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Autore: Degonia    01/12/2021    0 recensioni
Sono passati così tanti giorni, così tanti mesi, cosa ci fai ancora lì? Se ne sono andati tutti... torniamo insieme, possiamo tornare a prima che tutto iniziasse.
Genere: Drammatico, Fantasy, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Per Aspera ad Astra

C’era un tempo
in cui la stessa forza che fa sorgere il sole,
abitava anche tra gli uomini.
C’era un tempo
in cui speranza e desiderio
divennero nostalgia e rimpianto.
C’era una volta... così cominciano le fiabe,
proprio perché quello che era una volta, adesso non v’è più.

“Ci lasciamo stanotte, non ce più nient’altro da dire,
così verso le luci dell’alba, sarò salva lontana verso il dovunque,
dove amore è più che soltanto il tuo nome.”






⚜ Lux Veritatis ⚜


Dorme ancora la ragazza, immersa in un’immobilità trascendente, nelle ataviche nebbie dell’inconsapevole coscienza. Salda l’inerzia di quel mondo, dalle più alte vette della fortezza, fino all’ultimo granello del borgo, passando per la piazza della cittadella, l’acqua della grande fontana dall’effige regale, che zampillava, ora è immobile. L’acqua come cristallo rifulge al bagliore che filtra dalle bianche nubi che solcano il reame ormai da tempo. Nelle strade il silenzio regna sovrano, nessuna pietra viene spostata dal vento perché egli non soffia più, la polvere resta ancora posata sul terreno, nessun soffio, nessun passo. Il vociare ormai è svanito anche dalle vie mercantili, le botteghe sono chiuse, ogni porta è serrata all’inerme istante.
La quiete bussa silenziosamente alle finestre, si insinua nelle tegole delle case, tra i mattoni, tra le pieghe del tempo e conduce il silente splendore dai bastioni fino alla grande magione.
Tutto dormirà, fino a quando una nuova scintilla partirà dal cuore della fanciulla addormentata nelle soavi stanze: la pelle chiara, le rosee gote, il respiro lento e costante, le labbra socchiuse, gli occhi chiusi in un eterno riposo. Nessuno più è triste, nessuno piange più.
Un giorno forse tornerà a sorridere, ma questo non è il tempo del suo risveglio, e questa non è più la sua storia.

Dormi ancora, dolce Philia, dormi, riposa tra le braccia dell’immutabilità del destino e forse la sorte, la buona sorte, sarà con te un giorno, e potrai riaprire i tuoi occhi verdi, gemme di intensa bellezza, che ora giacciono dietro a delicate palpebre chiuse.


Non sei sola, non lo sei mai stata
non lo sarai mai, e non lo sei neanche adesso.
I miracoli accadono, e sono fatti dagli uomini, Philia.
Credi in loro, credi nel cuore degli uomini,
credi nel cuore di coloro che giungeranno nelle tue fredde lande
a portare, ancora una volta, la brillante Luce di un nuovo inizio.
Il Sole sorgerà ancora, più luminoso, più brillante.
I miss you, I love you.



   
 
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