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Autore: Me91    07/09/2009    7 recensioni
Vegeta si sveglia in fin di vita e senza ricordi. L'unica cosa rimasta impressa nella sua mente è il corpo di Goku, ricoperto di sangue e sdraiato scompostamente tra delle macerie di un edificio. E' morto.
Il Principe dei Saiyan si trova ora in un posto sconosciuto, dove però tutti sembrano conoscerlo. In particolare un anziano uomo che, per qualche ragione, pare voglia celargli la verità.
Che cosa sarà mai successo di così terribile che Vegeta non riesce a ricordare?
Una fic un po' particolare; molto introspettiva e carica di misteri e domande, tutta incentrata sul tenebroso Principe.
... A volte sarebbe meglio non ricordare ciò che abbiamo dimenticato.
Genere: Malinconico, Azione, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Vegeta
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Epilogo

I funerali di Reom, Wuil e Krel si svolgono in silenzio, come è loro dovuto.
Vengono versate molte lacrime. Alcune sono molto amare; il vecchio capo-clan e suo figlio e il suo valoroso nipote non ci sono più.
Quando termina la cerimonia, tutti si raccolgono in cerchio, nel giardino della Casa. Al centro del gruppo c’è lui; Saim.
Sanno tutti di lui. Lea ha raccontato la storia a tutta la Valle.
Quel bambino sembra irradiare una grande forza. È la Magia; la riconoscono tutti. Solo lui la possiede, ora.
Saim ha in mano il medaglione. Non sprigiona più potere. È un semplice oggetto.
Cala di nuovo il silenzio. Poi il bambino prendere la parola, con un tono più maturo di quanto non fosse mai stato:
«Gente della Valle... Sono il vostro nuovo capo-clan; come è stato deciso da Reom.»
Nessuno dice ancora nulla. Ascoltano tutti in rispettoso silenzio.
Ci sono anche Lea, a braccia incrociate con uno sguardo dolce puntato sul bambino, e Vegeta, al fianco della giovane, con vesti nuove e fasciature in tutto il corpo. È appena passato un giorno dallo scontro con Tanjihim.
«Ho riflettuto a lungo... sui compiti che mi aspettano.» riprende Saim e abbassa lo sguardo sul medaglione che tiene nella mano fasciata; quella bruciata dallo stesso pendente il giorno prima «E ho pensato molto a voi.» fa una breve pausa, facendo vagare lo sguardo sulla folla, poi lo riabbassa sul ciondolo prezioso «Non sono ancora esperto... Non sono ancora in grado di gestire appieno i miei poteri. Però vorrò imparare presto a farlo per potervi donare di nuovo la Magia.» aumenta un po’ la stretta sul pendente «Ma non posso riversare il mio potere in questo oggetto come fece Karahan.» rialza gli occhi sulla sua gente, facendo una nuova pausa.
Lea sorride un po’, orgogliosa di quel piccolo bambino a cui è stata sempre così affezionata; come fratello di Fenwil, lo vedeva spesso e passava volentieri del tempo con lui.
Vegeta rimane attento, osservando il bambino a sua volta. Il bambino che ora dovrà proteggere come se fosse suo figlio finché non sarà in grado di camminare sulle sue gambe.
«Il medaglione è pericoloso.» continua Saim, grave «Sono giunto a questa conclusione. Non possiamo donargli così tanto potere. No... Non sono disposto a correre di nuovo un rischio simile. Non voglio che un giorno un nuovo Tanjihim provi ad ottenere tutto per sé un potere così immenso. Credo abbiamo tutti sofferto abbastanza.»
Molte persone annuiscono, concordi, e si alza un brusio di consensi.
«Studierò un nuovo metodo per infondere il potere in tutti voi di nuovo.» riprende Saim, e tutti tacciono ancora «Riuscirò a spargere la mia Magia nell’aria di questa Valle, così che potrà sempre stare al contatto con voi, senza che nessuno in particolare possa mai appropriarsene del tutto.»
Scoppiano istintivamente applausi e acclamazioni.
Saim sorride, felice.
«Spero possiate darmi un po’ di tempo, per rafforzare i miei poteri e poter compiere l’incantesimo.» dice il bambino «Ricostruirò la barriera su questa Valle appena ne avrò la forza e poi espanderò la mia Magia; così che tutto possa tornare come prima.»
Altre grida di gioia e applausi.
Lea gli va vicino e lo abbraccia stretto. Il piccolo arrossisce un po’.
«Quand’è che sei diventato così saggio? Sei solo un moccioso...» fa Vegeta, ridacchiando.
Saim ride a sua volta.
«Non lo so, mi sento più maturo... Ma ho così tanto da imparare! Spero vorrai aiutarmi tu...» il bambino lo guarda con occhi brillanti «Papà...»
Il Saiyan rimane un attimo spiazzato.
Papà...
Poi, lentamente, la sua espressione si rasserena.
«Io non sono molto saggio.» ammette con una piccola alzata di spalle.
«Ti farò d’appoggio.» gli sorride Lea, con fare divertito.
«Allora è deciso!» esclama Saim, abbracciando entrambi.
A Vegeta viene ancora un po’ da sorridere, ma non lo fa, sentendosi in imbarazzo.
Mentre Lea ride, ancor più divertita.
È una risata splendida. Vegeta ne rimane incantato. Non l’ha mai sentita ridere così.
Saim viene richiamato da qualcuno e il Saiyan e la maga rimangono soli. Dopo essersi lanciati degli sguardi un po’ esitanti, senza nemmeno dirsi niente, decidono in contemporanea di fare qualche passo insieme.
«Sai... mi chiedevo una cosa.» esordisce Vegeta ad un tratto, pensieroso.
Lea volta un po’ il capo per guardarlo.
Camminando lungo la tranquilla sponda del laghetto, il Saiyan prosegue:
«Perché sono riuscito solo io a prendere il medaglione? Secondo l’incantesimo posto sul Telo dello Spirito, chiunque avesse desiderato raggiungere ardentemente la Pace - o il medaglione, è lo stesso - avrebbe visto una runa nera; e sarebbe riuscito ad ottenere l’oggetto magico. Anche Tanjihim la vedeva nera, ma... lui non è riuscito a prenderlo. Mi disse che la mia runa era più nera della sua.»
Lea rimane soprapensiero qualche istante, poi inizia a rispondere con un tono pacato:
«La leggenda racconta che Karahan, temendo che qualcuno con fini poco nobili si sarebbe potuto appropriare del medaglione per i propri scopi, decise di racchiuderlo dentro il Telo dello Spirito, perché, così, nessuno sarebbe stato in grado di prenderlo... nessuno nato in questo luogo, per lo meno.»
«Non capisco...» ammette il Saiyan, confuso.
«Nessuno nato qui potrebbe mai avere un’anima sufficientemente nera per potersi appropriare di quell’oggetto.» spiega la ragazza, continuando a camminare guardando davanti a sé «La barriera che ci protegge, è carica di antica magia. Non solo respinge chi cerca di entrare senza essere accompagnato da un mago - almeno la prima volta -, e non solo nasconde la nostra Valle a chi non possiede uno spirito puro... In qualche modo, con il passare degli anni, è in grado di pacificare l’animo, in modo che, giunta la vecchiaia, noi maghi ce ne possiamo andare con serenità.»
«Diffonde un senso di pace dentro di te?» chiede Vegeta, pensieroso «Ecco allora quella strana sensazione appena entrato... quella strana calma e serenità, appunto.»
Ricorda anche le parole di Tanjihim, pronunciate prima di entrare per la prima volta nella Valle.
«Non tutti possono vedere la Valle. Ciò che notate... ovvero questa “sfera” che la circonda, è in realtà un incantesimo che protegge la Valle e la mia gente. Al suo interno è racchiuso un luogo di pace e serenità. Nessuna guerra potrà mai scalfire quel posto.»
Lea gira gli occhi verso di lui, facendogli notare:
«Ricordi Reom? Era l’uomo più anziano di tutti, qui... E lui era così...»
«... Strano.» dice d’istinto il Saiyan.
La ragazza sorride un poco, correggendolo:
«... In pace.»
«È dunque così che si diventa, alla fine?» domanda allora Vegeta «Ci si rasserena?»
«Ti sei mai chiesto perché mai Tanjihim volesse stare il più lontano possibile da qui?» Lea fa un gesto con la mano, indicando tutta la Valle «Perché con il tempo aveva capito che rimanendo a lungo in questo luogo, pian piano il suo spirito si stava rappacificando. Per questo non era mai riuscito a prendere il medaglione... la runa che vedeva non era più abbastanza nera. Anzi, non lo era mai stata abbastanza.»
«Perciò l’ha chiesto a me, di farlo; io ero qui da poco tempo.» capisce infine il Saiyan, abbassando lo sguardo e rimanendo poi in silenzio.
Si fermano.
Lea continua a guardarlo meditabonda un altro po’, per poi mormorare con un tono forse dispiaciuto:
«Devi aver vissuto molti orrori per esserti ridotto così...»
«La verità è che non ne avevo vissuti abbastanza.» sbotta il Saiyan, aggrottando le sopracciglia e fissando il suolo «E non erano stati abbastanza forti.»
«Non come perdere la famiglia?» Lea pare quasi pentirsi di quella domanda.
Vegeta tace qualche istante, poi risponde sinceramente:
«No, infatti.»
La maga volge lo sguardo all’orizzonte, dicendo:
«Si impara sempre dai nostri errori, anche dai più terribili. E c’è sempre un’occasione per rialzarsi... credo che tu l’abbia avuta, salvando tutti noi. E di questo te ne saremo per sempre grati, nonostante ciò che hai fatto in passato.»
«Ci si può anche rialzare, ma è dura... è veramente dura.» confessa allora il Principe, socchiudendo gli occhi e fremendo un po’.
Lea si volta di nuovo a guardarlo con uno sguardo comprensivo.
«Se solo... se solo potessi tornare indietro...» Vegeta stringe i pugni, profondamente frustrato «Io sono stato uno stupido egoista... Non sono mai stato in grado di imparare abbastanza dai miei errori... e quindi... mi... mi dispiace di tutto.»
Lea si morde un labbro, sentendo le lacrime salirle agli occhi, e, istintivamente, si avvicina al Saiyan, per poi abbraccialo dolcemente.
Vegeta rimane immobile nella sua posa, senza mutare la sua espressione.
«Non credevo saresti mai riuscito a pentirti di quello che avevi fatto...» mormora la ragazza, con ancora una guancia appoggiata sulla spalla di lui e le braccia intorno la sua vita «Ma in questi giorni ho capito che c’è veramente qualcosa di buono, allora, dentro di te. Proprio come diceva Goku.»
Al Saiyan si stringe un po’ il cuore sentendo pronunciare quel nome.
«In effetti, se tu non avessi avuto uno scopo importante e giusto, la barriera non ti avrebbe mai permesso di entrare, anche se in compagnia di un mago.» prosegue la maga «Era destino che tu giungessi qui. E alla fine posso solo essere contenta di questo.»
«Dovresti odiarmi, invece, per ciò che ho fatto.» mormora il Saiyan, scuro in volto.
«Da quando hai ricordato tutto, questo l’hai sempre pensato, non è così? Che io, noi, dovessimo giustamente odiarti.» gli chiede Lea, socchiudendo gli occhi, pensierosa, senza però staccarsi ancora dall’abbraccio.
Vegeta si limita ad annuire appena con il capo.
«Sì, forse sarebbe anche giusto...» dice la ragazza con un mezzo sospiro malinconico «Per aver aiutato Tanjihim a diventare più forte, sono morte molte persone a me care. Oltre Fenwil, ho perduto mio fratello e mio cugino... E mi mancano già moltissimo.» gli occhi le brillano, carichi di lacrime.
Fa una pausa, poi riprende:
«E’ vero; prima ti odiavo, ti odiavo con tutta me stessa. Ma poi, quando ho rivisto Tanjihim, quando ho ascoltato le sue parole avvelenate da un odio che si porta dietro da una vita... Ho provato un grande orrore e una grande paura. Paura in particolare di diventare come lui; accecata dall’odio. E dopo aver ascoltato le ultime parole di Reom... Ho capito che non posso addossare a te tutta la colpa. In parte è anche mia, di Reom, Fenwil, Wuil... di chiunque di noi che non è riuscito a fermare e cambiare Tanjihim prima che giungessi tu. Il tuo spirito non era abbastanza forte per riuscire a resistere alle lusinghe di una mente contorta quale quella di mio cugino Tanjihim.»
«Ora non mi compatire...» le chiede Vegeta, internamente frustrato.
«Io ti capisco.» gli dice Lea, pacata «E so che hai sofferto anche tu.»
«Vorresti dire che mi hai completamente perdonato, quindi?» domanda allora il Saiyan.
Lea alza lo sguardo per guardarlo e dice:
«Hai ripagato il tuo debito pienamente...»
«Ho solo rimediato al mio errore; non prendetemi come un eroe.» ribatte Vegeta, distogliendo lo sguardo dagli occhi intensi di lei «Non mi sento ancora “soddisfatto”. Per niente.»
Lei lo guarda con intensità, affermando:
«Ammetto di provare ancora rancore nei tuo confronti, in fondo, anche se Reom non vorrebbe che fosse così...»
«E tu cosa vuoi?» chiede il Principe a mezza voce.
La ragazza abbassa lo sguardo.
«Vorrei solo dimenticare tutto questo orrore.»
Lea posa una mano sul petto del Saiyan, dicendo:
«Rimanendo qui fino alla vecchiaia avrò modo di guarire del tutto il mio animo sofferente. E tu potrai guarire il tuo tormentato.»
«Mi stai davvero chiedendo di restare per così tanto tempo?» fa Vegeta, alzando un sopracciglio e tornando a guardarla.
La ragazza alza le spalle e si stacca da lui. Dirigendosi lentamente verso la Casa, afferma:
«Solo se ti va.»
Si ferma e si volta un po’ per guardarlo con uno sguardo enigmatico.
Vegeta rimane un attimo in silenzio, poi alza le spalle a sua volta, dichiarando:
«Ci penserò su.» 

«Vegeta! Vegeta!»
Il Saiyan apre stancamente un occhio.
Un ragazzo apre la porta della sua camera e sbircia dentro cautamente.
«Saim vorrebbe vederti... Si trova nella stanza dei Tre Teli.» spiega il giovane, trafelato.
Vegeta apre anche l’altro occhio, alza un po’ la testa dal cuscino e chiede subito:
«Ha finito?»
«Sì, ha finito.» annuisce il ragazzo.
Vegeta riappoggia la testa sul guanciale e dice:
«Bene; informalo che arrivo.»
Il ragazzo se ne va.
Il Saiyan si mette quindi seduto sul letto, scansando le coperte.
«Dov’è che vai?» chiede lei, assonnata.
Vegeta si mette gli stivali, rispondendo:
«Nella stanza dei Teli.»
Lea si tira un po’ su, appoggiandosi sul gomito e spostando un po’ le coperte.
«Ci è riuscito?»
«Credo di sì.» dice il Saiyan, voltandosi a guardarla «Vado a vedere.»
«Beh, non metterci molto...» gli sorride dolcemente «Ti aspetto...» muove leggermente le coperte.
«Sì, lo so, dobbiamo iniziare gli allenamenti degli allievi.» annuisce il Principe, mettendosi la maglia.
«Infatti.» sbadiglia Lea, stiracchiandosi «Ormai è l’alba...»
«A dopo.» la saluta Vegeta, uscendo.
«A dopo.» sussurra Lea, lanciando uno sguardo pensieroso alla porta e sorridendo.
Vegeta, in un attimo, è nella stanza dove lo attende Saim.
«Papà...» sorride il ragazzo appena il Saiyan è entrato.
«Ehi...» lo saluta Vegeta con un cenno del capo.
«Ci sono riuscito.» dichiara soddisfatto Saim.
Il Saiyan gli lancia uno sguardo orgoglioso.
Sono passati cinque anni dalla morte di Tanjihim. E ora Saim è un bel ragazzo, alto e robusto. Ma soprattutto, è un grande mago.
Dopo essere riuscito a ristabilire la barriera sulla Valle, ha diffuso la sua Magia nell’aria con un antico incantesimo e tutti i maghi sono tornati ad essere maghi a tutti gli effetti.
È un gran capo-clan. Soprattutto particolarmente forte.
Saim allora indica i tre teli appesi alla parete.
«Eccoli, i Teli.» annuncia con soddisfazione.
Vegeta si volge a guardarli.
Spirito, Mente e Corpo. Con l’attacco di Tanjihim erano andati distrutti, ma ora la Casa è stata ricostruita interamente e Saim è riuscito finalmente a ricrearli.
Vegeta lancia d’istinto uno sguardo al telo dello Spirito, poi si rivolge al ragazzo:
«Sei riuscito a far “funzionare” di nuovo anche la runa dello Spirito?»
Saim gli sorride.
«Naturalmente.» afferma con sicurezza «Ormai è apposto.»
La porta della stanza si apre all’improvviso.
«Saim, mio figlio... si è ferito, ha bisogno di cure!» esclama una donna sull’uscio «Necessita di magia medica...»
Il ragazzo annuisce e dice:
«Vado subito a chiamare i guaritori e mi aggiungo anch’io come supporto.»
«Ti ringrazio!»
Saim e la donna si allontanano.
Vegeta lo osserva andarsene, poi si volta di nuovo verso i Teli.
Lancia ancora uno sguardo a quello dello Spirito.
Decidendosi, si piazza proprio davanti a quello e chiude gli occhi.
Di che colore sarà la runa?
Oh... ma io lo so già.
Dopo tanti errori, ha ritrovato una famiglia. E ha fatto molto.
È cambiato ed è riuscito a fare davvero qualcosa di giusto.
E una bella sensazione dimora ormai da anni nel suo cuore. Un calore intenso e vero, che lo conforta come non mai.
Il disgustoso sapore del sangue sembra essere stato lavato via, lentamente, dalla soffice pioggia della serenità. Così come quella fastidiosa cenere; spazzata lontana, pian piano, dal vento di quella pace che lo sta invadendo dentro, nel petto. Quel posto speciale sta davvero curando la sua anima.
Se solo cenere e sangue una volta assaporava tra le labbra, ora il dolce gusto dell’armonia lo fa sognare.
Se solo di cenere e sangue prima erano pieni i suoi ricordi, ora è diverso. Perché è cambiato.
Riapre lentamente gli occhi, fissandoli sulla runa.
Questa è di un rosso brillante.
Rimane di quel colore qualche istante, poi, pian piano, inizia a mutare.
Anzi... inizia a sparire.
Infine si va a confondere con il bianco della tela stessa.
Dunque è così... la runa è bianca.
A Vegeta viene un po’ da sorridere.
«Bianca, eh?» fa, ridacchiando un po’ «Alla fine di tutto... È bianca. Eh, Reom, se tu fossi ancora qui so bene che cosa mi avresti detto...» torna a sorridere, forse divertito, forse un po’ malinconico.
E le chiare parole del vecchio Reom sembrano aleggiare nella stanza.

Complimenti, Vegeta.
Hai trovato la Pace.

Fine

E così termina la fanfiction più lunga che abbia mai scritto. :)

Inizialmente il finale era totalmente diverso. Vegeta "doveva" morire, però poi l'idea di guardare i Teli un'ultima volta mi piaceva molto... E quindi ho scelto quest'altro finale. Un lieto fine alla Toriyama, come mi hanno fatto notare. ;)
L'idea delle Sfere del Drago mi sembrava troppo "banale"... sarebbe stato un lieto fine... troppo lieto! ^^' E il tutto sarebbe risultato forse troppo sdolcinato. Per questo Bulma, Trunks, Goku... e tutti gli altri, non resusciteranno. Diciamo che Vegeta si sente troppo in colpa per rivederli e ha deciso così. Spero che non vi dispiaccia! ^^''

Allora... Un ENORME ringraziamento va a tutti coloro che mi hanno seguito dall'inizio. ^^ Grazie! ^///^

Altri ringraziamenti per chi ha aggiunto la storia alle Preferite, ovvero:

1 GGG;
2 ikarikun;
3 ISI;
4 ka93;
5 kamy;
6 Leo;
7 mrs wardle;
8 Smeralda;
9 Sweetgirl91;
10 Vale_93
11 vegeta_thebest94;
12 Xia.

E per chi l'ha aggiunta alle Seguite:

1 Devildragon;
2 ikarikun;
3 kutai;
4 Lady Lexy;
5 Phantasia;
6 Shari_Aruna;
7 Smeralda;
8 Vegetina ssj 94;
9 veggylink94;
10 Xia.

Infine un ringraziamento per chi ha recensito l'ultimo capitolo ^^ (grazie anche a chi recensirà o leggerà questo ^^):

veggylink94: E così la fic è terminata. ^_ç Piango e sono contenta! (Tutti e due insieme? <_< nd Vegeta, scettico) (Certo U_U nd io) Spero che l'epilogo ti sia piaciuto. ^^ Tu mi segui praticamente dall'inizio, quindi il ringraziamento speciale che ho scritto sopra vale anche per te! ** Sono contenta che tu abbia letto la storia volentieri e che non ti abbia annoiato. ^^ Mi mancherai tanto! ç_ç Chissà, magari ci risentiamo un'altra volta! ^^ (Me molto speranzosa... **) Ciaoooo! :D

Sweetgirl91: Ecco, ora credo che hai capito perché speravo che Lea non ti risultasse più troppo antipatica! ^^'' Da quando ho iniziato a pensare ad un finale diverso rispetto la "morte di Vegeta", ho sempre "visto bene" lui e Lea insieme. ^^ Se sono d'accordo sul discorso del fato? Nel senso che è lui a decidere per noi? A mio parere, tutto è già scritto. Anche se pensiamo: "Ecco, faccio quella cosa così vado contro al mio destino!", credo che anche questo fosse già scritto... nel senso che era previsto che avremmo cambiato decisione, o avremmo sfidato la sorte, in quel modo. Insomma, se un tipo malato terminale di cancro muore domani perché si suicida, pensando di andare contro il proprio destino, sono del parere che tutto questo era già stato deciso; così non frega in alcun modo il fato. ^^ Però, nella fic, Saim ha deciso di non ascoltare Reom su quel punto... infatti decide di non utilizzare il medaglione. -_^ La fic è finita! T_T Tristezza... ç_ç Ci sentiamo, ciao! ^^

Leo: Quindi tu avresti fatto morire Vegeta, eh? Come mai? Come hai potuto leggere prima dei ringraziamenti, all'inizio ci avevo pensato pure io. :) Sì, magari il finale sarebbe stato più appropriato per questo tipo di fic. E forse anche molto più bello, lo ammetto. Ma ormai l'avevo cambiato, quindi... ci si accontenta, come hai detto tu. :) Il perché non ho menzionato le Sfere l'ho spiegato sopra. In tutto l'Anime, l'idea di queste Sfere che facevano resuscitare tutti continuamente non mi è mai andata molto a genio... Insomma, la trovavo banale (sempre con questa parola sulla bocca xD). Per questo ho scartato l'idea. :) Grazie dei complimenti e di avermi continuato a seguire. ^^ Gli errori mi capitano spesso, ma il più delle volte me ne accorgo prima di aggiornare. Ma non sempre! ^^' Soprattutto "insegnare" e "imparare" li confondo in continuazione! >_< Ho letto da qualche parte, forse in una rivista, che questo è uno degli errori più classici che si commettono. ^^'' E io non sono da meno! xD Ad una prossima volta! :D Ciao!

ka93: Anche tu mi segui dall'inizio, quindi il ringraziamento speciale te lo meriti tutto! *///* Mi hai sempre riempita di un sacco di complimenti... ^///^ grazie! :D Spero ti sia piaciuto anche l'epilogo, proprio come ti è piaciuta tutta la fic. ^^ Ci voleva proprio un Vegeta eroe, eh? ^^ (Poverino, sempre messo da parte...) (Non me lo ricordare... ç_ç nd Vegeta) Il finale è stato come te lo aspettavi? Non è stato del tutto a "lieto fine", però alla fine Vegeta ha ritrovato una famiglia, come vedi. :) E magari potrà finalmente vivere felice, di nuovo. ^^ Mi mancherai! ç_ç Ciao, ad una prossima fic (forse)! ^^

Devildragon: Sono contenta che la storia ti sia piaciuta. :D Grazie anche di averla aggiunta alle Seguite! ^^ Spero ti sia piaciuto anche l'epilogo... :) Ciao! ^^

Giusy: Per cosa devi piagere di più? Per tutto! T_T Mi rattristo anch'io, perché per un bel po' mi sa che non ci sentiremo più... ç_ç Hai iniziato a seguirmi che la fic era già iniziata, se non sbaglio, comunque "sei con me" da parecchio tempo, perciò mi mancherai tanto! T_T Spero che l'epilogo non sia stata una delusione... Sarai contenta che Saim è diventato un bel ragazzo. ^^ E Vegeta ora è davvero in pace. :) Sì, perché, anche se non ha più i suoi cari affianco, è riuscito a riappacificare la sua anima, finalmente. ^^ (Sarà merito della Valle? Chissà... -_^) Sono contenta che l'incontro "Vegeta-Goku" ti sia piaciuto nello scorso capitolo. ^^ Sì, quando Vegeta chiede "se lo hanno perdonato" si riferisce a sua moglie e suo figlio (facciamo pure tutti gli altri che sono morti a causa di Tanjihim ^^' ... Però di più Bulma e Trunks). Ormai sono passati parecchi anni; lo hanno perdonato di sicuro. ;) Grazie mille di tutti i complimenti che mi hai sempre fatto e... forse ad una prossima volta! :D Ciao!

Naturalmente grazie ancora a tutti per il sostegno e la fiducia che hanno posto in me. ^^
Alla prossima! :D

Ciao, da Me91. :)

  
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