Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: BALERION1    09/01/2022    0 recensioni
“E arrivato?” chiese lei.
Lui annui, poi aggiunse “Portalo qui.”.
“Sei sicuro che sarà all’altezza? Abbiamo usato espedienti più efficaci, che hanno fallito. Ed ora questo.”.
“Ho qui tutto ciò che mi occorre. Ed ho appena richiesto di avere…… il meglio.”. Rimarcò l’ultima frase, mentre tirava fuori la sfera incompleta per compiacerne di averla in suo possesso.
Uscì in volo dalla barriera del castello e si diresse dove le fu detto che l’avrebbe trovato. Nel mentre continuava a pensare cosa avrebbe potuto fare per loro. Era stato dipinto come un professionista, a detta del padrone “il meglio del meglio”. Tuttavia, lei non si capacitava di comprendere la logica e utilità di questa decisione.
Ci volle poco per arrivare, il punto in cui si era materializzato non era lontano. Quando fu abbastanza vicina da intravederlo, notò un curioso particolare: era tutto ROSSO.
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Infine dopo un'eternità, sono tornato con questa folle idea che avevo in mente da tanto tempo, spero di ricevere tanto interesse, gradimento, commento e di strapparvi qualche risata.😉
Genere: Avventura, Azione, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Naraku
Note: Cross-over, Missing Moments, Otherverse | Avvertimenti: Spoiler!, Violenza
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Capitolo 6: L’alba del giorno rosso {quello vero}
 
Infine, si raggiunse ad un accordo. Dopo aver discusso approfonditamente in privato, i 4 ragazzi rimisero piede nella loro stanza, dove avevano lasciato solo il mercenario. Si sedettero e, dopo ancora qualche esitazione e gli sguardi dubbiosi, Miroku parlò in vece del gruppo.
“D’accordo… Wade. Ci affidiamo a te.”.
Poi s’intromise Inuyasha “Sia chiaro: tu non mi piaci, e non mi fido per niente. Ma se davvero puoi portarci da Naraku, correrò il rischio.”.
“Lo stesso vale per me.” Aggiunse Sango.
“Anch’io.” Parlò poi Kagome “O meglio, stento ancora a credere che tu sia qui, e che sei reale. Ma per il resto, ho la sensazione che tu non sia così male, sento che c’è del buono in te.” {Ancora insisti con Star Wars, eh?!}.
Per quanto riguarda Shippo, non sapendo scegliere quale posizione prendere, decise di astenersi.
“Quindi è fatta?” rispose Deadpool “Wow! Ci è voluto incredibilmente poco, OK. Sicuri pero che non ci sia nient’altro di cui l’Entaconsulta voglia discutere?”.
C’era chi scuoteva le spalle e chi si guardava perplesso, ma nessun’altra obiezione.
“Proprio niente?”.
Poi Wade alzò il braccio sinistro, nella cui mano teneva la piccola Kirara “Mi scusi, signor Pool?”. Come farebbe un ventriloquo, muoveva la micetta come un pupazzo, e parlava con una vocetta.
“Sì, piccolo Pokémon?”.
“Ma come mai indossa questa sgargiante tutina rossa?”.
Prima di rispondere, rise con un “Ohohoh!!!” in stile Babbo Natale, poi “Domanda eccellente. Ma sai, questo dovresti chiederlo…. A LUI!” mentre puntava il dito contro Inuyasha.
Poi proseguì visibilmente irritato “Ladro e infame! E non provare ad uscirne con frasi del tipo: è il giorno di Natale, o che serve per non far vedere ai cattivi le macchie di sangue! C’è solo un nome per questo fenomeno, e si chiama PLAGIO!”.
Per l’ennesima volta, il ragazzo non comprese le parole del mercenario, soltanto che voleva attaccare di nuovo briga. Pare che il suo presentimento, ossia che Wade ce l’avesse con lui, fosse fondato.
“Ve lo spiego facile {Per voi che state leggendo naturalmente.}.” mentre gesticolava, indicando ripetutamente se stesso, poi il ragazzo “Io vesto di rosso, lui veste di rosso, io sono il protagonista, lui è il protagonista, io ho 2 spade, lui quella mostruosa compensazione.” Indicando Tessaiga “Solo questo basterebbe ad Akinator per affermare che siamo quasi uguali!”.
“Io e te non siamo uguali! Sei solo un demente che crede vestirsi da Ninja sia fico.”.
“Disse quello che si crede un OC perché qualcuno ha mischiato Aladdin con Cappuccetto Rosso e il cane Beethoven. Quando ho detto che solo Naraku poteva riportarmi a casa, ho tralasciato di dire che, in ogni caso, non sarei potuto andarmene prima di aver risolto una piccola faccenda personale.”.
“Vuoi dire che, solo perché avete alcune cose in comune, tu lo vorresti uccidere?” pensò ad alta voce un perplesso Shippo.
Come risposta ottenne “Ho ucciso un intero universo per molto meno. Ed era il mio.”.
Veramente assurdo. Credevano di non potersi aspettare niente di più assurdo da lui, dopo quello che era successo finora. Ma questo era il colmo della follia, per non dire anche infantile. La loro reazione fece trasparire chiaramente il loro disappunto. Deadpool se ne accorse, così proseguì “Ditemi una cosa allora: se all’improvviso spuntasse fuori un altro come lui.” indicando Miroku “Credete gli andrebbe a genio?”.
Al che, il monaco ammise che effettivamente poteva essere strano e fastidioso, magari anche problematico, se davvero dovesse mai apparisse un suo sosia {Come se non sapesse che è già successo una volta. Aspetta! … ho appena fatto spoiler.}. Per contro, le ragazze ritenevano una simile visione terrificante. Riuscivano a malapena a convivere con un solo Miroku e le sue ossessioni, due…. preferirono non immaginarlo.
A Inuyasha non importava, se quello voleva un’altra batosta, ne sarebbe stato più che felice. Lo disse mentre sfiorava Tessaiga con la mano. Naturalmente, Kagome lo notò ed era intenta a dissuaderlo, almeno per il momento che non era in piena forma.
“Sì, ma non adesso, ce ne occuperemo una volta sistemato Naraku.”. In quel momento di pausa, Kagome ebbe il tempo di sospirare di sollievo, prima che Wade aggiunse “Lasica pero che ti rammenti le sacre parole, che una volta disse Clancy Brown (attraverso Alessandro Rossi): IL GIORNO DELL’ADUNANZA È VICINO MACLEOD, NE RESTERA SOLTANTO UNO.”.
“Hai finito di dire STRONZATE?!”.
Qualcosa non andava, e non erano solo le occhiatacce da parte dei presenti a farglielo notare. Sicuramente Inuyasha non è un gentleman, ma in genere non capitava mai che lui usasse un linguaggio scurrile così esplicito.
Nella totale confusione si chiese “Ma che CAZZO succede?!”.
Ancora un’altra insolita parola fuori posto. Sta volta le ragazze reagirono coprendosi la bocca per la vergogna, ed anche Wade.
Al che, s’intromise una voce robotica dalla parete “John Spartan, lei viene multato di due titoli per violazione della legge sulla moralità verbale.”. Così disse la macchina anti-parolacce, dopo un sonoro strillo, e rilasciando due multe.
Il ragazzo ebbe un forte sospetto, mentre girava la testa verso il mercenario lentamente e con lo sguardo truce. Fissandosi negli occhi, Deadpool provava ad apparire innocente, per quanto fosse fin troppo palese che questa era opera sua.
“Vuoi che ti auguri Buona Vita?”.
 “Ti prendi gioco di me?! Piantala con queste bravate!”.
“È soltanto la mia influenza. Tranquillo, imparerai a controllarla. E ti assicuro che non scatenerai una crisi finanziaria globale tra lockdown, mascherine, tamponi e innumerevoli autocertificazioni, che nessun carabiniere chiederà mai.”
“VAFFAN…” riuscì trattenersi per un pelo “Falla finita!!!”.
Dopo qualche minuto le acque si calmarono, e ci si rese conto che stava venendo tardi, quindi si prepararono per dormire, o quantomeno provarci. Soprattutto Inuyasha, infastidito dalla sua presenza ed intenzionato a non distogliere l’attenzione su Wade quasi quanto l’altro gli stesse addosso.
 
Il giorno dopo, ore 06:43
Mancava poco all’alba. Nonostante il rocambolesco giorno precedente, il gruppo di amici era riuscito tranquillamente a prendere sonno. Meno Inuyasha che, oltre a mantenere lo stato di guardia, come suo solito, teneva un ulteriore occhio di riguardo per la presenza di Deadpool.
Intanto di fuori, il primo raggio di sole stava per spuntare all’orizzonte, pero…
 
Nants!!!!! Ingonyama!!! bagithi baba!!
Sithi uhm ingonyama
Nants!!!!! Ingonyama!!! bagithi baba!!
Sithi uhhmm ingonyama
Ingonyama
Siyo Nqoba
Ingonyama

 
Vennero svegliati di soprassalto, dall’abbagliante luce emessa da un proiettore cinematografico che proiettava un’alba africana, e due enormi casse acustiche che suonavano a tutto volume Circle of Life. Pur confusi e accecati, non ci volle molto a capire che stava succedendo. Quella tortura durò solo pochi secondi, poiché Wade spense tutto e mettendosi al centro della stanza disse con voce autoritaria “Dentro gli uccellini e fuori i calzini. Coraggio! Alzare il culo e in sella al mulo. Siete Marines. Dovete improvvisare, adattarvi e raggiungere lo scroto! Cioè no! Scusate altro doppio senso involontario. Volevo dire scopo… lo scopo… No! Un altro… Be’ insomma avete capito!”.
Si stavano già pentendo della decisione presa soltanto la sera prima. Se non fosse in stato di confusione, Inuyasha gli sarebbe saltato addosso per strangolarlo.
Qualche minuto dopo, avevano ancora le orecchie che fischiavano, mentre si apprestavano a far colazione. Fu allora che la loro attenzione fu attratta da una minuscola tenda da campeggio triangolare 2x2 metri, con insegne della bandiera del Canada. Appena il tempo di rimuginarci sopra che la testa di Wade fece capolino dall’entrata invitando i ragazzi a raggiungerlo.
Questo spiegava per lo meno come mai non avesse voluto passare la notte con loro, ed anche come. Arrivati all’entrata, Inuyasha scostò la tenda per parlargli faccia a faccia. Salvo poi restare senza parole nel vedere l’interno enorme e con tutti i confort.
“Dai che aspettate? L’arrivo dei Weasley? Entrate, entrate!” invitò il mercenario.
Persuasi, tutti e 6 entrarono guardandosi attorno, tutto lo sfarzo incredibile.
“Ma come…”.
“Harry Potter 4.” anticipò la domanda Wade, presentandosi in vestaglia “Ricordi? Il potere infinito della citazione. L’unico problema è che posso usarlo solo una volta, perché poi non è più divertente.”
Poi si diresse al grande tavolo rotondo, al centro della stanza, coperto da un lungo telo, sempre con i colori del Canada. “Questo invece è mio!” prese il telo e lo sollevò rapido “TADAM!!! Dal Canada con spore!”.
L’intero tavolo era pieno zeppo di roba strana da mangiare, che Wade si apprestava a elencare come la tipica colazione canadese: uova, bacon, salsicce, patate fritte, pane tostato, latte e cereali, caffè e, ovviamente, pancake e waffle con sciroppo d’acero. I ragazzi non si aspettavano una cosa simile. Tanta abbondanza, pur avendo un aspetto invitante, era estranea ai loro occhi, li lasciava parecchio confusi. Tuttavia, una simile preparazione avrà richiesto tempo ed impegno, e non sarebbe stato per nulla cortese rifiutare l’invito, così si accomodarono. Ancora una volta, Kagome era quella meno spaesata, trattandosi di cibo della sua epoca. Lo stesso non si poteva dire di Sango e Miroku, pur se non altro DP aveva avuto l’accortezza di mettere le bacchette. Mentre Inuyasha e Shippo improvvisavano, arrangiandosi come potevano. Nonostante tutto sembravano gradire, con particolare attenzione per i waffle e lo sciroppo d’acero.
Nel mentre, Kagome si era accorta che per tutto il tempo Wade aveva tenuto costantemente la maschera. Provò a farglielo notare, ma lui rifiutò di toglierla, al che lei chiese sarcastica “E come pensi di fare?”.
“Ragazza, se il maestro Kakashi e Goblin Slayer ci riescono, allora posso farlo anch’io. E poi fidati non ti conviene guardare cosa c’è qui sotto. Certo, sempre che tu non voglia girare la famosa scena della giostra, in Piccola peste 2.”.
Al che, anche gli altri iniziarono a domandarsi che faccia avesse DP. Non era un argomento di cui parlava molto volentieri, anzi aveva chiesto espressamente di evitare di sollevare domande. L’unica cosa che sospettavano, vista la sua insistenza nel affermare non fosse una buona idea scoprirlo, e che il suo aspetto potesse essere sgradevole o ripugnante.
“Ora ragazzi!” attirò l’attenzione Wade “Visto che staremo insieme, dovremo andare d’accordo. E per questo bisogna parlare di una cosa molto importante.”.
Dal tono, sembrava che per una volta il mercenario volesse parlare di un argomento serio, quindi prestarono attenzione.
“Io non ce la faccio! Sinceramente non riesco a chiamarvi per nome, quindi ve ne darò di nuovi.”.
Come non detto, un’altra delle sue scemenze, era inutile anche solo pensare il contrario.
“Per primo, tu cane. D’ora in poi, sarai chiamato col nome di….. Leonardo! DiCaprio naturalmente. Anche se hai più cose in comune con Raffaello, perciò sbrigati a diventare tartaruga.”.
Ovviamente Inuyasha restava indignato, pur non capendo niente per l’ennesima volta. Adesso Kagome “Tu invece sarai Kappa, come l’Agente K. E volendo potrei essere il tuo Will Smith, e fare coppia.” lei invece sapeva di cosa parlava, l’idea gli fece lievemente ribrezzo.
“Allunga-mani.” riferendosi a Miroku “Tu sarai Johnny Depp, pur non essendo un pirata, è uguale. A quello due cose non cambiano mai: il doppiaggio italiano e la maestria nell’arte della fattanza.”.
Poi Sango “Ragazza boomerang, Lara Croft, soltanto perché Keira Knightley è troppo lungo da scrivere.”.
“E in fine, tu piccoletto.” indicando Shippo “Bart Simpson, causa doppiaggio della prima stagione.”. Anche a loro non piacque molto l’idea.
Poi Wade sentì qualcosa strattonargli lievemente la manica della vestaglia, e vide che si trattava di Kirara “Scusa, non ho un pokedex con me, appena lo trovo ti dirò che Pokemon sei.”. Al che la micetta fece una faccia delusa. Almeno qualcuno era contento dell’idea di Deadpool.
 
Finita la colazione, per quello che potevano essendo fin troppo abbondante, ma dopotutto apprezzata, era ora di prepararsi a ripartire. Ma messo piede fuori dalla locanda, trovarono il capo villaggio con una decina di persone intenzionate a parlare con Wade. Si trattava della questione del “ricco compenso” per aver partecipato al duello del giorno prima. Il primo pensiero dei ragazzi, conoscendo il mercenario, e che ne abbia combinata grossa. Con la scusa che avrebbe messo non poco, invitò i ragazzi ad andare avanti, così s’incamminarono, accompagnati da presentimenti non molto positivi {E il sapore di sciroppo d’acero, ancora in bocca.}.
Poco fuori dal villaggio, videro il mercenario raggiungerli camminando all’indietro salutando le persone. Raggiunse il gruppo e a bassa voce gli intimò nervosamente di affrettare il passo.
“Lo sapevo che non c’era da fidarsi di te.” si lamentò Inuyasha.
“Piccolo intoppo!”.
“Fammi indovinare” aggiunse Miroku “Non c’è nessun compenso.”.
“Certo che c’è, ma non ho soldi.”.
“E allora che gli hai dato?”.
“Qualcosa da mangiare: una fornitura a vita di chimichanga.”.
“È buono?” chiese Shippo.
“Se ti manca il senso del gusto o hai il covid. Scattare!”.
Intuendo il messaggio, il rinomato gruppo di amici partì per la prima avventura insieme, quanto più in fretta poterono.

Eilà bestie, sono tornato. Causa quarantena ho trovato tempo e voglia per continuare a scrivere, vedrò di mantenere il ritmo, a presto😎😉.
   
 
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