VI. Le sei e dieci
[Sickfic]
[Sickfic]
Gli chiede se non possa smetterla di millantare malanni immaginari ogni giorno alle sei e dieci: quando inizia a calare il sole, Atsumu comincia a dire di sentire freddo, avere la febbre, mal di stomaco, mal di testa e così via.
Hinata ride e non gli dà peso – gli prende una borsa dell’acqua calda, un termometro, medicinali, si corica con lui e una tazza di tè solamente per sentirlo sorridergli dietro la pelle e carezzargli i capelli.
Atsumu si lamenta, rabbrividisce, dice che ha bisogno del brodo di pollo di sua madre, sì, quello sicuramente lo farebbe stare meglio.
Hinata continua a ridere, gli scompiglia i capelli e dice che sono solamente le sei e dieci: alle sette si sentirà meglio e via così.
«Sei tu che mi fai sentire meglio» borbotta Atsumu, accoccolandosi contro di lui. «Rimani».
Lui rimane – chiama la signora Miya per la ricetta del brodo di pollo e gli sorride per farlo sorridere.
[157 parole]