A Perfect Life
CAPiTOLO 9: L’iNCiDENTE
Dicembre:
Freddo, troppo freddo. Ma lì le temperature erano
più o meno come l'inverno di Roma. Martina non faceva altro che
ringraziare i ragazzi, le erano stati così vicini da quando si era
lasciata con Ale, l'andavano a trovare molto spesso, uscivano, si
divertivano un sacco insieme e Martina li riteneva i suoi angeli
custodi. Purtroppo per la ragazza, Ashley era tornata all'attacco,
occhiatine, insulti e altro ancora. Un giorno aveva una lezione extra
con il direttore, voleva vedere i suoi miglioramenti nel classico. Gli
insegnanti non facevano che parlarle bene di Martina, del suo salto di
qualità da quand'era nella scuola:
"Tutto il corpo docenti mi ha parlato molto bene di te! Vorrei vedere i
tuoi miglioramenti in una lezione. Punte. Io e lei" le propose il
direttore.
"Certo! Ne sarei onorata! Quando?"
"Facciamo Mercoledì alle 5, per un'ora. Va bene?"
"Perfetto, grazie per quest'opportunità signor Smith!"
Era soltanto lunedì, ma non vedeva l'ora di quella
lezione. Lei e il direttore! Per vedere i suoi miglioramenti. Wow.
Quando il giorno dopo si trovò davanti Ashley nello spogliatoio:
"Hai saputo, che parteciperò anche io alla lezione domani?" aveva un
sorriso malizioso.
"Ah, ma che bello" Martina cercò di fare la simpatica con un sorriso
fin troppo forzato.
"Sì, ma il direttore mi ha detto di dirti che ha posticipato la lezione
un'ora avanti alle sei"
"Ah, bhè grazie!" Martina fece finta di cascare nel tranello, sapeva
benissimo che Ashley stava cercando di sabotarle la lezione.
Il mercoledì giunse con fretta e alle cinque
puntuale entrò in sala dove c'era già Ashley.
"Ciao Ashley, mi dispiace! Avrai anche tentato di imbrogliarmi, ma sono
più furba di te! Sappilo" Ashley si girò dall'altra parte, furiosa che
il suo piano aveva fallito.
Arrivò il direttore. Fu un'ora pesantissima. Esercizi molto difficili e
sequenze lunghe. Fecero innanzitutto un po' di sbarra per scaldare i
piedi. Qualche esercizio e poi al centro per i veri esercizi. Un'ora
sembrò volare.
"Mi devo congratulare con voi ragazze! Non mi avete seguito con molta
difficoltà, siete le ballerine migliori che abbiamo nella scuola.
Sapete del nostro spettacolo di fine anno, no? E' un ottimo trampolino
di lancio, verranno i rappresentanti delle migliori compagnie
dell'America e anche se tu Ashley avrai ancora un anno nella scuola e
tu Martina ancora due, potrebbero offrirvi già da adesso dei posti
dentro le compagnie. Avrete tempo per valutare le situazioni e per
vedere se ci saranno proposte migliori o peggiori, capito?"
Si congedarono e Martina comunicò la grande notizia sia ai suoi amici
che ai Jonas e ai suoi genitori.
Nel weekend:
"Ragazze è sabato sera, non ditemi che volete rimanere chiuse a casa!"
James era un festaiolo, aveva sempre voglia di divertirsi e di uscire
con le ragazze e Charlie.
"Certo dove andiamo?" erano le dieci di sera, così optarono per un pub
tranquillo, con gente tranquilla per quattro chiacchiere davanti a
quattro birre.
"Perfetto, purtroppo sia io che James abbiamo macchine a due posti.
Marty viene con me e James tu porta Emily" annunciò Charlie.
"Ok, prendo il cappotto e andiamo" disse Emily dirigendosi in camera.
Stavano andando al locale, era un po' nella periferia di New York.
C'era un po' di traffico che man mano si allontanavano in periferia
diminuiva sempre più. James ed Emily già erano più avanti mentre
Charlie e Martina erano circa cinque macchine indietro a loro. Poco
importava perchè Charlie sapeva benissimo la strada. Arrivarono ad un
incrocio di una grande strada, le macchine venivano da tutte le
direzioni e di certo non mancavano una miriade di cartelli e semafori.
Scattò il verde per Charlie e Martina, cominciarono ad andare quando si
videro travolti da un pazzo ubriaco con un furgone che veniva in
direzione verso di Martina. Fu un attimo di panico, lei passò Charlie e
si schiantò dal finestrino del guidatore, scaraventandosi a terra con
la faccia sanguinante, causa la rottura del vetro dell'auto. Charlie
era ancora in macchina ma privo di sensi con la faccia al volante.
James sentì tutto il rumore fece un'inversione e si ritrovò i suoi
amici che avevano appena subito un incidente, a quanto pareva, molto
grave. Con Emily chiamarono subito i soccorsi. Arrivati all'ospedale
avvisò immediatamente i Jonas che si precipitarono in ospedale dopo la
notizia, i quali chiamarono il direttore.
Erano passate due settimane, ormai. I ragazzi erano
arrivati privi di sensi all'ospedale, ma Charlie riprese subito
coscienza aveva solamente un braccio rotto e qualche piccola
contusione. Per Martina invece erano ancora tutti molto preoccupati,
erano due settimane che stava in coma e non dava assolutamente segni di
vita. I Jonas erano sempre lì, più in ospedale che a casa loro, ogni
tanto andavano, ma giusto qualche ora per riposarsi e per una doccia,
perchè poi tornavano sempre lì in attesa che si risvegliasse. Emily e
James facevano quello che potevano perchè avevano anche le lezioni.
Charlie era costretto a stare a casa non poteva muoversi. Ora di
visite, finalmente. I Jonas entrarono subito nella stanza, avevano
occhi lucidi. Non potevano credere che la loro amica stesse così male.
Ormai la consideravano quasi come una sorella. Non facevano che
ripeterglielo e questo la rendeva molto felice. Nonostante Martina
fosse incoscente, loro parlavano sempre con lei, credevano che forse
questo poteva aiutarla a riprendere conoscenza. Persino una volta le
hanno cantato il ritornello di Hollywood, canzone loro che a Martina
faceva impazzire.
"Ciao sorellina!" Joe con voce tremante avvicinandosi al letto.
"Sorellina non possiamo più vederti così, rimettiti presto ti prego!"
Nick le strinse la mano.
"Ci manchi tantissimo, le tue risate, i tuoi sorrisi. Ci manchi
davvero! Abbiamo bisogno della nostra piccola ballerina con noi!" Kevin
si mise accanto a Joe alla sua destra mentre Nick era dalla parte
opposta ai fratelli. In effetti era così, Martina aveva 19 anni, Nick
aveva comunque tre anni in più di lei, perciò ne aveva 22, Joe 25 e
Kevin 27. Erano molto più grandi di lei, ma la facevano sempre sentire
una di loro.
Martina cominciava a percepire qualcosa, sentiva un corpo caldo
appoggiato a lei, sulla sua mano. Un'altra mano. Non riusciva ad aprire
gli occhi. Strinse la mano. Nick aveva gli occhi sbarrati.
"Ragazzi ha afferrato la mia mano o l'ho sognato?" i fratelli
annuirono, avevano visto anche loro.
Martina si sentiva totalmente stordita, giramenti di testa, debolezza e
non si sentiva più le gambe. Doveva provarci almeno tentare. Batté un
po' le palpebre, poi riuscì ad aprire definitivamente gli occhi.
"R.. Ragazzi!" aveva la voce bassa e un po' spenta. I Jonas avevano gli
occhi lucidi, erano contenti di vederla di nuovo tra loro. Non fecero
in tempo a replicare, che sparirono per andare a chiamare il dottore
che entrò da solo.
"Ben risvegliata signorina! Si trova in ospedale, ha avuto due
settimane fa un incidente d'auto e ha sbattuto forte la testa,
l'abbiamo dovuta ricoverare di corsa, ha avuto un trauma cranico e
qualche contusione. Potrebbe avere difficoltà ad alzarsi in piedi, ma
ora devo farle qualche controllo per vedere se è tutto apposto, ci
metterò qualche minuto"
Martina si sentiva spaesata piano piano cominciava a ricordare tutto
l'accaduto, il pub, l'incidente, il pazzo ubriaco, Charlie. Il dottore
finì i controlli e disse:
"Allora tutto apposto, la dimetteremo tra qualche giorno, il suo amico
sta benissimo, ha ripreso conoscenza dopo poco esser qui, ha un braccio
rotto e qualche contusione meno gravi delle sue, ma ora è a casa in
assoluto riposo"
"Dottore?" ansimò la ragazza.
"Mi dica" ripose il dottore mentre scriveva qualcosa su una cartellina
che poi appese ai piedi del letto.
"Io... Mi sento strana, non so come dirglielo" il dottore la guardava
in modo interrogativo.
"Sarà per via della botta in testa, vedrà"
"No! No! Aspetti" Martina tentò di tirarsi su "Mi sento come legata ad
un sasso, io... Io non mi sento più le gambe" era disperata, quasi in
lacrime. Non poteva essere rimasta paralizzata.
Il dottore fece qualche ulteriore controllo, poi confermò i sintomi
della paziente.
"Io direi che si tratta di una paralisi, ma credo sia momentanea, non
si preoccupi"
"Non si preoccupi?" Martina alzava un po' la voce, mentre iniziava a
piangere. "Io sono una ballerina, come faccio io senza le gambe, me lo
spieghi?"
"Stia tranquilla che tutto si risolverà. Ora esco che ci sono delle
persone che vorrebbero vederti" nel frattempo che il dottore uscì, si
accorse che aveva degli aghi sul braccio con le flebo, inoltre era
piena di tagli, fu un incidente molto grave.
"Mamma! Papà!" stavano entrando nella sua stanza.
"Tesoro come stai?" corsero ad abbracciarla.
"Io... Insomma" i genitori la guardavano senza capire, riscoppiò a
piangere "Sono paralizzata! Capite? E' finita! Anche se il dottore dice
che è momentanea, ma come siete venuti qui?" chiese curiosa.
"Tesoro, sta tranquilla. Se il dottore ha detto che è momentanea ti
riprenderai presto! Non puoi immaginarti nemmeno quanto ci siamo
spaventati !" iniziò la madre "Ci hanno avvertito i tuoi amici, i
Jonas. Ricevetti una chiamata e riconobbi la voce era Nick ansimante
che mi raccontava l'accaduto, poi mi passò il direttore della scuola
che mi spiegò la situazione" quanto è dolce Nick, come i suoi fratelli
si preoccupavano molto per lei "Poi ho parlato anche con gli altri due
fratelli che mi dissero che mi stavano mandando il loro jet privato per
permettere a me e tuo padre di poterti raggiungere il più presto
possibile" Martina sorrise a trentadue denti.
"Devono volerti davvero bene quei ragazzi tesoro mio!" aggiunse il
padre.
"Sì, ci siamo conosciuti solo due mesi fa, ma mi trattano come una
sorella, si preoccupano sempre per me. Sono dei ragazzi fantastici!"
Martina non abbandonava quel sorriso, mentre si asciugava le lacrime
con il braccio.
"Posso immaginarlo, tesoro comunque volevamo chiederti se volevi venire
comunque in Italia con noi per le vacanze di Natale. Se non te la
senti, non preoccuparti puoi rimanere qui!"
"No no, mamma, ce la posso fare, basta che mi rilasso e non faccio
movimenti troppo bruschi per permettere che la guarigione avvenga
presto"
"Ok, ora andiamo ci sono altre persone che vogliono vederti" si
salutarono e dopo poco entrarono Emily e James, stettero a
chiacchierare un po', ma lei ora voleva vedere solo i ragazzi, i suoi
"fratellini".
"Ragazzi!" esclamò quando entrarono.
"Martyy! E' un sollievo vederti così!" Kevin corse ad abbracciarla.
Cosa che fecero anche gli altri due. Martina aveva gli occhi lucidi in
quel momento ma respirò profondo e iniziò a parlare:
"Ragazzi, sul serio, vi devo ringraziare. Non finirò mai di farlo,
avete permesso ai miei di venire qui e vi siete preoccupati standomi
sempre vicina. Se voi non ci foste, bisognerebbe inventarvi!"
"Ma non devi dirlo neanche per scherzo, noi lo facciamo perchè abbiamo
piacere e sappiamo quanto sono importanti i tuoi per te, anche essendo
lontani" disse Nick mettendole una mano sulla spalla.
"Ragazzi, il dottore facendomi gli ultimi controlli si è accorto di un
problema" i Jonas la guardavano preoccupati. "Ho una paralisi, credo
momentanea" scoppiò a piangere.
"Sorellina, guarirai presto" tutti e tre la stavano abbracciando.
"Lo spero, questo per me sarebbe la fine, addio danza" disse
asciugandosi le lacrime.
"Ma non dirlo neanche per scherzo! Guarirai e tornerai più brava che
mai!" disse Kevin dandole una carezza.
Tre giorni dopo la stavano dimettendo dall'ospedale. Nella stanza c'erano i genitori, i Jonas, il dottore e la sua infermiera, la quale l'ultima aveva portato la sedia a rotelle per Martina. I Jonas la aiutarono a prenderla dal letto. Joe alla sua destra, Kevin alla sinistra e Nick l'avrebbe presa in vita per accompagnarla sulla sedia. "Martina, puoi tornare in Italia queste due settimane, ma mi raccomando cerca di non fare sforzi che non puoi permetterti. A Gennaio, quando tornerai faremo un controllo per vedere se la situazione è migliorata, ok?" la ragazza annuì semplicemente, firmò delle carte e uscirono tutti dall'ospedale.
Le vacanze, a parte quel disagio, furono piacevoli, ricevette visita da tutti i suoi parenti ed amici. Perfino ricevette un messaggio di buona guarigione da Ale. Ma ormai era un capitolo chiuso. Ora pensava solo a guarire. Doveva lottare.
** Spazio Autrice: **
Ciau!!!! Chap un po’ triste! Lo so!
Ma vedrete che con gli altri tutto tornerà alla grande e ci saranno
anche novità. Non dico nulla!!!!! MUHAHAHAHA!!!! Sono perfida lo so!
Volevo annunciarvi che sto iniziando la scrittura di una nuova long. Ho
scritto 3 capitoli per il momento. Purtroppo ancora non la metto perchè
non trovo il titolo. Almeno uno che mi convinca! Appena ho qualcosa di
concreto non esiterò a metterla! Promesso!
Spazio Ringraziamenti:
ada12 <- Ehy!
Sono davvero onorata che tu mi segui sempre! Sono contentissima! Bhè
come hai visto, ormai Ale è capitolo chiuso. Stop! Chissà se in un
futuro Martina e… Mah! Non parlo che è meglio!
PrInCeSsMaLfOy <- Amòòòòò! Anche se tu già avevi letto il chap, in mia esclusiva! hihihi! Hai visto che carini i Jonas! Mamma mia! Comunque ho letto un’intervista di Trace Cyrus che dice che l’immagine dei Jonas è falsa. Te lo devo far leggere!!!!! Appena ti metti su Face o appena ripari quel disgraziato di MSN! Anche tu sei una persona favolosa! Mi piace parlare con te! Ti voglio bene! <3
Ringrazio coloro che mi seguono anche senza commentare, chi mi aggiunge tra seguiti e preferiti. Grazie mille!
Recensite in tantiiiiii!!!!!
A presto!
Un bacio!
Martina<3