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Autore: Andreatorinista    04/09/2009    3 recensioni
chi l'ha detto che tutti i mali vengono per nuocere? lo sa benissimo Sasuke Uchiha che in un caldo pomeriggio d'estate fa una conoscenza che gli cambierà per sempre la vita.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Sasuke Uchiha
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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4 Da quell’abbraccio nulla fu più come prima.

4th Silence-Evitarsi Fa Male

Finii di bere il mio caffè e mi ritirai in bagno, mentre lei rimaneva immobile a pensare.
La bustina di zucchero era ancora intatta, in attesa che qualcuno la aprisse e ne versasse il contenuto nella tazzina.
Paulie si spostava da una parte all’altra del rametto guardando la padroncina e storcendo la testa come a voler capire cos’era che la affliggeva così tanto.
Di colpo il telefono di casa squillò, riportandola alla realtà.
Hinata si alzò e rispose alla chiamata.
“Pronto?”
“Ciao tesoro.”
“Mamma, come stai?”
“Bene…ho saputo che ti hanno licenziato, mi dispiace da morire.”
“Lo so anche a me, ma alla fine credo sia stato giusto così.” Disse abbassando il capo, giocherellando col filo della cornetta e fissando la porta del bagno.
“Ascolta, ti do una bella notizia. Da noi hanno finito in anticipo i lavori di ristrutturazione.”
Chiuse gli occhi.
Sapeva benissimo che cosa voleva dirgli.
Il tempo di vivere da sola era finito.
Me l’aveva raccontato, tempo fa ci fu un controllo nella sua abitazione e fu ritenuta pericolante, così i genitori decisero di mandare la figlia a vivere da sola giù in paese, per farla abituare alla difficile vita degli adulti.
Ma adesso era arrivata alla fine.
Era tempo di tornare a casa.
“Davvero? Ehm…wow…” Disse cercando di dimostrare una felicità che in quel momento non provava.
“Hai conosciuto qualcuno in questa settimana?”
“Chi io? N-No no, nessuno.”
“Ah, peccato. Ad ogni modo ti ho manato i biglietti per posta, conservali dopodiché il primo treno diretto oggi pomeriggio. Ciao ci vediamo a casa.”
“Mh…c-ciao ciao.”
Riattaccò il telefono, mettendosi una mano sulla fronte, e guardando la porta del bagno.
Bagno dove vi ero rinchiuso da un bel po’.
Ero fermo immobile seduto in un angolino, a riflettere.
A riflettere sul mio passato.
Non volevo coinvolgerla nel mio mondo pieno di oscurità, non volevo coinvolgerla nel mio passato, e avevo paura che il mio futuro sarebbe stato peggio.
Non mi affezionavo mai a nessuno per paura di rovinargli la vita, per questo restavo solo.
Eppure questi ultimi giorni passati insieme a lei erano i più belli in assoluto.
Non mi ero mai sentito così…vivo.
Due strade da percorrere, e la paura di andare avanti.
Non sapevo cosa fare…a chi rivolgermi.
Mi misi le mani tra i capelli maledicendomi, mentre le mie orecchie udirono indistintamente qualcuno che bussava alla porta.
TOC TOC.
“?”
“S-Sasuke senti, io oggi pomeriggio parto…torno a casa mia, dai miei genitori. Abito molto lontano da qui perciò credo che quello che ci daremo oggi sarà un addio, e quindi volevo chiederti…per caso oggi hai una partita?”
“!?”
“V-Vedi, è stato Paulie a dirmelo…oggi ti ha visto palleggiare e non faceva altro che ripetere pallone di qua, pallone di la…e ho pensato i-insomma che tu avevi una partita oggi…”
battei un colpo sul muro per darle una risposta affermativa…
“Allora avevo ragione…”
…E lei lo capii subito senza aver bisogno di interpretare.
Riusciva a leggermi dentro, chissà come faceva.
“T-Ti va se vengo a vederti giocare? Mi piacerebbe molto. Batti un colpo se è un no, battine due se è un si.”
lei ci teneva a me.
Io ci tenevo a lei.
Mi aveva accolto subito, senza chiedermi chi fossi e da dove provenivo.
Mi ha dato tutto ciò di cui avevo bisogno, una compagnia, del cibo e anche un po’ di sano divertimento.
Il tutto senza chiedermi nulla in cambio.
Riusciva a capirmi anche senza il bisogno di usare i gesti.
Riusciva a leggermi dentro, era una dote che mi aveva sorpreso.
Stare insieme a lei sarebbe stato qualcosa di unico, ma il mio passato, il mio terribile passato non accennava a riaffiorare ogni volta che pensavo a lei.
Avevo davvero tanta paura di coinvolgerla nel mio mondo buio senza luce, e io non volevo…non volevo che accadesse.
Volevo che almeno lei continuasse a splendere come un’enorme stella nel firmamento.
“Sasuke, ti prego rispondimi…”
Alla fine decisi che era meglio per tutti e due se fossimo stati il più lontano possibile l’uno dall’altro.
Anche se evitarsi fa male, terribilmente male.
Le volevo dire addio, e la partita era un ottima occasione per farlo.
Alzai il braccio e senza esitare colpii il muro per due volte.

Oggi vado di fetta quindi ringrazio tutti coloro che hanno commentato il capitolo preceente, e rinnovo loro l'appuntamento a domani con il penultimo capitolo.
ebbene si...questa fic sta per giungere al termine, domenica sarà l'ultimo appuntamento.
quindi non mancate ;^) see ya
  
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