Quando arrivarono di fronte alla villa descritta nell’incarico, Mira rimase ad occhi aperti: la facciata del palazzo, dall’imponenza strabiliante, luccicava alla luce del sole che stava tramontando. Le statue, i balconi, le finestre, il portone, le tegole… tutto era curato nei minimi dettagli. La maga del take-over avrebbe passato ore ad ammirarli.

Una volta appoggiati entrambi i borsoni per terra, Luxus sospiró, come per cacciare via gli ultimi sintomi di chinetosi. Rivolse lo sguardo al cielo rossastro, ancora leggemente scosso dal viaggio in treno.

Mira indicó con una mano l‘entrata del palazzo, emozionata “Guarda Luxus, lá c’è una persona! Proprio al lato del portone”

Attraversarono un grande giardino maestoso, che separava la struttura dal cancello d’ingresso, e arrivarono di fronte ad uomo di mezza età in giacca e cravatta.

Fu la ragazza a parlare per prima, ovviamente: “Salve, siamo i due maghi di Fairy Tail che avete richiesto. È questo il luogo giusto?”

“Si, signorina. Entrate pure, il signor Akira vi sta aspettando” fece l’uomo, sfoggiando un gran sorriso.

Mira fece lo stesso “La ringrazio molto”

Il biondo, che era rimasto in disparte, seguí la maga dentro il palazzo. Appoggiò le valige per terra e si guardò attorno, mentre il portone si chiudeva dietro di lui.

La sala d’aspetto era immensa, con una grande rampa di scale al centro. Dalle finestre entrava la luce del tramonto, che illuminava le pareti ricoperte di quadri, scaffali e suppellettili costosi. Delle tende rosse, raccolte in lacci dorati ai lati alle finestre, davano alla sala un' atmosfera vivace ma allo stesso tempo romantica.

“Wow, è magnifico…” commentò Mira, volteggiando per la stanza. Quando alzò gli occhi al soffitto, vide un grande affresco dai colori vivi e i motivi floreali. Era ben conservato, così bene che sembrava addirittura nuovo.

“Benvenuti, maghi di Fairy Tail!” fece una voce da sopra le scale. Un uomo sui cinquant’anni, dai capelli brizzolati e dall’altezza modesta li raggiunse, scendendo i gradini in fretta e furia.

“Vi ringrazio di essere venuti, sono il signor Akira, il proprietario di questo palazzo”

Mira fece un piccolo inchino “È un piacere incontrarla, signor Akira. Immagino che lei conosca già i nostri nomi”

“Oh sí, eccome se vi conosco, come farei a dimenticarmi di una così bella donna… accidenti, è ancora più affascinante dal vivo” fece l’uomo, afferrando delicatamente la mano della ragazza per baciarle il dorso.

Spazientito, Luxus si schiarì la voce per richiamare l’attenzione dell’uomo.

“Oh, il famoso mago del fulmine! Mi scusi signor Dreyar, mi sono dilungato troppo”

L’uomo lasciò la mano di Mirajane, che fece un passo indietro per riavvicinarsi al compagno.

“Vada al punto” fece quest’ultimo, guardando il signor Akira dall’alto in basso, in un modo che a Mirajane sembrava tutt’altro che cordiale.

“Ehm sì, certo… dunque, ho concluso la costruzione di questo palazzo pochi giorni fa e voglio fare una grande festa di inaugurazione, invitando tutti i cittadini del paese, nessuno escluso”

“Wow, sará una festa davvero memorabile” commentò Mira, chiedendosi se il palazzo potesse effettivamente ospitare un simile numero di persone.

“E noi cosa ci facciamo qui?” chiese Luxus, incrociando le braccia al petto.

“Lei mi fa un po’ paura, signor Dreyar. Non sia così teso, la prego… dopotutto voi due sarete gli ospiti d’onore”

“Che intende?”

L’uomo si rivolse a Mirajane “Signorina Strauss, lei è la famosa modella preferita del Sorcerer… e lei, signor Dreyar…” continuó, alzando la testa per guardare il biondo “… lei è il potente e affascinante mago del fulmine che ha sconfitto uno dei dieci maghi sacri ai Grandi Giochi Magici. Se accetterete di essere i miei ospiti speciali, chissà quante persone vorranno vedervi dal vivo e chiedervi un autografo! Tutto il paese sarà in fermento!”

Sul volto di Mirajane comparve un sorriso istantaneo: amava le feste e i banchetti, amava ballare e cantare, e persino farsi fotografare.

Al contrario, Luxus avrebbe di gran lunga preferito rifiutare la ricompensa e tornarsene alla gilda, dove nessuno poteva obbligarlo a fare il damerino.

L’uomo guardò il biondo, speranzoso “Non mi sembra molto entusiasta dell’idea, signor Dreyar”

“Infatti”

“Vuole un attimo per pensarci?”

Mirajane si intromise tra i due, stendendo le mani davanti a lei “Non ci serve, la ringrazio” esclamó, ignorando lo sguardo minaccioso che Luxus le stava rivolgendo “Accettiamo volentieri l’incarico!”

“Non se ne parla!”

Nonostante le lamentele del biondo, il signor Akira aveva già provveduto a chiamare un facchino per far sistemare le borse dei due maghi.

“Ho detto che non lo faró“ insistette il biondo, trattenendo una scarica elettrica tra le dita della mano destra.

“Ascoltami Luxus” fece la maga, circondandogli con le mani l’avambraccio per tirarlo più in basso, vicino al proprio volto “La ricompensa è molto alta, l’hai detto tu, no?” sussurró “E poi… cosa direbbe la gente se venisse a sapere che ti sei rifiutato di partecipare? I cittadini di questa città amano Fairy Tail… per favore, so bene che non sei fatto per queste cose, ma cerca di capire… non rovinare il buon nome della gilda”

Luxus sembró seccato dalle parole della maga, ma alla fine si rassegnò, non potendo darle torto. Il signor Akira, compiaciuto dalla decisione finale, chiese al facchino di accompagnarli nella loro stanza.

Appena udí quelle parole, Mira spalancò gli occhi, incredula “Aspetta, dormiremo qui?!”

“Certo! Sempre se ne avrete piacere. Ora devo andare, ho un incontro d’affari importante, ci vediamo domani”

Mira salutò educatamente il signor Akira e, insieme a Luxus, seguí il facchino su per la scalinata centrale, coperta da un elegante tappeto rosso.