Prompt: Scian
(Words)
Rating: giallo
Nell'ombra dei
giganti
" ...the
very
substance of the ambitious is merely the shadow of a dream."
–
William
Shakespeare, Hamlet, Atto 2, Scena 2 –
Le
ombre dei giganti sono
lunghe e profonde.
Scrutando
le ombre incerte
sul soffitto, nel neon d'una stanza d'ospedale,
coll'occhio buono e
coll'occhio ancora opaco – è l'ombra del fuoco, un velo di
vapore –, Keigo vi
cerca la linea di confine tra la ragione e dove
abbia sbagliato.
All
Might era immenso, era
infinito –– più un santo che un eroe; più grande di
quanto, a un
uomo solo, sarebbe consentito. Keigo, già bambino, l'aveva
immaginato, che
ombra atroce si portasse dietro. E che non fosse un'ombra che
aveva proiettato,
che avesse voluto... beh, non ha cambiato niente e non è
importato.
Quello
che conta, quello che
importa, quel che ha cambiato tutto, è quello che Keigo non
aveva capito. Le
ombre tremolanti, dal neon sul soffitto, glielo rinfacciano,
allungandosi,
pallide e pigre, nel sole tramortito del tramonto. Eppure
Keigo aveva creduto
che chi brilla della luce di uno sforzo, chi è il fuoco
costante che era stato
per lui – per Keigo, per Hawks – un
bagliore di speranza,
non avesse ombra.
Adesso
sa che ha un'ombra
anche la fiamma: l'ombra d'un'ambizione che crea e che
conquista la distanza;
si stende sugli altri, più oscura e più terribile per la
vicinanza.
È quella l'ombra che gli
resta addosso: l'ombra nell'occhio opaco; l'ombra di fumo in
gola, che ancora
non lo lascia respirare; è l'ombra di cui Dabi s'è ammantato,
come una scusa,
come una corazza, forse finanche come una ragione. È l'ombra
di cenere che gli è
rimasta in faccia e che non ha avuto ancora il coraggio di
pulire. È l’ombra
silenziosa delle ali che non è sicuro di poter riavere. È
l'ombra d'un dubbio,
e dell'incertezza di non sapere, adesso, cosa fare.