Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: _Morgan    04/04/2022    1 recensioni
Ottobre 2023.
Lily Luna ha sedici anni, un cognome ingombrante di cui farebbe volentieri a meno e la certezza di non avere alcuna prospettiva per il futuro.
Inutile lambiccarsi su ipotetiche carriere e relazioni dopo aver svolto coscientemente un rituale che sembra aver decretato la sua prematura dipartita.
O quantomeno un suo prematuro - decisamente oscuro - cambiamento.
In un Mondo Magico sempre più aperto ed influenzato dai babbani, dove la tecnologia e la razionalità si scontrano prepotentemente con magie perdute da eoni, con fantasmi ed ombre come improbabili 'guardiani' ed uno stuolo di risvegliati ai quali dare la caccia prima che loro caccino lei, inizia il suo viaggio verso l'obbiettivo più arduo da raggiungere: Sopravvivere.
(IN REVISIONE 16-07-23)
Genere: Dark, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lily Luna Potter, Nuova generazione di streghe e maghi, Severus Piton | Coppie: Lily Luna/Severus
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Nekiya - Capitolo III

νέκυια

- Capitolo III -

Convalescenza, comportamenti assurdi ed oscuri trafiletti


[Breve trattato sulla difficoltà del riposo in periodo di forte stress

causato da cattivi pensieri ed ombre moleste]




The darkness that you felt,

I never meant for you to fix yourself.

Some legends are told,

Some turn to dust or to gold,

But you will remember me,

remember me for centuries”

(Fall Out Boy - Centuries)



Hogwarts,
Dormitorio Femminile Corvonero
17 novembre 2023, ore 10.47


Apre gli occhi ed un cielo di stoffa blu notte trapuntato di piccole stelle, l'accoglie.
Subito li richiude, ferita dalla luce del giorno che, seppur grigiastra, dopo giorni passati al buio l'acceca; inghiotte un grumo di catarro, inspirando con forza dalle narici per liberarle mentre s'avvolge stancamente ancor più stretta nella trapunta, rinchiudendosi all'interno di quel bozzolo caldo e sicuro per lasciare il resto del mondo – freddo, ostile, reale – fuori.

Quattro giorni...
Sono passati quattro giorni dalla caccia.

Nel buio ovattato creatosi fra le coperte la ragazza si perde a rimuginare su quanto accaduto all'interno della foresta proibita, con gli auricolari ben premuti all'interno delle orecchie e Youtube Music aperto in riproduzione casuale, cercando di trovare nella musica un po' di sollievo al caos di pensieri che le stanno agitando la mente, causandole cicli di dolorosi mal di testa; distende le labbra in una linea tirata avvertendo – come un oscuro monito – l'orribile sensazione data dalla fredda lingua di Rowle leccarle via il sangue dalla pelle, alla quale il corpo reagisce con l'ennesimo brivido di disgusto.
Sebbene le ferite siano ormai rimarginate grazie alle cure di madama Poppy ed abbia cercato di fare quante più docce possibili per lavare tutto ciò che le è rimasto appiccicato addosso durante quella notte, il senso di sporcizia causato dal tocco dei due risvegliati che l'hanno assalita rimane ben impresso nella memoria tattile, obbligandola a trascinarsi verso il bagno comune ad intervalli regolari per graffiarsi viso e braccia con una spugna ruvida, irritando la pelle fino a spaccarla, in un fiorire di nuove – vistose – abrasioni.
Mentre 'The Resistance' degli Skillet risuona prepotente dalle piccole cuffie nere, i pensieri della strega si spostano sui tre giorni passati in infermeria a causa della violenta febbre che l'ha colpita poche ore dopo il rientro dalla caccia, dei quali ripercorre l'incessante terzo grado a cui è stata sottoposta una volta sveglia da un'incredula Madama Poppy e dal professor Murray, suo Capocasa nonché docente di Difesa contro le Arti Oscure e – sfortunatamente – ex Auror con uno spiccato talento nel smascherare le bugie che gli vengono propinate come sancta veritatis dai suoi studenti; fingere di dormire per evitare il terzo grado s'era rivelata fin da subito una pessima idea, così s'era trovata costretta ad elaborare una scusa abbastanza credibile per giustificare le condizioni in cui l'avevano trovata alla porta dell'infermeria, nonché a concederle di scontare gli ultimi giorni di riposo nel suo letto in dormitorio.

Ho sempre mantenuto un profilo così basso che l'idea di aver preso la febbre in biblioteca, dopo una notte passata a studiare al freddo, non è parsa stupida a nessuno dei due.
Non so se esserne compiaciuta o delusa.

L'integerrima infermiera di Hogwarts aveva acconsentito a lasciarla andare solo dopo aver decretato la certa fine dei sintomi influenzali, accertandosi inoltre che l'unico disturbo di cui fosse rimasta affetta era tanto naturale quanto risolvibile in autonomia alla decorrenza del periodo stabilito; d'altronde a sedici anni è normale avere le mestruazioni una volta al mese ed usualmente ciò non comporta scompensi tali da richiedere il ricovero, ciò che Lily Luna ha omesso di raccontare all'anziana donna, nonostante lei abbia più volte posto domande in tal senso, è l'anticipo di quasi una settimana con il quale sono arrivate ed il fatto che si stiano rivelando particolarmente fastidiose.
Più del consueto.

Diarrea, dolori ossei sparsi, mal di testa lancinante.
Crisi di pianto che mutano in incazzature feroci in poco meno d'un secondo ed un rincoglionimento epocale che mi sta rendendo difficile ogni azione, poi letargia.
Potrei dormire da qui al giorno della mia prematura morte senza avvertire la necessità di alzarmi dal letto e scoprire come sta andando avanti il mondo senza di me.

Le sue compagne di stanza erano rimaste alquanto stupite dall'apprendere che l'irreprensibile Lily Luna, la quale vantava la media di una o due assenze in sei anni di scuola – tutte giustificate - stesse così male da non riuscire a frequentare le lezioni e durante la sera del suo rientro in dormitorio Grace si era mostrata sinceramente interessata alle sue condizioni di salute, offrendosi di darle una mano con i compiti se ne avesse avuto bisogno, comportamento che spiazzò Lily Luna, spingendola a domandarsi se non fosse ancora stordita dall'effetto della potente pozione antibiotica propinatale dall'infermiera.
Hilary invece s'era comportata con la consueta scortesia, degnandola appena d'un occhiata mentre la giovane strega si trascinava stancamente verso il letto, scoppiando poi a ridacchiare nel vomitarle addosso i soliti insulti di terz'ordine, ormai abusati: “Di certo una Potter non ha certo bisogno dell'aiuto dei comuni mortali per rimettersi in pari con le lezioni'”.
Dopodiché aveva intimato all'amica di allontanarsi dalla moribonda o avrebbe rischiato di contrarre la lebbra a sua volta, ma prima che Grace, visibilmente – e stranamente - sconvolta dall'atteggiamento menefreghista della bionda ed acida Corvonero, potesse articolare una risposta era stata Milena – che mai prima d'ora s'era sbilanciata in sua difesa – ad aprir bocca articolando una serie di commenti sprezzanti e poco garbati nei confronti di Hilary, sottolineando con perfida perizia quanto sbagliata fosse la casa Corvonero per una creatura dalla mentalità così bigotta, che arrivava alla sufficienza garzie al puro buon cuore delle sue 'amiche' e all'abilità discutibile nel copiare o rubare i compiti altrui, con sotterfugi degni della peggior antagonista da teen-movie di serie B.
Hilary s'era dovuta mordere a forza il labbro inferiore, vistosamente dipinto d'un sobrio rosa chewing-gum, raccattando spazzole e trucchi sparsi sulla sua scrivania per poi raggiungere il bagno e chiudervisi come una furia, scoccando alle tre streghe occhiate di fuoco bordate di rimmel, conscia di non possedere né le capacità tecniche né dialettiche per sostenere uno scontro con la Trevisan.
Né con Grace, se questa avesse deciso di rivoltarsi contro di lei per appoggiare la sua giurata nemica in difesa di quell'essere inutile e sciatto chiamato Potter; onestamente la ragazza faticava a capire come quella stronza dai capelli color carota, simpatica quanto uno schiopodo molesto, nei momenti di bisogno trovasse sempre qualcuno pronto ad aiutarla pur non chiedendo, pur mostrandosi scorbutica e lunatica quanto il suo nome, mentre lei, solare e gentile con tutti, veniva costantemente bullizzata da quel mostro dall'etnia indefinita.
Lily Luna ricorda d'aver corrugato la fronte osservando la scena con occhi sgranati e la mano ancora stretta al risvolto in stoffa blu notte del baldacchino, lanciando poi fugaci occhiate alle due streghe rimaste in stanza; Milena l'aveva scrutata di rimando mantenendo le labbra ben serrate, senza articolare spiegazioni o scuse in merito a quanto accaduto pochi istanti prima, dopodiché si era coricata a letto con lenta noncuranza senza degnarla d'ulteriori attenzioni, con le cuffie ben calcate nelle orecchie e lo smartphone aperto su Youtube, agitando la bacchetta affinché i cordoni rilasciassero le cortine di stoffa, nascondendosi alla vista.
Grace invece aveva incurvato le labbra in un timido sorriso prima di augurarle una frettolosa “Buonanotte”, acciuffando un paio di libri precedentemente abbandonati sul comodino per poi sparire oltre la porta d'ingresso, probabilmente diretta in sala comune a studiare.
Poco prima che la giovane Potter sbuffasse, decisamente infastidita dal non riuscire a dare una spiegazione logica a ciò a cui aveva assistito, Milena aveva scostato i pesanti tendaggi, emergendo quanto bastava per scoccarle un'ultima, seria, occhiata d'un limpido azzurro, incurvando le labbra affinché scandissero un'afona ' Buonanotte'.

Rispetto.
L'aveva osservata con rispetto.
Assurdo...

All'interno delle mura di Hogwarts Milena Trevisan è temuta da tutti a causa della pessima reputazione che l'accompagna, data la sua propensione a fare a botte per ogni quisquilia e la poca pazienza che la contraddistingue, inoltre è una straniera di nazionalità mista con discendenza magica ancor più dubbia della sua provenienza, poiché ad ora – si vocifera nei corridoi – la madre non è ancora riuscita a fornire un soddisfacente certificato che ne attesti lo status di sangue; come se nella Hogwarts multietnica e culturalmente inclusiva della McGranitt, sviluppatasi a pari passo con l'integrazione portata avanti dai due Ministeri, magico e babbano, tali carte fossero davvero necessarie, .
Già dai primi giorni di scuola la giovane italo-croata s'era rivelata il più grande cruccio di James Sirius, spaccandogli il setto nasale con un solo e ben calibrato pugno quando lui, senza tener conto dell'opinione di lei né che la – forzata – proposta di fidanzamento sarebbe potuta sfociare in rifiuto, le si era avvicinato intimandole: “Da oggi stai con me. No, non serve ringraziarmi”, reazione che aveva causato nel ragazzo un odio profondo verso la suddetta, spingendolo a tormentarla fino al suo ultimo giorno di scuola con battute sessiste e xenofobe, nonché tentate scorrettezze durante le partite di Qidditch atte a screditarla, spingendola a cadere dalla scopa nel modo più doloroso possibile; però, nonostante il divario d'età, Milena si è sempre mostrata più che capace di tener testa al maggiore dei fratelli Potter, umiliandolo in più d'un occasione sia a Quidditch che negli allenamenti del Club dei Duellanti, mostrando un'abilità in Incantesimi e Difesa contro le Arti Oscure che nulla aveva da invidiare a quella d'un ragazzo delle ultime classi.
Dato il particolare carattere è stata, sin dai primi passi ad Hogwarts, affezionata frequentatrice dell'ufficio della preside McGranitt a causa delle numerose risse in cui finiva coinvolta e dalle quali usciva pesta ma trionfante, dopo aver spedito ragazzi più alti e grossi di lei in infermeria con distorsioni, contusioni, slogature e fratture, facendo infuriare la santa madama Poppy che, non troppo velatamente, la disprezza sin dal suo primo anno.
Sebbene condividano la camera e siano compagne nella squadra di Quidditch di Corvonero, Lily Luna non ha mai avuto modo di parlare con Milena, né di conoscerla più approfonditamente di quanto abbia appreso dall'opinione pubblica, visto il carattere ombroso e la tendenza a non voler stringere amicizie con nessuno, quindi non comprende quest'improvviso cambiamento da parte della sua compagna che – in sei anni di scuola – le ha rivolto la parola solo per elencarle tutti gli errori commessi durante le partite.

Si arrotola meglio fra le coperte chiudendo con forza le palpebre, allontanando i ricordi legati alle sue compagne di stanza cullata da 'Centuries' dei Fall Out Boy, focalizzando l'attenzione su quanto accaduto il tredici novembre, sentendo ancora bruciare l'umiliazione d'essere stata battuta a causa d'una debolezza così stupida come la paura e, se Piton non fosse intervenuto di nuovo a salvarla, ora potrebbe davvero dire di comprendere appieno cosa significhi essere un cadavere pieno di rabbia e rimpianti; anziché ringraziarlo per quel gesto, nato sicuramente dalla necessità di tenerla in vita per i suoi scopi più che dall'affetto verso la sua persona, l'aveva aggredito, attribuendogli la colpa del fallimento nonostante fosse nato da un suo errore di valutazione.
L'ex professore s'era indubbiamente comportato da stronzo, però
– riflette analizzando la situazione nella sua interezza – le è stato vicino e non l'ha abbandonata a sé stessa, come invece avrebbe dovuto fare, riducendo Rowle ad un ammasso di carne trita allo scopo di mostrarle cosa siano realmente le creature contro cui sono stati chiamati a combattere, affinché trovi da sola il coraggio necessario a superare paure e ribrezzo, spedendoli all'agognato sonno; la Morte ha affidato a lei l'incarico di recuperare tutti i risvegliati, quindi deve smettere di piangersi addosso o incazzarsi con il prossimo, utilizzando quelle energie per affinare le tecniche di combattimento e la resistenza mentale o rischierà di fare la fine dell'agnello sacrificale.
Piton non può proteggerla per sempre, deve imparare a farlo da sé.

Piton...

Sebbene una spiegazione razionale al comportamento dell'uomo vi sia, Lily Luna non può fare a meno di sentirsi 'ferita' nell'essere stata lasciata sola, al freddo e per ore, su una pianta a montar guardia aspettando l'arrivo di quelle creature da incubo; durante il duello poi, prima di intervenire in suo soccorso, era rimasto volutamente immobile – impassibile – ad osservare i due risvegliati affondare le dita sporche di terra e fango nelle sue carni, ferendola ed umiliandola, sordo alle sue grida.

Mi aspettavo davvero che lui mi considerasse una pari?
Ha detto che mi avrebbe protetta, ma solo per suo tornaconto.
Siamo necessari l'un l'altro, finché quest'incubo non sarà finito.
Altri legami non ve ne sono.

Ricordando la conversazione avuta con lo psicopompo giorni addietro, fra le mura buie della sezione proibita, la ragazza espira in frustrazione, inghiottendo saliva amara mentre un doloroso crampo spinge le viscere a contrarsi, portandola a maledire la sua condizione attuale, anch'essa ironicamente legata al sangue; si volta sulla schiena cercando una posizione più comoda, analizzando ancora una volta le informazioni ricevute da quella creatura così bizzarra, tutt'ossa ed occhi, chiedendosi pur conoscendo già l'amara – verità – risposta, se tutto ciò che le è accaduto non sia solo frutto di qualche allucinazione indotta da una pozione propinatale a tradimento da qualche delatore.
Una parte di sé – oscura, dimenticata - sa che nulla di quanto le è stato rivelato può essere una bugia, poiché la Morte non ha alcun motivo per mentire, mentre l'altra – solare, ottimista, razionale - rifiuta con forza l'idea di possedere davvero capacità tali da risvegliare uno stuolo di morti affamati e rabbiosi come bestie idrofobe, che ora vagano nei dintorni in cerca di carne fresca per placare la fame che li perseguita come una maledizione; la sé razionale sa che non esistono maghi con vere doti negromantiche, poiché sono abilità che usualmente vengono attribuite loro dai babbani, in favole e romanzi, connesse a quegli antichi culti religiosi che terrorizzano ed affascinano, privi però di fondamenti reali.
Piton invece ha idee opposte, ritenendola unica responsabile dell'improvviso – non richiesto – ritorno a quella vita dalla quale s'era congedato con sollievo, in cui si è ritrovato nuovamente a vestire gli sgraditi panni del 'guardiano ombra' che tanto ha odiato durante i lunghi anni di crescita di Harry Potter; inoltre non sembra affatto dubitare della possibilità che in lei, nel suo sangue, sopravviva una magia oscura ed antica in grado di donarle potere sufficiente per richiamare alla vita settantotto cadaveri, alcuni in avanzato stato di decomposizione.

Perché? Da cosa nasce tutta questa fiducia?

Pensa rotolando sul fianco opposto, per poi stringere le ginocchia al petto cercando di preservare un calore che, lentamente, sta abbandonando il corpo, nonostante i metri di trapunta in cui s'è infagottata; non vede l'ex insegnante da quella notte, quando l'ha riaccompagnata al castello dopo aver medicato tutti i tagli visibili ad occhio nudo ed aver deterso le vesti pregne di sangue e fango, svanendo fra le ombre dopo averla lasciata semi sdraiata di fronte alla porta dell'infermeria, alle cure di una spaventata madama Poppy.
Non si è preoccupato di passare nei giorni seguenti per valutare le sue condizioni, né di spedirle un pipistrello o un gufo per avere sue notizie o condividere qualche nuova informazione sui risvegliati; solo Mirtilla si è arrischiata a far capolino dal pavimento un paio di volte, domandandole informazioni sul suo stato di salute e restando per qualche ora al giorno a farle compagnia, raccontandole gli ultimi pettegolezzi appesi in bagni e corridoi, o semplicemente guardandola leggere.
Rose invece le ha scritto regolarmente su Whatsapp, assicurandosi che stesse bene, che mangiasse e si lavasse regolarmente, cercando di mantenersi altresì abbastanza sveglia per dedicare del tempo allo studio così da non rimanere indietro sul programma scolastico; concentrandosi dapprima sui compiti che le venivano comunicati da Grace durante i rientri in dormitorio così da finirli senza sforzo, con molto tempo in solitaria da poter impiegare in ricerche extrascolastiche, la giovane Potter si era dedicata a raccogliere le prime – scarne - informazioni sui rituali negromantici e sulla storia dei fratelli Peverell, trovando una copia digitale de ' Le Storie di Beda il Bardo' che aveva letto in un paio d'ore, restando un po' delusa dalla fiaba dei te fratelli, che ricordava assai più avvincente e ricca di particolari. Aveva scritto a Rose di procurargliene una copia cartacea dalla biblioteca, appena possibile, sperando che un tomo assai più vetusto quale quelo presente ad Hogwarts contenesse altre informazioni, tipo glosse o bibliografie, che potessero darle un indizio su chi fossero davvero i Peverell e che connessione avessero con il mondo infero, anche se non sperava d'aver successo così presto e l'idea di consultare gli archivi contenenti le genealogie magiche d'Inghilterra risultava ancora il miglior punto di partenza.

Da bambini il Mondo Magico sembra sempre 'un po' più Magico'.
Poi si cresce e ci si rende conto di quanto siamo stati infantili...

D'improvviso una luce opalescente fende il buio ovattato creato dalla coltre di coperte ammassate e la musica si smorza, mentre sullo schermo dello smartphone appare la stringa bianca di notifica dei messaggi di Whatsapp.

Whatsapp ° 1 messaggio da 1 chat ° ora

Socchiudendo gli occhi, infastidita dalla luminosità accecante prodotta dallo schermo, apre il programma selezionando la prima chat.

Rosy: Ciao! Scusa se non mi sono più fatta viva da colazione ma stamattina ho avuto doppia ora di Trasfigurazione.
Lezione parecchio impegnativa! Come ben sai il mio progetto per i M.A.G.O è poter arrivare ad utilizzare quest'arte per salvare vite, trasmutando oggetti di uso comune in materiale sanitario utile per il primo soccorso, pozioni comprese.
Il professore dice che sto facendo passi da gigante, ma io non vedo risultati concreti.

Tipico di Rose.
Sicuramente sarà riuscita a trasformare un fiammifero in un kit di primo soccorso perfetto, ma non vuole ammetterlo.
E' sempre stata fin troppo modesta, sin da bambina.

Rosy: in merito a quel che mi hai chiesto, sono riuscita a fare un salto in biblioteca ed ho recuperato una copia delle Fiabe di Beda il Bardo. Ma posso chiedere a che ti servono? Ormai sei un po' grande e letterariamente navigata per leggere libri da bambini.


Una semplice ricerca per storia della magia. 
Confronto fra realtà e mito ai tempi del medioevo magico. 
E' una sorta di progetto che, se andrà a buon fine, potrà essere interessante tesina per l'esame dei M.A.G.O di Storia della Magia, l'anno prossimo.


Se ci arrivo viva.


Rosy: Wow, ti stai dando da fare! Brava! Ok, te lo mando tramite Ernest finita la lezione di Incantesimi. Mi raccomando mangia! In special modo frutta e verdura! Abbiamo ancora in sospeso quell'uscita a Hogsmeade e sono stufa di ricevere rifiuti da parte tua, quindi vedi di riprencderti al meglio :)



Tranquilla, prometto che settimana prossima ci andremo!
Buona lezione Rosy! E grazie! :)


Alza il volume della musica al massimo quando 'My Demons' degli Starset parte decisa, per poi abbandonare nuovamente il telefono sul materasso, sepolto fra onde di lenzuola sfatte e pesanti coperte d'un blu oltremare, concentrandosi sulla storia dei tre fratelli per scacciare quella punta d'amarezza insistente prodotta dall'assenza di Piton, cosa che la disturba più di quanto le piaccia ammettere.
La Morte ha detto che i tre maghi Peverell non avevano origini anglosassoni, bensì provenivano dal sud, da un paese dove si parla una lingua 'straniera' che sono stati costretti ad abbandonare a causa di una – guerra, invasione? - calamità, portandosi dietro solo alcuni oggetti di inestimabile valore che, altrimenti, sarebbero stati distrutti; gli elementi da cui partire sono pochi, fugaci , e non trovano alcun riscontro in quanto scritto nella Fiaba.

Che, per sua definizione, deve essere un racconto ispiratore non una cronaca veritiera dei fatti.
Quindi può essere che cose inutili allo svolgimento della trama quali provenienza dei protagonisti, nomi e cognomi veri, nonché possibili connessioni a culti estranei all'Inghilterra medievale, siano stati omessi.

Intenta ad eviscerare le poche informazioni ricevute non s'accorge della figura che torreggia sul letto a baldacchino, adombrando la poca luce grigiastra che filtra dalla finestra a sesto acuto incassata nello spesso muro di pietra, la quale emette uno sbuffo spazientito per richiamare l'attenzione della larva – ragazza – che risulta troppo assorbita da congetture, dolori e musica per prestare attenzione, costringendo l'uomo ad afferrare con decisione l'ammasso di coperte, gettandole con malagrazia ai piedi del letto.
La strega ulula inviperita e scatta seduta, estraendo al contempo la bacchetta da sotto al cuscino pronta a maledire l'incauta creatura che ha osato causarle un tale spavento, ma quando, fra la cortina di capelli ramati che le sono caduti davanti agli occhi nello slancio, scorge un viso pallido e spigoloso sul quale spiccano un naso aquilino e profondi occhi neri, dal taglio asciutto, il suo cuore perde un battito e una sinistra – fredda - sensazione scivola sulla pelle esposta, smorzando ogni intento bellicoso.
Abbassa la bacchetta e raccogliere istintivamente le gambe contro al torace, in protezione sotto lo sguardo vigile dell'uomo che inarca un sopracciglio e sogghigna, muovendo le labbra per articolare un commento sprezzante che lei non coglie, avendo ancora le cuffie ben calcate all'interno delle orecchie, dalle quali fuoriesce l'assordante assolo di chitarra di Luca Turilli.

Ma annunciarsi come un qualsiasi comune mortale no?” sbotta dopo aver sfilato gli auricolari e scostato i capelli dal viso, salutando il mago con uno sguardo truce.
Ho impiegato due minuti del mio prezioso tempo cercando di avere la tua attenzione, ragazzina. Data l'improvvisa sordità di cui risulti affetta non ho potuto fare altrimenti”
Ascoltavo musica” spiega mostrando il lungo filo nero terminante in due piccoli auricolari, recuperando al contempo il telefono per spegnere YoutubeMusic senza accennare a scomporsi in una posizione più rilassata, ancora insicura sul come comportarsi con l'uomo dopo la sfuriata nella foresta; nonostante abbia sperato per giorni in una sua apparizione, si rende conto di non essere ancora pronta ad affrontarlo, non con le viscere dilaniate dagli spasmi del ciclo e l'emotività spinta ai massimi livelli da quella torma di ormoni impazziti che le circolano in corpo.
Inghiotte scacciando a forza un secondo brivido, costringendosi ad alzare il viso fino ad incontrare quegli occhi neri immoti, sentendosi piccola ed inerme come quando era all'interno della Foresta Proibita durante la notte di caccia, aspettando uno scontro del quale non riesce a prevedere l'esito.

Perché è qui?” cerca di mantenere un tono fermo, neutro, mentre una tempesta le agita l'animo alimentata dalla gravità dello sguardo del mago, abissi ossidiana taglienti come lame e profondi come il vero buio in cui appena si scorge lo stacco fra iride e pupilla, entrambe piatte, distanti, quasi prive di coscienza terrena e sentimenti; non è mai stata brava a capire le persone, né le emozioni, quindi sperare di carpire qualcosa da Severus Piton studiandone solo l'espressione le risulta dannatamente ostico,
Lui invece legge tutto ciò che vuol sapere sul viso di lei con facilità, poiché la Potter è davvero troppo emotiva, trasparente e cristallina come acqua di fonte, ed il fatto di soffrire ancora dei postumi dell'influenza non giova certo alla scarsa capacità di dissimulazione mostrata sin dall'esordio della loro forzata collaborazione; incurva le labbra nel fantasma d'un sorriso carico di sarcasmo mentre risponde, con studiata lentezza: “Tregua, Potter. Sai bene che non possiamo continuare questa missione separati, per quanto io la trovi un opzione assai migliore che sopportare la tua ingombrante presenza”

Tralasciando l'insulto, davvero le ci sono voluti quattro giorni per partorire questo sensazionale pensiero?” sbotta la strega osservandolo con malcelata stizza, stringendo con ancor più forza le esili braccia attorno alle gambe piegate, fasciate da pantaloni grigi d'una tuta sportiva con risvolti slabbrati, oltre i quali sbucano le punte dei piedi fasciati da pesanti calzini neri, muniti di gommini azzurri sulla pianta; quel particolare indumento strappa un ghigno cattivo – inappropriato - all'ex professore, poiché se Potter pensa davvero d'incutere rispetto o timore così conciata ha decisamente sottovalutato il potere dell'apparenza, cosa peraltro riscontrabile ogni qualvolta indossa la divisa scolastica di una taglia più grande, o gli improbabili look babbani del tempo libero.

Trasandata.

Lei pare non aver notato l'improvvisa scintilla di divertimento balenata negli occhi del mago, continuando imperterrita a sciorinare insulti intercalati da supposizioni su cosa avrebbe dovuto fare in seguito alla caccia del tredici novembre, ovvero andarla a trovare in infermeria per accertarsi delle sue condizioni di salute, sia fisiche che mentali, - vincendo probabilmente una Cruciatus- aiutandola a riprendersi al meglio dallo shock.

Non sono certo tua madre...

Potter...” sospira l'uomo cercando di zittirla con un cenno della mano, ora sicuro che avrebbe dovuto sparire per altrettanti giorni, poiché i quattro già trascorsi si sono rivelati insufficienti a far smaltire alla ragazza la rabbia ingiustamente accumulata durante la caccia, nata più per frustrazione personale che per una sua mancanza come mentore ed insegnante; con un sospiro frustrato ne ricorda il cognome, colpito da un improvviso mal di testa. Certamente non poteva sperare in una creatura docile e con un intelligenza tale da comprendere immediatamente azioni e reazioni connesse alla difficile arte di educarla a sopravvivere fino alla fine di quell'ingrata missione.
No, no! Non si azzardi a chiamarmi per cognome! Né ad utilizzare quell'orribile termine: ragazzina!” ringhia Lily Luna oramai fuori controllo, lasciando che rabbia e frustrazione fuoriescano come una marea dalle sue labbra sottoforma d'insulti e rabbiose accuse intrise di verità, affinché investano l'uomo con forza; salta in ginocchio per dare enfasi al discorso, esponendo così all'impietosa analisi del mago la felpa blu scuro di due taglie più grande, con tascona e cappuccio, sulla quale vi è stampata la bandiera della Repubblica Ceca ornata da due boccali di birra e la scritta ' P R A H A ', sotto ad essa.
In effetti potrebbe risultare più appropriato se ti chiamassi Mia Disgrazia” sibila l'ex insegnante maligno per nulla turbato dallo scoppio d'ira o dalle parole poco gentili che la ragazza gli ha rivolto, ricordando l'epiteto utilizzato dalla Morte durante l'incontro avvenuto in biblioteca settimane addietro; lei interrompe il salmodio d'accuse e cattiverie, osservandolo con occhi castani colmi d'incredulità prima di serrare le mani a pugno, riprendendo l'attacco con una nuova serie di turpiloqui così volgari e di bassa lega da far impallidire persino i più grezzi soggiornanti dei sobborghi di Londra che però non paiono sortire alcun effetto intimidatorio, strappando all'uomo l'ennesimo ghigno.
Porco Merlino stitico in una valle di purghe rettali! E non mi dica di non bestemmiare!”
Stavo invero per chiederti se tali finezze siano frutto della tua inventiva o te le abbia suggerite qualche bifolco spedito da tua padre ad Azkaban” risponde Piton, continuando a massaggiarsi la tempia con l'onnipresente sorriso di scherno ad incurvare le labbra pallide ed occhi ardenti come stelle sideree, rilucenti d'un oscurità maligna.
Me ne attribuisco la maternità, ma non è questo il punto! Il punto è che ho un nome, cazzo, e dovrebbe iniziare ad usarlo!” Sbotta Lily Luna stringendo le coperte sfatte tra i pugni dalle nocche sbiancate, finché non avverte un principio di dolore, infastidita dalla calma con cui l'ex professore ribatte a tono ad ogni sua rimostranza; lo odia per il tono seccente con cui la redarguisce, per la sagacia con cui intride ogni frecciatina che le scaglia addosso conscio di ferire e per quel dannato – altero – distacco che lo spinge a guardarla e trattarla come fosse una sorta di parassita molesto, indegno d'attenzioni più profonde.

Lo odio perché è un fottuto genio affetto da sociopatia ed innumerevoli, altri, problemi a livello comportamentale.
Perché non sarò mai alla sua altezza.
Il divario è enorme

Mia disgrazia?” sogghigna il mago mostrando i denti, come farebbe una fiera poco prima d'azzannare al collo la sua preda, con occhi ossidiana animati da una fiammella di pura cattiveria.
Lily Luna, esasperata, emette un grido rauco e stanco, afferrando il cuscino per scagliarlo con violenza contro la nera figura che, senza compiere alcun movimento per schivarlo diviene ombra, lasciando che l'oggetto attraversi la sua consistenza fumosa per collidere poi contro al vetro della finestra alle sue spalle.

Se hai finito di dare spettacolo avremmo alcune cose da chiarire” afferma Piton una volta riacquisita forma solida, osservando come la ragazza torni ad abbracciare le gambe, infilando il viso nell'incavo creatosi fra le ginocchia ed il petto con aria sconfitta e ferita; i capelli scarmigliati le ricadono attorno e, illuminati dalla pallida luce di quella mattina nuvolosa di novembre, paiono rifulgere d'oro e fiamme.

Auburn.

Se non impara a chiamarmi per nome non le dirò niente. Inoltre potrebbe anche sedersi, già ci sono abbastanza disparità fra noi quando riesco a stare in piedi. Sostenere un dialogo civile con lei che mi sovrasta in questo modo è davvero difficoltoso, oltre che inequo. Non sto affatto bene, quindi per favore si sieda e mi dia tregua” replica stancamente la giovane strega dopo alcuni minuti di silenzio; continuare a lanciarsi frecciatine è controproducente oltre che dannatamente fastidioso e Lily Luna non vede l'ora di poter tornare ad arrotolarsi fra le coperte a leggere e pensare, ascoltando musica, sperando che il dolore al ventre si attenui nel primo pomeriggio così da permetterle di strisciare verso la biblioteca per svolgere qualche ricerca sulla famiglia Peverell, oltre che sul grimorio perduto utilizzato per compiere il Rito.
Lo stomaco gorgoglia allegro, ricordandole che l'aver saltato colazione e cena la sera precedente non sono state scelte così sagge, ma lei non vi bada, continuando a mantenere la faccia ben nascosta per celare il turbinio d'emozioni e stanchezza piombatele improvvisamente addosso, evitando così il maledetto sorriso sornione che dev'essere apparso sulle labbra dell'ex professore una volta dichiarata la resa.

E mi recuperi il cuscino, per favore...”

Severus Piton ingoia una risposta acida e tagliente come fossero foglie d'un cactus ben appuntite, sbuffando contrito; s'impone disciplina ricordando d'avere a che fare con una Potter femmina e sedicenne, dalle discendenze Weasley ad incasinare neuroni ed albero genealogico, abbassandosi a recuperare il cuscino per adagiarlo poi sul materasso, a poca distanza dai piedi di lei, sedendosi poi sul bordo con un movimento fluido ed aggraziato; due occhi castani lo osservano con circospezione, nascosti fra braccia fasciate dall'ampia stoffa blu scuro, studiando la postura assunta dopo essersi accomodato sullo spigolo del materasso – in punta di culo - con una certa ammirazione, chiedendosi se anche quest'abilità nel muoversi in modo così studiato sia una conseguenza della sua condizione di non-morto o l'abbia posseduta sin da quando era in vita.
Altre richieste?” domanda l'uomo in tono calmo, utilizzando l'intonazione più conciliante del suo repertorio, la quale però non è esente da un certo sarcasmo di fondo.
In effetti sarebbe gradita una tazza di the darjeeling della Benoist, qualità delle foglie 'Orange Pekoe' lasciate in ammollo in acqua dalla temperatura di novantaquattro gradi esatti, accompagnato da biscotti al burro. Ma credo che se formulassi una richiesta del genere con convinzione mi ritroverei a terra, scossa dagli spasmi della Cruciatus, quindi no. Non ho altre richieste. Solo un po' di fame”
Avresti potuto non saltare la colazione”
Quando l'elfo domestico ha portato il vassoio era ancora buio e non avevo voglia di abbandonare il calduccio delle coperte per tirarmi su e mangiare. Poi sono stata talmente tanto stordita da chiedergli di portare via tutto senza calcolare che, magari, avrei potuto sbocconcellare qualcosa più tardi” ammette con una punta di imbarazzo, chiedendosi come siano riusciti a passare dall'urlarsi contro al parlare civilmente in pochi istanti; vede le labbra sottili dell'ex professore incurvarsi in un accenno di sorriso privo di scherno mentre la rimprovera bonariamente.
Davvero un disastro, mia disgrazia”
Lily” sbotta la ragazza assottigliano lo sguardo “Mi chiamo Lily”
Poi, notando con stupore l'impercettibile fremito che ha attraversato il viso dell'uomo con la veloce fugacità del lampo si corregge, affrettandosi ad aggiungere anche il secondo nome; una morsa ghermisce lo stomaco stringendo con inaudita forza mentre la realizzazione del 'perché' lui si ostini a non utilizzare il suo nome di battesimo le attraversa la mente annullando ogni altro pensiero, riecheggiando cacofonica.

Lily. Lily Evans. Lily Potter. Lily Luna Potter.
Mapporc...

Suo padre raccontava che durante le lezioni di occlumanzia Piton l'aveva spesso ripreso per l'utilizzo sfacciato e sconsiderato del nome Voldemort, quasi ne avesse serio timore, come se esso fosse impregnato dello stesso potere oscuro appartenente al suo possessore.
Nonostante fosse uno dei Mangiamorte più potenti ed avesse ingannato per anni l'Oscuro Signore, facendogli credere d'essere il suo servitore più leale, l'ex professore non aveva mai utilizzato l'epiteto con il quale il mago oscuro aveva scelto di farsi conoscere nel Mondo Magico, recidendo ogni legame con le sue origini babbane; se 'Voldemort' o 'Tom Riddle' sono il tabù scaturito dal suo retaggio di Mangiamorte, la strega è convinta che il nome 'Lily' contenga in sé un veto ancor più stringente e si stupisce – di nuovo – nel constatare quanto l'uomo sia profondamente sentimentale, dato che non sono bastate due guerre, anni passati a vivere nell'ombra e, successivamente, la morte per cancellare il sentimento provato nei confronti di Lily Evans. Vederlo così debole di fronte ad una semplice parola la spiazza, poiché in questi frangenti non somiglia per niente all'algido bastardo che la massacra a suon di battute taglienti e che ha ridotto diversi cadaveri ad una purea di ossa e muscoli ritorti, con una rapidità impressionante.

Un passo alla volta Lily Luna.
Un passo alla volta...
Oltre ai risvegliati qui abbiamo un altro serio problema da risolvere.

Comunque, considerate le circostanze va bene anche Mia Disgrazia. Lo sono. E suona abbastanza tragico da adattarsi alla situazione” la strega alza finalmente il viso, osservandolo con occhi vispi ed un caldo sorriso rassicurante sulle labbra, cercando di fare del proprio meglio per apparire conciliante e sincera; il mago però non pare aver compreso le sue buone intenzioni e, dopo aver riacquisito la consueta – altera – freddezza replica piattamente: “Sembri divertita”
No, tutt'altro. Preferisco che lei utilizzi un appellativo che non le dia disturbo, inoltre sono davvero felice di essere la sua disgrazia, anziché quella di gente come Rowle o McLeod. Non appare con le sembianze di un cadavere putrescente e, dopo giorni di obbligata collaborazione, posso affermare che la sua ironia è quasi divertente. Insomma, almeno ha spirito ed è intelligente. Non come quegli altri”
E queste lusinghe a cosa dovrebbero servire, esattamente? Chiariamo una cosa Potter” restringe pericolosamente quegli occhi scuri, algidi, puntandole contro il lungo e pallido indice della mano sinistra affinché l'attenzione verso le sue parole sia totale, poiché non accetta fraintendimenti né ha intenzione di tornare, in futuro, su questo discorso; la ragazza espira forte dal naso, passano nervosamente una mano fra la criniera fiamma, scarmigliata, pronta a ricevere l'ennesima – insensata – ramanzina non richiesta.

'Affanculo pure la cortesia

Ho passato diciassette anni ad insegnare a teste di legno tue pari e nessuno studente ha mai pensato di complimentarsi con me per le mie battute o il mio acume. Le uniche lusinghe rivolte alla mia persona sono state, in ordine, 'pipistrello dei sotterranei', 'vampiro delle catacombe' ed infine, summa aurea, 'quello stronzo, bastardo, untuoso naso a becco'. Sottolineo inoltre, affinché la questio del nome sia chiara, che l'appellativo con cui ti hanno battezzata non mi crea alcun disturbo. Non vedo la necessità d'utilizzarlo semplicemente perché non ti considero ancora meritevole del rispetto attribuibile ad un essere umano pensante e coscienzioso.”
In pratica mi sta definendo un'ameba deficiente?” sbotta la giovane, assottigliando gli occhi castani in uno sguardo carico di rancore, chiedendosi come abbia potuto provare un briciolo di pietà o compassione verso quella creatura maligna e perfida, capacissima di difendersi da sé, la quale riesce a distruggere ogni buon proposito d'una convivenza civile.
Paragone molto sgraziato, ma veritiero”

Bastardo

Per un attimo, mentre elencava i soprannomi che le hanno affibbiato gli studenti nel corso dei suoi anni d'insegnamento, ho quasi provato compassione. Sentimento sradicato brutalmente e demolito dalla sua impeccabile e maligna dialettica in poco meno d'una decina di secondi. Le faccio i miei complimenti sinceri, non ho mai visto una persona altrettanto colta, che sa sfruttare in modo così tremendo la propria abilità nel discutere”
Lui l'osserva per qualche istante in silenzio con improvvisa – pesante – serietà, il ghigno ridotto ad un vacuo accenno nell'incurvatura delle labbra e nelle rughe d'espressione agli angoli .

Saresti ben lontana dall'essere ' un'ameba deficiente', utilizzando la tua definizione, se ti impegnassi di più ad abbandonare quella sciocca infantilità a cui t'aggrappi quando credi di non avere capacità sufficienti per affrontare ciò che hai di fronte. Possiedi acume ed ottime capacità discorsive, nonché una discreta conoscenza delle arti magiche. Tuttavia pecchi di pigrizia. Eliminando questi difetti potresti quasi risultare interessante, Mia Disgrazia...”
Lily Luna spalanca la bocca pronta a ribattere con veemenza, aggrappandosi alla frustrazione covata in corpo per giorni la quale, alimentata dall'indisponenza dell'ex professore, dovrebbe bruciarle le viscere come un rogo ardente, ma s'accorge di non esserne in grado poiché la rabbia s'è smorzata divenendo una fredda voragine in cui ogni istinto bellicoso è affogato miseramente, lasciandola afona e stupida, con il viso stanco trasmutato nella perfetta imitazione della faccia di zio Ron durante i monologhi politici di Hermione alle cene di famiglia; non capisce come quest'uomo – essere – possa passare dallo scherno alla lode senza mutare inflessione né concedere alcun gesto d'amichevole apertura verso il proprio interlocutore, né comprende quale sia la vera opinione che ha di lei.
Le parole che le ha rivolto, benché neutre e volte unicamente a farle notare quanto siano sbagliati alcuni atteggiamenti che ha mostrato durante la caccia, nonché nelle varie interazioni per questioni legate al Rito e alle informazioni delle quali è necessario entrare in possesso, sono comunque un grosso passo avanti rispetto alla sgarbataggine con cui s'è sempre approcciato sino ad ora e, stranamente, gli è grata per questo barlume di cortesia; se fossero persone diverse, meno solitarie e più espansive, proverebbe ad allungare una mano per stringere la sua in un muto gesto di vicinanza ed affetto, ma la strega non è mai stata particolarmente amante del contatto fisico e ha il sospetto che Piton interpreterebbe male quel gesto istintivo, sigillando nuovamente le mura che s'è costruito attorno come scudo ed annullando il piccolo spiraglio concessole.

Piccoli passi. Procediamo lentamente.
Anche io ho qualcosa da dire.

Ho sbagliato a prendermela con lei per aver fallito, l'errore è stato unicamente mio ed è accaduto perché ero spaventata, stanca e incredula. Quando abbiamo iniziato questa missione credevo che dare la caccia a dei cadaveri semoventi fosse facile, date le condizioni precarie in cui versano non pensavo sarebbero stati capaci d'opporre una seria resistenza. Durante la notte del trentun ottobre mi sono lasciata cogliere di sorpresa, ma sono sicura che, se avessi posseduto le conoscenze che ho ora sarei riuscita a battere quella creatura senza troppi problemi. Non pensavo che gli altri sarebbero stati così agguerriti ed in grado d'usare ancora gli incantesimi. Non pensavo che si sarebbero mostrati così...umani” Nel dare voce a ciò che prova, le memorie di quanto accaduto durante le due terribili notti trascorse nella Foresta Proibita le invadono la mente, risvegliando ancora una volta quella torma di sensazioni oscure, negative, che per giorni ha cercato di dimenticare; distoglie lo sguardo dal viso affilato e pallido dell'ex professore, incapace di sostenerne il giudizio e l'abbassa sul materasso, osservando l'intrico di coperte sfatte senza però vederle davvero, persa ancora una volta nel buio umido del sottobosco, ove il forte odore di vita e foglie marce permea insistente ed uno stuolo d'animali notturni caccia in silenzio.
Ammettere apertamente di aver avuto dei limiti è una cosa che odia poiché la fa sentire vulnerabile e sola, inadeguata alle sfide che si troverà ad affrontare in futuro, siano esse esami scolastici o cacce di creature che dovrebbero essere morte da due decenni, poiché incrina la maschera di altera perfezione che s'è cucita addosso così da nascondere agli altri compagni di scuola le sue insicurezze, affinché non la attaccassero pubblicamente tirando in mezzo il cognome che porta; tutte le volte in cui e non è stata in grado di eseguire un esercizio o un compito è stata pesantemente sbeffeggiata dagli altri ragazzi, i quali credono che il suo unico talento consista nell'essere figlia del Salvatore del Mondo Magico, pertanto una ragazzina frivola ed abituata alla celebrità, incapace d'ottenere alcun risultato con le sue sole forze.

Certi cognomi chiudono più porte di quante ne aprano.
La realtà è ben diversa dall'oro patinato, ostentato negli articoli del Profeta.


Rowle era umano, se non ne avessi avvertito la vera natura non l'avrei mai considerato già morto. In più sapeva ancora utilizzare gli incantesimi d'attacco e difesa con buona maestria. Queste cose mi hanno spiazzata, l'idea di fare del male ad un essere vivo e senziente mi ha spaventata”
Thorfinn Rowle è morto durante la battaglia di Hogwarts nel '98. Quel che è rimasto di lui non era nient'altro che un corpo vuoto animato dalla follia” Con tutta la calma maturata in anni d'insegnamento, Piton le racconta con clinica precisione le conseguenze di ogni fattura scagliata contro all'ex Mangiamorte redivivo, sottolineando come nessuna delle funzioni motorie sia stata alterata nonostante la rottura di ossa e muscoli, nonché l'assenza quasi totale di sangue dai numerosi squarci aperti nelle carni; mentre parla nota che la strega si è seduta con la schiena dritta, osservandolo con silenziosa attenzione così da poter assimilare appieno tutti i – raccapriccianti – particolari della vicenda come fosse ad una banale lezione scolastica, con una sete di conoscenza tale da lasciarlo piacevolmente spiazzato.
Si sarebbe aspettato che la Sua Dusgrazia lo pregasse di cambiare argomento o l'azzittisse, non che lo guardasse con un tale interesse, ponendo alcune valide domande sugli incantesimi
da lui utilizzati durante il combattimento e chiedendo in più d'un occasione quali esercizi svolgere per migliorare le sue capacità, nonché consigli per non risultare totalmente di peso durante le prossime cacce.
C'è qualcosa in lei che la rende assai diversa dalla chiassosa e luminosa torma dei parenti Potter-Weasley, una scheggia d'ombra ben celata all'interno del subconscio che la rende immune all'orrore, spingendola a provare un'attrazione sinistra – pericolosa - verso tutto ciò che è tetro e decadente, abbandonato e pericoloso, verso i cosiddetti tabù tanto cari al Mondo Magico moderno; nonostante si sia rifiutata di combattere durante la notte del tredici novembre, il mago sa che la ragazza non ha alcuna fobia degli spiriti o dei cadaveri, altrimenti le sue rimostranze sarebbero state assai più accanite e plateali della mesta accondiscendenza con la quale ha accettato l'incarico assegnatole dalla Mietitrice, sebbene all'inizio lui abbia scambiato tale sottomissione per rassegnazione mista a quella punta di follia marchio Potter, gli è bastato vedere con quanta determinazione è rimasta nella foresta per capire che – oltre la maschera- la Sua Disgrazia brama le ombre più di quanto aneli alla luce.
E' caduta con la faccia nel fango ferita ed umiliata, giusto il tempo per versare qualche amara lacrima di autocommiserazione prima di trovare nuovamente le forze per alzarsi in piedi e riprendere la lotta con ancor più voglia e determinazione che in origine; la lezione, a quanto pare, s'è rivelata assai più efficace di ogni parola di conforto, pensa l'ex professore con una punta d'orgoglio ed è assai curioso di vedere quali e quante altre trasformazioni compirà la ragazza prima che l'ultima caccia sia terminata.

In quale chimera ti trasformerai, Mia Disgrazia?

Buona parte delle creature che popolano la Terra sono modellate su base umana o animale. Déi, demoni, angeli, fate, banshee, folletti, gnomi, vampiri, licantropi ed altre oscure amenità che popolano i racconti folkloristici dei babbani ed il nostro, celato, mondo sono esattamente come te e me. Non pecco d'ottimismo nel ritenerti in grado di schiantare un pixie o un fauno se questi tentassero di strapparti i capelli o cavarti un occhio. Focalizzati sul contenuto e dimentica l'aspetto esteriore mantenendo sempre ben a mente contro a cosa stai combattendo. Le apparenze, come spero ti sia stato insegnato durante le lezioni di Difesa Contro le Arti Oscure, sono solo graziose maschere atte a confondere e celare la vera natura dell'orrido, poiché ogni creatura oscura che si rispetti indossa sempre sembianze concilianti per trarre in inganno le proprie prede, affinché non notino il marcio che in esse risiede e muoiano senza troppe resistenze”
Tratto dal saggio di John Aubrey, ' Fascinazioni ed inganni dei notturni' ” replica la giovane strega con enfasi, strappando una silenziosa nota di plauso all'uomo, stupito nell'apprendere che un ex Auror quale Murray consigli letture così 'adulte' e poco 'scolastiche' ai suoi studenti; il testo di Aubrey è un ottimo trattato sulle capacità illusionistiche e sul modus operandi utilizzato da varie creature notturne per attrarre prede umane senza ricorrere alla violenza, alcune delle quali vengono però descritte in modo assai crudo rendendo l'opera poco adatta ad un pubblico adolescente.
Stando alle informazioni raccolte sin ora posso affermare che i cadaveri da te risvegliati potrebbero possedere capacità di rigenerazione dei tessuti, ma ciò dipende dalla frequenza con cui si nutrono e da che tipo di carni e sangue ingurgitino. Inoltre penso che un altro fattore determinante del loro aspetto esteriore sia lo stato di decomposizione in cui versavano prima che tu compiessi il Rito e quanto potere abbiano assorbito da esso”
Dato che è morto nella Foresta Proibita non penso che Rowle possa essersi conservato così bene per più di vent'anni. Però si, potrebbe essersi nutrito nel mentre, magari di animali di grossa taglia dato che non sono trapelate notizie di aggressioni a studenti della scuola, nelle scorse settimane. O forse si trovava sepolto molto vicino al luogo in cui abbiamo tracciato il cerchio. Ma no, non credo dipenda da questo, McLeod si trovava all'interno e ne è uscito molto più macilento” obbietta la strega corrugando la fronte, agganciando le informazioni fornite da Piton alle scarne in suo possesso, cercando di trovare una spiegazione obbiettiva e razionale al perché alcuni cadaveri appaiano meglio conservati d'altri, riuscendo a loro volta ad utilizzare la magia per attaccare o difendersi; eppure non dovrebbero esserne ancora in grado, a meno che l'essere un mago o strega sia una capacità neuronale o genetica innata posseduta da alcuni individui e quindi, relazionata all'integrità dell'encefalo e dei tessuti corporei, anziché all'anima.
Scopriremo quali congetture sono corrette e quali, invece, errate quando il tuo periodo di convalescenza sarà terminato. La scorsa notte ho catturato un soggetto che potrebbe farci da cavia, dato il perfetto stato di conservazione corporea in cui versa. Lo tengo prigioniero in un luogo sicuro all'interno del parco di Hogwarts, protetto da possibili intrusioni da parte di qualche ignaro studente ficcanaso” Piton osserva il volto tirato della giovane Corvonero sul quale la concentrazione cede posto ad uno smarrito sbigottimento che ne trasmuta le apparenze rendendola più bambina, decisamente Weasley data la poca intelligenza con il quale l'osserva sgranando gli occhi e boccheggiando nel cercare d'articolare un'affermazione coerente, senza riuscirvi.
Lei ha davvero? Un altro risvegliato?”
Ovviamente, non potevo certo passare giorni ad aspettare i tuoi comodi in panciolle, Disgrazia, ti ricordo che non abbiamo poi così tanto tempo per sistemare questa spinosa faccenda ed i cadaveri sono parecchi, dotati della pessima capacità di deambulare autonomamente. Riguardo poi al secondo risvegliato catturato, quello più in ' salute' conosciuto come Turpin, ti avverto: vuole parlare con te e tutt'ora ti cerca, a quanto pare ha cose importati da riferirti”
Vuole parlare con me? Perché?” domanda la strega improvvisamente inquieta, muovendosi sul materasso per trovare una posizione più comoda e difendersi dall'improvviso brivido freddo, simile al tocco delle dita morte di Rowle sulla guancia sfregiata, che le è sceso lungo la spina dorsale nell'udire le parole di Piton.
' Sfama i perduti ed ascolta il loro vaticinio, dopodiché inviali nuovamente al giusto sonno' , così ha detto la Nera Signora durante il colloquio in biblioteca, ma fin ora tu ti sei limitata a compiere due sole delle tre azioni richieste: li hai sfamati e mandati a dormire senza ascoltare cos'avessero da rivelare. Probabilmente ciò non è stato possibile perché, Rowle a parte, gli altri versavano in uno stato di decomposizione tale da non poter articolare alcun sono, oppure perché il tuo controllo sulla magia di risveglio è stato sin da subito assai scarso, ma ritengo che in futuro ed in presenza di risvegliati integri, un tentativo lo dovresti fare” l'ex professore la fissa serio, lasciando che questa nuova consapevolezza inizi ad attecchire nell'animo della strega generando dapprima un'ondata di rigetto e panico, per poi placarsi, annichilita da quell'oscura sete di conoscenza che la sobilla dal profondo dell'animo, spingendola a compiere assurde follie.
Non sappiamo ancora se le informazioni date dalla Morte siano attendibili. Potrei anche non essere ciò che Lei ha supposto” mormora studiando il volto impassibile di Severus Piton, il quale si limita ad osservarla di rimando in silenzio, con occhi ardenti nella fioca e fredda luce di quel gelido mattino novembrino, prima di scuotere appena il capo facendo ondeggiare i lunghi capelli scuri come inchiostro senza però dar voce ai pensieri che gli agitano la mente; che uomo strano, riflette lei imitando il suo silenzio, domandandosi se ciò che l'abbia spinto ad uscire ogni notte solo, a caccia nella Foresta Proibita, sia più della cortesia fra compagni di squadra e della necessità impellente di voler tornare all'agognato riposo eterno, una sorta di gentilezza mascherata da obbligo, quasi volesse aiutarla senza rendere il fatto troppo palese.

Lo odio? Forse un poco, quando si comporta da sadico stronzo.
Però, un po' come Mirtilla, a modo suo sa darmi sostegno.
Tanto basta.

Non si preoccupi, stavolta manterrò i nervi saldi ed ascolterò ciò che questo Mangiamorte vuol raccontare. Magari potranno essere informazioni utili” replica la ragazza incurvando le labbra in un sorriso gentile, tornando a quel tono sbarazzino e conciliante utilizzato poc'anzi per cercare di intavolare una conversazione civile con l'ex professore, finché l'ennesima – stavolta potente – fitta all'addome non la costringe a digrignare i denti in preda al dolore, spingendola a distendersi sul materasso con le gambe ben dritte per diminuire la pressione esercitata sulle viscere, fornendo così un po' di sollievo ai muscoli dell'addome; di tutte le maledizioni legate al sangue presenti nella sua persona, l'essere femmina la considera, a volte, quella assai più fastidiosa.
Piton la studia inarcando appena un sottile sopracciglio scuro, colpito dall'improbabile abbigliamento costituito da quei larghi vestiti da ginnastica spaiati e logori, culminanti in orrendi calzettoni da bimba in età prescolare che persino gli elfi domestici presenti nelle cucine del castello rifiuterebbero d'indossare, chiedendosi se Potter senior guadagni davvero così poco da non poter permettere alla figlia un pigiama decente, o sia lei sciatta di suo; nota poi il modo in cui stringe le mani aperte contro lo stomaco, muovendo i palmi in un massaggio leggero ed i pensieri sugli abiti logori passano in secondo piano, soppiantati da temi assai meno frivoli.

Mestruazioni?” domanda con noncuranza, osservando il viso della ragazza accendersi d'una lieve tonalità porpora mentre riprende a boccheggiare in cerca delle parole adatte a costituire una valida replica, le quali, curiosamente, si tramutano tutte in colorite imprecazioni.
Ma cazz! Le sembrano cose da chiedere ad una ragazza così alla leggera?! Poi lei che ne sa?” sbotta Lily Luna sgranando gli occhi, sbattendo la testa contro al materasso colma d'esasperazione mentre torna per l'ennesima volta a dubitare della 'normalità' di quanto sta accadendo in quella stanza; come possono passare dagli insulti al conversare di temi leggeri quali morti e oscure maledizioni, cacce notturne e saggi, scivolando poi in quell'argomento di spinosa trattazione riguardante i disturbi femminili mensili, senza che Piton mostri alcuna variazione d'espressione o accenno d'imbarazzo, quasi fosse davvero scolpito nel marmo, cuore compreso.
Sono stato capo della casa Serpeverde per sedici anni ed è ricorrenza che molte bambine delle prime classi, nel passaggio fra l'infanzia e la pubertà, manchino del coraggio di parlare dei loro 'problemi mensili' ai genitori via gufo o alle compagne più grandi, in stanza, quindi a chi pensi fosse affidato l'ingrato compito di renderle edotte sulla loro condizione, testa di legno?”
In effetti è possibile trovarsi spaesate se le madri non spiegano prima quelle due cose fondamentali legate alla crescita. Attualmente, quando tale dialogo manca si sopperisce cercando info su Google, però capisco che ai tempi....No...'spetti n'attimo...” biascica esterrefatta la ragazza cogliendo il senso delle parole pronunciate dall'uomo, le quali la spingono a schizzare nuovamente sin posizione seduta così da poterlo osservare meglio, con occhi larghi e la stessa espressione poco intelligente assunta da Ronald Weasley durante le lezioni di Pozioni, mentre lui si limita a sogghignare divertito.
Ma lei non aveva ventun anni quando ha iniziato ad insegnare?”
Confermo” scandisce laconico, scatenando un'improvviso ascesso di risa nella giovane seduta di fronte, la quale crolla di schiena contro al materasso stringendosi forte lo stomaco, continuando a ghignare e rotolare come una puffola rossiccia, impazzita, da una sponda all'altra del letto.
Ma dai! Non ce la vedo proprio a consolare una bambina di dodici o tredici anni convinta d'essere stata affatturata da qualche deficiente, né a spiegare cosa sia in realtà il disturbo di cui soffre. Io pensavo fosse compito di Madama Chips o della professoressa McGranitt, mica suo! Poi a ventun anni si sa che i maschi sono ancora dei gran deficienti”

Piton sta per afferrarla di malagrazia quando un suono proveniente dalle scale oltre la porta della stanza attira la sua attenzione, spingendolo a svanire rapidamente fra le ombre senza dare alcun avviso a quell'idiota della sua Disgrazia, così impegnata a ridere sguaiatamente da non essersi accorta dei passi affrettati che stanno risalendo la rampa di scale in pietra, né che il pesante uscio in noce dai cardini poco oliati si sia aperto con il consueto e fastidioso cigolio.
Oh, stai finalmente manifestando i segni della pazzia, Potter?”
Lily Luna si blocca incredula con il respiro bloccato, immediatamente soffocato da un violento colpo di tosse carico di catarro; si volta di scatto, in un turbinio di capelli ribelli color fiamma, incontrando occhi azzurri limpidi come il cieli tersi del sud, sornioni.

Ciao Trevisan, mi spiace deluderti” mormora imponendo un tono di voce fermo e sicuro, recuperando con rapido movimento della sinistra lo smartphone finito ai margini del letto, vicino alla testata, così da illuminarne lo schermo sul quale spiccano le stringhe di promemoria di lettura di mail e messaggi.
Stavo semplicemente ascoltando un audio divertente inviatomi da mio fratello”
Oh...peccato” sogghigna la strega con un'alzata di spalle, muovendo rapide falcate verso il comodino al lato del suo letto, aprendo poi il cassetto per recuperare una piccola scatolina in plastica dalla forma tondeggiante, custodia d'un paio di auricolari wireless di colore nero che s'infila nella tasca della gonna, lanciando una seconda, pentrante occhiata alla compagna di stanza.
Non sapevo avessi sviluppato la capacità di connetterti allo smartphone con la sola forza del pensiero, Potter. Sei un'inesauribile fonte di stranezze” Indica con un cenno del capo lo smartphone nella mano dell'altra, con le cuffie ben avvolte attorno ed il jack inserito; Lily Luna non si scompone, sebbene i pensieri siano mutati in una pletora di colorite imprecazioni che le impediscono di concentrarsi abbastanza da elaborare una scusa decente, poiché ciò che desidera ora è togliersi la Trevisan dai piedi il prima possibile per tornare ai suoi affari.

E magari a maledire Piton per non avermi avvertita dell'arrivo di Milena.

Beh, era talmente spiritoso che l'ho ascoltato giusto un minuto fa, ma ho continuato a ridere fino ad ora ripensandoci. Sai, James sa essere simpatico quando vuole o non è impegnato ad offendere il prossimo per qualche futile motivo”
Quindi la voce che ho sentito mentre salivo le scale era quella di tuo fratello? Mi pareva di ricordarla diversa, meno adulta” la domanda di Milena cala con la precisione d'una molotov in una piazza gremita d'innocenti, mandando in frantumi la falsa compostezza mostrata da Lily Luna la quale, abbandonata l'espressione un po' idiota e gioviale con la quale ha accolto l'arrivo della compagna di stanza, ora la fissa seria, senza più alcun interesse nel mostrarsi cortese.
Mi sembra ovvio che fosse la voce di James Sirius riprodotta dallo smartphone. I maschi qui dentro non possono entrare e sia Grace che Hilary sono via da stamattina, sicuramente a lezione o in pausa studio, attività che dovresti svolgere anche tu anziché bighellonare per la camera” ribatte sedendosi composta, con la schiena ben dritta, osservando la compagna con uno sguardo glaciale il quale non ammette repliche di sorta.
Non sapevo fossi passata dalla parte dei vigilanti, Potter. Comunque puoi stare tranquilla, sono salita solo per recuperare le cuffie così da sopravvivere all'ora di Storia della Magia senza finire cadavere come il professor Ruf” Milena richiude il cassetto, incamminandosi poi verso la porta del dormitorio senza porre altre domande o degnare la Potter d'una seconda occhiata.
Ah, dimenticavo, c'è Michael in sala comune che ti cerca, dice che ha urgente bisogno di parlarti. Probabilmente per definire alcuni schemi delle prossime partite” Prima di svanire oltre l'uscio cigolante Milena si gira di nuovo, ogni accenno di calore svanito dagli occhi mentre scandisce con impietosa fermezza ciò che Lily Luna intuisce essere un esplicito avvertimento a mostrarsi più guardinga in futuro, poiché la strega italo-croata ha sicuramente un sacco di difetti, ma di certo non è stupida e l'ha puntata, interessata da quanto è riuscita a compiere durante la notte del trentun ottobre.
Per inciso Potter, io non ho mai detto che la voce con cui stessi conversando fosse maschile, così come reputo improbabile che una battuta di tuo fratello ti abbia divertita così tanto da ridurre il letto ad uno sfacelo. Albus non è mai stato particolarmente divertente e James faceva battute talmente basse da risultare pessime. Se ti divertono ben venga, anche se ricordo che fra te ed il maggiore dei tuoi fratelli corresse buon sangue, specie quando ti insultava per le tue stranezze. Salutami quell'idiota di James S. e ricordagli, che da quando se n'è andato, Hogwarts è decisamente un posto più vivibile”
Detto ciò sparisce oltre la porta in uno svolazzo di tunica nera e lunghi capelli castano biondo raccolti in una coda alta, lasciando Lily Luna a combattere contro un'improvvisa tachicardia; la ragazza lancia una rapida occhiata alla stanza in cerca d'un ombra più scura delle altre, dai bordi slabbrati e fumosi, ma non scorge alcunché d'anomalo, quindi immagina che Piton si sia ritirato ove è solito svanire quando si congeda e che quindi lei sia libera d'incamminarsi giù per l'angusta scala a chiocciola in pietra che conduce alla sala comune, sperando che Reeds abbia davvero un valido motivo per aver richiesto un incontro, pur sapendo della sua convalescenza.

La Trevisan ha ragione, sarà sicuramente per il Quidditch.

Michael Reeds, studente del settimo anno con una spiccata dote per l'aritmanzia e le Rune Antiche, riveste la carica di capitano della squadra di Corvonero, giocando altresì nel ruolo di battitore assieme a Milena; dopo i primi anni a strappare il secondo posto ai Serpeverde lottando con unghie e denti, fino all'ultimo secondo, la squadra si è rafforzata con l'arrivo di Harriet McKinnon e Justin Chambers, rispettivamente nelle posizioni di terzo cercatore e portiere, che con le loro abilità – unite all'innato talento di Lily Luna nello scovare il boccino d'oro – hanno permesso alla squadra nero\blu di trionfare in diverse stagioni, battendo persino il Dream Team composto da Weasley, Potter, ed i loro Grifondoro.
Potter!” La saluta il ragazzo comodamente seduto su una delle chase-longue blu oltremare che occupano la parte centrale della sala comune, un'ampia stanza tondeggiante le cui pareti sono state riempite da alte e massicce scaffalature in mogano straripanti di libri e curiosi marchingegni, intervallate da ampie finestre terminanti in archi a sesto acuto, vicino alle quali sono stati piazzati alcuni cannocchiali di pregiata fattura, piante d'interno ed una statua della fondatrice, Rowena Corvonero.
Michael è un ragazzo di bell'aspetto con penetranti occhi grigioverdi ed un viso regolare sul quale spicca un nasino alla francese leggermente storto a causa della collisione con un bolide vagante, incorniciato da una zazzera di capelli tagliati a caschetto, ricci e ribelli, d'un biondo che ricorda il colore del grano maturo; è basso e longilineo, perennemente intento a spulciare qualche saggio in runico o complicato trattato d'Aritmanzia e, una volta uscito da Hogwarts, intende specializzarsi in Matematica Magica.

'Giorno Mik” lo saluta la strega prendendo posto affianco a lui, mentre il ragazzo recupera dalla tracolla un plico di pergamene fitte d'una scrittura sottile e curata, intervallata da schemi e diagrammi, rozzi disegni del campo di Quidditch e di alcuni triangolini che, nella realtà, dovrebbero rappresentare i giocatori in campo. “Ti chiedo scusa per averti disturbata quando ancora ti trovi in convalescenza, purtroppo il tempo stringe e fra esami e tesine il mio tempo libero risulta tremendamente risicato. Spero che le tue condizioni siano migliorate, comunque, e che presto tu possa tornare a lezione”
Si dai, rispetto a quattro giorni fa va decisamente meglio. Per oggi non preoccuparti, capisco quanto possa essere dura portare avanti mille progetti diversi con la Spada di Damocle degli esami sul coppino, quindi dimmi pure” risponde la strega fissando gli schemi incuriosita.
Il ragazzo le porge il plico di pergamene trattenute da una clip, senza dilungarsi in ulteriori e non necessari convenevoli; è sempre stato un tipo assai sbrigativo, il quale preferisce impiegare il tempo a sua disposizione in attività utili e conversazioni proficue, peculiarità che gli ha permesso di pianificare allenamenti soddisfacenti persino quando veniva difficile conciliare i mille impegni exrascolastici dei membri della squadra.

Queste sono alcune idee per i prossimi allenamenti. Strategie, tecniche di volo e schemi di gioco. Se non sei troppo stanca vorrei che gli dessi una letta e, sempre se te la senti, mi piacerebbe che domani fossi presente all'allenamento. Quest'anno sarà ancora più dura definire delle date per gli incontri settimanali, ma ci proveremo. Come sempre chiedo impegno da parte di tutti gli effettivi, accettando solo assenze giustificate da motivi di salute o di studio”
Lily Luna afferra le pergamene iniziando a spulciarle con interesse, studiando i disegni abbozzati ed i diagrammi nei quali convergono i dati raccolti durante gli anni precedenti sulle formazioni delle quadre avversarie, composizione, membri (abilità e punti critici), nonché riserve; osserva poi il viso calmo di Michael e, per un'istante, le sembra di essere tornata a quella giornata di inizio ottobre nella quale si erano tenute le selezioni che, per il terzo anno di fila, avevano visto confermata la formazione Corvonero vincente. Nonostante sia passato appena un mese, tutto ciò pare accaduto in un'altra vita, quando ancora poteva divertirsi in una sana e rischiosa competizione di Quidditch, senza doversi preoccupare di oscure linee di sangue magico, Mangiamorte risorti e arcane profezie.

Non garantisco per domani, ma farò di tutto per essere presente” abbozza un sorriso, scacciando il fantasma prodotto dal ricordo delle unghie rotte dei risvegliati contro la pelle fredda del viso, lungo il corpo fasciato da vestiti fradici e laceri, inspirando un poco più pesantemente del normale per inseguire una calma che le sta sfuggendo, succube d'una nuova ondata di tachicardia; non le fa affatto bene pensare a com'era stata la sua vita, piatta e monotona, prima della notte di Halloween, poiché ora che l'ha perduta capisce davvero quanto sia stata stupida a desiderare che mutasse.
Ottimo! Ti aspetto al campo domani Potter, vedi di non deludermi!” la saluta Michael balzando in piedi dopo aver recuperato la tracolla ed il pesante tomo dal titolo in runico dimenticato sulla chase-longue durante il breve colloquio, strappandola dalle tetre elucubrazioni in cui è caduta.
Ciao Mik! Grazie per gli schemi” Lily Luna espira sconsolata guardandolo svanire lungo la scala a chiocciola discendente che collega la torre di Corvonero al castello, stringendo i fogli nel palmo destro; sta per tirarsi in piedi a sua volta con l'intento di tornarsene nuovamente a letto, trovando magari il tempo di dare una letta più approfondita agli appunti di Mik, quando l'attenzione viene catturata da una copia del 'Profeta' abbandonata sul basso tavolino in vetro posto fra la chase-longue sulla quale è seduta ed un divanetto basso, foderato d'una tinta lapislazuli.
Abbandona le pergamene per poter scorrere febbrile, con indice tremante la prima pagina, ignorando le notizie di testa per concentrarsi su un piccolo trafiletto che rimanda all'articolo completo presente a pagina 9, il cui titolo le ha causato un sinistro e freddo brivido alla nuca, simile ad una puntura d'ape.


SCEMPIO D'ANIMALI NEL PERTHSHIRE

gli Auror indagano

Ammontano a quattro le bestie ritrovate con gola squarciata,
completamente dissanguate, nell'area compresa fra Blair Atholl, Aldclune e Killiecrankie.
Una mucca, due cavalli ed un asino appartenenti ad allevatori babbani che ne hanno
scoperto i cadaveri a pochi passi dalle stalle ove erano stati ricoverati per la notte.
Dalla mancanza di segni d'effrazione e dalla crudeltà con la quale le povere
bestie sono state straziate, il Dipartimento ritiene possibile un coinvolgimento
di vampiri nella faccenda, sebbene gli esponenti dei maggiori clan scozzesi
neghino con veemenza, dichiarandosi innocenti […]


Oh 'fanculo” impreca maledicendo la Gazzetta del Profeta e la stupida politica della censura per tutto ciò che potrebbe urtare l'altrui sensibilità, impedendo così la pubblicazione di fotografie ed altro materiale ritenuto 'inidoneo'; vedere come sono state ridotte le povere bestie citate nell'articolo le avrebbe permesso di confermare i sospetti sulla natura dell'aggressore, che ritiene improbabile possa essere un vampiro, poiché difficilmente cacciano animali e se accade, non lasciano mai prove così vistose del loro passaggio.
Inoltre Blair Atholl non dista molto dal parco nazionale in cui sorge Hogwarts ed è possibile che qualcuno dei Mangiamorte redivivi sia giunto fin là a piedi, spinto dal bisogno di nutrirsi.

Una mucca.
Due cavalli
Un asino

Un quantitativo di sangue notevole, riflette catturando il labbro inferiore fra i denti, dato che una sola di queste bestie basterebbe a sfamare un risvegliato per giorni, sempre che sia solo e non si stia muovendo in branco con altri che versano nella medesima condizione; analizza lo scarno articolo presente a pagina nove, scoprendo che non è poi molto più lungo del trafiletto riportato in testata e non offre alcuna altra informazione o approfondimento utile alla sua causa, tranne la strampalata ipotesi che a compiere il massacro sia stato un presunto vampiro novizio, abbandonato dalle famiglie e costretto a reperire sostentamento da sé.


Settantotto cadaveri sono tanti e noi fin ora ne abbiamo trovati appena una manciata, troppo pochi.
La Foresta Proibita non è infinita e luoghi per nascondersi ve ne sono pochi, considerato quanto è densamente abitata da ogni genere di creatura magica.
Io e Piton non siamo gli unici frequentatori del sottobosco, poiché spesso vi entrano anche Hagrid ed il professor Paciock, i quali non sembrano ancora aver avuto contatti con i risvegliati.
E nessuno qui al castello o a Hogsmeade pare in allarme

Risale la scala a chiocciola che porta ai dormitori correndo, irrompendo all'interno della stanza con la furia d'un ciclone alla febbrile ricerca dell'ombra dell'ex professore di pozioni, con il giornale e gli appunti di Michael stretti fra le dita fredde; dopo qualche minuto passato a chiamarlo a gran voce la ragazza si arrende all'idea che, per oggi, dovrà fare a meno della sua presenza e si lascia cadere a letto esasperata, dopo aver rimesso a posto coperte e cuscino, pronta a lanciarsi su Google alla ricerca di altre informazioni inerenti alle bestie morte in Scozia quando nota, con la coda dell'occhio, una boccetta di vetro appoggiata con cura sulla pila di libri che le invadono il comodino, al cui collo è stato fissato un piccolo biglietto arrotolato.
Afferra l'ampollina, svolgendo il pezzo di pergamena fitto d'una scrittura aguzza, minuscola.

Stasera, dopo le 09:00 recati al settimo piano, di fronte all'arazzo di Barnaba il Babbeo Bastonato dai troll.
Cammina di fronte al muro e ripeti per tre volte 'necessità', concentrandoti.
Essendo una Potter penso tu conosca già questo luogo.

Ora ho delle cose da fare quindi non cercarmi.
La pozione è per il tuo 'disturbo'.
Quattro gocce in acqua dopo i pasti principali
Mescola bene e per il té, arrangiati.

S.T.P.


Dietro la catasta di libri scorge un piccolo fagotto di stoffa rigonfio che odora di pane appena sfornato; lo afferra e svolge il nodo, rivelando una generosa manciata di biscotti al burro con cannella e zenzero, più un piccolo pacchettino contenente uvetta, frutta candita ed arachidi.
Ma dai” borbotta la strega infilandone uno fra i denti ed assaporandolo con gusto, dimenticando per qualche istante il sinistro trafiletto letto sul 'Profeta' per appuntarsi mentalmente questa nuova stranezza compiuta dall'ex professore; sta per recuperare il telefono ed iniziare le indagini quando un lieve picchiettio contro il vetro della finestra la spinge a volgere lo sguardo verso il paesaggio nebbioso oltre il vetro, incontrando gli occhi ambrati – predatori – di un grosso gufo reale dal piumaggio castano grigio.
Ernest!” lo saluta dopo essere corsa ad aprire le imposte cosi da permettere al rapace di planare sul suo scrittoio, invaso da pergamene, libri, alambicchi e boccette d'inchiostro, penne d'oca, bic e matite, ove deposita con cura un pacchetto realizzato in carta di giornale e spago.
Lily Luna porge al volatile mezzo biscotto attenta a non farsi staccare un dito, per poi rompere l'involucro e rivelare la copertina azzurra delle Fiabe di Beda il Bardo.


Bene, iniziamo”




_____________________________________________________________________________________________________________________________________________


NDA: Capitolo riscritto quasi per intero in data 18\07\2023

Ed eccoci arrivati al terzo capitolo, pian piano la trama si sta delineando, le pedine si muovono sulla scacchiera e la nostra Lily Luna dovrà affrontare nuove sfide.

In questo capitolo si parla per la prima volta di tecnologia babbana nel Mondo Magico: sia Lily Luna che Rose e Milena utilizzano abitualmente gli smartphone per comunicare, ascoltare musica o svolgere ricerche; sebbene qui non sia stato specificato a causa della necessità di concentrare la narrazione su altri argomenti, Hogwarts – ed il Mondo Magico – hanno adottato molte invenzioni babbane, ma con regole decisamente ferree sul loro utilizzo, prima fra tutti l'impossibilità di divulgare video, foto o altro materiale inerente la magia su qualsivoglia sito o social babbano.
Esiste una sezione del Dipartimento della Difesa Magica che ha come unico scopo il vagliare tutto ciò che confluisce in rete dal Regno Unito, eliminando tutto ciò che potrebbe portare a rivelare l'esistenza della magia (Hacker maghi, insomma).
All'interno di Hogwarts le chiamate da cellulare sono consentite solo in apposite stanze e solo previa autorizzazione, inoltre è vietato portare in classe qualsiasi dispositivo elettronico durante le lezioni (giusto per far capire quanto a Milena importi di alcune 'regole'); internet invece funziona – tolti i problemi di 'campo' dovuti alle spesse mura del castello, specie nei sotterranei – un po' in tutto il castello ed è un buon modo per chi è nato babbano di tenersi in contatto con la famiglia (i gufi son belli ma vi voglio vedere a tenerli in un appartamento di Londra).

I) Il nome del gufo di Rose Weasley è un tributo ad Ernest Hemingway.


Un grosso ringraziamento a chiunque sia giunto fin qui.

Alla prossima.


_Morgan


  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: _Morgan