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Autore: ShannaInLuv    05/10/2021    2 recensioni
!AU | BakuSquad! | {Kacchako} {KiriMina} {KamiJirou} e accenni {IzuOcha}
Ochaco Uraraka si è appena lasciata con il suo storico ragazzo Izuku Midoriya ed è in cerca di un nuovo appartamento. E' grazie a Mina che ne trova uno, non sapendo che in quella casa ci abita anche il suo ex compagno di liceo Katsuki Bakugou - nonchè rivale del suo ex - che non è proprio entusiasta di averla in casa...
( Dal Prologo)
«Perchè la ragazza di Deku è seduta sul mio fottutissimo divano?»
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou, Kirishima Eijirou, Mina Ashido, Ochako Uraraka
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Roommates.

 
XIII. Sette minuti in paradiso e Faccia Tonda.

§§§

 

Avviso: leggete l'angolino autrice, è importante! Buona lettura <3

Quando l'appartamento si apre per la seconda volta quella sera, Katsuki è lieto di constatare che fosse Kirishima e non uno degli altri due idioti che chiamava amici.

Kirishima rimase immobile sulla soglia di casa, osservandolo attentamente mentre il biondo buttò giù l'ennesimo bicchiere di rum e afferrò la bottiglia versandosene altre due dita.
L'amico dai capelli rossi chiuse lentamente le porte e si avvicinò piano all'amico, continuando a osservarlo attentamente.

Katsuki però non gli stava prestando la minima attenzione: continuava a fissare un punto davanti a sè, come faceva quando aveva la testa altrove. E Kirishima lo sapeva bene, ormai.

Quasi nemmeno se ne accorse, Bakugou, quando Kirishima si accomodò sullo sgabello della cucina accanto a lui e, vide la sua mano per allungarsi e prendere la bottiglia di rum a metà. Se ne versò due dita anche lui e fu allora che Katsuki si voltò con un mezzo ghigno beffardo - che Kirishima riconobbe comunque come falso.

«Non hai già bevuto abbastanza, capelli di merda?»

Kirishima sorrise dietro al bicchiere. «Non bevo molto a lavoro,» inclinò la testa per fare un cenno verso la porta, comese stesse indicando qualcuno di assente. «Devo controllare gli idioti. Lo sai. »

Katsuki rise e pensò che - la sua mente ubriaca pensò che - Kirishima Eijirou si era occupato di loro sin dal liceo. Era sempre stato il papà del gruppo.

«Tu, piuttosto?»

«Io cosa? » grugnì il biondo.

«Cosa ti succede in quest'ultima settimana?»

«Niente.» e giù un altro sorso.

Kirishima sbuffò e lo guardò contrariato - Katsuki aveva visto quell'espressione in viso al suo migliore amico sin dai tempi del liceo circa tre o quattro volte al massimo. Kirishima era così: sorrideva sempre, non era mai deluso e cercava sempre di stare dalla parte di tutti. Soprattutto la sua. Katsuki sapeva bene che, quando lui aveva un problema - così anche Kaminari, Sero e Mina - lui c'era sempre. C'era sempre stato.

Quindi quella sua espressione in viso significava soltanto una cosa: ramanzina. E dio, Katsuki odiava da morire le fastidiosissime ramanzine di papà-Kirishima-Eijirou perchè, diamine, erano sempre fottutamente giuste e Katsuki odiava dare ragione a qualcuno - anche se con lui bruciava un po' meno.

«Kat, » sospirò allora Kirishima, togliendogli di mano quello che era l'ennesimo bicchiere pieno di liquore. Ciò costrinse Bakugou a guardare l'amico e, nonostante la visione doppia e offuscata del ragazzo dai capelli rossi, si accorse dell'espressione severa. Esattamente come un papà. «Puoi dirmi cosa ti preoccupa? E no, non dire che non è niente, perchè se fosse davvero niente non te ne staresti qui alle tre di notte a ubriacarti come un pazzo. C'è qualcosa che ti brucia, che non va, non è vero? »

Kirishima arricciò le labbra, in attesa di una risposta.

Katsuki socchiuse gli occhi, sospirando. C'era qualcosa che non andava? Sì, certo che c'era. Non una, non due, c'erano un milione di cose che non andavano. Partendo dal fatto che lui si sentisse un coglione per stare male così, quasi senza motivo.

«Non è fottutamente niente- » si bloccò, lasciando che le parole si fermassero in un sibilio incompreso. Si spettinò i capelli velocemente - gesto che faceva di rado, quando era nervoso per qualcosa - e si lasciò andare in una risata quasi isterica, lasciandosi andare piano contro la sedia. Guardò Eijirou che lo fissava, in attesa di una sorta di risposta.

«Ma tu lo sai già, vero? »

Kirishima borbottò. «Vorrei sentirtelo dire. » e, mentre Katsuki lasciava andare un'altra piccola risata isterica, aggiunse: «E' a causa di Uraraka, non è vero?»

Katsuki si leccò le labbra. , avrebbe voluto urlare. Non sapeva esattamente come e quando era iniziato ma sapeva che ormai Ochaco Uraraka - quella ragazza fastidiosa, con le guancie troppo tonde e la parlantina troppo acuta - era entrata prepotentemente nella sua vita. Si preoccupava per lei, perfino! E quando mai si preoccupava per qualcuno che non era sè stesso - e, al massimo, Kirishima o uno degli altri idioti che erano suoi amici ?

«I-io... » Katsuki sbuffò. Uraraka è arrivata come un'uragano nella mia vita è ha sconvolto tutto, avrebbe voluto dire. «Quella pazza è un chiodo fisso.»

Kirishima scoppò in una risata e il biondo di astenne dal mollargli un pugno in faccia perchè cosa diavolo c'era da ridere? Invece grugnì: aveva bevuto troppo per far altro se non biascicare e ciondolare sulla sedia.

«Sei infastidito che Uraraka-chan sia tornata con Midoriya-san, ed è per questo che stai depresso da una settimana e le tieni il broncio- pensi che non l'abbia notato? E poi... fammi pensare... ah! Sei infastidito anche che lei sia venuta a lavorare come segretaria per Todoroki Shouto-san e sei arrabbiato perchè non te l'ha detto lei ma l'hai dovuto scoprire andando a lavoro. Però come poteva se tu sei stato arrabbiato tutto il tempo? E lo sappiamo benissimo che è meglio girarti alla larga quando sei incazzato nero. »

Bingo! Colpito nel segno: 3000 punti per Eijirou.

Come al solito, a quel ragazzo non si poteva nascondrere nessuna emozione: era lui che conosceva Bakugou Katsuki più di chiunque altro persino più dei suoi genitori.

Quindi, arrendendosi - anche per colpa dell'alcool e perchè il discorso che Kirishima aveva fatto centrava pefettamente le sue emozioni - annuì.

«Ma non lo lascerà.»

«E come fai a saperlo? »

«Gliel'ho chiesto. Lei ha risposto di no.»

«Lo ama?»

«No.»

Kirishima scoccò la lingua sul palato. Rimase un momento in silenzio, finchè disse: «Sembri essere intrappolato ancora in quello sgabuzzino.  »

Katsuki spostò gli occhi verso la bottiglia mezza vuota del liquore che stava bevendo. Sapeva a cosa alludeva Eijirou con quella frase.

Qualche anno prima, liceo Yuei, ultimo anno...

Il dormitorio del liceo Yuei era gremito di persone. Tre sezioni erano state radunate ( illegalmente, ovviamente ) per quella sorta di festa d'addio. 

Davvero, se non fosse stato per gli idioti che lo avevano trascinato lì, non sarebbe nemmeno andato a quella fottutissima e noiosissima festa d'addio. Avevano tutti così insistito fracassandogli i timpani che alla fine aveva accettato.

Katsuki Bakugou, appena diciotto anni, se ne stava nell'angolo più nascosto nella stanza a bere una birra - scadente, vorrebbe sottolineare - ad osservare quei deficenti a quella festa che si stavano sbronzando come non mai. Intravide Denki Kaminari limonare con qualcuno, accanto al bancone delle bibite - che schifo - e Sero cercare di rimorchiare - fallendo. Entrambi erano idioti pervertiti, ma il più delle volte ad avere successo era il biondo. D'altronde, poteva essere anche passabile - finchè non apriva bocca.

Non vide gli altri due suoi amici, Kirishima e Mina, ma probabilmente erano da qualche parte a salutare persone a caso - non capiva ancora come facessero a conoscere l'intero liceo.

«E' divertente guardare?»

Una voce acuta e femminile lo distrasse, facendogli alzare lo sguardo alla sua sinistra dove la proprietaria della cosiddetta voce si sedeva sul divanetto affianco. Quando il suo sguardo - con sopracciglia aggrottate - si voltò verso la ragazza, lei fece un sorriso.

«Uh?» fece, scorbutico.

La ragazza, invece di prendersela a male per quel tono non necessario, scoppiò a ridere. La sua risata era acuta - così come la sua voce. Sarà stato a causa delle guancie troppo tonde e la bocca piccola?

«Ho notato che è tutta la sera che stai seduto lì, » lo indicò con il mento. « ti deve piacere proprio tanto guardare. »

Katsuki sbuffò. Che idiozia. «Non mi piace guardare, idiota. » la ragazza gonfiò le guance a quell'appellativo. Ecco, adesso sembrava davvero un criceto. «E' che non ho voglia di comportarmi come voi idioti. E' stupido e faticoso, meglio restarsene in un angolo a bere. » e sollevò la birra, bevendone immediatamente un sorso come voler a sostenere la sua tesi.

La castana sollevò un sopraciglio. «Tu sei strano. » chinò leggermente il capo. «O asociale. Sì, decisamente misantropo.»

Katsuki sbuffò. Io sarei strano? Questa qui continua a straparlare con uno sconosciuto

Sorry I'm an anti-romantic.

Poi la ragazza tese una mano verso di lui e Katsuki alzò un sopracciglio. «Cosa vuoi?» sbottò.

« Ochaco Uraraka. » cantilenò. «Il mio nome.»

Quella ragazza faceva proprio ridere. Katsuki non le aveva chiaramente lanciao dei segni che no, non voleva conversare con nessuno, non voleva fare nuove amicizie e sorpatutto... voleva godersi la sua birra in pace?

«Bakugou.» le rispose. «Non ho alcuna intenzione di fare amicizia con te, Faccia Tonda. »

La ragazza sembrò raggelare. «Faccia Tonda...? »

Katsuki voltò lo sguardo. «Sì, la tua faccia assomiglia a una luna. Faccia Tonda. O Moon Face, decidi tu.»

«Ma che razz- »

«Ochaco, eccoti! Oh, Kat, ci sei anche tu!» strillò Mina Ashido, comparendo dal nulla e posizionandosi davanti ai due, seguita da Kirishima. Bakugou sbuffò, finendo la sua birra.

«Oh, vi conoscete?» Faccia Tonda - o Uraraka - sembrò sorpresa e, per qualche motivo, fece guizzare gli occhi dalla pazza - così Bakugou aveva iniziato a chiamare Mina perchè sì, era davvero fuori di testa - a lui.

«Baku ed io stiamo nello stesso gruppo di amici,» spiegò frettolosamente Mina. «Ed è il migliore amico di Eijirou, che è uno dei miei amici più cari, assieme a quei due scemi che hai conosciuto prima. » Mina fece ciondolare la testa all'indietro, sicuramente per indicare Kaminari e Sero. «Comunque, Kat, alza quel culo e vieni a giocare.»

La faccia di Katsuki si deformò da sola in una enorme, grande smorfia. Giocare a cosa? Quei giochi del cazzo tipo Beer Pong - il preferito di Eijirou Kirishima, a quanto pare - non facevano per lui.

«No.» declinò velocemente l'offerta - non senza aggiungere un grunito per far capire a loro quanto non volesse giocare o quanto in realtà lui non volesse essere proprio lì. 

«Quanto sei noioso. Alza quel culo moscio e muoviti. » fu la risposta di Mina che, come al solito, cercava di essere la più fastidiosa di tutti - e ci riusciva pure bene, si domandò perchècome e quando quella pazza fosse finita nel suo giro di amici.

«Ho detto no. » sbottò.

Uraraka ridacchiò, mentre Eijirou lo pregò con un lamento: «Eddai amico. E'Obbligo o verità. Vuoi davvero riufitare l'opportunità di far fare qualcosa di imbarazzante a Denki o Sero?»

Il pensiero colpì Bakugou Katsuki: effettivamente sarebbe stato fantastico far fare qualcosa di complicato e strano a quei due scemi. Improvvisamente ghignò - facendo ridacchiare soddisfatta Mina e facendo diventare il viso di Kirishima a metà tra il preoccupato e il giocoso - e puntò gli occhi sulla ragazza dai capelli rosa. «Va bene. »

Mina esulto è i quattro ragazzi si diressero verso il centro della stanza, dove erano raggruppate varie persone di sezioni diverse. Quando arrivarono e si misero tutti seduti sparpagliati, Faccia Tonda li salutò dicendo che avrebbe raggiunto i suoi amici. Katsuki la seguì con lo sguardo e poi si accorse che si era seduta tra un tipo alto con gli occhiali e... Deku.

Quel. Fottuto. Nerd.

Era un suo amico d'infanzia e lo odiava, lo odiava da morire: sembrava un mollaccione e piagnucolava sempre e poi, non si sa come, arrivava sempre primo in tutti gli esami che avevano in comune - e lui secondo. Era soltando un fottuto nerd e, peccato per Faccia Tonda perchè per una manciata di minuti aveva pensato che fosse stata accettabile e nemmeno troppo fastidosa come ad empio lo era quel playboy d Kaminari Denki o quel maniaco di Sero Hanta. O la pazza dai capelli rosa.

Ma, dal momento che sembrava vicina a Midoriya Izuku - troppo vicina, a giudicare dalla poca distanza che avevano tra loro e dal modo in ridacchiavano fastidiosamente - era, ovviamente, off-limits. Non avrebbe mai rischiato di trovarsi nella stessa stanza con quel nerd.

( I want to run away

달아나고 싶어 저 멀리 

My heart is already chasing you
이미 널 쫓는 내 마음이 )

Senza nemmeno accorgersene si era ritrovato a fissare quei due a lungo, finché qualcuno non lo riportò alla realtà.  «Kat! » mosse pigramente lo sguardo verso la voce allegra - e molto, molto, ubriaca - di Kaminari Denki. Con orrore, vide che la bottiglia era puntata verso di lui. Sbuffò: cazzo, sarebbe dovuto capitare il contrario, non quello.

 «Allora Katsuki-chaan,» canticchiò Denki e Katsuki si ripromise di ucciderlo, più tardi.  «Scegli Obbligo o Verità?»

Il cervello di Katsuki vorticò improvvisamente: non avrebbe mai scelto verità, Kaminari Denki in stato di ebrezza avrebbe potuto chiedergli cose imbarazzanti. E la cosa peggiore era lui che aveva accettato di partecipare a quello stupido gioco. Sbuffò - di nuovo - e alzò gli occhi al cielo.

 «Obbligo.»

Ci fu un coro di  «Ooooh- » generale ma poi, quando Bakugou si girò con sguardo truce, tutti si ammutolorino improvvisamente. Katsuki sghignazzò, ecco bravi.

 «Alloooora,» Kaminari scoccò la lingua sul palato e guardò Katsuki, poi, un ghigno - il suo ghigno da maniaco -si puntò su qualcuno nella massa poi, di nuovo, si voltò verso il biondo.  «Sette minuti in paradiso, » proclamò.  «Con quella ragazza là -ah, come si chiama? Ah sì... Uraraka.... ehi, ehi sì sì... tu!» iniziò a farfugliare quel pazzo, indicando la povera castana che, nel mentre, era leggermente sbiancata.

Katsuki rimase senza parole.

Sette minuti in paradiso.

Con Faccia Tonda.

 «Io- »

Mina lo interruppe, alzandosi e tirando per un braccio anche lui, cercando di farlo alzare.  «Andiamo, Katsuki hai accettato, lo devi fare! » trillò, poi strizzò l'occhio ad Uraraka, chissà perchè.  «Niente storie.»

Katsuki guardò Uraraka - perchè se lei sarebbe stata troppo a disagio avrebbe anche potuto accettar la penalità, dopotutto - ma vide un sorriso - un po' imbarazzato certo - e una scrollata di spalle verso il biondo.

Quindi non ci volle molto che i due vennero trascinati verso uno sgabuzzino - Katsuki sperò con tutto sè stesso che fosse abbastanza grande - e, quando vennero spinti dentro assieme il biondo constatò che non era affatto grande, c'era una luce molto soffusa - il che rendeva tutto più imbarazzante perchè accidenti non sapeva dove mettere le mani. 

(Make me drunk again
또 취하게 해 깊이

you're like a champagne

넌 마치 champagne)

Erano in piedi, uno di fronte all'altro, con le spalle al muro di quel minuscolo sgabuzzino - che diavolo! - a una distanza socialmente non accettabile - almeno per Bakugou.

Poteva sentire il calore della ragazza di fronte a lui, il profumo di ciliegia che sarebbe dovuto essere nauseante ma lui trovò gradevole. I loro piedi attaccati e, tre dita che separavano i loro nasi.

Perfetto: chiuso in uno sgabuzzino, con una ragazza e in imbarazzo totale - era esattamente così che avrebbe voluto passare quella serata a quella festa a cui non voleva andare.

Faccia Tonda deglutì e ridacchio.  «E così... »

 «Pikachu è un idiota.» sbottò, interrompendola.

 «Eh? » fece confusa lei.  «Pika- »

 «Kaminari. Quell'idiota biondo.» Katsuki deglutì - perchè stava sudando così tanto? Perchè sentiva una sensazione strana provenire dal profumo che emanava quella ragazza?

 «Ah, Kaminari-san. » ridacchiò appena Uraraka. Puntò gli occhi castani sui suoi che sembravano lucidi. Uraraka si morse il labbro e farfugliò:  «E-ecco... » deglutì anche lei. Il calore del suo fiato che lo colpiva lo stava mandando fuori di testa. Stranamente non era fastidioso.  «N-non è un problema. Va bene, Bakugou-kun.»

Oltrepassò l'effetto che lo fece chiamandolo a quel modo e deglutì, ancora, ma non aveva più molta saliva in bocca.  «Ma sei idiota?» Faccia Tonda lo guardò confusa e lui agitò le mani, colpendola sul braccio nudo e scusandosi immediamente. La sua pelle era morbida.

Comunque, continuò.  «Come può andarti bene restare chiusa in uno sgabuzzino con uno sconosciuto a una distanza... una distanza così...? »

Un piccolo sorriso comparve sulle labbra di Faccia Tonda. Chissà che le passava per la testa.  «Non sei così male. E poi sei amico di Mina-chan. E sei anche gentile nonostante tutto. Mi piaci. Cioè, sei una persona a posto, ecco. » aggiunse arrossendo.

(worse than a hangover
숙취보다 지독히

it's gonna be hard

힘들 거잖아)

Katsuki si stupì di come il pensiero "com'è carina" gli attraversò la mente. Aveva già baciato delle ragazze, giusto una o due - non provava particolarmente interesse per questo tipo di cose - ed era stato anche a letto con una di loro, ma non era mai stato così colpito da qualcuna.

Quindi, quel gesto del tutto irrazionale che fece subito dopo, lo giustificò, successivamente come ormoni post-adolescenziali. Ma era una bugia e lo sapeva bene.

Dopo che la castana gli aveva detto quella frase  e lui aveva pensato quella parola, Katsuki abbassò il collo - era abbastanza più bassa di lui - e incollò le sue labbra a quelle della ragazza. Fu un bacio a stampo - sentì Uraraka irrigidirsi dalla sorpresa e borbottare un gemito - e, quando il biondo fece per staccarsi - dandosi mentalmente dello stupido - lei allungò timidamente le mani e gli cinse il collo, tirandolo di nuovo verso di lei.

Sorpreso, Bakugou aprì leggermente ed istintivamente la bocca, la schiuse appena giusto per invitare la ragazza a riempire quello spazio che mancava per unire definitivamente  le loro labbra - e dio, le sue labbra erano così soffici. Il sapore della birra di Katsuki si mischiò a quello che probabilmente era un cocktail alla frutta di Faccia Tonda. I loro corpi si strinsero un po' di più - non che ci fosse già molta distanza, comunque - e il bacio divenne un po' frenetico ed impacciato.

Finchè, improvvisamente, un botto sulla porta li fece allontanare di scatto; Uraraka completamente rossa in viso e il biondo con la faccia accaldata. Si guardarono imbarazzati per un attimo e poi la porta venne aperta, mostrando una Mina Ashido sorridente.  «Time-over! » poi sbuffò. «Ma come? Pensavo di trovarvi a limonarsi.» scoccò la lingua sul palato e fece spallucce.

 «Idiota.» scattò immediatamente Katsuki.

Mina fece spallucce e afferrò la mano dell'amica.  «Andiamo 'Chako, ti devo dire una cosa.»

E tirò via la ragazzza, Katsuki sbuffò ed uscì anche lui -finalmente- da quello sgabuzzino, seguendo con lo sguardo la ragazza che veniva trascinata in quell'insolito gruppetto fatto sa Occhialuto, Deku e la pazza rosa.

(Alright, let's end it here

자, 이쯤에서 끝내

so stupid

My heart is already chasing you

이미 널 쫓는 내 마음이

burn with a small fire

Sorry I'm an anti-romantic)

 «Bakugou!» urlò Kirishima, battendo una mano sul tavolo. Katsuki, completamnte andato, mise fine a quel patetico ricordo che aveva dei tempi del liceo e strizzò gli occhi, per scacciare l'immagine di lui e Faccia Tonda che si baciavano.

 «Non urlare, idiota.»

 «Ti ho chiamato tre volte. »

 «Forse non volevo sentirti, capelli di merda.» mentì Katsuki; non avrebbe mai ammesso che il cervello lo aveva riportato a quel punto, quello stupido periodo in cui aveva sviluppato una sorta di cotta per Faccia Tonda. Non che adesso fosse diverso, anzi, la sua non era nemmeno più solo una cotta.

  «Ascolta, amico... so  a cosa stai pensando,» sospirò Kirishima.  «Ma sai cosa farebbe il Bakugou che conosco? Non quello del liceo perchè - dio mi sembra di essere tornato fin lì.» uno sbuffo.  «Andrebbe da lei e la prenderebbe e basta, combatterebbe, senza sè e senza ma.»

Bakugou strinse i denti. Kirishima aveva ragione.

Kirishima aveva fottutamente ragione.

***

AngolinoAutrice(?)

Mi voglio IMMENSAMENTE scusare, non solo per il capitolo lunghissimo, ma anchr perchè vi ho fatto aspettare UN SACCO di tempo per questo.

Ma posso garantirvi che questo capitolo è stato in assoluto il più difficile da scrivere - perfino più di quel famoso capitolo in Never really over; sul serio, ci ho litigato per settimane ed è strano, perchè solitamente un capitolo quando mi metto a scrivere lo finsco in 1\2 volte che mi ci metto. Se poi vogliamo aggiungere il problemi che ho avuto per recuperare il pc...

Passando alle cose importanti:

1. Nel flashback, è ovviamente ambientato prima che Uraraka si fidanzasse con Deku, al momento sono solo amici. Ed è anche prima di Kirishima e Mina che stessero insieme - avevo forse accennato in un capitolo che ci sarebbe stato un enorme tira e molla fino all'Università, tra loro due - ed anche prima che Kat conoscesse Camie, ovviamente.

2. Quando Uri dice "mi piaci" non intende quello che, magari, noi possiamo interpretare. Infatti, in Giappone usano "mi piaci" anche per indicare che stai a tuo agio con la persona che hai davanti, con la sua compagnia, non che per forza sei emotivamente coinvolto. Infatti Uri lo specifica subito dopo.

3. Nella scena dello sgabuzzino ho messo le lirics della canzone che, VI PREGO, sentitela perchè è la colonna sonora di questo capitolo, che è un capitolo importante.

4. GRAZIE MILLE per le quasi 2k visualizzazioni e tutti i commenti positivi, sia Wattpad che EFP. Ce la facciamo ad arrivare a 3k? Magari potrebbe arrivare un capitolo extra della sera del flashback, ma dal pov di Uraraka. Che dite, vi interessa?

5. Sto lavorando anche alle storie spin-off e alla nuova Kacchak, ma per ora sto un po' indaffarata con il mio trasloco da città a città e quindi preferisco aggiornare le storie che ho in corso.

Un enorme saluto e grazie <3 Lasciate una stellina se il capitolo vi è piaciuto ^^ e magari fatemi sapere cosa ne pensate, se volete.

Shanna! <3

 

   
 
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