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Autore: 20maggio2013    01/02/2022    2 recensioni
[...] Nessuno dei due si accorse che l'attenzione di Kurt era rivolta a tutt'altro. Ma non alle sue riviste che lo aspettavo a casa, no. L'attenzione di Kurt fu attirata dal numero tre. E per numero tre si intendeva il ragazzo che si era appena tolto il caso e aveva passato una mano tra la folta chioma di ricci per ravvivarli dopo essere stati schiacciati dal casco per un'ora. L'osservò darsi una pacca con Sam esultando ancora per quella vittoria. Kurt era sicuro di non averlo mai visto prima, perché un ragazzo del genere sicuramente non sarebbe passato inosservato, non ai suoi occhi almeno. Lo osserverò in tutti i suoi movimenti. Osservò il suo modo di passarsi la mani tra i ricci, il modo in cui le sue labbra si curvavano in un sorriso, i suoi occhi. Dio i suoi occhi. Potevano essere così luminosi un paio di occhi? [...]
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'fearlessly and forever'
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Jeremiah aveva davvero perso il treno quella mattina, ma quando aveva sentito il tono deluso del suo ragazzo, aveva deciso di prendere il successivo e fargli una sorpresa. Dopo che Blaine accompagnò Kurt a casa sua, i due si chiusero in camera del liceale e guardarono semplicemente un film. I genitori di Blaine, come la maggior parte dei weekend erano fuori città, per questo ne aveva approfittato per far andare Jeremiah da lui. Non aveva nessun secondo fine. Contrariamente a qualsiasi ragazzo della sua età, non aveva pensato che passare il weekend a casa da solo con il proprio ragazzo significasse: sesso. Blaine era un ragazzo romantico, forse fin troppo, e anche se lui e Jeremiah stavano insieme da un po' ormai, circa sette mesi, non si sentiva ancora pronto per quel passo. Certo non era mica un santo, il fatto che non fosse ancora pronto a fare sesso, non significava che non avesse fatto nulla con il suo ragazzo. Anche se era quasi sempre Jeremiah quello a dare piacere a Blaine, lui aveva ricambiato solo poche volte. Forse era troppo ingenuo e troppo romantico, ma non aveva ancora sentito il bisogno di spingersi oltre a quello. Ma per Jeremiah non doveva essere così dato che era chiaro che quella volta era diverso, che Jeremiah non si sarebbe accontento dei soliti preliminari, non quella volta. Forse il fatto che Blaine lo avesse invitato quando aveva casa libera gli aveva fatto intendere che lo voleva anche lui. Ma non era così, semplicemente Blaine non si sentiva pronto a presentarlo alla sua famiglia. Prima di farlo voleva essere sicuro al 100% di quello che provava per Jeremiah. E quando Jeremiah si spinse più oltre del solito, Blaine lo bloccò. 
«Aspetta Jeremiah» disse allontanando da lui. Di certo non si sarebbe aspettato che sarebbero finiti per litigare per quel suo gesto.
«Cristo Blane! Qual è il problema? Stiamo insieme da sette mesi e non abbiamo ancora fatto sesso» Si lamentò Jeremiah dopo una breve discussione.
«Sette mesi in cui per quattro non ci siamo quasi mai visti -ci tenne a precisare Blaine- E scusa tanto se non mi sento pronto per quel passo» Blaine si era sempre sentito lusingato che un ragazzo più grande di lui lo avesse corteggiato fino a conquistarlo. Sapeva cosa significava mettersi con un ragazzo più grande e con altre esperienze alle spalle. Ma Jeremiah sapeva di essere il suo primo ragazzo e non gli aveva mai fatto pressioni di alcun tipo. O almeno non fino a quel momento.
«Oh andiamo Blaine. Mi hai già visto nudo e ti ho già visto nudo. Ci siamo già spinti ben oltre ad un semplice bacio. Non mi è mai sembrato che ti lamentassi quando te lo succhiavo -disse Jeremiah e Blaine non sapeva che reazione pensava di ottenere, pensava che così facendo lui si sarebbe eccitato e si sarebbe lasciato convincere a fare sesso con lui? Perché se era così allora Jeremiah non lo conosceva per nulla. Blaine in quel momento era tutto tranne che eccitato- Cosa vuoi che cambi?» Ma quella domanda fece soltanto arrabbiare ancora di più Blaine. E lui non era uno che si arrabbiava facilmente.
«Tipo tutto?» ma la sua non era una domanda. Si alzò dal letto e recuperò i vestiti che Jeremiah gli aveva tolto e andò in bagno per pulirsi.
«Sei un bambino Anderson, di questo passo morirai vergine» gli disse Jeremiah mentre lo vide chiudersi in bagno. Blaine non gli rispose, lo ignorò soltanto ma quel gesto infastidì ancora di più Jeremiah che recuperò le sue cose e uscì di casa per andare in stazione e tornare a Columbus. E Blaine non lo seguì, non gli impedì di andarsene. Uscì poco dopo di casa, salì in auto e andò dal suo migliore amico. Aveva bisogno di parlare con lui.

Per la prima volta Kurt si stupì quando vide Rachel entrare in camera sua senza preavviso. Era in compagnia di Finn, del suo ragazzo e per questo non si sarebbe aspettato che quella sera sarebbe andato da lui.
«Che c'è? Ora che Finn ti ha finalmente baciata ti sei già stancata di lui?» la prese in giro mentre le faceva spazio sul letto accanto a lui.
«Il tuo Blaine è arrivato qui di corsa e sembrava anche abbastanza sconvolto, così li ho lasciati soli e sono venuta da te» spiegò Rachel e Kurt avrebbe ribattuto per come aveva definito Blaine, perché di certo Blaine non era suo, ma non disse nulla quando sentì il resto della frase.
«Blaine è qui? Da solo?» ma non ci fu bisogno che la sua amica gli rispondesse perché l'istante dopo vide suo fratello e Blaine entrare in camera del primo per poi chiudersi la porta alle spalle. E Kurt non riuscì a vedere altro, anche se ci aveva provato, non riuscì a capire perché Rachel lo avesse definito sconvolto dato che era riuscito a vedere solo i suoi ricci e le sue spalle prima che Finn chiudesse la porta della sua camera. E anche se ci provò a non pensarci, Kurt non faceva altro che chiedersi cosa fosse successo in quelle poche ore da quando Blaine lo aveva riaccompagnato a casa. Aveva lasciato un Blaine felice e sorridente che non vedeva l'ora di passare del tempo con il suo ragazzo. E ora Blaine era lì a sfogarsi di qualcosa con suo fratello. E Kurt avrebbe tanto voluto sapere di cosa stavano parlando.

Rachel rimase a parlare con Kurt per circa un'oretta, ma Kurt era troppo distratto per prestarle veramente attenzione. Voleva troppo sapere cosa era successo, perché Blaine si trovasse lì a casa sua e non con il suo ragazzo.
«Vabbè ho capito, è inutile che io resti ancora qui -disse Rachel alzandosi e richiamando su di lei l'attenzione dell'amico- Ti passo a prendere io domani mattina quindi?» 
«Domani?» aggrottò la fronte confuso e Rachel alzò gli occhi al cielo sbuffando.
«Mi hai detto che mi avresti accompagnato per comprare un regalo a Finn, Kurt» gli ricordò, facendogli capire che avevano parlato di quello quasi per tutto il tempo.
«Oh.. sisi, giusto. Ti passo a prendere io» confermò per poi salutarla. Si stese di nuovo a letto e vide la sua amica uscire di camera e passare da quella del suo ragazzo prima di andare via. E solo in quel momento, per pochi secondi, riuscì a rivedere Blaine. O meglio intravedere dato che era coperto dalla grande figura di suo fratello. Ma potè vedere che il sorriso di qualche ora prima era stato spazzato via da un'espressione che era un misto di rabbia e delusione e tristezza. E Kurt avrebbe solo voluto avere il coraggio di alzarsi da quel letto e andare da lui. E abbracciarlo magari. Solo per poter rivedere il sorriso su quelle labbra, avrebbe sempre voluto vederlo sorridere. 

Kurt quella mattina fu il primo a svegliarsi. Infondo era domenica mattina e non c'era scuola e nessuno doveva lavorare. Per questo si stupì di trovare Blaine sveglio seduto sul divano con una coperta sopra. Non sapeva neanche che avesse dormito lì a dire il vero. Rimase qualche istante nascosto dietro la porta ad osservarlo. Possibile fosse bello anche così, di prima mattina? Con i capelli tutti spettinati che avevano preso ormai vita propria, gli occhi ancora pieni di sonno e i vestiti, sicuramente di Finn dato che erano troppo grandi per lui, tutti sgualciti. Kurt non riuscì a non trovarlo adorabile. Si fece un po' di coraggio ed entrò in salotto, salutandolo lui per la prima volta.
«Ehi, buongiorno» gli sorrise dolcemente richiamando la sua attenzione. Blaine si voltò verso di lui, stupito di trovare qualcuno già sveglio alle otto di domenica mattina. E come era possibile che Kurt fosse ancora una volta impeccabile nonostante l'ora? Lui molto probabilmente in quel momento sembrava uno zombie.
«Buongiorno -gli disse poi, ricambiando il sorriso. Inconsapevole di aver appena rallegrato Kurt con quel piccolo gesto. Perché Kurt aveva pensato per tutto il tempo finché non si era addormentato a come far tornare il sorriso sulle labbra del riccio e ora Blaine gli stava sorridendo e lui non aveva fatto altro che dargli il buongiorno- Come mia già sveglio?» gli domandò poi.
«Potrei farti la stessa domanda»
«Finn russa.. e scalcia -rispose e Kurt rise, perché per un breve periodo aveva dovuto dividere la camera con il fratello e ricordava che restava sempre sveglio fino a tardi perché lui russava.- Tu? Sempre mattiniero?» gli chiese poi e Kurt scosse la testa sedendosi anche lui sul divano.
«Devo accompagnare Rachel a prendere un regalo per Finn -spiegò Kurt- Dovrei iniziare a farmi pagare per fare il personal shopper» aggiunse poi e sentì il suo cuore scoppiare quando Blaine si mise a ridere. Aveva già detto di amare la sua risata? E poi era bello vederlo un po' più spensierato rispetto a quando l'aveva intravisto la sera prima. Voleva chiedigli cosa fosse successo, come mai non era con il suo ragazzo. Ma non lo fece. Non era nessuno per poter fare quel tipo di domande, poteva considerarsi a malapena un amico. 
«Forza, vieni.. ti preparerò i migliori pancake che tu abbia mai mangiato» gli disse poi Kurt alzandosi dal divano e facendogli segno di seguirlo.
«Rachel non ti sta aspettando?» chiese Blaine però seguendolo in cucina, non sapeva come mai ora non riusciva a smettere di sorridere.
«Ero in anticipo a dire la verità -si strinse nelle spalle mentre recuperava tutto il necessario per preparare i pancake- E non morirà mica se per una volta sarà lei ad aspettarmi» aggiunse e Blaine rise di nuovo.

Alla fine Kurt cucinò pancake per tutti e quando furono pronti, salutò Blaine e andò a prendere Rachel.
«Finalmente, sono dieci minuti che ti aspetto» borbotto la ragazza salendo in auto.
«Beh ora sai cosa significa aspettare» la riprese Kurt divertito senza riuscire a smettere di sorridere.
«Cosa non mi stai dicendo, Kurt?» domandò allora Rachel squadrando l'amico. 
«Nulla» negò Kurt continuando a guidare, ma quel sorriso sulle labbra parlava chiaro.
«Kurt parla, centra numero tre? -gli chiese ancora e quando lo vide arrossire leggermente capì che era così.- Vi siete baciati?» chiese ancora e Kurt la guardò male.
«Rachel, Blaine ha un ragazzo»
«Ma che vuoi che ne sappia io.. per quanto mi riguarda potrebbero essersi benissimo lasciati ieri, ecco perché è venuto da Finn così sconvolto e poi io sono andata a casa. Mica posso sapere cosa è successo» Kurt accennò una risata scuotendo la testa.
«Non ci siamo baciati Rach -negò ancora una volta.- Ma credo che stiamo diventando amici.» disse per poi decidere di raccontarle della chiacchierata durante la festa, dell'uscita del giorno prima e di quella mattina. Rachel lo ascoltò in silenzio senza interromperlo.
«E tu sei sicuro che ti vada bene essere solo amici?» gli chiese poi. Perché teneva a Kurt più di quando dicesse, e non avrebbe mai voluto vederlo soffrire, aveva già sofferto abbastanza in passato. Kurt si strinse nelle spalle.
«Non lo so Rach..Voglio Blaine nella mia vita -affermò sicuro- E ora come ora sono disposto a farmi andare bene anche la sua amicizia. Ma non so se mi basterà per sempre. -ammise poi, perché Kurt era consapevole che sarebbe stato semplicissimo innamorarsi di lui- Ma cosa dovrei fare? Rinunciare a lui per paura di innamorarmi e soffrire?»
«No.. non sarebbe da te farlo -gli sorrise Rachel stringendogli la mano che era sul cambio- E sai che comunque andranno le cose, potrai sempre contare su di me, vero?» Kurt annuì alla sua domanda. Rachel c'era sempre stata per lui, anche quando all'inizio di odiavano. E sapeva che ci sarebbe sempre stata. 
Passarono la mattinata in giro per il centro commerciale e non c'era negozio dal quale erano usciti senza una busta.
«Pensi.. pensi che sia stupido e affrettato prendergli un regalo per natale?» domandò Kurt mentre si dirigevano verso il negozio di musica.
«Io penso che tu pensi troppo, Kurt. Fai quello che ti dice l'istinto per una volta» lo spronò Rachel. Kurt si morse il labbro. Poi decise di seguire il suo consiglio. Lasciò la sua amica a guardare alcuni spartiti e andò verso la cassa. Conosceva poco Blaine, ma sapeva perfettamente cosa regalargli.

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Nuova settimana, nuovo capitolo.

Il capitolo si apre con una litigata tra Blaine e Jeremiah e poi mentre il secondo va via, Blaine si rifugia da Finn. E quando Kurt lo scopre vorrebbe solo capire cosa è successo e vedere Blane sorridere di nuovo. E la mattina dopo trova il coraggio per parlargli lui per la prima volta e gli prepara i pancake..e poi Kurt esce con Rachel e  le racconta tutto affermando che vuole provare ad essere suo amico. Ma riuscirà ad essergli solo amico? E Blaine e Jeremiah? Lasciatemi i vostri commenti, ci vediamo settimana prossima 

  
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