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Autore: Tame_san_03    02/06/2022    1 recensioni
Cosa succede quando un ricco ed eccentrico signore di una città poco lontana da Magnolia richiede urgentemente la presenza del potente drago del fulmine e della bella maga del take-over?
Tra abiti eleganti, skin care, balli, gelosia e qualche drink, Mira e Luxus faranno finalmente chiarezza sui sentimenti che provano l’un l'altra. E ovviamente… i giornalisti non si lasceranno scappare questo nuovo scoop!
~
Mi sono impegnata molto a scrivere questa ff e ne vado fiera ;).
Spero vi incuriosisca. Buona lettura!
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Il Raijinshuu, Luxus Dreher, Mirajane, Mirajane/Luxus, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Appena entró nella stanza, la prima cosa che Mira vide fu un grande letto matrimoniale, con la testata in legno chiaro e rifinito, le lenzuola rosse e bianche e qualche cuscino color panna.

La camera era molto spaziosa. Al centro, un tavolo rotondo, con il piano in vetro sottile, sosteneva un vaso di rose blu elettrico. Accanto, un piccolo divano nero di pelle spiccava tra gli altri colori più tenui. Il balcone, esattamente di fronte all’entrata, era accessibile tramite una portafinestra, circondata ai lati da tende nocciola ricamate. Sulla sinistra, un porta di frassino portava al bagno.

Dopo aver lasciato le valigie ai piedi del letto e dato le chiavi della camera a Luxus, il facchino fece per andarsene.

“Oh, un’ultima cosa, dato che è quasi ora di cena, effettuiamo il servizio in camera, se lo desiderate. Non dovete fare altro che chiamarmi con quel pulsante e io sarò subito da voi”

Il dragon slayer del fulmine si avvicinó alla porta d’ingresso, come per cacciare via il facchino “Ok, puoi andare”

L’uomo non apprezzó il tono, ma fece un passo indietro di fronte all’imponenza del biondo. Auguró ai due maghi una buona serata e scomparve nel corridoio.

Mirajane non aveva ancora detto una parola.

“Perché hai quella faccia?” le chiese il biondo, lasciandosi cadere sul letto, che cigoló per il suo peso.

“Nulla, è che mi fa ridere… chi l’avrebbe mai detto che saremmo finiti in una stanza di un hotel di lusso in attesa di partecipare ad una festa come ospiti d’onore?”

Luxus sospirò, allungando le braccia sul materasso per sgranchirsi un po’ “Lo aggiungerò alla lista delle missioni da dimenticare”

Mirajane si lasciò sfuggire una risata “Non dire così… ci divertiremo”

Si spogliò la giacca, sistemandola sull’appendiabiti accanto alla porta. Quando tornó a guardare Luxus, si rese contro di un particolare che non aveva preso in considerazione: il letto matrimoniale.

Inizialmente, il pensiero di dormire insieme al dragon slayer non la mise a disagio: lo conosceva da quando erano bambini e sapeva di potersi fidare di lui.

Nonostante ciò, in passato, Luxus aveva dato dimostrazione di un suo lato piuttosto perverso, come quando aveva chiesto a Cana di pagargli un favore facendo strip per lui, durante la battaglia contro Phantom Lord.

Però, si disse, quello era un Luxus totalmente diverso….

L’uomo sembró leggere i pensieri dell’albina “Guarda che non ho problemi a dormire sul divano” fece, freddo come sempre.

La ragazza sorrise, riconoscente. Aprí la valigia e cominció a sistemare le proprie cose nell’armadio di fronte al letto.

“Per fortuna ho portato anche un vestito elegante. Ce l’ho sempre con me, per l’evenienza” commentó, appendendo ad una gruccia un lungo abito blu notte “Tu hai portato qualcosa di speciale?”

Il biondo mugugnó un “No”

“Domani ti accompagno in un negozio?”

Luxus si girò su un fianco “Mh mh”

Dopo un altro minuto di silenzio, si alzò in piedi. Prese una salvietta e un cambio dalla propria valigia, poi entrò in bagno.

“Vado a farmi una doccia” fece, sbattendo la porta dietro di sé.

Qualche attimo dopo, la maga aveva finito di sistemare le proprie cose nei cassetti dell’armadio: dopotutto sarebbero rimasti lí a dormire sono due notti e non aveva portato tanti vestiti.

Non sapendo come passare il tempo, in attesa che Luxus le lasciasse il bagno libero, aprí la portafinestra e uscí sul balcone.

Non era molto spazioso, ma al centro aveva un tavolino con due sedie e, affacciandosi alla ringhiera, si poteva ammirare una bella vista della cittá.

Appena sporse la testa fuori dalla porta, il vento le scompigliò i capelli e le provocó un brivido di freddo lungo la spina dorsale.

“Cavolo, certo che qui le temperature si abbassano molto dopo il tramonto” commentó tra sé e sé, ritornando dentro e abbassando la maniglia.

Un rumore alla sua destra la fece voltare. Del vapore caldo si sparse per la stanza, dissolvendosi in fretta, e Luxus uscí dal bagno. I capelli all’ingiù, ancora bagnati, gli coprivano il volto fino a sopra gli occhi. Aveva addosso solo dei pantaloni rossi e in mano teneva una camicia blu scuro.

Mirajane lo guardó strofinarsi il ciuffo biondo con la salvietta, fino a quando lui si rese contro di essere osservato.

“Che hai da guardare?” sbottó, con gli occhi mezzi chiusi a causa delle gocce che gli scendevano dalla fronte.

Inizialmente, Mira non rispose. I capelli all’ingiú di Luxus la riportarono indietro nel tempo, a quando lui aveva quindici anni e lei a malapena undici. Se non fosse stato per quel caratterino, ora un po’ meno ribelle, la statura e i muscoli, Luxus non era cambiato poi così tanto.

“No, nulla… stavo solo pensando a come vola il tempo” rispose lei.

Lui mugugnò un verso di approvazione.

Quando Luxus si tirò indietro i capelli, Mira lo guardò attentamente, aggrottando un po’ la fronte “Certo che…” cominciò, avvicinandosi di più “Non sei invecchiato molto bene…”

L’uomo spalancó gli occhi, irritato “Come osi?!” 

Alcune scariche elettriche sferzarono l’aria della stanza, spegnendo e riaccendendo la luce ad intermittenza.

“Hai la cicatrice tutta screpolata, insomma… e poi ti lamenti che la gente ti dá più di trent’anni, riesco già quasi a vederti le rughe” continuò lei, noncurante delle saette luminose che le sfioravano la faccia “Ventitré anni e non sai metterti un po’ di crema?”

I fulmini di Luxus divennero più forti, come per un riflesso involontario. Mira non ci badó troppo: ormai era abituata a quelle sue reazioni eccessive.

Aspettò qualche istante, giusto il tempo di farlo sbollire, poi lo prese per mano e lo guidó in bagno.

Luxus non disse nulla, ma l’elettricità che il suo corpo emanava dimostrava che la rabbia non gli era ancora passata del tutto.

Quando arrivarono davanti allo specchio, Mira si fermó e disse al compagno di non muoversi. Tornó un attimo in camera da letto e, quando Luxus la rivide, aveva in mano dei dischetti di cotone e un piccolo barattolo azzurro.

“In questi giorni il sole è molto forte e con la cicatrice che ti ritrovi dovresti starne alla larga. È per quello che è un po’ infiammata” fece la maga del take-over, appoggiando il contenitore sul ripiano del lavandino.

Quando Mira cominció a spalmargli un po’ di crema sul volto, Luxus le schiaffeggió il braccio.

“Ma che fai?” ringhió, afferrando con una sola mano entrambi i polsi della ragazza.

L’albina gli riservò un’occhiataccia, ma dentro di sé si stava trattenendo dal ridere.

Come le era saltato in mente di mettere della crema doposole in faccia ad un tipo come Luxus? Inoltre, trovava buffo ed estremamente adorabile il fatto che il temibile dio del fulmine non volesse farsi toccare il volto da qualcun altro.

“Ma perché non riesci a darmi ragione una volta tanto? Ti è così difficile stare fermo mentre ti spalmo la crema?” fece lei ad una certo punto, interrompendo quel breve scambio di sguardi omicidi.

Luxus mollò la presa e le liberó le mani: forse capiva di aver esagerato, oppure era solo troppo stanco per controbattere.

Mira prese un dischetto di cotone e lo bagnó con un po’ di acqua fresca.

“Guarda che lo faccio solo per il tuo bene, mica per darti fastidio” aggiunse la maga, tamponando il lato destro del volto del biondo.

Quell’improvvisata sessione di skin care, come l’avrebbe chiamata Mirajane, li tenne in bagno per un quarto d’ora.

Luxus non aveva detto una parola, ne si era più lamentato, escludendo qualche smorfia di dolore dovuto alla cicatrice infiammata.

Dopodiché, il biondo se ne tornó in camera da letto, permettendo a Mira di prepararsi un tanto atteso bagno rilassante, dopo il viaggio di quel pomeriggio.

Si spoglió, si sciolse i capelli candidi ed entrò nella vasca.

 
   
 
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