Pansy si sente in trappola, lì dentro; è animata da pensieri confusi, a cui il vino elfico ha dato il colpo di grazia. Ha la sensazione di voler fuggire da quella casa, di sfuggire alle persone che la abitano, e, allo stesso tempo, ha voglia di rimanerci arpionata, come se volesse sondare l’entità del caos che questa può sprigionarle dentro, della perdita di controllo che quelle paia di occhi che la sezionano le fanno esplodere addosso. È cresciuta tra quelle mura, eppure la sente estranea come non mai, si sente estranea come non mai. [Lucius/Pansy]