Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Andromeda 5    29/05/2022    0 recensioni
Trama: Sierra e Davide sono due perfetti sconosciuti, ma hanno qualcosa in comune: l’amore per la scrittura. Entrambi frequentano un master, ma per tutto il semestre del primo anno non hanno mai fatto un progetto nello stesso gruppo. Sarà un progetto di scrittura creativa ad unirli: scrivere un breve romanzo rosa. Sierra non ha alcuna esperienza dell’amore: friendzonata più volte, ormai ha rinunciato a cercare il principe azzurro. Davide invece tiene una relazione a distanza. Allora ecco la proposta: fingere di essere una coppia per 15 giorni, ovvero fino alla fine del compito. Riuscirà Sierra a capire cosa si prova ad essere innamorati? (ispirato ad un sogno)
Genere: Commedia, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Sierra passò tutta la mattina a sistemare gli appunti. Quando prendeva appunti si perdeva sempre qualcosa e quindi, per recuperare cose che magari erano importanti, di solito ascoltava le registrazioni che venivano fatte dall’aula. Era un lavoro certosino, ma per Sierra era importante perché, grazie a questo sistema, riusciva a immagazzinare più informazioni. Riuscì, stranamente, a finire entro la mattinata e pensò “Che bello, avrò il pomeriggio tutto per me! Cosa posso fare?....Ci sono! Giochiamo con la Playstation 2: è da tanto che non gioco più ai miei giochi preferiti!” In quel momento sentì la suoneria dei messaggi del cellulare e si precipitò a controllare: era Davide.
 
-Hai detto che eri libera.-disse Davide.
-Non vedo la mia famiglia da più di una settimana.- disse Holly- Sono desolata.-
- Ma avevo programmato il nostro pomeriggio insieme.- piagnucolò lui.- Ho passato tutta la settimana a progettare che cosa?-
-Vorrà dire che ti rifarai la settimana prossima.-disse lei frettolosamente- Devo andare, ciao.- e detto questo riattaccò sbattendogli in faccia la cornetta.
“Non mi ha neanche dato il tempo per salutarla.”pensò Davide tra sé “Lavoriamo sempre così tanto e in più io frequento anche il master e non ho molto tempo a disposizione. Era tutto più semplice quando la nostra storia è iniziata!” Ripensò ai primi tempi, quando le aveva fatto una corte spietata. Siccome lei aveva l’ufficio al piano di sotto mentre lui era al piano di sopra dell’edificio in cui lavoravano ed entrambi erano vicini alle scale tra i due piani, per i loro incontri furtivi si trovavano proprio a metà scala. Non era il massimo del romanticismo, ma la vista dalla finestra era splendida. Davide sorrise ricordando il picnic che aveva preparato proprio lì per festeggiare il loro primo mese insieme e di come poi si era sparsa la voce tra i colleghi del fatto che stavano insieme. Questo aveva fatto sì che tutti i mesiversari futuri li avrebbero passati sul terrazzo, lontani da sguardi indiscreti. Ormai era diventato una tradizione, anche se ora la cosa era molto meno frequente. 
D’un tratto, Davide pensò a Sierra: quando le aveva chiesto se fosse innamorata o se avesse qualcuno, lei aveva preferito non rispondere. Magari era in una relazione complicata o non stava con nessuno; oppure semplicemente non le importava niente di tutto ciò. “Se non sbaglio, aveva detto di essere libera nel pomeriggio.” pensò e, dopo aver cercato il suo numero, perché alla fine dell’ultima lezione del giorno prima se li erano scambiati, le mandò un messaggio per dirle che accettava di vederla quel pomeriggio.
 
Sierra era agitata: Davide l’aveva presa alla sprovvista e lei, per il bene del compito, aveva accettato anche se pregustava già un pomeriggio all’insegna del relax e del divertimento in casa. Invece no! I suoi piani di completo relax per il pomeriggio sfumarono così, da un momento all’altro. Dopo aver mangiato, si cambiò dopo aver scelto tra i vestiti e disse ai suoi che doveva prendere il metrò per un compito dell’università, il che era vero. Il metrò arrivò in ritardo e Sierra dovette avvisare. Quando arrivò, Davide la aspettava proprio dietro i tornelli e continuava a fissarla con i suoi occhi blu e il suo sguardo su di lei la rendeva a disagio. Però Sierra non si scompose e gli andò incontro cercando di sorridere mentre lo salutava con mano.
"Fantastico! Sono un ripiego!” pensò Sierra scuotendo la testa, poi se lo ritrovò davanti e disse:- Ciao,...ehm….come ti chiami? Davide, giusto?- lui annuì e lei proseguì- Come va?-
-Ehm…bene,grazie.-
La silenzio che seguì fu imbarazzante 
-Allora?- disse lei rompendo il ghiaccio- Che si fa?-
Davide iniziò a elencare vari posti e Sierra pensò "neanche durante un'intera giornata potremmo vedere così tante cose…se torno a casa tardi, chi li sente i miei? Però, non sono più una bambina! Dovrei avvisare questo qui che il tragitto per venire fin qui da casa mia è lungo."
Davide si accorse che Sierra era pensierosa e le chiese se andava tutto bene, al che lei annuì per poi aggiungere, senza pensare:- Non sarà un itinerario un po' troppo lungo per un pomeriggio?-
-Era pensato per una giornata intera- disse Davide- Sono tutte tappe importanti per me e per la mia ragazza.-
-Appunto, per quella…come hai detto che si chiama?Non importa…lei è lei e io sono io.-
Davide strappo il foglio con l'itinerario e, buttando i pezzi in un cestino, disse:-Hai ragione, tu sei diversa da lei. Improvviseremo.-
-Magari qualche tappa sarà uguale,-disse Sierra-ma non ci conterei troppo. Che ne dici se andassimo al museo qui vicino? Dicono che c'è una zona in cui ci sono le illusioni ottiche e le foto che si possono scattare lì sono la cosa più sorprendente che ci sia.-
Davide accettò e pensò che l'aveva chiesto così tante volte a Holly di visitare quel museo, ma a lei la cosa non interessava perché era più un tipo romantico a cui piacevano i ristoranti e le cene a lume di candela. 
 
Passarono un pomeriggio all'insegna del divertimento. Per prima cosa andarono al museo e fecero un sacco di foto mentre provavano la sfera elettrica e gli si rizzavano i capelli, la stanza in cui sembravano piccini e quella in cui sembravano enormi. Fecero anche delle foto buffe dentro una cabina dopo aver comprato degli occhiali da sole decisamente pacchiani ad una bancarella. A metà del loro appuntamento-se così si può chiamare- andarono in un bar che Sierra conosceva e presero due muffin senza glutine dato che Sierra era celiaca e Davide voleva assaggiare qualcosa di diverso. Infine fecero una passeggiata e fecero foto anche agli artisti di strada e uno di loro, un mago, scelse Davide come assistente per un trucco di magia e Sierra, molto divertita, lo filmò. Mentre continuavano la loro passeggiata, Davide notò una bancarella e Sierra lo seguì.
-Ti piacciono le penne stilografiche?-chiese Sierra.
-Per uno che scrive tanto come me sono un accessorio che non può mancare.-rispose Davide- Tu invece sembri attratta da quei libricini.-
-Speravo di trovare qualche libricino interessante, magari una bella storia come "Sogno d'una notte di mezza estate". Purtroppo ci sono solo piccole copie delle più grandi tragedie e non hanno nemmeno "Romeo e Giulietta".- e gli indicò una piccola copia de "L'Arlesiana".
-Conosci la trama di quel libro?-chiese Davide
-Purtroppo sì,-rispose Sierra- c'era un periodo in cui ascoltavo Bizet e volevo sapere di più sulla suite dedicata a questo libro; così ho visto un vecchio film e….averlo visto una sola volta mi basta e avanza.-e detto questo, per un istante, divenne cupa, come quando, durante la pausa pranzo in università, si chiudeva in sé stessa mangiando il suo pranzo al sacco.
"Quel libro deve aver risvegliato un ricordo doloroso." pensò Davide"Devo cercare di ricreare l'atmosfera di allegria di prima."
"Odio quel libro,"penso Sierra "quello e 'Le ultime lettere di Jacopo Ortis' sono il simbolo della depressione che ho provato quando Antonio Radice, il ragazzo che mi piaceva dalle elementari, mi ha friendzonata due anni fa senza che io avessi potuto dirgli ciò che provavo per lui. Ok, calmati…non roviniamo la giornata con questi brutti ricordi."
In quel momento squillò il cellulare di Sierra: era sua mamma. Sierra, imbarazzata, si spostò un po' più in là dicendo a Davide:-Ci vorrà solo un minuto.-
Sierra disse a sua mamma di non preoccuparsi perché aveva quasi finito e sarebbe tornata a casa tra mezz'ora. 
Sierra tornò da Davide, che inavvertitamente aveva sentito l'accesa discussione che Sierra ebbe al telefono. 
-Purtroppo mi tocca prendere la metro per tornare a casa.-disse Sierra dispiaciuta per la situazione imbarazzante che si era creata- Purtroppo casa mia è lontana.-
-Oh, ehm…-Davide non sapeva cosa dire.
- E' stato un bel sogno finché è durato.-proseguì Sierra sorridendo- La tua ragazza non sa che cosa si è persa. Ci si vede domani in università, ciao.- e detto questo se ne andò mentre Davide la salutava con la mano.
Davide rimase ancora un po' dove si trovava e poi andò a casa sua. Mentre prendeva il metrò, ripensò a Sierra: avrebbe voluto dirle che aveva sentito la telefonata, ma non si sentiva in dovere di giudicarla. Era una cosa privata.
 
Sierra, invece, era ancora imbarazzata e quando tornò a casa, per dimenticare il brusco finale del suo incontro con Davide, decise di mettere tutte le foto scattate col cellulare nel computer e quelle scattate nella cabina le mise in una scatola dei ricordi in cui aveva messo tutto ciò che le ricordava Antonio quando aveva deciso di dimenticarlo. Riapri la scatola dopo due anni e vi ritrovò tutti i disegni che gli aveva fatto e le lettere che gli aveva scritto. C'era perfino il diario in cui c'erano scritti tutti i ricordi del periodo in cui non smetteva di pensare a lui, con la sua faccia abbozzata con la penna alla fine di ogni pagina. Trovò una pagina libera e scrisse di quel momento in cui lo ricordò descrivendo brevemente di come il ricordo di Antonio aveva ammaccato un così bel momento. 
 
Quella sera, sia Sierra che Davide, si addormentarono chiedendosi che cosa sarebbe accaduto nei giorni seguenti.
 
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Andromeda 5