Scarpini allacciati.
Maglietta a posto.
Pantaloncini ben stretti.
Io e i miei compagni di squadra eravamo pronti per dare il via alla prima gara di campionato.
Il mister finì di parlare con l’arbitro e si girò verso di noi.
“Bene ragazzi…si va in scena.”

5th Silence-Una Partita Di Calcetto.

Schierati sul campo aspettavamo solo il fischio d’inizio per dare il via.
Le persone sugli spalti erano tutte impegnate a chiacchierare tra di loro.
D’altronde era solo una partita di calcetto del torneo allievi, mica la finale di champions, e quindi era comprendibile il loro disinteressamento, anche se mi chiedevo che cosa ci venissero a fare allo stadio se non dovevano vedere la partita.
Però c’era una persona che guardava con attenzione il centro del campo, dove stazionavo io.
Hinata.
Era bellissima.
Vestita con una maglietta a maniche corte bianca, e pantaloncini rossi anch’essi corti.
Era davvero…uno schianto.
“Pronti?…FIIIII.”
la partita cominciò e subito le persone sugli spalti cominciarono ad animarsi.
Si cominciarono a sentire anche i primi cori da stadio.
Palla a me, scavalcai due avversari tentai il destro ma beccando in pieno il palo.
“FORZA SASUKE NON MOLLARE.” Mi incoraggiò Hinata.
Ma il tempo volo troppo in fretta e la nostra squadra non riuscì a portarsi in vantaggio ma nemmeno a subire reti.
L’arbitro fischiò la fine del primo tempo, reti inviolate.
Nello spogliatoio mi stavo cambiando la maglietta zuppa di sudore.
Il mister non mi stava rimproverando, anche perché avevo giocato un’ottima partita.
Avevo creato più occasioni degli altri, infatti furono loro a beccarsi il cazziatone.
Non potevamo permetterci di perdere o pareggiare in casa contro gli ultimi della categoria, sarebbe stato un disonore per noi e per il mister.
Dopo averci caricati a dovere, ci fece tornare in campo e poco dopo la partita riprese.
Nei primi minuti ero distratto a guardare Hinata, perdendo ovviamente molti palloni preziosi, ma guadagnandoci il rimprovero del mister e dei miei compagni di quadra che si chiedevano se non stessi contando le farfalle.
“DAI SASUKE NON PENSARE A ME, CONCENTRATI SULLA PARTITA. DACCI DENTRO.”
In effetti non era da me concentrarmi troppo su qualcosa che non si trattasse della partita che stavo giocando.
Che cavolo mi era preso? Questo mi chiedevo di continuo, mentre presi palla e la calciai un filo sopra la traversa.
La situazione non si sbloccava, eravamo ancora sullo 0 a 0.
FIIIII.
Rigore per loro, calcia il capitano ma il nostro numero uno respinge in angolo.
Era chiaro come il sole.
Ci stavano sottomettendo, li avevamo sottovalutati troppo.
“FORZA PIU’ PRESSING, FATE MALE CON QUELLE GAMBE CAZZO.”
Le delicate parole del mister ci riportarono alla realtà, spronandoci a dare il meglio di noi stessi.
Intanto Hinata era sugli spalti, in apprensione per il risultato del Match.
Chissà a cosa pensava mi chiesi, senza rendermi conto che ero finito a terra.
I miei compagni mi avevano rialzato, dicendomi che avevo subito fallo, era rigore e toccava a me batterlo.
Era scaduto anche l’ultimo minuto di recupero.
Dopo la battuta tutti sotto la doccia.
Ero io contro il portiere…la rincorsa…il tiro…e la rete.
Poi il fischio dell’arbitro decretò la fine della partita e tutti i miei compagni mi abbracciarono urlando al gol e alla vittoria, un buon inizio di stagione.
Mi rialzai schivando gli abbracci dei miei compagni per esultare sotto gli spalti.
Volevo che Hinata mi vedesse, ma la mia felicità sparì di colpo dal mio volt.
Lei non c’era più, se ne era andata, e in fondo era meglio così.

Stiamo per giungere al termine di questa fiction, LUNEDI' posterò l'ultimo capitolo in quanto domenica la devo dedicare alla LEMON con L per il compleanno di Hannon (non capita tt i giorni di fare sesso con L vero Giada? XD) ad ogni modo ringrazio le UHN UHN GIRLS e CHANDELORA per le recensioni, grazie mille ^_^
beh che altro dire, a dopodomani ;^) SEE YA