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Autore: Me91    04/09/2009    6 recensioni
Vegeta si sveglia in fin di vita e senza ricordi. L'unica cosa rimasta impressa nella sua mente è il corpo di Goku, ricoperto di sangue e sdraiato scompostamente tra delle macerie di un edificio. E' morto.
Il Principe dei Saiyan si trova ora in un posto sconosciuto, dove però tutti sembrano conoscerlo. In particolare un anziano uomo che, per qualche ragione, pare voglia celargli la verità.
Che cosa sarà mai successo di così terribile che Vegeta non riesce a ricordare?
Una fic un po' particolare; molto introspettiva e carica di misteri e domande, tutta incentrata sul tenebroso Principe.
... A volte sarebbe meglio non ricordare ciò che abbiamo dimenticato.
Genere: Malinconico, Azione, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Vegeta
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Lunedì ci sarà l'epilogo, ma comunque questo è l'ultimo capitolo della storia. Sapete già come mi sento, perché non mi ero mai affezionata ad una storia come a questa...
Quest'ultimo capitolo (come l'epilogo) l'ho amato particolarmente scrivere, spero riusciate a cogliere le stesse emozioni che mi hanno travolta. :)

Non so se questa è la conclusione in cui avevate sperato, comunque anch'io ho modificato più volte il capitolo per convincermi. ;) In ogni modo, che cos'è la vera forza? Naturalmente quella che serve per proteggere gli altri...

Capitolo 4
La vera forza

Tanjihim, in volo, tira un attimo il volto in un’espressione di sofferenza.
«Dannazione...» ringhia a mezza voce, stringendo i denti «Quel Saiyan era veramente un tipo tosto...»
Si guarda la mano fino a quel momento premuta sulla spalla. È sporca del suo sangue.
Si corruccia, storcendo le labbra.
«Ormai, comunque, l’ho fatto fuori.»
Afferra il medaglione e lo osserva. Brilla ancora un po’ di luce propria. E trema. Forse sta per esplodere.
«Ora libererò tutta l’energia...» decide Tanjihim, stringendo forte la presa sull’oggetto.
In quell’attimo, lo sguardo gli cade sui due che, dopo una corsa, si sono fermati vicino i resti della stanza contro cui ha scagliato il Saiyan. Ora lo chiamano a gran voce.
Increspa un po’ la fronte.
Li riconosce: Lea e Saim.
Saim...
«Ma quel bambino...» si accorge solo in quel momento.
Il bambino sembra emanare energia magica.
«Non è possibile!» sibila a denti stretti «Che cosa significa?» alza di scatto le sopracciglia, sorpreso «Non sarà che...»
Karahan, il bambino speciale, nato con un dono di inestimabile valore... in realtà, è l’unico vero mago che sia mai esistito.
... La magia dell’antico clan era in realtà sparita da tempo. Lui? Lui era solo... una coincidenza.
Un caso fortuito.

«Dunque...» Tanjihim torna a guardare il medaglione, tremando forse d’ira «Anche Saim è nato con questa forza? Con la magia? È un ennesimo “caso fortuito”?... È lui in nuovo Karahan, quindi?» serra con più forza la presa sul medaglione «No... non doveva essere così... Sono... sono solo io... Il bambino speciale... Non lui... Non il fratello di Fenwil
Ringhia di rabbia e, furioso, urla in direzione di Lea e Saim:
«Maledetto moccioso! Chi ti credi di essere, eh?! Come hai potuto?! ... COME HAI POTUTO PRENDERE CIÒ CHE SPETTAVA A ME?!»
Lea e Saim smettono di chiamare il Saiyan, che non riescono ancora a scorgere tra la polvere e i detriti, e si voltano subito verso Tanjihim, furente sopra di loro.
«Saim... si è accorto che hai del potere.» capisce Lea, allarmata «Vattene da qui!»
«Come?» chiede il bambino, confuso.
«Morirai per questo!» urla Tanjihim, gettandosi in picchiata verso il piccolo.
«Saim!» esclama Lea, spingendo via il bambino che, con un urlo, va a terra sulle assi del portico.
Un gemito soffocato e un rumore lo fanno però voltare di scatto a guardare.
«Dannazione, Lea, dovevi rimanere al tuo posto.» sibila Tanjihim, irato, aumentando la pressione sul collo della ragazza, premendola contro la parete della Casa con una mano.
Lea si aggrappa al suo braccio debolmente, cercando di staccargli la mano dal suo collo, ma non ci riesce. Si sente svenire, soffocando.
«Lasciala andare, Tanjihim!» grida Saim con forza, mentre gli occhi gli si riempiono di lacrime «Non la uccidere! Non anche lei...» si morde un labbro, fremendo «Non come Fenwil...»
Tanjihim gli rivolge lo sguardo, duro, e dice:
«Fenwil meritava la morte. Come lei.» lancia un’occhiata a Lea, poi torna a guardare il bambino «Come tutti in questo posto. Compreso te.»
Lascia all’improvviso la presa sul collo di Lea, che cade seduta tossendo, e si gira completamente verso il piccolo, alzando il braccio verso di lui e aprendo la mano con un’espressione truce.
«Aaah!» Saim viene spinto indietro dalla forza magica invisibile scaturita da Tanjihim.
«Saim!» lo chiama Lea con poca voce.
Il bambino sta per schiantarsi contro i resti del ciliegio spezzato precedentemente, quando si blocca di colpo a mezz’aria e atterra con il fiato un po’ corto.
Tanjihim alza le sopracciglia, stupito.
«Si... si è fermato?» fa Lea, incredula, guardando il piccolo.
Saim si raddrizza e dirige uno sguardo carico di rabbia verso Tanjihim. In un attimo, viene avvolto da un vento caldo che gli smuove i capelli, poi i suoi occhi mutano; le pupille si allungano e l’iride cambia colore.
«Si è trasformato.» ringhia il mago biondo, irritato.
«Tanjihim, io ti batterò... con la forza della mia Magia!» dichiara Saim, partendo di corsa mentre un globo argento lo avvolge. Quindi il bambino si alza in volo e si dirige rapidamente verso Tanjihim, che viene avvolto dal globo al sua volta e gli va incontro con ira.
«Maledetto moccioso!» Tanjihim scaglia un pugno, che Saim riesce a schivare.
Il bambino ruota su se stesso e colpisce con un calcio la spalla ferita dell’altro mago che, dopo un gemito, si schianta a terra.
Saim lo raggiunge subito, pronto a colpirlo con un altro pugno, ma Tanjihim è più rapido; dalla polvere, scatta in volo improvvisamente, afferrando il collo del bambino con una mano.
In un attimo, Saim perde la sua trasformazione.
«Nonostante la tua magia pura, che ha sede solo dentro di te, e no nel medaglione...» dice Tanjihim con un sorriso soddisfatto «Non sei ancora capace di gestire appieno i tuoi poteri. Per questo non riesci a mantenerti trasformato troppo a lungo. È la tua fine, ragazzino.»
A Saim esce un gemito e prova a liberarsi dalla presa, ma non ci riesce.
Lea si morde un labbro, non sapendo che fare. Quando si ricorda del Saiyan.
Si volta subito verso le macerie e inizia a spostarle a fatica, chiamandolo.
«Vegeta! Vegeta, dove sei? Abbiamo bisogno di te! Rispondi, ti prego!»
Inizia a piangere, disperata, non riuscendo nemmeno a scorgere il corpo.
«Vegeta!» 

«Vegeta!»
Il richiamo giunge debole alle sue orecchie, poi si spegne.
Il Principe apre lentamente gli occhi, sfinito.

Dove... dove mi trovo?
È tutto bianco intorno a lui.
Ah, già... sono nella mia testa...
D’improvviso, nota una massa indistinta poco lontano da lui. Si fa attento, cercando di metterla a fuoco. Pian piano, ecco, la figura si definisce e si mostra.
Ma guarda un po’...
Il Saiyan alza un sopracciglio, per nulla sorpreso.
Ancora tu...
«Ehilà, Vegeta.» sorride Goku, allegro come sempre «Non riusciamo proprio a starci lontani, noi due, eh?»
«Ma piantala, Kakaroth.» dice Vegeta d’istinto, scorbutico come sempre, poi un attimo si corruccia, sorpreso di sentire la propria voce.
Si guarda le mani e il corpo; pare di avere una propria consistenza.
«Ma dove siamo?» chiede il Principe, confuso.
«Nella tua testa, immagino.» Goku alza le spalle.
«No, non credo. Il luogo non mi pare quello.» dichiara Vegeta, risoluto.
Goku si fa serio.
«Hai ragione.» afferma allora «Te ne sei accorto, eh? ... Questo è il confine con l’Aldilà.»
«Cosa?» sussurra il Principe, increspando la fronte.
«Effettivamente, sei mezzo morto.» spiega il Son, cupo «Sei ferito gravemente e non sei abituato a sostenere la forza del tuo “potere interiore”. Ti stai esaurendo... Direi che, ti sei posto davanti ad un bel problema.»
«E cioè?» chiede allora Vegeta, non capendo.
«Stai morendo, Vegeta.» conclude Goku, con un’espressione cupa.
Vegeta abbassa gli occhi, sbiancando, mentre il cuore gli batte all’impazzata.

No... non ancora...
«Non... non posso ancora morire.» mormora il Saiyan, tremando un po’.
«Penso che non si possa scegliere una cosa simile.» dice il Son, con un tono dispiaciuto, distogliendo lo sguardo.
«Non m’interessa, Kakaroth!» esclama con forza Vegeta, tornando a guardarlo «Io non posso morire adesso!»
Goku lo guarda intensamente.
«Mi dispiace... tu ci hai provato... Si vede che non era destino, Vegeta... Che non era destino che andasse come volevi.»
«Ma che diavolo stai dicendo?!» Vegeta gli afferra con forza la tuta, guardandolo dritto negli occhi con un’espressione irata e disperata nello stesso tempo «Non intendo andarmene così! Non così!»
«Non c’è più nulla che tu possa fare.» ripete Goku, serio e calmo.
«Stai zitto!» il Principe gli lascia di scatto la tuta e arretra di qualche passo, fissando il suolo con occhi tremanti.
«Sono qui per un ultimo saluto, Vegeta.» sospira il Son, malinconico «Ho provato a parlare con re Yammer, ma... Pare proprio che tu non possa venire in Paradiso con noi. Mi dispiace.»
«Credi che possa interessarmi?» Vegeta rialza di scatto gli occhi su di lui.
E Goku alza istintivamente le sopracciglia, più che sorpreso.
Gli occhi del Principe... sono carichi di lacrime. Che non riesce a versare.
«Io merito l’Inferno...» mormora Vegeta, distogliendo ancora lo sguardo «So bene qual è il mio posto... Solo... solo che avrei voluto...» ricaccia indietro le lacrime, incupendosi «Fare qualcosa di...
giusto... almeno una volta.»
Goku rimane a fissarlo con un’aria sorpresa ancora un po’, poi, pian piano, si apre in un piccolo sorriso compiaciuto.
«Allora sei cambiato davvero; non stavi scherzando.»
Vegeta, evitando ancora di guardarlo, storce un po’ le labbra, dicendo:
«Mi ha cambiato il dolore. Non credevo facesse così male perdere qualcuno... qualcuno a cui si tiene. Non mi era mai successo...»
«Ora hai imparato, Vegeta.» il Son gli sorride, sereno «Per questo meriti ancora di vivere.»
Il Principe torna a guardarlo di scatto.
«Come?» chiede senza capire.
«Hai ancora delle cose da fare.» annuisce Goku «Non è ancora tempo di andartene.»
«Ma tu hai detto che...» fa Vegeta, incredulo.
«Eh, eh, lo so... Ma diciamo che era per metterti alla prova.» sorride ancora il Son, portandosi una mano sulla nuca.
«Vorresti dire che non sono in fin di vita?!» ringhia l’altro Saiyan, irritato da quella presa in giro.
«Certo che sei in fin di vita.» Goku alza le spalle «Ti ho già detto che questo è il confine con l’Aldilà, no? Stai morendo.»
«E allora, come...?» lo interroga Vegeta, capendoci sempre meno.
«Se avrai abbastanza forza e volontà per risvegliarti... allora non morirai.» afferma il Son con serietà.
Vegeta rimane sorpreso.

Forza e volontà... per risvegliarmi?
Goku rimane in silenzio, come in attesa.
Allora Vegeta, ancora un po’ insicuro, chiude gli occhi, rimanendo concentrato e in ascolto di qualcosa.
Inizialmente solo silenzio. Un silenzio carico di attesa e preoccupazione.
Poi, improvvisamente...
«Vegeta! Abbiamo bisogno di te!»
Il Principe riapre subito gli occhi.
«È Lea...» capisce.
«Vai, Vegeta, ti stanno aspettando.» lo incita il Son.
Vegeta si volta a guardarlo e annuisce con il capo.
«Lo so, ma...»
«Ma?» gli chiede il Son.
Vegeta abbassa lo sguardo, mormorando:
«Goku... Io... Io ho bisogno di sapere. Ho bisogno di sapere se... se mi hanno perdonato.»
L’altro Saiyan rimane in silenzio a guardarlo ancora qualche istante. Poi inizia dire con calma:
«Devi ammettere che ciò che hai fatto è stato orribile.»
Vegeta tira un po’ le labbra, senza dire nulla.
«Però sono sicuro riusciranno a perdonarti. Con il tempo.» Goku gli dona un suo sorriso sincero «In fondo ti vogliono troppo bene.»
Il Principe alza gli occhi su di lui, senza riuscire a parlare.
«Io comunque l'ho già fatto, credimi.» aggiunge il Son con sincerità e comprensione.
Vegeta non sa che dire.

Kakaroth...
Goku, continuando a sorridere, inizia a scomparire.
«Ora va’, Vegeta.» gli dice il Son
Il Principe lo osserva in silenzio, poi annuisce con il capo.
«Salutami tutti... Goku.» gli chiede il Saiyan.
Il Son sorride di nuovo.
«Certo.» e scompare. 

«Vegeta...» Lea ansima, stanca.
Non riesce a trovarlo.
Si lascia cadere in ginocchio, senza più forze.
Alza lo sguardo al cielo; Tanjihim sta per uccidere Saim, che è semisvenuto sotto la sua presa.
«Mi dispiace...» piange la ragazza, disperata.
In quel momento, un rumore.
Si volta di scatto a guardare.
Delle assi si stanno muovendo appena. Lei si fa attenta e continua ad osservare.
Poi, d’un tratto, c’è un’esplosione di luce d’oro che la fa cadere indietro e spazza via di colpo le macerie vicino a lei.
Tanjihim si gira subito a guardare, sorpreso.
«Che cosa?!» esclama, incredulo.
Anche Saim riapre gli occhi per guardare.
«Lo sapevo...» sorride debolmente il bambino.
Lea si rimette faticosamente seduta e volta per vedere. Spalanca gli occhi, stupefatta.
«Ve... Vegeta...» mormora.
Il Principe si è trasformato. Ha ancora le pupille strette e lunghe, ma ora è anche un Super Saiyan. L’aurea dorata lo avvolge e lo fa risplendere in quella semioscurità calata sulla Valle per via delle cupi nuvole attirate dall’aurea malvagia del mago.
Vegeta esce del tutto dalle macerie, rivolgendo uno sguardo truce al mago sopra di lui.
Poi il Principe serra i denti, irritato, e si rivolge al suo avversario con forza:
«Non mi hai ancora battuto, Tanjihim! Lascia andare il bambino e veditela con me!»
«Con piacere!» ringhia Tanjihim, folle, lasciando immediatamente Saim, che finisce a terra con un gemito, poi si lancia in volo contro il Saiyan, urlando.
Vegeta si mette in posizione d’attacco, pronto ad affrontarlo.
Lea nota che è ferito ad una gamba, ad un braccio e un fianco; ha già perso parecchio sangue.
«Vegeta!» esclama allora la ragazza.
Lui le rivolge un rapido sguardo.
«Non pensare di uccidere Tanjihim!» lo avverte lei «Distruggi piuttosto il medaglione!»
Vegeta si corruccia un po’.
Già, è quella la fonte del suo potere...
Comprende.
Tanjihim lo ha raggiunto e scaglia un pugno verso di lui; Vegeta lo para e prova a colpirlo a sua volta, ma il mago riesce a schivarlo.
Nonostante mi sia trasformato in Super Saiyan, sono comunque troppo debole...
Si rende conto Vegeta, combattendo contro il mago. Tanjihim è comunque più veloce e riesce a colpirlo più volte.
I due si separano di colpo per riprendere fiato.
«Ah! Sei troppo lento, Saiyan!» lo sbeffeggia Tanjihim, preparandosi ad attaccare di nuovo.
Vegeta ansima, stanco. La vista inizia ad annebbiarsi.
Effettivamente... ero quasi morto, prima...
Si mette in posizione d’attacco a sua volta, faticando addirittura a mantenersi nello stadio di Super Saiyan.
Devo mirare a quell’oggetto!
Lancia uno sguardo al medaglione, che brilla ancora.
«Preparati a morire!» urla il mago, lanciandosi in volo, nel suo globo, contro il Principe.
Vegeta serra i denti e gli va incontro.
Tanjihim prova a colpirlo al viso, ma il Saiyan ne approfitta; schivando in basso, forma subito un’onda di energia e punta la mano contro il medaglione al collo del mago.
«Cosa?» Tanjihim si accorge in tempo dell’attacco e riesce a balzare in alto, evitando così di essere colpito dalla sfera.
«Maledizione.» sibila Vegeta, atterrando e volgendo lo sguardo in alto, ansimando ancora.
Tanjihim indurisce l’espressione del volto e afferra il medaglione, chiedendo:
«Cos’è, miravi a questo? Non ti permetterò di toccarlo!»
Il mago scatta contro il Saiyan, che sta volta non riesce ad evitare l’attacco; viene colpito al petto con un pugno e finisce contro una parte di portico della villa; distruggendola.
Perde per un attimo la trasformazione in Super Saiyan, poi, con la forza di volontà, ritorna in quello stadio.
«Non resisterò ancora per molto...» si rende conto, respirando a fatica con il volto tirato in un’espressione di sofferenza.
Sta per alzarsi, quando Tanjihim, attaccandolo a distanza, punta un dito contro di lui, scagliandogli un’onda di energia magica; Vegeta ritorna tra le macerie, alzando un sacco di polvere.
«Non puoi più niente contro di me!» ride il mago, soddisfatto, preparando un’altra onda magica.
Il Saiyan, seduto tra i detriti, prova ad alzarsi nuovo, ma non ce la fa.
Dannazione...
Strizza un po’ gli occhi, dolorante e stanco.
Tanjihim si fa scuro in volto e si prepara ad attaccare.
«Sei finito.» dichiara freddamente.
«Fermati!» urla a quel punto Saim, allungando un braccio contro di lui e colpendolo con un po’ di forza magica al fianco.
Tanjihim si squilibra un po’, poi torna dritto, voltandosi alla sua sinistra verso il bambino, seduto a terra di fianco a Lea.
«Saim, stai attento!» esclama la ragazza portandoselo dietro la schiena.
«Maledetto moccioso insolente!» urla Tanjihim, volando rapido verso di lui, caricando un pugno.
«No!» esclamano insieme Lea e Saim, chiudendo gli occhi.
Uno spruzzo violento di sangue finisce sulle vesti della ragazza e un po’ anche addosso il bambino.
Lea e Saim riaprono subito gli occhi, sorpresi.
Vegeta è davanti a loro a braccia aperte.
«Vegeta!» esclama subito Saim, felice «Graz...» si interrompe subito, orripilato.
Il braccio di Tanjihim è passato attraverso l’addome del Saiyan; la mano spunta dall’altra parte.
«Vegeta!» grida Lea al Saiyan che le dà le spalle, davanti a lei per proteggerla.
Tanjihim si apre in un sorriso soddisfatto.
«Che idiota.» ridacchia.
Vegeta, inaspettatamente, inizia a ridacchiare a sua volta.
Tanjihim alza un sopracciglio, non capendo.
Il Saiyan ha il capo chino e il fiato corto. Il sangue gli esce a fiotti dall’addome, però il Principe sta ridendo.
«Ma che...?» si chiedono Lea e Saim.
«Sei impazzito, per caso?» gli chiede il mago, indurendo l’espressione del volto.
«No...» risponde Vegeta, alzando lentamente il capo per guardarlo «Sei tu che sei finito in trappola. Per questo rido.»
«Cosa?» fa Tanjihim, stupito.
Vegeta afferra subito con una mano il braccio del mago ancora dentro il suo addome e allunga immediatamente l’altra verso il medaglione.
«NO! FERMO!» urla Tanjihim, provando ad allontanarsi; ma la presa salda del Saiyan lo blocca.
Vegeta riesce ad afferrare il medaglione che, appena è in mano sua, s’illumina d’improvviso, irradiando tutti i dintorni.
«Distruggiti!» ringhia il Principe, stringendo forte il pendente nella mano.
«No!» grida Tanjihim, furente e disperato.
Lea e Saim arretrano strisciando a terra con il sedere, spaventati da quella incredibile potenza che fuoriesce dal ciondolo.
Vegeta urla e stringe con più forza.
In quel momento, un chiaro suono di qualcosa che inizia a spaccarsi.
«Maledetto!» esclama Tanjihim, furioso, allungando l’altra mano e scagliando un’onda di energia magica contro il Saiyan, che viene di colpo spinto indietro violentemente.
Però Vegeta non lascia la presa sul medaglione, così la catenina dorata che tiene il ciondolo appeso al collo del mago si spezza.
«No!» urla ancora Tanjihim, sospinto indietro a sua volta da una forza sconosciuta.
Vegeta rotola un po’ al suolo, poi si ferma.
Lea e Saim alzano invece gli occhi in alto, e osservano increduli Tanjihim urlare al cielo la sua rabbia e, un attimo dopo, esplodere in tante scintille di luce dorata.
«È sparito...» si sorprende Lea, non riuscendo a capire cosa fosse accaduto «Non...»
«Lea, non è ancora finita!» esclama Saim e indica il medaglione in mano a Vegeta, che si sta faticosamente mettendo in piedi.
L’oggetto vibra ancora, come impazzito, e il vento continua a colpire la Valle, spietato.
Lea e Saim si avvicinano al Saiyan.
«Non riesco a distruggerlo...» ammette Vegeta, stanco morto, perdendo anche lo stadio di Super Saiyan. Le sue pupille tornano normali a loro volta.
Saim si fa serio di colpo.
«Ci penso io.» decide e afferra il medaglione.
«Che cosa pensi di fare?» gli chiede il Saiyan.
«Saim, anche se hai della tua propria forza magica, quella del ciondolo è più forte...» gli fa notare Lea, preoccupata.
«Riuscirò a soggiogare il suo potere!» dichiara risoluto il bambino, osservando il medaglione con una piccola crepa al centro formata dalla stretta del Saiyan.
Lea e Vegeta si scambiano uno sguardo, preoccupati, poi tornano a concentrarsi su di lui.
Saim chiude gli occhi, concentrandosi.
Viene avvolto pian piano da un’aurea argentea sempre più intensa. Questa inizia ad avvolgere anche il medaglione che tiene in mano, ma con un po’ di difficoltà.
Il bambino inizia a sudare, strizzando leggermente gli occhi per rimanere concentrato.
«Forza Saim... puoi farcela...» sussurra allora Lea con decisione.
Vegeta increspa un po’ la fronte.
Saim...
L’aurea del bambino inizia ad affievolirsi. Non riesce ancora a governare appieno i suoi poteri.
Una mano si posa ad un tratto sulla sua spalla.
Saim apre gli occhi, sorpreso.
È Vegeta.
Lo sta guardando con un’aria convinta.
«Io credo in te, Saim.» dichiara il Saiyan.
Saim si apre in un piccolo sorriso.
«Anch’io ci credo.» aggiunge Lea, posando a sua volta una mano sulla spalla del piccolo.
Saim annuisce con il capo e torna a chiudere con decisione gli occhi.
L’aurea argentea si fa improvvisamente più intensa di prima, quasi abbagliante, e avvolge in un attimo il medaglione.
Il bambino aggrotta le sopracciglia, tenendosi concentrato, mentre il ciondolo nella sua mano inizia a vibrare violentemente, irradiando luce propria.
Saim geme, mentre il ciondolo gli brucia la pelle della mano.
Vegeta stringe più forte le dita sulla sua spalla, incitandolo:
«Non mollare, hai capito?»
Il bambino tira il volto in un’espressione intensa, aumentando la propria aurea.
Poi, di colpo, una forza violenta e ignota scaraventa i tre indietro, in direzioni diverse.
Il medaglione rimane sospeso a mezz’aria per un attimo, poi, pian piano, la sua luce inizia a spegnersi e infine l’oggetto cade a terra, rimanendo fermo.
Mentre Saim, Lea e Vegeta si rimettono seduti, il vento si placa di colpo e le nubi spariscono.
«Ma... ma cosa...?» si stupisce Lea, osservando l’inerme oggetto a terra.
«Ce l’ho fatta!» esulta il bambino, balzando in piedi.
Vegeta sorride leggermente.
«Vegeta, ce l’ho fatta!» esclama il piccolo, correndo verso il Saiyan.
Il Principe lo guarda intensamente.
«Sei stato bravo...» mormora, compiaciuto.
Saim gli sorride radioso.
Vegeta si corruccia un po’. Per un attimo, l’immagine del piccolo bimbo dai capelli neri e gli occhi verdi viene sostituita con quella di un piccolo Saiyan dalla chioma lilla e brillanti occhi azzurri.
Trunks...
Poi torna ad essere Saim come prima. Il sorridente piccolo Saim.
Anche Vegeta gli sorride di nuovo. Un sorriso appena accennato, come suo solito.
«Sei stato proprio bravo...» ripete ancora, sentendo le palpebre abbassarsi da sole.
Poi crolla improvvisamente al suolo di fianco.
«Vegeta!» esclamano Saim e Lea contemporaneamente.
Lo girando supino insieme e gli rimangono accanto.
«È grave... non so se...» mormora Lea, mordendosi un labbro e sentendo le lacrime salirle agli occhi.
«No! Vegeta, non morire!» si dispera Saim, piangendo con disperazione e aggrappandosi alla veste del Saiyan.
Anche Lea inizia a piangere.
«Non credevo l’avrei mai detto, ma...» dice la ragazza, tremando «Non voglio che tu te ne vada così, Vegeta...» gli afferra una mano, stringendola forte «Non te ne andare...»
Il Saiyan non risponde. Il suo respiro si fa sempre più debole.
«Non morire!» ripete Saim, in lacrime.
«No... non m... morirà...»
Lea e Saim si voltano indietro, increduli.
È stato Reom a parlare. È a pochi passi da loro; si regge a malapena in piedi sorreggendosi ad un’asta di legno raccolta di sicuro tra le macerie. È ricoperto di sangue e ansima, sfinito.
«Zio!» esclama Lea, facendo per alzarsi, ma il vecchio la ferma:
«Rimani lì.»
Si avvicina ai tre e si inginocchia al fianco dello svenuto Saiyan.
«Reom...» piange Saim, non sapendo cosa dire.
L’anziano alza lo sguardo su di lui e gli sorride.
«Saim... Tu sei il nuovo Karahan.»
Il bambino annuisce appena con il capo.
«L’ho sempre... saputo che... in qualche... modo... eri... speciale.» ansima il vecchio, continuando a sorridere.
«Ma non sono mai stato il più forte... o il più abile... o il più scaltro.» Saim si corruccia un po’ «Ero... normale
«Ma sentivo... in te... un’energia pura che... non possedeva nessun... altro.» gli spiega Reom «Quella era... la vera Magia.» fa una breve pausa per riprendere fiato, poi torna a guardare seriamente il bambino, dicendo:
«Ora... sta a te... ricostruire... il Clan. Dovrai... infondere nuova... forza nel medaglione. La tua... forza. Che alla tua morte... sarà ereditata eternamente... da tutti gli altri.»
«Poi però un giorno potrebbe tornare qualcuno come Tanjihim!» esclama Saim, allarmato «Sarebbe troppo pericoloso!»
«Non possiamo... decidere noi. È il Fato... a decidere... per noi.» lo rassicura Reom «Abbi fiducia... nelle tue... capacità. E pensa... solo... ad essere... un grande esempio... un punto di... riferimento per la nostra gente. Sii... un buon capo-clan.»
«Io il nuovo...?» Saim si indica con un dito, sorpreso.
Il vecchio annuisce e guarda Lea.
«Lea... Lo aiuterai tu... Lo crescerai nel... giusto. In modo che sia... Un vero capo.»
Lea annuisce senza dire nulla.
A quel punto Reom abbassa gli occhi sul Saiyan, che perde ancora sangue, e chiede al bambino:
«Saim... prestami un po’... della tua magia.»
Il piccolo alza le sopracciglia, sorpreso, poi si alza e si affianca al vecchio, appoggiando una mano su il suo braccio. Reom muove proprio quel braccio e posa quindi la sua mano anziana e sporca di sangue sull’addome del Saiyan.
Immediatamente una luce argentea scaturisce dal palmo del vecchio e invade il corpo del Saiyan.
«Basta... così...» sussurra Reom, sfinito, e cade a terra.
«Zio!» Lea lo sdraia supino, preoccupata.
Saim si mette seduto, un po’ provato per aver perso quell’energia.
Mentre Vegeta geme un attimo, strizzando gli occhi, poi alza lentamente le palpebre, riprendendosi.
La ferita all’addome e le altre sue ferite stanno rimarginando.
«Vegeta, sei salvo!» si rallegra il bambino, abbracciando il Saiyan che si è appena seduto.
A Lea esce istintivamente un sospiro di sollievo.
«Sì, sto meglio...» dice il Principe, poi volge lo sguardo al vecchio morente vicino a lui.
«Mi hai salvato tu, vecchio?» chiede Vegeta, mettendosi al suo fianco.
Reom sorride un po’.
«Saim non... sa... ancora usare... le tecniche... mediche. Lea... dovrà imparargli... anche questo.»
«Certo.» annuisce Lea.
«Reom... stai morendo...» mormora Saim con nuove lacrime che gli rigano il volto.
«Non... essere... triste, Saim...» sorride stancamente il vecchio «Me ne vado... con la consolazione... di... aver svolto... il mio dovere... in questo mondo.» guarda il Saiyan, che lo sta osservando attentamente «Spero... tu voglia... stare accanto a... Saim... finché ne ha... bisogno.»
Vegeta storce un po’ le labbra, lanciando uno sguardo al bambino che lo guarda in attesa.
«Dovrei sopportare ogni giorno questo marmocchio fastidioso?» fa il Saiyan, alzando un sopracciglio, mentre Saim abbassa gli occhi, dispiaciuto.
Poi, inaspettatamente, Vegeta sospira e dice:
«Beh, meglio che inizi subito a farmene una ragione, allora.»
Saim torna a sorridere e lo abbraccia forte.
Vegeta arrossisce leggermente.
«Ti ringrazio! Ho sempre desiderato un padre da quando il mio è morto!» esclama il bambino, continuando ad abbracciarlo.
Vegeta alza sorpreso le sopracciglia.
Un padre...
«Sé, sé, ma ora staccati.» dice con la sua solita grazia, allontanandolo.
Lea ridacchia, divertita.
Anche Reom sorride, poi torna a rivolgere l’attenzione a Vegeta, che è tornato a guardarlo.
«Fin dalla prima volta... che sei entrato qui...» esordisce il vecchio con voce sempre più stanca «Fin dal primo... giorno... Vegeta... Ho capito che eri qui... con un compito.»
Il Saiyan si fa scuro in volto, dicendo:
«Un compito? Non ho fatto altro che sbagliare, da quando sono arrivato. Come puoi dirmi questo?»
Reom sorride lievemente, guardandolo con intensità.
«No, Vegeta... Tu ci hai fatto capire... una cosa importante.» ribatte con decisione.
«Ovvero?» domanda il Principe, alzando un sopracciglio.
Reom sospira:
«Che i primi a sbagliare con Tanjihim... siamo stati proprio noi... le persone che gli stavano... più vicine.»
Lea abbassa lo sguardo, dovendo ammettere che quelle parole risuonavano proprio vere.
Il Saiyan non dice nulla e Reom sospira ancora, con un’espressione felice in volto.
«Beh... finalmente... direi che ora ce l’ho... fatta.» mormora il vecchio.
Vegeta gli lancia uno sguardo interrogativo.
«Che intendi?»
«Se guardassi... ora... il Telo... dello Spirito...» risponde il vecchio, chiudendo lentamente gli occhi «So bene... che la runa che... vedrei... sarebbe... bianca
Vegeta rimane sorpreso a queste parole.
«E come fai ad esserne certo?» gli chiede subito.
Reom continua a sorridere, mentre le palpebre gli si chiudono del tutto.
«Perché... ora... ho trovato... la Pace.» conclude con un fil di voce, per poi morire.
Vegeta rimane a fissarlo in silenzio qualche istante.
La Pace...
Gli viene un po’ da sorridere, ricordando ciò che gli aveva detto il vecchio.
Il tuo spirito era “verde”, Reom... Dicevi di stare cercando qualcosa che desse un senso alla tua vita vuota... Dicevi che mancava qualcosa... qualcosa che dovevi fare, trovare. Ero io, dunque? Ero io che dovevi trovare? Sono stato io a farti trovare la Pace? ... Addirittura...
Sospira, pensieroso.
Mi mancherai... vecchio Reom.

Continua...

Allora? Che ne pensate? ^^
A presto l'epilogo! ** 

Passiamo ora ai ringraziamenti:

Giusy: Ti piace proprio Saim, eh? Beh, qui ne hai "avuto" quanto ne volevi! ^^ Ci sarà anche nell'epilogo, ovviamente. -_^ Già, Tanjihim l'ho descritto particolarmente folle anche in questo capitolo... Non ci è andato leggero con nessuno. ^^'' Però è vero: è dannatamente bello! XP Eh, sì: un po' tutti si sono innamorati di Lea! ^^'' (Ma quanto mai sarà bella? *ç* nd tutti i maschi che leggono) (Ma quanto mai sarà bella? >.> nd tutte le femmine che leggono) Ah, sono contenta che l'incontro tra Goku è Vegeta ti sia piaciuto! ^^ Sì, perché c'era pure qui! :D Però questo è stato più "vero"... prima Vegeta s'immaginava solamente di parlare con Goku, ora s'incontrano proprio. ^^ Ti piace molto Trunks del futuro? Oh, io da piccola ero innamorata della "prima versione" apparsa... ovvero di Trunks, con la spada in spalla, che uccide in un colpo Freezer giunto sulla Terra. ^^ Poi in seguito, con i capelli lunghi, non mi andava più molto a genio. ^^'' Spero che il finale ti sia piaciuto. ** E che ti piacerà l'epilogo. -_^ Il lieto fine non poteva mancare! XP (Anche se all'inizio avevo pensato di scrivere una "mezza tragedia"... ^^''). Ci sentiamo lunedì, allora? Ciao! ^^

ka93: Spero che l'esame ti sia andato bene. ** Fammi sapere - se ti va -! ^^ Eh, sì, Vegeta ha proprio superato ogni limite! ^^ Alla fine, è riuscito anche a sopravvivere. :) Ti è piaciuto quest'ultimo capitolo? Spero ti piacerà anche l'epilogo. :D Poi la storia si conclude... ç_ç Va bé, ciao! ^^

Sweetgirl91: So bene dove sei sta mattina a quest'ora (9 e 30) perciò immagino che non vedrai subito il capitolo! XP Uffa, magari pure io... ç_ç E' che niente, alla fine ho questo pranzo "prolungato" - finisce con la cena -, quindi... Torniamo alla storia! ^^ Quando ho visto due tue rece per un attimo ho pensato che erano doppie. Infatti ti stavo per contattare per cancellarne una (si può fare tra di noi, adesso ^^)! XD Perché, sai, iniziavano uguale: "Lea è proprio ignorante" la prima; "Lea è ignorante" la seconda, ma quel "proprio" manco l'avevo notato! ^^'' Infatti tra un po' la seconda non la leggevo! XD Nemmeno a me, comunque, piace troppo "modificare" le rece già inserite... è vero: quel che hai scritto, hai scritto. - Per questo le rileggo mille volte prima di inserirle XP - Non ci ero arrivata subito che all'inizio parlavi di Fenwil, anziché Tanjihim, ma poi l'avevo capito dopo. -_^ Spero che Lea inizi a sembrarti meno dura e/o antipatica. ^^'' Ci sarà anche nell'epilogo, naturalmente. -_^ Così come Saim. ^^ Vedo che ti piace proprio, eh? Ecco il ruolo importante che aveva nella fic. -_^ Per Tanjihim, mi dispiace ma... non è diventato buono! XP E' proprio schiattato, anzi! XD No, ho immaginato che ormai era troppo tardi... la sua anima era troppo corrotta per tornare indietro. U.U Bravo Vegeta che l'hai fatto fuori! ^^ (Finalmente qualche merito... <.< nd Vegeta) Pure Reom ha fatto una brutta fine (in parte... in fondo ha trovato la pace, no? ^^), mi dispiace! ^^' Ma tanto pensavo di "farlo fuori" dall'inizio. ^^'''' Era troppo buono per esistere! +_+ (Non esiste più gente così... <.< Chissà se Saim riuscirà a prendere il suo posto... -_^) Eh, sì: alla fine in generale è stato un lieto fine. Ma la fic non è del tutto finita! -_^ Per quanto riguarda la domanda finale sulla "forza di Tanjihim"... Lui comunque è stato sempre molto forte, ma ad esempio Fenwil era più forte di lui - come avevo detto -, perciò Tanjihim non era niente di speciale. E' stato questo senso di "inferiorità", oltre gli altri motivi, a convincerlo a prendere il medaglione per potenziarsi al massimo (ora è più forte di tutti con quello). Tutto qua. -_^ Ci sentiamo, ciao! ^^

veggylink94: Alla fine Vegeta ha trionfato, visto? ** Ce l'ha fatta! ^^ (Naturalmente... <.< nd Vegeta) (Ma sentilo! XD nd tutti) (ç_ç nd Vegeta) Sono contenta che lo scorso capitolo ti sia piaciuto. ^^ Spero anche questo... Lea migliora, ma la odi comunque? XP Chissà se qui sono riuscita ad "addolcirtela" un po' di più? ;P Ci sarà anche nell'epilogo, insieme a Saim. -_^ Già, la fic è proprio alla fine! T_T Spero che l'epilogo ti piacerà. ^^ A lunedì, ciao! -_^

Leo: Ehi, ciao! ^^ Qualcosa mi diceva che saresti tornato... :) (Ammetto che, se fossi stata in te, se per un motivo o due mi sarei persa qualche capitolo di una fic, non avrei ripreso affatto! ^^'' Perciò ti dico già grazie per l'impegno **) La tua recensione è stata bellissima. Dico sul serio. Mi hai fatto capire che alla fine non ho sprecato del tutto il mio tempo nel scrivere questa fic... Grazie dei complimenti. :) La frase che ti è piaciuta tanto sulla forza è un po' il simbolo di quest'ultima parte della storia, in cui questo Vegeta distrutto dal rimorso e dalle colpe che gravano sulla sua coscienza, fa di tutto per redimersi. Come poi gli dice Goku, in quest'ultimo incontro ai confini della Vita e della Morte, i suoi cari riusciranno a perdonarlo, probabilmente, un giorno. In fondo è troppo presto, no? Solo Goku ci riesce, perché sappiamo com'è fatto... E vuole troppo bene al suo amico Vegeta, e lo conosce fin troppo bene, per non perdonarlo. "Forse sono un pò banale con questa specie di sentimentalismo da quattro soldi"... Figuriamoci, qui l'unica che rischia sempre di cadere nel banale per qualche stupidaggine di troppo sono io! xD Spero davvero non sia successo con questa fanfiction... ma da come le parli, pare che ho svolto bene il mio lavoro. -_^ Che dirti... spero che ti sia piaciuta anche questa prima parte del finale (c'è ancora l'epilogo) e che quindi non ti sia parsa troppo sbrigativa, o, magari, banale. ;) Ciao! ^^

Un grazie anche a chi ha letto solamente e a chi ha aggiunto la storia alle Preferite e Seguite (nel prossimo e ultimo aggiornamento metterò l'elenco completo -_^).

Il prossimo - e ultimo ç_ç - aggiornamento sarà Lunedì 7 Settembre. ^^

  
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