Prompt: incisione
Numero di parole: 314
#08 Incisione
Il legno è duro al tatto, quando vi affonda la scaglia di selce per aggiungere l’ennesima incisione sul muro. La casa ne è piena, così tanto che pare la dimora di un pazzo.
Ha perso il conto dei solchi, ormai, ma ogni giorno- assiduamente- ne aggiunge uno nuovo al risveglio, come se insieme al legno fosse un modo di incidersi il cuore.
Di notte, quando il buio lo bacia di sogni e i sogni lo affogano con sorrisi fin troppo sbiaditi, ricorda.
Di giorno, anche quando è troppo occupato a proteggere gli altri e se stesso, ricorda.
Il suo viso, la sua voce, i suoi occhi.
A volte, per un istante, riesce a convincersi che i sensi di colpa che si trascina dietro da sette anni senza un giorno di sosta siano la giusta punizione per ciò che ha fatto, e il peso che sente al petto e che non lo fa vivere o respirare diventa più leggero.
Quando poi posa lo sguardo su quella vecchia tomba sporca- che hanno costruito gli altri, non lui, perché lui sa che è vivo, non può essere altrimenti, ed anzi il giorno in cui hanno ammassato quelle tre rocce assieme e vi hanno scritto sopra quelle quattro lettere era ad un passo dal buttare tutto giù, tra urla e lacrime, perché lui è certo che non è...- il finto sollievo appassisce, morto come un fiore reciso prima che sbocciasse.
Guardando fuori dalla finestra, adesso Mido riesce a vedere quello che forse vedeva lui all’epoca: un luogo isolato e triste.
Eppure non potrà mai dirgli che adesso lo capisce
E gli manca
e che gli dispiace.
Ed anche se quei segni sono ormai inutili, perché il tempo è come sepolto e non sa fino a quando resisteranno,
affonda sul muro la pietra affilata e incide.
Un altro giorno senza di lui,
un giorno di troppo con se stesso.