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Autore: Angie_Dreyar    20/12/2021    1 recensioni
Fanfiction partecipante al Christmas Countdown 2021, indetto dal forum FairyPiece-Fanfiction&Images.
Raccolta di brevi oneshots ambientate a casa Raijinshuu.
1-Duetto (Bickslow/Lisanna)
2-Un dolce bacio (Gray/Juvia)
3-Piccola scossa, grande danno (Laxus/Freed)
4-Un regalo inaspettato (Laxus/Freed)
5-La magia del Natale (sorpresa)
6-Glassa e zucchero a velo (Natsu/Lucy)
7-Bacio di cioccolato (Laxus/Freed)
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Bixlow/Lisanna, Fried/Laxus, Gray/Juvia, Il Raijinshuu, Natsu/Lucy
Note: Lime, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Fanfiction partecipante al Christmas Countdown 2021, indetto dal forum FairyPiece-Fanfiction&Images
 
Giorno: 20 dicembre
N. pallina: 1
Situazione: A rovina per sbaglio gli addobbi natalizi che B ha preparato con tanta cura.


 
Christmas with the Raijin Tribe
 

Piccola scossa, grande danno (Freed/Laxus)

 
«Merda» imprecò Laxus non appena si accorse che tutti le lucine natalizie si erano spente. Quelle dentro casa, quelle sopra l’albero, quelle sulla terrazza, sul tetto, sui cespugli. Erano tutte andate, con una piccola -forse non tanto piccola- scarica elettrica che Laxus aveva rilasciato in uno scatto di nervosismo. Normalmente non gliene sarebbe fregato niente delle luci di natale, ma sapeva benissimo che Freed le aveva posizionate con tanta cura, ci aveva messo due giorni interi solo a pianificare i colori e le posizioni, e un altro intero pomeriggio a metterle.
 
«Merda davvero, Freed si arrabbierà un sacco» disse Evergreen.
 
«Perlomeno questa volta la vittima non sarò io» commentò Bickslow.
Laxus gemette, e per un attimo pensò che Freed se ne sarebbe fatto una ragione. In fin dei conti erano solo delle luci di Natale, e Freed non si arrabbiava così tanto con lui. Però ci sarebbe rimasto malissimo e avrebbe avuto il Natale rovinato. A quel punto Laxus poteva solo provare a ricomprarle tutte e riposizionarle come aveva fatto Freed.
 
«Ever, vai a comprare le luci. Bicks, tu mi aiuterai a metterle» ordinò. I due amici sgranarono gli occhi.
 
«Ma te lo scordi! E poi io devo andare da Mira adesso, non posso fare tardi» disse Evergreen infilandosi il cappotto. Non voleva essere lì quando Freed avrebbe avuto la sfuriata.
 
«Almeno cerca di trattenere Freed» ringhiò Laxus. Evergreen alzò gli occhi al cielo ma disse che avrebbe fatto il possibile.
 
«Io avevo detto a Freed che avrei cucinato, quando avrò finito però ti aiuterò» gli promise Bickslow. Laxus gemette e fu costretto ad andare in negozio da solo, sperando solo di prendere le lucine giuste e di non fare altri danni.
 
 
 
 
Laxus stava ormai lavorando da un’ora e, davvero, non pensava che mettere delle fottute lucine natalizie fosse così difficile. Inoltre non ricordava nemmeno che colori Freed avesse usato quindi doveva andare a istinto, ma il risultato non era un granché. Doveva aver sbagliato qualcosa. Inoltre, perché alcune luci non stavano attaccate al tetto ma cadevano? Come diavolo aveva fatto Freed a metterle?
 
«Fa schifo» disse Bickslow osservando il risultato di Laxus, che strinse i denti infastidito. Purtroppo però non poteva ribattere niente. «Baby, hai proprio rovinato il Natale a Freed».
 
«Sono solo delle fottute luci» ringhiò Laxus.
 
«Sì, ma sai che Freed ci tiene» disse Bickslow, continuando a osservare l’opera di Laxus, che faceva davvero schifo comparata a quella precedente. Forse aveva comprato le luci sbagliate, Bickslow non lo sapeva.
 
«Mi odierà» borbottò Laxus.
 
«Beh, guarda il lato positivo. Se baci Freed dubito si accorgerà delle luci, e se lo farà, non si arrabbierà» disse Bickslow con un ghigno. Laxus gli lanciò un’occhiataccia e Bickslow ridacchiò. «È inutile che mi guardi così, sai anche tu che è vero».
Laxus lo ignorò volutamente, di certo non avrebbe baciato Freed per un motivo del genere, anche se effettivamente avrebbe funzionato. Così salì di nuovo sul tetto, sperando di riuscire a sistemare almeno quelle luci lì.
 
 
 
 
Quando Freed entrò in casa cominciò subito a urlare addosso a Bickslow.
 
«Che è successo alle luci? Perché le hai cambiate? Cos’è quello schifo? Non è affatto un bello scherzo!» cominciò a sbraitare «Ci ho messo tre giorni interi a metterle, perché le avete tolte?» sbottò. Laxus dal tetto lo sentì benissimo e si sentì sprofondare. Dannazione, aveva fatto un disastro. Sentì Bickslow provare a parlare ma Freed non lo lasciava fare, dando per scontato che fosse stato lui.
 
«Non sono stato io!» esclamò Bickslow a un tratto riuscendo a superare la voce di Freed.
 
«E allora chi è stato?» sbottò Freed. Laxus gemette, sperando che l’amico lo coprisse in qualche modo, ma ovviamente, Bickslow non lo fece.
 
«Laxus».
 
«Cosa? Perché?». Il tono deluso di Freed fece sprofondare Laxus ancora di più. Doveva seriamente spiegargli che era stato un incidente, sperando che non se la prendesse troppo. Prima però che potesse pensare a un modo per dirglielo, Freed stava già salendo le scale per raggiungere il tetto e parlargli, dopo che Bickslow gli aveva detto dov’era.
Laxus si ritrovò per un attimo in panico quando vide Freed salire dall’abbaino. Solo dagli occhi e dal modo in cui aveva la mascella tesa Laxus poteva dire che era deluso e infastidito. Così, non sapendo cosa dire o fare per scusarsi, Laxus fece la cosa più stupida. Si chinò e baciò Freed, che si congelò sul posto e non riuscì a ricambiare dalla sorpresa. Non ne ebbe nemmeno il tempo, perché Laxus si staccò subito.
 
«Cazzo, scusa» disse Laxus «Non volevo, davvero. Io… merda, mi dispiace, ok? È tutta colpa di Bickslow che mi ha detto di baciarti per calmarti. Fanculo lui e fanculo le sue idee del cazzo» ringhiò infastidito e imbarazzato. Si rese conto che quello che aveva detto stava rendendo la situazione ancora più imbarazzante, soprattutto a giudicare dallo sguardo confuso e sempre più deluso di Freed.
«Comunque sono solo delle fottute lucine, e non è che l’ho fatto apposta. Né a bruciarle né a metterle da schifo, semplicemente odio fare ste robe» ringhiò. Fantastico, stava peggiorando sempre di più.
«Merda» mormorò cercando di calmarsi e trovare delle parole decenti almeno per scusarsi, senza risultare incazzato o imbarazzante. Perché diavolo lo aveva baciato? Ora tutto quello a cui riusciva a pensare erano le labbra morbide di Freed. Labbra su cui voleva fiondarsi di nuovo, perché il contatto era stato fin troppo breve e gli aveva solo lasciato in corpo una voglia irrefrenabile di farlo di nuovo.
 
«Mi hai… baciato solo per calmarmi?» chiese Freed deluso. Ah, merda. E ora che diceva?
 
«Sì, no, cioè… fanculo» grugnì Laxus e si passò una mano tra i capelli. Perché parlare era così difficile? «Ho bruciato le lucine con una scarica elettrica, l’ho fatto per sbaglio. Davvero, non volevo» cominciò a spiegare con più calma Laxus dal principio, anche per evitare l’argomento ‘bacio’ che lo metteva piuttosto a disagio. «E ho cercato di rimediare, ma… a quanto pare faccio schifo in queste cose. Mi dispiace» disse sincero.
 
«Perché mi hai baciato?» chiese Freed di nuovo. Dannazione, non poteva dimenticarlo e basta?
 
«È stato stupido, guarda, Bickslow prima aveva detto una stronzata sul fatto che se lo avessi fatto ti saresti calmato, e… quando ti ho sentito urlare sono andato nel panico e l’ho fatto. È stato davvero stupido» ammise. Era imbarazzante, ma almeno era Freed.
 
«Oh, ok» mormorò Freed evitando il suo sguardo. Laxus sentì il cuore stringersi al tono infinitamente deluso dell’amico, e al suo sguardo amareggiato. Cavolo, gli aveva rovinato la giornata ancora di più.
«Non importa per le luci, le sistemerò io» disse Freed voltandosi per scendere dal tetto. Laxus afferrò il braccio di Freed e lo fece voltare verso di lui. Non aveva intenzione di rovinare quella giornata ancora di più. Passò una mano dietro la nuca di Freed e si chinò verso di lui, catturando le sue labbra in un bacio molto più bello e molto più intenso del precedente. Mosse le labbra lentamente, mentre sentiva le dita di Freed risalire per le sue spalle. Quando però schiuse le labbra cercando di approfondire il bacio, Freed lo spinse lontano da sé. Laxus lo guardò confuso, mentre Freed respirava più velocemente con le guance arrossate.
 
«Lo fai per…?».
 
«No» lo interruppe bruscamente Laxus prima che Freed finisse la domanda. L’amico corrugò la fronte confuso e Laxus passò la mano dai capelli alla sua guancia. «Lo faccio perché lo voglio, delle lucine non me ne fotte un cazzo».
 
«Oh» mormorò Freed.
 
«Ma ti aiuto a sistemarle lo stesso» si affrettò a dire Laxus. Freed gli sorrise talmente dolcemente che Laxus sentì lo stomaco ribaltarsi dall’emozione.
 
«Oh, non è necessario. Sono perfette così» disse il mago delle rune avvolgendo le braccia attorno al collo di Laxus. Subito dopo i due ragazzi si ritrovarono a baciarsi distesi sul tetto, mentre i fiocchi di neve cominciavano a scendere attorno a loro.
 
 
 
 
 
Nota finale: Inutile dire che è stata una delle mie preferite da scrivere. Spero sia piaciuta anche a voi. A domani con un’altra Fraxus <3
   
 
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