Serie TV > Sherlock (BBC)
Segui la storia  |       
Autore: LadyNorin    12/10/2021    1 recensioni
John Watson si era allontanato quanto più possibile da Baker Street. La decisione che lo aveva spinto a fare le valigie era molto semplice: Sherlock Holmes.
Dopo la morte di sua moglie Mary, John decide di allontanarsi da coloro che lo hanno fatto soffrire e iniziare una nuova vita. Ma forse il destino prende le sue decisioni, e nemmeno un uomo razionale come John può contrastarle.
Genere: Angst, Hurt/Comfort | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson, Lestrade, Mycroft Holmes, Rosamund Mary Watson, Sherlock Holmes
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Un-caso-personale-banner-rid


AVVISO:
Questo capitolo contiene una parte scurrile o che potrebbe risultare offensiva.
____________________________________________________________________________________________________


Capitolo 38:


***



L’uomo se ne stava seduto con le mani posate sul tavolo. Teneva le dita incrociate, e sembrava impaziente, anzi, sembrava avesse una certa insofferenza.
Lestrade provò un senso di disgusto e rabbia.
Certo era soddisfatto che l’uomo che aveva cercato per tre anni, fosse seduto su quella sedia, nella stanza degli interrogatori. Con le manette ai polsi, e agganciato al tavolo. Incatenato. Come l’animale che era.
Ormai lo stava facendo aspettare da ore.
Dopo che i suoi uomini lo avevano preso in consegna dalla polizia di Bruxelles, gli erano stati letti i suoi diritti ed era stato trasportato fino a Scotland Yard, e messo dove si trovava ora. E da lì non era stato spostato più.
Ancora l’uomo non sapeva le accuse specifiche. Sapeva solo di essere stato arrestato nel suo paese di origine, il Belgio, di aver fatto un giorno ed una notte in una cella, e poi di essere stato caricato su un aereo diretto a Londra. La polizia belga si era semplicemente limitata a notificargli dei capi d’accusa di violazione della legge inglese, senza andare troppo nello specifico.
Lestrade aveva lavorato duramente per raccogliere tutte le prove.
Anche se doversi basare solo ed unicamente su quello che Sherlock gli aveva rilevato non era stato affatto semplice. In definitiva, non aveva altri testimoni. E l’unico che aveva, si rifiutava categoricamente di collaborare. E dubitava fortemente avrebbe parlato in un tribunale, davanti al giudice, agli avvocati, e a chiunque altro potesse ascoltarlo. Non che lo biasimasse per questo. Anzi, venire a sapere quello che gli era accaduto, era stato come ricevere un pugno dritto allo stomaco.
La polizia faceva sempre dei corsi di aggiornamento su come trattare le vittime di violenza, ma ogni volta, niente e nessuno avrebbe mai potuto preparare una mente umana a certi racconti raccapriccianti. Quindi no, non voleva che la cosa durasse troppo a lungo, per nessuno.
Raccolse il fascicolo giallo, con all’interno tutte le foto e i documenti sul caso, ed uscì dalla saletta con il vetro specchiato, per entrare in quella dell’interrogatorio.
Voleva farlo da solo. C’era solo un'altra persona che avrebbe assistito, al di là del vetro. Mycroft aveva insistito perché la cosa rimanesse riservata il più possibile, si era anche assicurato che nessuna voce circolasse all’interno del distretto.
Persino Greg sapeva quanto potessero essere pettegoli i poliziotti, e non osava immaginare cosa sarebbe potuto succedere, se si fosse saputo che era coinvolto niente di meno che Sherlock Holmes.
Buttò il plico di fogli sul tavolo di metallo. Il tonfo risuonò nella stanza vuota, e l’uomo che aveva di fronte, il criminale, anzi no, la bestia, alzò finalmente lo sguardo sulla faccia del detective.
Era un uomo alto e robusto, con il collo grosso, i capelli neri ispidi e corti, una faccia tonda. Pareva quasi un carlino. Un principio di barba nera gli circondava il mento e la mascella.
Represse un brivido. Il disgusto era salito fino alla bocca dello stomaco. Non osava nemmeno immaginare che un essere del genere potesse mettere le sue luride mani su qualcuno. Figurarsi su un suo amico, una persona che conosceva da anni.
Avesse potuto avrebbe estratto la pistola dalla fondina e gli avrebbe sparato. Un colpo solo. Dritto in mezzo agli occhi. Ma non era l’epoca del Far West e non poteva permettersi comportamenti sbagliati. Gli avvocati di quel bastardo si sarebbero attaccati a qualunque cosa per farlo scagionare.
Lestrade afferrò la sedia dallo schienale, e la trascinò per spostarla. Poi ci si mise seduto, e si riavvicinò al tavolo di metallo.
Allora si può sapere perché diavolo sono qui da una vita? Mi avete trattato peggio di un terrorista!”
L’uomo sembrava decisamente contrariato da tutta la storia. Quando parlava pareva un cinghiale che grugniva.
Il detective prese un grosso respiro, e represse l’immagine della pistola che sparava. Aprì con uno scatto il fascicolo, e lesse il primo foglio. Non ne aveva bisogno. Conosceva tutti quei fogli a memoria. Ma doveva fare un po’ di scena.
Il suo nome è: Julien Limbari? Nato a Mons, in Belgio. Il 9 febbraio 1973? E’ corretto?” Lestrade cercava di utilizzare il tono più neutro e monocorde di cui fosse capace, ma per quanto si sforzasse, non poteva nascondere quella leggera nota di astio. Non poteva farci proprio nulla. Per quanto cercasse di modulare il tono e l’atteggiamento per non indisporre l’indiziato, che però continuava ad avere un atteggiamento ostile, questo non faceva che aumentare il fastidio e l’astio del detective.
Seh…”
Come prego?” aveva capito benissimo, ma non poteva accettare quella specie di grugnito, come risposta in un interrogatorio ufficiale.
Ho detto si! Sono io.”
Bene. Signor Limbari, lei sa perché è qui?”
Secondo lei lo so? Mi avete fatto prelevare fuori da lavoro, e tra parentesi non credo nemmeno sia legale la notte che mi sono fatto dietro le sbarre.”
Signor Limbari, quello che intendo è, se i miei colleghi di Bruxelles, le hanno detto per quale motivo sarebbe stato trasportato qui in Inghilterra.”
Senta, che cavolo ne so. Hanno detto che ho violato la legge inglese. Sfruttamento della prostituzione credo. Beh è una stronzata. Io non ho pagato nessuna puttana.”
Signor Limbari, abbiamo le prove che lei abbia pagato per avere in cambio… Favori sessuali.”
Le prove? E che prove! Dove, voglio vederle queste dannate prove! E poi da quando si arresta qualcuno per questo!”
Ovviamente, non posso dirle le prove di cui disponiamo, ma le basti sapere che non sarebbe qui se non le avessimo.”
E io invece credo sia mio diritto sapere quello che state combinando! Per cosa tutto questo mistero?”
Oltre alle accuse di sfruttamento della prostituzione, pendono a suo carico delle accuse di stupro.”
Lestrade lesse attentamente le varie espressioni dell’uomo. Se in principio sembrava scocciato, ora era passato ad irritazione, per poi arrivare all’ansia, e dopo quell’ultima rivelazione, beh, l’uomo era scoppiato a ridere.
Cosa? E’ uno scherzo vero? Prima mi accusate di una cosa che è impossibile abbia fatto, e poi vi siete inventati addirittura uno stupro?”
Non abbiamo inventato niente. E non si tratta di uno stupro solo.” Lestrade rifilò un'occhiata carica di avversione all’uomo. Ormai non serviva a nulla fingere accondiscendenza. Così gli chiese a bruciapelo dove si trovasse la data della notte in cui era stato aggredito Sherlock, ovviamente senza specificare nulla. Doveva sapere che scusa si sarebbe inventato il signor Limbari.
L’uomo lo fissò sconcertato, preso totalmente in contropiede.
E io cosa ne so! E’ successo tipo tre anni fa!”
Fregato.
Glielo dico io dove si trovava.” estrasse un foglio dal fascicolo e lo mise sotto il naso dell’uomo.
Era proprio qui, a Londra. E ci è rimasto per tre giorni. Un weekend. Aveva un trasporto della merce che la sua ditta fa di sovente arrivare qui in Inghilterra.”
Ah. Beh si sarà vero. Non è mica la prima volta che lo faccio.”
Oh assolutamente, ne sono consapevole. In realtà, in un anno, lei viene nel nostro paese per questioni lavorative, almeno una ventina di volte.”
Si. E quindi? Continuo a non capire.”
Non capisce? La sera in questione lei è stato in un locale. Abbiamo le prove perché lei è stato visto in questo locale. Ha parlato con una persona. Un uomo. Che la mattina dopo è stato ritrovato in un parcheggio coperto, a breve distanza dal pub dove lei è stato visto.”
Tutto qui? Voi mi avete fatto arrestare davanti a dove lavoro, mi avete trattato come un criminale della peggior specie, e fatto arrivare fino a qui, per questo?”
Le sembra poco?”
Il volto dell’uomo si tinse di rosso.
Io lo sapevo che voi inglesi fosse stupidi oltre che inetti!”
Lestrade represse un improvviso istinto omicida. Prese una foto. Ne aveva messa solo una. Fatta il primo giorno in cui aveva visto Sherlock. Non voleva che quel tizio potesse anche solo lontanamente intuire che in realtà Sherlock era ancora vivo e vegeto e lo avesse apertamente accusato.
Gli sbatté la foto davanti.
In quell’immagine Sherlock era in un letto d’ospedale, con la faccia talmente piena di lividi e gonfia, da renderlo praticamente irriconoscibile.
L’uomo la guardò con attenzione. E Lestrade lo sapeva, ne era sicuro, quel tizio lo aveva riconosciuto.
E dovrei sapere chi è?”
Direi di si. Lei è l’ultima persona che è stata vista insieme a lui, quella sera.”
Uhm… Vedo un sacco di persone quando giro per locali.”
Lo ha portato in quel parcheggio.”
Stai mica insinuando che sono un finocchio?”
Non lo sto insinuando.”
Ah ecco.”
Sei uno stupratore e un assassino.”
L’uomo fece uno scatto in avanti, ma era incatenato al tavolo, e non riuscì nemmeno a sollevarsi dalla sedia.
Greg sorrise, pienamente soddisfatto di quella reazione.
Voglio un avvocato.” proferì solo il bastardo, fissando il detective negli occhi. Lestrade poteva leggere solo malvagità la dentro. Il peggio che la razza umana ha da offrire.
Se confessi sarà più facile per tutti.”
Sei sordo sbirro del cazzo? Ho detto che voglio un avvocato!”
Lestrade iniziò a raccattare tutto, infilare i fogli rimasti nel raccoglitore del fascicolo, e si alzò.
Bene. Un avvocato arriverà quanto prima.”
Uscì dalla stanza senza aspettare la replica dell’uomo. Una volta fuori, nel piccolo corridoio, appena si fu voltato, si ritrovò davanti Mycroft.
Il detective sobbalzò dallo spavento.
Che diavolo… Mycroft che ci fai qui, hai seguito tutto l’interrogatorio?”
Se quella scena pietosa la chiami interrogatorio, si, l’ho seguito.”
Il detective sospirò. Ormai si era rassegnato agli insulti di Mycroft.
Ora tocca a me.” 
Come prego? Tocca a te cosa?”
Il maggiore degli Holmes spostò Lestrade, e aprì la porta della sala degli interrogatori.
Greg restò interdetto, a fissare la porta chiusa. Forse sarebbe stato il caso che intervenisse e fermasse Mycroft Holmes, ma una vocina nella testa gli disse di aspettare e vedere che succedeva. Greg diede ragione a quella vocina ed andò nello stanzino, dietro al vetro. Era arrivato giusto in tempo a quanto pareva.


Mycroft si levò il cappotto e lo piegò accuratamente, adagiandolo sullo schienale della sedia.
Tu non sei uno sbirro. Hai l’aria da avvocato, hanno fatto in fretta a chiamare.”
Non sono un avvocato.”
Ah no? Allora con te non ci parlo.”
Mycroft sorrise.
Infatti non devi parlare, non voglio sentire i tuoi grugniti da sus.”
Prego?”
Devi stare in silenzio e ascoltare. Sempre che tu ne sia in grado.
Mycroft prese a sbottonare la giacca del completo, per poi sfilarla. Ripiegò con cura anche quell’indumento, e lo posò sopra al cappotto. Poi prese la sedia e iniziò a trascinarla nella stanza. Arrivò all’angolo di sinistra, dal lato della porta, e la sistemò con lo schienale contro il muro. Sbottonò le maniche, e le arrotolò fino sopra al gomito, prima una e poi l’altra. In fine salì sulla sedia che aveva sistemato a ridosso del muro. Allungò una mano dietro ad una delle telecamere. Strappò con forza il cavo che la teneva collegata. Con un balzo saltò giù dalla sedia.
L'uomo ammanettato al tavolo, osservò tutta la scena con aria inebetita.
Mycroft riprese la sedia e la trascinò nuovamente, questa volta all’angolo opposto.
Ci salì sopra, e rifece lo stesso gesto.
Nella stanza oltre il vetro, nel frattempo, erano sparite le immagini dagli schermi collegati alle suddette videocamere.
Lestrade si sentiva sempre più sconcertato.
Mycroft riportò la sedia al suo posto.
Lo sai cos’è l’Habeas Corpus?”
Un che? Non parlo lo spagnolo.”
E’ latino. Stupido bifolco. E’ quella cosa che sancisce il principio che tutela e l’inviolabilità di chi è arrestato o sotto processo.”
Ah. Ecco allora visto che parliamo dei miei diritti, voglio il mio avvocato.”
Sai questo diritto nel nostro apparato giuridico esiste da molto, molto tempo. Ma in alcune occasioni, se la necessità lo richiede, può essere sospeso. Lo ha fatto Lincoln durante la guerra di secessione. Lo abbiamo fatto noi durante l’epoca della pirateria. In poche parole, se vieni preso, puoi essere impiccato senza un processo.”
L’uomo si mise a guardare Mycroft, sempre più confuso.
Io di sovente non apprezzo che il nostro prezioso sistema giuridico venga infranto, La democrazia è un sacrosanto diritto che con fatica il popolo si è guadagnato. Ma vedi, ci sono alcuni casi, troppo gravi per essere ignorati, in cui la democrazia deve essere messa da parte.”
Si può sapere che diavolo vuoi e chi diavolo sei!”
Mycroft prese una foto da una delle tasche del cappotto, e la lasciò sul tavolo, davanti all’uomo. La sua faccia da carlino quasi si contrasse.
Mi prendete per il culo? Ancora con questa storia ? Non so chi sia!”
E’ mio fratello.” il tono di Mycroft era del tutto lapidario.
Aaa. Ecco ora ho capito. Pensate di potermi incastrare. Volete guadagnarci qualcosa. Ma non penso proprio che questa storia in un tribunale sia attendibile. Chiederò aiuto al mio paese, e sarete costretti a lasciarmi andare.”
Tribunale, e chi ha parlato di tribunali.”
Lo sbirro prima…”
Lascia perdere. Non ci sono polizia, giudici o avvocati, che ti possono salvare.
L’uomo aggrottò la fronte.
Te l’ho spiegato prima, ma ora proverò con parole semplici, in modo che anche un ignorante bifolco come te possa arrivarci.
Non avrai nessun avvocato, non ci sarà nessun giudice che si farà abbindolare da tanti bei giri di parole. E in ogni caso non succederebbe mai, perché vedi, io conosco ogni avvocato di questa città.
Tu ti sei preso mio fratello, e io ora mi prenderò la tua miserabile inutile vita. Di pure addio alla tua famiglia, al tuo lavoro. Sparirai e basta. Come se non fossi mai esistito. Nessuno sentirà la tua mancanza.”
Sei pazzo! Non lo puoi fare!”
Mycroft sorrise.
In realtà, sì, posso. Io sono la legge e la giustizia per te.”
Lestrade dall’altra parte del vetro, era rimasto assolutamente immobile, aveva quasi paura a respirare. Conosceva Mycroft, sapeva quanto quelle parole fossero veritiere. Mycroft Holmes non minacciava mai a caso. Avrebbe fatto esattamente quello che aveva detto, e nessuno lo avrebbe fermato.
Ehi! Io voglio il mio avvocato! Hai capito pazzo bastardo!” ora l’uomo si era messo a sbraitare, ma Mycroft lo stava totalmente ignorando. Si era alzato, e aveva srotolato le maniche della camicia, poi aveva indossato la giacca del completo, ed infine aveva preso il cappotto. Recuperò la foto dal tavolo, e se la rimise in una tasca.
Parlo con te! Farò causa a questo fottuto posto! Voglio l’ambasciata del mio paese!”
Mycroft si voltò un'ultima volta verso l’uomo.
Vedi. A nessuno importa nulla di te. Ora sai come ci si sente a finire nell’oblio.
Buona giornata.” lo salutò con un cenno del capo, e se ne andò, uscì da quella stanza senza più guardarsi indietro.
Lestrade uscì dalla saletta.
Che cosa pensi di fare, sei pazzo?”
Faccio quello che va fatto.”
Ma non puoi far semplicemente sparire qualcuno!”
Tu dici? Se solo provassi a sforzare la tua vecchia mente da detective, capiresti quante cose posso fare.
Lascialo li, verranno a prenderlo presto.” Mycroft indossò il cappotto, e si allontanò.
Lestrade capì quanto la situazione fosse seria e reale. Ormai era stato deciso il destino dell’aggressore di Sherlock, e sinceramente, non ne era dispiaciuto affatto.


Note d’autrice:

Sus* starebbe a significare il nome del maiale in latino.

Finalmente sono venute fuori un po’ di cose, e si sa chi sia il famoso tizio dell’aggressione. Spero di aver reso giustizia a Sherlock. Non lo so, non è stato un capitolo facile da scrivere e mi sono scervellata tantissimo per trovare la soluzione migliore. Alla fine sono giunta alla conclusione che Mycroft si sarebbe messo in mezzo. In fondo lo ha fatto con Moriarty (pace all’anima sua), perché non avrebbe dovuto farlo in un caso del genere, e poi su un mr nessuno come il caro signor Limbari. Oltretutto ha realizzato un po’ le minacce che aveva fatto in origine a John, anche se li non voleva farlo proprio sparire quanto più rovinargli la vita, ma non cambia molto. Se Mycroft minaccia qualcosa è perché piò farlo, non sono minacce tanto per parlare… E niente, spero vi soddisfi il capitolo, ho un po’ di ansia sinceramente (e quando mai).
I prossimi saranno gli ultimissimi capitoli, credo che arriveranno fino al 40, quindi ne mancano solo due alla fine. La cosa mi rende molto triste.
Va bene la smetto di parlare, ovviamente a chi vuole lasciare una recensione, giuro che non mordo!
Alla prossima!

Sono sia su Instagram che su Facebook per news e quant’altro:

https://www.instagram.com/lady_norin/
https://www.facebook.com/ladynorin/

Aggiornamenti:
-------------------------------
Martedì 19 Ore: 15/16

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Sherlock (BBC) / Vai alla pagina dell'autore: LadyNorin