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Autore: Hyperviolet Pixie    06/09/2009    1 recensioni
« Corner non ti toglie gli occhi di dosso.» Le disse Daphne ghignando.
« Ah.» Laconica come non mai, Pansy si girò per vedere e notò che Corner la stava fissando per davvero e come lui anche Terry Steeval. « Ma Draco?»
[...]
« Non ci credo ancora. Sono single.»
« E da domani si torna in piazza, tesoro.»

Pansy ha mollato il suo ragazzo dopo anni e farà di tutto pur di potersi divertire. Draco è stato mollato ed è più furioso che mai. E Daphne? Lei vuole solo che la sua amica stia bene.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Draco Malfoy, Pansy Parkinson, Serpeverde | Coppie: Draco/Pansy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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II
Take what's mine

Ma non c'è niente
che sia per sempre
perciò se è da un po'
che stai così male
il tuo diploma in fallimento
è una laurea per reagire

Non è per sempre - Afterhours


Le lezioni erano iniziate da quasi una settimana e Pansy si era immersa completamente nello studio. Da quando metà dei suoi amici la evitavano per la storia di Draco, l'unica persona rimasta fedele era Daphne, la sua migliore amica. Nel dormitorio regnava perennemente uno stato di tensione e ogni tentativo di attenuarla produceva l'effetto contrario. Cosa poteva fare allora? Rinchiudersi in biblioteca e studiare.
Daphne era solita raggiungerla a metà pomeriggio con un'espressione di stoica sopportazione dipinta sulla faccia. Rimanevano lì a parlare e scherzare fino a quando la bibliotecaria non le cacciava via, con sommo gaudio della sua migliore amica. A colazione e a pranzo Daphne sedeva con lei, mentre a cena era Pansy a farsi coraggio e a sedersi insieme a Daphne e a quelli del loro stesso anno facendo attenzione a mettere più di cinque posti tra lei e Draco.
Verso il tramonto del quarto giorno di lezioni consecutivo, Pansy ricevette in biblioteca la visita a sorpresa di Blaise Zabini. Con il ragazzo, Pansy non aveva più avuto nessun tipo di contatto a parte qualche saluto imbarazzato scambiato prima delle lezioni o in giro per i corridoi. Non si sarebbe mai aspettata di vederlo sedersi di fronte a lei in biblioteca e rivolgerle un sorriso di scuse.
« Hey.» La salutò piano sporgendosi sul tavolo verso di lei. « Studi o hai un attimo di tempo per me?»
Pansy gli sorrise cordiale, come mai aveva fatto prima. « Tranquillo, ho tutto il tempo che vuoi.»
« Senti, probabilmente non sentirai più queste parole, ma ti chiedo scusa per come ti stiamo trattando in questo periodo.»
Lo fissò con un sopracciglio inarcato e un'espressione di profondo scetticismo dipinta in faccia. « Continua, su.» Lo invitò con un sorrisetto ironico. Per Blaise chiedere scusa era pare ad umiliarsi pubblicamente e quindi non riusciva a pensare che lo stesse facendo senza doppi fini.
« No, beh, volevo appunto scusarmi. Draco è il mio migliore amico e quindi sono dalla sua parte, così come Daphne è dalla tua. Però mi dà fastidio che anche gli altri si siano schierati contro di te, quindi eccomi qui.» Concluse indicandosi.
« Accetto le tue scuse.»
Blaise le rivolse un sorriso esagerato e da quel momento Pansy si fece ancora più sospettosa.
« Come va allora, principessa?»
« Bene, dai. Non mi lamento. Il fatto che Daphne sia con me mi aiuta e non poco.»
« Diciamo che sembra stupida quella ragazza, ma sa valutare bene le sue amicizie.» Concordò Blaise. « Piuttosto! Ho saputo che sia Steeval che Corner ambiscono a diventare un qualcosina in più per te. Vero?»
Pansy spalancò gli occhi, sorpresa: « Anche Steeval?».
« Oh sì. Uscirai con uno dei due?» buttò lì Blaise.
La ragazza scoppiò a ridere: « Ti ha mandato Draco, non è vero? Blaise, sii sincero. Ti conosco abbastanza da sapere che non mi saresti mai venuto a chiedere scusa e oltretutto non fai niente se non hai un tornaconto.»
Il ragazzo alzò le mani in segno di resa: « Mi hai scoperto, principessa.»
Un'ondata di rabbia pura l'avvolse.

*

Quella sera stessa, Pansy decise che non voleva più saperne di nessuno. Entrò a passo di marcia nella Sala Grande seguita da Daphne che faticava a starle al passo e si diresse verso il tavolo di Serpeverde. Si fermò un attimo giusto per individuare una familiare testa bionda e poi ricominciò la sua marcia verso il nemico.
Si fermò esattamente di fronte a lui, dando la schiena al tavolo di Grifondoro.
« Tu!» Urlò indicandolo. « Con tutto quello che mi hai fatto osi ancora pensare a mettermi i bastoni tra le ruote? Non te ne deve fregare niente della mia vita dopo tutto ciò che mi hai fatto!»
« Non capisco cosa vuoi.» Replicò freddamente Draco senza scomporsi minimamente. « E non urlare che stai dando spettacolo.»
Pansy scoppiò a ridere amaramente. « Cosa vuoi che me ne freghi? La prossima volta che mandi Blaise in incognito a spiare la mia vita senza di te, accertati di avere un piano migliore, stronzo!»
Dopo quest'ultima tirata, la ragazza prese posto affianco alla sua migliore amica sotto lo sguardo attonito e ammutolito della Sala Grande. Sentì un timido scroscio di applausi partire alle sue spalle. Si girò infastidita e vide Harry Potter sorriderle: « Ragazzi un applauso per la donna che stese il furetto con delle semplici parole!».
E tutta la Sala Grande, eccezion fatta per una buona parte di Serpeverde, applaudì con somma gioia della ragazza.

*

Non dormiva mai più di dieci ore a notte, se l'avesse fatto si sarebbe svegliato con un gran mal di testa. Contrariamente alle sue abitudini, quella mattina si era alzato dal letto molto tardi e ora ne pagava le conseguenze.
Un mal di testa lancinante gli stava torturando il cervello e l'unica cosa di cui aveva voglia era imbottirsi di pozioni antidolorifiche. Peccato che al momento aveva finito i suoi ingredienti.
A malavoglia si alzò dal letto in cui si era accasciato subito dopo colazione. Evitando per un pelo di finire a terra a causa di un capogiro, si trascinò fuori da camera sua per andare a cercare Pansy.
Grazie a Dio, era domenica mattina e trovare la ragazza non gli fu molto difficile.
Avrebbe voluto chiederle scusa, ma il suo orgoglio glielo impediva. Allora aveva optato per un'altra soluzione: farle un regalo costoso e chiederle se aveva intenzione di tornare a parlare con lui.
In quel modo, Pansy non avrebbe potuto rifiutare, non dopo il regalo, e lui non le avrebbe chiesto scusa.
Quasi si sentiva in colpa a regalarle il suo anello con lo stemma di famiglia, ma andava a immolarlo per una buona causa. Si rendeva conto che quella poteva benissimo essere scambiata per una dichiarazione. Non sapeva nemmeno lui cosa voleva, ma finalmente aveva compreso appieno quel detto: “Capisci il valore di una persona solo quando l'hai persa.”
Si recò in biblioteca, posto in cui era sicurissimo di trovarla dopo tutto quello che era successo, ma si paralizzò all'istante non appena si rese conto di averla trovata. La ragazza però non era da sola come si era aspettato, ma chiacchierava amabilmente con Terry Steeval. Erano stranamente vicini e il ragazzo le passava le mani tra i capelli. Un'insolita voglia di disturbarli lo colse impreparato. Forse Pansy l'aveva visto, pensò. In quel momento la ragazza si sporse verso il corvonero e lo baciò mandando in frantumi l'ingegnoso piano di riconquista del biondo serpeverde.

*


Pansy si staccò dalle labbra del ragazzo non appena aveva notato che Draco se n'era andato. Trasse un sospiro profondo e si preparò ad affrontare il ragazzo. Si era comportata da stronza, ma aveva tutti i diritti di rifarsi una vita senza che il suo ex dovesse interferire.
« Non che sia dispiaciuto, Pansy, ma perché mi hai baciato?».
La ragazza sorrise mesta alzando le spalle.
« Così. Ehm, di che stavamo parlando prima?» Finse di pensarci un attimo su e poi aggiunse: « Ah sì! Mi stavi parlando dell'uscita ad Hogsmeade.»
Merda, pensò. Si era appena cacciata nei guai. Non voleva saperne niente di uscire con Steeval, soprattutto dopo averlo usato per dimostrare a Draco che lei era libera di fare ciò che voleva. Baciandolo e ricordandogli che stavano parlando di un possibile appuntamento aveva appena firmato la sua condanna a morte prematura e anche piuttosto dolorosa.
« Sia chiaro che ti sto invitando, ma non voglio niente di serio.» Esclamò sincero il ragazzo guadagnando all'istante dei punti agli occhi di Pansy. « Soprattutto perché so che sei l'ex di Malfoy e lui ci tiene parecchio alle sue “proprietà” e ho firmato la mia condanna sociale lasciandomi baciare da te davanti ai suoi occhi poco fa.»
Pansy si sentì sprofondare ma sostenne lo sguardo del corvonero fieramente.
« Te ne sei accorto, allora.»
« Malfoy non passa inosservato.» Le rispose semplicemente stringendosi nelle spalle.
« Per l'uscita ad Hogsmeade sarà per un'altra volta.» Specificò lei. Chiuse il libro di fronte a sé e si apprestò ad andarsene. Dopo una tale figura non voleva avere niente più a che fare con Terry Steeval.

*

Allura, com'è gente?
Spero solo che questo capitolo, per quanto corto e inutile, sia di vostro gradimento!
Vi do un paio di anticipazioni per il prossimo: ci sarà una specie di riavvicinamento tra Pansy e Draco, ma Pansy vuole solo essere libera di uscire con chi vuole. E allora con che se non con... una serpe amica di Draco?
Fatemi sapere che ne pensate :)
Ci tengo a ringraziare chiunque legga.
Un grazie particolare a quelli che l'hanno inserita nei preferiti e a quelli che la seguono e anche alle persone che hanno recensito.
Sasyherm (spero insieme a te per un lieto fine xD ancora non so come si concluderà tutto), Meredith 91 (grazie mille!) e BellatrixBlackLestrange (Non ci ho messo molto ad aggiornare xD).
Grazie!
Al prossimo capitolo,
Faith

   
 
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