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Autore: 20maggio2013    12/04/2022    2 recensioni
[...] Nessuno dei due si accorse che l'attenzione di Kurt era rivolta a tutt'altro. Ma non alle sue riviste che lo aspettavo a casa, no. L'attenzione di Kurt fu attirata dal numero tre. E per numero tre si intendeva il ragazzo che si era appena tolto il caso e aveva passato una mano tra la folta chioma di ricci per ravvivarli dopo essere stati schiacciati dal casco per un'ora. L'osservò darsi una pacca con Sam esultando ancora per quella vittoria. Kurt era sicuro di non averlo mai visto prima, perché un ragazzo del genere sicuramente non sarebbe passato inosservato, non ai suoi occhi almeno. Lo osserverò in tutti i suoi movimenti. Osservò il suo modo di passarsi la mani tra i ricci, il modo in cui le sue labbra si curvavano in un sorriso, i suoi occhi. Dio i suoi occhi. Potevano essere così luminosi un paio di occhi? [...]
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'fearlessly and forever'
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Dopo cena, Kurt e Blaine decisero di fare una passeggiata nel parchetto vicino il ristorante. Camminavano l'uno affianco all'altro, facendo sfiorare appositamente le loro mani. Non volevano dare troppo nell'occhio, infondo erano pur sempre in una piccola città dell'Ohio dove la mentalità era ancora chiusa a certe cose e non volevano rovinarsi la serata per qualche stupido ignorante.
«Dimmi qualcosa di te che nessuno sa» disse Kurt fermandosi difronte al piccolo laghetto artificiale del parco, si poggiò sulla ringhiera con i gomiti e guardò per un secondo la luna riflettersi nell'acqua, poi alzò lo sguardo su Blaine.
«Qualcosa di me che nessuno sa? -domandò e Kurt annuì mentre Blaine si morse il labbro con fare pensieroso- Beh mi piace cantare» disse poi sorridente.
«Non vale, questo già lo so» ribatte Kurt facendo ridere il riccio.
«E oltre a cantare mi piace anche suonare il piano, da piccolo ho preso lezioni e credo di cavarmela» raccontò poi e Kurt strabuzzò gli occhi.
«Tu cosa? Pretendo di sentirti suonare il piano Anderson!» affermò assottigliando gli occhi e puntandogli un dito contro. Blaine rise per poi annuire.
«Va bene Hummel, farò tutto quello che vuoi -rise ancora spingendolo leggermente con la spalla- Ora però voglio sapere qualcosa su di te che nessuno sa»
«Okay ma.. promettimi di non prendermi in giro» disse guardandolo attentamente.
«Non lo farei mai, Kurt» rispose con tono serio guardandolo negli occhi, Kurt annuì poi sospirò prima di iniziare a parlare.
«Come già sai, mia madre è morta quando io avevo solo otto anni ma eravamo molto uniti -iniziò a parlare e Blaine gli strinse di nascosto la mano, Kurt abbozzò un sorriso per poi spostare lo sguardo verso il laghetto- Ogni sera, prima di andare a letto parlo con lei e le racconto la mia giornata. E mi piace pensare che ovunque lei sia ora, mi stia ascoltando. Forse sembrerà stupido, ma mi fa sentire vicino a lei» confessò tenendo lo sguardo fisso sul lago. Blaine gli strinse ancora la mano e poi lo fece voltare delicatamente verso di lui.
«Non penso affatto che sia stupido, Kurt. Anzi la trovo una cosa molto dolce» gli sorrise e Kurt fece lo stesso e in quel momento avrebbe davvero voluto baciarlo. Le sue labbra non erano mai state tanto invitanti come lo erano in quel momento e i suoi occhi illuminati dalla fioca luce dei lampioni e delle stelle erano davvero incantevoli. Ma non lo fece, non lo fece perché non erano soli in quel parco. Così si limitò a sorridergli e allungò una mano verso di lui, stringendo la sua come a dirgli "Vorrei tanto baciarti in questo momento" e Blaine ricambiò la stretta facendogli capire che anche lui avrebbe voluto baciarlo.
«Sai, gli ho parlato anche di te» confessò poi riprendendo a camminare al suo fianco e tornando verso la macchina.
«Di me? Davvero? -chiese incredulo Blaine e Kurt annuì, certo che aveva parlato di lui, come avrebbe potuto non parlare a sua madre di lui- E cosa.. cosa le hai detto?» 
«Le ho detto che c'è un ragazzo, forse un po' troppo basso -scherzò e Blaine lo spinse di nuovo facendolo ridere- Dicevo, le ho detto che c'è un ragazzo un po' basso ma con dei ricci adorabili e degli occhi incantevoli -disse arrossendo e Blaine sorrise continuando a camminare al suo fianco- che riesce a rendermi incredibilmente felice»

E quando furono finalmente lontano da occhi indiscreti, Blaine fece quello che aveva voluto fare per tutta la serata. Si avvicinò alle labbra e lo baciò. E poi Kurt lo invitò a scendere, perché non voleva ancora salutarlo e poi era ancora presto e il giorno dopo sarebbe stata domenica. E Blaine lo baciò di nuovo in risposta. Quello che Kurt non si sarebbe aspettato era che suo padre fosse ancora sveglio ad aspettarlo e che avesse assistito a quella piccola scena tra loro due.
Blaine si allontanò da Kurt imbarazzato solo quando sentì Burt schiarirsi la voce alle loro spalle per richiamare la loro attenzione.
«Papà» esclamò Kurt sorpreso per poi sorridere quando vide Blaine arrossire.
«Kurt, Blaine -disse con un tono serio che fece quasi spaventare Blaine- Non credi che sia ora di tornare a casa?» domandò poi guardando solo il riccio. Blaine deglutì per poi annuire.
«Si.. io, ecco io stavo andando -balbettò imbarazzato- Buonanotte Kurt -disse lasciandogli un timido bacio sulla guancia- Buonanotte» disse poi verso Burt prima di tornare verso l'auto.
«Blaine -lo richiamò poi Burt prima che potesse salire in auto- Che ne dici di venire domani da noi a pranzo? Vorrei conoscere meglio il ragazzo di mio figlio» gli disse poi sempre con tono autoritario. Blaine annuì di nuovo, all'improvviso gli sembrava difficile parlare. Aveva già conosciuto Burt, ma il contesto era completamente diverso.
«Io.. si, ci sarò signor Hummel» disse poi.
«Pensavo che avessimo superato la fase del signor Hummel» disse poi Burt dopo che il figlio gli lanciò un'occhiata gelida per il modo in cui stava guardando il suo ragazzo. E poi alla fine a Burt, Blaine era sempre piaciuto, ma stava facendo il duro solo perché aveva scoperto quella mattina stesso che quel ragazzo adesso non era solo il migliore amico del suo figliastro, ma stava anche frequentando suo figlio.
«No.. io.. Buonanotte Kurt, buonanotte Burt» disse di nuovo prima di salire il auto e andare via.
«Dovevi proprio farlo? -domandò innervosito Kurt quando rimase solo con suo padre. E se ora Blaine si fosse spaventato? Certo Blaine conosceva già la sua famiglia, conosceva Carole da ancora prima di lui, ma si frequentavano da poco ed era ancora troppo presto per le presentazioni ufficiali.- Che bisogno c'era di invitarlo a pranzo?»
«Non è la prima volta che quel ragazzo si ferma a pranzo da noi -rispose tranquillamente Burt rientrando in casa- E poi volevo conoscere meglio il ragazzo di mio figlio» 
«Lo conosci già.. è il migliore amico di Finn è praticamente quasi sempre qui» gli fece notare Kurt.
«Si, ma voglio conoscerlo in qualità del ragazzo di mo figlio ora» spiegò Burt sempre con lo stesso tono. Kurt sbuffo, salutò velocemente suo padre prima di salire in camera sua dove chiuse la porta. La prima cosa che fece fu inviare un messaggio a Blaine, per poi osservare i fiori che gli aveva regalato.

Ti prego, dimmi che mio padre non ti ha spaventato
E se non vuoi venire domani a pranzo, non sei costretto
Kurt 

La risposta di Blaine arrivò dopo qualche minuto. Era rientrato a casa, aveva salutato i suoi genitori che gli avevano chiesto come fosse andato l'appuntamento e poi si era chiuso in camera e aveva risposto al messaggio del suo ragazzo.

No, tranquillo :) Non mi ha spaventato, è solo un po' protettivo 
E non mi dispiace venire..e poi conosco Finn e Carole da una vita, sarà più facile avere a che fare con Burt il padre protettivo
Blaine 

Kurt sorrise a quella risposta, si spogliò velocemente e poi si mise sotto le coperte dove continuò a messaggiare con il suo ragazzo ancora a lungo prima di andare a dormire.

Il giorno dopo, Blaine si presentò a casa Hummel-Hudson poco prima dell'ora di pranzo. Kurt gli aveva detto che solitamente pranzavano per le dodici e mezzo e non avendo un orario preciso in cui presentarsi, era arrivato lì mezz'ora prima. Kurt era ancora in camera a finirsi di preparare e ad aprigli la porta fu Finn, si spostarono insieme in salotto ma presto Finn si allontanò per rispondere ad una chiamata di Rachel. Così Blaine restò da solo e, poco dopo, Burt Hummel ne approfittò per sedersi accanto al ragazzo.
«Allora Blaine, da quanto esci con mio figlio?» gli domandò e Blaine deglutì prima di voltarsi verso di lui.
«Ecco io.. due settimane» rispose cercando di non sembrare troppo spaventato. Non era certo la prima volta che Blaine si fermava a parlare con Burt, era capitato spesso che commentassero qualche partita o anche che parlassero delle macchine che Burt aveva dovuto riparare. Ma quello che aveva davanti ora, non era Burt il patrigno simpatico e un po' burbero di Finn. No, quello che aveva davanti adesso era il padre protettivo di Kurt, il suo ragazzo.
«E non avevi un ragazzo?»
«Ci siamo lasciati -rispose prontamente- L'ho lasciato -si corresse, come per fargli capire che non stava con Kurt perché si era lasciato con il suo ex, ma che aveva lasciato il suo ex proprio per mettersi con Kurt- Avevo capito di provare qualcosa per Kurt e non mi sembrava giusto continuare a stare con Jeremiah» Burt annuì e rimase in silenzio ancora per qualche secondo e Blaine pensò che l'interrogatorio fosse finito lì, ma si sbagliava.
«E che intenzioni hai con mio figlio?» domandò lasciando Blaine un attimo senza parole. Rimase un secondo in silenzio cercando le parole giuste da dire, infondo stavano insieme solo da poco ma questo non significava che Kurt non fosse importante per lui. 
«Kurt mi piace davvero tanto, stiamo insieme da poco ma sento che i miei sentimenti per lui sono.. sono forti, non avevo mai provato nulla del genere prima, neanche con Jeremiah. -rispose sotto lo sguardo attento di Burt, poi deglutì- So di essere il suo primo ragazzo e non gli metterò alcuna fretta, per nulla. Perché Kurt merita di essere felice, sopratutto dopo quello che ha passato con Karofsky l'anno scorso, e vorrei essere io la persona che lo rende felice» concluse e Burt sembrò essere colpito dalle sue parole, così annuì.
«Papà.. cosa gli hai detto?» domandò Kurt arrivando anche lui in salotto poco dopo e trovando il suo ragazzo e suo padre sul divano a parlare, non credeva di aver mai visto Blaine così teso come in quel momento.
«Stavamo solo parlando un po'» disse Blaine cercando di far scivolare via tutta la tensione del suo corpo e gli risultò più facile del previsto dopo aver visto il sorriso del suo ragazzo.
«Vado a vedere a che sta Carole con il pranzo» annunciò Burt alzandosi dal divano e lasciando soli i due ragazzi.
«Blaine cosa ti ha detto? Non ti ha spaventato vero?» domandò in preda al panico sedendosi accanto a lui, perché in tutti quei mesi in cui l'aveva osservato, in quei mesi in cui avevano stretto amicizia, Kurt non lo aveva mai visto così testo come lo era pochi attimi prima.
«No Kurt, ha fatto solo un po' il padre protettivo. Ma non mi ha spaventato, okay?» lo rassicurò regalandogli uno dei suoi sorrisi, uno di quei sorrise che dedicava solo a lui. Kurt annuì decidendo di credergli e gli sorrise. Rimasero a parlare fino a quando non furono chiamati per andare a pranzare. Burt gli aveva sempre osservati da lontano, li aveva osservati per capire come si comportassero e poi aveva sorriso nel notare che suo figlio fosse veramente felice per la prima volta. E infondo Blaine gli era sempre piaciuto, ma si divertiva a spaventarlo facendo il padre protettivo. E continuò con le sue domande anche per la prima parte del pranzo, ma poi sotto lo sguardo omicida di Kurt e quello insistente di Carole, decise di lasciarlo stare e le conversazioni ritornarono le solite conversazioni che avevano avuto quando Blaine si era fermato da loro altre volte.
«Io vado da Rachel» annunciò poi Finn una volta finito il pranzo, salutò velocemente tutti i presenti prima di dileguarsi. Kurt e Blaine invece sparecchiarono e lavarono tutte le stoviglie mentre Burt e Carole andarono a riposarsi sul divano. Kurt lavava e Blaine asciugava e anche se stavano semplicemente lavando delle stoviglie si divertivano.
«Mi ricordo di quando mi buttasti il caffè sopra i miei pantaloni -ricordò poi Blaine divertito- E per riparare al danno che avevi fatto mi iniziasti a toccare» Kurt diventò di nuovo rosso al ricordo di quell'episodio, non era mai stato così in imbarazzo come quella volta. Neanche quando Rachel aveva raccontato accidentalmente della sua cotta passata per Finn, neanche quando Finn gli aveva raccontato di quando aveva ballato Single Ladies o di quando si era vestito come Lady Gaga. E ancora si sentiva morire dalla vergogna se ci ripensava, se ripensava alla presenza dura sotto le sue mani mentre provava a pulirlo.
«Ti prego, non me lo ricordare.. io non sapevo cosa stavo facendo, ero così imbarazzato» borbottò mentre gli passava l'ultimo piatto.
«Io in realtà credo che quella del caffè fosse stata solo una scusa per toccarmi» lo prese in giro Blaine asciugando il piatto e Kurt spalancò la bocca.
«Io ecco.. io, non... io..» balbettò confusamente non sapendo bene cosa dire e Blaine scoppiò a ridere.
«Kurt tranquillo, stavo solo scherzando, lo so che non lo hai fatto apposta» lo tranquillizzò subito dopo.
«Cretino. Credevo che lo pensassi davvero -borbottò fingendosi offeso e incrociando le braccia al petto. Blaine si alzò sulle punte e gli baciò via quel piccolo e adorabile broncio ingrano che Burt dal salotto stesse continuando ad osservarli e che avesse sorriso a quella piccola scena.- Ruffiano -borbottò schizzandolo leggermente, Blaine strizzò gli occhi e rise di nuovo- Ti va di restare qui ancora un po?» gli chiese poi e Blaine non ci pensò due vuole prima di annuire. Si presero per mano e Kurt andò verso la sua camera.
«Mi raccomando, lasciate la porta aperta» esclamò Burt quando li vide salire al piano superiore. Kurt alzò gli occhi al cielo e annuì.

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Ecco a voi un nuovo capitoloooo

L'appuntamento si è concluso e una volta tornati a casa Burt ha iniziato a fare il padre protettivo invitando poi Blaine a pranzo il giorno dopo. Kurt ha rimproverato il padre ma Blaine non si è lasciato intimorire.. lasciatemi qualche commento <3

 

 

  
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