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Autore: Mezzo_E_Mezzo    02/03/2022    1 recensioni
[Fragorosa come il profumo del pane
e minuscola come il ricordo del sogno
lavato via dal diluvio della luce.]
Questa raccolta era una scarica di Uzi: pezzi brevi, concisi.
Ma ora è solo il manifesto della mia testardaggine.
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Hai ragione





Mi hai lasciato a marcire
nella nebbia dei giorni
nuda
vestita solo di polvere
e delle tue scuse.

E sì hai ragione
dovrei trovare il fegato
di urlare gli anatemi
che invece sussurravo,
dovrei osare
e sbagliare qualche parola
invece che invecchiare
per dosarne ogni millimetro.

Dovrei scaraventare
il cuore per la strada
in pasto ai ratti,
e rassegnarmi
a una vita senza incantesimi,
a una notte che non bisbiglia.

E sì hai ragione
che sono grande ormai
alle radici il petto sta stretto
e tra poco mi spaccheranno le costole.
Tra poco
perderò il riserbo
o forse vi annegherò
come una larva che soffoca
se non può lacerare
l'impenetrabile crisalide
con cui si era protetta-
tra poco
innescherò l'inedia
la guarderò inondare i corridoi
silenziosa come un'abitudine,
come un dovere sociale.

Ho nascosto il fulgore del giorno
in un barattolo di spezie amare
distillato la sua agonia
in un singhiozzo
scaldato sotto il cuscino-

E sì hai ragione
sono una sciocca e un'ingrata,
sono fatta di foglie cadute
nè verdi nè rosse-
di bambini distratti-
di vetri levigati sulla spiaggia
che taglierebbero soltanto
se li rompessi ancora-
del sospiro carnale che ti sfugge
nell'esatto momento in cui ti abbandoni-
di impazienza, controsensi e labirinti,
di un pastello a cera sciolto in una tasca,
della pioggia quando cade sulle labbra.

Ho saturato il tempo
con acquazzoni di luce
e sacchetti vuoti di patatine,
incastrato
la risata del buio
nello spartito
della mia circense orchestra:
l'arma che ho scelto di brandire
contro l'ombra di me stessa-
la maledizione che ha scelto di salvarmi
per nutrirsi di me.

E sì hai ragione
dovrei piantarla di nascondermi
anche se ho imparato presto
che a brillare tanto
vieni amato troppo
o odiato intensamente
ma distorto, in ogni caso-
essere invisibili è
un prezzo accettabile
per essere lasciati in pace-

dopotutto, da sempre l'ironia
del mio istinto di sopravvivenza
è la mia poesia più autentica.





  
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