendo tutto, ma Shouto pensò che avrebbe dovuto aspettarselo. Anche se non gli piaceva.

 

"Quale sarebbe un motivo perché qualcuno continui a pensare... cose. Cose che non dovrebbero pensare?" Shouto chiese in fine, distogliendo lo sguardo da quello attento di Hawks.

 

"Cose che non dovresti pensare? Di che tipo di ‘cose’ si sta parlando?"

 

Perché faceva così caldo lì dentro? Shouto era sicuro che Hawks di solito teneva il suo appartamento abbastanza comodo. Forse l'aria condizionata era rotta? Hawks non se n'era accorto? "Io... continuo a pensare... cose. Quando sto con Katsuki e Izuku. E loro mi… confondono. Mi viene caldo e il mio cuore comincia a battere e- "

 

Shouto smise di parlare quando fu interrotto da una risata rumorosa. Scioccato, Shouto alzò la testa per vedere Hawks piegato in due, lacrime in un angolo degli occhi mentre rideva. "Um, c’è qualcosa di divertente?" Invece di una risposta, iniziò un nuovo giro di risate. Shouto incrociò le braccia al petto mentre fissava l'eroe. Si sarebbe aspettato qualcosa del genere da Natsuo, ma pensava che Hawks avrebbe preso la situazione più seriamente. Potrebbe essere pericoloso se fosse nel mezzo di una battaglia e tali pensieri cominciassero ad intromettersi. Potrebbero distrarlo e uno dei suoi amici potrebbe farsi male.

 

"Non vedo come questo sia divertente," Shouto disse gelido mentre Hawks continava a scoppiare a ridere ogni volta che incrociava lo sguardo di Shouto.

 

"Lo è, lo è," l'uomo finalmente sussultò, asciugandosi gli angoli degli occhi e scuotendo la testa mentre continuava a ridacchiare. Dopo quelle che sembrarono ore, la risata si spense e Hawks si sedette di nuovo, studiando i suoi lineamenti e guardando Shouto con occhi scintillanti. Shouto si fece forza. Aveva imparato presto che quello sguardo non significava mai cose buone per gli altri- anche se procurava grande divertimento per Hawks. "Quindi, queste cose che continui a pensare. Cose che pensi ogni volta che sei con Katsuki e Izuku. Suppongo che siano... esplicite."

 

Esplicite? Shouto aggrottò le sopracciglia alla parola ma la sua mente tornò ai suoi pensieri del pomeriggio. L’immagine dei muscoli di Katsuki sotto la punta delle sue dita. Delle cicatrici di Izuku e del desiderio di Shouto di toccarle, per lenire il dolore che sapeva che l'altro ragazzo provava ancora. Si ricordò di aver sentito il corpo di Katsuki premuto contro il suo quando Shouto lo aveva abbracciato. Si ricordò dell'affetto che aveva provato mentre lui e Katsuki guardavano Izuku mormorare per conto suo. Era sempre così a suo agio quando loro tre stavano insieme.

 

Non avrebbe detto che fossero espliciti, ma...

 

"Wow,” rise Hawks, scuotendo la testa. "Sei davvero indescrivibile, lo sai? Voi Todoroki finirete per uccidermi a un certo punto, me lo sento." Hawks si girò per guardare Shouto negli occhi, inclinandosi in avanti così che il suo viso fosse a pochi centimetri da quello di Shouto. "Sembra che tu abbia una cotta."

 

Shouto stava ancora balbettando un'ora dopo, quando Hawks lo aveva lasciato alla UA.

   
 
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