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Autore: Anaklusmos731    13/09/2021    0 recensioni
Rose Weasley, terrorizzata di deludere le aspettative di tutta la sua famiglia.
Dominique Weasley, la ragazza perfetta.
Ciara Nott, innaturalmente cinica e distaccata.
James Potter, il giocherellone della situazione.
Albus Potter, sveglio ma non troppo.
Scorpius Malfoy, incoerente caratterialmente.
Lorcan e Lysander Scamander, i gemelli diversi.
Lily Potter, la ragazzina cresciuta.
Lynx Malfoy, mai presa sul serio.
Louis Weasley, il ragazzo strano.
Nicolaj Krum, il rappresentante del fascino del nord.
Hugo Weasley, il cervellone.
Eliza Nott, con un sogno impossibile.
"I'm searching for something that I can't reach"
---
La maggior parte dei personaggi e il mondo descritti in questa storia sono opera di J.K. Rowling.
La storia non ha alcun fine di lucro.
Pubblicata da me stessa me (@BlueIsTheWay) su Wattpad.
Genere: Avventura, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Albus Severus Potter, Dominique Weasley, Famiglia Potter, Famiglia Weasley, Rose Weasley | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Al tavolo dei Serpeverde, quella domenica, erano rimasti solo Scorpius, Nico e Ciara. 

Lorcan si era alzato subito dopo Albus, borbottando un poco convinto "ho una commissione da fare". Il resto delle serpi, invece, si era dileguato, visto che il pranzo era ormai giunto al termine. 

-Ciara, com'è che oggi ci hai deliziati con la tua calorosa presenza?-
Disse Scorpius all'amica in modo sarcastico. Il poveretto non si era ancora ripreso dall'incontro con Rose. 

-Mi sentivo abbastanza socievole. E visto che le mie compagne di stanza sono solo delle troie antipatiche e la maggior parte delle serpi dei bimbi viziati, non m'è rimasto nessun altro con cui parlare.-
Scrollò le spalle la bionda.

-Sempre con la puzza sotto il naso, eh, Nott?-
Intervenne Nico, con un sorrisetto sulle labbra.

-Krum sinceramente non sono del giusto umore per flirtare, oggi. Devo far passare immediatamente i postumi per ieri sera, il mal di testa mi sta uccidendo.-
Sospirò Ciara, massaggiandosi le tempie.

Il terzetto venne raggiunto da una Dominique abbastanza sulla difensiva che, guardandosi furtivamente attorno, prese posto accanto  a Nico.

-Che hai stamattina Dom?-
Le chiese il russo sopracitato, posandole un braccio sulle spalle. 

-Niente, niente..-
Rispose lei, abbastanza evasiva.

-Dov'è Rose?-
Domandò invece Ciara, ridacchiando poi nel vedere Scorpius impallidire.

-Oh, se ne è andata con Lys da qualche parte, a parlare forse...-

-Perchè stamattina non ci hai salutato come al solito?-
Cercò di cambiare discorso Scorpius.

-Ma vi ho salutato come al solito, Scorp.-
Alzò un sopracciglio Dom.

-No eh, di solito ci baci e abbracci tutti, stamattina sei stata abbastanza... fredda.-

-Non è vero.-

-Sì, invece.-

-No.-

-Sì.-

-No.-

-Sì.-

Nico e Ciara avevano seguito il punzecchiarsi tra Dom e Scorpius abbastanza attentamente, il primo non capendo, la seconda divertita. Perchè lei sapeva tutto, tutto.

La breve discussione tra i due ragazzi venne interrotta da un imponente gufo reale che lasciò cadere una grossa lettera di fronte a Ciara. 

La ragazza, riconoscendo lo stemma della famiglia Nott, si rabbuiò subito e, salutando freddamente i suoi tre compagni, si affrettò a lasciare la Sala Grande.

Andò a sedersi nel suo posticino sulla Torre dell'Orologio e, accendendosi una sigaretta, aprì la lettera: la tata del suo fratellino Eric, di anni sette, le scriveva per dare le dimissioni, stanca di essere tiranneggiata da suo padre. Era esattamente ciò che Ciara si era aspettata: la situazione, a casa, era delle peggiori. 

Alla fine della Seconda Guerra Magica, Theodore Nott si era sposato con una Maganò, matrimonio voluto dal padre per dimostrare il totale distaccamento dalla filosofia di Voldemort. I primi anni di matrimonio, durante i quali nacque Ciara, erano stati abbastanza felici, i due sposini avevano tentato il tutto per tutto per far funzionare quel matrimonio combinato. Quando Ciara aveva appena dieci anni, ed Eliza era solo una bambina, piano piano la situazione aveva iniziato a crollare. Vanessa, questo era il nome di sua madre, era sparita di casa per mesi, alla fine del quale era tornata dimagrita e con un bambino in braccio. Da ciò che aveva raccontato, era figlio suo e di Theodore: lei aveva deciso di lasciare il marito, perchè era violento e le aveva causato anni di depressione, ma era stata costretta a ritornare quando aveva scoperto di aspettare un figlio da suo marito. Il piccolo Eric, che in quell'anno avrebbe compiuto sette anni, era riuscito a far riavvicinare un poco i coniugi Nott, ma solamente per due anni: infatti, quando Ciara era al terzo anno ad Hogwarts, la madre aveva ricominciato a sparire per mesi interi, mentre il padre  era caduto nell'alcolismo, diventando ancora più violento. 

La tata di Eric, in quella lunga lettera, le raccontava di come non riuscisse più a vivere in un ambiente del genere: era stata picchiata da Theodore, e quel fatto l'aveva convinta a lasciare il lavoro. Si scusava con Ciara per non averle dato nessun tipo di preavviso e si dispiaceva per la loro situazione famigliare, ma tra le righe si poteva leggere che non aveva nessuna intenzione di tornare in quella casa. Inoltre, le fece anche un excursus sulle continue crisi nevrotiche di Vanessa, di come non mangiasse e di quanto nuocesse questo al bambino che portava in grembo, di come Theodore fosse attaccato alla bottiglia costantemente e di come avesse origliato una conversazione tra i coniugi Nott, nella quale l'uomo accusava la moglie di averlo tradito e che quel bambino non fosse suo. 

Ciara rilesse la lettera tre volte e, mano mano che continuava, il suo sgomento cresceva. Perchè il padre non riusciva a staccarsi dalla bottiglia? Perchè la madre non poteva tenere duro ancora per quattro mesi e, dato alla luce il figlio, non se ne poteva andare per sempre? Perchè i suoi genitori dovevano sempre incasinare la vita sua e dei suoi fratelli? Come stava Eric?

Decise di scrivere ad Astoria Malfoy, che in quegli ultimi anni aveva fatto da seconda madre a lei, Eliza ed Eric, per supplicarla di andare a controllare suo padre e il suo fratellino e di farle sapere, poi.

Si accese una seconda sigaretta, riflettendo su cosa avrebbe potuto fare per tirare fuori lei e i suoi fratelli dai problemi che i loro genitori avevano, senza far intervenire i magiservizi sociali. Le conveniva chiedere al più presto un permesso per lasciare Hogwarts il prossimo weekend e andare a recuperare suo fratello: non sarebbe sopravvissuto da solo con i suoi genitori.

-Nott! Ehi, Principessa del Gelo! Non si può fumare all'interno della scuola!-

Ciara sentì qualcuno chiamarla da lontano e, abbastanza seccata, si voltò.

Si ritrovò davanti a un James Potter in tenuta da Quidditch, con la scopa sulle spalle. 

-Disse quello che è stato beccato più volte a fumare nell'aula del professor Ruf, durante la lezione.-
Alzò un sopracciglio lei.

- È un fantasma, non sente la puzza di fumo! E poi ero agitato per il Quidditch, avevo bisogno di fumare!-
Scrollò le spalle lui, per poi aggiungere:
-Ma, essendo ora un Caposcuola, sono obbligato a far rispettare le regole dell'istituto a tutti gli alunni, e a togliere punti se non vengono rispettate.-

Nonostante poco prima Ciara era abbastanza preoccupata per i problemi a casa, le venne da ridere d'impulso:
-Tu, James Sirius Potter, che detiene il record di punizioni, sei stato eletto Caposcuola? Ma fammi il favore.-

-Giuro su Merlino, Morgana e i loro dodici discepoli, guarda!-
Disse James, mostrandole la spilla da Caposcuoola che teneva in tasca. 

Ciara la fissò esterrefatta. Il preside Vitious stava invecchiando e aveva perso qualche rotella, questa era l'unica spiegazione possibile per la quale James Potter fosse Caposcuola. 

-RosiePosie dice che Vitious deve aver perso qualche rotella per avermi fatto Caposcuola, ma secondo me la sua è solo invidia.-
Annuì soddisfatto James.

A quanto pare io e Rose la pensiamo allo stesso modo.
Pensò Ciara, continuando a guardare esterrefatta la spilla.

-Vabbeh, quindi hai intenzione di togliermi dei punti o no?-
Gli chiese acida la bionda.

-Per questa volta passi, visto che prima mi hai regalato un sorriso, anche se stavi ridendo di me. Stai diventando meno Principessa del Gelo, lo sai?-
Ridacchiò il moro, spostando il peso da un piede all'altro.

-Non osare flirtare con me, Potter. Oggi non sono in vena.-
Lo ghiacciò lei con lo sguardo.

-Scherzavo, la Principessa del Gelo è tornata.-
Borbottò lui.
-Che ci facevi qui, tutta sola?-
Aggiunse.

-Gli affari miei, e mi piacerebbe continuare a farli.-

-Uuuh, acida. Fumiamo insieme una sigaretta? Offro io.-
Le sorrise James, tirando fuori un pacchetto dalla tasca della tenuta da Quidditch.

-Mmmh, si potrebbe fare.-
Alzò un sopracciglio la bionda, per poi accendere la sigaretta che James le stava porgendo. 

   
 
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