Circa metà gennaio...

Dal gruppo: MSBY Black Jackal
Da: Meian
Dopo aver sentito tutti, con l'allenatore ho guardato le possibili date per la cena di squadra e abbiamo deciso settimana prossima, il 22 alle 19.30 a Onigiri Miya
13.02

Dal gruppo: MSBY Black Jackal
Da: Hinata
PERFETTO!
13.09

Dal gruppo: MSBY Black Jackal
Da: Tomas
Ci sarò!
13.11

Dal gruppo: MSBY Black Jackal
A: Tutti
Convincerò anche Omi-Omi.
Per me nulla è impossibile
13.16

Dal gruppo: MSBY Black Jackal
Da: Inunaki
Ok grazie
Mi sento in dovere di dire che Atsumu-kun e Sakusa-kun sono una stagione e mezza che giocano insieme e non si sono ancora uccisi
13.22

Dal gruppo: MSBY Black Jackal
Da: Bokuto
Forse non si odiano
13.25

Dal gruppo: MSBY Black Jackal
A: Tutti
O MAGARI SIAMO PERSONE ADULTE???
13.27

Dal gruppo: MSBY Black Jackal
Da: Cute as Hell
E forse non vale la pena finire in carcere?
13.28

Dal gruppo: MSBY Black Jackal
A: Tutti
SONO PROFONDAMENTE OFFESO!
SONO UN OTTIMO MOTIVO PER FINIRE IN CARCERE!
13.29

Dal gruppo: MSBY Black Jackal
Da: Cute as Hell
Credici...
13.30


 

***


 

Il giorno della cena da Onigiri Miya...
 

La cena si stava svolgendo con tranquillità, tutti mangiavano e si divertivano.
Atsumu, circa a metà della cena, andò a chiedere a suo fratello se avesse bisogno di una mano in cucina e, anche se teneva tutto sotto controllo, non disse di no e fu così che Atsumu si ritrovò con le mani impiastricciate di riso.
Ad essere sinceri, Atsumu si divertiva abbastanza e, nel mentre, aveva anche l'opportunità di bisticciare amichevolmente con Osamu oltre che a chiacchierare con tutti i compagni che andavano a chiedere qualche onigiri in più per poi tornare al posto.

Tutti parlavano allegramente tra loro, l'alcol non scorreva troppo fluidamente, erano pur sempre sportivi e, in più, c'era il loro attento capitano a tenerli sotto controllo.
Ad un tratto, Sakusa si rese conto di non aver mangiato praticamente nulla e, al tempo stesso, gli onigiri sul tavolo erano terminati, decise quindi di alzarsi e andare al bancone, come stavano facendo tutti gli altri; arrivato lì si trovò davanti un Bokuto sorridente che aveva appena preso gli ultimi quattro rimasti.
Si accomodò quindi su uno degli sgabelli mentre salutava sommessamente.
Aveva davanti entrambi i gemelli Miya, in quel momento e, per qualche ragione anche a lui sconosciuta, si ritrovò a fissarli.
In effetti si assomigliavano abbastanza, i due, anche se avevano caratteri completamente diversi e anche modi di fare, di muoversi, di parlare, che erano spesso opposti.
Probabilmente, pensò Sakusa, erano caotici allo stesso modo, ma per motivi differenti.
Si era fermato, in particolare, a fissare Osamu che in quanto fratello gemello di Atsumu aveva il viso molto simile, eppure a Sakusa dava quasi fastidio.
Lo trovava, in qualche modo, sbagliato.
Forse perché era abituato al viso sempre sorridente di Atsumu, agli occhi leggermente più ambrati o magari alle battute rumorose che uscivano quasi costantemente dalla sua bocca.

-Tutto bene?- Chiese Osamu agitandosi un poco davanti a lui.
Sakusa sbatté gli occhi un paio di volte per tornare alla realtà e interrompere drasticamente la propria linea di pensiero.
-Sì... Sì.- Rispose con voce bassa e Osamu, un po' a causa del baccano e un po' a causa della mascherina, faticò a capire.
-Uhm... Bene.- Disse riprendendo a fare le sue magie col riso.
Poco dopo un chiassoso Atsumu si avvicinò ai due da dietro al bancone, affiancandosi al fratello.
-Vuoi qualche onigiri?- Chiese allegro.
Osamu lo fissò per qualche momento, fino a pochi momenti prima si stava lamentando che era stanco e ora chiedeva a Sakusa se ne voleva altri.
-Sì, per favore.- Rispose il corvino.
A quel punto, però, il suo sguardo si concentrò sulle mani del biondo che si muovevano tranquille e precise.

Tornarono insieme al tavolo e continuarono a chiacchierare tranquillamente con gli altri, la serata trascorreva tranquilla fino all'una circa.
In fondo nessuno aveva veramente fretta di tornare a casa anche se qualcuno, come Kiyoomi ad esempio, stava iniziando a sentire la stanchezza.
Quasi senza accorgersene, il corvino, si ritrovò con la testa appoggiata sulla spalla di Atsumu, dentro di lui c'era un campanellino che gli urlava di tirarsi su, eppure tutto il suo corpo sembrava volerlo ignorare.
Atsumu si irrigidì per un momento, ma poco dopo decise che quella conversazione con Bokuto e Hinata poteva continuare anche senza che lui si agitasse.
Si rese conto che anche gli altri si erano accorti di quel piccolo particolare quando Inunaki li indicò con la mano libera (nell'altra aveva una birra).
-Cosa state facendo?- Chiese alludendo al fatto che Kiyoomi stesse toccando una persona e che quella persona era proprio Atsumu Miya.
-Nulla...- Rispose il biondo senza capire cosa ci fosse di male.
-Stiamo insieme.- Borbottò Kiyoomi in risposta lasciando tutti ammutoliti.
Quell'irreale silenzio fece voltare anche Osamu che si trovava al bancone.
-Voi due... Cosa?- Domandò Bokuto più sorpreso che altro.
-Barnes, Meian, dove sono i miei soldi?- Disse Inunaki rompendo il silenzio della sala.
-Cosa? Quali soldi?- Domandò Atsumu senza capire.
-Avevamo scommesso su quanto tempo ci avreste messo a mettervi insieme, evidentemente ho vinto io.- Disse guardando i due uomini vicino a lui. -Oh, congratulazioni ovviamente, sono felice per voi.-

Sakusa era davvero molto stanco, forse troppo per capire cosa stesse realmente accadendo, ma fu sollevato dal fatto che nessuno iniziò a gridare insulti e che tutto continuò come se nulla fosse.

Più tardi, quella notte, Atsumu accompagnò a casa Sakusa che, come succedeva spesso ormai, gli chiese di dormire con lui e Atsumu, ovviamente, non riuscì a dire di no.
 

Note:

Volevo fare una piccola dedica e dedicare questa storia a chiunque l'abbia letta, anche dopo che sarà finita, perché ci avete speso il vostro tempo per arrivare alla fine e quindi ve ne sono grata.

La storia finisce qui e, se devo essere sincera, già un po' mi manca, ma almeno sono sicura di aver concluso almeno 1 (una) cosa nella vita.
Forse ci sarà un seguito, forse no, sono curiosa di sapere come si evolverà la loro relazione ma al tempo stesso non voglio saperlo, diciamo che devo mettermi in pace con me stessa prima ecco.

Giulia