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Autore: snapEly    01/09/2009    6 recensioni
Dopo la battaglia di Hogwarts, Harry si ritrovò a pensare a tutte le persone che non avrebbe più rivisto, a tutti i morti che avrebbero potuto avere una vita lunga e felice, se non fosse stato per quel pazzo criminale. “Se solo potessi tornare indietro e cambiare il corso degli eventi…”
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Harry Potter, James Potter, Lily Evans, Severus Piton
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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2. Un primo passo… indietro!

Quando ebbe finto di contare, Harry si guardò intorno attentamente.
Il vortice generato dalla Giratempo era scomparso, lasciandogli un vago senso di nausea.
Il paesaggio non era molto diverso, a parte il fatto che era giorno e gli parve di intuire che la stagione fosse più o meno la stessa.
Un piccolo particolare gli fece balzare il cuore in gola: le tombe erano scomparse.
“Bene! Se non altro, questo aggeggio sembra funzionare” pensò, riponendolo accuratamente sotto gli abiti.
“Speriamo che funzionino anche gli espedienti che ho in mente. Problema numero uno: convincere il Preside a lasciarmi frequentare il quinto anno.”
Con questo obiettivo in mente, si diresse di buon passo verso il castello.
Non poté fare a meno di notare che l’imponente costruzione non presentava affatto i segni della battaglia e della successiva ricostruzione.
“Che sciocco che sono! E come potrebbe essere altrimenti?”
I corridoi erano deserti, segno che gli studenti non erano ancora arrivati.
Senza incontrare ostacoli, Harry raggiunse il gargoyle che custodiva l’ingresso allo studio del Preside.
-Sorbetto al limone!
Nessuna reazione.
-Api frizzole!
Niente.
“Accidenti! Che cosa avrà escogitato questa volta? Che sia diventato goloso soltanto negli ultimi anni?”
-Cioccorana!
Immobilità assoluta.
-Ma ci scommetto la bacchetta che è lì dentro a sorseggiare una bella tazza di cioccolata calda fumante!
Il movimento improvviso della statua lo fece sobbalzare.
Dopo il primo attimo di sorpresa, ridacchiando tra sé per la semplicità della parola d’ordine, – cioccolata calda? Che fantasia! – balzò sulla scala a chiocciola, che nel frattempo aveva cominciato a ruotare verso l’alto.
Fece per bussare alla porta dell’ufficio, ma fu preso da un improvviso timore.
Cosa avrebbe fatto se  il professor Silente non gli avesse concesso di iscriversi alla scuola?
Avrebbe mandato a monte tutti i suoi piani.
E in quel caso, sarebbe riuscito a tornare indietro, senza provocare qualche guaio?
A questo non aveva pensato, fino a quel momento.
E se avesse peggiorato la situazione?
Continuò a muoversi nervosamente avanti e indietro nel corridoio, ora avvicinandosi alla porta deciso a bussare, ora allontanandosi in preda all’indecisione.
Lo spalancarsi improvviso del battente mise fine ad ogni suo dubbio.
Una voce conosciuta lo invitò ad entrare e provocò una notevole accelerazione delle pulsazioni del suo cuore.
Timidamente, Harry mosse qualche passo all’interno della stanza circolare, chiudendosi la porta alle spalle.
Ed eccolo là, il professor Silente, con la sua barba bianca e i suoi capelli fluenti, la solita tunica color malva e il cappello in tinta, appoggiato un po’ di traverso sul cucuzzolo della sua venerabile testa.
Era seduto alla scrivania e lo guardava un po’ stupito, ma sempre con quel sorriso gentile.
Non era molto diverso da come lo ricordava, ma nel suo aspetto c’era un non so che di insolito.
Le spalle erano meno curve, i movimenti più energici e, in generale, sembrava godere di ottima salute.
-Mi sembrava di aver sentito… ma la prego, si accomodi signor…
-Ehm… buon giorno, signor Preside. Io… mi chiamo… mi chiamo Harry Evans.
-E’ un piacere conoscerla, signor Evans. In cosa posso esserle utile?
-Ecco… sono qui per iscrivermi a questa scuola. Fin’ora ho studiato privatamente in…in Australia, dove vivo con la mia famiglia, ma adesso ho la necessità di frequentare una scuola e…
-Evans… Evans… non mi pare di ricordare nessun Evans in Australia. Eppure conosco piuttosto bene quella piccola comunità magica. Di cosa ha detto che si occupa, suo padre?
-Ehm… non l’ho detto, e… beh, al diavolo! E’ giusto che lei sappia la verità! Non mi chiamo Evans e in realtà non sono mai stato in Australia. Il mio vero nome è Potter e vengo da…
Tirò lentamente la catenina che portava al collo e fece ruotare la piccola sfera davanti a sé, in modo che il vecchio mago potesse vederla.
-Una Giratempo? Signor Potter… mi sta dicendo che lei viene da…
Harry annuì e ripose l’oggetto magico.
-Posso chiederle che giorno è oggi?
-E’… vediamo, è il 28 agosto 1975.
-Perfetto! I miei calcoli erano corretti. Vede, professore, tra quasi ventitre anni mi ritroverò a cercare un modo per cambiare gli eventi, perché troppa gente è morta nel tentativo di proteggermi, per  permettermi di…
-Fermo, signor Potter! Confido che lei sappia quanto sia pericoloso giocare con il tempo…
-Professor Silente, ciò che so è che questo non è affatto un gioco. Non credo che, rivelandole qualcosa dell’epoca da cui provengo, le cose peggioreranno. Caso mai, potrebbe essere un problema se qualcun altro venisse a conoscenza delle mie origini, e noi non vogliamo che succeda una cosa del genere…
Harry si sentì un verme ad usare un tale ricatto per assicurarsi l’appoggio del Preside, ma non abbassò lo sguardo e sostenne tranquillamente quello del professor Silente. Era quasi sicuro che il vecchio mago avrebbe usato la legilimanzia per scoprire qualcosa di più, ma se lo fece fu davvero molto delicato, perché il ragazzo non provò nessuna delle sgradevoli sensazioni che lo avevano assalito ogniqualvolta il professor Piton aveva invaso la sua mente, durante le lezioni di Occlumanzia.
-Molto bene, signor Potter. – concluse il professor Silente, dopo quello che sembrò un tempo infinito – Forse sarà il caso di scambiare due parole.
Harry raccontò brevemente la situazione, senza soffermarsi sui particolari e evitando accuratamente di fare nomi, ad eccezione di quello di Riddle.
Il preside lo ascoltava in silenzio, ma sembrava piuttosto preoccupato.
Alla fine trasse un profondo respiro e annuì pensosamente.
-Signor Potter, posso chiederle la sua età?
-Ho diciotto anni, signore.
-Già. Mi pareva un po’ grandicello per frequentare soltanto il quinto anno.
-Ma è proprio tra i ragazzi del quinto che succederà! Nessuno ci farà caso, perché sarà un episodio all’apparenza futile, ma metterà in moto tutta una serie di eventi…
-Ed è per questo che insisto nel metterla in guardia! Ogni nostra più piccola azione può cambiare il corso della storia. Ha pensato che le cose potrebbero anche peggiorare?
-Francamente, non vedo come sarebbe possibile. Comunque, un piccolo ripasso del programma di quinta non mi farà male! Sa, non è che sia mai stato una cima nello studio. In compenso me la cavo bene nel Quiddich. Sono sicuro che la squadra di Grifondoro sarà felice di avermi tra i suoi.
-Quinto anno a Grifondoro. Mmhh… vedo che ha le idee molto chiare. D’accordo, signor Potter…
-Evans, sarebbe più prudente.- lo interruppe Harry.
Gli occhi azzurri lo scrutarono per un lungo istante da sopra le lenti, ed Harry ebbe la certezza che il Preside avesse già capito chi fossero i suoi genitori.
-…signor Evans. Le concederò ciò che chiede, per il momento. Ma mi aspetto la massima disciplina e un costante e proficuo impegno, da parte sua. E niente colpi di testa! Non prenda iniziative senza prima essersi consultato con me.
-Certo, signore, la ringrazio!
-…e, naturalmente, non c’è bisogno che le ripeta quanto potrebbe essere pericoloso che informazioni sugli eventi futuri possano trapelare, anche e soprattutto per le persone a lei più vicine.
-Sì. signore. Sarò molto prudente.
-Ah… un’ultima cosa…
Gli occhi del Preside scintillarono in modo misterioso.
-…niente uscite notturne!

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Grazie a tutti coloro che hanno commentato! Non mi aspettavo un pubblico così numeroso e carino!
Per conoscere le intenzioni di Harry e per sapere se riuscirà a metterle in atto, non vi resta che leggere i prossimi capitoli  :)
Per Nell Sev Snape: sì, ho visto il film, ma non ho letto il libro. Mi è sempre sembrata un'idea originale, almeno per il periodo in cui è uscito, ed è ben fatto e divertente. Spero lo sia un pochino anche la mia ff...

 

  
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