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Autore: LadyNorin    14/09/2021    1 recensioni
John Watson si era allontanato quanto più possibile da Baker Street. La decisione che lo aveva spinto a fare le valigie era molto semplice: Sherlock Holmes.
Dopo la morte di sua moglie Mary, John decide di allontanarsi da coloro che lo hanno fatto soffrire e iniziare una nuova vita. Ma forse il destino prende le sue decisioni, e nemmeno un uomo razionale come John può contrastarle.
Genere: Angst, Hurt/Comfort | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson, Lestrade, Mycroft Holmes, Rosamund Mary Watson, Sherlock Holmes
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 35:





***




Dai di qualcosa.” in realtà Sherlock era letteralmente terrorizzato dal sentire quello che aveva da dire la sua famiglia, e che ancora la rivelazione non era completa.
Tu… Tu… Ti sei sposato?”
Annuì semplicemente.
Sì io… Due anni fa… Solo che… Non è come credi.”
In che senso non è come credo?”
Non… Non mi sono sposato come credi tu.”
Questo cosa vorrebbe dire? Non sto capendo, e sai che non amo non capire le cose.”
Si no lo so. Perché… Io ci ho messo davvero tanto a capirlo. E in realtà ero convinto che potessi fare finta di nulla. In fondo sono sempre stato bene da solo. Solo che poi… Solo che poi è arrivato…” strinse forte gli occhi come se dovesse bloccare quelle parole.
Solo che poi è arrivato? Chi è arrivato?”
Io… Io mi sono sposato con… John.” lo disse talmente piano che sperò con tutto se stesso la madre non avesse sentito.
Eccole lì, quelle parole, nero su bianco. Ora non poteva più tirarsi indietro o nascondersi. Avrebbe quasi voluto che sua madre non lo avesse sentito.
Aspetta come? In che senso ti sei sposato con John?” ovviamente aveva sentito tutto perfettamente.
Sherlock annuì. Non aveva davvero il coraggio di guardarla.
Oh bambino mio e ci hai messo tutto questo tempo per dirmelo.”
Sherlock a quelle parole sollevò la testa con uno scatto, restando a bocca aperta.
Che cosa vuol dire?”
Sono tua madre signorino, ti ho fatto io, pensi che non me ne sia mai accorta?”
Ma io…”
Andiamo smettila. Volevo solo che tu ti sentissi felice con te stesso, indipendentemente da qualunque altra cosa. Ad un certo punto ho anche pensato di essermi sbagliata, perché tu sei così tanto riservato, che giuro a volte faccio fatica a leggerti. Ma sono tua madre e per la miseria solo uno stupido non capirebbe certe cose del proprio figlio. Poi quando è arrivato John ne ero assolutamente certa.”
Di cosa eri certa?”
Ma che tu lo amassi! Mi sembra ovvio. Il modo in cui lo guardavi, in cui gli stavi intorno. Oh sono così felice.- la signora Holmes strinse tra le braccia il proprio figlio. -Sono così felice.”
Quindi a te sta bene.” Sherlock era davvero sconvolto dalle parole della madre. Anni di negazione, convinto che nessuno lo avrebbe mai accettato per quello che era, con tutte le sue stranezze e i suoi problemi. Invece ora sembrava tutto così facile. Era stato come se quell’ancora che aveva legata al collo da anni e anni, fosse improvvisamente caduta.
Ti voglio bene e ti amerò sempre bambino mio.”
Non sono un bambino mamma.”
La signora Holmes rise. La sua era una risata cristallina e anche un po’ commossa. Prese il volto del figlio tra le mani, e lo guardò dritto negli occhi.
Per me sarai sempre il mio bambino. Anche quando sarò vecchia decrepita.”
Mamma…”
Su, su. Invecchiamo tutti prima o poi. Ma dimmi come sta John? Sono sicura che gli dona la vita da sposato, insomma gli donava anche prim… Beh ecco sta bene da sposato. E con te ancora di più.”
Sherlock diventò rosso in faccia a quelle parole.
Mamma…”
E su, sei l’unico figlio sposato che ho. Mi ci devo abituare. Ormai con tuo fratello maggiore ci ho perso le speranze.” la signora Holmes dall’espressione che fece sembrò avesse appena avuto in illuminazione divina.”
Mamma?”
Ma questo vuol dire che io sono nonna! Ho una nipote!” scoppiò in un pianto.
Mamma che hai?”
Sono nonna… Ti prego dimmi che è così.”
Si immagino sia così.”
Oh…” quasi sembrò il piccolo lamento di un uccellino.
Posso andare ad abbracciarla?”
Penso di si, cioè puoi fare quello che vuoi.”
Sherlock era abbagliato e confuso da questa situazione, non aveva la più pallida idea di come avrebbe dovuto reagire. Non sapeva mai come comportarsi con le emozioni umane. Doveva essere felice? Mettersi a piangere?
Aveva pensato e ripensato migliaia di volte, a come sarebbe stato se avesse dato una delusione ai suoi genitori. Ed era stato convinto, che questa rivelazione, sarebbe stata una di queste. Mentre invece, sua madre, stava piangendo dalla gioia.
No forse è meglio di no… E se lei non mi volesse? Credi che accetterebbe di avermi come nonna?”
Sherlock era molto confuso da quelle domande. Non ci aveva mai pensato. Non erano mai state una sua preoccupazione, ma forse avrebbe dovuto. Solo che era talmente abituato che fossero solo loro tre.
Io credo proprio di sì.”
La signora Holmes ormai sembrava volersi mettersi a saltellare. Cosa che ovviamente non avrebbe fatto, dal momento che restava comunque una donna composta e che sapeva controllare pienamente i propri sentimenti.
Ma solo se tu vuoi e sei d’accordo. Anche perché lo dovrebbero sapere anche tuo padre e tuo fratello.”
A Sherlock venne il panico. Ripetere di nuovo quell’esperienza, rifare da capo quella rivelazione, aspettarsi la reazione degli altri…
Però se posso dirtelo tesoro, credo che tuo fratello lo sappia già. Lui osserva tutto e ci tiene a te, anche se ha uno strano modo di dimostrarlo.”
La signora Holmes mise le mani sulle spalle del figlio minore.
In questa famiglia non ci sono stupidi, ma questa è la tua vita, e spetta a te decidere se tutti devono saperlo, o meno. Qualunque sarà la tua scelta, io la rispetterò, e se mi dirai di non dire nulla, non dirò nulla.” si allungò per dare un bacio sulla guancia del figlio.
Ti voglio bene Sherlock.”
Sherlock senza neanche starci a pensare strinse la madre in un abbraccio.
Probabilmente non era mai successo che la abbracciasse così spontaneamente da quando era bambino.
No, io, voglio che lo sappiano tutti.”
La signora Holmes lo stava amorevolmente accarezzando, passando le dita tra i soffici ricci neri, e sorrise.
D’accordo. Allora andiamo di là.”


Una volta tornati in salotto, il signor Holmes stava discutendo con Mycroft di politica. Sherlock corse subito da Rosie e la prese in braccio.
Non avevo detto niente politica in questa casa?” la signora Holmes si era messa a braccia incrociate e sguardo severo, rivolti a figlio maggiore e consorte.
Non stavamo discutendo di politica.”
Stai parlando con me Mycroft, non con uno di quegli sciocchi con cui lavori.”
Mycroft si ammutolì all’istante.
Sherlock quasi gongolò.
Che cos’è quell’anello?”
Tutti si voltarono contemporaneamente verso il signor Holmes, che aveva posto quella domanda.
Di che anello stai parlando caro?” domandò la signora Holmes, non capendo se il marito non fosse d’un tratto impazzito e si immaginasse le cose.
Quell’anello.” l’uomo indicò in direzione di Sherlock, che desiderò con tutto il cuore che la terra si aprisse sotto i propri piedi, e di sprofondare fino al centro della terra.
Ora anche Mycroft lo stava fissando intensamente, ma senza mostrare alcuna emozione sul volto.
Ah… Sì è un anello.”
Lo vedo che è un anello. Per questo ti ho chiesto, cos’è quell’anello.”
E’ semplicemente un anello.”
La signora Holmes lanciò un'occhiata al figlio minore, che la ignorò prontamente.
Dici?”
Che altro dovrebbe essere?”
E’ sull’anulare sinistro, ed ha l’aspetto di una fede. Ti sei sposato Sherlock?”
Sherlock rimase in assoluto silenzio, senza muovere un muscolo, ed incapace di dire una parola.
Sherlock?” insisté l’uomo.
Sì… E’ una fede.”
Il signor Holmes piegò in due il giornale e lo appoggiò sul tavolino basso di fronte alle poltrone del salotto.
Ti sei sposato?”
Sherlock annuì.
Come? Quando? Con chi?”
Caro, ti rendi conto che sembra un interrogatorio della polizia. Non è un criminale, smettila con tutte queste domande.”
Sto solo chiedendo. Nostro figlio si è sposato senza dire nulla. E poi perché sei così tranquilla?”
Come sarebbe perché sono così tranquilla?”
Dovresti dare di matto.”
Mi stai dando della pazza?”
No ho solo detto…”
Bada bene a quello che dici caro, o le prossime venti cene dovrai preparartele da te.”
Il signor Holmes prese un bel respiro.
Tu lo sapevi?” rivolse la domanda direttamente a Mycroft. Che di nuovo non mostrò alcuna emozione.
A bene quindi sono sempre l’ultimo a sapere le cose.”
Quanto sei melodrammatico.”
Io sono melodrammatico? Scusa tanto se voglio sapere cosa combinano i nostri figli!”
John!” Sherlock quasi lo urlò, anche se non era sua intenzione, ma non sopportava sentire i genitori discutere.
Il signor Holmes sobbalzò dalla sorpresa. Fissò il figlio ad occhi sgranati.
Prego?”
Mycroft Holmes era un uomo dai molti talenti, come il resto dei membri della famiglia Holmes d’altronde. Era dotato di grande intelletto, quasi maggiore rispetto a quello della madre e del fratello minore, che erano comunque due cervelli enormi. Ma era una persona pigra di natura, e preferiva sfruttare le sue capacità in altri modi, come ad esempio lo spionaggio. Era inoltre molto bravo ad ascoltare senza che gli altri badassero a lui quando erano nella stessa stanza. Quindi, aveva capito certe cose sul conto di suo fratello, molto prima che Sherlock stesso ci arrivasse. Una di queste era il rapporto con un certo dottor Watson. Rapporto che non aveva mai particolarmente visto di buon occhio. Non perché avesse problemi riguardo a quello che Sherlock trovava attraente, ma solo ed esclusivamente perché non avrebbe potuto sopportare di vederlo con il cuore spezzato, cosa che già era successa. Due volte per essere precisi. Ovviamente non avrebbe espresso le sue preoccupazioni a nessuno, se le sarebbe portato con sé nella tomba piuttosto.
Quindi no, Mycroft Holmes non era affatto sorpreso che suo fratello minore si fosse sposato con John.
Esalò un lieve sospiro, quasi impercettibile, e si rilassò con la schiena contro lo schienale della poltrona.
Sherlock stava balbettando qualcosa di incomprensibile.
Si questa è una fede, si mi sono sposato. Con John. Tre anni fa.”
Ora c’era un silenzio assoluto.
La signora Holmes andò a mettere un braccio attorno alle spalle del figlio e lo baciò su una guancia. E con una mano massaggiargli l’altro braccio.
Il signor Holmes rimase in silenzio per qualche secondo.
Ah. Beh avrei gradito l’invito.” il signor Holmes riprese il giornale dal tavolino e tornò a rilassarsi contro la sua poltrona.
Non… Non potevo.”
E tu ci sei andato?” il signor Holmes guardò Mycroft, che lentamente scosse la testa.
Capisco.”
Possiamo sempre fare un'altra cerimonia.” suggerì la signora Holmes, già eccitata alla sola idea.
Cara tu impazzisci quando devi organizzare qualche festa.”
La signora Holmes assunse uno sguardo truce, tutto indirizzato al marito.
Allora lo ammetti, mi consideri pazza.”
No. Ho detto solo che impazzisci quando devi organizzare qualcosa, tutto qui.”
E di grazia, cosa cambia?”
Tutto. Tesoro mio. Tu sei il ritratto della salute mentale, ma vuoi la perfezione, e se non è tutto assolutamente come vuoi tu, diventa una tragedia greca.”
Puoi anche disturbarti a non muoverti dalla tua dannata poltrona stanotte.
Tesoro vuoi venire con me in cucina ad aiutarmi?” allungò le braccia verso Rosie, la bambina guardò Sherlock un po’ dubbiosa.
Vuoi andare con lei?”
La bambina annuì piano. Dalle braccia di Sherlock scivolò in quelle della signora Holmes.
Oh ma guardala, è così bella. Puoi chiamarmi nonna se vuoi, lo sai?”
Rosie sgranò gli occhi e guardò Sherlock.
Davvero?” chiese timidamente la piccola.
Assolutamente si! Ti farebbe piacere?”
Non ho mai avuto una nonna.”
E io non ho mai avuto una nipotina.”
Oh ma senti, sei così bella e intelligente. Proprio come tuo padre. Voglio dire, come i tuoi padri.- intanto che le due parlavano, sparirono in cucina.
Sherlock andò a sedersi sulla poltrona libera.
Mycroft fissava il fratello minore con un'espressione non troppo felice in volto.
Sherlock lo guardò senza nascondere troppo il disprezzo che provava.
Che c’è? Che cosa ti da fastidio?”
Non fanno parte della famiglia. Stai solo illudendo mamma. Non hanno alcun legame con noi.”
Sherlock strinse i pugni, cercando di mantenere la calma e non finire con il picchiare il suo stesso fratello.
Sei solo un povero disperato. Solo come un cane ed infelice, che vorrebbe che fossero infelici anche gli altri.”
Attento a come parli.”
Altrimenti?”
Basta voi due, non fatemi venire lì.” il signor Holmes non aveva nemmeno staccato gli occhi dal giornale.
E tu che hai da dire?” questa volta Mycroft si era rivolto al padre, che però non si era degnato di lanciare nemmeno un'occhiata al figlio maggiore.
Se tua madre e tuo fratello sono felici, lo sono anche io.”
Ma è assurdo!”
Perché? Come credi che si formi una famiglia?”
Mycroft strinse le labbra, non poteva rivelare tutto quello che c’era dietro.
L’importante è amarsi e volersi bene. Il resto sono solo stupidaggini.” voltò la pagina del giornale.
Sherlock sorrise, più che soddisfatto della risposta del genitore.



Lestrade era rimasto in città ad aspettare che John finisse il suo lavoro allo studio medico. Si assicurò che fosse tutto chiuso, e di vederlo uscire dall’edificio, prima di scendere dall’auto di servizio, che era stata parcheggiata a bordo strada del lato opposto. Non aveva alcun segno riconoscibile della polizia.
Il detective richiuse la portiera e attraversò. Era tutto tranquillo, non c’erano nemmeno persone il giro.
John aveva infilato la chiave nella toppa, per chiuderla, non si era nemmeno accorto che qualcuno gli era sopraggiunto alle spalle. E perché avrebbe dovuto, era tranquillo e convinto che nessuno che lo potesse conoscere dal suo passato, lo stesse tenendo d’occhio da tutto il giorno.
John Watson.” sentendosi chiamare con il proprio nome di origine, John sobbalzò, e il mazzo di chiavi che teneva in mano, cadde a terra, sull’asfalto del marciapiedi. Il dottore fece un mezzo giro su se stesso.
Che ci fai tu qui?”


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Note d’autrice:


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