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Autore: laisaxrem    06/11/2021    0 recensioni
Visto che domani è San Valentino, visto che ieri in bacheca su Tumblr mi è saltato fuori un post con una lista di cinquanta tipi di baci per un “writing prompts”, oggi ho deciso di fare un po’ di esercizi di scrittura a tema romantico. Userò questi prompt (probabilmente non tutti) e vediamo cosa salta fuori. Saranno tutte storielle molto brevi anche perché non voglio starci in ballo per anni: è un esercizio di scrittura quindi voglio farli in fretta e senza pensarci su troppo (ed ho un paio di giorni di vacanza dal lavoro e voglio sfruttarli al meglio).
Voglio anche cercare di usare il meno possibile la KakaSaku o, meglio ancora, non usarla affatto: insomma, sono sempre la prima coppia a cui penso quando mi viene in mente una scena (non per niente sono la mia OTP) perciò stavolta voglio provare a dedicarmi alle altre coppie di This Is Us.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'This Is Us'
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Sasuke si sveglia da un incubo. Naruto è lì per lui.

Buon San Valentino (quasi in ritardo) a tutti!

DATA: Sabato 25 Dicembre 1687
TITOLO: Perfect - Ed Sheeran

Relationships: Uchiha Sasuke/Uzumaki Naruto
Characters: Uchiha Sasuke, Uzumaki Naruto
Additional Tags: Prompt 27 - Kisses exchanged while one person sits on the other’s lap, a little bit of angst, with happy ending, a fluff ending

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Sasuke si svegliò urlando.

Non era certamente la prima volta ma ciò non lo rendeva meno orribile. La sua vita era stata segnata dagli incubi sin dalla notte del massacro degli Uchiha, quando era solo un bambino. All’epoca il sogno ricorrente riguardava ovviamente suo fratello Itachi, i vestiti coperti del sangue dei loro genitori e familiari. Quando poi era andato da Orochimaru a quegli incubi se ne erano aggiunti altri, e dopo aver ucciso suo fratello le sue notti erano state agitate dal suo volto trasfigurato dal dolore mentre gli chiedeva aiuto e da lui che falliva nel soccorrerlo. Dopo la fine della Guerra i brutti sogni erano rimasti ed a loro se ne erano aggiunti di nuovi: Naruto che lo odiava, Naruto che moriva per mano sua, Naruto che rideva di lui e lo lasciava indietro, Sakura e Kakashi che gettavano la spugna al suo riguardo.

Insomma, la sua vita era costellata di incubi e vivere nel Villaggio non aiutava la cosa. Andava meglio quando Naruto gli dormiva accanto ma quella notte il suo compagno non era tornato a casa prima che Sasuke si coricasse. Gli aveva mandato un messaggio sul fatto che ci fossero delle cose da fare alla torre dell’Hokage e che non sarebbe tornato prima di mezzanotte; ultimamente faceva spesso tardi, sia lui che Shikamaru che cercavano costantemente di lasciare qualche ora libera a Kakashi visto che la gravidanza di Sakura stava procedendo con vari problemi.

All’improvviso sentì dei passi leggeri avvicinarsi e la porta della camera da letto si spalancò. Anche nel buio quasi totale, anche senza sharingan o rinnegan, Sasuke avrebbe riconosciuto quella figura ovunque.

«Sasuke!» Naruto gli fu accanto in pochi secondi e Sasuke poté vedere l’espressione stanca in quegli occhi azzurri che la notte rendeva grigi. «Cos’è successo? Stai bene?»

«È stato solo un incubo», cercò di minimizzare lui, ma sentiva di avere la pelle imperlata di sudore freddo e il cuore gli batteva più veloce del normale. E dall’espressione sul volto di Naruto era chiaro che non gli credeva minimamente. «Che ore sono?» chiese nel tentativo di distrarlo.

«Quasi l’una. Sono arrivato pochi minuti fa», spiegò il suo compagno sedendosi accanto a lui sul letto e sfiorandogli la guancia con una mano calda. Sasuke vi si appoggiò quasi senza volerlo. «Cos’era questa volta? Itachi?»

«Tu…» sussurrò, perché era inutile mentire: anche a venticinque anni suonati Naruto era sempre il solito insistente.

I suoi occhi chiari si spalancarono per la comprensione e le sue labbra si piegarono in un piccolo sorriso triste. Naruto conosceva ognuno dei suoi incubi. Non in ogni dettaglio (Sasuke non era riuscito a trovare dentro di sé la forza per essere troppo specifico, soprattutto riguardo ad alcuni) ma sapeva abbastanza per comprendere il terrore ed il dolore nei suoi occhi spaiati.

«Capisco». Poi le dita che gli avevano carezzato la guancia sparirono per scendere ad afferrarlo per la vita mentre l’altra mano prendeva la sua e faceva forza, sollevandolo.

Sasuke si lasciò manovrare senza protestare fino a trovarsi a cavalcioni del suo uomo che lo circondò con le braccia e lo strinse a sé. L’Uchiha affondò il volto nell’incavo del suo collo e inalò quel profumo ormai così familiare mentre si lasciava confortare da quell’abbraccio, le immagini di Naruto con gli occhi vitrei e il sangue che inzuppava il terreno che man mano svanivano dalla sua mente.

Dopo un tempo che parve infinito, le mani che gli percorrevano la pelle della schiena iniziarono a rallentare per poi fermarsi completamente e il respiro di Naruto si fece più lento. Sasuke si raddrizzò un poco e vide che il suo compagno si era addormentato. Con un piccolo sorriso si chinò di nuovo e gli sfiorò le labbra con le sue.

  
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