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Autore: Aivlis296    16/05/2022    0 recensioni
Una storia che vede i nostri eroi più grandi ma non con meno problemi! Principalmente concentrata su Raven, Infatti lei ha abbandonato il gruppo da 7 anni senza mai farsi sentire o vedere, ma grazie al destino si ricongiungerà a loro... ma con una sorpresa! Sarà positiva o negativa?
[Dati Teen Titans
Richard Grayson(anche detto Dick)= Nightwing (ex Robin) età:28
Kory=Starfire (Stella rubia) età: 28
Garfield Logan= Beast Boy (Bibi) età: 27
Rachel Roth = Raven (Corvina) età: 26
Victor stone = Cyborg età:30 ]
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Raven, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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WARNING: Si parla in una parte di tematiche delicate (aborto)
 


 

Rachel era prese a leggere l’incantesimo, che aveva passato Zatanna a Nightwing, controllando i parametri vitali di Mark di tanto in tanto quando qualcuno si presentò in infermeria.

“Hey Rae-rae, posso?” Raven si girò e notando l’aria abbacchiata di Garfield fece un cenno di entrare mentre chiuse le pagine che stava leggendo.

Garfield prese una sedia e la mise accanto a quella di Rachel, davanti a Mark che dormiva ancora sedato.

“Come sta?” Chiese mentre si sedette: “Per ora sembra stabile, ma mi uccide vederlo in queste condizioni.” E allungò la mano per stringere quella del figlio addormentato.
Garfield osservò la scena e posò lo sguardo sul bambino davanti a lui, forse era la prima volta che lo guardava veramente da quando erano arrivati. Un po’ perché il ritorno di Rachel l’aveva preso alla sprovvista, in più con un figlio, non aveva avuto tempo di elaborare il quadro completo. La presenza, in generale, di Raven nella squadra creava già di per sé una strana aurea. Probabilmente per il suo bisogno costante di assorbire le emozioni intorno a lei, nonostante cercasse in tutti i modi di non farlo, una parte di lei non poteva non farlo. Dall’altra parte, vedere quel bambino, lo terrorizzava . Temeva di intravedere nei suoi tratti qualcuno che non fosse Rachel.
Si sentiva egoista, forse Terra non aveva tutti i torti alla fine dei conti, si stava comportando come un egoista senza pensare a cosa stesse passando Rachel in questo momento.
Star perdendo un figlio, il ritorno di suo padre che l’ha costretta a tornare qui e portarsi dietro quei sette anni e, probabilmente, tutto da sola.

Avrebbe voluto iniziare tutto da capo e aiutarla meglio, dare più spazio a Mark, che cercare di avere Rachel solo per sé, alla fine Mark non era il “cattivo” che gli divideva, ma l’innocente capitato in mezzo a qualcosa di più grande di lui.

Che stupido che era stato, egoista e stupido.

Si sporse un po’ in avanti verso il lettino:“Mi spiace Rae, non posso nemmeno sapere quello che stai passando. Ma so che, quando sarà il momento, l’incantesimo risolverà ogni cosa. Potrai di nuovo stare con Mark e Trigon sarà sconfitto una volta per tutte.” Rachel guardò Garfield che guardava il bambino sul lettino, una parte di lei voleva dirgli tutto, ma a che pro in questo momento? Aveva bisogno di Garfield più presente che mai, soprattutto in vista della sfida del portale che era sempre più vicina. Dirglielo ora sarebbe stato solo un ostacolo in più, eppure se le cose sarebbero andate come prevedeva, Mark sarebbe rimasto solo e Garfield l’avrebbe scoperto poco dopo. In quel momento chissà se lo avrebbe accettato o l’avrebbe odiata per sempre per averlo nascosto. Le pareva di aver sbagliato tutto e che ormai era troppo tardi per qualsiasi confessione. Alla fine non disse nulla e gli abbozzò un sorriso, spostando poi lo sguardo di nuovo su Mark.

“Sai…” riprese Garfield “…Ti assomiglia tanto fisicamente, ha i tuoi stessi occhi e il naso ma pare un bambino molto estroverso e propositivo per le cose nuove.” Si mise la mano sul mento per fare finta di pensarci sù per poi aggiungere “E sono quasi sicuro, anzi, sicurissimo che questa caratteristica non lo abbia preso da te.” Rachel sorrise, era vero, queste caratteristiche non le appartenevano o non poteva permettersele di averle, ma era grata che Mark le avesse.
Garfield dopo questa frase si ammutolì, l’idea che Rachel avesse avuto un qualcuno in questi anni non sapeva bene come gestirla, questo lo ri fece pensare a quanto egoista e stupido fosse.

“Gar?” Staccò gli occhi dal figlio per passare a quelli di Garfield, che sentendo il suo nome le prestò subito attenzione e lasciò andare via le mille pare che lo tormentavano:”si?”
“Ho bisogno che mi prometti una cosa.” A questo punto si girò verso di lui e gli prese le mani tra le sue, lui rimase sorpreso per questo gesto ma gli dedicò totale attenzione a quello che lei gli stava per comunicarle “Qualsiasi cosa succeda, potresti… esserci? Per Mark? Penso che gli farebbe bene una persona positiva e solare, soprattutto se la cosa andasse male.” A Garfield gli si congelò il sangue “Rae, non so se sono la persona più adatta.” Si ritrasse indietro leggermente , Rachel lo guardò con la faccia mortificata, le si spezzò la voce in gola per quello che gli aveva appena  chiesto, lui cercò subito di spiegarsi meglio “Vedi Rae-Rae, tutt’ora so badare a malapena a me stesso. La mia vita in generale, tralasciando il mio lavoro che potrebbe uccidermi da un momento all’altro, è tenuta su per miracolo. Non penso di essere una buona figura di riferimento, ad essere onesto non ne ho mai avuta una nemmeno io, ed il risultato non è il massimo. Ma…” Fece una pausa per prendere coraggio e proseguì: “Non ha… Un’altra persona?” Poi cercò di liberarsi dalla presa di Rachel che non lo lasciò andare, il pensiero di perdere Rachel, di nuovo, lo mise d’avanti a una possibilità che rifiutava di credere: “Poi sono sicuro che andrà liscio come l’olio, non andrà male, non succederà”.
Rachel sapeva che quella domanda non detta di chi fosse il padre, l’avrebbe perseguitata fino alla fine. L’empante, sentendo l’angoscia di Garfield, decise di assorbirla un poco, aveva bisogno che fosse più stabile possibile: “Gar, lo so che ti chiedo tanto, ma ascoltami. So che fa paura, credimi, ci sono passata. Questa gravidanza è stata… Del tutto inaspettata.”  Garfield sembrò subito sollevato dall’angoscia mentre ascoltava il racconto “non pensavo di poter restare incinta, almeno nel mio primo corpo era così, con questo la cosa era cambiata. Ho affrontato questa gravidanza senza sapere che mostro avrei potuto creare, un nuovo demone che avrebbe distrutto il mondo al mio posto.” Abbassò la voce, temendo che Mark, potesse sentirla “Io… volevo ucciderlo. non potevo permettere che potesse fare del male a qualcuno.” Il battito di Rachel iniziò ad accelerare, Garfield poteva avvertirlo per via della sua parte animale, si intromesse nel discorso “Questo pensiero, per quanto possa suonare orribile, lo hai fatto per il bene di lui in primis.” Rachel scosse la testa, distogliendo nuovamente lo sguardo “Lo avrei fatto Garfield, non potevo correre questo rischio. Anche uccidendo me stessa se sarebbe servito.” Lui, sentendo quelle parole, si sentì male, non poteva immaginare quello che aveva passato e non lo avrebbe mai potuto pienamente comprendere. Stette zitto, cercando comunque di esserle più vicino possibile, se solo avesse potuto fare qualcosa di più lo avrebbe fatto all’istante:”Ma qualcosa mi ha impedito di farlo, la mia magia lo proteggeva. Ogni volta che ero a pochissimo dal farlo la mia testa si annebbiava e mi toglieva le forze di riuscire a perseguitarmi. Mi ritrovai, dopo 4 mesi da quando scoprì di essere incinta, con questo bambino tra le mani. Probabilmente la gestazione dei demoni è un poco diversa da quella degli umani.” Rachel guardò Mark sull’iettino e accennò un sorriso pieno di nostalgia nel ricordarlo così piccolo: “così inerme che avrei potuto distruggerlo senza troppa fatica.” La sua espressione ritornò seria: “Era così puro, così bello che non potevo credere che fosse nato proprio da me, come poteva esserlo? Era nato dalla figlia di un’inganno, che come padre ha uno dei più terribili demoni di questo universo. Eppure era nato così senza colpe. Speravo, stupidamente, che forse Trigon lo avesse risparmiato, ma a quanto pare mi sbagliavo.” Garfield la guardava rapito, non aveva mai visto Rachel così, aprirsi così tanto con lui.

Forse sapere chi era il padre non era così importante, quel bambino era una parte di lei e lui non gli avrebbe mai voltato le spalle, quindi nemmeno a Mark. Forse non era il migliore sulla questione di essere un mentore o una figura di riferimernto, aveva da imparare tante cose, ma allo stesso tempo pensava che non fosse impossibile imparare.

Garfield guardò Rachel, poi Mark e appoggiò le mani di Rachel sul suo petto in modo di farle sentire tutta la volontà che la sua voce cercava di trasmetterle “Ti prometto Rae, che se succedesse qualcosa, non sarà solo.”.

Rachel sentendo quelle parole, la sua volontà che emanava,  un sorriso le uscì.

“Ma, ti prometto, tu starai bene e sarete entrambi salvi.” Lei percepì altre emozioni che  si accesero in Garfield in quel momento come la paura, la speranza e l’amore che aveva nei suoi confronti.

L’amava ancora, ingenuamente forse, ma quel sentimento era ancora acceso per lei.

Garfield si avvicinò a lei e le fece una confessione, tenendole ancore le mani tra le sue: “Sai Rae, mi spiace di aver incasinato la nostra storia, se fossi stato meno egoista e stupido forse… Le cose tra noi potevano funzionare”.
Rachel, si morse leggermente il labbro inferiore, non poteva accettare questa frase: “Gar, sai benissimo che non è stata solo colpa tua, siamo in due a dover condividere le   Dopo che ho risvegliato Terra il legame tra me e mio padre si è ristabilito più forte di prima. Non riuscivo a gestirlo e questo ha influito su di me in maniera profonda e su tutti i miei… legami.” Garfield lasciò le mani di Rachel, si sentiva ancora peggio, non si sentiva di meritare le sue scuse. Era stato poco comprensivo e non si perdonava il suo comportamento. Aveva questo questo peso sullo stomaco, doveva dirglielo, doveva.

“Ho bisogno di dirtelo, vorrei poter tornare indietro per cambiare tante cose, ma quello che cambierei in assoluto è questa cosa.” Rachel sapeva cosa stava per dirle, non era pronta ad affrontare quella cosa, avrebbe complicato solo le cosa. “Gar, davvero, non devi scusarti di nulla, va bene cos-“ Garfield la interruppe “No, voglio che tu lo sappia. Dopo tutto questi discorsi voglio essere sincero con te.” Rachel si sistemò sulla sedia e lo lasciò continuare, sapeva che qualsiasi cosa gli avrebbe detto sarebbe risultata vana.

“In quel periodo complesso dove è successo di tutto: noi litigavamo spesso, il ritorno inaspettato di Tara e le pressioni economiche della Torre Titan. Non è una comunque una scusante di quello che sto per dirti.  Ma vedi, qualche tempo che prima che tu te ne andassi…” Rachel si preparò il più possibile per quello che stava per sentire, ma non era pronta e lui non era pronto per affrontare la questione “…Ti ho tradito con lei.” Disse con un trono strozzato in gola. Lei abbassò lo sguardo e tacque un momento, per capire come rispondere, questa cosa le faceva gelare il sangue ma non per quello che lui pensasse. Garfield intanto cercava di intravedere qualsiasi emozione trasparire da lei, ma era un muro, impassibile.

“Rachel, dimmi qualsiasi cosa, odiami ma dimmi qualcosa.” Aggiunse con la paura che gli cresceva, a ogni secondo, sempre di più
Rachel infine lo guardò e poco dopo disse “Lo so”.

 




A Presto con un altro capitolo, non siete pronti, ve lo dico, se vi va commentate!
Aivlis296

  
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