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Autore: The Rosablue91    09/10/2021    4 recensioni
Dal testo:
Gli spartani si distanziarono il principe guardava deliziato il fuoco che divorava tutto.
-Sarai contento, ora- chiese l’oracolo impotente e affranto.
-Questo è solo l’inizio- ghignò da sotto l’elmo.
[...]
-...e fino a che non verranno a riprendersi Lucy che nel frattempo sara nostra gradita ospite a Sparta, tu dovrai badare a lei-
-Cosa?! Devo fargli da balia? Ma io-
-Non discutere, Natsu! Obbedisci!- sentenzio il re al figlio ribelle.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gajeel/Levy, Gray/Juvia, Natsu/Lucy
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Il nuovo re

 
Quello che sembrò durare pochi secondi a Lucy sembrò durare un’eternità, era frastornata e si stringeva all’enorme collo di Plue, anche Natsu sembrava averla abbracciata come per proteggerla dal pericolo le sue orecchie fischiavano e l’urlo di sorpresa e spavento  che colse dalla voce del suo amato quando chiamava il padre furono momenti da incubo, quando entrambi videro il re precipitare insieme ad altrettanti soldati che urlavano colti di sorpresa mentre altrettanti rimasero feriti, Natsu colse un’ombra precipitarsi nel punto dove era caduto il re e buttarsi di sua spontanea volontà, ciò che i due impotenti ragazzi videro fu il generale Metallicana sparire nel vuoto in un balzo, l’ultima cosa che videro fu il mantello scarlatto che svolazzava come se li salutasse per sempre.
Quando anche l’ultima pietra finì di ruzzolare Natsu balzò giù dal cavallo e si sporse con le mani a terra-PADRE!-
-PADRE!- fece eco la sua voce, i suoi occhi sembravano cercare febbrili il padre ma era troppo lontano, una mano toccò la spalla-Natsu…-balbettò la voce di Lucy, il principe si rialzò e controllò che Lucy fosse intera-stai bene? Non sei ferita?-
-Sono a posto- nonostante avesse dei brividi per la paura era illesa.
Natsu annuì e si guardò intorno, molti erano feriti e solo pochi si reggevano in piedi, individuò un soldato illeso, si mise due dita in bocca e fischiò richiamando a sé il suo cavallo-Tu!- si avvicinò a lui e ordinò –Sali sul mio cavallo vai a Sparta ad avvertire cosa è successo digli di mandare tutto l’aiuto possibile-prese le briglie di Alexandros e glielo porse al soldato, egli dopo un primo momento di smarrimento salì in groppa e partì subito verso Sparta, poi Natsu ordinò ai soldati in piedi ne erano rimasti circa una dozzina-metà di voi venga con me gli altri restino qui ad occuparsi dei feriti-
Lucy rimase ad osservarlo  meravigliata da tale compostezza, la sua capacità di prendere decisioni immediate era da invidiare, lei invece era rimasta immobile davanti a tale avvenimento, Natsu si voltò verso di lei-Lucy è meglio che tu resti qui ad assistere i feriti, potrebbe essere pericoloso –
-S-Si certo-
-Altra cosa puoi prestarmi Plue?-
La ragazza acconsentì, Natsu balzò sul cavallo bianco e alla testa dei soldati li guidò verso il punto dove erano precipitati il re ed i suoi, Lucy invece fece del suo meglio per assistere i feriti, si portò una mano alla bocca e pianse di disperazione ma i lamenti dei soldati la riportarono alla realtà. No! Quello non era il momento adatto per disperarsi, doveva rendersi utile, si chinò accanto ad un soldato spartano che si lamentava per il dolore alla gamba.
-La mia gamba! La mia gamba!- si lamentava il soldato.
-Va tutto bene, va tutto bene- disse Lucy stringendogli la mano in quella vigorosa e ruvida dell’uomo e posando l’altra mano sulla spalla mostrando un sorriso incoraggiante, cercando di dargli conforto, l’uomo annuì ricambiando un sorriso e stringendo i denti. Ora dovevano solo aspettare l’arrivo dei rinforzi.
 
 
-Continuate a cercare!- ordinò Natsu, mentre sollevava pietre e le buttava da un’altra parte, suo padre era vivo! Pregava gli dei che fosse ancora vivo così come gli altri.
Un flebile ruggito lo fece voltare a sinistra, era Happy! Doveva essere uscito dalla sacca del suo cavallo e averlo seguito, il leoncino stava scavando con insistenza un punto e non faceva altro che richiamare loro l’attenzione, poteva essere un’idea assurda ma Natsu si fidò del cucciolo, arrivò verso di lui e tolse i massi più grossi i soldati lo guardarono confusi finché non sbucò un braccio muscoloso dalle pietre-venite qui! Abbiamo trovato qualcuno! Potrebbe essere ancora vivo!-ci volle molto più tempo del previsto ma aiutarono il soldato a liberarlo, aveva il battito debole comunque era vivo.
-Natsu! Stiamo arrivando!-il principe alzò gli occhi verso, e sorrise vedendo arrivare i soccorsi, in testa vi erano Gray e Gajeel.
Il secondo domandò-Si può sapere che è successo? Non passa nemmeno un’ora che già uno dei vostri è tornato a riferirci che una valanga di massi vi ha colto di sorpresa-
-Non c’è tempo per spiegare i dettagli, datemi una mano!-
-Altezza! Il vostro leone ha trovato qualcun’altro!- uno dei soldati indicò Happy che fiutava qualcosa e Natsu disse -Scavate anche lì-
Gray e Gajeel smontarono da cavallo e lo guardavano perplessi-che assurdità stai facendo fai cercare i soldati ad Happy?-domandò retorico Gray che dubitava della sanità mentale dell’amico.
-Prima ha funzionato, Happy ha trovato qualcuno, ci farà perdere meno tempo-
Gray lo fissò con incredulità-Sei impazzito Natsu?!-
-Ghi, ghi, ghi se quella pallina di pelo blu ci riesce, il mio PantherLily lo sa fare cento volte meglio. PantherLily, cerca!- Gajeel richiamò Gajeel, l’enorme felino nero capito l’ordine del suo padrone annusò il terreno.
Gray scosse la testa e mormorò- allora siete davvero due idioti- PantherLily raspò il terreno e Gajeel e dei suoi soldati tirarono fuori un soldato e Gajeel sogghignò verso l’incredulo Gray-chi sarebbe l’idiota adesso?-
-Scava e basta - Gray si voltò verso Natsu che continuava a scavare senza sosta- Non hai ancora trovato il re?-
-No ma deve essere qui sotto da qualche parte-
Gray lo aggiornò-Lyon è già al lavoro sta curando i feriti da Lucy insieme alle ragazze, dovrebbe arrivare tra poco-
Gajeel li interruppe-Non ho ancora visto quel rompigiare di mio padre a sbraitare ordini a destra e a manca, dove si è dileguato?- dato che tra i feriti non l’aveva visto e pensava che fosse al fianco di Natsu.
-È qui sotto datti una mossa invece di chiacchierare- spiegò serio Natsu.
Il figlio del generale non perse tempo e insieme agli altri iniziò a scavare.
 
Natsu aveva raccontato ai suoi amici che dopo che il re era precipitato il fedele generale si era buttato in soccorso del sovrano, un aiuto inaspettato e allo stesso tempo indispensabile fu quello di Happy e PantherLily che riuscirono col loro olfatto a individuare i soldati morti almeno potevano restituirli alle famiglie per dare loro una degna sepoltura.
Ciononostante gli sforzi dei ragazzi furono inutili perché nei giorni successivi, benché ritrovarono i corpi dei soldati non riuscirono a trovare quelli del re e del generale era come se la terra li avesse inghiottiti.
Natsu però non si dava per vinto e continuava nonostante la stanchezza a cercare.
-Vostra altezza!-
Natsu si voltò verso un soldato che l’aveva chiamato e porse ciò che aveva trovato: la corona schiacciata del re.
Il principe l’afferrò tremante, avrebbe voluto gridare dal dolore che gli stava esplodendo da dentro.
Avvertì qualcos’altro dall’alto, rocce che stavano pericolosamente cadendo verso di loro- VIA DA QUI!- urlò ai suoi soldati, gli spartani scapparono velocemente per non fare una brutta fine.
-Ancora?! Sarà la sesta volta che succede nell’arco di questi giorni!- disse Gray.
Un soldato sussurrò ad uno-potrebbe essere una punizione degli dei, forse sono adirati con noi-
L’orecchio di Natsu colse il commento e lanciò al soldato uno sguardo ammonitore lui si zittì subito.
Lontani dal pericolo Natsu controllò i suoi uomini, non erano feriti per fortuna, meno male che quel giorno non aveva portato con sé Happy, l’aveva strapazzato molto negli ultimi giorni, e non voleva esporlo al pericolo, l’aveva lasciato al palazzo a riposarsi insieme a Lucy che se ne prendeva cura, si era stancato troppo quel cucciolo aveva preteso molto da Happy dovevano contare solo sull’aiuto della pantera.
-PantherLily! Scendi immediatamente! Torna indietro!-  richiamò la pantera il suo padrone, Natsu alzò lo sguardo e vide la fiera prendere il sentiero roccioso che puntava verso l’alto scoprire le zanne bianche lucenti e ruggire.
-PantherLily! Torna subito qui!- gli urlò esigente Gajeel, l’animale obbedì di malavoglia trotterellando verso il suo padrone.
-Che gli prende al tuo gattone?- domandò Gray, non lo aveva mai visto comportarsi così di solito era molto più calmo rispetto al suo padrone..
Gajeel scrollò le spalle-Che ne so cosa passa per la sua testa, e poi è una pantera- carezzando il capo del felino.
-Lascia perdere ho parlato a vanvera, come puoi sapere cosa passa per il cervello di una pantera quando il tuo è ancora più piccolo di quello di un’oliva-
Gageel fece minacciosamente un passo avanti-Vuoi che ti rompa il muso brut-
Un messaggero a cavallo li interruppe quando scese dal suo destriero consegnò una pergamena al principe, Natsu la srotolò e il suo sguardo passò dal suo contenuto al messaggero-che significa questo?- pretendendo spegazioni.
-Che succede Natsu?- gli chiese Gray.
Il messaggero spiegò laconico-Ordine di sua altezza il principe Ignia, dice d’interrompere le ricerche e… Mio signore dove state andando?-
-Natsu aspettaci!-urlarono Gray e Gajeel che partirono poco dopo il principe.
Natsu salì in groppa al cavallo e galoppò a Sparta, sperava che il fratello gli mandasse altri aiuti e invece aveva fatto l’esatto contrario non si era nemmeno disturbato a venire di persona dicendo che doveva aiutare il consiglio.
Quando arrivò a palazzo si diresse fino alla sala del trono, cosa aveva spinto Ignia a prendere quell’assurda decisione solo gli dei lo sapevano, spalancò le porte trovando il fratello a discutere con alcuni membri del gherusia intenti a confabulare con lui.
-Allora è tutto fissato -
-Non ce ne vogliate altezza, ma Sparta a bisogno di un re, non può più aspettare, la cerimonia di successione si farà fra tre giorni esatti- sembravano costernati e Ignia invece era rimasto impassibile.
-Lo capisco- chinarono il capo e si congedarono lasciando finalmente soli i due fratelli.
Ignia lo fissò -vedo che sei tornato Natsu devo spiegarti molte cose-
Il suo comportamento calmo lo mandò su tutte le furie-Davvero? Allora spiegarmi perché vuoi abbandonare le ricerche?-
-Perché? È troppo pericoloso non voglio rischiare di perdere uomini- spiegò semplicemente Ignia.
Natsu non era per niente d’accordo.
-Non vorrai scherzare spero? Nostro padre potrebbe essere ancora vivo e con lui il generale! Non possiamo abbandonarli!- disse Natsu infervorato.
-Lui è morto, Natsu-Ignia lo fissò senza paura di dire quello che i suoi uomini non avevano avuto il coraggio di fare-Non spetta a te decidere, il gherusia con una votazione all’unanime  ha deciso di sospendere le ricerche non possiamo andare avanti, le valanghe di rocce sono un pericolo, da oggi per i prossimi tre giorni sarà lutto cittadino e infine procederemo per la cerimonia d’incoronazione-
Ma Natsu insistette-Siamo vicini lo sento, guarda!- gli mostrò ciò che rimaneva della corona del padre, Ignia la prese e passò lo sguardo dal gioiello a suo fratello, la sua decisione era irremovibile.
-Troveresti solo un cadavere! Mettitelo bene in testa! Non ho intenzione di cambiare idea, anzi mi hai appena portato la prova definitiva che nostro padre non ce l’ha fatta, ormai è nell’Ade – decretò lui infine.
-Ma…- obiettò Natsu.
Ignia si erse in tutta la sua grandezza-E ti proibisco di andare li a te e chiunque altro, non te lo chiedo solo come fratello ma come re-il suo primo ordine.
Lucy era arrivata sulla soglia delle porte della sala del trono, non aveva avuto un attimo di respiro lei si stava occupando dei feriti insieme alle ragazze e anche del piccolo Happy adesso dormiva tranquillo acciambellato nelle sue stanze.
Si fermò sentendo urlare Natsu contro il Ignia.
-Natsu…- mormorò Lucy, non l’aveva mai visto così infuriato.
Natsu lasciò il fratello correndo via sorpassando Lucy che lo richiamava allungando il braccio, voltò un momento lo guardo verso il principe ereditario e Ignia le disse- a bisogno di tempo- gli vide un sorrisetto compiaciuto sul viso che le fece accapponare la pelle, lei si allontanò in fretta  da lì andando alla ricerca di Natsu, era preoccupata per lui, non aveva più riposato impegnato com’era nelle ricerche, e sentì dei tonfi, lo trovò nella parte orientale del palazzo intento a battere la testa sui muri sulla parete di pietra, Lucy fissò con orrore il sangue colargli dalla fronte ma continuava a infliggersi quella punizione.
-Per gli dei! Natsu fermati!- la ragazza gli attaccò al collo da dietro-ti prego, fermati!- Natsu si fermò e poggiò la fronte sulla parete le gambe gli divennero molli e si lasciò scivolare lasciando una scia di sangue sul muro fino ad appoggiare le ginocchia a terra, Lucy non si era ancora staccata, sciolse la presa al collo trasalì quando mescolato al sangue gli vide il volto rigato di lacrime di dolore.
-Oh Natsu…- mormorò con voce rotta.
-Perché doveva succedere, Lucy? Perché proprio mio padre?- la testa rosa cascò sul seno morbido di Lucy come i frutti del giardino delle esperidi.
-Non so risponderti Natsu- anche lei avrebbe voluto una risposta sul perché sua madre avesse chiuso gli occhi per sempre.
Ora quello che poteva fare per lui era rimanere al suo fianco.
Gli passò le dita sulla fronte quella ferita doveva essere medicata-vieni, andiamo a vedere cosa possiamo fare per questa brutta ferita-
-Non è nulla sono abituato a cose peggiori- liquidò Natsu ma Lucy non voleva demordere-su vieni ci vorranno solo pochi minuti- lo prese per mano e lo condusse da Lyon intento a cambiare bende ai feriti.
A Levy cadde una cesta di bende sporche-Lu-chan! Che hai? Sei tutta sporca di sangue!- disse Levy impaurita da quella macchia rosso sangue sul peplo all’altezza del seno.
-Juvia ti medica subito!- rispose la ragazza.
Lucy tranquillizzò le amiche-Io sto bene, è Natsu che deve farsi controllare-
-Hei gamberetto! Tranquilla ci sono anch’io- Gajeel e Gray entrarono lì dentro e quest’ultimo guardò Natsu-finalmente ti abbiamo raggiunto, di un po’ che ti è successo?-
-Niente- mormorò Natsu.
Lyon gli diede un’occhiata e porse a Lucy una pomata dentro un vasetto di terracotta e bende pulite-applicagli questo, brucerà all’inizio ormai sei diventata un’esperta nel fare bende, ti spiace pensarci tu? O ancora un sacco di lavoro da fare-
Lucy annuì convinta, voleva prendersi cura di Natsu-Certo, lascia fare a me-
Lo richiamò il medico, il principe si voltò-Ah Natsu, ti prescrivo anche una bella notte di riposo ne hai assoluto bisogno- poi fissò Gajeel e Gray-a tutti e tre vi reggete a stento in piedi- in effetti sembravano cadaveri ambulanti quel pallore alla pelle aveva preoccupato non poco Lyon sarebbero collassati a breve senza un po’ di riposo.
-Cosa sei mia madre?- Natsu ne aveva abbastanza di sentire ordini.
-No sono il tuo medico-
-In questo caso mi assicurerò che Gajeel esegua gli ordini- disse Levy prendendo il braccio muscoloso di Gajeel-
Gajeel però non era affatto d’accordo-Hei gamberetto non posso le ricerche-
-Invece si- si imputò quella piccoletta di Levy con lo sguardo severo.
-Ok ma solo qualche ora- concesse Gajeel.
 Levy gli tirò la mano-Andiamo mio dolce cucciolone lo so che vuoi delle coccole, vero Lily?- domandò alla pantera ed ella emise un basso ringhio, Natsu , Gray, Lucy e Juvia trattennero a malapena delle risate per il povero Gajeel.
La faccia fino alle punte delle orecchie di Gajeel divennero rosse-D-Da quando mi chiami cucciolone?!-
Levy ci pensò su-Ci sei rimasto un po’ male quando ti ho negato questo soprannome, ma Lily non è avido penso ti concederà anche a te questo titolo, e se io sono il tuo gamberetto d’ora in poi sarai il mio cucciolone, contento?- domandò Levy con un sorriso.
-Ah ah ah ah un nome azzeccato!-
-Gajeel il cucciolone mai nessuno spartano a mai avuto un soprannome che instillava così tanto terrore!- risero Natsu e Gray.
-Voi due chiudete quelle boccacce!- sbraitò Gajeel e si rivolse a Levy-T-ti prego non ti chiamerò più gamberetto ma per favore non chiamarmi così!- pianse Gajeel mentre se ne andavano via.
-Pure Gray-sama deve riposarsi- decise Juvia  prendendo la mano del moro-adesso Juvia lo porta a letto, si prenderà lei cura di lui e-
-No Juvia non ti devi preoccupare sarò io a prendermi cura di Gray- intervenne Lyon separandoli e Gray gli scoccò un’occhiataccia-ma non devi prenderti cura dei tuoi feriti?-
-Quello possono pensare Mira e Lisanna non vi lascerei mai da soli chissà cosa potresti farle tu- ribatté Lyon.
Lo avrebbe preso a pugni stava superando il limite-E non hai ancora capito che Juvia è la mia donna e quindi non ti puoi mettere in mezzo-
Ora era il turno della faccia di Juvia di andare a fuoco balbettando-L-La… sua donna…-
-Beh potrebbe cambiare idea e trovarsi un miglior partito sul mercato-
Natsu rifletté sulle parole che Lyon aveva detto prima i suoi amici non lo davano a vedere ma anche loro erano stanchi dal giorno della tragedia avevano lavorato senza un attimo di pausa tra un momento all’altro potevano crollare e quindi decise che per il momento era meglio non dire nulla dell’ordine di Ignia ci avrebbe pensato più tardi, nessuno dei due l’avrebbe presa bene soprattutto Gajeel.
Natsu guardò la biondina-Andiamo via ne avranno ancora per molto-
 Stavano per uscire quando Lyon chiamò Lucy sospendendo il litigio con Gray-Lucy fai in modo che sua altezza il principe degli ottusi obbedisca alle mie direttive- tornando a litigare con Gray.
-Ma certo-
-Hei da quando vi siete coalizzati contro di me? E poi non sono ottuso!- la sua fu una domanda andata a vuoto, Lucy lo portò nella sua stanza lo fece sedere sul suo letto, con un gesto delicato applicò la pomata sulla fronte e Natsu avvertì il bruciore farsi sentire e arretrò la testa-ahi! Per gli dei! Perché deve bruciare così tanto?!- maledetto Lyon e le sue medicine scadenti!
Un vento fresco e rigenerante sembrò domare l’incendio che era scoppiato sulla sua fronte, aprì un occhio e vide Lucy soffiargli sulla ferita, un’autentica benedizione-Ti prego continua-
Lucy ridacchiò-He he he cosa dicevi a proposito che hai sopportato cose peggiori?-prendendolo in giro.
Natsu mise il broncio come un bambino e Lucy lo trovò adorabile-Ho affrontato di tutto ma non questo-
Passato il bruciore, Lucy gli bendò la fronte-ora dovresti stare a riposo, distenditi sul letto-
-Come desideri, mia signora- concesse il ragazzo.
Natsu si sdraiò a pancia in su e provò a chiudere gli occhi ma non riusciva a prendere sonno era troppo tormentato per riposarsi, Lucy ebbe un’idea, quando da piccola non riusciva ad addormentarsi sua madre le accarezzava i capelli biondi e le cantava, la sua voce aveva il potere di farla addormentare.
La bocca di Lucy cantò una dolce canzone, Natsu spalancò gli occhi verdi e la fissò senza capire-che stai facendo?-
-Shhh, dormi io sono qui con te- Lucy gli carezzò delicatamente la testa, Natsu richiuse gli occhi cullato dal suono della voce di quella musa,  era una ninna nanna, non ascoltò molto, poche strofe e i suoi occhi cedettero alla stanchezza.
Lucy sentì il sonno di Natsu farsi pesante e sorrise- Ora dormi Natsu, resto io qui con te- promise dandogli un leggero bacio sulle labbra attenta a non svegliarlo, anche lei era stanca, avrebbe voluto farsi una bella dormita gli occhi gli stavano diventando pesanti ma non voleva lasciare da solo Natsu.
La testa si abbassò sopra i suoi avambracci che erano sul letto del ragazzo e gli occhi gli si chiusero vedendo come ultima cosa l’immagine serena di Natsu.
 
 
Lucy non sapeva cosa stava succedendo, si trovava  al mercato spartano dove la gente comprava o vendeva le loro merci niente di strano, solo che cominciava a sentire un forte caldo gli mancava l’aria, si portò le mani alla gola si sentiva soffocata.
Si voltò verso l’alto e il sole le parve avvicinarsi, poco a poco si stava avvicinando pericolosamente sempre di più.
Fino ad arrivare sopra le loro teste.
Lucy corse, le sue urla erano unite a quelle della folla che cercava un posto dove nascondersi, ma il sole rosso sangue divorava tutto, eruttava meteore di fuoco che si schiantavano sulle case distruggendole, Lucy sentì urla di agonia intorno a sé.
Un orrore.
Corpi a terra sfigurati dalle bruciature e cadaveri sparsi per il mercato, Lucy sembrava l’unica sopravvissuta, le parole gli morirono in bocca mai in tutta la sua vita era stata testimone di una tragedia simile.
-Lu…-chan…- mormorò una flebile voce che Lucy fece fatica a riconoscere tra i cadaveri vide una inconfondibile chioma azzurra, era Levy ed era sotto un cadavere, si vedevano solo i capelli.
-LEVY-CHAN!- urlò scioccata con tutto il fiato che aveva in corpo, corse verso di lei attenta a non calpestare i corpi e con tutta la forza che aveva in corpo spostò il cadavere dello spartano non senza tante difficoltà-Levy! Mi senti sono qui!-abbracciandola forte, il corpo della ragazza non era stato risparmiato era tutto pieno di bruciature e respirava a fatica-Levy-chan…-
-Ga…Gajeel mi ha protetto… Dov’è?- anche girare il collo gli costava molta fatica.
Lucy posò lo sguardo sul corpo che non voleva assolutamente lasciare Levy e un’orribile sensazione l’assalì, quello non era altri che Gajeel e poco più in là Lucy vide i corpi dei suoi amici, Gray, Juvia, Lisanna, Mirajane, Elfman, c’era persino Wendy.
Tutti morti.
La mano ustionata di Levy le afferrò faticosamente la spalla e con le sue ultime forze l’avvertì-scappa! Non lasciare che ti catturi- chiudendo gli occhi per sempre.
Lucy non capì e scosse la sua amica nella speranza che riaprisse gli occhi-LEEEEVYYY!- e si trasformò in cenere che volò via insieme a tutti gli altri.
-Che stai aspettando? Scappa!- le disse una voce sconosciuta, Lucy si voltò verso di essa vi era una vecchia donna che si ergeva dritta fieramente, aveva uno sguardo severo contrastato da rughe e gli occhi erano rosso scarlatto e dei capelli rosa-signora la prego mi aiuti!- supplicò Lucy.
-Ti sto già aiutando, l’hai sentita la tua amica? Scappa! Scappa da Sparta finché sei ancora in tempo!- il sole che era a una decina di metri dietro le spalle della donna più vecchia si fece minaccioso e ruggente.
-Ma da chi? E perché?- pianse Lucy, stava accadendo tutto troppo in fretta, alzò lo sguardo verso la sconosciuta-Natsu! Devo trovare Natsu! Lo ha visto?-in apprensione magari lui era riuscita a salvarsi.
Lo sguardo della vecchia si adombrò, ora il sole era vicino a lei un paio di centimetri-Il principe Natsu? Mi dispiace lui è morto-il corpo di lei diventava incandescente e disse le sue ultime parole-non hai fatto in tempo a salvarlo- il suo corpo scoppiò in tante scintille mentre il sole la travolgeva.
Lucy urlò e scappò via, si azzardò a guardare indietro e inciampò alzò lo sguardo e urlò quando il sole la inglobò.
‘’Sei mia!” disse una voce a lei familiare.
‘’ORA SEI MIA!!!’’esultò.
La voce le parlò nella mente, Lucy aprì gli occhi marroni, quel sole rosso l’aveva catturata e imprigionata dentro di se, Lucy batté i pugni cercando un modo per liberarsi urlando di lasciarla andare in risposta quella voce scoppiò a ridere ‘’È inutile combattere, ora mi appartieni!’’
-Chi sei?! Lasciami andare!!!-
Il sole si librò nell’aria portandola via con sé brillando ancora di più, Lucy spalancò gli occhi dal terrore, Sparta era in fiamme e ovunque passasse il sole si lasciava dietro di sé solo incendi e distruzione.
-Basta! Fermati! FERMATI!!!-
 
-Fermati!- aprì gli occhi ritrovandosi nella stanza di Natsu, con il principe che la fissava preoccupato.
-Lucy- la chiamò il ragazzo, le lacrime le uscirono come cascate quando lo vide vivo e vegeto davanti a lei.
-Natsu!- gli saltò al collo stringendolo forte assicurandosi che non fosse un miraggio, Natsu l’accolse tra le sue braccia stringendola a sé e tentò di calmarla, tremava come un pulcino-va tutto bene sono qui, hai fatto un brutto sogno?-
Ebbe la forza di annuire-Ho…fatto un terribile sogno… era tutto in fiamme, tutti erano morti-alzò il viso verso quello di Natsu- e anche tu- sussurrò infine laconica.
La strinse ancora più forte, anche lei doveva essersi strapazzata in quei giorni e le preoccupazioni avevano dato vita a quell’incubo-È stato solo un sogno, è tutto a posto adesso, sono qui con te-
 

Atene, villa Dreyar

-Scappa- sussurrò rauca dal suo letto.
Anche qualcun altro si risvegliò da un lungo sonno ma per entrare in un incubo.
Gli occhi rossi di Porlyusika si spalancarono e fissarono il soffitto di una stanza, si guardò attorno, si trovava in un letto, e accanto a sé vide un’ancella dai capelli viola che dormicchiava seduta, guardò la finestra ormai era pieno giorno.
Ricordava quella visione di quelle rocce che rotolavano tra le montagne le urla quegli spartani cadere e il re cadere.
Un ragazzo e una ragazza, il primo che si sporgeva dal punto dove era caduto Igneel e chiamava il re con tanta disperazione e la stessa nel volto di quella ragazza…
L’oracolo sapeva chi era.
Quella ragazza era la goccia d’acqua di sua madre quando la portava in grembo e aveva annunciato ai genitori la profezia che ruotava attorno a quella bambina non ancora nata.
Lucy.
Dopo di quello il buio per molto molto tempo, poi improvvisamente era stata catapultata in una visione nefasta, Lucy piangeva stringendo la sua amica, la Pizia sapeva che quella visione aveva un che d’insolito, ne era sicura, in qualche modo gli dei avevano collegato le loro menti, non sapeva in che modo fosse stato possibile ma doveva fare in fretta e avvertirla, quel contatto poteva finire da un momento all’altro.
-Scappa!-
Ma Lucy non capiva e le chiedeva aiuto per  cercare Natsu.
Il suo potere funzionò fin troppo bene  lo vide il ragazzo di prima, il principe Natsu,  ma non lì in un’altra visione dove il suo corpo senza vita giaceva a terra.
La sua bocca parlò senza fermarsi dicendogli che era troppo tardi per lui prima di esplodere in tante scintille e risvegliandosi in quel luogo.
Tornò ad osservare la ragazza le sembrava di averla già vista da qualche parte ma la testa era ancora un po’ annebbiata.
-Hey tu ragazza in piedi!- le sbraitò l’oracolo, la ragazza venne strappata dal sonno e balzò dalla sedia, e fissando Porlyusika stupefatta- Porlyusika-sama! Finalmente vi siete svegliata! Siano ringraziati gli dei!-
-Invece di perdere tempo a blaterare dammi una mano ad alzarmi- facendo fatica ad alzarsi, le mancavano le forze.
La ragazza l’aiutò a mettersi in piedi-Ma certo, avrete fame vi porto subito da mangiare ormai saranno giorni che siete a letto-
In effetti aveva pure una sete e…
-Cosa? Giorni?- credeva di aver dormito solo una notte.
-Proprio così vi hanno portata qui gli amici di Erik alla residenza di Makarov-sama, dopo il fattaccio che ha coinvolto Ivan, è una vera iena spero che abbia quello che si merita-il tono di voce della ragazza  traboccava odio verso di lui-adesso è sotto custodia  e non tramerà più contro Atene. Belserion-sama è stato assolto da ogni accusa e ripreso il suo posto. E Mest poverino è rimasto sempre al vostro capezzale da quando siete arrivata, vi hanno visitata ma i medici non sono riusciti a svegliarvi. Solo ieri sono riuscita a fargli fare il cambio di vegliare su di voi, ora è nell’altra stanza a riposare, gli devo molto-
Ecco dove l’aveva vista! Nella sua visione, doveva trattarsi di Kinana, la donna di quell’Erik, si era scelto una gran chiacchierona non c’era che dire.
Comunque sembravano avere fatto a tempo dal racconto di Kinana, Porlyusika si limitò a tirare un sospiro di sollievo.
-E il messaggero? Lo avete fermato?-
La ragazza la fissò interdetta-Quale messaggero? Nessun messaggero ha lasciato la villa quando è stato arrestato Ivan, glielo giuro-
L’oracolo s’immobilizzò impietrita e afferrò le spalle alla ragazza con rinnovata forza e una conferma orribile gli si fermò in testa-Allora non è stato fermato- non aspettò risposta uscì dalla stanza, ignorando i richiami di Kinana, l’oracolo partì dritta verso lo studio di Makarow, gli dei non gli mandarono nessuna visione quando fu travolta da un abbraccio-Porlyusika-sama! Siete sveglia!- disse euforicamente Mest.
-Mest! Ti sembra questo il modo di rivolgerti al tuo oracolo?!-non lo aveva mai visto comportarsi in quel modo irrispettoso.
-Oh perdonate la mia maleducazione-
Qualcuno fischiò-Non avevo idea che ti piacessero le donne stagionate-disse Erik che aveva visto Mest abbracciare appassionatamente l’oracolo, quel rumore aveva attirato i mercenari.
-Quando si tratta di amore l’età non conta- fece Richard sognante.
La Pizia alzò un sopracciglio verso i mercenari-Ma si può sapere di cosa state cianciando?-
-Chiudi quella bocca Erik!-urlò Mest.
Kinana si portò dietro Erik e gli dette uno scappellotto sul collo-Erik non essere insolente con l’oracolo e Mest-
-Scusa- disse abbassando la testa e tutti si misero a ridere, una risata rauca si aggiunse alle loro-Ah ah ah ah mi fa piacere rivederti viva e vegeta, amica mia- disse Makarow piazzandosi di fronte a Porlyusika.
Lei chinò la testa spettinata e salutò il vecchio amico-Makarow- e subito dopo continuò tetra non c’era tempo per i convenevoli-dobbiamo mobilitarci Atene è in grave pericolo!-
Solano la fissò confusa-Hey frena la lingua nonnetta, sei ancora addormentata? Abbiamo vinto e Ivan adesso è in gattabuia-
-Si mio figlio non nuocerà a nessuno- assicurò l’arconte.
La Pizia zittì con lo sguardo Solano-Non è stato risolto proprio niente, Ivan è riuscito ad inviare un messaggero a Sparta è solo questione di tempo prima che Ignia scopra la verità sulla ragazza!-
-Ma non è possibile…-balbettò Mest-Le guardie hanno arrestato tutti gli scagnozzi di Ivan non è scappato nessuno- rispose assolutamente sicuro Mest.
-No aspetta- lo fermò Erik pensandoci bene-Qualcuno è riuscito a scappare in realtà-
Si riflettendo Mest aveva visto Ivan liberare un corvo, ma non pensava di essere un tipo magnanimo verso le proprie bestie -Quell’uccellaccio? Andiamo è impossibile che trovi la strada per Sparta e anche se ci riuscisse a meno che non sappia parlare oltre che gracchiare dubito che riuscirà a dire il messaggio di Ivan-
-Non dirlo ma portarlo, deve averlo addestrato- le teste si voltarono verso Sawyer-Che intendi dire?-domandò Macbeth.
Erik incrociò le braccia-Già non avevo mai sentito parlare di una pratica simile-
E Sawyer speigò-Questa pratica è ancora semi sconosciuta qui ma in Persia o in Egitto anziché gli emerodromi usano piccioni viaggiatori per comunicare messaggi-
-Però non è male, un emerodromo non supererebbe mai un piccione in volo e i messaggi arrivano molto più in fretta-
-Esatto, legano i messaggi alle zampe degli uccelli-
Makarov si mise le mani dietro la schiena e cominciò a camminare avanti e indietro nervoso-Ivan deve aver addestrato quei corvi di persona, mi chiedevo perché li tenesse nel suo studio, pensavo avesse un pessimo gusto-
-Tsk ci ha ingannati per bene- ammise Erik seccato.
‘’Presto vi pentirete di averlo lasciato andare’’
Ora il significato di quelle parole aveva senso e Mest si dava dello stupido per non aver fermato l’uomo nell’atto di liberare l’uccellaccio.
-Se le cose stanno così non c’è tempo da perdere, organizzerò immediatamente una riunione straordinaria con tutto l’areopago-
-Bene vengo con te-decise la donna-devo rivelare un sacco di altre cose-
-Ehm prima dovresti rimetterti in ordine- le consigliò Makarov , era tutta disordinata.
-Si si, ma c’è una cosa che devi assolutamente sapere, una delle più gravi-
-Fate che non sia tanto terribile- pregò Solano al cielo ma gli dei non ascoltarono le sue preghiere e Makrow assunse un’espressione scioccata quando Porlyusika parlò- Re Igneel è morto-


Sparta

La cerimonia d’incoronazione si svolse in evento privato, c’era un ristretto gruppo di spartiati invitati da Ignia la nobiltà spartana, il gherusia che officiava la cerimonia e poche persone di palazzo, Natsu sedeva lontano da Lucy in un angolo adibito ai membri della famiglia reale, Lucy era accanto a Gray, Juvia e le altre ancelle, digrignava i denti mentre andò a fissare il fratello, la cerimonia era appena iniziata e già voleva prenderlo a pugni.
Quando si stava per dirigere  verso il suo posto mano nella mano con Lucy, le guardie avevano fermato la ragazza.
-Ci dispiace, lei non può passare-
-Che cosa?- Natsu gli incenerì con lo sguardo-Lucy diventerà la mia sposa a tutti i diritti di essere al mio fianco!-
-Siamo spiacenti, vostra altezza, ma ancora Lucy-sama non è entrata a far parte della famiglia reale, questo è il protocollo-
-Non mi interessa, fatela passare altrimenti ve la vedrete con me!-
-Non possiamo proprio accontentarvi, altezza-
-Allora prenderò il mio posto da un’altra parte-
-No, vi prego non fatelo, sua altezza Ignia è stato categorico che dovete prendere il vostro posto lì-
Lucy passava lo sguardo tra le guardie e il ragazzo, non voleva essere una fonte di problemi-Natsu- il principe fissò la ragazza gli strinse ancora di più la mano-Non fa nulla, resterò con Gray e Juvia-
-Ma-
Lei scosse la testa-Non ti devi preoccupare per me, starò bene-
Alla fine Natsu cedette e si separarono lì, Lucy raggiunse gli amici e Natsu il posto in solitaria, non aveva nemmeno Happy con sé Ignia  aveva specificato niente animali, avrebbe voluto che almeno il fratello Zeref fosse li, Ignia li aveva detto che non si era nemmeno degnato di venirli a trovare prima, nonostante la morte del padre, avevano mandato un messaggero ma egli era tornato per dire che sua altezza Zeref era troppo impegnato per tornare a Sparta.
-Sono certo che avesse un ottimo motivo per non essere presente- lo difese Natsu, non era nei difetti di Zeref  mancare di rispetto la memoria del padre.
-Lascialo perdere, Natsu! Non gli perdonerò questo affronto-
E così non se n’era più riparlato.
Nonostante la concentrazione fosse su Ignia mentre i membri del gherusia elencavano le leggi della terra spartana, l’attenzione di Lucy era su Natsu una parte di lei avrebbe voluto stare al suo fianco.
 Levy non era presente era presente e Juvia le aveva detto che era rimasta con Gajeel, non voleva assolutamente partecipare alla cerimonia d’incoronazione del nuovo re ancora troppo scosso per l’ordine di Ignia per avergli negato di cercare il corpo del genitore.
Non vedeva Mira e Lisanna, chissà dov’erano, tra le donne non c’erano e nemmeno Elfman era tra i presenti-Se cerchi Mirajane e Lisanna puoi anche smetterla, non ci sono- disse con sicurezza il moro come per avergli letto nel pensiero.
-Sono ancora a lavorare nelle cucine?-
Ma Gray scosse la testa-Agli Iloti non è permesso presenziare qui-
-E per quale motivo?-
Gray alzò le spalle e fece un cenno a Ignia-Chiedilo a sua quasi maestà Ignia-
E infine, Lucy vide il rappresentante del grerusia mettere sul capo dai capelli color fiamme del giovane re una corona d’oro a forma di alloro degna di un vincitore, contrastava col colore arancione scuro, si alzò in piedi e si rivolse al pubblico accolto da urla di gioia-VIVA IL RE! VIVA IL RE!-
Ignia alzò dignitosamente le mani per reclamare silenzio-Mio popolo vi ringrazio dal profondo del cuore e prometto fin da subito che sarò un re all’altezza di Sparta ci saranno molti cambiamenti fin da subito-fece una breve pausa e continuò-Benché solo il nostro precedente re sia morto insieme al valido generale, ho preso la decisione di nominarne un altro -
Molti parlottarono e Gray commentò-A Gajeel non piacerà per niente-
Lucy concordava non l’avrebbe presa per niente bene.
-Un nuovo generale? E chi sarebbe, fratello?- osò chiedere Natsu, non gli aveva accennato di questa nomina.
-Una nostra vecchia conoscenza, vieni avanti- ordinò Ignia ad uno spartano in disparte con un cappuccio calato sul capo, a Lucy parve mastodontico, doveva avere un fisico massiccio ed estremamente muscoloso, quando fu davanti al re si inchinò- I miei omaggi, maestà- disse gutturale.
-Non essere timido sono tutti ansiosi di sapere chi sia il nuovo generale- l’uomo con un colpo secco si sfilò il cappuccio e Natsu e Gray spalancarono gli occhi stupefatti.
-Jienma?!-
-Che ci fai qui, maledetto?!- volle sapere Natsu, non lo vedeva da quando era scappato da Messene.
Da sotto la barba sembrava sorridere-Non l’hai sentito il re? Sono il nuovo generale dell’esercito spartano, ragazzino-
-Ignia, dimmi che stai scherzando? Non puoi mettere questo folle a capo dell’esercito!-
Il fratello non lo ascoltò-Per te sono sua maestà, Natsu, e poi ho perdonato i suoi crimini, Jienma risponderà direttamente a me- e la questione era chiusa.
-Jienma sarà di grande aiuto quando muoverò sparta contro Atene-
Lucy spalancò gli occhi dal terrore, Ignia non poteva averlo detto veramente-Ebbene si miei adorati spartani! Ho deciso di dichiarare guerra all’odiata Atene, mio padre, nonostante fosse un saggio re e un grande uomo, ha portato solo vergogna alla nostra gente abbassandosi al livello di quella feccia intellettuale- e sputò a terra, molti annuirono concordi-Beh io dico basta! Siete tutti con me?-
-SI!-
-SI!
-LUNGA VITA AL RE!-
Ignia si crogiolò in quelle ovazioni, Lucy scuoteva il capo contraria non poteva succedere veramente, ma Natsu si espresse chiaramente ruggendo-IO MI OPPONGO!-
Ignia si voltò infastidito-Natsu non rovinare questo momento-
-Sei completamente impazzito Ignia?!-osando sfidare il re, tutti ammutolirono ma Natsu non si fermò-Non solo nomini generale questo stronzo, ma sfidi anche Atene, calpestando la pace che aveva costruito nostro padre?-
Ignia sospirò-Jienma è il mio generale e non si discute - disse semplicemente il fratello.
-Non puoi fare questo! Dovrebbe prendere Gajeel il posto del padre!-
-Gajeel?-  Ignia buttò la testa all’indietro e ridacchiò contagiando gli spartiati- Non prendermi in giro, non ha fatto che piagnucolare come una femminuccia dalla morte del padre, cullato dalla sua donna come un bambino, e a pure il coraggio di definirsi uno spartano, un incompetente come lui non è degno di essere un generale, non ha le qualità adatte, per non parlare che non si è nemmeno dato la briga di presenziare qui-
Gray stringeva i pugni e Juvia tentò di calmarlo.
Lucy avrebbe voluto schiaffeggiarlo e fece un passo avanti-Piangere il proprio genitore non è una debolezza, dimostra che Gajeel amava suo padre!- urlò l’ateniese concentrando l’attenzione su di sé.
Ignia ammirò quella grinta da parte di Lucy rimanendone colpito, quella ragazza gli piaceva sempre di più e allargò un sorriso pensando.
‘’Adoro questo lato di te’’
-Ragazzina, chiudi il becco sei davanti al re!- ruggì Jienma.
-No lasciala fare, Jienma- concesse Ignia.
-Come desiderate- disse abbassando il capo.
E Ignia si rivolse pericoloso a Natsu, non gli piaceva per niente-Tu che tanto difendi la memoria di nostro padre, tu che sembravi pendere dalle sue labbra per ogni cosa, non sei altro che un traditore-
Natsu non capì cosa stava parlando-Come?-
L’ordine di Ignia arrivò perentorio-Arrestatelo- le guardie lo circondarono come un animale in trappola. E gli spartiati fissarono la scena confusi, Lucy non credeva ai suoi occhi, stava accadendo l’impensabile.
-Ignia, cosa significa questa storia?!-
Il nuovo re gli puntò un dito contro-Non fare il finto tonto, Natsu. Tu hai ucciso mio padre, ti accuso formalmente di aver eliminato il precedente re, sarai processato e condannato, Jienma a te l’onore-
Il generale ghignò-Subito, vostra maestà, sarà un piacere-
Gray tentò di far ragionare Ignia e la sua voce si fece sentire da tutta la sala del trono-Vostra maestà, questa è pura follia! Il principe sarebbe stato incapace di uccidere il re!-
-Vorrei che fosse così ma le prove dicono il contrario-
Le guardie afferrarono un ribelle Natsu che lottava con le unghie e con i denti per liberarsi ma non servì a niente, e lo trascinarono via, Lucy tentò disperata di fare appello alla clemenza delle guardie, si aggrappò ad una di loro-Vi prego lasciatelo!- però venne spinta a terra.
-Lucy!- urlò Natsu, venne soccorsa da Gray che l’aiutò ad alzarsi aggrappandosi a lui.
-Natsu ti salverò! Riuscirò a salvarti!- urlò Lucy promettendoglielo mentre venne portato via.
 
 
                                                                            ***
 
Il gruppo di Erza procedeva bene, dopo giorni a cavallo si stavano per avvicinarsi alla tanto agognata Polis, Corinto, lì avrebbero alloggiato presso un amico di lunga data dell’arconte Makarow.
Avevano dovuto giocare d’astuzia con i loro inseguitori diffondendo false piste e prendendo altri sentieri, sembrava averli ingannati ben bene.
Non fosse stato per i continui lamenti di Evergreen il viaggio sarebbe stato ancora più piacevole.
-Quanto manca per arrivare a Corinto?- chiese Evergreen con voce strascicata.
-Ancora un giorno a cavallo- rispose paziente Meldy.
-Non ce la faccio più! Sono stufa di farmi il bagno dentro acqua fredda in fiumi o laghi, voglio acqua calda! Voglio mangiare piatti caldi, non ne posso più di mangiare carne secca!-
-Te lo abbiamo già detto, non possiamo accendere bivacchi saremo nel mirino dei soldati di Argo- disse Freed ma lei continuava come se non lo avesse sentito- E voglio dormire in un vero letto! L’altra notte sapete cosa c’era?-
-Un moscerino?- buttò Cana.
-Una formica?- chiese Wendy.
-Una farfalla?- chiese Erza.
Urlacchiò isterica-No, un bruco! Un orribile bruco peloso! Voglio tornare alla civiltà!--Beh ci hai quasi azzeccato Erza-le rispose Minerva.
La minacciò Bixlow-E io voglio un bavaglio per zittirti, non ne possiamo più di te-
-Resisti Evergreen, entro la fine della giornata avrai tutte queste cose, abbi solo un po’ di pazienza-la rassicurò Laxus.
-Se voi me lo chiedete, mio signore, non mi lamenterò fino all’arrivo a Corinto- tenendo finalmente la bocca chiusa.
-Incredibile, Laxus ha poteri magici- sussurrò Freed a Bixlow che annuiva.
 

 

 
Angolo autrice: Salve a tutti miei cari lettori, so di essere stata una pessima scrittrice, come ho potuto tenere in sospeso questa storia da giugno? E ora siamo nel pieno dell’autunno, mi spiace tanto.
Lo so, lo so non ho scusanti per giustificarmi, comunque spero che il questo capitolo sia stato di vostro gradimento.
Ci vediamo la prossima volta!
A presto!!!

 
 
 
   
 
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