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Autore: guard_the_project    21/04/2022    0 recensioni
Amelia di Blois sa che non potrà sposarsi, ha impegnato la sua dote tempo prima per poter assicurare un futuro alla sua famiglia. Quale motivo allora la spinge a partecipare ai colloqui indetti dal principe in cerca di una consorte? Domanda che si pone anche il principe Aaron Hannover e un appassionato di misteri e intrighi come lui, ma soprattutto una persona annoiata come lui, non può certo farsi sfuggire l'occasione di scoprire il segreto di Amelia.
(pubblicati i primi capitoli senza editing man mano verranno ricorretti e revisionati)
Genere: Commedia, Romantico, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Storico
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Seconda parte

Amelia dal momento in cui Aaron prese il braccio di lady Marina cercò di non guardare più nella loro direzione, si concentrò sulla conversazione con Sarah che era di davvero piacevole compagnia a differenza sua. Quando arrivarono alla -submarine cave- Amelia trovò che non fosse poi così bella, voleva vederla da quando aveva letto l'annuncio della nuova costruzione ma ora che si trovava lì non la trovava poi così interessante. Questa analisi poteva essere dovuta dal fatto che dovesse continuare a spostarsi per lasciare spazio a lady Marina che continuava a muoversi per indicare i punti che avrebbe potuto riportare nei suoi acquarelli. Si chiese se Aaron ne avrebbe avuto a male se si fosse congedata a causa di un mal di testa, aveva voglia di tornare a casa e sotterrarsi sotto le coperte, dopodiché si sarebbe alzata il giorno dopo e sarebbe partita nuovamente per Habridge. Concentrata sul progettare la sua fuga, o meglio, il suo viaggio di lavoro si accorse solo all'ultimo che Sarah la stava trascinando verso un nuovo gruppo appena arrivato ad ammirare la nuova costruzione

"lady Di Blois" la salutò David Hose al braccio della sorella Miranda Hose. Era cristallino come il giovane David fosse stato trascinato dalla sorella all'inseguimento del principe e di lady Marina. La sua espressione afflitta ne era la prova, così come il modo ben poco naturale di Miranda nel allungare il collo verso il punto in cui si trovava il principe "miss Burghley" si inchinò a Sarah "siete anche voi qui per ammirare la nuova costruzione?" nessuna delle due giovani interpellate riuscì a rispondere perché Miranda lanciò un gridolino soffocato che annunciò l'avvicinamento a quel gruppo del principe e della sua dama. Amelia che sentì immediatamente lo sguardo di Aaron puntarsi su di lei cercò con tutta se stessa una via di fuga che le permettesse di respirare nuovamente e là trovò nella figura di Edith che gli aveva seguiti assieme alle loro rispettive madri

"mister Hose" esclamò facendo sobbalzare il ragazzo "vi devo chiedere un favore" fece mentre il giovane si avvicinava incuriosito "potreste riportare questo fazzoletto alla mia cara amica miss Edith Richards" disse tirando fuori un fazzoletto riposto nel suo guanto. Aveva elaborato quel piano nel esatto momento in cui era riuscita a scambiare qualche parola con lui dopo che era venuto a farle visita in un giorno di pioggia dove lei non era scappata al campo. David Hose era un caro e gentile ragazzo ma un po' timido "lo chiedo a voi perché siete l'unico che conosco in grado di parlare l'italiano" il ragazzo si porse in avanti

"italiano?" chiese mentre gli occhi saettavano vivaci

"esattamente" approvò lei sorridendo compiaciuta per averlo preso all'amo "miss Richards ha vissuto in Italia per due anni, potreste riconsegnarle il fazzoletto parlando in italiano così i presenti non capiranno e lei non si sentirà in imbarazzo per aver perso un caro oggetto"

"certo, certamente" approvò. David Hose aveva un' insolita passione per la penisola italica, la sua ammirazione e curiosità erano tante che Amelia era certa avrebbe superato la sua timidezza riempiendo di domande Edith "dite pure che vi ho mandato io" il ragazzo annuì e scattò verso Edith. Amelia osservò la scena fino a quando non vide la madre di Edith sbarrare gli occhi mentre il ragazzo parlava e poi alzare la testa verso di lei. Lady Fredrerica Richards le scoccò un sorriso avendo compreso lo stratagemma di Amelia e lei chinò appena il capo in segno di complicità. Vedere Edith arrossire mentre conversava con David Hose la riempì di gioia, era contenta di aver combinato qualcosa di giusto.

Aaron aveva finalmente imparato a riconoscere il terzogenito di casa Hose, quindi quando aveva visto miss Sarah e Amelia avvicinarsi a lui e alla sorella comprese che non sarebbe riuscito a trattenersi ulteriormente. Non era così che aveva progettato di passare la serata. Curiosamente, la submarine cave era una delle tappe che si era prefissato di visitare ma non con lady Marina al braccio bensì con Amelia. Era convito che avrebbe apprezzato la struttura e si era preparato per raccontarle delle tecniche messe in atto durante la costruzione. Tutto era andato diversamente e ora era arrabbiato. Era arrabbiato, perché la serata non si stava svolgendo come aveva programmato e soprattutto era arrabbiato con Amelia per aver lasciato il suo braccio. Quando lo aveva spinto verso lady Marina si era sentito tradito, come aveva potuto pensare che quella fosse la soluzione migliore? L'aveva guardata e aveva letto nel suo sguardo una supplica, Amelia lo stava supplicando di lasciarla andare. I suoi battiti cardiaci avevano preso a correre mentre sentiva le due dita scivolare via dalla sua presa e quello che aveva provato era niente di che meno che puro terrore. Non poteva supplicarlo di lasciarlo andare, non poteva davvero pensare che fosse meglio cedere il suo posto a qualcun'altra. Era stato sul punto di dare un colpo con il suo braccio e di trascinarla via da lì quando una riflessione lo aveva portato a capire; lei stava semplicemente assolvendo al suo compito mentre lui glielo rendeva impossibile e fu solo il pensiero di non volerle poggiare un altro peso sulle spalle che lo aveva portato a lasciarla andare. Aveva fatto come le aveva implicitamente chiesto lei e contando per quanto tempo avrebbe dovuto ascoltare lady Marina prima che fosse lecito per lui tornare da Amelia quando aveva riconosciuto il famoso terzogenito di casa Hose. Dopo aver sopportato la vista di lei al braccio di Richards, se lui le avesse chiesto di passeggiare era certo che avrebbe dato ordine di arrestarlo. Fortunatamente era riuscito a sentire lo scambio fra Amelia e David e aveva intuito il piano di lei di spingerlo da miss Edith Richards. Quando lo aveva capito aveva sentito l'insano impulso di stringerla in un abbraccio e di ringraziarla per avergli risparmiato la visione di una scena penosa. Dopo un primo momento passato a credere che lei potesse andarsene via con Hose la notizia che lo avesse avvicinato solo per spingerlo fra le braccia di un'altra donna lo aveva riempito di una gioia incontenibile. In quel momento avrebbe voluto saltare e cantare e danzare.

"andiamo a vedere i fuochi" esclamò tanto che lo sentirono tutte le persone presenti in quell' area del giardino che scoppiarono in un applauso "su forza, andiamo" gli incitò usando al meglio il suo tono di comando. Tutti si mossero e in quel movimento di gruppo sconclusionato ne approfitto per salutare lady Marina facendo finta di doversi separare a causa della folla. Amelia era tornata al braccio della madre che camminava al fianco delle Richards e Hose, Aaron approfittò della situazione creata e rimase a camminare dietro di lei scambiando qualche parola con mister e miss Elthon che stavano passeggiando giusto dietro Amelia. Camminò verso la torre dei fuochi aspettando il momento propizio per poter agire. Aveva perso la sua possibilità di fare da guida a Amelia nei giardini, non si sarebbe mai perso la possibilità di guardare i fuochi con lei. Quando il gruppo radunato da Aaron arrivò alla torre non era ancora l'ora dei fuochi ma la gente vedendo il gruppetto iniziò ad avvicinarsi. Lui inspirò sentendosi finalmente in pace, la zona era troppo buia e la folla accalcata rendevano difficile una sua identificazione. Aaron era riuscito a posizionarsi esattamente dietro lady Amelia, poteva sentire il suo profumo, poteva ammirare la sua figura tanto erano vicini. Pensò che avrebbe persino potuto toccarla senza che nessuno potesse accorgersene. Travolto da quell' illuminante pensiero si avvicinò appena e stando attento a non farsi notare soffiò leggero sulla sua nuca, vide la mano di lei scattare verso il collo trattenendosi solo all'ultimo. Amelia non si voltò nemmeno ma sapeva che lei aveva capito, che l'aveva riconosciuto. Il principe sorrise divertito fra sè, alcune fiaccole attorno a loro vennero spente, segno che presto i fuochi sarebbero iniziati, con quella poca luce il suo nuovo gioco sarebbe potuto diventare ancora più ardito. Aaron si avvicinò ancora di più alla schiena di lei, con un dito percorse leggero la cucitura del guanto dal gomito al polso. Amelia voltò appena il volto mostrandoli il profilo, la vide mordersi le labbra forse per trattenere una risposta. Era pronto a sorridere divertito quando una diversa sensazione lo invase, una scarica d'adrenalina attraverso il suo corpo. Fu in quel preciso momento che lo capì. Aaron realizzò di essere perso. Si era completamente perso in lei, per lei, di lei. Irrigidì tutti i muscoli del suo corpo per impedirsi di non prenderla per un braccio e trascinarla via e farla sua in quel preciso momento

"sua altezza" si voltò verso la voce di qualcuno al suo fianco "siete il principe Hannover vero?" domandò l'uomo che Aaron non riusciva a riconoscere, decise di non rispondere. Non era nelle condizioni per fare alcun che

"sua altezza" fece un'altra voce "prego" continuò mentre qualcuno altro lo trascinava in avanti "dovete avere i posti davanti" disse un'altra voce. Aaron venne trascinato davanti dove trovò sua zia assieme a sua sorella Emmeline. Avrebbe fatto arrestare tutti loro, dal primo all'ultimo e l'uomo che lo aveva riconosciuto per primo avrebbe incontrato la forca. Chiuse le mani a pugno mentre ripensava a lui che portava via Amelia da lì

"state bene?" domandò Emmeline avvicinandosi a lui mentre i primi fuochi scoppiavano nel cielo, Aaron approfittò di quel momento dove tutti avevano il naso rivolto verso il cielo per voltarsi verso il posto in cui stava Amelia, la ritrovò immediatamente perché anche lei lo stava guardando.

Aveva alzato il mento in quella posizione che le donava un'aria regale e fiera, i suoi occhi chiari erano fissi su di lui mentre due lacrime brillavano a causa dei riflessi creati dalle luci colorate dei fuochi. Aaron capì perfettamente che lei aveva capito quello che aveva capito anche lui. Si erano innamorati l'uno dell'altra e questo poteva significare una sola cosa, Aaron strinse la mascella mentre realizzava che quella sarebbe stata l'ultima volta in cui si sarebbero visti come avevano fatto fino a quel momento.

Rimase in quella posizione fino a quando non vide Amelia tirare il braccio della madre e toccarsi la testa, alla sicura ricerca di una scusa per andarsene. Aaron si voltò, si abbassò verso la sorella che era rimasta in silenzio ad osservare la scena

"avevi ragione" disse mentre un colpo sordo lo colpiva al petto causandogli un dolore mai provato prima.

  
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