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Autore: Tame_san_03    02/06/2022    1 recensioni
Cosa succede quando un ricco ed eccentrico signore di una città poco lontana da Magnolia richiede urgentemente la presenza del potente drago del fulmine e della bella maga del take-over?
Tra abiti eleganti, skin care, balli, gelosia e qualche drink, Mira e Luxus faranno finalmente chiarezza sui sentimenti che provano l’un l'altra. E ovviamente… i giornalisti non si lasceranno scappare questo nuovo scoop!
~
Mi sono impegnata molto a scrivere questa ff e ne vado fiera ;).
Spero vi incuriosisca. Buona lettura!
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Il Raijinshuu, Luxus Dreher, Mirajane, Mirajane/Luxus, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Mentre Mira continuava a ballare, un certo mago del fulmine, nuovamente seduto sul divanetto, con l’ennesimo calice di vino appena svuotato, rifiutava una dopo l’altra tutte le ragazze che gli si presentavano di fronte.

“Onorevole Luxus, le dispiace se mi siedo accanto a lei?”

“Non rompere”

Un’altra gli tese il dorso della mano, inchinandosi leggermente “La prego, può ballare con me?”

“No, ma tu puoi riempirmi questo” fece, mettendole il bicchiere tra le dita. La ragazza lo strinse al petto, estasiata, e corse verso il tavolo del rinfresco.

Alle loro moine, Luxus emanó delle scariche elettriche, abbastanza rumorose da far voltare alcuni ospiti sulla pista da ballo e spaventare le ragazze quel tanto che bastava per farle arretrare di qualche passo.

“Sparite!” tuonó, letteralmente. In men che non si dica, il gruppo di sparpaglió, lasciandolo finalmente solo. O quasi.

“Ehm, mi scusi, Luxus - sama” fece una voce familiare da dietro il divanetto. Una giovane sui dicott’anni, non di più, gli arrivó di fronte, con i capelli neri raccolti in una treccia è un lungo vestito color pesca. Luxus la riconobbe, anche se non aveva mai prestato attenzione a come si chiamasse.

“Ancora tu?” chiese, aprendo le braccia per appoggiarle allo schienale del divanetto.

“Sono Miku, se le do tanto fastidio me lo dica, che tolgo il disturbo”

“Fa’ come ti pare” le rispose, senza guardarla negli occhi.

Una delle ragazze di prima tornó con un calice pieno e lo porse al biondo, che glielo strappó di mano e la ricacció via in malo modo, con un gesto secco della mano. Lei ne sembró comunque parecchio contenta, come se avesse avuto il privilegio di essere singolarmente rifiutata da Luxus in persona, dopo avergli addirittura portato del vino bianco.

A quel punto, Miku si sedette accanto al mago e lo guardó con un sorriso.

Non gli chiese nulla, ma Luxus sapeva cosa voleva. Dopotutto lei era stata la prima a chiederglielo e, se proprio avrebbe dovuto fare quello sforzo, Miku era quella che se lo meritava di piú.

L’uomo si alzó dal divanetto, appoggiando le mani sulle ginocchia “Se lo faccio, poi la smetterai di tartassarmi?”

“Certo!”

Luxus e Miku arrivarono al centro della sala. Si resero conto che, da lí, la musica si sentiva molto meglio, inoltre l’alternanza delle luci colorate e quelle soffuse creavano un effetto piuttosto romantico e rilassante.

Un po’ più a destra, il dragon slayer scorse Mirajane, ancora impegnata a ballare con il proprietario del palazzo.

La sua gonna ampia svolazzava ad ogni piroette che quel vecchiaccio le faceva fare, mostrando le gambe lunghe e sinuose che si muovevano con grazia ad ogni passo. Le luci soffuse del palazzo le illuminavano alternativamente una lato e poi l’altro del viso, contornato dai cuffi di capelli che si spostavano ad ogni movimento, come petali bianchi al vento.

La bellezza di Mirajane scatenava nel mago del fulmine un tale senso di serenità da fargli dimenticare tutto, perfino di essere il famoso Luxus Dreyar, l’uomo freddo e insensibile che tutto il regno di Fiore conosceva: non aveva niente a che fare con una creatura pura e onesta come lei.

“Ehm, Luxus - sama? Preferisce aspettare che mettano un lento? Forse sono più facili da seguire”

“Guarda che sono capace di ballare”

Miku arrossí, visibilmente dispiaciuta per averlo sottovalutato “Mi scusi”

Le sua guance divenne ancora più rosse quando Luxus la prese per i fianchi, per tirarla più vicino a sé. Non la stava guardando in faccia, ma sembrava non importarle molto.

Poco più avanti, Mira avrebbe tanto voluto che un certo mago del fulmine alto e muscoloso la invitasse a ballare. Il suo partner non era davvero così male, ma il paragone non poteva nemmeno esistere.

“Spero che il signor Dreyar non si sia arrabbiato” disse l’uomo ad un certo punto, avvicinandosi un po’ alla maga per farsi sentire “Onestamente, mi fa molta paura”

“Non si deve preoccupare” rispose lei, sorridendo “Luxus non è come tutti pensano. È solo un uomo un po’ difficile”

“Non parla mai con nessuno?” domandó ancora il signor Akira, facendola volteggiare.

Quando lei tornó con il viso di fronte all’uomo, abbassó gli occhi, pensierosa “Poche volte, spesso a monosillabi. Ma non è cattivo, semplicemente non riesce ad esprimersi”

“Non lo metto in dubbio. Se fosse cattivo, non sarebbe un mago di Fairy Tail, dico bene?” fece lui

“Proprio così!” esclamó lei, felice. Era contenta che qualcuno provasse per una buona volta a vedere quell’uomo buono e affidabile che si nascondeva dietro il carattere duro di Luxus. Certo, era sempre freddo e spesso acido, ma tutta la gilda aveva visto dal vivo la fedeltà e il coraggio che riservava per i suoi compagni.

Ballarono ancora per qualche minuto, poi il signor Akira la lasció libera, ringraziandola e tornando a parlare con altri ospiti.

Mira attese sul bordo della pista, mentre Luxus aspettava la fine della canzone per potersi liberare di quella ragazza a suo avviso troppo appiccicosa.

“Perdonami” disse una voce alle spalle dell’albina, obbligandola a voltarsi. Un uomo sulla ventina le stava porgendo l’avambraccio, un chiaro segno di un invito. Era alto, circa un metro e ottantacinque, snello e molto elegante.

“Mi concederesti ques-”

“Va’ da un’altra parte, damerino da quattro soldi” fece una voce profonda sopra di loro. Mira sorrise, avendo percepito fin da subito la presenza imponente del dragon slayer .

“Ehm, mi scusi, ma credo che la signorina Strauss abbia il diritto di scegliere chi vuole. E onestamente, lei mi sembra un po’ troppo… ehm, maturo” fece il ragazzo. Il suo accento aveva un tono elegante, quasi nobiliare. In ogni caso, qualunque fosse stata la sua classe sociale, Mira pensó che dovesse avere degli istinti suicidi per mettersi contro un mago di tale livello.

Come previsto, gli occhi di Luxus emisero una scossa, che fece indietreggiare il ragazzo. Il biondo fece un passo avanti, arrivandogli molto vicino.

“Che cosa hai detto, huh?”

Mira prese il mago per un braccio, cercando di allontanarlo “Hey sta’ calmo. Non c’è bisogno di scaldarsi tanto”

L’albina lo guardó in volto, alzando la testa per cercare i suoi occhi, nell’intento di trattenere tutti quei bollenti spiriti.

Vedendo Luxus irritato, con le pupille piccole e luccicanti, i denti serrati - con i tipici canini da dragon slayer ben visibili - e le vene del collo gonfie di rabbia, il ragazzo di fronte a lui, un po’ più in basso, parve perdere quell’aria di spavalderia che aveva tenuto fino a pochi istanti prima.

“Ehm, m - mi scusi” sussurró, guardando Mirajane per chiedere aiuto.

Lei gli fece un chiaro segno di andarsene, consiglio che, intelligentemente, lui decise di seguire.

Quando rimasero soli, l’albina rise di gusto. Le dita di Luxus sfrigolavano ancora di elettricitá, ma il suo volto sembrava più rilassato. Guardó la ragazza, chiedendosi cosa ci fosse di tanto divertente.

Lei si alzó sulle punte e gli diede un bacio sulla guancia, lasciandolo visibilmente confuso.

“Non ce n’era bisogno, ma ti ringrazio”

Luxus fece una smorfia e si toccó il viso, nel punto in cui le labbra della ragazza si erano posate.

“Non so di cosa tu stia parlando” fece, tornando impassibile.

Lei non rispose, un po’ per evitare di stuzzicarlo e un po’ per esperienza personale: quando si trattava di sentimenti, diventava un po’ difficile dialogare con lui.

Decise quindi di cambiare discorso. Lo prese sotto braccio, senza smettere di sorridergli, e aspettó che fosse lui ad abbassare lo sguardo. Quando successe, Mira gli propose di ballare insieme.

“Ecco… però ormai ci sono solo lenti” specificó “Ti va bene lo stesso?”

Il biondo alzó le spalle, a metà tra l’indifferenza e la rassegnazione: “Per stasera siamo fidanzati. Sarebbe strano se non lo facessimo”

“Beh, hai ragione”

Aspettarono la fine della canzone e poi, sulle note di un nuovo bravo, se possibile ancora più lento del precedente, si unirono alle altre coppie al centro della sala.

Mirajane non si aspettava che Luxus fosse così bravo. Insomma, non era la perfezione - era spesso goffo nei movimenti e s’innervosiva ogni volta che sbagliava i passi - me era sicuramente più di quanto si sarebbe aspettata da un tipo come lui. Probabilmente non aveva nemmeno mai ballato con qualcuno, avendola sempre ritenuta una cosa da sfigati.

Quando la maga emise un verso strozzato, Luxus parve accorgersi della smorfia di sofferenza sul suo volto. Lei spostó il piede destro un po’ più indietro, per evitare che lui lo calpestasse un’altra volta.

“Per favore, Luxus, sta’ più attento” fece, cercando di sorridere nonostante il dolore “Non sei proprio una piuma”

“Scusa” mugugnó lui, guardando in basso per essere sicuro di non sbagliare i passi.

Dopo un’altro paio di minuti, Mira cominció a prenderci la mano. Avendo ormai imparato i movimenti del compagno, riusciva a prevedere i suoi errori e seguire il suo ritmo, che era in perfetta sintonia con le note della canzone.

In effetti, Mira suppose che, data la passione per il rock e gli anni adolescenziali passati immerso nelle cuffie, Luxus avesse sviluppato un senso musicale sopraffino.

Quando la canzone divenne ancora più lenta, entrambi rallentarono i movimenti. Luxus strinse maggiormente la presa sulla vita della maga, tirandola più vicina. Lei spostó le mani dalle spalle alla nuca del compagno e le intrecció dietro il suo collo, anche se, data la grande differenza di altezza, le risultó piuttosto difficile.

Lui si abbassó un po’, incurvando leggermente la schiena, per permetterle di stargli appiccicata. Dopotutto, era così che si ballava un vero lento…

Il dragon slayer abbassó le mani, facendole scivolare sui fianchi della ragazza e poi sulle cosce. Quando ne spostó una sul sedere, Mira gli rivolse uno sguardo di rimprovero, ma non disse nulla. Non era mai stata toccata in quel modo da un uomo e mai si sarebbe aspettata che fosse stato proprio Luxus a farlo.

All’improvviso, Mira percepí il silenzio che si era fatto nella sala, oltre alla musica di sottofondo: probabilmente, data l’ora, molti invitati se ne erano già andati. Non riuscí ad averne la certezza, perché il corpo grande del compagno le impediva di vedere l’ambiente circostante.

Distratta da tali pensieri, Mira sbaglió un passo e Luxus le pestó di nuovo il piede.

“Scusa”

Mira si prese qualche secondo prima di rispondere, sofferente “No, é colpa mia”

“Sarai stanca. Torniamo a sederci” fece lui, approfittando della fine della canzone per trascinarla fuori dalla pista da ballo.

Una ragazza, seduta sul divanetto nell’angolo, stava apparentemente aspettando il ritorno del mago “Luxus - sama!” esclamó, alzandosi di scatto “Anche io voglio ball-ahio!”

Il biondo abbassó la mano con cui le aveva appena mandato una scossa.

“Ho chiuso per stasera. Sparisci”

Dopo aver cacciato malamente la ragazza, i due maghi passarono un’altra mezz’oretta sui divanetti. A volte Mira si alzava per parlare con qualche inviato che le chiedeva una foto o un autografo, mentre Luxus prendeva da mangiare al buffet o riempiva il bicchiere, a volte di entrambi, a volte solo il suo.

Finché non arrivarono le undici e mezza.

 
   
 
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