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Autore: sissi149    01/08/2021    2 recensioni
I Giochi Olimpici di Tokyo 2020 sono finalmente alle porte, potevano i ragazzi di CT esimersi dal partecipare alla loro Olimpiade casalinga?
Genere: Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Olympic Stadium
 
La finale dei 100 metri maschili era la gara più attesa del programma di atletica leggera, tutto il pubblico fremeva per vedere gli uomini jet percorrere il breve rettilineo a velocità impensabili. In fondo era anche la gara più corta di tutto il programma olimpico, quella che più delle altre rendeva chiaro quanto fosse importante cogliere l’attimo giusto.
Shun sapeva che il suo attimo era stato colto nella semifinale, portandogli la possibilità di disputare la finale. Sapeva anche che non avrebbe avuto possibilità di giocarsi una medaglia con gli avversari, perciò aveva deciso di godersi appieno ogni momento come se fosse ad una festa: la sua medaglia era stata già conquistata nel poter condividere la pista con quei fenomeni.
Uscito dal campo di riscaldamento, si era diretto verso lo stadio dove aveva atteso la chiamata.
Con lentezza tolse la tuta e la depositò nell’apposito contenitore. Gli era stata assegnata la corsia più esterna, la più vicina agli spettatori. Sentiva il loro calore sulla pelle, era l’atleta di casa e poteva contare su quel sostegno speciale.
Scambiò uno sguardo fugace col vicino alla sua sinistra: anche se non profondamente, tra loro si conoscevano un po’ tutti, trovandosi più volte nel corso dell’anno a partecipare alle stesse competizioni.
Controllò che il blocco di partenza fosse regolato nella posizione a lui più comoda e cominciò ad accucciarsi. Chiuse gli occhi un istante, godendo della sensazione di benessere che provava nel vedere i suoi sforzi ripagati per essere arrivato dove aveva sempre voluto stare.
“Ready!”
Il giudice di gara diede il segnale per sollevarsi.
Ci fu lo sparo, Shun scattò, ma dopo pochi metri la gara venne fermata per la falsa partenza dell’atleta in corsia cinque. Era uno dei favoriti, la tensione doveva avergli giocato un brutto scherzo. La squalifica fu immediata.
Passati un paio di minuti, i centometristi furono richiamati per cominciare una nuova procedura di partenza.
Nitta cercò di non farsi innervosire dalla situazione, ma notò che non tutti riuscivano a recuperare concentrazione come se niente fosse.
Si rimise sui blocchi: prima un piede e poi l’altro, sistemò le mani dietro la riga di partenza, badando di non lasciare nemmeno un dito al di là.
“Ready!”
Shun si sollevò, cercando di restare il più immobile possibile, quasi non respirò.
Lo sparo risuonò.
Tutti scattarono regolarmente. Nitta diede tutto quello che aveva in corpo.
Dieci secondi e fu tutto finito.
L’atleta giapponese tagliò il traguardo per ultimo, rispettando il pronostico. Sul volto gli si stampò comunque un sorriso.
Alzò le braccia al cielo per salutare e ringraziare chi aveva assistito.
Si voltò e raggiunse il vincitore per congratularsi con lui: era attorniato un po’ da tutti, poiché nella sua prova aveva stabilito un nuovo record del mondo.
Shun si sentì ancora più felice: probabilmente quasi nessuno si sarebbe ricordato della sua presenza in quella finale, ma lui era grato di essere stato presente ad un momento storico per il suo sport, di averlo vissuto in prima persona.
Ancora una volta sentì di aver fatto la scelta giusta quando aveva preferito il club di atletica al club di kendo.
 
 
 
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Come per il primo giorno di gare, anche qui niente medaglia: Mamoru non poteva mica essere l’unico a restare a secco. ;) Tuttavia la situazione è molto diversa: se Izawa rosicava, e giustamente, Nitta è contentissimo così, perché sapeva di non avere possibilità, di aver già superato sé stesso arrivando in finale. Il pubblico si ricorda solo dei medaglisti, ma ci sono atleti che per il loro percorso e le loro capacità già compiono un’impresa a essere in finale. Con Shun abbiamo ricordato anche questi atleti.
Nitta nel manga è considerato uno dei ragazzi più veloci, per cui ci stava in una gara di velocità, anche se non ha proprio il physique du role del centometrista, per cui accontentiamoci del piazzamento.
  
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